Bilancio degli Open Days al Centro orafo il Tarì di Marcianise (Caserta, Italia). L’evento b2b dal 14 al 17 maggio ha visto la presenza di 450 aziende, con presenze in ripresa, che si avvicinano a quelli del 2019, confermati dalla soddisfazione degli operatori per il riscontro commerciale. In particolare, sono state registrate 12.600 presenze, con oltre 3.200 primi ingressi di buyer italiani.

Non è questo il tempo di limitarsi a contare numeri e fatturato. Il nostro obiettivo è ben altro: contribuire fattivamente, in modo sinergico, alla ripresa del nostro settore. Con questa iniziativa abbiamo inteso porci al fianco di tutti i professionisti della gioielleria italiana, siano essi produttori che gioiellieri, e offrire loro l’opportunità di ritrovarsi, in sicurezza e concretezza. Queste giornate hanno rappresentato la prima concreta opportunità di tornare a guardare con fiducia i prossimi mesi, e intravedere, questa volta concretamente, una luce in fondo al tunnel degli ultimi mesi.
Vincenzo Giannotti, presidente del Tarì

Organizzazione puntata sulla programmazione di arrivi e presenze, agende preordinate di appuntamenti commerciali, rigoroso rispetto dei protocolli, servizi di assistenza personalizzata, hanno consentito di rassicurare e sensibilizzare gioiellieri di tutte le regioni, in particolare da Lazio, Puglia, Calabria, Sicilia, oltre la stessa Campania, che puntano oggi sulla ripresa annunciata dal rilancio del settore del turismo italiano. Prossimo obiettivo, subito dopo l’estate, è l’appuntamento di Open! in calendario dall’8 all’11 ottobre. In quella occasione, il Centro Orafo celebrerà i 25 anni del Centro, con la presentazione della nuova identità, dedicata ad una visione innovativa e sempre più emozionale del gioiello.