Non sapete quanto è giusto spendere per un anello di fidanzamento? Leggete qui ♦
Quanto bisogna spendere per un anello di fidanzamento? È una spesa che nel tempo si ripaga, perché il valore dell’anello sale? Oppure è meglio investire la stessa somma in qualcosa che ha un’utilità immediata, come un mobile o una o due rate di mutuo? Dipende. Non c’è una risposta unica a tutte queste domande. Ma si può ragionare per arrivare a una conclusione intelligente.

1 Meglio non andare oltre uno o due mesi di stipendio, ma…
Una vecchia regola indicava in due mesi di stipendio un valore impegnativo, ma non impossibile. Certo, tutto è in proporzione al reddito. Se un manager guadagna 4mila euro o dollari al mese, un anello da 8-10mila euro o dollari è una scelta possibile. Ma, certo, chi guadagna 1.500 euro al mese farà fatica anche ad arrivare a un anello da 3mila euro. Quindi, la proporzione di due mesi di stipendio va mantenuta solo se non è da considerarsi uno sforzo impossibile, che debilita le proprie finanze. Lo stesso ragionamento vale per chi riceve l’anello: è meglio far sapere prima che non si gradisce una spesa tale da costringere il futuro sposo a ridursi in povertà.

2 Ha senso chiedere un prestito per acquistare l’anello di fidanzamento?
Sì, è una strada possibile, a patto che il prestito non sia erogato a condizioni da usura. Insomma, tutto dipende da chi vi concede il prestito e a quali condizioni. Alcune carte di credito consentono un pagamento rateale, ma prima è meglio informarsi sul costo (Taeg) effettivo, cioè di interessi più eventuali spese.

3 È necessario scegliere la forma classica di solitaire?
Non siamo più nel Novecento, le vecchie regole non valgono neppure per quanto riguarda i gioielli. Certo, se il fidanzamento avviene in forma ufficiale e in un ambiente molto formale, allora la forma classica di oro o platino più brillante è consigliabile. Ma se non frequentate l’alta società potete tranquillamente optare per un design differente, a patto che sia molto semplice e comprenda anche una pietra di valore, meglio un diamante. Alcune gioiellerie propongono anelli composti da tre o quattro piccoli diamanti incastonati assieme, che danno l’impressione di un’unica pietra (ne trovate qualcuno anche nelle pagine di Gioiellis.com). Sono una valida alternativa.

4 Oro giallo oppure oro bianco?
Da circa mezzo secolo l’anello di fidanzamento è stato proposto quasi sempre in oro bianco oppure platino (un po’ più costoso). Attenti, in ogni caso, alla qualità dell’oro, che deve essere certificata. L’oro bianco, infatti, non è altro che oro giallo più altri metalli, come argento, nichel o manganese. Il colore chiaro ricorda, appunto, il matrimonio imminente e l’impegno della futura sposa, un tempo considerata di regola illibata alle nozze.
Vedi anche: Guida: come scegliere un anello.

5 Quanto deve costare un anello di fidanzamento?
Premesso che la spesa, come scritto sopra, deve essere proporzionata al proprio reddito, si trovano anelli a 14 carati con diamante da mezzo carato dai 600 ai 900 euro, con un po’ di fortuna anche a meno. Il peso (espresso in carati) del diamante fa la differenza. Se volete spendere poco state sotto 1 carato, e anche mezzo va bene. Certo, non sarà un solitaire da esibire alla serata di gala del Teatro alla Scala, ma farà ugualmente la sua figura.

6 Tanta resa, poca spesa.
Una buona idea è scegliere anelli senza un unico diamante, ma con tanti piccoli brillanti incastonati, magari su tutto il perimetro o quasi dell’anello. Non si tratta più di un solitaire, evidentemente, ma siccome la dimensione dei diamanti fa la differenza in termini di prezzo, tanti diamanti costano meno di uno.

7 Ci sono alternative ai diamanti?
Se non avete la necessità di un modello super classico, si può optare per un’altra pietra. Per esempio, uno zaffiro. Oppure scegliere uno zircone o uno zaffiro sintetico. Ok, non sono la stessa cosa, ma se non siete un esperto non noterete la differenza. La differenza, invece, sta nel prezzo: le gemme sintetiche costano molto meno. Però, attenzione: se vorrete vendere l’anello sarà valutato in proporzione.













onice, diamanti




Salve, una domanda; ma i prezzi suggeriti dove li avete trovati? In un uovo di pasqua? O non sapete il valore di un diamante da mezzo carato ( che si può eccome sfoggiare alla Prima del Teatro alla Scala ) o vi siete persi uno zero per strada, perché è IMPOSSIBILE che un anello d’oro con un diamante da mezzo carato costi 600 euro ! A meno che non sia un colore Z purezza P3 che non sarebbe neppure uttilizzabile in gioielleria. Persino in Polonia nella più economica catena di gioiellerie un anello in oro 14 carati con diamante 0, 40 carati costa 2000euro, e ssarà colore H e purezza, se va bene, Si 1
Caro Rafael, siamo perfettamente d’accordo. I valori espressi, è bene precisarlo, sono relativi solo a particolari tipologie di pietra e gioiello e non possono essere generalizzati. Ma quelli citati nell’articolo sono tutti veri: si riferiscono a prezzi reali praticati sul mercato. Le uova di Pasqua piacciono anche a noi, anche senza di gioielli all’interno. Accogliamo comunque la tua critica.
Inoltre per un anello sempre di 14 carati, con un diamante da un carato , si superano i dieci mila euro qui.
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