I gioielli naturali di Sara Greco, dal Salento al Diamond District di New York ♦︎
A New York cresce un ulivo. È una pianta del Salento, area della Puglia (Italy) famosa per i suoi alberi di ulivo centenari. A far crescere la pianta, ma idealmente, è Sara Greco. La designer fa parte della categoria «ho iniziato da bambina». Racconta, infatti, di aver chiesto ai genitori di regalarle un saldatore per oreficeria quando lei aveva 12 anni. Ha poi studiato oreficeria a Lecce, la città capoluogo del Salento e poi il Tarì Design School vicino a Caserta. Poi, la svolta della vita. Dopo una visita a New York come turista, ci è tornata ma questa volta per lavorare in un’azienda orafa nel Diamond District della Grande Mela, dove sono attive circa 2600 imprese grandi e piccole che ruotano attorno al mondo della gioielleria.
Devono essere piaciute le competenze di Sara Greco, perché l’azienda l’ha poi aiutata a ottenere il visto 01, quello riservato a persone di straordinaria abilità, tra i più difficili da ottenere negli Stati Uniti.
Poi, Sara Greco ha messo a frutto la sua creatività unita all’abilità tecnica per creare il proprio marchio di gioielleria. Ma senza dimenticare la terra degli ulivi da cui proviene. Le sue collezioni sono infatti ispirate alle sue radici culturali oltre che alla natura. Per esempio, utilizza in prevalenza cristalli grezzi, con la forma naturale. I suoi gioielli mostrano il profondo legame con le origini fino dal nome, per esempio con le collezioni Terra degli Ulivi e l’ultima, Terra Madre. E perfino le immagini dei gioielli sono state scattate da fotografi del Salento, come Dario Patrocinio. D’altra parte, le radici sono la parte più grande degli alberi. Lavinia Andorno





