Messika, brand parigino nato nel 1972 e ora guidato da Valérie Messika, si ispira a Federico Fellini, al film La Dolce Vita, e agli anni Sessanta. Seguendo questa linea la campagna di comunicazione 2016 per il secondo anno consecutivo ha come ambasciatrice Malgosia Bela. La modella è ritratta dal fotografo di moda e artista Mikael Jansson, che ha esposto al MoMA di NewYork e Spiral Garden inTokyo. La scelta del set è della stessa Valérie Messika, direttore creativo. Al centro delle immagini, però, non c’è la modella, ma i diamanti allineati sui gioielli della Maison. Il brand, infatti, è famoso per la scelta e l’offerta di gioielli con diamanti. Nelle immagini sfilano collezioni come Skinny, Glam’Azone e Angel. Spazio anche all’Alta Gioielleria con il bracciale Madison e la collana in stile tribale Maya, in cui si alternano tre file di pietre con tagli e lavorazione differente: 377 diamanti per 5176 carati. Ecco le immagini della campagna. Matilde de Bounvilles
Nei Sixties con Diva Gioielli
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A VicenzaOro brillano gli anni Sessanta con Diva Gioielli, brand che è nato alla fine di quel decennio, circa 40 anni fa. La collezione Piper Club è ispirata a quel periodo, caratterizzato soprattutto dalla rivoluzione musicale e di costume: il nome è quello del famoso locale notturno di Roma dove rock e pop hanno mosso i primi passi in Italia. La collezione si compone di 16 gioielli in argento 925. Anche lo stile dei gioielli è ispirato a quello in voga all’epoca: dischi piatti, oblò e ouvertures rotonde ricordano i grandi gioielli amati dai giovani in quegli anni. Anelli, collane, orecchini e spilloni over sono realizzati in diverse finiture, dal rodio lucido alla placcatura oro, all’oro rosato e all’argento nella versione graffiata. La lavorazione è di tipo artigianale. Altra collezione proposta da DivaGioielli è Eclipse, che ruota attorno alla forma geometrica della sfera. La collezione si compone di collana, anello, bracciale e orecchini in quattro varianti colore e nelle versioni lucido ultra shiny e graffiato. Lavinia Andorno
Dori in rosso
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Inverno in total red con i bijoux di Dori Csengeri. Abbiamo scelto una serie di pezzi che abbracciano il colore più vivace: il rosso. Dai pezzi haute couture (unici) a una selezione di bijoux prêt-à-porter, tutti pensati per essere abbinati con lo stile di cene e feste che proseguono fino all’ultimo giorno dell’anno (e oltre). I gioielli sono realizzati utilizzando stoffe, ma si arricchiscono anche di inserti cabochon con pietre, cristalli, perle bohème, conchiglie, legno o metallo. La designer israeliana recentemente ha anche realizzato due linee per la collezione Atelier Swarovski e ha creato i gioielli per la linea di tendenza Swarovski Crystallizzed. Ecco immagini e prezzi dei bijoux in rosso. Matilde de Bounvilles
Per Bulova è l’ora di una collana
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Quando il bijoux sente l’ora di San Valentino incontra Bulova. La proposta è originale: abbinare in un solo cofanetto un orologio con una catenina con ciondolo a forma di cuore. Il brand specializzato in segnatempo, insomma, ha scelto una via che comprende tutti e due i tipici oggetti regalo, gioiello e orologio. La proposta comprende un orologio in acciaio con quadrante bianco madreperla e ghiera con cristalli. Stesso materiale per il bracciale dell’orologio, con le prime quattro maglie a forma di cuore, ricoperte di cristalli. Stesso discorso per la collana, che è in acciaio e ricoperto di cristalli. Prezzo del cofanetto: 280 euro. Giulia Netrese
Una foglia per Yvone Christa NY
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VicenzaOro è sempre un’occasione per presentare nuove collezioni: è il caso di Yvone Christa, NY, brand fondato da due svedesi (da cui prende i nome) e che ha sede nella Grande Mela. La nuova collezione 2016 è dedicata a un albero: Ginkgo Biloba, pianta tra le più antiche del pianeta e molto utilizzata come pianta ornamentale in parchi, viali e giardini grazie alla notevole resistenza agli agenti inquinanti (ce ne sono molte anche nelle nostre città). È originaria della Cina e molto apprezzata in Oriente. Premesso questo, la collezione di Yvone Christa NY comprende orecchini, pendenti, ciondoli e collane, realizzate con perle e filigrana argentata o dorata. D’altra parte, la tecnica della filigrana, appresa in Italia, è il motivo conduttore delle collezioni del brand. In questo caso i sottili fili di metallo che compongono i gioielli seguono i contorni della foglia di Ginko Biloba, che assomiglia alle ali lobate di una farfalla. Oltre alle perle, i gioielli sono spesso accompagnati da pietre colorate. Matilde de Bounvilles
Morellato, due cuori e una collana
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Quando regalare un cuore se non nel giorno di San Valentino? La collezione Sempreinsieme di Morellato comprende cuori a volontà, distribuiti su collane, braccialetti e orecchini caratterizzati dal simbolo degli innamorati. È il consiglio dell’azienda veneta per un regalo in vista del 14 febbraio (ma va bene anche dopo, l’amore non ha data). La collezione è realizzata in due varianti: acciaio con pendente in madreperla e cristalli per uno stile più essenziale. Oppure in acciaio pvd oro giallo con pendente in pasta di corallo e cristalli è dedicata ai più passionali.
Nudo sul collo
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I fans di Pomellato sanno che la Maison milanese passata sotto le insegne del gruppo francese Kering è piuttosto parca nelle novità. Una di queste si affaccia ora: si tratta di un estensione della collezione Nudo, che da anni è una delle linee di maggior successo. Ora il semplice set composto da una pietra sporgente dalla montatura in oro, con piccole sfaccettature, diventa anche un ciondolo per collana: Nudo Pendant. Un gioiello che si aggiunge, quindi, alla classica serie di anelli grandi e piccoli della collezione. Montate su una catena in oro rosa sono disponibili sei differenti pietre: quarzo Madera, topazio azzurro, ametista, prasiolite, quarzo lemon e topazio bianco. Il prezzo è fissato in 1500 euro. Matilde de Bounvilles
Con Grace96 torna la lira
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Non è vero che l’Italia ha adottato definitivamente come valuta l’euro: Grace96 ha deciso il ritorno alla lira. Il brand di gioielleria, infatti, ha scovato delle vecchie monete da 500 lire (quelle con impresse le Caravelle, in circolazione fino al 1967) e le ha trasformate in ciondoli. Il risultato è una collezione di collane in edizione limitata (fino a esaurimento delle monete) dall’aria vagamente vintage e nostalgica (forse). La box chain, con anelli quadrangolari, è lunga 120 centimetri, realizzata in argento 925, lucido o brunito. Le monete sono autentiche, ma ovviamente fuori corso, e sono state periodicamente acquistate alla Zecca di Stato per essere poi utilizzate in gioielleria. La moneta ha un diametro di 29 millimetri e un peso di 11 grammi. La catena è proposta in due versioni: con diametro di 3 millimetri oppure di 1 millimetri. Ha una superficie diamantata, con finitura artigianale. In più ha un elemento mobile: un piccolo dado che scorre sulla catena e che riporta il logo 96, garanzia di autenticità del gioiello. Prezzo: 407 euro (3 millimetri) oppure 269 euro (1 millimetro). Giulia Netrese
Antonini, Aurea per due
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Agli innamorati piacciono le novità: e per San Valentino ecco arrivare dalla maison milanese Antonini la capsule collection di Aurea. È una piccola aggiunta alla collezione che è stata presentata nel 2013, ma che ora è stata arricchita con due nuovi pezzi, proposti in due differenti versioni: è composta da un ciondolo e un anello, adattabile alla misura del dito, in oro giallo e diamanti champagne. Gli stessi due pezzi sono declinati anche in oro bianco e diamanti bianchi. Come per altri gioielli di Antonini, anche questi sono realizzati con una lavorazione a mano, con piccole martellature sul metallo in cui sono poi incastonati uno a uno i diamanti. È un valore aggiunto in più. Nei due nuovi elementi della collezione questa lavorazione crea una specie di nastro avvolgente. Pendente e anello sono disponibili al prezzo di 2.480 e 3.950 euro. La versione in oro bianco è disponibile da metà gennaio. Giulia Netrese
Il San Valentino di Swarovski
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Swarovski ha un’origine Boema (Repubblica Ceca), ha sede a Zurigo(Svizzera) e ha la produzione a Wattens, in Austria. Premessa questa patente di internazionalità, non è strano che i cristalli Swarovski abbiano successo in tutto il mondo. L’azienda, infatti, è specializzata nella produzione di cristalli di alta qualità. I cristalli, ideati dal boemo Daniel Swarovski nel 1862, sono composti da vetro e piombo (circa il 30%), ma l’esatta formula è gelosamente custodita come segreto industriale. Il logo aziendale è rappresentato da un cigno che sigla ogni prodotto come segno di autenticità. I cristalli Swarovski sono utilizzati da molte aziende di bijoux ma, com’è noto, sono anche utilizzati per le proprie linee di monili. Tra le proposte del brand per San Valentino ci sono i gioielli della linea Attract. Sono bijoux dalla linea classica, che ricordano i più impegnativi (e costosi) gioielli con diamanti. Se proprio non avete in programma di acquistare gioielli in oro bianco e brillanti, questi monili posso essere una scintillante alternativa. Ecco immagini e prezzi. Matilde de Bounvilles
Nina Ricci, la ribelle
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Maria Nielli, nata nel 1883 a Torino, Italia, è diventata una delle grandi firme della moda francese con il nome di Nina Ricci. Il nome deriva dal suo soprannome d’infanzia, Nina, e dal cognome del marito, Luigi Ricci, discendente di un gioielliere fiorentino. Non è quindi strano che, oltre a linee di abiti e profumi, il brand francese proponga anche collezioni di gioielli. A realizzarli, però, non è direttamente Nina Ricci, ma una società francese dalla storia altrettanto antica, il Gruppo GL, fornitore leader di gioiellieri e orologiai. Primo grande produttore francese, ha ricevuto l’etichetta di Living Heritage Company e Joaillerie de France. Sono loro a realizzare collezioni di gioielli come Insoumise (che significa non sottomessa, ribelle), perlopiù in metallo rodiato di colore giallo oro oppure argento. Anche se i bijoux non sono certo di alta gioielleria, conservano tuttavia una loro personalità e, soprattutto, uno stile che si ispira al brand della casa madre. Margherita Donato
Il San Valentino di Borsari Gioielli
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Una nuova collezione dedicata a San Valentino da Borsari Gioielli. Oltre ai modelli della edizione 2015, sono stati inseriti nella linea Borsari in love 2016 nuovi stili e, soprattutto, la nuova base in argento intrecciato, senza chiusura con vari elementi integrati. Per esempio, la sfera dell’amore con quattro simboli in basso rilievo, caratterizzato da un lucchetto, un cuore e un arco con freccia di cupido con quattro cuoricini. Il bijoux è ravvivato dall’aggiunta di zirconi rossi, presente in solitaire, assieme alla targhetta con cuore traforato e con un glitter oro rosé. Tutti e tre questi elementi sono inseriti sia sulla nuova base in argento che su quella classica in metallo intrecciato (calza) rossa, come anche in altri colori.
Borsari Gioielli, brand della veronese Gieffe, azienda della la famiglia Bonato, guarda anche all’estero: il 28 e 29 gennaio sarà presente a Milano all’incontro organizzato dall’Ice con i buyer dei grandi magazzini di Harvey Nichols. L’evento presenterà tutta la sua gamma prodotti, che include le collezioni uomo, donna e ragazzi, per entrare nel ricercato e prestigioso gruppo Harvey Nichols.
Sector, preghiera no limits
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Sector, no limits alla Provvidenza: la nuova collezione Spirit strizza l’occhio al filone della gioielleria religiosa, ma allo stesso tempo conserva un piglio militaresco. Una contraddizione? Mah. Di sicuro queste collane con medaglietta in acciaio, con variante in rose gold, piaceranno a chi cerca qualcosa di semplice, ma allo stesso tempo non vuole abbandonare la tradizione, quella che prevede la catenina con la croce da portare al collo. In alternativa a quella che di solito è abbinata a una funzione religiosa quando si è bambini, ecco la piastrina di tipo militare che, però, porta il segno della croce. Non solo: per i più convinti, ecco la piastrina che ha inciso una preghiera, il Padre nostro. Anche i prezzi sono quasi un miracolo: non si superano i 49 euro. Federico Graglia
Omega, l’ora dei gioielli
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Omega, oltre a una lettera dell’alfabeto greco, è sinonimo anche di orologi. Era un orologio Omega, per esempio, quello indossato dagli astronauti che sono sbarcati la prima volta sulla luna. Così come i segnatempo di molti sportivi, star dello spettacolo, eccetera. Insomma, Omega è uno dei grandi marchi dell’orologeria svizzera, e questo si sa. Meno noto, invece, è che il brand propone anche gioielli di alta gamma. D’altra parte, se ci sono Maison di gioielleria che hanno allargato il campo d’azione agli orologi, perché un brand specializzato in quadranti e lancette non dovrebbe controbattere? Ed ecco la collezione Dewdrop, con orecchini, anello, collana, pendenti e bracciale. La linea è realizzata in oro nelle tre colorazioni giallo, rosa e bianco, in versioni con o senza diamanti. Il design riprende il caratteristico logo di Omega, che reinterpreta la lettera dell’alfabeto greco. Sono gioielli molto classici. E, è proprio il caso di dirlo, è sempre l’ora giusta per regalarli. Matilde de Bounvilles
Messika, miss diamanti
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Nata nel 1972 su iniziativa di André Messika e poi sotto l’occhio esperto di Valérie Messika, la Maison francese con boutique in Rue Saint-Honoré, a Parigi, è giustamente famosa per i suoi diamanti. La famiglia, infatti, è stata per anni attiva nel commercio di diamanti, prima di abbracciare l’arte del gioiello, con un suo stile ben definito. Lo dimostra la collezione Glam’Azone, con pezzi riprodotti solo in cento esemplari. E, nello stile di Messika, utilizza i diamanti con una particolare attenzione. Per esempio, con l’utilizzo di brillanti neri: solo una pietre su 10.000 diamanti è colorata. I gioielli sono realizzati a mano (e lo si capisce anche dal prezzo: un anello parte da 2.900 euro, un bracciale da 10.900), in oro giallo, bianco o rosa, con utilizzo anche di diamanti con taglio smeraldo o ovale, per anelli con doppio, triplo o quadruplo cerchio, bracciali con la medesima foggia, così come orecchini e collana. Margherita Donato
5 pezzi leggendari di Graff
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L’autunno 2015 è stata l’occasione, per Graff, di una passerella a Parigi della sua collezione di gioielli destinati alle grandi occasioni: matrimoni, fidanzamenti, anniversari. Ma di quelli per chi si può permettere capolavori di alta gioielleria. Sono pezzi da ammirare per la loro bellezza e per la qualità delle gemme utilizzate. Come nel caso della spilla Royal Star of Paris, che è stata realizzata utilizzando due diamanti di oltre 100 carati ciascuno: il Graff Sunflower (107,46 fancy yellow con taglio a cuscino) e il Graff Perfection (100 carati, D impeccabile, taglio a pera). Laurence Graff, fondatore e presidente di Graff Diamonds, al momento della presentazione ha detto che è vedere due diamanti di alta qualità di almeno 100 carati ciascuno sullo stesso gioiello è «senza precedenti». Ha ragione. Altro pezzo forte della linea, che mostriamo in questa pagina, è il Collier Bleu de Reve, una collana davvero da sogno, con un diamante taglio briolette fancy vivid blu internamente impeccabile da 10.47 carati, che secondo Graff è «uno dei più rari e raffinati diamanti blu in tutto il mondo». Come se non bastasse, il diamante è accompagnato da uno smeraldo colombiano da 4.22 carati. Il gioiello è progettato in modo che l’elemento centrale possa essere staccato e indossato da solo come una spilla. Che volete di più? Matilde de Bounvilless
Gucci, roar
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Metallo anticato, cristalli colorati Swarovski, uno stile che è sorprendentemente poco affine a quello utilizzato per l’abbigliamento: i fashion bijoux di Gucci sorprendono. Sta a voi decidere se in bene o in male. Fatto sta che quelli che vedete in questa pagina sono gioielli piuttosto vistosi, con una tendenza all’aspetto vintage di oltre un secolo fa: sembrano usciti dagli anni della Belle Epoque, fine Ottocento, non fosse per le dimensioni per nulla anoressiche. La nostalgia per il tempo passato, con pendenti colorati e un metallo che ricorda più l’ottone che l’oro, ha come leitmotiv le sembianze di un leone. La testa che ruggisce sostiene i cristalli dei pendenti e abbraccia le dita quando si trasforma in anello. I prezzi sono quelli che si può permettere un brand come Gucci, noto in tutto il mondo: li trovate nelle didascalie delle immagini. Lavinia Andorno
Le vacanze viste da Armani
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Argento con cristalli bianchi applicati: è la formula per la collezione invernale marchiata Emporio Armani. Realizzata da Fossil, che ha la licenza del marchio, la collezione si inserisce nella scia della tradizione del brand più giovane e easy della casa madre, Giorgio Armani. Lo stile è, come sempre, molto lineare, senza fronzoli, nonostante i cristalli rendano più gentili collane e orecchini. Sui pezzi della collezione non manca il brand con la classica aquila stilizzata, che distingue la linea. I gioielli, comunque, sono sia per donna che per uomo. Quelli per lui hanno un vago sapore militaresco, con la classica piastrina e i bracciali in misto cuoio e metallo. I prezzi: dai 100 ai 250 euro (i prezzi precisi li trovate nelle didascalie delle foto). Giulia Netrese
In crociera con Chanel
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Non è per l’inverno, non è per l’estate, ma è per le vacanze: la collezione crociera di Chanel propone lunghe collane, ma anche chocker e bracciali. Gioielli realizzate con lunghe catene e decori in resina, pasta di vetro a formare perle sintetiche, qualche volta elementi di giada, ma anche strass e plexiglass. Insomma, niente oro o diamanti, smeraldi o rubini: si tratta di bijoux di lusso, a partire dal prezzo: si viaggia in media sopra i mille euro, fino a sfiorare quota 2.000 (i prezzi precisi li trovate nelle didascalie). È una collezione che non dura a lungo, quindi se siete interessati fatevi sotto in fretta. Certo, è una scelta impegnativa da un certo punto di vista: il rapporto tra costo e qualità tiene conto del marchio, le classiche lettere CC rovesciate che si trovano impresse sui vari pezzi e decretano l’appartenenza dei bijoux alla casta del fashion di alta gamma. Si tratta, insomma, di una scelta riguarda innanzitutto la propria dipendenza dal fascino dei brand. A voi l’ardua sentenza. Matilde de Bounvilles
Morellato in ceramica
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Da tempo la ceramica è utilizzata in gioielleria, e anche un brand come Morellato ha in catalogo una linea di gioielli realizzati anche con questo materiale. Contrariamente a quanto si pensa, la ceramica è un elemento resistente. Inoltre, è duttile e può assumere le forme concepite dal designer, specialmente se si tratta di superfici geometriche. Come nel caso della collezione concepita dal brand veneto, in cui vuoti e pieni si rincorrono tra curve e cerchi, con un contrasto cromatico tra il Pvd color oro rosa o tonalità argento del metallo e il nero della ceramica. Come sempre, il prezzo dei bijoux di Morellato è molto contenuto. In questo caso i prezzi oscillano intorno ai 50-30 euro per gli anelli, mentre si sale a 70 euro per le collane con pendente e a 109 per la coppia di orecchini, mentre il bracciale costa 99 euro. Giulia Netrese