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Torna in vendita il Taj Mahal

Tornerà in vendita uno dei gioielli più famosi (e contesi): il Taj Mahal, appartenuto a Elizabeth Taylor. È un gioiello con diamante a forma di cuore donato all’attrice americana da Richard Burton per il 40esimo compleanno. Dopo la scomparsa della musa di Hollywood, il diamante Taj Mahal è stato venduto all’asta nel dicembre 2011 per 8,8 milioni di dollari. Un prezzo determinato anche dalla storia del gioiello che in passato è stato di proprietà di un imperatore moghul in India. Ma proprio questo è diventato il pomo della discordia: alcuni mesi dopo la vendita all’asta da Christie’s, il compratore ha chiesto indietro i suoi soldi, sostenendo che il gioiello in realtà non è dal periodo Moghul come pubblicizzato. Una versione che Christie’s contesta. Dopo quattro anni, però, ora le due parti sono arrivate a un accordo: il gioiello sarà rimesso in vendita. La notizia è uno scoop del britannico Daily Mail. Secondo il quotidiano britannico, la casa d’aste spera di recuperare gli 8,8 milioni a cui è stato venduto il gioiello.

Il nome del diamante, Taj Mahal, deriva dalla attribuzione della proprietà originaria a Shah Jahan, il re della dinastia m0ghul che ha commissionato il monumento Taj Mahal di Agra, in India. Quando lo ha regalato a Liz Taylor, nel 1972, Burton aveva scherzato: «Mi sarebbe piaciuto comprare il Taj Mahal, ma sarebbe costato troppo trasportarlo». Il ciondolo di diamanti a forma di cuore è montato su una catena di Cartier, assieme a un set di rubini e diamanti. Da notare che alla prima asta la stima era tra i 300.000 e 500.000 dollari. Lavinia Andorno

Il Taj Mahal in bacheca
Il Taj Mahal in bacheca
Elizabeth Taylor assieme a Richard Burton in una foto d'epoca. Indossa il Taj Mahal
Elizabeth Taylor assieme a Richard Burton in una foto d’epoca. Indossa il Taj Mahal
Liz Taylor assieme a Andy Wharol
Liz Taylor assieme a Andy Wharol
Il Taj Mahal
Il Taj Mahal

Christie’s, diamanti e high society

L’anno delle aste si chiude con i fuochi di artificio: Christie’s ha venduto a New York, all’asta di Magnficent Jewels il Victory Diamond, una pietra rettangolare, colore D, di 31,34 carati, per 4,3 milioni di dollari, cifra che equivale a 137.492 dollari per per carato. Gli altri gioielli di grande successo sono stati un anello con diamante taglio cuscino di 43,79 carati, battuto per poco più di 4 milioni, una collana con diamante pendente acquistata per quasi 3,8 milioni, un altro anello con diamante di 28,28 carati (3,4 milioni). Le pietre preziose hanno seguito il trend delle altre aste di Hong Kong e Ginevra, con grandi richieste da parte di chi vuole semplicemente diversificare i propri investimenti. Un grande diamante di colore D, 28,28 carati, ha stabilito un nuovo record per i gioielli venduti da Christie’s online. Da notare anche il successo di alcuni pezzi, saliti molto oltre la stima. Come per un anello con smeraldo cabochon priamidale, che era stimato 200-300000 dollari e venduto per 1,685 milioni. Forti i prezzi sono stati raggiunti anche per i pezzi firmati da Cartier, Van Cleef & Arpels, Tiffany & Co. e Schlumberger. Ma c’era anche molta attesa per la collezione di Carroll Petrie, ricca rappresentante dell’alta società newyorkese, scomparsa nella primavera scorsa. Dalla fine degli anni Cinquanta Carroll Petrie ha vissuto tra Parigi, Hong Kong e New York. Aveva molti amici importanti, tra cui la duchessa di Windsor, Ronald e Nancy Reagan e Margaret Thatcher. La sua collezione è stata venduta al 90%, informa Christie’s. Da notare anche la collana davvero unica firmata Tony Duquette e appartenuta alla duchessa di Windsor, venduta per 100000 dollari (da una stima di 15-20000). Federico Graglia

Victory Diamond, venduto per 4,3 milioni di dollari
Victory Diamond, venduto per 4,3 milioni di dollari
Collana di diamanti a forma di «V». Venduta per 1,33 milioni di dollari
Collana di diamanti a forma di «V». Venduta per 1,33 milioni di dollari
Set di rubini e diamanti, orecchini e anello di Black Starr Frost. Venduti per 797mila dollari
Set di rubini e diamanti, orecchini e anello di Black Starr Frost. Venduti per 797mila dollari
Anello con smeraldo cabochon piramidale e diamanti. Venduto a 1,168 milioni di dollari
Anello con smeraldo cabochon piramidale e diamanti. Venduto a 1,168 milioni di dollari
Collana con diamante pendente. Venduta per 3,8 milioni
Collana con diamante pendente. Venduta per 3,8 milioni
Anello con diamante taglio cuscino. Battuto per 4 milioni
Anello con diamante taglio cuscino. Battuto per 4 milioni
Collana appartenuta a Carroll Petrie, di Schlumberger per Tiffany, venduta per 905mila dollari
Collana appartenuta a Carroll Petrie, di Schlumberger per Tiffany, venduta per 905mila dollari
Collana Jasmin appartenuta a Carroll Petrie, di Schlumberger per Tiffany. Venduta per 725mila dollari
Collana Jasmin appartenuta a Carroll Petrie, di Schlumberger per Tiffany. Venduta per 725mila dollari
Collana firmata Tony Duquette e appartenuta alla duchessa di Windsor, venduta per 100mila dollari
Collana firmata Tony Duquette e appartenuta alla duchessa di Windsor, venduta per 100mila dollari

Amal Clooney, anello nel mirino

Amal Clooney, 37 anni, moglie di George, ha dei problemi con il suo anello di fidanzamento. Si tratta di un solitaire con un diamante da 7 carati, taglio smeraldo. Non è scontenta perché ritenga inadeguato il gioiello che le ha regalato l’attore in occasione dell’annuncio ufficiale della loro unione. Al contrario, Amal pare sia imbarazzata a esibire un simile gioiello perché è troppo vistoso, specialmente quando è al lavoro. La signora Clooney, infatti, fa l’avvocato a Londra ed è impegnata anche sul fronte dei diritti umani in diverse situazioni. Ha difeso clienti illustri, come il fondatore di WikiLeaks, Julian Assange, o l’ex primo ministro ucraino Yulia Tymoshenko, ma anche semplici imputati per reati comuni. L’anello con diamante è valutato 650mila euro e attira spesso l’attenzione, non solo dei clienti, ma anche di colleghi e giudici. Insomma, è considerato un lusso eccessivo, capace di influenzare una conversazione o, perlomeno, l’opinione su di lei come professionista legale. Così avrebbe confidato ad alcuni amici di essere alla ricerca di un gioiello un po’ meno costoso da indossare con disinvoltura. Giulia Netrese

Amal Clooney al lavoro
Amal Clooney al lavoro
La signora Clooney con anello
La signora Clooney con anello
Amal Clooney e l'anello di fidanzamento
Amal Clooney e l’anello di fidanzamento
Amal Alamuddin e George Clooney
Amal Alamuddin e George Clooney

Il diamante dei record: 1.111 carati

Chissà quali e quanti gioielli saranno realizzati da questo super ultra extra diamante. È tanto grande che non sembra neppure la gemma più preziosa: è «mostro» di oltre due etti, con una circonferenza simile a quella di una palla da tennis. È il secondo diamante più grande di sempre ed è stato estratto e arriva dalla miniera di Karowe, in Botswana. La pietra pesa 1.111 carati, cioè 222 grammi, ed è di proprietà della canadese Lucara Diamond Corporation. È la gemma più grande trovata negli ultimi 110 anni e il secondo di qualità gemmologica mai estratto da una miniera. Nel luglio scorso la Lucara ha venduto una pietra molto più piccola (341,9 carati)dello stesso tipo (IIa) per$ 20,6 milioni di dollari, cioè 60mila dollari per ogni carato. «È quasi impossibile stimare un valore per una pietra così straordinaria, dato che il valore è fortemente dipendente dal colore, purezza e taglio e caratteristiche di lucidatura», commenta Edward Sterck, analista di Bmo specializzato nel settore dei diamanti. Il record, per ora, rimane comunque al Cullinan diamante di 3.106 carati presentato nel 1905 a re Edoardo VII e tagliato in nove grandi gemme, più 96 pietre più piccole. Una di loro, del peso di 317,4 carati, si trova nella Corona Imperiale britannica. Federico Graglia

Il diamante trovato nella miniera di Karowe, in Botswana
Il diamante trovato nella miniera di Karowe, in Botswana
Il diamante grezzo della Lucara Diamond Corporation
Il diamante grezzo della Lucara Diamond Corporation
Il diamante da 1.111 carati
Il diamante da 1.111 carati
La corona britannica: sulla fascia in basso il diamante Cullinan di 317,4 carati
La corona britannica: sulla fascia in basso il diamante Cullinan di 317,4 carati

Gioielli principeschi da Bonhams

È proprio la stagione delle aste di gioielli: dopo quelle di Christie’s e Sotheby’s, ecco quella di Bonhams. Il 5 dicembre, a Londra, saranno messi in vendita gioielli di Maison celebri, tra cui Cartier, Van Cleef & Arpels e Laurence Graff. In vendita anche pietre di valore, come un paio di orecchini con zaffiri del Kashmir, taglio a cuscino di quasi 8 carati del 19esimo secolo, appartenenti a una principessa europea non meglio identificata. Sono valutati quasi 1 milione di euro. Alla London Fine Jewellery faro acceso anche su un anello con diamante fancy grigio-azzurro, di 2.97 carati, del gioielliere prediletto dai reali britannici negli anni Sessanta e Settanta, Andrew Grima. L’anello è stimato tra 700mila e 1 milione di euro. Tra i pezzi più pregiati, da segnalare anche due anelli con diamanti bianchi taglio Asscher, uno con di oltre 14 carati. In catalogo non mancano le pietre colorate, tra cui un rubino birmano taglio cuscino di 4.79 carati e diamanti firmati Graff. Per gli appassionati di perle naturali sono in vendita orecchini naturali di Bouton, stimati 140-210mila euro. Ecco alcuni dei pezzi più interessanti. Federico Graglia

Anello con diamante tagliato cuscino firmato Marchak
Anello con diamante tagliato cuscino firmato Marchak
Collana con berillo, peridoto, tormalina, -aquamarina, ametista, zaffiro, diamante
Collana con berillo, peridoto, tormalina, -aquamarina, ametista, zaffiro, diamante
Orecchini con zaffiri del Kashmir, taglio a cuscino di quasi 8 carati del 19esimo secolo
Orecchini con zaffiri del Kashmir, taglio a cuscino di quasi 8 carati del 19esimo secolo
Anello con al centro un raro diamante grigio-azzurro
Anello con al centro un raro diamante grigio-azzurro
Anello con grande diamante taglio Asscher firmato David Morris
Anello con grande diamante taglio Asscher firmato David Morris
Anello con rubino e diamanti firmato Graff
Anello con rubino e diamanti firmato Graff
Collana di rubini e diamanti di Bucherer
Collana di rubini e diamanti di Bucherer
Orecchini pendenti in oro e diamanti
Orecchini pendenti in oro e diamanti
Collana in oro, con tormaline di Andrew Grima
Collana in oro, con tormaline di Andrew Grima

Ecco chi ha comprato Blue Moon

Se volete fare un regalo a vostra figlia, non pensate di imitare Joseph Lau, 64 anni: È il ricco cittadino di Hong Kong, che ha comprato il Blue Moon, il diamante più caro al mondo, venduto all’asta Sotheby’s di Ginevra per 48,39 milioni di dollari (https://gioiellis.com/sothebys-blue-moon-record). Il miliardario, attivo nel settore immobiliare, ha comprato il diamante blu per la figlia di sette anni. Il diamante blu è di 12,03 carati è montato su un anello: era stato estratto nella famosa miniera sudafricana Cullinan a Pretoria, nel gennaio 2014. È la stessa miniera in cui era già stato trovato il diamante blu da 530 carati scoperto nel 1908 e poi incastonato nella corona reale inglese. Ma il bello è che il giorno prima, questa volta all’asta di Christie’s, il ricco cinese ha acquistato per 28,5 milioni di dollari il raro diamante rosa da 16,08 carati, che aveva chiamato Sweet Josephine (https://gioiellis.com/e-record-per-il-diamante-sweet-josephine): altro regalo per la figlia. Non solo: nel 2009 aveva speso 9,5 milioni per un altro diamante blu, Star of Josephine. La figlia, che si chiama ovviamente Josephine, è nata dalla sua relazione con un’assistente del magnate, Chan Hoi-Wan. Joseph Lau ha anche altri due figli, nati dalla sua relazione con la compagna storica, Yvonne Lui. Ma per loro niente diamanti. Federico Graglia

Joseph Lau
Joseph Lau
Blue Moon, diamante di 12.03 carati, perfetto internamente, vendito per 48,5 milioni
Blue Moon, diamante di 12.03 carati, perfetto internamente, vendito per 48,5 milioni
Diamante Fancy Pink da 16 carati con taglio a cuscino, montato su anello, nome in codice Sweet Josephine, ha fatto segnare il nuovo record per una vendita all’asta: 28,5 milioni di dollari, cioè 36,4 milioni di euro
Sweet Josephine: diamante Fancy Pink da 16 carati con taglio a cuscino, montato su anello: venduto per 28,5 milioni di dollari, cioè 36,4 milioni di euro

Sotheby’s, Blue Moon record

Era stimato tra i 35 e 55 milioni di dollari: il diamante blu, nome in codice Blue Moon, è stato venduto da Sotheby’s a Ginevra per una cifra mediana, 48,5 milioni (45 milioni di euro). Non è il tetto massimo, ma è comunque un nuovo record d’asta mondiale per un diamante di questo colore. Il Blue Moon è stato valutato, infatti, per oltre 4 milioni di dollari al carato, un livello mai raggiunto. La pietra è tra i più grandi fancy vivid blue diamond di tutto il mondo, e ha un peso di 12.03 carati, perfetta internamente. Ha battuto anche il precedente record, detenuto dal Pink Graff (24.78 carati), venduto nel 2010 per 46,2 milioni di dollari. Segno, insomma, che la febbre per le pietre colorate non accenna a diminuire: basti ricordare che lo scorso anno lo Zoe Diamond, altra pietra blu, è stata venduta a New York per 3,3 milioni al carato.
Più in generale, l’asta di Magnificent Jewels and Noble Jewels ha totalizzato 139 milioni, poco sotto del record per un’asta di gioielli, fissato da Sotheby’s a Ginevra nel maggio scorso. Tra i pezzi in evidenza, anche un anello con un superbo Fancy Vivid Purple-Pink Diamond, venduto per 13,9 milioni di dollari, record d’asta per un diamante di questo tipo. Vanno forte anche gli zaffiri. Un anello con zaffiro Very Fine e diamanti ha più che raddoppiato la stima di prevendita, a 3,2 milioni. Anche una spilla con rubino, zaffiro e diamanti di Van Cleef & Arpels ha superato le aspettative di prevendita, passando di mano per 2,5 milioni, quasi cinque volte la sua stima più bassa. Un altro zaffiro da 16,40 carati del Kashmir è stato battuto per 2,7 milioni. E tre accattivanti paia di orecchini a clip di Jar, considerato uno dei gioiellieri più talentuosi della sua generazione, con un disegno bombato, due zaffiri cabochon pan di zucchero all’interno di un monte-pavé di diamanti, sono stati acquistati per 584mila dollari.

Da segnalare anche la tiara di diamanti, firmata Cartier, datata intorno al 1909, venduta per 799mila dollari, quasi raddoppiando la sua stima più alta. Il diadema ha una storia avventurosa: commissionato per Lady Allan dal marito, Sir Hugh Allan, è sopravvissuto il famoso naufragio del Lusitania, insieme con il suo proprietario nel 1915. Federico Graglia

Tiara di diamanti, firmata Cartier, datata intorno al 1909, venduta per 799mila dollari, sopravvissuta al naufragio del Lusitania
Tiara di diamanti, firmata Cartier, datata intorno al 1909, venduta per 799mila dollari, sopravvissuta al naufragio del Lusitania
Anello con zaffiro Very Fine e diamanti ha più che raddoppiato la stima di prevendita, a 3,2 milioni
Anello con zaffiro Very Fine e diamanti ha più che raddoppiato la stima di prevendita, a 3,2 milioni
Anello con un superbo Fancy Vivid Purple-Pink Diamond, venduto per 13,9 milioni di dollari
Anello con un superbo Fancy Vivid Purple-Pink Diamond, venduto per 13,9 milioni di dollari
Blue Moon, diamante di 12.03 carati, perfetto internamente, vendito per 48,5 milioni
Blue Moon, diamante di 12.03 carati, perfetto internamente, vendito per 48,5 milioni
Anello con zaffiro del Kashmir, venduto per 2,7 milioni di dollari
Anello con zaffiro del Kashmir, venduto per 2,7 milioni di dollari
L'asta di Sotheby's a Ginevra
L’asta di Sotheby’s a Ginevra
Orecchini a clip di Jar. Venduti per 584mila dollari
Orecchini a clip di Jar. Venduti per 584mila dollari

È record per Sweet Josephine

Il record è arrivato: l’asta di Christie’s a Ginevra del 10 novembre segna il primo goal nella partita dei diamanti fancy (per il giorno 11 è in programma quella di Sotheby’s, sempre a Ginevra, ma con un diamante blu). Il lotto 409, il diamante Fancy Pink da 16 carati con taglio a cuscino, montato su anello, nome in codice Sweet Josephine, ha fatto segnare il nuovo record per una vendita all’asta: 28,5 milioni di dollari, cioè 36,4 milioni di euro. Ad acquistare anello e pietra è stato un anonimo acquirente asiatico: se qualcuno aveva ancora dubbi su dove, oggi, abitano i very reach people, ora può metterli da parte. Ma, a parte l’acuto intonato dalla vendita del fancy pink, in generale la super asta di Christie’s, che comprendeva anche orologi e vini da collezione, ha toccato quota 126,4 milioni di dollari (109 milioni di dollari, cioè 101 milioni di euro, solo per i gioielli). A Ginevra, insomma, scorre un inarrestabile fiume di denaro che si chiama Lusso.

Rahul Kadakia, responsabile internazionale del dipartimento gioielli di Christie’s: «La vendita del fancy pink è una forte indicazione che vi è ancora domanda da parte dei clienti per queste pietre veramente preziose. Ma questo è vero anche i per pezzi di provenienza storica o regale, che allo stesso modo hanno attirato un grande interesse e sono stati venduti al di sopra delle stime. In particolare, sono stati molto richiesti i rubini. Questo forte interesse è un segno di buon auspicio per la nostra vendita in programma a Honk Kong, in cui offriremo un rarissimo rubino birmano 15 carati il 1 dicembre» (trovate i particolari qui: https://gioiellis.com/un-rubino-e-altre-meraviglie).

Altri risultati di rilievo: un diamante con taglio a pera di 50 carati è stato battuto per 7,8 milioni di dollari (7,2 milioni di euro). Un diamante vivid yellow da 91,81 carati è stato aggiudicato per 4,2 milioni di dollari (4,2 milioni di euro) e uno zaffiro blu birmano, taglio cuscino, da 118 carati, è stato venduto per 4,1 milioni di dollari (3,8 milioni di euro). Tra i gioielli, il prezzo più alto l’ha raggiunto un paio di orecchini di smeraldi e diamanti con 3,9 milioni di dollari (3,4 milioni di euro), seguiti da un anello con diamante di 28 carati a taglio rettangolare firmato Harry Winston: 2,9 milioni di dollari (2,7 milioni di euro). Un prezzo leggermente inferiore l’ha segnato una spettacolare collana di inizio Ottocento, concepita come una serie di nove frange con smeraldi e diamanti. Si tratta della collana appartenuta a Elena di Francia, duchessa di Aosta, nata Elena d’Orléans, discendente di Luigi Filippo, re di Francia. La collana fu donata per il suo matrimonio con il Duca d’Aosta, dal suo padrino, Henri d’Orléans, duca di Aumale (https://gioiellis.com/una-super-asta-regale-da-christies). Il cluster centrale ha un grande smeraldo a taglio cuscino, fiancheggiato da due gocce più piccole, montate in argento e oro. Un gioiello venduto per 2,6 milioni di dollari (2,4 milioni di euro). Anche le perle hanno avuto la loro parte di gloria: una collana con un singolo filo di perle naturali ha incassato un consenso da 2,2 milioni di dollari (2 milioni di euro). Federico Graglia

Diamante Fancy Pink da 16 carati con taglio a cuscino, montato su anello, nome in codice Sweet Josephine, ha fatto segnare il nuovo record per una vendita all’asta: 28,5 milioni di dollari, cioè 36,4 milioni di euro
Diamante Fancy Pink da 16 carati con taglio a cuscino, montato su anello, nome in codice Sweet Josephine, ha fatto segnare il nuovo record per una vendita all’asta: 28,5 milioni di dollari, cioè 36,4 milioni di euro
Il momento della vendita del fancy pink diamond da 28 milioni di dollari
Il momento della vendita del fancy pink diamond da 28 milioni di dollari, a Ginevra
Collana con un singolo filo di perle naturali . H incassato 2,2 milioni di dollari (2 milioni di euro)
Collana con un singolo filo di perle naturali . H incassato 2,2 milioni di dollari (2 milioni di euro)
Collana di smeraldi e diamanti appartenuta a Elena di Francia, duchessa di Aosta, nata Elena d'Orléans. Venduto per 2,6 milioni di dollari (2,4 milioni di euro)
Collana di smeraldi e diamanti appartenuta a Elena di Francia, duchessa di Aosta, nata Elena d’Orléans. Venduto per 2,6 milioni di dollari (2,4 milioni di euro)
Diamante con taglio a pera di 50 carati, battuto per 7,8 milioni di dollari (7,2 milioni di euro)
Diamante con taglio a pera di 50 carati, battuto per 7,8 milioni di dollari (7,2 milioni di euro)
Diamante vivid yellow da 91,81 carati, aggiudicato per 4,2 milioni di dollari (4,2 milioni di euro)
Diamante vivid yellow da 91,81 carati, aggiudicato per 4,2 milioni di dollari (4,2 milioni di euro)
Orecchini di smeraldi e diamanti: 3,9 milioni di dollari (3,4 milioni di euro)
Orecchini di smeraldi e diamanti: 3,9 milioni di dollari (3,4 milioni di euro)

zaffiro blu birmano, taglio cuscino, da 118 carati, venduto per 4,1 milioni di dollari (3,8 milioni di euro)
zaffiro blu birmano, taglio cuscino, da 118 carati, venduto per 4,1 milioni di dollari (3,8 milioni di euro)

Una super asta regale da Christie’s

Al Four Seasons Hotel des Bergues, a Ginevra, il 10 novembre andrà in scena una delle aste più nobili di Christie’s. L’aggettivo non è casuale: la casa d’aste londinese, infatti, metterà in vendita oltre 400 lotti, Magnificent Jewels, che comprendono pezzi davvero regali, con un ricavo atteso di 80-100milioni. A cominciare dai gioielli di Elena di Francia, duchessa di Aosta, nata Elena d’Orléans, discendente di Luigi Filippo, re di Francia. Il giorno del suo matrimonio con il Duca d’Aosta, ha ricevuto una collana con un favoloso smeraldo e diamanti dal suo padrino, Henri d’Orléans, duca di Aumale. L’eccezionale qualità degli smeraldi e la delicata lavorazione artigianale, tipica dei primi anni del 19esimo secolo, mostra una somiglianza evidente con i gioielli realizzate durante il Primo Impero, da Nitot o Bapst, per l’imperatrice Giuseppina. La collana è stata successivamente venduta a Sybil Sassoon, marchesa di Cholmondeley, e da allora ha fatto parte di importanti collezioni private.

Non è l’unico gioiello regale in vendita. All’asta va anche una  collana a due-fili di perle naturali: è un regalo di Umberto I re d’Italia a sua moglie, la regina Margherita (1851-1926). È stata in seguito indossata dalla regina Elena (1973-1952) ed è rimasta proprietà della famiglia reale per più di un secolo. Oltre a questi pezzi, sono in vendita anche gioielli dalle collezioni dei Duchi di Westminster e della principessa del Belgio.

Il pezzo che probabilmente sarà pagato di più è, però, l’anello chiamato The Pink, per esempio, è il più grande diamante rosa Vivid Fancy con taglio a cuscino che sarà battuto a un’asta. Secondo Rahul Kadakia, responsabile internazionale dell’area gioielleria di Christie’s, «il diamante pesa 16,08 carati ed è veramente un fenomeno naturale che visualizza la tonalità ideale, la saturazione e la brillantezza che è così ambita in diamanti rosa tra i collezionisti di tutto il mondo».

La grande asta di Ginevra promette di essere davvero un momento magico. Un altro lotto eccellente, infatti, è costituito dai Wild Cats di Cartier. I «gatti selvatici» sono molto più di una simbolo nel mondo della gioielleria. Sono un omaggio alla delicatezza e alla potenza delle donne, avvolte nei diamanti da Cartier. La vendita Magnificent Jewels sarà caratterizzato da otto wild cats di Cartier, tra cui un braccialetto a forma di tigre e un imponente bracciale doppio a pantera.

Non è finita. Una parte dell’asta sarà dedicata alle perle, che registrano una domanda in aumento. La scarsità di perle naturali di alta qualità sul mercato, combinata con la mancanza di nuove produzioni, hanno trasformato le perle naturali in un tesoro altamente auspicabile. Un’ampia selezione di perle naturali sarà presentata in asta, tra cui una spilla del 19esimo secolo che unisce eccezionale maestria e diamanti dal taglio ed eccezionale. All’asta di Ginevra non mancheranno le pietre preziose, come una coppia di smeraldi colombiani, a taglio ottagonale, del peso di circa 13,56 e 12,91 carati, è stato risparmiato qualsiasi trattamento, un fatto piuttosto raro per pietre di questo tipo. In vendita anche un rubino birmano montato su anello con diamanti e un impressionante zaffiro birmano Royal Blue di 118.88 carati.

Altri pezzi notevoli: un anello con diamante fancy rosa intenso con taglio rettangolare, del peso di circa 7,07 carati, un anello di diamanti colore D Internally Flawless, un diamante taglio a pera di circa 50,48 carati, e un anello con un raro diamante grigio bluastro, del peso di circa 25,00 carati.

Collana a due-fili di perle naturali regalo di Umberto I re d'Italia a sua moglie, la regina Margherita
Collana a due-fili di perle naturali regalo di Umberto I re d’Italia a sua moglie, la regina Margherita
Collana di perle naturali del Golfo
Collana di perle naturali del Golfo
Margherita, regina d'Italia
Margherita, regina d’Italia
Elena di Francia, duchessa di Aosta
Elena di Francia, duchessa di Aosta
Zaffiro birmano Royal Blue di 118.88 carati
Zaffiro birmano Royal Blue di 118.88 carati
Bracciale della serie Wild Cats di Cartier
Bracciale della serie Wild Cats di Cartier
The Pink, anello con diamante rosa Vivid Fancy
The Pink, anello con diamante rosa Vivid Fancy. È stimato 23-28 milioni
Smeraldi colombiani naturali
Smeraldi colombiani naturali
Spilla del 19esimo secolo con perle naturali e diamanti
Spilla del 19esimo secolo con perle naturali e diamanti
Diamante con taglio a pera
Diamante con taglio a pera
Raro diamante grigio-bluastro
Raro diamante grigio-bluastro
Collana di smeraldi e diamanti appartenuta a Elena di Francia, duchessa di Aosta, nata Elena d'Orléans
Collana di smeraldi e diamanti appartenuta a Elena di Francia, duchessa di Aosta, nata Elena d’Orléans

In vendita lo spinello Hope

Si chiama Hope (speranza in inglese) e c’è chi spera di venirne in possesso. Il grande spinello di taglio ottagonale, del peso di 50,13 carati, incastonato all’interno di griffe con diamanti taglio brillante, montati in argento e oro, può essere una spilla, un ciondolo, parte di un gioiello più grande. Di sicuro, però, questa gemma messa in asta da Bonhams (il 24 settembre) ha un a lunga storia alle spalle. Prende il nome da Henry Philip Hope (1774-1839), rampollo di una ricca famiglia anglo-olandese di mercanti e banchieri. Mr Hope era un collezionista con la passione per le gemme preziose. Così ha cominciato a formare la sua collezione intorno al 1800 e ha continuato a raccogliere pietre preziose fino alla sua morte nel 1839. La sua collezione è arrivata a comprendere 700 tra gemme e perle, catalogate dal gioielliere tedesco Bram Hertz. La raccolta è stata dispersa dopo la morte di Hope. Ma alcuni pezzi, come lo spinello circondato da diamanti (valutato 230-310mila dollari)  sono riemersi dalle nebbie.

In ogni caso, vale la pena di raccontare qualcosa in più. La collezione Hope è stata conservata per anni in un mobile di mogano a 16 cassetti. Le pietre più grandi erano poste nei cassetti 14 e 16. Il primo cassetto conteneva vari tipi di perle. La grande perla barocca orientale, conosciuta come The Hope Pearl, è stata la perla naturale più grande conosciuta: misura 5 centimetri di lunghezza e 11,5 centimetri di circonferenza, pesa 85 grammi. Il secondo e il terzo cassetto contenenvano diamanti con colori che comprendevano arancione rossastro, rosa, brillanti tonalità blu-verde, e molti di giallo e marrone. C’erano anche 49 diamanti sfaccettati delle leggendarie miniere di Golconda (India), tra cui un diamante a taglio briolette di 14,25 carati che ha fatto parte dei gioielli della corona del Portogallo. Il più famoso è il diamante Hope, blu intenso di 45,52 carati che si trovava nel cassetto 16 e ora è  custodito presso lo Smithsonian Museum di Washington. Ma non solo: Hope aveva nei cassetti uno zaffiro di circa 130 carati, uno smeraldo da 133 carati che una volta adornava il turbante di Tipu Sultan (un sultano indiano), e uno perfetto spinello da 50 carati. Federico Graglia

La Hope pearl
La Hope pearl
Lo spinello Hope
Lo spinello Hope
Lo spinello Hope al naturale
Lo spinello Hope al naturale
Il famoso Hope diamond
Il famoso Hope diamond

I primi 10 anni brillanti di Messika

Valerie Messika ha avuto la fortuna di crescere con un padre che era un protagonista nel commercio dei diamanti. Non stupisce, quindi, che abbia fatto tesoro della sua esperienza e che sia riuscita a metterla a frutto. Nel 2005 ha così fondato la Maison che porta il suo nome: dieci anni dopo può ben dire di aver fondato un piccolo impero che ha per sudditi le pietre più affascinanti del mondo. Le sue collezioni fanno un grande e oculato uso dei diamanti, scelti per forma e qualità con un’assoluta esperienza che pochi possono vantare. Non solo: Valerie Messika, con la sua boutique in rue Saint-Honoré, a Parigi, ha messo a punto anche uno stile proprio, aspetto non secondario nell’affollato settore della gioielleria che utilizza le gemme per comporre gioielli. La designer utilizza i diamanti in una varietà di tagli che spesso sono collegati senza che sia visibile alcun supporto che unisce le pietre. Come in questi gioielli che celebrano, nel modo più appropriato, i primi dieci anni di un brand che ci stupirà ancora a lungo. M.d.B.

Anello Waldorf di Messika
Anello Waldorf di Messika
Anello Angélique Cabochon
Anello Angélique Cabochon
Anello Sofia, dalla collezione Princess Joy
Anello Sofia, dalla collezione Princess Joy
Bracciale Madison
Bracciale Madison
Bracciale di diamanti
Bracciale di diamanti
Collana Love Drop
Collana Love Drop
Collana Legend
Collana Legend a tre fili
Collana Maharadja
Collana Maharadja

Sinfonia in blu di Recarlo

L’autunno è blu per Recarlo. Il brand di gioielli ha presentato a Milano le sue novità, che sono legate un colore: il Bleu Royal. Il colore, spiegano da Recarlo, «rispecchia la personalità del brand e diventa fonte di ispirazione per un’eleganza aristocratica attraverso la quale la Maison Recarlo racconta la sua regalità e le sue radici piemontesi». Sembra un’allusione alle tradizioni savoiarde del Regno del Piemonte, quello che poi si estese fino a diventare il Regno d’Italia. Ma questo, forse, è un’eccessiva estensione storica della scelta di considerare il blu come colore simbolo, anche perché la tonalità di Casa Savoia è l’azzurro. In ogni caso, la sfumatura scelta è tra il blu pervinca e il pavone. E anche quella dello zaffiro blu, presentato nel taglio più antico che si conosca, quello del cabochon alternato ai tagli con sfaccettature. Anche nel caso della forma si parte da radici lontane, visto che prende ispirazione dai quadri del Quattrocento. Premesso questo, il Bleu Royal è declinato in diverse collezioni: Solitario Anniversary, che fa storia a sé, più Square, Parentesi e Tattoo.

Oggi vi mostriamo le immagini di due di queste: la collezione Anniversary e Parentesi. La prima, come si può dedurre dal nome, è evocativa della storia e dei valori della Maison, oltre che del suo fondatore, Carlo Re: tradizione, bellezza, cura della lavorazione, qualità dei diamanti e innovazione. La collezione Anniversary fa dell’incastonatura a cuore il suo elemento distintivo. E l’anello Anniversary Bleu Royal evoca un momento specifico nella vita del gioielliere: l’acquisto del suo primo zaffiro, che resta incantato davanti ad una pietra straordinaria, completamente diversa, uno zaffiro blu di Ceylon da 1,63 carati, diventata per lui fonte di ispirazione. L’anello Anniversary Bleu Royal è un pezzo unico per celebrare, attraverso la forma più iconica della maison, l’essenza del marchio e la sua capacità di reinventarsi costantemente, mantenendo sempre una forte identità. È realizzato in oro grey, proprio per esaltare le nuance cromatiche dello zaffiro. Ne esiste un solo esemplare.

Anche nella collezione Parentesi il protagonista è lo zaffiro cabochon, ellittico, dai volumi pieni. La pietra è contornata da diamanti incastonati su oro bianco che, a loro volta, sono racchiusi in un perimetro di zaffiri sfaccettati accolti da castoni con le punte rodiate di nero: un dettaglio che enfatizza la nuance cromatica dello zaffiro blu. Un abbinamento che esalta tutte e due le gemme, mostra la sua preziosità, ma in modo discreto, elegante.

Orecchini lunghi della collezione Parentesi
Orecchini lunghi della collezione Parentesi
Anello Parentesi, diamanti e zaffiri
Anello Parentesi, diamanti e zaffiri
Anello parentesi, con zaffiro cabochon
Anello parentesi, con zaffiro cabochon
Orecchini corti della collezione Parentesi
Orecchini corti della collezione Parentesi
Anello Solitario Anniversary bianco e blu
Anello Solitario Anniversary bianco e blu
Anello Totem girodito della collezione Anniversary
Anello Totem girodito della collezione Anniversary
Anelli della collezione Anniversary, con diamante o zaffiro
Anelli della collezione Anniversary, con diamante o zaffiro

Questo è un diamante da 336 carati

Guardate e sognate: questo diamante pesa 336 carati ed è di proprietà della Lucara Diamons, che lo ha scoperto a metà agosto nella miniera di Karowe, in Botswana. Per darvi un’idea, i diamanti big finora sono il Golden Jubilee Diamond, che pesa 545 carati e il Cullinan I, che ne pesa 530. Insomma, è uno dei diamanti più grandi del mondo. Dal 2013, Lucara ha estratto 216 diamanti, che hanno venduto per più di 250mila dollari ciascuno, di cui 12 venduti per oltre 5 milioni ognuno. Chissà se il diamante, ora grezzo, sarà utilizzato presto per un gioiello. F.G.

Il diamante da 366 carati
Il diamante da 366 carati
Il diamante estratto in Botswana
Il diamante estratto in Botswana

Una Imperatrice d’oro per Graff

Appassionati di diamanti, sognate: Graff ha diffuso le immagini di un nuovo incredibile diamante. È uno dei più grandi e preziosi al mondo, a cui è stato affibbiato un nome femminile: The Golden Empress, l’Imperatrice d’oro. Il diamante pesa 132,55 carati ed è classificato Fancy Intense Yellow, con taglio a cuscino. Non solo: questa rarissima e preziosa gemma è montata su una collana assieme ad altri 30 altri diamanti gialli. I fancy yellow sono molto popolari come ornamento, ma anche come forma di investimento. Solo uno su 10mila diamanti scoperti sono classificati come fancy yellow. Soprattutto se il colore è così intenso come nel diamante di Graff. Da notare che Laurence Graff, fondatore della società di New York specializzata in diamanti e gioielli, ha da acquistato il diamante grezzo di 299 carati da cui è stato creato The Golden Empress. Per la cronaca, il diamante è stato portato alla luce dalla miniera Letšeng, nel piccolo regno africano del Lesotho, in Africa. Giulia Netrese

La collana di Graff composta da 30 diamanti fancy yellow
La collana di Graff composta da 30 diamanti fancy yellow
The Golden Empress, di 133,55 carati
The Golden Empress, di 133,55 carati

Educazione siberiana per il super diamante

Non c’è solo il Sudafrica: anche la Siberia nasconde sotto terra super diamanti. Una gemma da 78,02 carati, infatti, è stata estratta nella miniera a Mir di Alrosa, la più grande compagnia diamantifera di diamanti della Russia. Si tratta di un diamante le cui dimensioni sono 28.5×28.4×24.2 millimetri. Secondo gli esperti, se fosse messa all’asta, la pietra potrebbe essere venduta a un prezzo di circa 600mila dollari.

Il diamante rinvenuto in Siberia
Il diamante rinvenuto in Siberia

Visconti, anello ai raggi x

Se cercate un solitario di carattere, quello di Giorgio Visconti della linea Icona edizione 2015 ne ha senz’altro. E smentisce l’opinione che questo tipo di anello si distingua solo per taglio e i carati del diamante e, che a parte queste caratteristiche ovviamente fondamentali, ormai si assomiglino un po’ tutti. In certi casi può essere vero, ma in altri è assolutamente il contrario. Da che cosa dipende? Da una serie di dettagli stilistici e tecnici che danno armonia e modernità all’insieme. E noi vi spieghiamo il perché.

Il primo particolare che salta all’occhio è la montatura del diamante a forma di lettera V, massiccia senza essere pesante, che rende immediatamente riconoscibile la firma del gioielliere, V come Visconti, appunto. Ma è la resa quasi calligrafica della lettera a fare la differenza: infatti, la parte finale verso l’alto ricorda la V dei Romani, con quel triangolo che sporge e combacia perfettamente con l’asta che lo sorregge; sembrerà una banalità, ma non lo è perché implica grandi abilità artigianali di preparazione del metallo. A cui si aggiungono finezze creative come il piccolo diamante posto sotto quello principale, sorretto solo dal fondo delle V, che impone un precisione millimetrica in uno spazio limitato per evitare che la punta inferiore (si chiama padiglione) del brillante più grande tocchi la seconda pietra.

Giorgio Visconti, solitario linea Icona
Giorgio Visconti, solitario linea Icona

Un problema che si ripropone con i diamanti del gambo dell’anello, ossia la parte che circonda il dito: posti sulla parte alta e laterale teoricamente dovrebbero scontrarsi tra loro con le punte. Una soluzione potrebbe essere quella di utilizzare delle pietre molto più piccole sul lato, oppure posizionarle leggermente spostate in avanti, in linea con lo spazio tra un diamante e l’altro della parte superiore. Un dettaglio che permette di mantenere una buona proporzione in termini di dimensioni tra le due file di diamanti e di enfatizzare la V e il risultato si vede. Ecco perché ha personalità. Prezzo: a partire da 2.600 euro.  Monica Battistoni

Christie’s vende la spilla imperiale

Grande, eccezionale, strepitosa: sono tanti gli aggettivi che si possono utilizzare per annunciare l’asta di Christie’s che si terrà il 13 maggio a Ginevra. I Magnificent Jewels si presentano come una vendita straordinaria (ecco un altro aggettivo, non riesco a farne a meno). Il pezzo più inusuale è lo storico Devant-de-Corsage di Maria Cristina d’Austria, regalo di nozze alla moglie del re Alfonso XII di Spagna nel novembre 1879. Come riporta Wikipedia (citiamo dall’enciclopedia online) «Maria Cristina d’Austria (Maria Christina Désirée Henriette Felicitas Rainiera; Brno, 21 luglio 1858–Madrid, 6 febbraio 1929) fu principessa imperiale, arciduchessa d’Austria, principessa reale d’Ungheria e Boemia e regina consorte di Spagna. Fu reggente di Spagna per il figlio neonato Alfonso XIII di Spagna fino alla maggiore età di quest’ultimo (1885-1902)». Insomma, un personaggio di primo piano. La ampia spilla ha un disegno elaborato composto da decine di diamanti con taglio diverso: tondo, quadrato, a cuscino. Un pezzo davvero eccezionale. Tra i gioielli legati a celebrity, si possono citare anche gli orecchini con rubini e diamanti firmati Van Cleef & Arpels appartenuti a Jacqueline Kennedy Onassis: sono stimati 250-350mila dollari.

Più in generale, l’asta presenterà, oltre 351 gioielli e pietre, tra cui importanti diamanti incolori e colorati. Come un diamante classificato come D Flawless con taglio a forma di pera di 55,52 carati (stima: 8,5-10,5 milioni dollari), un diamante rosa Fancy Vivid di 5.18 carati con taglio rettangolare (stima: 9,5-12,5 milioni dollari) e un anello di diamanti Flawless taglio Ashoka di 21,75 carati classificato come D (stima: 2,8-3,5 milioni dollari). Tra le gemme c’è anche The Pride of Burma, un anello con rubino birmano e diamanti. Il rubino è tagliato a forma di cuscino, ha 6,25 carati (stima: 1,8-2,5 milioni dollari). Tra i gioielli, Royal Emeralds of India: un paio di antichi braccialetti indiani con smeraldi (stima: 1,5-2 milioni dollari), e uno zaffiro del Kashmir con taglio a forma di cuscino di 35,09 carati (stima: 3-4,2 milioni di dollari). Obiettivo di Christie’s è arrivare complessivamente a 80 milioni di dollari. Federico Graglia

Il Devant de Corsage, maxi spilla appartenuta a Maria Cristina d'Austria, consorte di Alfonso XII
Il Devant de Corsage, maxi spilla appartenuta a Maria Cristina d’Austria, consorte di Alfonso XII
Maria Cristina d'Austria
Maria Cristina d’Austria
Collana di grandi perle naturali. Stima: 2,5-3,5 milioni di dollari
Collana di grandi perle naturali. Stima: 2,5-3,5 milioni di dollari
Antichi bracciali indiani con smeraldi. Stima: 1,5-2 milioni di dollari
Antichi bracciali indiani con smeraldi. Stima: 1,5-2 milioni di dollari
Orecchini di perle naturali e diamanti
Orecchini di perle naturali e diamanti
Spilla di Jar a forma di tulipano aperto, con tormalina e diamanti. Stima 140-170mila euro
Spilla di Jar a forma di tulipano aperto, con tormalina e diamanti. Stima 140-170mila euro
Zaffiro blu del Kashmir con taglio a cuscino da 35 carati. Stima: 3-4,2 milioni di dollari
Zaffiro blu del Kashmir con taglio a cuscino da 35 carati. Stima: 3-4,2 milioni di dollari
Collana di diamanti Holly Wreath firmata Harry Winston, del 1962. Stima: 1,5-2 milioni di dollari
Collana di diamanti Holly Wreath firmata Harry Winston, del 1962. Stima: 1,5-2 milioni di dollari
Orecchini di Van Cleef & Arpels con diamanti tagliati a pera. Stima: 1-1,5 milioni di dollari
Orecchini di Van Cleef & Arpels con diamanti tagliati a pera. Stima: 1-1,5 milioni di dollari
Diamante con taglio a pera da 55,52 carati in asta il 13 maggio
Diamante con taglio a pera da 55,52 carati in asta il 13 maggio
Diamante rettangolare Fancy Vivid Pink. Stima: 9,5-12,5 milioni di dollari
Diamante rettangolare Fancy Vivid Pink. Stima: 9,5-12,5 milioni di dollari
Anello con smeraldo a taglio Sugar Loaf (il nome deriva da monti degli Usa). Stima 500-700mila dollari
Anello con smeraldo a taglio cabochon Sugar Loaf, in italiano definito Pan di Zucchero. Stima 500-700mila dollari
Anello con diamanti e rubino The Pride of Burma. Stima: 1,8-2,5 miioni di dollari
Anello con diamanti e rubino The Pride of Burma. Stima: 1,8-2,5 miioni di dollari

Da Christie’s perle nere e gioielli da star

Tornano i Magnificent Jewels di Christie’s. Una nuova asta di pezzi pregiati è in programma il 14 aprile a New York. In vendita ci sono più di 300 gioielli, tra cui alcuni eccezionali, come la collana a quattro fili di perle naturali colorate. Le perle naturali nere e grigie sono molto rare: pochissime le collane di questo tipo sono state messe in vendita negli ultimi 50 anni. Il caso più famoso è quello di The Nina Dyer Black Pearl Necklace, venduta a Ginevra da Christie’s nel maggio 1969 e, più recentemente, il caso di The Cowdray Pearls, vendute a Londra nel giugno 2012. La collana di perle all’asta ha una quotazione da capogiro: Chistie’s prevede di raggiungere i 40 milioni di dollari.

In Europa le perle nere hanno cominciato a essere molto desiderate dalla seconda metà dell’Ottocento: gran parte del successo è dovuto a Eugenia, moglie di Napoleone III (sposata 1853), che aveva una predilezione per gemme e perle esotiche. In asta da Christie’s c’è un lotto che comprende oltre 289 perle, con sfumature rosa, verdi o viola. Inoltre, sono offerti anche gioielli in stile Art Deco, come due bracciali con diamanti con cinque fili di perle naturali, stimati 120-150mila dollari, e una collezione di perle naturali bianche con prezzi da 40mila a 400mila dollari.

«Dopo l’anno record, il 2014, nel quale il settore Gioielli di Christie’s ha realizzato vendite per 754,7 milioni dollari, iniziamo la stagione delle aste con una vendita eccezionale», gongola Rahul Kadakia, responsabile internazionale di Christie’s per i gioielli. «L’asta del 14 aprile è composta da diamanti di qualità superiore, gemme colorate rare, e perle naturali che rappresentano un’occasione notevole per i collezionisti».

Tra le decine di gioielli in vendita è presente anche una selezione firmata Laurence Graff, quasi un sinonimo di gioielli con diamanti. Pezzi anche firmati Bulgari, Cartier, Harry Winston, Jar, e Van Cleef & Arpels.

Tra le gemme in vendita, da segnalare un raro diamante taglio cuscino di 80.73 carati, stimato tra i 4 e i 5 milioni di dollari. Una collana di diamanti bianchi e diamanti colorati di Graff è invece valutata 500-700mila euro. Un diamante a forma di pera internamente perfetto di 25.49 carati è stimato 2,5-3,5 milioni dollari.

Altri pezzi da segnalare sono i «capricci» di Paolo Flato. Nato in Texas nel 1900, è stato il gioielliere delle star di Hollywood, ma anche di donne ricche come l’ereditiera Millicent Rogers. Flato ha fondato la sua azienda a New York, nel 1920, e ha poi aperto un negozio a Los Angeles nel 1937: i suoi gioielli avevano spesso uno stile umoristico. Federico Graglia

In alto, a sinistra, anello con diamante fancy rosa: 2,5-5 milioni di dollari. Al centro, diamante con riflessi blu taglio prillante: 1,75-2,5 milioni di dollari. A destra, anello di grand con diamante a cuscino: 750mila-1 milione di dollari.  In passo, a sinistra, collana di rubini e smeraldi di Bulgari: 300-400 mila dollari. Al centro, anello con zaffiro a taglio ottagonale: 1,2-1,8 milioni di dollari. A destra, bracciali Art Deco con diamanti e perle: 120-150mila dollari
In alto, a sinistra, anello con diamante fancy rosa: 2,5-5 milioni di dollari. Al centro, diamante con riflessi blu taglio prillante: 1,75-2,5 milioni di dollari. A destra, anello di grand con diamante a cuscino: 750mila-1 milione di dollari.
In passo, a sinistra, collana di rubini e smeraldi di Bulgari: 300-400 mila dollari. Al centro, anello con zaffiro a taglio ottagonale: 1,2-1,8 milioni di dollari. A destra, bracciali Art Deco con diamanti e perle: 120-150mila dollari
A sinistra, un diamante taglio cuscino flautato 4-5 milioni di dollari. A destra, una collana di zaffiri e diamanti firmata Graff, stimata 250-350mila dollari
A sinistra, un diamante taglio cuscino flautato 4-5 milioni di dollari. A destra, una collana di zaffiri e diamanti firmata Graff, stimata 250-350mila dollari
A sinistra, orecchini a clip con diamanti e smeraldi di Jar. Stima: 250-350mila dollari. A destra, una collana di zaffiri e diamanti di Van Cleef & Arpels, valutata 300-500mila dollari
A sinistra, orecchini a clip con diamanti e smeraldi di Jar. Stima: 250-350mila dollari. A destra, una collana di zaffiri e diamanti di Van Cleef & Arpels, valutata 300-500mila dollari
A sinistra, collana di perle nere: da 3,8 a 4,5 milioni di dollari. A destra, collana di diamanti bianchi e fancy yellow, stimata 500-700mila dollari
A sinistra, collana di perle nere: da 3,8 a 4,5 milioni di dollari. A destra, collana di diamanti bianchi e fancy yellow, stimata 500-700mila dollari

Coin sul Golden Gate

Ecco un’anteprima della collezione Golden Gate, che Roberto Coin presenterà a Baselworld 2015. Sotto una superficie liscia e lucente, un’intricata struttura composta di fili d’oro che vanno in tutte le direzioni, un po’ come la base che regge l’omonimo ponte di San Francisco a cui si è ispirato. Un pezzo di architettura in miniatura, tra le più rappresentative dell’America degli anni 30, immerso nel gioiello grazie all’utilizzo della tecnologia 3D, impreziosito da un diamante e con la classica firma di Coin: un singolo rubino nascosto nascosto da qualche parte, in questo caso nel gambo. M.d.B.

Anello della collezione Golden Gate
Anello della collezione Golden Gate
Il Golden gate
Il Golden Gate

È battaglia sul diamante di Liz Taylor

Elizabeth Taylor
Elizabeth Taylor

È stato uno dei gioielli più ammirati della collezione di Liz Taylor, ma ora il Taj Mahal, un diamante a forma di cuore ricevuto in dono da Richard Burton per il 40esimo compleanno, è al centro di una vera guerra tra il suo acquirente, gli eredi dell’attrice e Christie’s. Una contesa legale che rischia di diventare un boomerang economico e d’immagine. Infatti, secondo il giornale spagnolo El Mundo, l’anonimo acquirente, che all’epoca si aggiudicò la pietra con un‘offerta 20 venti volte superiore al prezzo stimato tra i 300 e i 500 mila dollari, ha preteso e ottenuto l’annullamento della vendita. Il motivo? Potrebbe trattarsi di un falso, perché sebbene il diamante riporti l’iscrizione del nome Nur Jahan, moglie dell’imperatore Shah Jahangir che ne attesterebbe l’origine, non è certo che sia effettivamente appartenuto al regnante Moghul del XVII secolo. Gli avvocati della famiglia Taylor si rifiutano di rimborsare anche solo una parte del valore finale di oltre 8 milioni di dollari, perché a loro parere non solo tale richiesta viola le clausole concordate, ma in fase di stima la casa d’aste londinese non ha provveduto a certificare l’età originale del pezzo. La reazione di Christie’s non si è fatta attendere: per cautelarsi ha trattenuto i proventi della vendita di uno degli anelli di Bulgari, del valore di 3 milioni di dollari, appartenuti all’attrice. Match finito in pari dunque? No, perché la controparte a sua volta ha denunciato il mancato pagamento di alcuni «oggetti persi», presumibilmente durante l’asta che, vale la pena ricordarlo, ha raggiunto una vendita complessiva di oltre 100 milioni di dollari. Chi vincerà? Per ora a essere sconfitte sono le associazioni per lotta contro l’Aids destinatarie di parte del ricavato, secondo le ultime volontà di Liz Taylor. Matilde de Bounvilles

Liz Taylor che indossa la collana con il diamante Taj Mahal
Liz Taylor che indossa la collana con il diamante Taj Mahal
Il diamante Taj Mahal montato da Cartier come pendente per una collana in oro e rubini
Il diamante Taj Mahal montato da Cartier come pendente per una collana in oro e rubini