Baselworld - Page 5

I due Mystery di Jacob & Co

Mystery of Muzo, due eccezionali bracciali di Jacob & Co con due altrettanto eccezionali smeraldi ♦

I misteri, a volte, è meglio non svelarli. Altre volte, invece, la cosa migliore da fare è osservarli da vicino. È il caso di Mystery of Muzo, presentato a Baselworld da Jacob & Co. Si tratta di due braccialetti caratterizzati da smeraldi con taglio a pera (abbastanza inusuale), di 74.33 carati e 70.57 carati. Sono pietre colombiane (Muzo è il nome dell’azienda che estrae le pietre nella miniera), dal colore vivido, che rendono il mistero davvero affascinante. La Maison di Ginevra specifica che per realizzare i due bracciali ci sono voluti due anni.

Come se non bastassero le due eccezionali pietre, i bracciali mostrano un motivo geometrico realizzato con spinello nero tagliato a mano, su oro bianco 18 carati. Inutile dire che i bracciali sono un pezzo eccezionale, non solo per la loro ispirazione art-deco, ma anche per i 118.13 carati di diamanti taglio brillante che avvolgono intorno i bordi di ogni bracciale, come raggi che scaturiscono dal vertice dei due smeraldi. Per i Mystery rimane solo un mistero: chi riuscirà ad acquistare questi due memorabili pezzi di alta gioielleria? Giulia Netrese





Jacob & Co, i bracciali Mystery of Muzo
Jacob & Co, i bracciali Mystery of Muzo

Collana a serpentina in oro e diamanti presentata a Baselworld
Collana a serpentina in oro e diamanti presentata a Baselworld
Collana in diamanti e smeraldi, indossata a Baselworld
Collana in diamanti e smeraldi, indossata a Baselworld
Collana con diamanti bianchi e fancy yellow presentata a Baselworld
Collana con diamanti bianchi e fancy yellow presentata a Baselworld
Orecchini dal catalogo di alta gioielleria di Jacob & Co. DIamanti bianchi e fancy yellow
Orecchini dal catalogo di alta gioielleria di Jacob & Co. DIamanti bianchi e fancy yellow
Anello Moi et Toi con diamanti gialli e rosa
Anello Moi et Toi con diamanti gialli e rosa
Orecchini chandelier in diamanti bianchi e fancy yellow e pink
Orecchini chandelier in diamanti bianchi e fancy yellow e pink
Anello dal catalogo di alta gioielleria di Jacob & Co. DIamanti bianchi e fancy yellow
Anello dal catalogo di alta gioielleria di Jacob & Co. DIamanti bianchi e fancy yellow
Collana con pendente in diamanti bianchi, diamante rosa e raro diamante verde-blu
Collana con pendente in diamanti bianchi, diamante rosa e raro diamante verde-blu
Anello cocktail  caratterizzato da un diamante da 3.65 carati certificato GIA e HRD, con pavé di diamanti rosa e diamanti bianchi
Anello cocktail caratterizzato da un diamante da 3.65 carati certificato GIA e HRD, con pavé di diamanti rosa e diamanti bianchi
Anello con diamanti bianchi, un diamante rosa taglio cuscino e un diamante verde-blu intenso
Anello con diamanti bianchi, un diamante rosa taglio cuscino e un diamante verde-blu intenso

Jacob Arabo, presidente e fondatore della Maison
Jacob Arabo, presidente e fondatore della Maison







Swarovski-Lagerfeld a settembre

Anticipazione: a settembre i gioielli di Swarovski firmati Karl Lagerfeld ♦

Per ora non se ne sa molto. A Baselworld, però, Swarovski ha anticipato quella che sarà il lavoro di Karl Lagerfeld per la Maison austriaca. La partnership prevede una prima collezione con bijoux dal prezzo accessibile, cioè tra 50 e 250 euro. La collezione è composta da tre linee di gioielli: Ikonic, che si ispira a un rock-chic, con catene, ciondoli e orecchini.

La seconda linea di bijoux è, invece, Klassic Karl, che utilizza la firma autografa del creatore e la sagoma del suo gatto, Choupette. La terza linea è, invece, Essentials, che dovrebbe essere quella posizionata più in alto. Per ora ci sono solo due immagini, di cui una postata su Instagram, relative alle nuove collezioni. Da notare che il marchio di Karl Lagerfeld appartiene a un fondo d’investimento di private equity, Apax Partners, ed è utilizzato per la sua rete di punti vendita, sia multi o mono-marca, circa 80 negozi in tutto il mondo. Saranno probabilmente loro a distribuire le tre collezioni di gioielleria-fashion. Lavinia Andorno





Da Instagram: bijoux di Lagerfeld per Swarovski
Da Instagram: bijoux di Lagerfeld per Swarovski

La modella brasiliana Luma Grothe, scelta per indossare la collezione di Karl Lagerfeld, Ikonic
La modella brasiliana Luma Grothe, scelta per indossare la collezione di Karl Lagerfeld, Ikonic

Karl Lagerfeld
Karl Lagerfeld







La Fenice di Faidee

The Grand Phoenix, spettacolare collana di diamanti e rubini di Faidee ♦

Ci sono specializzazioni noiose, ripetitive, alienanti. Ma ci sono anche specializzazioni che sono eccitanti, stimolanti, creative. È il caso di Faidee, un nome che è associato a un colore: il rosso. Faidee, infatti, è specializzata in una pietra, il rubino. Riesce a scovare le gemme più colorate, impressionanti e, ovviamente, costose. A Baselworld l’azienda ha presentato The Grand Phoenix, una collana che si compone di 24 rubini sangue di piccione per 59,83 carati, e diamanti incolori colore D, chiarezza e FL, per 100.21 carati. Le pietre della collana sono composte con i diamanti taglio a pera o marquise composti attorno ai rubini come fossero ali aperte del mitologico uccello che rinasce dalle ceneri. «Il Gran Phoenix è un capolavoro eccezionale: una collezione di rubini impeccabile che copre oltre quattro generazioni. Trovare un singolo rubino di questo calibro è un compito arduo, ma con la nostra passione e il desiderio di eccellere oltre la perfezione, siamo riusciti a tagliare un traguardo mai raggiunto nella storia della gioielleria», ha spiegato il direttore della Maison, Ravi Lunia. La collana sarà mostrata a Monte-Carlo dalla storica gioielleria Stardust, all’Hotel Hermitage, Salon Belle Epoque nell’agosto 2017 (1-21 agosto).

La collana non è il primo pezzo strabiliante di Faidee, che vanta oltre un secolo di vita. È stata fondata da Roop Chand Lunia, noto anche come il Re dei rubini birmani. Suo nipote, Rajeev Lunia, è ora a capo dell’azienda di famiglia. Christie’s e Sotheby’s hanno venduto gioielli dalla collezione privata di Faidee a prezzi record: il Ratnaraj ruby, con una pietra da 10,5 carati e diamanti è stato venduto per 10,2 milioni di dollari, il Mogok’s Fiery Red a settembre è stato venduto per 10,3 milioni, e la collana di rubini e diamanti The Red Emperor è stata venduta da Sotheby per 9,9 milioni, record mondiale. Federico Graglia





Particolare di The Grand Phoenix
Particolare di The Grand Phoenix

The Grand Phoenix
The Grand Phoenix
La modella ucraina Anna Andres, ambasciatrice di Faidee con la collana The Grand Phoenix
La modella ucraina Anna Andres, ambasciatrice di Faidee con la collana The Grand Phoenix
Collana e orecchini di Faidee
Collana e orecchini di Faidee
Bracciale con diamanti e rubini
Bracciale con diamanti e rubini
Anello con rubini
Anello con rubini

Bracciale venduto per 3,5 milioni da Christie's
Bracciale venduto per 3,5 milioni da Christie’s







Gli echi barocchi di Barbara Haas

Tra Firenze, barocco ed espressionismo: il lavoro della designer tedesca Barbara Haas ♦

Nell’Ottocento nobili e artisti inglesi e tedeschi scendevano a Sud, in Italia, per il Grand Tour, lungo viaggio che serviva ad allargare la cultura e le esperienze. L’Italia conserva ancora un fascino speciale per molti nordici, in particolare per chi si occupa di gioielli. La designer tedesca Barbara Haas è una di questi. Ha frequentato e si è diplomata all’Accademia di belle Arti di Firenze e, aspetto forse non secondario, si è sposata con un italiano. Ma, probabilmente, sono state le stratificazioni culturali della città a rimanere più impresse nell’animo di Barbara Haas.

Tornata in Germania e stabilita nella culla della gioielleria, Pforzheim, la designer ha iniziato a concepire e produrre gioielli che riportano, con la sua elaborazione, motivi rinascimentali e barocchi: fiori, putti, riccioli sono realizzati con argento e lacche colorate. Utilizza anche la tecnica della filigrana, un altro classico della oreficeria italiana. Ma non solo. È divide il proprio tempo con la scultura: realizza statue e opere in legno, bronzo o pietra. Anche se in questo caso la scuola fiorentina sembra abbinata con quella espressionista nata in Germania. Lavinia Andorno

Anelli con putti
Anelli con putti
Anelli in argento e lacca
Anelli in argento e lacca
Scultura di Barbara Haas
Scultura di Barbara Haas
Anelli in argento placcato e lacca
Anelli in argento placcato e lacca
Anelli Filigranetto
Anelli Filigranetto
Ciondolo e pendente della collezione Olimpia
Ciondolo e pendente della collezione Olimpia
Anelli di Barbara Haas
Anelli di Barbara Haas
Anello dedicato ai 250 anni di Pforzheim
Anello dedicato ai 250 anni di Pforzheim


Nebula e Sole per Mattia Cielo

Le novità di Mattia Cielo si ispirano al cielo: Nebula e Sole ♦

Prima ci sono stati l’Armadillo, il Vulcano, il Pavone. A che cosa poteva ispirarsi uno dei più innovativi designer italiani, Mattia Cielo? In un certo senso a Baselworld 2017 ha presentato qualcosa che si ispira a se stesso o, meglio al cielo. Due novità sono costituite, infatti, dalle collezioni Nebula (it means cloud in latin language) e Sole. Due elementi che dominano il cielo, appunto.

Come in passato, l’immagine delle creazioni di Mattia Cielo è stata affidata Fred Leveugle, uno dei fotografi più quotati per soggetti femminili, che ha giocato molto sul contrasto di luci e ombre. E come in passato, le nuove proposte del gioiellerie di Vicenza giocano sia sul piano della forma, che su quello della invenzione, che non dimentica la sfida tecnologica. Nebula, per esempio, raggiunge l’obiettivo di produrre riflessi e leggerezza con l’utilizzo di materiali come il titanio e carbonio, accanto al pavé di diamanti mobile e all’oro bianco. La collezione Sole, invece, punta sul movimento degli elementi che la compongono: è realizzata in oro bianco e rosa, ammorbidita da bordi arrotondati che moltiplicano le riflessioni, mentre la componente mobile è sia un pavé rettangolare di diamante o di un singolo diamante.

Anello in oro bianco con pavé rettangolare di diamanti della collezione Sole
Anello in oro bianco con pavé rettangolare di diamanti della collezione Sole
Bracciale in oro rosa con elementi scorrevoli anulari in oro e diamanti della collezione Nebula
Bracciale in oro rosa con elementi scorrevoli anulari in oro e diamanti della collezione Nebula
Fred Leveugle per Mattia Cielo
Fred Leveugle per Mattia Cielo
Bracciali con elementi mobili
Bracciali in oro rosa e diamanti con elementi mobili. Immagine di Fred Leveugle
Anello Pavone. Immagine di Fred Leveugle
Anello Pavone. Immagine di Fred Leveugle
Bracciale in oro bianco. Immagine di Fred Leveugle
Bracciale in oro bianco. Immagine di Fred Leveugle
Collana Ghiaccio in oro bianco, titanio e diamanti. Bracciale in oro bianco. Immagine di Fred Leveugle
Collana Ghiaccio in oro bianco, titanio e diamanti. Bracciale in oro bianco. Immagine di Fred Leveugle
Collana con pendente Ghiaccio, in oro rosa e diamanti. Immagine di Fred Leveugle
Collana con pendente Ghiaccio, in oro rosa e diamanti. Immagine di Fred Leveugle
Girocollo in oro e diamanti. Immagine di Fred Leveugle
Girocollo in oro e diamanti. Immagine di Fred Leveugle



Il tempo vola con Graff

Per Graff è l’ora del nuovo bracciale-orologio Princess Butterfly Secret Watch, in quattro diverse versioni ♦

A Baselworld è l’ora di Graff Diamonds. La grande Maison londinese, specializzata in gioielli con diamanti straordinari, prende una strada parallela e presenta una nuova versione del bracciale che ha nascosto anche un quadrante con orologio. Ma è la costruzione del gioiello segnatempo che è fuori dell’ordinario. Il gioiello si chiama Princess Butterfly Secret Watch e segue la linea degli altri pezzi simili presentati anche nel 2016.

Fa parte di quella serie di bracciali di alta gioielleria che nascondono un orologio seguendo le consuetudini di un secolo fa, quando, per una donna era considerato volgare indossare un orologio. Altri tempi. Ora questi gioielli sono ovviamente tutto fuorché orologi da consultare per andare a un appuntamento. In ogni caso Princess Butterfly Secret Watch si rivela come uno dei gioielli più impressionanti di Baselworld. È realizzato con diamanti e pietre preziose che aprono le ali della farfalla, con la tecnica dell’invisibile setting. Si tratta di un sistema introdotto da Van Cleef & Arpels negli anni Trenta: piccoli binari guidano al loro posto le pietre, che scorrono grazie a una minuscola scanalatura sulla superficie inferiore. Per vedere l’ora si schiaccia uno dei diamanti sulla superficie: un meccanismo nascosto svela il quadrante.

Un altra difficoltà per realizzare questo tipo di gioielli è trovare tante pietre che abbiamo lo stesso identico colore. Il bracciale orologio utilizza oro bianco e 66 diamanti baguette. Le ali di farfalla sono disponibili in quattro diverse varianti: diamanti, rubini, zaffiri e diamanti con zaffiri. Margherita Donato





Princess Butterfly Secret Watch
Princess Butterfly Secret Watch aperto

Princess Butterfly Secret Watch chiuso
Princess Butterfly Secret Watch versione 2017 chiuso
Graff, Princess Butterfly con diamanti bianchi
Graff, Princess Butterfly con diamanti bianchi
L'orologio bracciale aperto
L’orologio bracciale aperto
È lei la principessa?
È lei la principessa?

Graff, Princess Butterfly Secret Watch con diamanti
Graff, Princess Butterfly Secret Watch con diamanti







Doppia sorpresa a Baselworld

Baselworld 2017 compie cento anni e presenta due sorprese: meno espositori, ma le aree Les Ateliers e Design Lab ♦

Apertura ufficiale di Baselworld, che compie un secolo. Nel 1917 aveva debuttato con 29 aziende di orologi. Oggi i produttori di segnatempo presenti sono 220. In più, c’è tutto il settore della gioielleria. Ma il compleanno centenario si celebra anche in un momento poco fausto dal punto di vista del mercato. «Sono stati 12 mesi difficili e hanno costretto alcuni operatori ad abbandonare l’industria dell’orologeria o della gioielleria», ha ammesso Sylvie Ritter, managing director di Baselworld. Quest’anno gli espositori sono scesi del 13,3%, da 1.500 a 1.300. E questo calo è il terzo, dopo due anni consecutivi in cui espositori e buyer sono risultati in contrazione del 3%. Per questa ragione la fiera deve trasformarsi.

Sylvie Ritter
Sylvie Ritter

«Questo processo di trasformazione dovrà sempre prediligere la qualità alla quantità. A titolo di prova, per questa edizione abbiamo deciso di respingere alcuni espositori. È una scelta, la nostra scelta», ha annunciato. Parole che hanno sorpreso molti. In ogni caso, sembra di capire, è stato lo spazio espositivo più ampio a creare nuove opportunità. «In particolare, questi adattamenti ci hanno consentito di offrire agli orologiai indipendenti, tempo fa collocati al Palace, uno spazio di prima scelta all’interno del padiglione 1. Con la creazione di questo spazio, denominato Les Ateliers, abbiamo potuto rispondere alla crescente domanda di questo settore», ha spiegato Ritter. Che ha poi svelato un’altra novità: il Design Lab. «Questo spazio dedicato ai designer, attivi in primo luogo nel campo della gioielleria, presenta pezzi unici innovativi e creazioni all’avanguardia». Insomma, spazio alla gioielleria di qualità e nuova, che prima non aveva possibilità di accedere, per il costo organizzativo molto alto, a Baselworld. Certo, la mossa ricorda molto The Design Room, l’area allestita nella edizione di gennaio di VicenzaOro.

Sembra, comunque, che a soffrire di più sia il settore della orologeria. Secondo François Thiébaud, presidente degli espositori svizzeri, nel 2016 le esportazioni dell’industria orologiera svizzera sono diminuite del 9,88% rispetto al 2015, anche se nell’ultimo trimestre è stato registrato un leggero miglioramento. Monica Battistoni

Anello di Stefan Hafner
Anello di Stefan Hafner
Baselworld, interno
Baselworld, interno
Ingresso della Messe
Ingresso della Messe
Bracciali di Fope a Baselworld
Bracciali di Fope a Baselworld


È l’ora di Baselworld

Si apre la grande fiera mondiale di Baselworld, con le novità della gioielleria e del mondo degli orologi (con uno spazio in più) ♦

È uno dei principali appuntamenti della gioielleria, e dell’orologeria, mondiale: Baselworld aprirà le sue porte il 23 marzo, con taglio del nastro nel padiglione 1 alle 10.30 in punto. Ma in realtà per i media si apre già il 22, con la conferenza stampa in cui si annunciano le novità. La grande kermesse prosegue poi fino al 30 marzo (ci saremo anche noi di Gioiellis.com a raccontare le novità). Nonostante lo scetticismo, e il forte calo delle vendite nel settore dell’orologeria, Baselworld rimane uno dei punti di riferimenti per la gioielleria di lusso. Ma non solo: da qualche tempo si sono affacciati anche i marchi che puntano più su prezzi accessibili. È il segno dei tempi: non c’è più l’esclusiva della fascia alta del mercato, ma i confini sono più sfumati. In tutto, in ogni caso, sono previsti 2.100 espositori da 45 Paesi su 140.000 metri quadri della Messe, l’area fieristica nel centro di Basilea.

A Baselworld 2017 sono previste novità per chi segue il mondo degli orologi e non solo per i prodotti presentati. Per i segnatempo c’è una nuova area, Les Ateliers (padiglione1.2), che secondo gli organizzatori ospita «un numero record di marchi orologieri indipendenti». Le aree di Baselworld sono quindi cinque più una: Global Brands, (padiglioni 1.0, 1.1, 1.2), che comprende il nuovo Les Ateliers, International Brands (padiglioni 2.0, 2.1, 2.2, 5.0), Stones & Pearls (padiglioni 3.0 e 3.1), Machines & Supply Industry (2.0) e National Pavilions (4.0 e 4.1).





Ingresso di Baselworld
Ingresso di Baselworld

Orecchino di Nikos Koulis, Baselworld 2016
Orecchino di Nikos Koulis, Baselworld 2016
Baselworld 2016
Baselworld 2016
Baselworld 2016
Baselworld 2016

Baselworld 2016
Baselworld 2016







Il Paradiso azzurro di Marco Bicego

Il Paradise di Marco Bicego si allarga con le acquamarine di Africa e Brasile ♦

Marco Bicego scala ancora i gradini che portano al Paradiso. Ma, in questo caso, il Paradiso è quello del tutto terrestre del mare. Anzi, del Mare Nostrum, come lo chiamavano gli antichi romani, cioè il Mediterraneo. Da questi due concetti: cioè la collezione Paradise, che è uno dei cavalli di battaglia del designer veneto, e dal fascino delle onde che lambiscono l’Italia, scaturisce la nuova linea battezzata in occasione di Baselworld 2017, Paradise Acquamarina.

L’oro giallo, come nelle altre linee della collezione, è utilizzato in sottili trecce che uniscono le pietre, in questo caso nella unica tonalità dell’azzurro, ma con sfumature diverse. L’acquamarina utilizzata, infatti, proviene sia dal Brasile che dall’Africa e ha sottili differenze. Altro particolare: le pietre hanno una sfaccettatura determinata dal taglio tabeez (cioè simile al taglio a pera, ma più arrotondato), e l’effetto milky rende variabile l’effetto estetico, con sfumature diverse tra una acquamarina e l’altra. Lavinia Andorno





Marco Bicego, collezione Peradise Acquamarina
Marco Bicego, collezione Peradise Acquamarina

Bracciale a tre fili
Bracciale a tre fili
Bracciale a cinque fili
Bracciale a cinque fili
Collana collezione Paradise Acquamarina
Collana collezione Paradise Acquamarina
Collana a un filo collezione Paradise Acquamarina
Collana a un filo collezione Paradise Acquamarina
Collana a tre fili della collezione Paradise Acquamarina
Collana a tre fili della collezione Paradise Acquamarina
Orecchini in oro e acquamarina
Orecchini in oro e acquamarina

Orecchini in oro e acquamarina
Marco Bicego, orecchini in oro e acquamarina







Doppio exploit per Bayco

Uno zaffiro gigante e un rubino straordinario sono protagonisti a Baselworld con Bayco ♦

Un anello con un enorme zaffiro birmano cabochon. Oppure un anello con un rubino di 15 carati. Sono due dei pezzi di spicco di Bayco nelle vetrine di Baselworld 2017.

Leggi anche Bayco, lusso senza limiti

Bayco è un marchio di gioielleria fondato a New York nel 1981 dai fratelli Moris e Giacomo Hadjibay, di origine iraniana. I due fratelli, dopo aver trascorso la loro giovinezza e apprendistato in Italia, dove hanno lavorato con il padre Amir Hadjibay, esperto e commerciante di gemme, hanno deciso di lanciare un proprio marchio a New York. Con l’esperienza accumulata in famiglia nell’ambito delle pietre preziose, l’idea è stata subito quella di creare pezzi unici, gioielli che mettono al centro rubini, smeraldi, diamanti o zaffiri. Bayco è ora un nome affermato dell’alta gioielleria e i suoi pezzi sono richiesti sui mercati di tutto il mondo, anche perché la tradizionale attività nel campo delle gemme non è stata abbandonata.

I gioielli, insomma, sono realizzati a partire dalla forma e dalla specificità delle pietre prima ancora che da un disegno astratto. Gli esempi sono proprio quelli scelti per Baselworld. Lo zaffiro birmano è fuori dall’ordinario: pesa 60 carati, ha taglio pan di zucchero, e svetta in cima a un anello con pavé di diamanti. La parte superiore zaffiro è staccabile dall’anello e può essere utilizzato come pendente in una collana. L’anello con rubino birmano naturale, non riscaldato ed estremamente raro di queste dimensioni, ha una doppia fila di diamanti incolori a forma di pera del peso di 14 carati totale. È considerato da Bayco una delle gemme più importanti al mondo. Alessia Mongrando





The Celestial Pyramid, zaffiro di 60 carati taglio pan di zucchero, che può essere smontato e utilizzato su una collana
The Celestial Pyramid, zaffiro di 60 carati taglio pan di zucchero, che può essere smontato e utilizzato su una collana

The Celestial Pyramid
The Celestial Pyramid
The Grand Mogok Ruby, pietra di 15 carati naturale
The Grand Mogok Ruby, pietra di 15 carati naturale
Bayco, anello con rubino di 15 carati e diamanti per 14 carati
Bayco, anello con rubino di 15 carati e diamanti per 14 carati
Anello con Ultimate Blue, zaffiro birmano naturale di 22 carati
Anello con Ultimate Blue, zaffiro birmano naturale di 22 carati
Collezione Monochrome Lotus
Collezione Monochrome Lotus
Anello con grande smeraldo colombiano
Anello con grande smeraldo colombiano

Anelli firmati Bayco
Anelli firmati Bayco







Le rime di Poem Vera

Poem Vera, da Pechino a Londra, tra fiori di loto e mandala indiani ♦

Poem Vera, dichiara l’azienda, è stata fondata a Londra nel 1916. Era un laboratorio specializzato nella lavorazione di prodotti in metalli preziosi, soprattutto gioielli, orologi, o per la pelletteria. Ora Poem Vera London, come recita il marchio, ha ancora sede in Gran Bretagna, a Cardiff, ma è di proprietà di una società con sede a Pechino, dove risiede di fatto l’azienda. Da questo vestito britannico con cappello cinese si sviluppa la gioielleria di Poem Vera, presente anche a Baselworld. Forme come il fiore di loto, che notoriamente è difficile trovare sulle rive del Tamigi, oppure del boomerang australiano o del giglio fiorentino, sono prese in prestito per i gioielli proposti dal brand. Tra tutti, però, spicca una collana Midas Touch, che fa parte della collezione Happiness, con perle e rubini: anche questa di spirito londinese ha poco, ma ricorda invece un mandala indiano. Un motivo in più per meditare su questo connubio sino-britannico. Alessia Mongrando

Ciondolo con diamanti Miss Tang
Ciondolo con diamanti Miss Tang
Orecchini Lily a forma di boomerang
Orecchini Lily a forma di boomerang
Pendente Angel, con perla di Thaiti e diamanti
Pendente Angel, con perla di Thaiti e diamanti
Pendente Knight, a forma di ferro di cavallo e giglio
Pendente Knight, a forma di ferro di cavallo e giglio
Collana Midas Touch
Collana Midas Touch
Orecchini Sakura, con tormalina rosa
Orecchini Sakura, con tormalina rosa
Collezione Happiness
Collezione Happiness
Pendente Ruta
Pendente Ruta


L’Anfiteatro di Picchiotti

Debutta a Baselworld l’anello Anfiteatro, che celebra i 50 anni del brand Picchiotti. Ma non solo ♦

Pochi brand italiani riassumono la classica capacità di interpretare la gioielleria con un classico, elitario, raffinato stile come Picchiotti. Una storia che dura dal 1967, quando Giuseppe Picchiotti ha fatto la sua incursione nel mondo della gioielleria con l’apertura di un atelier a Valenza. In breve tempo la Maison si è elevata dal ruolo di debuttante a quella di grande player nel campo da gioco della gioielleria alto di gamma. Lo stile di Picchiotti sono è tradizionale, classico,ma non banale. Anzi, spesso le grandi gemme utilizzate per anelli, collane e orecchini sollevano un «oh» di meraviglia.

Ne è una prova l’anello Anfiteatro destinato a festeggiare una data importante: i 50 compleanni del brand. L’anello assolve in pieno il suo compito: al centro svetta un rubino da 8.05 carati e il disegno è ispirato da un disegno del fondatore e amministratore delegato, dell’azienda Giuseppe Picchiotti. per l’anello il debutto in società è stato fissato a Baselworld 2017. Nella città svizzera il brand italiano presenta anche l’espansione della collezione Xpandable di anelli e bracciali presentata nel 2016: con un nome così la linea non poteva che allargarsi. Giulia Netrese

Anello L'Anfiteatro: rubino e diamanti su platino
Anello L’Anfiteatro: rubino e diamanti su platino
Picchiotti, The First Fifty Years, By Vivienne Becker
Picchiotti, The First Fifty Years, By Vivienne Becker
Anello di diamanti della collezione Xpandable
Anello di diamanti della collezione Xpandable
Orecchini in oro bianco, diamanti e zaffiri
Orecchini in oro bianco, diamanti e zaffiri
Anello con rubino e diamanti su platino
Anello con rubino e diamanti su platino
Oro bianco, diamanti e zaffiri gialli per l'anello moi et toi
Oro bianco, diamanti e zaffiri gialli per l’anello moi et toi
Grande zaffiro ovale e diamanti per questo anello di Picchiotti
Grande zaffiro ovale e diamanti per questo anello di Picchiotti
Collana in platino, zaffiri e diamanti
Collana in platino, zaffiri e diamanti


La preziosa giada di Yaochijiqing




La giada intagliata in preziosi gioielli, ora anche per le donne occidentali: è la scommessa di Yaochijiqing Group ♦

La giada è la pietra preferita in Oriente. In Cina la giada è oggetto di un vero culto. Leggi anche Tutto sulla giada 

Ora la giada nella sua massima espressione arriva a Baselworld tramite la società cinese Yaochijiqing Group, fondata da Liao Xiaofeng e impegnata nel settore della gioielleria giada, oltre che oggetti-scultura. Utilizza, in particolare diversi tipi di pietra (non ne esiste solo una varietà) la Xiuying Jade, Hua Jade e Hemo Jade. Yaochijiqing Group possiede anche una miniera che produce la rara qualità Xiuyan Jade, dal colore verde opalescente.

Il gruppo nel tempo si è ingrandito e ora fa il grande salto sul palcoscenico svizzero. Per questo, accanto a prodotti che seguono la tradizione cinese, come la giada intagliata con figure o fiori, propone gioielli che dovrebbero incontrare anche il gusto occidentale. Sono sempre molto elaborati, ma certamente diversi da quelli un po’ troppo tradizionale che caratterizzano il resto della produzione. A Baselworld, Yaochijiqing presenta, tra l’altro, una serie dei gioielli dal nome Stagno di loto, descritti come medaglia d’oro al primo concorso di design di gioielli Premio Yuyao. Per gli amanti della giada un’occasione da non perdere. Federico Graglia

Collana in oro e giada Xiuyan
Collana in oro e giada Xiuyan
Pendente di giada con drago
Pendente di giada con drago
Pendenti tradizionali di giada intagliata
Pendenti tradizionali di giada intagliata
Mosaic Jewelry, oro, argento, giada
Mosaic Jewelry, oro, argento, giada
Collezione Lotus Pond
Collezione Lotus Pond
Spilla in oro e giada
Spilla in oro e giada
Pendente di giada intagliata
Pendente di giada intagliata
Spilla a forma di cigno. Oro, diamanti e giada
Spilla a forma di cigno. Oro, diamanti e giada
Collana in oro e perle di gida
Collana in oro e perle di gida


Polvere di stelle per Autore

Polvere di stelle per Autore, la nuova collezione del gruppo australiano specializzato nelle perle ♦

Stardust, polvere di stelle. Ma a Baselworld il marchio australiano Autore porterà le sue stelle preferite: le perle. La collezione Stardust, però, si ispira anche alle stelle del cielo che si vedono nell’emisfero Sud del pianeta. Rosario Autore, ceo della Maison specializzata in gioielli con perle, dice che anche questa volta i gioielli conciliano «il design classico con uno stile contemporaneo». Un’altra novità è Essence, una nuova collezione di gioielli accessibili. Anche in questo caso i gioielli sono a base di perle del Mari del Sud, ma con l’obiettivo di essere adatti all’utilizzo quotidiano. Bisogna dire che Autore non si limita solo a studiare nuove linee di gioielli, ma si ingegna anche nelle tecniche di coltivazione delle perle. Tanto che, assieme alla University of Queensland, ha aperto la strada a una selezione genetica dei preziosi prodotti delle ostriche perlifere, con l’obiettivo di migliorarne la qualità. Per questo ha ricevuto il Partners in Excellence Award Research 2016. Lavinia Andorno

Anello Galaxy della collezione Stardust
Anello Galaxy della collezione Stardust
Collezione Venezia in oro giallo con perla South Sea e diamanti brown
Collezione Venezia in oro giallo con perla South Sea e diamanti brown
Colelzione Venezia, anello Palazzo Ducale in oro bianco e rosa, con perla di Thaiti, granati, tsavoriti e diamanti
Colelzione Venezia, anello Palazzo Ducale in oro bianco e rosa, con perla di Thaiti, granati, tsavoriti e diamanti
Collezione Essential, orecchini in oro rosa con perla di Thaiti e diamanti
Collezione Essential, orecchini in oro rosa con perla di Thaiti e diamanti
Fire & Ivce. Anello Vesuvio in oro bianco e rosa, perla South Sea, zaffiri gialli e neri
Fire & Ivce. Anello Vesuvio in oro bianco e rosa, perla South Sea, zaffiri gialli e neri
Collezione Essential, orecchini in oro bianco, perle South Sea e diamanti
Collezione Essential, orecchini in oro bianco, perle South Sea e diamanti
Colelzione Essential, orecchini con perle dei Mari del Sud e oro
Collezione Essential, orecchini con perle dei Mari del Sud e oro
Collana della Couture collection. Fire & Ice, Eruzione di lava. Ciondolo in oro giallo e bianco con rodio nero, perla dei Mari del Sud, rubini, arancio e zaffiri gialli, diamanti yellow vivid, brown, black e bianchi (Una tantum Pezzo unico).
Collana della Couture collection. Fire & Ice, Eruzione di lava. Ciondolo in oro giallo e bianco con rodio nero, perla dei Mari del Sud, rubini, arancio e zaffiri gialli, diamanti yellow vivid, brown, black e bianchi (Una tantum Pezzo unico)


Officina Bernardi in verde a Baselworld

Luce verde per Officina Bernardi a Baselworld: tra le novità c’è la collezione Vera ♦

Il verde non è solo il colore della speranza e dell’erba, ma anche la tonalità che Pantone ha eletto a regina per il 2017. Non è strano, quindi, che molte collezioni di gioielleria quest’anno sia intonate al colore dei prati e delle foglie. È il caso, per esempio, di Officina Bernardi, che si presenta a Baselworld con una collezione intonata al verde. La speranza, è il caso di dirlo vista la tonalità, è quella di colpire con una vera novità. Una delle collezioni della primavera estate si chiama, appunto, Vera. Ma non allude al colore, quanto alla vera «sensualità, eleganza, passionalità della donna e del made-in-Italy». Oro giallo e pietre semipreziose sono gli ingredienti della collezione, vivacizzata dalla luminosità delle palline Moon: nome che probabilmente indica un procedimento di diamantatura, cioè realizzato con una macchina per una particolare lavorazione del metallo che lo rende particolarmente lucido. Oltre all’oro giallo 18 carati, bracciali, collane, orecchini e anelli comprendono pietre come ametista, onice verde, agata gialla, blu, rossa, quarzo citrino, oliva, fumé, zaffiro e topazio. Monica Battistoni





Anello della collezione Vera
Anello della collezione Vera

Bracciale della collezione Vera
Bracciale della collezione Vera
Orecchini della collezione Vera
Orecchini della collezione Vera

Officina Bernardi, pendente della collezione Vera
Officina Bernardi, pendente della collezione Vera







Demeglio riscopre Giotto

Roberto Demeglio torna a Baselworld con nuovi gioielli in un nuovo stand ♦

Roberto Demeglio torna a Baselworld 2017 con collezioni e stand rinnovati. I nuovi pezzi, cioè, saranno presentati all’interno della Hall 1.1, quella dei grandi marchi. E per l’occasione, il brand torinese ha pensato a un allestimento che gioca sulla geometria dei rombi, ispirato alla trama della collezione Diva, portabandiera dei gioielli Demeglio. «È motivo di grande orgoglio e al tempo stesso una bella emozione partecipare quest’anno a Baselworld con un progetto così profondamente cresciuto e rinnovato», commenta Roberto Demeglio. «La collocazione prestigiosa e il nuovo stand rappresentano il contesto ideale in cui accogliere i nostri clienti e il pubblico internazionale alla ricerca di una gioielleria contemporanea e all’avanguardia dal punto di vista della tecnologia utilizzata». Lo stand è sviluppato su una superficie di 160 metri quadri con un’altezza di 7 metri ed è stato ideato da Lascia la Scia, Studio di architetti di Milano.

Tra le novità che saranno ospitate nello stand c’è un’evoluzione di Giotto, collezione a cui si aggiunge una nuova versione del bracciale. Il gioiello è proposto con uno spessore di 5 millimetri, su cui si staglia un pavé di rubini. Il nuovo bracciale ha una struttura elastica a molla, protetta da brevetto internazionale, su cui sono montati i singoli elementi che compongono il gioiello, in modo da farlo adattare perfettamente al polso. Giulia Netrese

Bracciale Giotto con pavé di diamanti e rubini
Bracciale Giotto con pavé di diamanti e rubini
Demeglio, bracciali e anelli
Demeglio, bracciali e anelli
Bracciali della collezione Giotto
Bracciali della collezione Giotto
Bracciale Giotto con diamanti brown
Bracciale Giotto con diamanti brown
Bracciale Giotto con diamanti bianchi e neri
Bracciale Giotto con diamanti bianchi e neri
Bracciale Giotto con diamanti bianchi
Bracciale Giotto con diamanti bianchi
Anello Giotto con diamanti neri
Anello Giotto con diamanti neri
Anello Giotto con diamanti bianchi
Anello Giotto con diamanti bianchi
Rendering del nuovo stand a Baselworld
Rendering del nuovo stand a Baselworld


Messika, Move to design

Le collezioni preferite di Valerie Messika, la designer parigina regina dei diamanti.

Messika, Maison francese votata al culto dei diamanti, torna a Baselworld con la sua fine e high jewelry. Ovvio: Valerie Messika, che ha continuato il lavoro del padre André, non è certo l’unica a cimentarsi con i gioielli di diamanti. Però, se la storia del marchio di gioelleria parigino continua dal 1972 un motivo c’è: l’assoluta qualità nella scelta delle pietre, e soprattutto del taglio, e una sorprendente originalità nelle creazioni, pur rimanendo in un ambito classico. Con questa filosofia che coniuga un design molto moderno, con una valorizzazione della capacità creativa tradizionale, Messika ha costruito la sua fama. Non a caso può vantare una vasta adesione tra attrici, cantanti e top models. Per esempio, anche se il diamante è il re della casa, la Maison non si occupa di proporre il classico solitaire. Preferisce puntare su forme originali, come la collezione Move, che è diventata una specie di bandiera: i diamanti sono mobili all’interno di binari d’oro. Questa combinazione è adottata per uno o tre diamanti per anelli, collane e bracciali. È anche una delle linee proposte per il 2017 nella nuova campagna di comunicazione che vede protagonista la modella Lena Perminova. Lavinia Andorno

Messika, anello della collezione Move in oro bianco e diamanti
Messika, anello della collezione Move in oro bianco e diamanti
Anello Move Classic
Anello Move Classic
Messika Move Romane
Messika Move Romane, oro rosa e diamanti
Alta gioielleria: collana Solena Maya, con 185 diamanti taglio smeraldo, pera e a piramide
Alta gioielleria: collana Solena Maya, con 185 diamanti taglio smeraldo, pera e a piramide
Anello in oro rosa con diamanti
Anello in oro rosa con diamanti
Bracciale Cassiopée, alta gioielleria di Messika
Bracciale Cassiopée, alta gioielleria di Messika
Orecchini Solena Maya in oro bianco e diamanti di Messika
Orecchini Solena Maya in oro bianco e diamanti di Messika
Anello Solena Maya
Anello Solena Maya
Anello della Théa collection
Anello della Théa collection

Kristen Stewart con orecchini della Maison parigina
Kristen Stewart con orecchini della Maison parigina
Bella Hadid e Lily Donaldson sul Pink Carpet di Victoria’s Secret Fashion Show in Messika Joaillerie
Bella Hadid e Lily Donaldson sul Pink Carpet di Victoria’s Secret Fashion Show in Messika Joaillerie
Vanessa Kirby ai AG Awards a Los Angeles
Vanessa Kirby ai AG Awards a Los Angeles
Eva Longoria con collana di Messika a Cannes
Eva Longoria con collana di Messika a Cannes

Beyoncé con orecchini e bracciale Messika
Beyoncé con orecchini e bracciale Messika

Tutte le novità di Nomination

Nomination si presenta a Baselworld con una raffica di novità. Ecco i nuovi bracciali di Nomination in acciaio e oro ♦

Baselworld ricco di novità per Nomination, brand di Sesto Fiorentino conosciuto anche per i suoi bracciali componibili (50 milioni di elementi venduti). E non è un caso, visto che l’azienda festeggia nel 2017 i suoi primi 30 anni. Con novità in arrivo tra i bijoux in acciaio, oro 18kt, pietre preziose e semipreziose, zirconi. L’azienda, che impiega oggi oltre 300 persone, di cui più di un centinaio internamente, fattura oltre 40 milioni di euro, per il 20% sul mercato italiano. Possiede cinque boutique monomarca, mentre 87 sono in franchising, con una forza vendita di 7000 agenti. L’80% del giro d’affari è invece fuori dai confini, tra Russia, Austria, Germania e Gb, Emirates e Medio Oriente, Libano, Sud Africa, fino all’Estremo Oriente.

Edizione limitata

Per festeggiare il traguardo dei 30 anni, Nomination ha pensato a un’edizione speciale del suo bracciale modulare nato nel 1987, il Composable. La versione per il compleanno, limited edition, è arricchita dal claim «Bella la vita» inciso su un doppio link in fusione argento. Al bracciale è legato un concorso per i clienti, via social network. Per tutti gli appassionati di Composable, inoltre, basterà recarsi in una delle boutique monomarca e in selezionati rivenditori portando il proprio bracciale d’antan per ricevere in omaggio un link celebrativo.

Bella Brilliant

Ma non è l’unica novità di Nomination. A Baselworld è in arrivo la collezione Bella Brilliant Edition, con catene in argento sterling decorate da pietre cubic zirconia tagliate in quattro forme diverse: cuore, brillante, principessa e marquise. L’intera collezione è realizzata in Italia e ogni collana, braccialetto o una catena bracciali, orecchini e anello, a seconda del taglio della pietra, è disponibile in argento classico, oro giallo 24K o 22K.

Rosegold collection

C’è anche altro. Per la primavera-estate 2017 Nomination presenta la nuova Rosegold Componibile Collection. La linea comprende elementi in acciaio e oro rosa 9 carati, con con Swarovski Zirconia, comprende anche Double Link, una novità per Nomination.

Love Stories

Love Stories, invece, è la nuova componibile Gold Collection, che comprende simboli e scritte in oro 18 carati, smalto fucsia e nero, ed esclusivo nuovo link doppio. Come sempre è componibile con diversi elementi per una completa personalizzazione. Lavinia Andorno





Bracciali della collezione Composable con il link Bella la Vita
Bracciali della collezione Composable con il link Bella la Vita

Bracciali della collezione Love Stories
Bracciali Bella Brilliant
Bracciali della collezione Love Stories
Bracciali della collezione Love Stories

Collezione Rose Gold
Collezione Rose Gold







Nana Fink tra i miti

Dal mito di Liz Taylor al design industriale: la strada svizzera di Nana Fink alla gioielleria ♦

Ci sono miti che non si dimenticano. Il binomio tra Liz Taylor e i gioielli, per esempio, è inscindibile. Ma non solo per le grandi Maison della gioielleria predilette dalla grande attrice americana: anche in Svizzera il fascino della più grande Cleopatra dello schermo è più che mai vivo. Lo testimonia Liz, nuovo anello ispirato l’eleganza e il carisma di Elizabeth Taylor di Nana Fink, brand di Zurigo, ma venduto in diverse boutique del mondo, compreso Paul Smith a Londra. L’anello Liz è composto da una grande prasiolite con taglio cuscino e piccoli diamanti champagne montati su oro bianco. A Baselworld l’azienda svizzera ha deciso di presentare anche altre novità che si aggiungono alle collezioni esistenti Loewenkind, Sophistiqueée & Adorée, Stella.

E dire che Nana Fink ha seguito un percorso diverso da quello di molte sue colleghe: ha studiato psicologia clinica a Basilea e Zurigo, ha completato il suo dottorato di ricerca nel campo della salute. Poi, ha lavorato come ricercatrice alla Harvard Medical School. Ma ha scelto poi di seguire la sua passione, con gioielli che, a parte Liz Taylor, si ispirano anche ad altri miti del passato. Tra forme classiche e design industriale, antiquariato e art deco, Nana Fink ha trovato il suo equilibrio. I suoi gioielli hanno un carattere e una realizzazione molto precisa. Come si conviene a una designer svizzera purosangue. Lavinia Andorno




L'anello Liz di Nana Frank
L’anello Liz di Nana Frank
Pendente in oro brunito della collezione Loewenkind
Pendente in oro brunito della collezione Loewenkind. Prezzo: 6500 dollari
Pendente in oro rosa
Pendente in oro rosa
Pendente Sophistiquée in oro rosa. Prezzo: 5800 dollari
Pendente Sophistiquée in oro rosa. Prezzo: 5800 dollari
Anello della collezione Adorée in oro rosa ispirato al disegno industriale
Anello della collezione Adorée in oro rosa ispirato al disegno industriale. Prezzo: 3800 dollari
Anello di Nana Fink
Anello in oro rosa e quarzo di Nana Fink
Orecchini della collezione Adorée, con quarzo e prasiolite. Prezzo: 2900 dollari
Orecchini della collezione Adorée, con quarzo e prasiolite. Prezzo: 2900 dollari
Anello Stella con diamanti taglio antico
Anello Stella con diamanti taglio antico. Prezzo: 7800 dollari
Liz Taylor nel ruolo di Cleopatra
Liz Taylor nel ruolo di Cleopatra







Il Philo si allunga

Un Philo che va da Milano fino a Baselworld con nuove collezioni di bijoux. Immagini e prezzi ♦

Segno dei tempi: Baselworld una volta era una fiera riservata alla fine o high jewelry. Oggi, invece, si è democraticamente allargata agli oggetti di design. Ai bijoux, insomma, che adesso trovano il loro spazio negli stand della raffinata rassegna svizzera. Tra i brand presenti quest’anno, per esempio, c’è Philo. Il marchio Philo è nato a Milano (ne abbiamo già parlato qui) e non è il classico frutto della tradizione orafa, ma un prodotto ideato dallo studio Gubo, specializzato in design di moda e accessori di lusso e già creatore di marchi come OpsObjects, altro prêt-à-porter di bijoux. Come indica il nome del marchio, Philo, i gioielli nascono da un particolare processo artigianale, con «una lega di oro speciale, un processo di filatura che passa attraverso molteplici fasi di lavorazione». L’oro è di 9 carati. Viene creato il canalino di metallo tramite fusione, che ancora rovente e malleabile viene lavorato nel laminatoio fino a raggiungere la sezione quadrata di 1 millimetro di lato attraverso due ricotture e otto passaggi di laminazione. Alla fine della spiegazione tecnica si ottiene un filo d’oro di 0,6 millimetri di diametro. Al filo, cioè al Philo, si agganciano i charm, sotto forma di piccole pietre tonde oppure di sagome con le forme più disparate. I prezzi sono quelli dei bijoux, da 45 euro per un ciondolo, fino ai 139 euro per il bracciale a filo con piccola ametista. In arrivo c’è anche una linea con bracciali ricoperti di cuoio a un prezzo di 99 euro. Alessia Mongrando

Anello con Quadrifoglio, pavé di cubic zirconia. Prezzo: 79 euro
Anello con Quadrifoglio, pavé di cubic zirconia. Prezzo: 79 euro
Anello regolabile Smile. Prezzo: 79 euro
Anello regolabile Smile. Prezzo: 79 euro
Bracciale in oro rosa e ametista. Prezzo: 139 euro
Bracciale in oro rosa e ametista. Prezzo: 139 euro
Bracciale in oro rosa con coccinella. Prezzo: 129 euro
Bracciale in oro rosa con coccinella. Prezzo: 129 euro
Charm. Da sinistra: granato, peridoto e topazio. Prezzo: 45 euro l'uno
Charm. Da sinistra: granato, peridoto e topazio. Prezzo: 45 euro l’uno
Ciondoli della collezione Desideri. Prezzo: 45 euro
Ciondoli della collezione Desideri. Prezzo: 45 euro
Orecchini Regina. Prezzo: 99 euro
Orecchini Regina. Prezzo: 99 euro
Bracciale con quadrifoglio
Bracciale con quadrifoglio

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