Nella collezione 2016 di Giorgio Visconti ci sono 18 linee che vivono di vita propria, ognuna con una caratterizzazione e un suo proprio look a base di oro rosa e bianco e ardite curve. Ne abbiamo già parlato (https://gioiellis.com/le-18-anime-di-giorgio-visconti). Aggiungiamo le immagini di altre quattro: la linea Intreccio comprende un anello in oro rosa a tre fasce con diamanti, un bracciale rigido in oro rosa e diamanti, orecchini in oro rosa a tre fasce e diamanti. La linea chiamata Luna è invece composta da due anelli in oro bianco, dalle linee semplici e sinuose, con diamanti centrali e due due bracciali in oro bianco con il medesimo set. La linea Mistero comprende solo due anelli in oro rosa, dalle linee tonde e irregolari, con spacco al cui interno si trovano dei diamanti. Infine, Onde si compone di due pezzi: un anello dalle linee curve ondulate in oro rosa e bianco con diamanti, e un paio di orecchini con gli stessi elementi. Ecco le immagini. Lavinia Andorno
Coin a tempo di rock
Published on
Rock & Diamonds: quale connubio migliore per passare una serata? Roberto Coin ha chiamato così la collezione che rappresenta una delle novità di rilievo del 2016. E che, nelle previsioni, dovrebbe bissare il successo di Poi et Moi, linea che negli anni scorsi ha riservato molte soddisfazioni al brand veneto. La collezione è anche una novità dal punto di vista dello stile, «rivoluzionaria nel design», la definisce il brand, dato che per la prima volta i diamanti sono abbinati alle borchie, elemento che compare spesso sui capi di abbigliamento legati allo stile glam-rock degli anni Settanta. «Mentre i diamanti addolciscono e scaldano ogni gioiello con la purezza della loro luce, la forma audace e controcorrente è creata su misura per le rock girl contemporanee, coraggiose e travolgenti che non possono resistere all’eleganza», recita la comunicazione della Maison. La collezione è realizzata in oro rosa con diamanti neri, oro bianco con diamanti bianchi. Prezzi: dai 3 mila per l’anello anello più sottile in oro rosa, che costa un po’ meno della versione in oro bianco, ai 39 mila euro del bracciale. M.d.B.
Garavelli in orbita con un pendente
Published on
La collezione Drago è ormai un classico del brand Garavelli Aldo (https://gioiellis.com/garavelli-95-anni-con-il-drago). Ma come tutte le collezioni continuative, si rinnova. Lo stile rimane lo stesso, ma vengono aggiunti nuovi pezzi, che l’azienda di Valenza sta portando in giro per il mondo, da Hong Kong a New York, passando per VicenzaOro, ovviamente. Drago, inoltre, è una collezione molto innovativa dal punto di vista tecnico, elementi in oro 18 carati che si rincorrono come la superficie a scaglie di un drago, appunto. I pezzi assumono colorazioni diverse, dall’oro giallo all’oro rosa al pavé di diamanti, alla colorazione nera, fumé o champagne. Tra le novità di Garavelli c’è, inoltre, un omaggio alla saga spaziale di Guerre Stellari: un elaborato pendente a sei punte in oro rosa e diamanti bianchi e brown che piacerebbe di sicuro alla principessa Leia (e non solo a lei). M.B.
Just Cavalli al sole
Published on
Diciamolo: l’estate è la stagione dei colori forti, forse degli eccessi, di sicuro della esibizione di passioni, magari un po’ esagerate. Le nuove collezioni di gioielli firmati Just Cavalli sembrano sintonizzate su questo mood solare, caldo, accanto alla classica linea stilistica che mischia lo stile metropolitano e il rock. È il caso della collezione Just Sun, con pezzi che non a caso si ispirano alla forma della stella più luminosa del cielo. Un simbolo dell’estate, che è anche coerente con le immagini presenti sulle stampe delle nuove collezioni di abbigliamento di Just Cavalli, che per qualche aspetto si richiamano agli anni Cinquanta. Si tratta di bijoux che si fanno notare, probabilmente con il desiderio di esibire anche la firma dello stilista. Per quanto riguarda i materiali, i gioielli sono realizzati in acciaio o con finitura Pvd oro giallo, cristalli bianchi, catene lavorate, monogramma Just Cavalli. La linea comprende due collane, due bracciali, un paio di orecchini. Lavinia Andorno
Emporio Armani per due
Published on
Emporio Armani apre ufficialmente la stagione primavera-estate 2016. Il brand prodotto da Fossil ha pronti nuovi fashion-bijoux, che seguono il consueto stile del brand italiano: forme semplici, moderne, ma allo stesso tempo con curve e angoli ben studiati. Non stonano, insomma, con le collezioni pret-a-porter del marchio. Anche i materiali sono più o meno gli stessi delle collezioni precedenti: acciaio lucido bianco o Rose Gold IP, in alcuni casi con l’aggiunta di fiori in resina, oppure cristalli, madreperla, perle coltivate. Le linee sono due: una al femminile, in metallo rosa, in alcuni con fiori di resina applicati, e una versione maschile, dal piglio militaresco. Prezzi modici (li trovate nelle didascalie). Cosimo Muzzano
Un bacio da Roberto Demeglio
Published on
Alla vigilia di Baselworld qualche Maison anticipa le novità per la fiera dedicata a orologi e gioielli: è il caso di Roberto Demeglio, che alla kermesse svizzera presenta un’evoluzione di Joy, collezione di bracciali e anelli. Il designer torinese con una lunga tradizione alle spalle sottolinea, innanzitutto, l’anello con bocca, rossa di rubini. Disegnata a mano ispirandosi alle labbra carnose di Angelina Jolie, l’anello Joy è disponibile in due dimensioni, fino a 3,83 carati. È montato su un sistema a molla ricoperto da centinaia di piccoli anelli d’oro rosa: in questo modo si adatta meglio alla dimensione delle dita. Con lo stesso sistema di piccoli anelli flessibili è la versione Fatima, la classica mano orientale in oro rosa, diamanti neri, bianchi e rubini, mentre la bocca è utilizzata anche per il bracciale Joy. Ci sono, inoltre, la forma a croce e l’occhio, in versione anello o bracciale, sempre montati sulla struttura a molla e nelle tre varianti di colore dell’oro. L’Evil Eye, per scacciare la sfortuna e la Mano di Fatima sono realizzati con diamanti bianchi, neri e brown, rubini e zaffiri. Lavinia Andorno
I frutti della Quercia
Published on
I grandi gioielli di Valenza sono rappresentati anche da Carlo Luca della Quercia. Che in realtà sono due persone: la storia inizia nel 1997, quando il gioielliere Giovanni della Quercia assieme ai figli Carlo e Gian Luca, costituisce l’azienda. Niente di improvvisato: la tradizione orafa si trasmette di padre in figlio, ma è necessario un salto di qualità dopo che Carlo ha terminato gli studi a New York alla Gia e alla N.Y. University, mentre Gian Luca ha completato la formazione artistica a Milano e Londra. Il salto è sul mercato mondiale, ma senza dimenticare i segreti della produzione di alta qualità e la lavorazione artigianale. La quale, nel caso specifico, affonda le radici nei primi scorci del secolo scorso, tanto che Carlo Luca della Quercia può avvalersi dei disegni dei gioielli stile Deco dei primi anni Venti, come raccontano loro stessi. Insomma, la tradizione: come nel caso della serie di bracciali serpente, in oro, smalto a caldo in diverse tonalità di colore, madreperla e persino in legno. Tutti i modelli possono essere ulteriormente adornati da pietre preziose incastonate a pavé sulla testa e battute negli occhi. Oppure, degli anelli con grandi pietre colorate, le collane e, soprattutto, la lavorazione minuziosa dei singoli pezzi. Un’abilità che consente all’azienda di lavorare in gran parte anche per altre Maison di primo piano, che si rivolgono a loro per realizzare gioielli di particolare valore. Come dare loro torto, vista la qualità dei gioielli che producono? Giulia Netrese
Carlo Luca della Quercia
I bracciali a tempo di Van Cleef & A.
Published on
Ci sono gioielli che, tra l’altro, segnano il tempo. Non sono orologi, ma oggetti preziosi con un paio di piccole lancette. Insomma, gioielli con un piccolo aspetto di utilità oltre al piacere di brillare alla vista. Un esempio lo si è visto a Ginevra, all’annuale Salon International de la Haute Horlogerie. Tra i preziosi oggetti in mostra tra le sale ovattate spiccavano le proposte di Van Cleef & Arpels. In particolare, il bracciale-orologio Rubis Secret: un pezzo unico in oro bianco e rosa, coperto di 115 rubini ovali del Mozambico (151,25 carati totali). Le pietre sono accuratamente allineate su tre file ancora, liscio, nonostante le leggere variazioni di taglio, da ovale a cuscino. Ogni riga di rubini è separata da quattro file di diamanti. Non è l’unico «gioiello da tempo» di Van Cleef & Arpels: Pompon è un gioiello che può essere indossato come una collana o un braccialetto a cui si può aggiungere l’orologio al quarzo alla fine della nappa. Uno stile che ricorda gli anni 1940 e 1950, secondo quanto fa sapere la Maison parigina. Meno fantasioso, ma altrettanto lussuoso, i bracciali-orologio Fiocco di neve e fiocco di neve Fleurette. Hanno forme più tradizionali, a parte il fatto che sono ricoperti di diamanti bianchi: uno stile non molto comune in metropolitana o in ufficio. Il primo bracciale ha una cassa in platino 20 millimetri con la lunetta, quadrante bianco e cinturino in platino tempestato di diamanti. Il secondo è una versione 18 millimetri con molto gli stessi materiali, dettagli simili ma un aspetto leggermente diverso. Federico Graglia
Decolla il falco di Coin
Published on
Da sempre Roberto Coin fa collezione di animali preziosi. Il gioielliere veneto, star in Usa, si è già cimentato con cavalli, tigri, cobra a cui, da qualche mese, si è aggiunto anche questo falco, un uccello rapace sotto forma di anello e bracciale. Le piume sono realizzate con strisce di oro tempestate di diamanti bianchi e neri, mentre l’occhio del falco è in pietra onice. Il tutto è montato su uno scintillante oro rosa. Un gioiello perfetto per far volare la fantasia e la vanità assieme.
Antonini, tributo ad Archimede
Published on
Una piccola anteprima della nuova collezione che Antonini presenterà a Baselworld 2016. Si chiama Siracusa. Un omaggio alla città siciliana? Non esattamente: è una dedica al padre della geometria, Archimede, che a Siracusa visse ed elaborò quei teoremi che ancora oggi portano il suo nome e sono utilizzati. Il geniale scienziato e matematico, specializzato anche in ottica e meccanica, ha permesso, in fondo, anche la realizzazione dei gioielli come quelli che presenta Antonini: cerchi, ellissi, curve che si intersecano formando croci ed orbite. Per fortuna per indossarli non è richiesto nessun esame di geometria: si può semplicemente ammirare le morbide evoluzioni di rette d’oro punteggiate da diamanti. La collezione comprende un bracciale, ma anche anelli di diverse dimensioni che possono essere combinati fra loro sullo stesso dito a diverse altezze delle falangi, grazie al diametro più largo e più stretto. L’oro può essere giallo o bianco, anche con una versione full pavé. Non resta che ringraziare Archimede. Matilde de Bounvilles
La primavera di Skagen
Published on
La primavera danese non è differente da quella del resto del mondo: così Skagen, brand del Paese scandinavo rinnova la sua proposta con l’arrivo della nuova stagione. La collezione per la primavera 2016 si ispira all’artista danese di origini islandesi Olafur Eliasson, che unisce il senso del colore (nordico, però) e i paesaggi naturali. Skagen punta su semplici forme geometriche e materiali come il vetro di mare, elemento stilistico distintivo del brand, e i toni dell’oro rosa. È uno stile molto nordico: il marchio fondato nel 1989, non a caso, si ispira all’omonimo villaggio di mare dove il Mare del Nord e il Mar Baltico si incontrano. Ecco le immagini dei nuovi bijoux. Margherita Donato
Le Tentazioni di Giorgio Visconti
Published on
Bracciali elasticizzati in oro bianco con ciondoli di varie forme in oro bianco e rosa: tu chiamale, se vuoi, Tentazioni di Giorgio Visconti. Si chiama così, infatti, una delle 18 linee di Anima, una super collection firmata Giorgio Visconti di cui vi abbiamo parlato qui. Quella del 2016 è una valanga di pezzi articolati su tante linee, che non dimenticano la loro origine che scaturisce dalla alta artigianalità orafa. Tutte le lavorazioni, dalle più classiche fino a quelle più di design, sono realizzate a mano e ogni pietra è incastonata con la maestria unica degli artigiani di Valenza. La linea Tentazioni, in particolare, punta sulla portabilità e, quindi, sulla adattabilità. I bracciali sono uniti a ciondoli che hanno forme inusuali: una piccola automobile in oro rosa, un fiore con in mezzo un piccolo diamante, un cavallo a dondolo, una tartaruga. Quali tentazioni possono rappresentare? Mah, ognuno è libero di aggiungere la sua risposta. In ogni caso, ecco le immagini. Margherita Donato
Un bracciale per Stroili e «After»
Published on
After, cioè dopo, cioè dopo il successo di After, libro dalla scrittrice americana Anna Todd, Stroili dedica alla saga un gioiello speciale. Il bracciale After by Stroili raffigura il simbolo dell’infinito, unione di due cuori leggermente asimmetrici che si toccano per non lasciarsi mai. Che poi è il concetto espresso nelle pagine dei romanzi della serie: come tatuaggio al polso del protagonista, i charms nel bracciale che regala alla sua amata. E come il bracciale dell’amore After by Stroili, realizzato in argento 925% e zirconi in due colorazioni, rodiata e rosata. Il gioiello si troverà boutique Stroili a partire dall’8 marzo. Prezzo: 19,90 euro. Ci sarà anche una versione in oro 18kt con diamanti, ma è destinato alla vincitrice (o al vincitore) di un concorso speciale firmato Stroili e Sperling & Kupfer (casa editrice di After), che inizierà sempre nel giorno della festa della donna. Chi acquisterà un volume della serie, collegarsi al sito www.stroilioro.com o www.sperling.it, potrà scaricare la cartolina e compilarla per partecipare al concorso.
Sorprendente Cardillo
Published on
Dall’industrial design ai gioielli, quelli di AMCardillo, marchio italiano surrogato dal nome della sua creatrice, Anna Maria Cardillo, di professione architetto e designer. La progettista ha messo la sua professionalità al servizio dei bijoux. Il suo stile è fatto di geometrie sottolineate, ma anche portabilità, unite a una realizzazione artigianale e quindi composta quasi da pezzi unici. La designer ha così creato una serie di gioielli che utilizzano materiali a volte sorprendenti, come la rafia, spesso lavorata a crochet, filati in lurex e laminati, corda di juta o di puro lino, legni, vetro soffiato e persino il cemento. Non sono bizzarrie: Anna Maria Cardillo, tra l’altro, è stata selezionata a gennaio 2015 per il Progetto Dialoghi AGC-JJDA, mostra itinerante sul gioiello contemporaneo in Giappone e in Italia.
Veniamo ai suoi gioielli. La prima collezione, Zero, girava intorno alla elaborazione della catena, elemento principe nel mondo del bijoux, con collane composte da anelli e/o maglie di una catena dalle volumetrie esuberanti, lunghe o girocollo, tutte realizzate con pelle e rafia lavorata a crochet. Gli anelli della collezione Come tu mi vuoi, invece, sono stati realizzati a mano assemblando stringhe elastiche, per indossare l’anello in modi differenti, in modo da evidenziare un colore piuttosto che un altro. L’ultimo progetto è City, una serie di capsule collection tributo ad alcune tra le più importanti città, la prima è Melbourne. Ecco una selezione del suo lavoro.
Talento sull’onda
Published on
La Maison milanese Talento Italiano (ne abbiamo già parlato qui: https://gioiellis.com/cerchio-talento-italiano) fondata da Antonio Sartori nel 1994 ha sempre seguito una propria idea della gioielleria. E questo è un buon punto di partenza, perché senza una precisa identità non si va molto lontano. Per il 2016 il brand presenta una nuova linea, Ocean, sempre ispirata alle curve alla base della collezione Ricami. Oceano, come esprime il nome, è invece un omaggio al mare, a quello vasto e senza fine. In questo caso il concetto è tradotto in gioielli realizzati in oro 18 carati, con diamanti bianchi abbinati a quelli brown incastonati nelle sue onde. Non è l’unica novità: la collezione Dalia si ispira, invece, al fiore originario del Sudamerica. I gioielli sono in oro rosa e bianco 18 carati, con l’aggiunta di diamanti bianchi e brown. Il metallo è inoltre rodiato con sfumature in bianco e nero, un tocco che sembra aggiungere delle pennellate di mistero ai singoli pezzi, che pubblichiamo in questa pagina. Matilde de Bounvilles
Un Bliss per la Festa della donna
Published on
Ebbene sì, c’è anche un modo più interessante del solito per celebrare l’8marzo, la festa dedicata alle donne: regalare un gioiello. Ok, costa più di un mazzo di mimose (o della classica cena tra amiche), ma in compenso una settimana dopo sarà ancora lì a ricordare chi l’ha donato. Giusto? Insomma, non è una scelta così strana a pensarci. Ed ecco, infatti, che dalle aziende arrivano le proposte per un gioiello da regalare alla propria donna (o regalarselo?). Per esempio, Bliss propone questo bracciale in oro, diamanti e quarzo citrino della collezione Myself. Prezzo: 429 euro.
Cruciani per lui, tra Swarovski e nodo celtico
Published on
Cruciani, il re dei braccialetti di stoffa, vuole legare i polsi di un maggior numero di uomini: per loro ecco due novità: Cristallo for men e Knots. Il primo braccialetto è sempre in tessuto macramè, con la icona del quadrifoglio e applicazioni di cristalli Swarovski. I colori: dal blu navy al grigio antracite, fino al nero. Prezzo: 20 euro. Cruciani C: Knots bracelet prende il nome dal nodo celtico, simbolo di forza e con un fascino un po’ fantasy. Colori: blu, nero, grigio e cammello, fino a rosso acceso e petrolio. Prezzo: 10 euro.
Si chiama Amorini: è il nome di una collezione di Oro di Sciacca, che viene suggerita in occasione di San Valentino. Il nome, in effetti sembra appropriato. Oro di Sciacca è una gioielleria siciliana specializzata nella lavorazione del corallo. E Amorini è una linea che esalta l’abilità nella realizzazione di gioielli con questo ormai sempre più raro materiale: orecchini, bracciali e spille hanno angioletti intagliati nel corallo rosso. Ma non è l’unica scelta possibile. Se cercate un anello, ecco la Collezione Essenze. In questo caso il soggetto è un mazzo di fiori, realizzato sempre in corallo rosso.
Kors primaverile
Published on
Anche Kate Middleton è sensibile al fascino degli stilisti e poche settimane fa ha indossato un completo firmato Michael Kors. Il designer americano è un brand internazionale che, come Armani o Stella McCartney, conta fans in tutte le fasce di età e di censo. Come sanno bene i lettori di Gioiellis.com, Kors firma anche almeno due collezioni l’anno di gioielleria o, meglio, di fashion bijoux. Come è il caso per la collezione primavera-estate 2016, che presentiamo in queste immagini. Come sempre, il valore aggiunto è la firma del brand, ben visibile sulle chiusure o sulle parti del gioiello più in mostra. I materiali, invece, sono i consueti: acciaio trattato con galvanica per ricoprirlo di color Rose o Yellow Gold IP, mentre quarzo rosa e cristalli servono a rendere luccicanti bracciali, pendenti, anelli e orecchini. In alcuni modelli è stato invece utilizzato l’acetato, materiale sintetico, nei colori nero e sabbia. Nelle didascalie, oltre alla descrizione, trovate anche i prezzi della collezione. Matilde de Bounvilles
Una Novella per Nouvelle Bague
Published on
Nouvelle Bague, cioè la fantasia applicata all’elemento geometrico più perfetto, il tondo, in infinite varianti: dopotutto il cerchio è una forma unica, senza soluzione di continuità: non ha inizio né fine. E su questo principio nel 1971 Leopoldo Poli ha fondato a Firenze il brand che è diventato una dei più originali nel panorama della gioielleria. Ora la Maison toscana lancia nuove linee di prodotto. Per esempio la collezione Novella, che prende il nome dalla chiesa più nota di Firenze dopo Santa Croce, cioè Santa Maria Novella. Questa linea punta sul colore utilizzato dai bracciali, studiati con una nuova forma più sottile e un nuovo sistema di chiusura. A Novella si affianca la linea Papaveri che, come indica il nome, elabora la decorazione dei bracciali ispirandosi al fiore di campo, rosso e delicato. Infine, Petali: anche questa è una collezione che prende la forma dei fiori con vivaci colorazioni di smalto, dai colori forti e contrastanti e impreziositi con diamanti bianchi e blu. Margherita Donato