I grandi gioielli di Valenza sono rappresentati anche da Carlo Luca della Quercia. Che in realtà sono due persone: la storia inizia nel 1997, quando il gioielliere Giovanni della Quercia assieme ai figli Carlo e Gian Luca, costituisce l’azienda. Niente di improvvisato: la tradizione orafa si trasmette di padre in figlio, ma è necessario un salto di qualità dopo che Carlo ha terminato gli studi a New York alla Gia e alla N.Y. University, mentre Gian Luca ha completato la formazione artistica a Milano e Londra. Il salto è sul mercato mondiale, ma senza dimenticare i segreti della produzione di alta qualità e la lavorazione artigianale. La quale, nel caso specifico, affonda le radici nei primi scorci del secolo scorso, tanto che Carlo Luca della Quercia può avvalersi dei disegni dei gioielli stile Deco dei primi anni Venti, come raccontano loro stessi. Insomma, la tradizione: come nel caso della serie di bracciali serpente, in oro, smalto a caldo in diverse tonalità di colore, madreperla e persino in legno. Tutti i modelli possono essere ulteriormente adornati da pietre preziose incastonate a pavé sulla testa e battute negli occhi. Oppure, degli anelli con grandi pietre colorate, le collane e, soprattutto, la lavorazione minuziosa dei singoli pezzi. Un’abilità che consente all’azienda di lavorare in gran parte anche per altre Maison di primo piano, che si rivolgono a loro per realizzare gioielli di particolare valore. Come dare loro torto, vista la qualità dei gioielli che producono? Giulia Netrese
Carlo Luca della Quercia