Oro

I ricami d’oro di Giordini

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L’oro di Arezzo visto attraverso i gioielli di Giordini, una storia iniziata nel 1964 ♦

Nel 1964 Olga Giordini fondò l’azienda che porta il suo cognome e che risiede nel distretto orafo di Arezzo. Dopo mezzo secolo, la Giordini resta ancora un’azienda familiare, che propone gioielli con una lavorazione artigianale, una particolarità tutta italiana. Tra parentesi: Giordana Giordini è diventata presidente della sezione Orafi di Confindustria. L’azienda, pur con una lunga tradizione alle spalle, non è però ancorata solo al classico, ma cerca anche la sua strada per il rinnovamento della sua proposta. L’idea è riunire in un unico gioiello l’arte scultorea e plastica del «fatto a mano» attraverso la creatività di designer, artigiani ed artisti, con le regole della produzione industriale. Insomma, la capacità di passare sapientemente da un modello in ceroplastica unico e artistico a oggetti prodotti in serie. Ecco due tra gli ultimi esempi della loro proposta. La parures-collezione Barocca, con segni curvilinei, e naturalmente realizzata a partire dall’oro. Altra novità è la parure Intrecci, con linee morbide, come fosse un pizzo dorato.

Orecchini in oro 14 carati
Orecchini in oro 14 carati

La tecnica utilizzata

Interessante la descrizione tecnica della serie Ricami. Comprende gioielli realizzati in oro con tecnica mista, che abbina parti in elettroformatura su cui vengono posizionate lastre traforate e diamantate dai disegni più svariati. Una montatura di questo tipo presenta un’incavatura che fa da cornice in cui è collocata la lastra traforata. Il contorno può terminare diritto o smerlettato, può avvolgere l’intero perimetro del traforo oppure solo una parte di esso. La tecnica è in pratica «a castone» ed è antica, generalmente usata per le pietre. Al posto delle gemme, sono invece utilizzate lastre traforate dai disegni delicati ad ispirazioni diversificate: floreali, geometrici o arabeschi.

È un procedimento che viene percepito come semplice e pulito, ma che in realtà è di laboriosa esecuzione, perché richiede di essere perfettamente equilibrato sia nella composizione del disegno, sia nell’assemblaggio d’insieme che deve garantire aderenza ed equilibrio tra le parti. La lastra traforata richiede un lungo lavoro di preparazione del disegno che è frutto di elaborazioni e scelte estetiche accurate trasferite poi, nella fase di produzione, in supporti tecnologici in grado di preservare la freschezza dello schizzo fatto a mano con molta attenzione ai minimi dettagli.

Orecchini in oro
Orecchini in oro

Il traforo, che viene eseguito con il laser sulla lastra diamantata, conferisce trasparenza e leggerezza al metallo, trasformandolo in un vero e proprio «pizzo d’oro», una sorta di «ricamo» metallico, che è il protagonista assoluto della composizione. Predomina sulla forma, mettendo in risalto i movimenti di pieno-vuoto e i disegni trasparenti e sottili conferiscono grazia e femminilità al gioiello, la luce passandovi attraverso crea attraenti giochi di chiaro-scuro, di vedo-non vendo evocando l’impalpabile grazia del merletto.

Il processo di lavorazione è lungo perché questi trafori sono particolarmente fragili, devono essere eseguiti e rifiniti con delicatezza e cura. Infatti il montaggio è articolato e va eseguito con scrupolosa attenzione per conferire alla lastra un morbido movimento senza strappare i sottili fili del ricamo dorato e poi la rifinitura finale, rigorosamente eseguita a mano, si avvale di lucidatura e satinatura nonché galvanica selettiva a contrasto di alcune parti, per definire il disegno ed esaltarne le caratteristiche.

Orecchini a cerchio in oro
Orecchini a cerchio in oro
Anello della collezione Smalti
Anello della collezione Smalti
Collana della collezione Papillon
Collana della collezione Papillon
Anello della collezione Smalti di Giordini
Anello della collezione Smalti di Giordini
Orecchini della collezione Ricami d'Oro
Orecchini della collezione Ricami d’Oro
Anelli della collezione Ricami d'Oro
Anelli della collezione Ricami d’Oro
Collana in oro di Giordini
Collana in oro di Giordini
Giordini, collezione Ricami d'oro
Giordini, Ricami d’oro
Orecchini in oro con motivo floreale
Orecchini in oro con motivo floreale






 

Come pulire oro e pietre preziose in tre mosse

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Come pulire oro, diamanti e altre pietre preziose? Ecco una veloce guida con quello che c’è da sapere su come pulire i vostri gioielli ♦

Naturalmente un gioiello molto prezioso va tenuto con cura e, francamente, se ha un grande valore, anche affettivo, è meglio portarlo periodicamente dal gioielliere, che può verificare anche il suo stato di salute: avviene, per esempio, che si possano staccare le pietre, oppure che la superficie sia ricoperta di graffi. Ma non sempre è necessario. Si possono (anzi, si devono) pulire i gioielli periodicamente, proprio come si lava la biancheria. Un gioiello, infatti, è quasi sempre a contatto con la pelle e si copre di una patina opaca dovuta al naturale grasso che esce dai pori, e peggio ancora può essere rovinato da profumi, creme e lozioni utilizzate abitualmente. Ecco, dunque, i consigli per la pulizia dei gioielli da eseguire a casa.

ring A differenza dell’argento, per esempio, l’oro non si annerisce nel corso del tempo, ma può facilmente accumulare polvere e sporcizia. Lo stesso vale per i diamanti che, tra tutte le gemme, hanno maggiore capacità di trattenere frammenti organici. E così i gioiellieri inorridiscono quando i clienti portano anelli da stringere o allargare, orecchini da sistemare, e si domandano perché non li lavano al pari dei vestiti. Ripristinare la lucentezza dei monili da soli si può, bastano alcuni strumenti di uso domestico e pochi ingredienti.

1-detersivo

1 Versare qualche goccia di detersivo per piatti liquido in una ciotola di acqua poco più che tiepida,  ma non calda. Mescolare delicatamente. Anche se l’acqua del rubinetto normale funziona bene , per ottenere risultati ancora migliori, è possibile utilizzare quella gasata senza sodio: l’anidride carbonica dà luogo a un processo, la carbonatazione, che nei tensioattivi, ossia i detersivi, aiuta a sciogliere sporco e detriti accumulati. Non utilizzare acqua molto calda o bollente perché alcune pietre, come opali, perle e coralli, possono rompersi con rapido e drastico cambio di temperatura. Quindi, lasciare a bagno per circa 15 minuti  in modo che  la soluzione penetri in fessure e crepe, altrimenti difficili da raggiungere.wash

2 Strofinare delicatamente i gioielli con uno spazzolino a setole morbide, le più morbide possibili (esistono dei prodotti specifici, ma uno spazzolino per i denti o per sopracciglia andrà benissimo), per evitare di graffiare la superficie. Attenzione, delle setole rigide potrebbero rimuoverne lo strato superiore in caso di oro placcato o gioielli con trattamento galvanico. Particolare attenzione va posta per pietre molto sensibili e morbide, come gli opali, oppure le perle.

Leggi anche: Come pulire cammei, perle, smeraldi, opali, cristallispazzolino--2

3 Risciacquare in acqua corrente (sempre tiepida) per rimuovere gli ultimi residui ricordandosi di coprire il tappo di scarico con un colino pasta o caffè filtro metallico. Gli incidenti domestici sono più frequenti di quanti ci si immagini e anche l’anello o gli orecchini nel tubo del lavandino sono un classico! Un’ultima accortezza. Lasciate asciugare completamente i gioielli prima di indossarli di nuovo: se sono ancora bagnati, anche leggermente,  possono trattenere l’umidità  sulla pelle e causare lievi irritazioni cutanee.
rubinetto

Che fare quando le pietre non sono incastonate ma incollate? Accade, per fortuna non è frequente, per gli orecchini.  L’acqua calda potrebbe sciogliere la colla e nella fase di spazzolatura le pietre potrebbero staccarsi. E allora, basta fare qualche modifica: immergere un panno morbido in acqua calda con poche gocce di detersivo, strizzare e  strofinare i gioielli. Anche il risciacquo va eseguito con un panno inumidito con acqua, tamponando delicatamente.

C’è un altro metodo, quello del dentifricio, utile in viaggio o per gioielli di uso quotidiano

1 Mescolare in una ciotola una piccola quantità di dentifricio e acqua per ottenere una pasta fluida.
2 Strofinare con un vecchio spazzolino da denti a setole morbide.spazzolino

3 Risciacquare abbondantemente.

Ma se lo sporco rimane, prima di provare metodi più radicali come acqua bollente o ammoniaca, che invece noi sconsigliamo vivamente, è meglio rivolgersi a un professionista.
dentrifricio







Anand Shah, fantasie in giallo

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I prodigiosi gioielli d’oro di uno dei massimi designer indiani: Anand Shah ♦︎

È uno dei grandi designer di gioielli dell’India, il Paese che più di altri al mondo ama oro e pietre preziose. Ma, a differenza di altri suoi connazionali, Anand Shah non cerca di imitare lo stile occidentale. Al contrario, reinterpreta la tradizione indiana, ma con l’aggiunta di tanta, tanta fantasia. In cima a tutte le sue scelte, per esempio, c’è quella di utilizzare l’oro, giallo, vero a 22 carati. Una scelta che è anche quella della tradizione indiana. Tanto che anni fa il World Gold Council ha classificato il designer come uno dei dieci migliori artisti di gioielli d’oro del mondo.

Anello incrociato in vetro, sormontato da un mazzo di fiori dorati
Anello incrociato in vetro, sormontato da un mazzo di fiori dorati

Anand Shah ha vinto anche per nove volte il Solitaire Design Awards, un prestigioso concorso di gioielli organizzato annualmente dal Gem and Jewellery Export Promotion Council dell’India.

Nei suoi gioielli non mancano quelli che si ispirano al mondo dei fiori. E c’è un motivo: lui stesso ama comporre i bouquet di fiori (quelli veri) da solo. E, dato che è un creativo, progetta persino gli ambienti interni di casa e ufficio, crea biglietti di auguri personalizzati e ama perfino disegnare abiti per sua moglie, Parul. Al centro della sua attività resta, comunque, quella della gioielleria. È un’arte che ha appreso a Mumbai e anche grazie a molti viaggi in Italia: “mi hanno insegnato su design e tecnologia e nel processo ho acquisito una maggiore conoscenza dell’oro”, ha spiegato.

Collana in oro 22 carati con elementi floreali
Collana in oro 22 carati con elementi floreali
Collier in oro giallo
Collier in oro giallo
Collier in oro, zaffiri, smeraldi
Collier in oro, zaffiri, smeraldi
Orecchini in oro 22 carati e zaffiri blu
Orecchini in oro 22 carati e zaffiri blu

Anello oro giallo, rubini, smeraldi
Anello oro giallo, rubini, smeraldi







Quanto valgono i tuoi gioielli?

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Quanto valgono i vostri gioielli? Qual è l’autentico valore di un anello, una collana o un paio di orecchini? Ecco che cosa determina il valore dei vostri gioielli ♦︎

Il più famoso finanziere del mondo o, meglio, l’investitore a lungo termine che non sbaglia un colpo, cioè Warren Buffett, ha nel portafoglio dei suoi fondi le azioni di Borsheim’s Fine Jewelry, un’azienda di gioielleria del Nebraska fondata nel 1870. Questa scelta ha convinto molti che se Warren Buffett, uno degli uomini più ricchi del mondo, investe (anche) in gioielli, allora acquistare anelli e collane d’oro è un’idea giusta per indirizzare i propri risparmi. Questa affermazione è giusta e sbagliata allo stesso tempo, vediamo perché.

Esame di un diamante a un precedente Dubai Jewellery Show
Esame di un gioiello com diamante

A che cosa servono i gioielli?

Potresti considerarli inutili, eppure da quando esiste l’umanità le donne hanno sempre scelto di indossare gioielli, come testimoniano i ritrovamenti archeologici. I gioielli sono, quindi, parte della cultura, della società, e hanno di conseguenza un valore ideale, che si somma a quello venale, cioè del materiale di cui sono composti. Il valore di un gioiello è determinato dalla forma, dal tipo di lavorazione, dal materiale utilizzato, ma anche dalla fama della Maison che l’ha realizzato. Non solo. C’è un altro aspetto importante, che di solito chi acquista e poi vende un gioiello non calcola: è il valore d’uso, esattamente come per un appartamento o un’automobile. In economia per valore d’uso si intende la capacità di un bene o di un servizio di soddisfare un dato fabbisogno. Questa opportunità per la gioielleria è possibile tradurla in numeri, proprio come per altri beni materiali. Un gioiello, insomma, è stato creato per essere indossato e l’utilizzo di un paio di orecchini, un anello, una collana va messo in conto. Se volete vendere un gioiello ricordatevi che è un oggetto usato. Quindi, da questo punto di vista, un gioiello offre un rendimento immateriale, ma reale: è quello dato dall’utilizzo.

Modella con collana composta da 374 diamanti bianchi e gialli
Graff, modella con collana composta da 374 diamanti bianchi e gialli

Quanto vale un gioiello?

Il valore non è assoluto. Varia. Per esempio, un gioiello creato nell’Ottocento ha una forma differente da quello di un corrispettivo oggetto contemporaneo: un tempo persino i materiali e il taglio delle pietre era differente, perché era diversa la tecnica di lavorazione. Oggi quello che era il massimo cento anni fa può sembrare superato. Non stupisce, quindi, che un gioiello abbia un valore che si modifica nel tempo. Il prezzo di un gioiello può salire, ma può anche scendere se la sua forma corrisponde meno al concetto di bello, quello che è richiesto sul mercato. Ma un gioiello di ottima qualità, che ha certificati di provenienza ed è di buona fattura, è probabile che mantenga il proprio valore o lo aumenti nel tempo.

Diadema fine Ottocento firmato Fontana in argento, oro e diamanti
Diadema fine Ottocento firmato Fontana in argento, oro e diamanti

Quanto vale un gioiello di marca?

Nonostante i criteri estetici siano mutevoli, i gioielli di famose Maison, come Cartier, Tiffany, Buccellati, riescono a mantenere il loro valore più facilmente rispetto a quelli di anonimi artigiani. Questo, però, vale soprattutto per i grandi gioielli, pezzi che possono essere valorizzati in una vendita all’asta. Un semplice ciondolo in argento, anche se è stato venduto da un’azienda famosa, ha comunque scarse probabilità di aumentare il proprio valore nel tempo.

Spilla di Cartier anni Trenta con smeraldi e diamanti
Spilla di Cartier anni Trenta con smeraldi e diamanti

Quanto valgono oro e pietre preziose?

Il valore di un gioiello è determinato soprattutto dal suo aspetto e dalle ore che sono state necessarie per crearlo. Per esempio, l’alta gioielleria è composta da pezzi unici, con un lavoro artigianale che a volte dura settimane o addirittura mesi, spesso con pietre preziose particolarmente costose. Il valore di questi gioielli sarà alto, ma non solo per il materiale utilizzato. Invece, per un gioiello normale, per esempio un anello uguale a tanti altri, il valore sarà molto determinato dai materiali di cui è composto. L’oro di un anello, per esempio, sarà spesso valutato a peso nel caso di gioielli prodotti in serie. In questo caso tenete conto che a determinare il valore del metallo sarà l’oro contenuto nella lega con cui è stato realizzato l’anello, oppure gli orecchini o la collana. L’oro a 18 carati, per intenderci, è metallo giallo per il 75%, il resto è di solito argento per il 7-12% e rame per il 13-18%. I gioielli in oro a 14 o 9 e 10 carati contengono percentuali ancora maggiori di altri metalli e minori di oro. Stesso discorso per l’oro rosa o bianco: anche in questo caso si tratta di leghe con altri metalli, che conferiscono un diverso colore (in natura l’oro è solo giallo). Per le pietre la valutazione è più complicata. Mentre di solito un gioiello in oro è più semplice da classificare, per le pietre che non hanno un certificato rilasciato da un istituto di gemmologia universalmente riconosciuto bisogna fidarsi del gioielliere o di una expertise. In generale, è molto facile che il prezzo proposto per un piccolo diamante sia molto inferiore alle vostre aspettative: non pensate che un diamante di 0,05 carati sull’anello di fidanzamento abbia un grande valore.

Lavorazione di un anello Toi & Moi by Messika
Lavorazione di un anello Toi & Moi by Messika

Come si determina il valore di un gioiello?
Con queste premesse, come si determina il vero valore di un gioiello? Se si tratta di un gioiello d’epoca o vintage, il metodo migliore per scoprirlo è sfogliare i cataloghi e, naturalmente, i risultati delle aste. È facile che troviate un gioiello simile al vostro per epoca, materiali ed estetica. Osservate il risultato della vendita, il rapporto tra stima di partenza e aggiudicazione finale. Questo è un buon indicatore. Alle aste si vendono anche gioielli contemporanei, quindi anche in questo caso potreste trovare delle indicazioni sul valore del vostro gioiello. Se volete vendere un gioiello, le case d’asta hanno esperti in grado di offrire una valutazione di massima. Ma il risultato della vendita all’incanto non sempre è coerente con le stime, in meglio o in peggio. Se avete qualcosa di più moderno, potete cominciare a chiedere un parere ai gioiellieri della vostra città. Non solo a uno, ma almeno a tre differenti gioiellieri. Nel caso i gioielli abbiano pietre, inoltre, è necessario stabilire se sono autentiche e qual è la loro qualità, a meno che abbiate un certificato gemmologico che lo attesti. Una strada diversa, e più aleatoria, è la vendita diretta con una delle tante aste online. Ma in quel caso il valore è affidato in buona parte alla fortuna e alla capacità di presentare il gioiello. In ogni caso, tenete conto che partecipare a un’asta ha anche dei costi variabili, meglio informarsi prima.

Benoit Repellin, responsabile dell'asta Magnificent Jewels di Sotheby's a Ginevra
Benoit Repellin, responsabile dell’asta Magnificent Jewels di Sotheby’s a Ginevra
Asta di Christie's a Ginevra
Asta di Christie’s a Ginevra






 

Pulire l’oro con l’ammoniaca?

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Si possono pulire i gioielli in oro con un semplice sistema: un bagno con acqua e ammoniaca è il modo più veloce. Ma, attenzione: ecco come fare ♦

Il vostro rapporto di coppia si è appannato? O, forse, è soltanto l’anello che con il tempo non brilla più? In questo caso la soluzione è abbastanza semplice e farà tornare l’anello scintillante come quando era nuovo. Per il matrimonio (o relazione), invece, ci vogliono altri sistemi. In ogni caso, ecco come far tornare brillante la fede, l’anello di matrimonio o di fidanzamento. La soluzione si chiama ammoniaca. Seguite con attenzione queste istruzioni.

Prima di tutto, però, ecco quando NON usare ammoniaca

Bottiglie di ammoniaca
Bottiglie di ammoniaca

Prima di cominciare, deve essere chiaro che questo sistema rischia di rovinare i gioielli delicati, in particolare quelli con pietre morbide come l’opale o le perle. Per questi gioielli non va utilizzata l’ammoniaca. Perfino i diamanti (la sostanza più dura) potrebbero perdere trasparenza se la soluzione di ammoniaca è troppo forte. Altra avvertenza: non utilizzare questo sistema con gioielli che sono solo placcati, cioè solo con una copertura di oro, magari sottilissima.

Se avete gioielli di questo tipo, seguite altri metodi su come pulire i vostri gioielli, che trovate nel menu di Gioiellis in alto nella home page, nel canale «Da sapere». Se, invece, dovete pulire gioielli in oro o platino massiccio, come la fede matrimoniale, oppure orecchini, collane o bracciali, potete utilizzare questo metodo.

Anello a bagno
Anello a bagno

Come pulire l’oro con acqua e ammoniaca

  • Versare in un recipiente sei parti di acqua tiepida e una di ammoniaca. Qualcuno suggerisce una soluzione più concentrata, con solo tre o quattro parti di ammoniaca ma, ovviamente, è più rischioso e potrebbe scolorire il metallo. Se il gioiello è molto sporco aggiungete anche poche gocce di detersivo liquido e mescolate.
  • Immergere i gioielli nella soluzione e teneteli a bagno per dieci minuti. Chi è allergica è meglio indossi dei guanti di gomma.
  • Passati i dieci minuti, togliete i gioielli dal recipiente e utilizzate uno spazzolino da denti a setole morbide per pulire delicatamente il vostro gioiello.
  • Dopo questa prima pulizia, è meglio rimettere a bagno i gioielli per altri dieci minuti, per eliminare la polvere residua.
  • Usate uno spazzolino da denti morbido per strofinare delicatamente di nuovo il metallo.
  • Se lo sporco persiste ripetete le operazioni.
  • Sciacquate con acqua fredda.
  • Asciugate con un panno morbido e senza peli.
  • Voila, il gioiello è tornato a splendere come quando l’avete acquistato o l’avete ricevuto in dono.

Anelli nuziali in oro
Anelli nuziali in oro







Investire in oro puro con i gioielli di Menē

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Volete investire in oro acquistando gioielli? Leggete qui: Menē è un’azienda americana di gioielli che propone solo oro a 24 carati, anche come forma di investimento. In modo trasparente. Ma dovete sapere anche che… ♦︎

Investire in gioielli per il piacere di indossarli, ma anche per mettere al sicuro un po’ di soldi. Nel caso di necessità, insomma, un gioiello in oro si può sempre vendere. Questo, almeno, è quello che pensa la maggior parte delle persone. Ma, spesso, si dimentica che i gioielli in oro sono nella quasi totalità composti sono da una parte di oro. Un gioiello in oro a 18 carati, per esempio, contiene solo il 75% di oro, il resto è rame, nichel o altri metalli. L’oro a 14 o 9 carati ha una percentuale di oro ancora minore. Insomma, se pensate di acquistare un gioiello d’oro, sappiate che al momento della vendita sarà calcolata solo la percentuale di oro contenuta.
Ma c’è anche chi ha pensato di offrire qualcosa di diverso: gioielli in oro a 24 carati, cioè completamente realizzati nel metallo giallo. Insomma, un’alternativa all’acquisto di un lingotto.

Bracciale in oro 24 carati Torc
Bracciale in oro 24 carati Torc

Menē è un’azienda americana che propone gioielli esclusivamente in oro puro, oppure, platino. Sono ipoallergenici e antimicrobici, non si appannano. Ovviamente, dato che sono di oro puro a 24 carati, il metallo è solo la colorazione naturale: giallo. La Maison è stata fondata da una nipote di Picasso, Diana Widmaier-Picasso, direttore artistico, e da Sunjoo Moon, chief design officer.

Il connubio gioielli-investimento è proposto con una inusuale trasparenza.

Anello Flora in oro 24 carati
Anello Flora in oro 24 carati

Per esempio, un bracciale rigido del peso di 78,27 grammi, al momento attuale (marzo 2019) è proposto a 4370 dollari. Specificando che il valore dell’oro è di 3388 dollari, mentre 982 dollari è l’importo di competenza di Menē, cioè il suo guadagno e il costo per realizzare il gioiello. Forse è l’unico caso al mondo in cui un gioielliere rende pubblico quanto è il suo margine.
Bracciale in oro 24 carati
Bracciale in oro 24 carati

Tutte e due le fondatrici vogliono anche sfatare il mito che i gioielli non possono essere realizzati in oro 24 carati perché il metallo allo stato puro è troppo morbido. Loro sostengono, invece, che la malleabilità del metallo consente nel tempo di adattarsi al volume del proprio corpo ed è quindi un aspetto positivo. L’oro utilizzato è eticamente garantito e proviene dalle miniere d’oro del Nevada (Usa) e dell’Ontario (Canada). L’oro ha la certificazione Responsible Sourcing del London Bullion Market. A proposito: Menē è una parola aramaica tratta dal codice di Hammurabi, la prima parola scritta per indicare il denaro.
Collana in oro 24 carati
Collana in oro 24 carati

Occorre però sottolineare un aspetto non secondario: l’oro è spesso considerato un bene rifugio, che mette al riparo da inflazione o crolli della Borsa e, per questo, un investimento stabile. Non è così: anche se sul lungo periodo l’oro ha mantenuto buona parte del suo valore, il suo prezzo varia nel tempo. Il suo costo può salire anche di molto, ma può anche scendere, come è avvenuto negli anni scorsi. È una cosa da tenere a mente prima di acquistare un gioiello pensando che sia un investimento sicuro. Non lo è. Ma quello che non cambia è il piacere di indossarlo. Giulia Netrese

Anello di Memē
Anello di Memē
Anello Wave Stacking in oro 24 carati
Anello Wave Stacking in oro 24 carati

Bracciale Wide Verona
Bracciale Wide Verona







La moda è Established

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I gioielli da star del rap (e non solo) di Established, brand americano fondato da Nikki Erwin ♦︎

I gioielli seguono l’evoluzione del gusto, della moda, dello stile. Accanto a Maison che propongono i grandi classici di sempre, come l’anello solitaire, il bracciale tennis, la collana di perle, nascono designer che si sentono sulla stessa lunghezza d’onda dei più giovani, con uno stile hip hop, più sintonizzato sul modo di vestire e di vivere delle celebrity del mondo dello spettacolo.

Nikki Erwin è una di questi. Ha fondato il brand Established nel 2015 a Los Angeles e ha subito trovato la strada per una gioielleria che può piacere a chi ama il glamour.

Anello in oro con pavé di rubini
Anello in oro con pavé di rubini

Lei, spiega, ha amato i gioielli fin da bambina. Nel 2004 è riuscita ad avvicinare il mondo della gioielleria come dipendente di Jennifer Meyer Jewelry. È stato un utile apprendistato. Dopo aver imparato come creare e gestire un brand di gioielli, ha iniziato a lavorare da sola. Propone gioielli in oro a 14 o 18 carati, nei classici tre colori del metallo: bianco, giallo o rosa. I prezzi vanno da circa 500-900 dollari per gli anelli in oro a 14 carati, a oltre 20.000 dollari per i bracciali con pietre preziose. Dopo i gioielli, in ogni caso, Nikki Erwin ha allargato il suo campo d’azione alle borse, sempre nello stesso stile glam. Vende anche online. Margherita Donato

Anello in oro 14 carati Baby
Anello in oro 14 carati Baby
Collana con pendente in oro giallo e diamanti bianchi e blu, smeraldi
Collana con pendente in oro giallo e diamanti bianchi e blu, smeraldi
Orecchini a cuore in oro 14 carati
Orecchini a cuore in oro 14 carati
Orecchini Evil Eye in oro 18 carati e diamanti bianchi, blu e neri
Orecchini Evil Eye in oro 18 carati e diamanti bianchi, blu e neri
Collana con ciondolo  Mom oro 18 carati e rubini
Collana con ciondolo Mom oro 18 carati e rubini

Collana con ciondolo  in oro 18 carati e smeraldi
Collana con ciondolo in oro 18 carati e smeraldi

Nikki Erwin
Nikki Erwin







Domanda di oro al minimo, incertezza al massimo

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Dopo aver toccato un picco di 2000 dollari per oncia (misura che corrisponde a 31,1grammi), il prezzo dell’oro è sceso alla fine di ottobre a circa 1860 dollari. Un po’ meno, insomma, rispetto alle previsioni che indicavano il prezzo del metallo giallo pronto a sfondare quota 2000. Come mai? Una spiegazione la fornisce il World Gold Council, che ha analizzato la domanda di oro in tutto il mondo nel terzo trimestre del 2020. Risultato: è scesa al minimo degli ultimi 11 anni.

Oro, quotazione di un anno
Oro, quotazione di un anno

Effetto coronavirus: la domanda mondiale di oro è stata di 892,3 tonnellate nel trimestre luglio-settembre, in calo del 19% rispetto al terzo trimestre del 2019 e al minimo dal terzo trimestre del 2009, durante la crisi finanziaria. Le incertezze dovute alla pandemia, insomma, inducono a frenare gli acquisti di oggetti d’oro. Secondo il World Gold Council, associazione di imprese del settore, la quotazione è diminuita anche a causa delle vendite effettuate dalle banche centrali, probabilmente per incassare un po’ di preziosa valuta in un momento delicato per le economie dei diversi Paesi.

Lingotti d'oro
Lingotti d’oro

In compenso, le vendite di gioielli hanno registrato un leggero recupero nel terzo trimestre soprattutto in Cina e India. Il WGC, in ogni caso, ha previsto che la domanda di gioielli aumenterà di nuovo nell’ultimo trimestre, guidata ancora da Cina e India, anche se la pandemia innesca un ampio margine di incertezza.

Gioielleria a Shanghai
Gioielleria a Shanghai







L’oro di Dabakarov

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L’oro verde e le grandi pietre colorate di Dabakarov, la tradizione russa trapiantata a New York ♦︎

Una delle principali città russe è New York. Sembra un paradosso, ma nella Grande Mela vive una comunità di circa 600.000 persone emigrate dalla Russia, prima e dopo il crollo del muro di Berlino. Tra queste famiglie c’è anche quella dei Dabakarov, con radici ebraiche nell’area che oggi è l’Uzbekistan. Questa lunga storia alle spalle e una artigianalità che è emigrata con loro, hanno spinto le due generazioni della famiglia Dabakarov a proporre il loro modello di gioielleria negli Usa.I gioielli firmati Dabakarov mantengono quell’atmosfera orientale che deriva dalla tradizione di famiglia.

Orecchini pendenti con diamanti bianchi, neri e champagne
Orecchini pendenti con diamanti bianchi, neri e champagne

Ma non solo: hanno anche aggiunto un pizzico di novità: si sono specializzati nell’oro verde. Si tratta di AU79, una lega d’oro brevettata, che emana tonalità verdi. Lo stile dei gioielli è piuttosto elaborato, con evidenti ispirazioni alle radici orientali: riccioli, volute, e piccoli che arricchiscono il perimetro e i volumi dei gioielli. Ampio anche l’utilizzo di pietre semi preziose.  I loro gioielli sono distribuiti su tutto il vasto territorio degli Stati Uniti. Cosimo Muzzano

Anello in oro giallo con ametista verde
Anello in oro giallo con ametista verde
Orecchini in oro giallo e giada indiana
Orecchini in oro giallo e giada indiana
Orecchini in oro giallo 14 carati in filigrana, con diamanti brown e bianchi
Orecchini in oro giallo 14 carati in filigrana, con diamanti brown e bianchi
Orecchini pendenti
Orecchini pendenti

Anello in oro bianco di Debakarov
Anello in oro bianco di Debakarov

Anello in oro verde e diamanti di Dabakarov
Anello in oro verde e diamanti di Dabakarov







Il prezzo dell’oro salirà ancora?

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Come avevamo scritto in questo articolo quasi un anno fa, il prezzo dell’oro è salito vertiginosamente. All’inizio di agosto 2020, quindi, ha superato la fatidica soglia dei 2.000 dollari per oncia. E ricordiamo che un’oncia di oro equivale a 31,1035 grammi, quindi il costo sui mercati equivale all’incirca a 64,3 dollari al grammo o, se preferite, a 54 euro. Per il mondo dei gioielli questo significherà, ovviamente, un aumento dei prezzi di anelli, collane, bracciali e orecchini in oro. Ma anche che i gioiellieri cercheranno di proporre gioielli ancora più leggeri o con meno oro per non aumentare troppo i prezzi.

La corsa dell'oro
La corsa dell’oro

Ma quanto continuerà la corsa dell’oro? L’aumento del prezzo dell’oro è legato anche all’epidemia di covid. Il blocco mondiale delle attività fa temere guai seri all’economia più o meno di tutti i Paesi. Per questo chi ha soldi da investire punta sull’oro, che è considerato un bene-rifugio, che protegge dalle tempeste finanziarie. Anche i tassi di interesse ai minimi storici e l’incertezza sul futuro delle quotazioni azionarie spinge a investire almeno una parte delle proprie disponibilità in oro o strumenti finanziari collegati al metallo giallo. Infine, il prezzo dell’oro ha un andamento inversamente proporzionale a quello del dollaro: quando il valore del biglietto verde scende, come è accaduto in questo periodo, il prezzo dei lingotti sale.

Lingotti e monete d'oro
Lingotti e monete d’oro

Risultato: a inizio 2020 un’oncia era valutata sul mercato dei metalli a 1.517 dollari. A inizio agosto ha toccato i 2.055 dollari, con un aumento del 35%. Ma, quindi, l’oro aumenterà ancora di prezzo? In proposito gli analisti hanno due idee opposte: un gruppo di esperti ricorda che, in base a quello che è accaduto in passato quando si sono verificate condizioni abbastanza simili, il prezzo dell’oro potrebbe marciare fino ai 3.000 dollari.

Distributore di lingotti d'oro a Dubai
Distributore di lingotti d’oro a Dubai

Al contrario, c’è chi sospetta che ormai il top sia stato raggiunto e che l’oro non correrà ancora per molto se le banche centrali cesseranno con la politica dei tassi super bassi. Basterebbe un accenno al ritorno alla normalità, insomma, per sgonfiare la bolla. Ma se questo accadrà non lo sa nessuno.

Orecchini a forma di foglia di vite placcati oro 24 carati
Orecchini a forma di foglia di vite placcati oro 24 carati






Gioielli colpiti dal coronavirus, ma l’oro è da vendere o acquistare?

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Quanto ha colpito la pandemia sul mondo dei gioielli? E sul prezzo dell’oro? Conviene ancora investire in oro? È presto per fare i conti, ma l’ultimo report del World Gold Council che prende in esame i primi tre mesi del 2020 fornisce le prime risposte. Il risultato è prevedibile: il coronavirus ha fatto precipitare la domanda annuale di gioielli d’oro del primo trimestre 2020 del 39% a 325,8 tonnellate, cioè il livello più basso. Se si considera il valore, però, la domanda globale di gioielli in oro è scesa di meno: il 26% su base annua. E questo perché nel frattempo il prezzo dell’oro è salito: se ne vende meno, ma costa di più. Il prezzo medio trimestrale dell’oro è stato di 1.582,8 dollari per oncia, cioè 50,88 dollari al grammo. Oro non lavorato, non gioielli.

Lavorazione orafa. Foto: LaPresse
Lavorazione orafa. Foto: LaPresse

Cina, India, Usa ed Europa

Sempre se consideriamo i primi tre mesi del 2020, il Paese dove la domanda è crollata maggiormente è la Cina, che è anche la prima area dove si è esteso il contagio. La Cina è anche il più grande mercato di gioielleria del mondo e lì la domanda di oro è scivolata del 65%, su base annua, il livello più basso da oltre 13 anni. Gioiellerie e negozi chiusi, lockdown: non stupisce che gli acquisti siano precipitati nonostante gli incentivi del governo per spingere i consumi.

Anche in India la domanda di gioielli è scesa, ma del 41%. In questo caso il freno alle vendite è stato provocato anche dall’aumento dei prezzi dell’oro a metà febbraio, che ha portato a un rallentamento della domanda. Poi è arrivato il covid e a marzo la domanda di gioielli è crollata dal 60% all’80% a seguito del lockdown.

Gioielleria a Shanghai
Gioielleria a Shanghai

Nonostante siano due aree con molte differenze, il World Gold Council accomuna Stati Uniti ed Europa. Negli Usa la domanda è scesa solo del 3,7%, ma gli effetti del covid-19 sono arrivati tardi negli States. L’analisi rileva, comunque, che gli acquisti online hanno mitigato l’effetto virus. In Europa, dove il malefico virus è arrivato prima, la discesa del consumo di oro è a doppia cifra. La domanda del primo trimestre è scesa del 15% a un minimo record di 10,8 tonnellate. Come era da attendersi, le perdite sono state più forti in Italia, il primo Paese colpito dall’epidemia (-22%), ma anche Regno Unito (-20%).

Per Medio Oriente e Turchia nessuna sorpresa: le vendite di gioielli sono scese del 9-10%, ma i prezzi dell’oro in Turchia hanno raggiunto nuovi massimi, anche perché il metallo è stato acquistato come bene rifugio.

Vetrina di una gioielleria
Vetrina di una gioielleria

Gli investimenti

Per quanto riguarda gli investimenti, la domanda di oro attraverso i mercati finanziari è cresciuta dell’1%, a 1.083,8 tonnellate. Il coronavirus, insomma, ha spinto gli acquisti. Gli Exchange-Traded Fund (Etf, una tipologia di fondi di investimento) specializzati sui valori dell’oro hanno attirato una forte domanda da parte degli investitori, effetto che ha spinto le quotazioni in questi prodotti a un nuovo record. L’investimento totale in lingotti e monete è sceso, invece, del 6% su base annua a 241,6 tonnellate, poiché un calo del 19% nella domanda di barre a 150,4 tonnellate ha superato l’aumento della domanda di monete d’oro.

Chi segue l’aspetto finanziario sarà interessato a sapere che le banche centrali hanno continuato ad acquistare parecchio oro, anche se un po’ meno rispetto al primo trimestre del 2019: gli acquisti netti sono diminuiti dell’8%. Altro aspetto che può influenzare le quotazioni del metallo: il covid-19 ha anche causato l’interruzione della fornitura di oro, dato che la produzione mineraria è scesa del 3%, a un minimo di cinque anni di 795,8 tonnellate. Un fattore che potrebbe spingere l’oro a un ulteriore rialzo.

Pepite e lingotti
Pepite e lingotti







È il momento di vendere i gioielli d’oro?

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È il momento di vendere i vostri gioielli d’oro? Le aziende che comprano oro, grandi e piccole, segnalano una crescente offerta da parte di chi possiede gioielli d’oro e vuole approfittare delle quotazioni in salita del metallo giallo. Il valore dell’oro, come è noto, aumenta sempre quando avvengono sciagure, tensioni, guerre o, come nel caso del coronavirus, emergenze sanitarie. Non a caso il prezzo dell’oro è salito a oltre 1.666 dollari l’oncia contro i 1.274 del 2015. E da inizio anno la crescita non si è praticamente mai interrotta. A questo si devono aggiungere le previsioni di molti esperti (ne abbiamo già parlato qui), che vedono a breve una quotazione di circa 2.000 dollari l’oncia.

Prezzo dell'oro sul mercato all'ingrosso a marzo 2020
Prezzo dell’oro sul mercato all’ingrosso a marzo 2020

Per questo motivo chi ha nel cassetto gioielli in oro che non indossa più da tanto tempo, oppure ha delle difficoltà economiche, pensa di approfittare del momento per vendere anelli, collane, orecchini, bracciali. Tra l’altro, da tempo molti gioiellieri hanno iniziato a utilizzare oro eticamente sostenibile, spesso riciclato. Che è, appunto, quell0 che deriva dalla fusione dei vecchi gioielli: secondo alcuni esperti si tratta di circa il 30% del metallo giallo utilizzato in gioielleria. Ma conviene davvero vendere i gioielli per cogliere il momento, che si può proprio definire d’oro? In realtà, bisogna fare attenzione a non confondere il prezzo dell’oro sui mercati con quello delle società che acquistano gioielli.

Lingotti d'oro
Lingotti d’oro

Secondo quanto rivela l’agenzia Bloomberg, specializzata in materia di finanza e mercati, l’oro è acquistato in genere con uno sconto di circa il 96%. In sostanza, se vendete un anello in oro e ricevete 300 euro o dollari (per fare un esempio), lo stesso gioiello una volta fuso per formare un lingotto è venduto sul mercato a quasi 600. D’accordo, c’è di mezzo il lavoro di fusione, ma appare evidente che il venditore di un gioiello non ha concluso un buon affare.

Valutazione di un anello
Valutazione di un anello

Quindi vendere i propri gioielli a un’azienda che compra oro è una cattiva idea? Non sempre, per la verità. Se un gioiello è di marca, per esempio Tiffany, Bulgari, Pomellato, eccetera, il prezzo del gioiello ha buone possibilità di essere valutato diversamente. Se è un buon gioiello, per esempio, non finirà nel crogiolo per essere fuso assieme agli altri anonimi pezzi, ma sarà rivenduto direttamente, oppure messo all’asta. E potrebbe ricevere una valutazione interessante, specialmente se si tratta di un gioiello con una storia particolare, oppure di grande pregio.

Anello in oro
Anello in oro

Per riassumere: in generale, non è una buona idea vendere i propri gioielli (a meno, naturalmente, che si abbia la necessità di farlo). Ma se il vostro gioiello è di una Maison molto nota ed è di buona qualità, potrebbe essere valutato molto bene.

Asta di Christie's a Ginevra
Asta di Christie’s a Ginevra
Orecchini in oro di Van Cleef & Arpels con testa di leone. Venduti per 21.250 dollari
Orecchini in oro di Van Cleef & Arpels con testa di leone. Venduti per 21.250 dollari






L’impatto del coronavirus sul mondo dei gioielli e dell’oro

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Quale impatto avrà il coronavirus, alias Covid19, sul mondo della gioielleria e dell’oro? Prova a rispondere Juan Carlos Artigas, direttore per Ricerca e investimenti del World Gold Council, associazione delle principali aziende di estrazione e commercio di oro. L’esperto, in sostanza, traccia due scenari: quello più positivo, con un’emergenza destinata a risolversi nel giro di poco tempo, qualche settimana. E uno scenario peggiore, con un coronavirus che si abbatte come un flagello anche sul mondo occidentale: questo potrebbe portare a minori vendite di gioielli ma, contemporaneamente a un maggiore prezzo dell’oro.

Le cinesi amano il lusso
Le cinesi amano il lusso

Al centro del consumo di oro, però, è inevitabile mettere l’epicentro dell’epidemia, la Cina. Con una premessa: è sbagliato, secondo Artigas, fare un paragone con la Sars, altra epidemia che ha colpito la Cina tra 2002 e 2003. In quel caso, infatti, l’impatto sulle condizioni sanitarie (numero di contagiati e di morti) è stato nettamente minore.

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Acquirenti cinesi a Baselworld

Per quanto riguarda la Cina, per esempio, si può già dire che la domanda cinese di gioielli è stata nettamente minore rispetto allo scorso anno. Anche perché i cinesi acquistano gioielli specialmente nel primo e quarto trimestre dell’anno. La diminuzione delle vendite, al momento è di circa il 10-15%. C’è, poi, il riflesso sul prezzo dell’oro, che tradizionalmente sale quando nel mondo si affacciano crisi di vario genere. Oggi la Cina, spiega il World Gold Council, è il più grande mercato dell’oro, contribuendo al 30% della domanda dei consumatori nel 2019.

Pepite e lingotti
Pepite e lingotti

Alcuni degli effetti del coronavirus sono già visibili dall’aumento dei volumi degli scambi allo Shanghai Gold Exchange, la Borsa dell’oro cinese, che ha visto acquisti degli investitori. Ma alla fine la potenziale decelerazione della domanda dei consumatori potrebbe avere un effetto più evidente sul prezzo rispetto al 2003.

Precauzioni per il coronavirus
Precauzioni per il coronavirus

In sintesi, a causa del coronavirus la domanda di oro nel primo trimestre può contrarsi di almeno il 10-15%. Se la domanda riprenderà o continuerà ad attenuarsi, dipenderà dalla durata dell’epidemia e dal suo impatto sulla crescita economica.

I due scenari

Modella cinese con gioielli di Annamaria Cammilli
Modella cinese con gioielli di Annamaria Cammilli

1 Se la situazione viene risolta relativamente rapidamente e l’impatto globale è contenuto, il risultato potrebbe essere limitato a una domanda cinese dell’oro più debole e un impatto transitorio sul prezzo

2 Se, invece, l’epidemia si diffonde ulteriormente e continua a influenzare il sentimento degli investitori, i flussi globali di volo verso la qualità, tra le preoccupazioni di una decelerazione globale, potrebbero avere un impatto (positivo) più sostenuto sul prezzo dell’oro.

Gioielleria in Cina
Gioielleria in Cina







Il prezzo dell’oro salirà anche nel 2020

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Il prezzo dell’oro salirà anche nel 2020. Ecco le previsioni degli analisti sul metallo giallo ♦︎

Il prezzo dell’oro sale da tempo. E questa è una notizia che interessa sia chi i gioielli li produce sia chi li acquista. E anche chi ha deciso di venderli. Il prezzo continuerà a salire anche nel 2020? Nessuno può predire il futuro, ma è interessante sapere che un sondaggio condotto dall’agenzia Reuters tra gli operatori sul mercato dell’oro scommette che la quotazione dovrebbe raggiungere i 1425 dollari l’oncia, contro i 1360 dell’autunno 2019. Un’oncia equivale a 28,35 grammi quindi, l’oro raggiungerebbe una quotazione di 50,26 dollari al grammo. Ma altri analisti (quelli della superbanca americana Citi) si sono spinti fino a prevedere un valore di 2000 dollari entro un anno o due.

Il prezzo dell'oro negli ultimi tre anni
Il prezzo dell’oro negli ultimi tre anni

Facile dedurre, quindi, che anche il prezzo dei gioielli aumenterà, specialmente quelli realizzati con molti grammi di metallo giallo. Un’altra conseguenza potrebbe essere un aumento dei gioielli che utilizzano oro a 14 carati, con una minore percentuale di metallo nobile (solo il 53,4%) invece di 18 carati.

Bracciale Calla in oro rosa satinato
Bracciale Calla di Vhernier in oro rosa satinato

Naturalmente ci sono molti fattori che potrebbero far variare queste previsioni in un modo o nell’altro. Di solito il prezzo dell’oro sale quando gli investitori percepiscono tempesta. La paura, insomma, è la migliore amica dei prezzi dell’oro. Guerre, disastri ambientali, tensioni commerciali: sono tutti fattori che potrebbero spingere il prezzo dell’oro ancora più in alto.

Gold
Lingotti d’oro

Al contrario, se venissero meno seri motivi di preoccupazione, il prezzo potrebbe assestarsi oppure scendere. Nel dubbio, sono molti i gioiellieri che hanno deciso di puntare di più sull’argento, magari placcato oro, per evitare di acquistare un materiale a un prezzo ritenuto troppo alto. Secondo alcuni analisti, inoltre, è diventato più conveniente acquistare il platino,  che secondo il sondaggio di Reuters il prossimo anno dovrebbe essere venduto a una media di 926 dollari per oncia.

Orecchini a cerchio in oro giallo
Orecchini a cerchio in oro giallo

E l’argento? Sempre secondo gli analisti interpellati, dovrebbe aumentare anche il prezzo dell’argento: previsto un prezzo fino a 16,73 dollari l’oncia contro i circa 15 attuali.

Anello della collezione Domina
Anello della collezione Domina di Pianengonda







L’oro di Mattioli con 1To

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I gioielli della collezione Aruba di Mattioli, ora anche con madreperla, che fanno parte della linea 1To ♦︎

È di Mattioli, si sa, lo storico punzone 1TO. La punzonatura è il marchio orafo applicato su un oggetto di metallo prezioso per garantire la sigla e certificarne il produttore. Insomma, è la garanzia ufficiale di qualità E Mattioli sui suoi gioielli può apporre il numero 1 e la To, che sta per la città, Torino. Infatti, dal 1860, il laboratorio torinese si è specializzato nella creazione orafa e gioielliera, con artigiani abili nella lavorazione dell’oro a ciclo completo: dalla fusione del lingotto, fino al gioiello.

Per questo motivo Mattioli ha deciso di chiamare una serie di gioielli in oro con il nome di 1To.

Mattioli, anello in oro rosa e diamanti
Mattioli, anello in oro rosa e diamanti

Questa linea comprende diverse collezioni, ovviamente sempre realizzate con l’oro come protagonista. Una di queste linee si chiama Aruba, nome che non c’entra nulla con l’antica tradizione orafa, ma evoca spiagge e mare dell’isola caraibica. Ma luogo che, forse, ha ispirato il design dei gioielli Mattioli di Aruba, dato che le linee tonde dell’oro rosa e brunito ricordano un po’ atolli e onde dell’oceano. Rudy Serra





Orecchini Aruba in oro rosa e madreperla
Orecchini Aruba in oro rosa e madreperla

Orecchini Aruba in oro rosa
Orecchini Aruba in oro rosa

Pendente Aruba in oro rosa e madreperla
Pendente Aruba in oro rosa e madreperla

Mattioli, catena in oro rosa e oro brunito
Mattioli, catena in oro rosa e oro brunito

Mattioli, catena della collezione Aruba
Mattioli, catena della collezione Aruba
Mattioli, orecchini della collezione Aruba
Mattioli, orecchini della collezione Aruba
Pendente in oro rosa e diamanti
Pendente in oro rosa e diamanti
Bracciale in oro rosa
Bracciale in oro rosa







Oro e pietre straniere nel mirino del governo Usa

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Stretta Usa sull’importazione di oro, pietre e gioielleria: potrebbe avere un enorme impatto sull’industria dell’oro ♦︎

Allarme export per fornitori e gioiellieri italiani, francesi, spagnoli, indiani, cinesi… Insomma, per tutti. La sirena a tutto volume e la luce rossa lampeggiante si sono accese dopo la notizia, rimbalzata dagli Usa, di un incontro tra i rappresentanti di New York del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti con alcuni grandi operatori della gioielleria. Non ci sono, al momento, dichiarazioni ufficiali, ma è bene prendere nota di quello che viene sussurrato in via ufficiosa.

In sostanza, gli Stati Uniti avrebbero deciso di richiedere una maggiore tracciabilità per origine o provenienza di ogni elemento di gioielleria importato negli Stati Uniti, compresi oro, diamanti e pietre preziose.

Diamanti taglio brillante
Diamanti taglio brillante

Nessun componente, secondo quanto sarebbe stato detto, è escluso. Obiettivo ufficiale: combattere il riciclaggio e il commercio di oro e pietre non eticamente corretto, cioè utile a sovvenzionare attività criminali o terroristiche. Nel mirino c’è, in particolare, il Kimberley Process, sistema ideato per controllare l’origine lecita dei diamanti.

Gioielli a OroArezzo
Gioielli a OroArezzo

Ma c’è anche chi pensa che la maggiore severità si traduca nei fatti in un muro alle importazioni. I controlli, insomma, finirebbero per ridurre il volume di gioielli o elementi come catene, chiusure e pietre importati, dato che molti gioiellieri non avranno gli strumenti per certificare in modo puntuale ogni singolo elemento di un gioiello. Secondo i primi commenti, anonimi, da parte dei gioiellieri Usa, il provvedimento avrà “un enorme” impatto sull’industria della gioielleria.

Nel frattempo, fornitori e gioiellieri sono stati comunque invitati a seguire il Clean Diamond Act, il World Diamond Council’s System of Warranties e il Kimberly Process. Federico Graglia





Catena in oro e diamanti
Catena in oro e diamanti

Miniera di diamanti Cullinam
Miniera di diamanti Cullinam
Miniera di diamanti a cielo aperto
Miniera di diamanti a cielo aperto

Pietre preziose in Sri-Lanka
Pietre preziose in Sri-Lanka







Il prezzo dell’oro nei prossimi mesi

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Avete intenzione di acquistare un anello d’oro? Oppure un bracciale d’oro? O volete investire in oro? Allora vi conviene leggere questo articolo♦︎

Parliamo di metallo giallo. Anzi, della quotazione dell’oro. È un aspetto che interessa sia chi produce gioielli o ha intenzione di acquistare gioielli in oro, sia chi vuole investire parte dei propri risparmi in oro, magari in lingotti.

Se fate parte di queste due categorie (acquirenti di gioielli o investitori) siete anche interessati alle previsioni del World Gold Council. Spieghiamo subito che il World Gold Council è l’organizzazione che si occupa dello sviluppo del mercato per l’industria dell’oro. Lo scopo dell’associazione «è stimolare e sostenere la domanda di oro , fornire una leadership nel settore ed essere l’autorità globale nel mercato dell’oro». Insomma, quello del Wgc non è un parere disinteressato. Ma l’analisi che il World Gold Council pubblica periodicamente è anche ricca di informazioni e di indicazioni sul mercato. Quindi, vale la pena di essere informati.

Il grafico mostra l'andamento del prezzo dell'oro rispetto ai titoli di Stato Usa (Treasury bond) a 10 anni. Quando i rendimenti (tassi di interesse) salgono l'oro tende a scendere. Ma non sempre è così
Il grafico mostra l’andamento del prezzo dell’oro rispetto ai titoli di Stato Usa (Treasury bond) a 10 anni. Quando i rendimenti (tassi di interesse) salgono l’oro tende a scendere. Ma non sempre è così

Le quattro marce dell’oro

Quindi, quale sarà la quotazione dell’oro nel 2018? I gioielli costeranno di più o di meno? E conviene investire in oro?

Prima di tutto bisogna sapere che il prezzo dell’oro è determinato da quattro fattori: il primo è l’andamento del dollaro, moneta con cui generalmente si acquista o si vende oro sui mercati. Il secondo elemento è l’instabilità a livello globale: quando si temono guerre tutti corrono ad acquistare oro e il prezzo sale. Il terzo fattore è, ovviamente, il prezzo dell’oro rispetto ad altre forme di investimento. Quando il prezzo scende è più conveniente acquistarlo. Infine, il quarto fattore è quello legato ai flussi di denaro condizionati dalla situazione finanziaria internazionale.

Riguardo al primo elemento, il World Gold Council mette in relazione l’andamento del dollaro con il tendenziale aumento dei tassi d’interesse negli Usa. Secondo loro, però, «la correlazione tra oro e tassi Usa sta calando». E, ancora, «tassi reali più elevati non sempre hanno portato a rendimenti in oro negativi». Insomma, da questo punto di vista il prezzo dell’oro non dovrebbe subire eccessive modifiche. Anche se non bisogna dimenticare che il costo dell’oro continua a salire: è aumentato dell’8,5% da quando la Federal Reserve, a dicembre 2017, ha iniziato a far salire i tassi di interesse. Ma che cosa conta di più: il prezzo del dollaro rispetto all’euro oppure i tassi d’interesse? Risposta: il dollaro. «Ma ci sono eccezioni».

Collier in oro
Gurmit, collier in oro

C’è, poi, il fattore instabilità globale. Secondo l’analisi del Wgc, «un periodo di accresciuto rischio geopolitico, che ha un potenziale impatto sull’economia globale potrebbe sostenere l’oro anche se il dollaro dovesse rafforzarsi. Pertanto, riteniamo che gli investitori traggano beneficio dall’attribuzione di un’allocazione strategica all’oro come fonte di rendimento, diversificazione, liquidità e impatto sul portafoglio». Tradotto: il timore per le varie guerre e tensioni (Siria, terrorismo, guerra dei dazi con la Cina) possono attrarre investitori sull’oro anche se i tassi di interesse Usa aumentano.

Conclusione: nei prossimi mesi il prezzo dell’oro dovrebbe rimanere stabile o tendere a un rialzo. Vedremo se le previsioni saranno giuste. Federico Graglia





Polsini in oro giallo a forma di vite e bullone. Prezzo: 4200 euro
Villa Gioielleria. Gemelli in oro giallo a forma di vite e bullone

Anello in oro con perla
Tiffany, anello in oro con perla
Jonathan Meese, anello DIktatur der Kunst, oro giallo. Prezzo: 8.900 euro
Jonathan Meese, anello DIktatur der Kunst, oro giallo
Orecchini a forma di mani in oro e diamanti
Paul Flato, orecchini a forma di mani in oro e diamanti
Spilla a forma di albero in oro e diamanti. Prezzo: 5450 dollari
Cartier, spilla a forma di albero in oro e diamanti
Anello in oro rosa
Hanna Martin, anello in oro rosa

Anello Pirouette in oro rosa
Vhernier, anello Pirouette in oro rosa







I Merletti di Leo Pizzo

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Merletti in oro e diamanti: è la nuova collezione firmata Leo Pizzo ♦︎

Merletto, in lingua italiana, è una parola sinonimo di pizzo. Per questo, forse, c’è anche un briciolo di ironia nella nuova collezione di uno dei nomi forti della gioielleria italiana, Leo Pizzo, che a VicenzaOro January ha presentato l’inedita collezione Merletti. Ma, al di là della coincidenza semantica, questa collezione offre davvero suggestioni sorprendenti. Come è facile intuire dal nome, i gioielli giocano molto sui volumi: pieno e vuoto, sottile e spesso, grande e minuscolo. Queste contrapposizioni sono possibili grazie alla abilità artigianale nel costruire i ricami con cui sono composti i gioielli in oro 18 carati. Non solo: la leggerezza ottenuta con la lavorazione a traforo ha anche il pregio di moltiplicare le sfumature dell’oro quando i gioielli sono in movimento, con tonalità dal giallo, al rosa e all’argento.

Una collezione raffinata, insomma. E, d’altra parte, Leo Pizzo ha appena compiuto i 70 anni, età in cui si mette a frutto la saggezza accumulata. Per la precisione, in 45 anni di professione, dopo gli esordi come apprendista nella Emanuelli & Buzio. Appresi segreti del mestiere, Leo Pizzo ha dimostrato una dote naturale nel design, che lo ha portato a fondare la sua azienda a Valenza, anche grazie all’apporto professionale di Rosaria Di Giorgio, gemmologa, e moglie del fondatore della Maison. Giulia Netrese





Leo Pizzo, orecchini della collezione Merletti
Leo Pizzo, orecchini della collezione Merletti

Leo Pizzo Merletti 2018 01
Collezione Merletti
Leo Pizzo, collezione Merletti, pendente in oro e diamanti
Leo Pizzo, collezione Merletti, pendente in oro e diamanti

Leo Pizzo, collezione Merletti, pendente in oro bianco e diamanti
Leo Pizzo, collezione Merletti, pendente in oro bianco e diamanti







Le bolle di Vendorafa

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Le sfere martellate della collezione Boules di Vendorafa: oro con dettagli in diamanti e pietre preziose ♦︎

La sfera è un volume definito come solido geometrico generato dalla rotazione di un semicerchio intorno al proprio diametro. Ma questa fredda definizione nasconde un intero mondo di simbologie: la sfera appoggiata sulla mano di re e imperatori, a indicare il loro potere sul mondo, simbolo della perfezione. Ma anche uno strumento per giocare, per adornare un albero di Natale e, come sanno tutte le appassionate di gioielli, anche un perfetto volume utilizzato per anelli, collane o bracciali. Ora alle sfere utilizzate dai gioiellieri si aggiunge la collezione Boules di Vendorafa Lombardi, azienda attiva a Valenza dal 1951 e specializzata in lavorazioni manuali come martellatura, incisione e sbalzo. La collezione Boules, infatti, è realizzata proprio con sfere in oro martellate, che richiamano l’effetto di bolle di vetro soffiate. A queste sfere in oro sono aggiunti dettagli con pavé di diamanti, oppure di zaffiri, diamanti neri e smeraldi. La collezione si compone di bracciali, girocollo, orecchini e anelli. Giulia Netrese

Girocollo martellato in oro giallo 18 kt e diamanti
Girocollo martellato in oro giallo 18 kt e diamanti
Vendorafa, girocollo martellato in oro giallo 18 kt e diamanti
Vendorafa, girocollo martellato in oro giallo 18 kt e diamanti
Vendorafa, collezione Boules
Vendorafa, collezione Boules
Girocollo in oro martellato e diamanti
Girocollo in oro martellato e diamanti
Orecchini martellati in oro giallo 18 kt e diamanti
Orecchini martellati in oro giallo 18 kt e diamanti
Anelli in oro rosa 18 kt e smeraldi, in oro rosa 18 kt e zaffiri rosa, in oro giallo 18 kt e diamanti neri
Anelli in oro rosa 18 kt e smeraldi, in oro rosa 18 kt e zaffiri rosa, in oro giallo 18 kt e diamanti neri
Bracciale martellato in oro giallo 18 kt e diamanti
Bracciale martellato in oro giallo 18 kt e diamanti

Gioielli con l’oro nascosto nei computer

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L’oro nascosto nei computer si trasforma in gioielli con opali. L’idea è di Dell e Nikki Reed ♦︎

«Quel computer è un gioiello». Può capitare di ascoltare una frase del genere, di solito pronunciata da un appassionato di tecnologia. Ora, però, può essere interpretata in senso letterale. A Las Vegas, al Ces, fiera dell’elettronica di consumo, uno dei più grandi gruppi di pc, Dell, ha presentato una collezione di gioielli realizzata con l’oro riciclato dalle schede madri dei pc. Nel cuore dei computer, infatti, è spesso utilizzata una minuscola connessione in oro, perché il metallo è un ottimo conduttore di elettricità e, quindi, di dati. Quando si cambia un computer, in media ogni cinque-sei anni, questa piccola quantità di oro finisce nei rifiuti. L’attrice e attivista Nikki Reed ha pensato quindi di riutilizzarla grazie a Dell, che ha anche annunciato di voler utilizzare oro riciclato per le schede madri dei prossimi computer. La linea di gioielli si chiama Circular Collection e comprende anelli, orecchini e gemelli dalla forma circolare. L’oro, a 14 e 18 carati, è utilizzato assieme a opali, ovviamente con provenienza eticamente certificata.

I materiali grezzi recuperabili dai rifiuti elettronici, tra cui oro, platino, argento, rame e palladio, hanno un valore stimato in 55 miliardi di dollari. Ma per ora il riciclo è documentato solo per 8,9 milioni di tonnellate di rifiuti. Alessia Mongrando





Orecchini pendenti della Circular Collection
Orecchini pendenti della Circular Collection. Prezzo: 148 dollari

Orecchini in oro e opali. Prezzo: 168 dollari
Orecchini in oro e opali. Prezzo: 168 dollari
Nikki Reed  (immagine da Facebook)
Nikki Reed (immagine da Facebook)
Nikki Reed, orecchini in oro riciclato e opali
Nikki Reed, orecchini in oro riciclato e opali
Nikki Reed, anelli in oro riciclato e opali
Nikki Reed, anelli in oro riciclato e opali

Nikki Reed, gemelli con opali. Prezzo: 348 dollari
Nikki Reed, gemelli con opali. Prezzo: 348 dollari