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L’arte di Arteau

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Pezzi unici, colori, pietre di qualità: l’arte della vera gioielleria francese nel repertorio di Arteau ♦︎

Togliete una M a Stéphane Marteau e avrete una delle più raffinate Maison di gioielleria francese, Arteau. Dal 1954 la marca francese ha continuato una tradizione della famiglia, perché, come raccontano le cronache con un pizzico di ironia, il designer «fin dalla sua più tenera età infesta il laboratorio di suo padre, gioielliere prima di lui». Solo che la gioielleria prima lavorava per i grandi marchi francesi. Ma dopo aver prodotto per terzi, come molti altri suoi colleghi Stéphane Marteau ha deciso di lanciare la sua produzione di gioielli. Ma di alta classe. Arteau utilizza tante pietre nobili e colorate che arrivano da mezzo mondo, dallo Sri Lanka alla Namibia. Anche lo stile è esclusivo, ma sempre nel solco della tradizione. Colori, ma accostati con sensibilità. E, accanto alla creatività del bozzetto utilizzato ancora oggi, ai mezzi tradizionali che da secoli sono custoditi nella valigetta degli artigiani, sono spuntati i computer per la progettazione Cad. Ma quello che conta è che la realizzazione è ancora affidata all’abilità delle mani e ogni gioiello conserva una sua unicità. I pezzi in vendita nell’atelier di Place Vendôme, a Parigi sono tra i gioielli più esclusivi che si possono trovare oggi. Giulia Netrese





Orecchino in oro, argento annerito, agata, granati, diamanti
Orecchino in oro, argento annerito, agata, granati, diamanti

Anello in oro, tormalina verde della Namibia, spinelli birmani rossi e grigi, diamanti
Anello in oro, tormalina verde della Namibia, spinelli birmani rossi e grigi, diamanti
Orecchini in oro, argento annerito, spinella della Tanzania, trsavorite, spinello grigio del Madagascar, spinelli birmani, diamanti
Orecchini in oro, argento annerito, spinella della Tanzania, trsavorite, spinello grigio del Madagascar, spinelli birmani, diamanti
Anello in oro rosa, argento anneriti, tormalina del Mozambico, spinelli della Tanzania
Anello in oro rosa, argento anneriti, tormalina del Mozambico, spinelli della Tanzania
Orecchini in oro, titanio, calcedonio, rodocrosite, 387 zaffiri, 238 spinelli
Orecchini in oro, titanio, calcedonio, rodocrosite, 387 zaffiri, 238 spinelli
Anello in oro rosa, argento annerito, tsavorite, zaffiri gialli, diamanti
Anello in oro rosa, argento annerito, tsavorite, zaffiri gialli, diamanti

Anello in oro rosa con spinello, pietra luna, diamanti
Anello in oro rosa con spinello, pietra luna, diamanti







I gioielli da mangiare

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A Bologna gioielli etici a tema food e dolci golosi a tema gioielli ♦︎

Cibo da indossare? Oppure gioielli da mangiare? L’inconsueto menu va in scena a Bologna, dal 14 al 25 febbraio, al Grand Hotel Majestic «ex Baglioni). Proprio nel giorno di San Valentino, infatti, sono previste le Dolci Conversazioni di Ridefinire il Gioiello, a cura di Sonia Patrizia Catena. Più che da mangiare, per la verità, l’idea è quella di parlare (e guardare) del gioiello sostenibile, etico.

All’interno dell’hotel, quindi, va in scena una mostra itinerante attorno all’idea di gioielli a tema food. I gioielli sono realizzati con materiali naturali e sostenibili, ma ci sono anche dolci a tema gioiello, per accontentare vista e palato. Il tutto si troverà al Café Marinetti in abbinamento al tradizionale brunch della domenica. I protagonisti sono dieci gioielli progettati da artisti italiani e stranieri abbinati alle creazioni di quattro pasticceri, uno per ogni città, di Bologna, Verona, Firenze e Genova. I gioielli saranno esposti insieme alle creazioni del pasticcere coinvolto, a cui serviranno da ispirazione. Da qui il nome dell’evento, «dolce conversazione».

Ecco i nomi dei partecipanti: MICartapesta alias Michela Boschetto, Chimajarno, Elena dp Crea, Fragiliadesign, Frilli Colombo, Giuliana Kobayashi Mantovi, Rita Martinez Art Jewelry, Francesca R. Sansoni, Ag Art alias Agnese Taverna e Maria Tenore.

Dopo Bologna, le dolci conversazioni sui gioielli saranno ad aprile a Verona, in concomitanza con l’apertura delle terrazze dell’hotel Due Torri, a maggio a Genova (Hotel Bristol), durante la Festa della Mamma, a giugno a Firenze, al Bristol Palace, durante Pitti Uomo. Margherita Donato




Rita Martinez Art Jewellery, A mi no me gusta el dulc
Rita Martinez Art Jewellery, A mi no me gusta el dulc
Giuliana Mantovi, Nima Acessóries Arte,Café brasileiro
Giuliana Mantovi, Nima Acessóries Arte,Café brasileiro
Maria Tenore, Delicious Ring
Maria Tenore, Delicious Ring
Agnese Taverna, Ag Art, Cochlea in mano
Agnese Taverna, Ag Art, Cochlea in mano
Francesca R. Sansoni
Francesca R. Sansoni
Frilli Colombo, Anguria
Frilli Colombo, Anguria
Fragiliadesign, Rosso Fondente
Fragiliadesign, Rosso Fondente
Michela Boschetto, Opuntia Ficus
Michela Boschetto, Opuntia Ficus
Elena dp Crea, La ciliegina sulla torta
Elena dp Crea, La ciliegina sulla torta

Chimajarno, Red Velvet Buttons
Chimajarno, Red Velvet Buttons







Sondaggio: i gioielli per San Valentino

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Il giorno di San Valentino è perfetto per regalare gioielli. Lo sostiene il 68% degli italiani ♦︎

Chissà se San Valentino è uguale per tutti? Di sicuro, secondo una ricerca condotta per conto di Inhorgenta, fiera della gioielleria che si tiene a Monaco (16-19 febbraio), gli italiani vedono nel gioiello un regalo quasi irrinunciabile. Il dato emerge dalle interviste su 1.118 consumatori. Risultato: per il 77% degli italiani un gioiello deve avere un particolare valore e il 40% è attento alla scelta di un pezzo unico. «La nostra indagine mostra che chi combina un design classico con una nota individuale ha buone possibilità di far felice la persona amata il giorno di San Valentino», sostiene Stefanie Mändlein, direttrice di Inhorgenta. Si possono personalizzare i gioielli utilizzando, per esempio, con una incisione o una pietra preziosa del colore preferito. Quale? Dipende anche dal momento e dalle tendenze osservate sulle passerelle di New York, Parigi o Milano. Anche se, quando il gioiello e la pietra sono di valore, la moda conta meno: il 64% degli italiani è convinto che i gioielli con diamanti in futuro saranno attuali tanto quanto oggi. E il 68% desidera che collane, anelli e bracciali siano realizzati in oro e diamanti o materiali dello stesso valore.

Sempre secondo l’inchiesta di Inhorgenta, per incrementare il valore del regalo è meglio donare il gioiello in un giorno speciale: il 68% degli italiani consiglia di associare gioielli a un‘occasione particolare, come San Valentino, per aumentarne il valore emotivo. Sono d’accordo sia donne (73%) che uomini (63%).





Giorgio Visconti, solitaire, oro bianco e diamante
Giorgio Visconti, solitaire, oro bianco e diamante

Ink, fedine in argento
Ink, fedine in argento
Recarlo, anello con sette diamanti, quello centrale con taglio cuore
Recarlo, anello con sette diamanti, quello centrale con taglio cuore
Trollbeads, bracciale con lo stop a forma di rosa in argento
Trollbeads, bracciale con lo stop a forma di rosa in argento

Vhernier anelli KIss Spire Eclisse in oro
Vhernier anelli KIss Spire Eclisse in oro







Gioielli e pietre che avranno più valore nel 2018

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La casa d’aste Bonhams ha analizzato quali sono i trend di gioielli e pietre più richiesti e che aumenteranno di valore. Per esempio, i rubini e… ♦︎

Quale tesoro avete nascosto in casa? Oppure in una cassetta di sicurezza in banca? Forse non sapete che, come per i quadri o per i titoli azionari, anche i gioielli sono soggetti a variazione del loro valore. Pietre che venti anni fa erano poco considerate o, addirittura erano indicate come difettose, come i diamanti brown, oggi sono utilizzate anche per l’alta gioielleria. Insomma, è bene conoscere il valore di quello che si possiede.

La casa d’aste Bonhams, per esempio, ha rivelato al sito Professional Jeweller quali sono i gioielli che nel 2018 dovrebbero essere più richiesti e, quindi, ottenere un prezzo più alto. Ecco i dieci preziosi che nel 2018 aumenteranno di valore secondo Jean Ghika, direttore mondiale della gioielleria di Bonhams.

1) Diamanti colorati. Se dieci anni fa un diamante blu vivido era valutato da 200.000 a 300.000 dollari per carato, oggi il valore è lievitato  2-3 milioni. Un tassi di crescita superiore a quello della Borsa o degli immobili. Insomma, è stato un ottimo investimento. Ma ora? Secondo Jean Ghika, «il mercato oggi è più informato e la bellezza e la rarità di queste pietre è pienamente apprezzata. Diamanti colorati di giallo, rosa e blu fantasia in tutte le taglie e saturazione sono sempre più richiesti dai compratori di tutto il mondo». E i prezzi sono destinati a salire, perlomeno secondo la Fancy Color Research Foundation. Il prezzo medio di tutti i diamanti blu è salito in due anni dell’8,1%.

Anello con diamanti rosa marquise e Fancy Light Blue al centro
Anello con diamanti rosa marquise e Fancy Light Blue al centro

2) Rubini. La pietra rossa è una delle più richieste degli ultimi due anni, superando l’appeal di zaffiri e smeraldi. Bonhams porta a esempio un anello art déco di Lacloche, con un rubino birmano non riscaldato di cinque carati, è stato venduto per 30.000 sterline nel 2007. Un rubino equivalente, su un anello di Cartier, è stato battuto a più di 362.000 sterline di recente, con un un aumento del 1.108% in soli sette anni.

Anello con rubino sangue di piccione non riscaldato
Anello con rubino sangue di piccione non riscaldato

3) Diamanti bianchi. Restano tra le scelte giuste per conservare il valore di un gioiello. Secondo la casa d’aste, c’è un crescente interesse per i diamanti con un taglio antico, a mano, del periodo vittoriano, edoardiano e art déco. Hanno un grande fascino e si distinguono dai diamanti tagliati perfettamente, ma sempre uguali che si trovano ora.

Anello moi et toi: un diamante taglio a pera, un diamante assher, più 216 diamanti
Anello moi et toi: un diamante taglio a pera, un diamante assher, più 216 diamanti




4) Zaffiri. Anche se un po’ meno del rubino, lo zaffiro mantiene un grande appeal. Anche perché, accanto al classico colore blu, gli zaffiri sono disponibili in un’ampia varietà di sfumature, anche rare come il padparadscha (rosato-arancione). La rarità di alcune sfumature rendono lo zaffiro molto ricercato dai collezionisti e, quindi, ne conserva o accresce il valore. Anche perché zaffiri delle miniere storiche, come quelli del Kashmir, sono tra i più rari e ricercati.

Anello stile Art Deco in platino, diamanti e zaffiro
Anello stile Art Deco in platino, diamanti e zaffiro

5) Smeraldi. Lo stesso discorso degli zaffiri vale anche per le pietre verdi per eccellenza. Il valore dipende però in gran parte dal colore della pietra e dalla chiarezza. Le pietre di alta qualità non trattate (con certificazione) provenienti dalla Colombia sono molto richieste e hanno registrato un notevole aumento di valore negli ultimi dieci anni.

John Rubel, anello con oro bianco, smeraldo, zaffiri e diamanti
John Rubel, anello con oro bianco, smeraldo, zaffiri e diamanti

6) Belle Epoque e Art Déco. Fine Ottocento e primi decenni del Novecento sono due periodi d’oro per la gioielleria e sono sempre più apprezzati. Nell’ultimo decennio il valore dei gioielli antichi è aumentato del 54%. In particolare, i gioielli del periodo 1945-1975 sono aumentati dell’88,9% e quelli art déco (anni Venti e Trenta) e Belle Epoque (1890-1915) del 71,8%.

Anello Art Deco di Boucheron con una grossa acquamarina. Venduto per 19mila euro
Anello Art Deco di Boucheron con una grossa acquamarina. Venduto per 19mila euro

7) Gioielli di grandi Maison. Nel tempo il valore dei gioielli di grandi marche resistono meglio. Ma, ancora meglio, negli ultimi anni hanno visto i prezzi impennarsi. Cartier, Van Cleef & Arpels, Bulgari, Verdura, Suzanne Belperron e Tiffany, per esempio, sono marchi sempre più richiesti in sede d’asta.

Bulgari, collana della collezione Giardini Italiani
Bulgari, collana della collezione Giardini Italiani

8) Perle naturali. Perle sì, ma non coltivate. Sono quelle che hanno visto il loro valore moltiplicarsi negli ultimi anni. I dati di Art Market Research, riporta Professional Jeweller, indicano un aumento del 286,1% del prezzo delle perle naturali nell’ultimo decennio.

Orecchini con perle naturali e diamanti appartenuti alla imperatrice Eugenia di Francia
Orecchini con perle naturali e diamanti appartenuti alla imperatrice Eugenia di Francia

9) Grandi designer. Non c’è solo la firma delle grandi Maison a far lievitare il prezzo dei gioielli. Anche i gioielli di artisti o designer come Suzanne Belperron, Coco Chanel, Hemmerle, Georges Braque, Daniel Brush o Andrew Grima sono molto richiesti.

Orecchini Coquillage di Suzanne Belperron
Orecchini Coquillage di Suzanne Belperron

10) Spinelli. Il rosso va di moda, ma non è detto che sia quello dei rubini. Gli spinelli assomigliano molto ai rubini e sono altrettanto belli da vedere su un gioiello. Ecco perché i anelli, collane o bracciali con grandi spinelli spuntano quotazioni sempre più elevate. Secondo Bonhams, c’è un notevole interesse per gli spinelli e molti collezionisti li vogliono acquistare. Federico Graglia

Tiffany Blue Book2013 , anello con spinello rosso centrale taglio ovale, circondato da spessartiti e diamanti bianchi taglio tondo
Tiffany Blue Book 2013, anello con spinello rosso centrale taglio ovale, circondato da spessartiti e diamanti bianchi taglio tondo







Gioielli con l’oro nascosto nei computer

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L’oro nascosto nei computer si trasforma in gioielli con opali. L’idea è di Dell e Nikki Reed ♦︎

«Quel computer è un gioiello». Può capitare di ascoltare una frase del genere, di solito pronunciata da un appassionato di tecnologia. Ora, però, può essere interpretata in senso letterale. A Las Vegas, al Ces, fiera dell’elettronica di consumo, uno dei più grandi gruppi di pc, Dell, ha presentato una collezione di gioielli realizzata con l’oro riciclato dalle schede madri dei pc. Nel cuore dei computer, infatti, è spesso utilizzata una minuscola connessione in oro, perché il metallo è un ottimo conduttore di elettricità e, quindi, di dati. Quando si cambia un computer, in media ogni cinque-sei anni, questa piccola quantità di oro finisce nei rifiuti. L’attrice e attivista Nikki Reed ha pensato quindi di riutilizzarla grazie a Dell, che ha anche annunciato di voler utilizzare oro riciclato per le schede madri dei prossimi computer. La linea di gioielli si chiama Circular Collection e comprende anelli, orecchini e gemelli dalla forma circolare. L’oro, a 14 e 18 carati, è utilizzato assieme a opali, ovviamente con provenienza eticamente certificata.

I materiali grezzi recuperabili dai rifiuti elettronici, tra cui oro, platino, argento, rame e palladio, hanno un valore stimato in 55 miliardi di dollari. Ma per ora il riciclo è documentato solo per 8,9 milioni di tonnellate di rifiuti. Alessia Mongrando





Orecchini pendenti della Circular Collection
Orecchini pendenti della Circular Collection. Prezzo: 148 dollari

Orecchini in oro e opali. Prezzo: 168 dollari
Orecchini in oro e opali. Prezzo: 168 dollari
Nikki Reed  (immagine da Facebook)
Nikki Reed (immagine da Facebook)
Nikki Reed, orecchini in oro riciclato e opali
Nikki Reed, orecchini in oro riciclato e opali
Nikki Reed, anelli in oro riciclato e opali
Nikki Reed, anelli in oro riciclato e opali

Nikki Reed, gemelli con opali. Prezzo: 348 dollari
Nikki Reed, gemelli con opali. Prezzo: 348 dollari







Gala Rotelli, gioielli per sognatrici

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La collezione The Dreamers, gioielli per sognatrici di Gala Rotelli, tra pittura astratta e design ♦︎

Una sognatrice molto concreta. Nonostante la sua ultima collezione si intitoli The Dreamers, i sognatori, Gala Rotelli è una designer che non perde di vista la concretezza. Anzi, ha proprio l’obiettivo di tradurre segni e sogni in oggetti: i suoi gioielli. La strada è quella che dal colore, dalla pittura e, più in generale, dalla creatività porta alla scoperta della materia. Detto così sembra la descrizione di un’attività artistica. E, in effetti, i parametri sono proprio quelli: figlia del pittore e scultore Marco Nereo Rotelli, Gala si ispira al blu di Yves Klein (pittore francese che arrivò a brevettare una particolare sfumatura di quel colore), ma anche a Jackson Pollock. Tanto che, prima di gettarsi a capofitto nella gioielleria, ha realizzato anche oggetti ispirandosi all’astrattismo del pittore americano.

Per arrivare a disegnare gioielli Gala si è laureata in Architettura all’Università di Firenze, ha lavorato a Milano e New York, ha frequentato il corso di Design e Trend Forecasting alla Parsons School of Design di Parigi, ha studiato Arte Moderna al Sotheby’s Institute of Art di Londra, ha seguito il master in Design del Gioiello alla scuola di Design del Politecnico di Milano. Infine, nel 2016 ha scelto di fare a tempo pieno la designer di gioielli, con studio e laboratorio a Milano.

The Dreamers

Anello doppia luna lapis lato
Anello doppia

The Dreamers, l’ultima collezione di Gala Rotelli, è realizzata in argento placcato oro 24 carati («24 carati perché dava la giusta totalità di giallo ai gioielli che hanno la base argento»). I gioielli sono ispirati ai simboli celesti, a temi naturali e ad alcune immagine iconiche di arte moderna. «Il concetto sotteso è che ciascuna donna, quando si impegna per realizzare il proprio sogno, diventa migliore, rafforza la propria identità, è più bella e luminosa. E inconsciamente inizia un processo di empowerment», spiega la designer. «I gioielli sono prodotti a Valenza, i vetri a Murano, le ceramiche a Este o Vietri: a ciascuno corrisponde un territorio di competenza, ma poiché sono le forme a parlare (le stelle del cielo che diventano brocche, i fiori di Andy Warhol che si trasformano in orecchini, il dripping di Pollock che diventa un piatto) sono pronti a superare i confini Italiani per ricordare la bellezza dei sogni anche a chi italiano non è».

I gioielli di Gala Rotelli sono in vendita sul sito web che porta il suo nome, nel suo studio in Via Aurelio Saffi 25 a Milano e da febbraio sul sito emergente di e-commerce Denoise Design. A breve arriveranno anche in boutique e negozi fisici. Qualche prezzo indicativo: un anello doppia luna lapis 250 euro, bracciale Arcobaleno 680 euro, bracciale Spirale Luna 360 euro, anello Tao 220 euro.

Anello Luna con perla
Anello Luna con perla
Anello Radici
Anello Radici
Anello Stelline
Anello Stelline
Gala Rotelli, bracciale Arcobaleno
Gala Rotelli, bracciale Planets
Gala Rotelli, bracciale Radici
Gala Rotelli, bracciale Radici
Gala Rotelli, bracciale Le cose che rinascono
Gala Rotelli, bracciale Le cose che rinascono
Bracciale Spirale Luna
Bracciale Spirale Luna
Gala Rotelli
Gala Rotelli
Orecchini Radici
Orecchini Radici

Anello Tao
Anello Tao







Il 2017 anno d’oro per i gioielli italiani



Alla vigilia di VicenzaOro l’Osservatorio di Ieg su oro e gioielli fotografa la situazione: aumentano le vendite. E tra Valenza, Arezzo e Vicenza vince… ♦︎

Conto alla rovescia per VicenzaOro January (19-24 gennaio). Mentre il classico modello fiera è in piena fase di trasformazione, come dimostra anche la strada originale intrapresa da Fiera Vicenza, le incertezze sono ancora molte. Quale sarà, davvero, l’esito di VicenzaOro? Le attese, sono positive, anche perché dopo qualche anno difficile per il mondo della gioielleria, a causa della crisi economica, i dati incoraggianti su consumi e trend di spesa possono far sorridere anche le aziende della filiera orafa.

I dati diffusi dall’Osservatorio sul settore orafo-gioielliero di Italian Exhibition Group (il gruppo che organizza VicenzaOro), indicano per i primi nove mesi del 2017 un incremento di produzione e fatturato. L’indice medio di fatturato totale del settore, precisa l’analisi dell’Osservatorio, è aumentata del 6,2% nei tre trimestri dello scorso anno rispetto allo stesso periodo del 2016, del 2% a livello nazionale e con una punta dell’8,2% per quanto riguarda le vendite all’estero. Ancora meglio: per la produzione l’indice medio è aumentata del 13% rispetto allo stesso periodo del 2016.

Laboratorio Garavelli, la scelta delle pietre
Laboratorio Garavelli, la scelta delle pietre

 Vola l’export

In valore assoluto le esportazioni di oro e gioielli made in Italy a settembre 2017 erano a quota 5,2 miliardi di euro (5,176 miliardi di euro) pari a +13% in valore, considerando un prezzo medio dell’oro sostanzialmente simile a quello del 2016. Questo exploit si spiega con la ripartenza dei consumi in India, Russia e Usa. Gli ultimi due, in particolare, sono molto importanti per la gioielleria Made in Italy, che si inserisce in questo scenario con tassi interessanti, soprattutto per quanto riguarda il mercato statunitense. In Usa l’andamento della domanda di gioielli e bijoux made in Italy nei primi nove mesi del 2017 è salito del 21% in valore. Bene anche l’Europa, in controtendenza rispetto all’andamento globale. In Francia l’export di gioielli e oreficeria italiana è salita nei primi nove mesi del 44%, del 14% Germania e del 22% in Spagna. In Russia i gioielli italiani segnalano fatturati in aumento di oltre il 12%.

L’Osservatorio ha anche quantificato il differente business tra i poli della gioielleria. Alessandria (Valenza) nei primi nove mesi del 2017 ha registrato un valore del fatturato a 1,5 miliardi di euro, Arezzo un export a 1,4 miliardi, mentre Vicenza e dintorni è a circa 1 miliardo di euro.





Garavelli, progettazione Cad
Garavelli, progettazione Cad

Garavelli, prime fasi di lavorazione
Garavelli, prime fasi di lavorazione
Garavelli, lavorazione di un orecchino
Garavelli, lavorazione di un orecchino
Garavelli, gioiello terminato
Garavelli, gioiello terminato
L'ingresso a VicenzaOro January 2017
L’ingresso a VicenzaOro January 2017







Il San Valentino di Bliss



Per San Valentino i gioielli di Bliss dedicati agli innamorati. Immagini e prezzi ♦︎

Per l’amore non c’è data, non esiste età, non si chiudono confini. Eppure c’è un giorno in cui l’amore è più amore degli altri: San Valentino. La tradizione vuole che il 14 febbraio sia la celebrazione delle coppie di qualsiasi tipo, di qualsiasi Paese, con qualsiasi relazione. E dato che l’amore è prezioso, è spesso associato a un gioiello. Ecco, quindi, che le case produttrici di gioielli preparano sempre con particolare attenzione le loro proposte per San Valentino. È il caso anche di Bliss, marchio del gruppo Damiani, che ha preparato per la giornata degli innamorati una selezione di gioielli in sintonia con il tema festeggiato. E cioè cuori in oro bianco o rosa sotto forma di bracciali, collane, orecchini, anelli. I gioielli possono accontentare qualsiasi livello di disponibilità economica. Il bracciale in argento e zirconi con charms della collezione #Mywords ha un rpezzo partire da 89 euro, mentre per il collier in oro e diamanti della collezione Splendori si sale a 999 euro, passando per la collana di perle Akoya della collezione Ama con prezzi a partire da 690 euro. Giulia Netrese





Bliss, bracciale con ciondolo in ottone rodiato e glitter con perle shell. Collezione Glittermania. Prezzo: 49 euro
Bliss, bracciale con ciondolo in ottone rodiato e glitter con perle shell. Collezione Glittermania. Prezzo: 49 euro

 Bracciale in argento e zirconi con charms collezione #Mywords. A partire da 89 euro
Bracciale in argento e zirconi con charms collezione #Mywords. A partire da 89 euro
Anello della collezione Essenza
Anello della collezione Essenza
Collana di perle giapponesi qualità Akoya collezione Ama. A partire da 690 euro
Collana di perle giapponesi qualità Akoya collezione Ama. A partire da 690 euro
Pendente della collezione  Primo Amore
Pendente della collezione Primo Amore
Collier in oro e diamanti collezione Splendori. Prezzo: 999 euro
Collier in oro e diamanti collezione Splendori. Prezzo: 999
euro
Orecchini della collezione PRimo Amore
Orecchini della collezione PRimo Amore

Orecchini della collezione Essenza
Orecchini della collezione Essenza







I cerchi di Gismondi 1754

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Gismondi 1754, una lunga storia tra cerchi concentrici e il palcoscenico con Jane Fonda ♦︎

È il 19 settembre 2017: Jane Fonda agli Emmy Awards indossa una impressionante parure di diamanti e smeraldi. La firma è quella di un gioielliere di Genova, Gismondi 1754. Che per poco ha rischiato di perdere questo palcoscenico globale: il set di gioielli Rugiada, progettato dal proprietario e designer della Maison ligure, Massimo Gismondi, il giorno prima della cerimonia, era ancora in Italia. Dopo l’approvazione finale a Portofino, la collana e gli orecchini abbinati sono stati inviati alla storica boutique di Genova per l’ultimo controllo e la procedura di assicurazione, prima di portarli negli Stati Uniti, dove la star di Hollywood l’ha finalmente indossato. Per realizzare questi gioielli ci sono volute 600 ore di lavoro e l’impegno di dieci artigiani.

La storia della gioielleria ligure parte da lontano. Inizia con Gio Batta Gismondi, nel 1754, di professione orafo a Genova. Di padre in figlio, la bottega orafa ha continuato l’attività, inizialmente con la specializzazione in argenteria e oreficeria religiosa. Fino al 1995, quando Massimo Gismondi è entrato in azienda assieme allo zio. Nel 2011 ha deciso però di separarsi, pur rimanendo in buoni rapporti, per puntare sulla gioielleria di lusso. Ed è così che Gismondi 1754 è diventato un marchio di gioielli di lusso con boutique a Portofino, Sankt Moritz e Londra. Diplomato in gemmologia nel 1994, Gismondi specializzato in gioielli con diamanti, perle e pietre di colore. Ma predilige anche il puro design del gioiello, come testimonia una delle sue ultime collezioni, Aura, giocata sulla geometria di cerchi concentrici in oro, smalto e diamanti. Giulia Netrese




Anello Aura, in oro bianco, diamanti, smalto turchese
Anello Aura, in oro bianco, diamanti, smalto turchese
Orecchini in oro bianco con diamanti taglio brillante
Orecchini in oro bianco con diamanti taglio brillante
Jane Fonda con il set Rugiada di Gismondi 1754
Jane Fonda con il set Rugiada di Gismondi 1754
Anello della collezione Aura in oro lucido
Anello della collezione Aura in oro lucido
Collana della collezione Aura
Collana della collezione Aura
Bracciale Aura, in oro rosa, diamanti, smalto bianco
Bracciale Aura, in oro rosa, diamanti, smalto bianco
Bracciale Aura, in oro bianco, diamanti, smalto turchese
Bracciale Aura, in oro bianco, diamanti, smalto turchese
Rose collection, con zaffiri e diamanti
Rose collection, bracciale con zaffiri, rubini, tsavoriti, smeraldi e diamanti






Laura Volpi tra terra, aria e movimento

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Laura Volpi, designer tra scultura e oreficeria che sperimenta strade inedite ♦︎

Milano, città del design. E anche città di Laura Volpi, scultrice orafa che si è diplomata in scenografia all’Accademia di Belle Arti di Brera. Coniugando scultura e gioielleria, Laura Volpi ha creato uno stile che è un ponte tra le due creatività. O, meglio, ha lacapacità di creare sculture in miniatura e indossabili. Non a caso nel suo curriculum cita corsi di specializzazione al Centro Tam con artisti affermati come Arnaldo Pomodoro e Davide De Paoli, oltre agli studi a Londra alla Slade School of Fine Art.

Un esempio del suo percorso è la collaborazione con Côme Touvay, designer tessile francese. Assieme a lui Laura Volpi ha presentato una nuova proposta di gioiello: il bracciale Duetto, realizzato in argento e tessuto. Lei scolpisce gli elementi in argento, mentre lui tesse tra loro questi elementi e li ferma nel tessuto, integrando con la trama il senso di movimento dato dai singoli elementi. L’idea, secondo la designer, è quella di un «gioiello contemporaneo che esplora il senso del movimento e della frammentazione delle immagini. Le parti in argento sono singole parti di un’unica immagine, frammenti visivi che evocano una forma unica, la tessitura realizzata a sei fili (lino grezzo, filo d’argento, cotone, seta, mohair) intreccia i fili cercando una dinamicità visiva e alcuni fili risalgono in superficie, sospesi». Insomma, anche il linguaggio è più affine a quello dell’arte che non a quello della semplice oreficeria. Lavinia Andorno





Anello della collezione Aria in argento satinato
Anello della collezione Aria in argento satinato

Duetto, bracciale in tessuto e argento con il designer francese Côme Touvay
Duetto, bracciale in tessuto e argento con il designer francese Côme Touvay
Anello della linea Terra, in argento dorato e geode
Anello della linea Terra, in argento dorato e geode
Spilla della collezione Aria in argento rodiato
Spilla della collezione Aria in argento rodiato
Orecchini della collezione Aria in argento satinato
Orecchini della collezione Aria in argento satinato
Anello della linea Terra, in argento dorato e acquamarina grezza
Anello della linea Terra, in argento dorato e acquamarina grezza
Anello della linea Terra, in bronzo, lapis e zaffiro
Anello della linea Terra, in bronzo, lapis e zaffiro

Triade, anello della collezione Aria in argento satinato e rodiato
Triade, anello della collezione Aria in argento satinato e rodiato







Ivanka Trump, gioielli con giallo

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Un intrigo finanziario dietro il marchio di gioielleria legato a Ivanka Trump ♦︎

Il brand di gioielli legato a Ivanka Trump, figlia del presidente Usa, Donald Trump ha un problema. Un insuccesso commerciale? Forse. Ma negli Stati Uniti sul flop del marchio Ivanka Trump Fine Jewelry si addensano ombre minacciose.

Leggi anche: I gioielli di Trump (Ivanka)

La prospettiva è quella individuata dal mensile GQ, edizione Usa. Secondo il magazine, un documento giudiziario depositato alla Corte distrettuale degli Stati Uniti per il Distretto Sud di New York, sostiene che la società di gioielli Ivanka Trump Fine Jewelry sarebbe stata coinvolta in un schema finanziario per coprire un debito di 100 milioni di dollari dovuto alla Commercial Bank di Dubai da una famiglia degli Emirati Arabi, gli Al-Saris, attiva nel trading petrolifero. Ma che cosa c’entrano i gioielli di Ivanka Trump?

Semplice: gli arabi in questione si sarebbero fatti prestare soldi dalla banca senza riuscire a ripagarli. Per evitare guai, avrebbero nascosto i soldi tramutandoli in diamanti acquistati da Madison Avenue Diamonds, che è la società a cui Ivanka ha concesso in licenza il suo nome, e anche da Jacob Arabo (quello di Jacob & Co). Acquistare diamanti è un sistema per nascondere i soldi ed evitare il pignoramento: basta la tasca di una giacca o dei pantaloni per nascondere una fortuna. La famiglia avrebbe poi acquistato immobili a Las Vegas.

Ivanka e Jacob Arabo non sono accusati di essere coinvolti in questo piano, comunque. Sta di fatto che la Maison di gioielli con il nome di Ivanka, secondo l’accusa, sarebbe servita a coprire questo intrigo finanziario, una sorta di riciclaggio. Federico Graglia




ivanka per abbey drucker
Ivanka Trump ritratta da Abbey Drucker
Bracciale Tassel, in oro e diamanti bianchi e champagne. Prezzo: 13890 dollari
Bracciale Tassel, in oro e diamanti bianchi e champagne. Prezzo: 13890 dollari
Anello Patrasso, con zaffiro e diamanti. Prezzo: 6400 dollari
Anello Patrasso, con zaffiro e diamanti. Prezzo: 6400 dollari
Anello in oro e diamanti bianchi e neri. Prezzo: 4340 dollari
Anello in oro e diamanti bianchi e neri. Prezzo: 4340 dollari
Orecchini Montmatre, oro e diamanti. Prezzo: 3490 dollari
Orecchini Montmatre, oro e diamanti. Prezzo: 3490 dollari
Bracciale Metropolis, oro e diamanti. Prezzo: 13900 dollari
Bracciale Metropolis, oro e diamanti. Prezzo: 13900 dollari

Diamanti
Diamanti







I gioielli su misura di Fabio Lissi

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I gioielli su misura del designer milanese Fabio Lissi, con antiche (e sorprendenti) tecniche ♦︎

Le parole arte e artigianato hanno la stessa origine e, molto spesso, una invisibile differenza. Un pezzo unico, creato seguendo il proprio estro, è arte o artigianato? Cercare una risposta è inutile nel caso di Fabio Lissi, designer di gioielli in cui mette creatività, abilità manuale, cura nella produzione del pezzo. Non solo: utilizza anche tecniche sorprendenti. Per esempio, oltre al classico e tradizionale sistema di fusione a cera persa, Lissi ha scovato un metodo utilizzato già dagli antichi egizi, che prevede di trasformare in stampo per il metallo gli ossi di seppia. La conchiglia interna e calcarea delle seppie è un materiale rigido, ma morbido, che Lissi incide fino a ottenere la forma desiderata. In questo modo si trasforma in calco: così ha creato diversi gioielli che sono esposti nel suo atelier aperto nel 2014 in via Mascheroni, a Milano.

Una delle specialità dell’artista-gioielliere è la creazione di pezzi unici che combacino con lo spirito e le richieste di un committente. Oro, ma anche argento o bronzo, sono forgiati attorno a pietre preziose o semi preziose, anche di dimensioni generose. Il cliente, spiega, è coinvolto sin dalla fase del bozzetto e disegno, durante la quale, attraverso i racconti personali, le fotografie e gli aneddoti legati alla persona che riceverà il gioiello, nasce l’ispirazione. «Non è importante la preziosità delle materie con le quali il cliente decide di realizzarlo. È importante quello che il gioiello rappresenta, ovvero il messaggio che porta con sé», sintetizza Lissi. I suoi gioielli sembrano dargli ragione.

 

Anello floreale con diamanti
Anello floreale con diamanti
Anello di Fabio Lissi
Anello di Fabio Lissi
Anello con ametista
Anello con ametista
Anello bouquet floreale con quarzo
Anello bouquet floreale con quarzo
Anello in oro bianco, diamanti e rubino
Anello in oro bianco, diamanti e rubino
Anello con peridoto
Anello con peridoto
Anelli in argento
Anelli in argento
Fabio Lissi
Fabio Lissi







A lezione di gemme da Sanalitro



Nuovi anelli e orecchini dal gioielliere e designer milanese Sanalitro. Che aggiunge anche delle informazioni in più ♦︎

Ci sono tanti modi per fare il gioielliere o per cimentarsi nel design. Uno di questi modi è aggiungere significati filosofici, storici o ideali al materiale che si utilizza. Dopo tutto, i gioielli sono nati non solo come ornamento, ma anche con una funzione precisa, spirituale o come amluleto. Questa seconda strada è percorsa dal designer milanese Sanalitro, che ama sottolineare gli aspetti non solo tecnici legati a pietre e metalli, ma anche il loro ambito culturale. Per esempio per l’anello con gambo in agata bianca, opale bianco e oro bianco 18 carati, Sanalitro afferma che la pietra iridescente ha «connessioni angeliche. È spesso usato per cancellare le emozioni per creare vibrazioni più positive. È utile per bilanciare tutti i chakra. Si dice che l’opale sia molte cose tra cui la più potente delle pietre curative, la pietra della speranza, la pietra di grande successo e persino la pietra degli dei. Gli antichi romani associavano opale a speranza e buona fortuna». Sarà vero? In attesa di verificare se un opale aiuta a vincere alla lotteria, ecco la spiegazione per un anello con lapislazzulo: «una pietra potente per stimolare la tua intuizione e la sete di conoscenza. Il nome lapis lazuli è mélange di lingue. Dal latino, lapis significa pietra. Dall’arabo, azul significa blu». Eccetera. Insomma, con Sanalitro non solo si acquista un gioiello, ma anche una piccola enciclopedia sulle gemme. Saperne di più non fa mai male. Giulia Netrese




Anello in oro bianco con opale bianco e agata
Anello in oro bianco con opale bianco e agata
Ring Nefertite
Anello Nefertiti con lapislazzulo
Anello Modigliani con acquamarina e rubellite
Anello Modigliani con acquamarina e rubellite
Orecchini Audrey Hepburn, con quarzo fumé, granati verdi, andesite, pavé di diamanti, tsavorite
Orecchini Audrey Hepburn, con quarzo fumé, granati verdi, andesite, pavé di diamanti, tsavorite
Orecchini oro, diamanti e ametista
Orecchini oro, diamanti e ametista
Orecchini in oro con citrini orange
Orecchini in oro con citrini orange






Un corallo per Caterina Murino



I gioielli di Caterina Murino, da James Bond alle vetrine di Parigi ♦︎

C’è una nuova designer di gioielli. Ed è miracolosamente scampata alla Spectre, l’organizzazione criminale acerrima nemica di James Bond. Infatti, Caterina Murino, attrice italiana, sarda per la precisione, è stata la bond girl di 007 Casinò Royale, interpretato assieme a Daniel Craig. Dal 2004 l’attrice vive a Parigi. E, messa da parte l’arte della recitazione, ha riscoperto la sua passione: i gioielli. La sua collezione si intitola Gemme Bruti e Filigrana, ed è esposta alla Galleria Vanier di Parigi dal 24 novembre al 30 dicembre. E dire che prima di essere un’attrice di successo voleva fare il medico.

«Sono sarda, chi conosce la Sardegna sa che è impossibile non amare i gioielli», ha spiegato. «Mi sono iscritta a una scuola di Gemmologia a Parigi, dove vivo. Mi ha sempre affascinato il motivo per il quale gli uomini sono arrivati fino a uccidersi per rubare pietre dal potere enorme. Poi l’ho capito: ogni pietra ha un’energia dalle vibrazioni infinite, passa attraverso molte mani, viene estratta, lavorata, commercializzata. La mia pietra preziosa preferita è sicuramente lo zaffiro stellato: è stato amore a prima vista dopo averlo scoperto in miniera, nello Sri Lanka». Oltre alle pietre, però, Caterina Murino deve avere anche una passione per il corallo, che le ricorda la sua terra di origine: molti dei suoi gioielli utilizzano il rosso frutto del mare. Cosimo Muzzano





Anello in filigrana d'oro
Anello in filigrana d’oro

Anello in filigrana d'oro di Caterina Murino
Anello in filigrana d’oro di Caterina Murino
Caterina Murino
Caterina Murino
Collana in corallo e oro
Collana in corallo e oro
Collana in corallo e oro indossata
Collana in corallo e oro indossata
Collana in corallo con medaglione
Collana in corallo con medaglione
Collana in filigrana
Collana in filigrana

Orecchini in filigrana d'oro
Orecchini in filigrana d’oro







Milano con gioielli e design



A Milano due giorni di gioielli-design nella zona di via Tortona. Con marmellata ♦︎

Nel distretto milanese del design, quello nella zona di via Tortona, sono in arrivo due giorni di gioielli e Nel distretto milanese del design, quello nella zona di via Tortona, sono in arrivo due giorni di gioielli, brindisi e assaggi gourmet. Il 24 e il 25 novembre, dieci designer propongono il loro lavoro in una mostra mercato (via Tort0na 26, con gli assaggi della marmellata Le Collinette).

Antonella Ferrara

Dopo aver frequentato l’atelier di scultura orafa a Milano Antonella Ferrara crea gioielli nel suo laboratorio dove lavora e sperimenta sul monile in oro, argento e pietre naturali da ormai più di 30 anni. Realizza microsculture indossabili facendo ricorso al mondo delle gemme in modo originale.

Daniela Repetto

Diplomata in pittura all’Accademia di Brera. Arnaldo Pomodoro è stato uno dei suoi maestri presso il Centro Trattamento Artistico dei Metalli (Tam) di Pietrarubbia dove si è specializzata in scultura. La jewel designer ha studiato oreficeria e appreso la tecnica degli smalti a fuoco. Nel 1997, su commissione della Diocesi di Pavia, progettò e realizzò, in collaborazione con Pupi Perati, la croce pettorale in oro e vetrofusione donata al pontefice Benedetto XVI in occasione della visita alla città.




Daniela Repetto
Daniela Repetto

Frammenti Design

Emma Carrau Bueno nasce a Barcellona. Trasferitasi a Milano inizia una personale ricerca sulla contaminazione tra moda, arte e design, spinta dal desiderio di dar vita a una disciplina priva di confini dove fondere tutti questi elementi. La gioielleria risponderà alle sue esigenze e da essa prenderà vita Frammenti: raccolta di pensieri che si rifanno alla memoria, al tempo e allo spazio.

Frammenti Design
Frammenti Design

Limodoro

Diplomata in grafica all’istituto Europeo di Design nel 1985, Limodoro ha poi frequentato due corsi per la lavorazione dei metalli presso l’associazione premateria. Lavora nel proprio laboratorio orafo e nel 2001 ha partecipato alla fondazione del Gruppo di Artisti Orafi Arteaddosso. Negli anni Limodoro ha raffinato la sua naturale passione per le attività manuali come la tecnica della fusione a cera persa, che la portano a trasformare l’idea in materia mantenendo sempre vivo il contatto con il mondo della gioielleria e della moda.

Limodoro
Limodoro

Luigi Sala Gioielli

È stata fondata nel 1960 da Luigi Sala, che nel 1949 all’età di quattordici anni iniziò come apprendista di bottega: ha appreso e poi tramandato ai figli le tecniche tradizionali di questa arte. Nel laboratorio ogni oggetto viene fatto a mano: da disegno a gioiello. Oggi i figli, Gabriele e Olivetta, portano avanti le tradizioni di famiglia nell’ambito della ricerca stilistica e della produzione artigianale di gioielli.

Luigi Sala Gioielli (anello Clessidra)
Luigi Sala Gioielli (anello Clessidra)

Maria Luisa Palazzo Gioielli

L’Atelier Orafo M.L.P. Gioielli nasce a Rimini grazie all’abilità dell’orafa designer Maria Luisa Palazzo che dopo aver frequentato importanti scuole di oreficeria e laboratori orafi italiani, consegue la qualifica d’incisore. Maria Luisa Palazzo ama lavorare in maniera spontanea e intuitiva l’oro 18kt e l’argento 925 prediligendo le tecniche a cera persa e l’incisione.

Maria Luisa Palazzo
Maria Luisa Palazzo

Mikki Eger

Il suo percorso creativo e lavorativo ha inizio con una collezione di moda, seguita da design di calzature, creazione di scenografie per spot pubblicitari, manifattura di tappeti artistici, ideazione di merchandising e display design per Swatch e altri brand. Fino a scoprire la sua vocazione: l’oreficeria.

Mikky Eger
Mikky Eger

Minrl Handcrafts

Il marchio è il risultato di un percorso personale che ha portato i due designer Paula Andrea Callejas Greiffenstein e Giovanni A. Viscomi, dal mondo della progettazione industriale a quello dell’arte orafa. Le loro creazioni sono espressione delle culture latinoamericana ed europea. I gioielli Minrl sono realizzati in oro e argento, privilegiando la lavorazione a mano senza però privarsi di alcune tecniche di fabbricazione digitale.

Minrl Handcrafts
Minrl Handcrafts

Sheila Cunha

Sheila Cunha è brasiliana, vive tra Italia e Svezia. La multietnia che la caratterizza influenza il suo stile, commistione di un design lineare e pulito tipico dell’ambiente nordico che incontra il gusto italiano abbracciando il suo vibrante temperamento brasiliano. Dalle note della sua terra d’origine Sheila Cunha trae ispirazione per la ricerca dei materiali da impiegare: grezzi e raffinati allo stesso tempo, evocativi per una terra di passioni dal carattere naturalistico.

Sheila Cunha
Sheila Cunha

Stella G

Stella Gnesutta, architetto-designer milanese che da sempre si dedica al design del gioiello producendo pezzi unici e piccole serie. Oltre alla linea di orecchini Pedina in argento e in oro, presentati al Fuorisalone 2016, realizza a mano catene modulari in argento, collane asimmetriche e gioielli multy-way.

Stella G.
Stella G.







Il Novecento all’asta



Gioielli Art Nouveau e Art Déco dei più grandi designer in asta a Ginevra con Christie’s ♦︎

Sono molti gli appassionati di gioielli d’epoca che attendono l’occasione delle grandi aste per poter vedere da vicino pezzi che sono rimasti chiusi in cassetti e casseforti da decenni. Una di queste occasioni è il 13 novembre a Ginevra. Tra i Magnificent Jewels da una collezione europea, sono in vendita straordinari pezzi in stile Art Noveau (in Italia chiamata Liberty) e Art Déco di particolare bellezza. Roba da palati fini, da collezionisti, per amanti dell’arte applicata ai gioielli. Ma sono anche pezzi molto preziosi: la stima complessiva di questa collezione supera i 3 milioni di euro.

I gioielli sono il frutto di una collezione che è stata completata in 30 anni da una coppia (specialmente da lei) appassionata di questo genere di pezzi, in particolare della prima metà del Novecento. I nomi degli artisti e gioiellieri presenti nella collezione sono quelli che si trovano nei libri di storia dell’arte orafa: René Lalique (50 lotti, un record), Henri Vever o Leopold Gautrait, oppure Georges Fouquet, Raymond Templier, Cartier, Van Cleef e Arpels: in tutto, 110 gioielli. Tra tutti spicca la raccolta di gioielli firmati Lalique, un designer che ha creato i suoi migliori e più importanti pezzi di Art Nouveau ed è diventato un mito che continua ancora oggi. Federico Graglia





Spilla con corallo, diamanti e smalto di Janesich, 1930
Anello art nouveau con acquamarina, granati e smalto di Georges Fouquet

Spilla con corallo, diamanti e smalto di Janesich, 1930
Spilla con corallo, diamanti e smalto di Janesich, 1930
Collana con diamanti, smeraldo e onice di Jean Fouquet
Collana con diamanti, smeraldo e onice di Jean Fouquet
Anello con smeraldo di Jean Fouquet
Anello con smeraldo di Jean Fouquet
Pendente art nouveau di rené Lalique, con smalto e diamanti
Pendente art nouveau di René Lalique, con smalto e diamanti
Spilla art nouveau di René Lalique, con smalto e opale
Spilla art nouveau di René Lalique, con smalto e opale
Orecchini di René Lalique, con smalto e perle
Orecchini di René Lalique, con smalto e perle
Spilla di René Lalique, con smalto e crisoprasio
Spilla di René Lalique, con smalto e crisoprasio

Anello art déco con zaffiro di Raymond Templier
Anello art déco con zaffiro di Raymond Templier







Ottaviani, gioielli per l’inverno

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Le collezioni di Ottaviani Gioielli per l’inverno 2017-2018 ♦︎

Ottaviani, marchio storico italiano per bijoux e gioielli, rinnova le sue collezioni per l’inverno 2017-2018. I gioielli proposti utilizzano pietre naturali come agata, quarzo o ambra. Ma l’aspetto che risalta prima è l’interpretazione dei pezzi come sculture in miniatura. Tra orecchini, anelli e pendenti spuntano piccole teiere, foglie, campanelle, fiori, vasi, uccelli, gatti, bambini, civette. Il metallo rodiato, in qualche caso con doratura, rende brillante la superficie. Particolarità della collezione è il diverso trattamento dell’argento 925, trattato con un’argentatura bianca, è molto lucido e di grande effetto. Quando è trattato con il processo di elettroformatura produce, invece, elementi e forme di grande volume ma allo stesso tempo leggere e facili da indossare. Nella collezione Balloon, la stella, il fiore o l’elemento circolare prendono una sinuosità nelle forme e nelle linee di grandissimo impatto e luminosità. La superficie dell’argento rodiato è proposta anche graffiata, oppure cesellata con incastonatura di zirconi. Lavinia Andorno





Orecchini di Ottaviani in argento
Orecchini di Ottaviani in argento

Orecchini in argento con doratura
Orecchini in argento con doratura
Orecchini in argento con foglie dorate
Orecchini in argento con foglie dorate
Orecchini civetta
Orecchini civetta
Anello in argento con pietra
Anello in argento con pietra
Anello in argento con campanelli
Anello in argento con campanelli
Anello in argento con foglie dorate
Anello in argento con foglie dorate
Anello in argento con fiore e doratura
Anello in argento con fiore e doratura
Anello in argento con pietre colorate
Anello in argento con pietre colorate
Orecchini con agata e quarzi
Orecchini con agata e quarzi

Orecchini in argento con agata e quarzi
Orecchini in argento con agata e quarzi





Bracciale in argento dorato con quarzo
Bracciale in argento dorato con quarzo

Bracciale in argento con quarzo
Bracciale in argento con quarzo
Collana in argento con pendente
Collana in argento con pendente
Orecchini in argento con foglie dorate
Orecchini in argento con foglie dorate
Orecchini in argento con fiori
Orecchini in argento con fiori
Orecchini in argento lucido
Orecchini in argento lucido
Orecchini in argento con agata verde
Orecchini in argento con agata verde
Orecchini in argento con pietra verde
Orecchini in argento con pietra verde

Orecchini in argento con agata e quarzi
Orecchini in argento con agata e quarzi







Il bracciale super star di Natale

Il bracciale batte tutti negli acquisti di Natale, in aumento chi sceglie gioielli ♦︎

Che gioiello acquisteranno gli italiani per Natale? Uno su due comprerà un bracciale. La previsione è contenuta nella indagine svolta da Format Research per conto di Federpreziosi Confcommercio, Club degli Orafi e Preziosa Magazine, e presentata al Gold/Italy di Arezzo. La ricerca si basa sulle risposte di un campione di consumatori con età superiore ai 24 anni che nel corso degli ultimi 18 mesi si sia recato in gioielleria con l’intenzione di acquistare. Insomma, habitué. Certo, chissà se aver scelto chi frequenta già gioiellerie offre un quadro equilibrato.

In ogni caso, secondo l’indagine, chi acquisterà oggetti preziosi come dono natalizio è in aumento dal 10,8% all’ 11,2% dello scorso anno. E acquisterà soprattutto bracciali (50,1%), seguiti dagli orecchini (43,4%). Dato che chi è stato intervistato poteva offrire più di una risposta, seguono ciondoli (39%), collane e collier (36,2%). Sorpresa: gli anelli generici sono considerati solo dal 26,9%, seguiti da quelli di fidanzamento (13%), da spille (12,5%), gemelli e fermacravatte (11,1%).

Vetrina di una gioielleria
Vetrina di una gioielleria

Altro dato significativo: c’è una significativa crescita della fiducia nei confronti dei negozi online dei brand più affermati (dal 12,7% del 2016 all’attuale 20,2%) e in generale nei siti di e-commerce (dal 24,6% al 27%). In aumento anche la percentuale di chi si rivolgerà alle gioiellerie all’interno dei centri commerciali (da 48,8% al 52,5%) piuttosto che su strada (in calo dal 51,7% al 48,7%). L’81,9% degli intervistati ha dichiarato che acquisterà gioielli per i propri famigliari mentre il 29% lo farà per se stesso, e in tutti e due i casi la maggioranza è rappresentata dalle donne. Gli uomini, invece, risultano essere i principali acquirenti che doneranno i propri acquisti ad altri parenti (17,7%) e a conoscenti (1,6%). Proporzioni simili si registrano anche in direzione dei bijoux: 72,9% per i famigliari, 25,8% per sé e 23,5% per gli amici. L’oro resta il materiale preferito con il 22,7% delle scelte, seguito dal 17,7% della bigiotteria, il 14,1% raggiunto dall’argento e il 4,3% del platino. Infine, l 59,1% preferisce puntare su marchi molto conosciuti. Lavinia Andorno

Bracciale della collezione il Giardino
Bracciale della collezione il Giardino di Vendorafa
Van Cleef & Arpels, bracciale in platino, oro, rubini e diamanti, 1959
Van Cleef & Arpels, bracciale in platino, oro, rubini e diamanti, 1959
Bracciale in oro spazzolato e lucidato con calcedonio intagliato
Maison Auclert, bracciale in oro spazzolato e lucidato con calcedonio intagliato
Bracciale Sos Alliance, in oro giallo e diamanti
Shamballa, bracciale Sos Alliance, in oro giallo e diamanti
Bracciale doppio filo in cuoio 3 mm con elementi in oro lavorato a mano, argento, perle naturali, ametista verde, amazzonite, acquamarina e turchese
Misani, bracciale doppio filo in cuoio 3 mm con elementi in oro lavorato a mano, argento, perle naturali, ametista verde, amazzonite, acquamarina e turchese
Allison Lou, bracciale con charm ispirati al gioco del Monopoli. Prezzo: 3355 dollari
Allison Lou, bracciale con charm ispirati al gioco del Monopoli. Prezzo: 3355 dollari
Fope, MiaLuce, bracciale in oro rosa con diamanti
Fope, MiaLuce, bracciale in oro rosa con diamanti

I gioielli di Gianfranco Ferré




A Torino una mostra dedicata a 200 gioielli disegnati da Gianfranco Ferré ♦︎

Gianfranco Ferré non è stato solo un grande stilista, ma anche un grande inventore di accessori. Spesso utilizzati nelle sfilati, come complemento agli abiti, i bijoux di Ferré, scomparso dieci anni fa a 63 anni, hanno lo stesso stile del designer che, infatti, era attento al loro utilizzo. E ai bijoux Ferré ha dedicato molta della sua creatività. Ora la Fondazione Ferré, assieme alla Fondazione Torino Musei, ha organizzato una mostra dedicata proprio ai gioielli di Gianfranco Ferré. Sarà allestita a Torino, a Palazzo Madama . Il titolo  della mostra è Gianfranco Ferrè sotto un’altra luce: Gioielli e Ornamenti e raccoglie 200 gioielli che hanno accompagnato la carriera dello stilista che, tra l’altro, per un periodo della sua vita ha ricoperto anche il ruolo di direttore artistico di Dior. «Per Ferré l’ornamento non è il figlio minore di un prezioso: pietre lucenti, metalli smaltati, conchiglie levigate, legni dipinti, vetri di Murano, ceramiche retrò, cristalli Swarovski, e ancora legno e cuoio e ferro e rame e bronzo, diventano un incantato orizzonte di spille, collane, cinture, anelli, monile, bracciali», ha spiegato la curatrice della mostra, Francesca Alfano Miglietti. L’esposizione è organizzata con la Fondazione Torino Musei. Rudy Serra

Gianfranco Ferré sotto un’altra luce: Gioielli e Ornamenti
12 ottobre 2017 – 19 febbraio 2018
Torino, Palazzo Madama
Piazza Castello, Torino
Aperto tutti i giorni
dalle 10.00 alle 18.00
tranne il martedì

Gianfranco Ferré, spilla
Gianfranco Ferré, spilla
Gianfranco Ferré, bracciale
Gianfranco Ferré, bracciale
Gianfranco Ferré, bracciale in ottone
Gianfranco Ferré, bracciale in ottone
Gianfranco Ferré, collana in ottone
Gianfranco Ferré, collana in ottone
Gianfranco Ferré, spilla con leone
Gianfranco Ferré, spilla con leone
Spilla a forma di anthurium
Spilla a forma di anthurium
Spilla a forma di insetto
Spilla a forma di insetto
Gianfranco Ferré
Gianfranco Ferré







I paesaggi del gioiello a Parigi



A Parigi va in scena l’avanguardia del bijoux con la mostra Metaphysical landscapes ♦︎

Il gioielli di avanguardia si sposta sotto un altro famoso gioiello di avanguardia, la Tour Eiffel. A portarli a parigi è A/dornment, che si definisce come «progetto curatoriale integrato dedicato al gioiello contemporaneo». Il risultato è Metaphysical landscapes, mostra organizzata alla Galerie Graphem in occasione di Parcours Bijoux 2017. I gioielli, che sono in realtà opere sul sottile crinale che separa un oggetto di uso comune dall’avanguardia, sono realizzati da Florence Croisier, Daria Borovkova e María Ignacia Walker Guzmán. Saranno anche gioielli da ascoltare, visto l’intervento di un sound designer, Enrico Ascoli, con l’idea di rendere immersiva l’esperienza dell’esposizione.

Metaphysical landscapes ha l’obiettivo di «moltiplicare le suggestive estetiche dei gioielli attraverso un’installazione multidisciplinare». Molto diverse le tre interpretazioni del gioiello come paesaggio estetico delle proprie emozioni. I gioielli-opere sono realizzati con stili diversi e materiali diversi, dal titanio al bronzo. Più che a essere indossati, insomma, sono gioielli da guardare. Come i paesaggi.

La Galerie Graphem si trova nel 12° arrondissement di Parigi a fianco alla cantina Ici-Même,68 rue de Charenton 75012 Paris. Dal 13 al 29 orrobre 2017. Federico Graglia





Gioielli di Daria Borovkova
Gioielli di Daria Borovkova

Gioiello di Maria Walker
Gioiello di Maria Walker
Orecchini di Florence Croisier
Collana di Florence Croisier
Bracciale di Daria Borovkova
Bracciale di Daria Borovkova
Maria Ignacia Walker Guzman, Trascendieron
Maria Ignacia Walker Guzman, Trascendieron
Maria Ignacia Walker Guzman
Maria Ignacia Walker Guzman
Opera di Florence Croisier
Opera di Florence Croisier

Gioielli di Daria Borovkova
Gioielli di Daria Borovkova







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