News - Page 84

Un’occhiata d’oro

Dall’India arrivano le lenti a contatto con disegno in oro 24 carati più 18 piccoli diamanti.

Per definire una persona buona si dice che ha un cuore d’oro. Ora si potrà dire anche che ha degli occhi d’oro. E con diamanti. L’ultima frontiera della gioielleria potrebbero essere gli occhi. La notizia arriva dall’India, il Paese che più di ogni altro al mondo adora il metallo giallo: l’optometrista indiano Chandrashekhar Chawan ha inventato le prime lenti a contatto che possono essere integrate con particelle d’oro a 24 carati e diamanti. Il sistema, chiamato Golden Eye Contact Lens, viene presentato con il nome più semplice di Golden View. Il disegno delle lenti è stato ispirato dai denti-gioiello di sua moglie. Costano 15.000 dollari e hanno un disegno in oro arricchito da 18 piccoli diamanti. L’effetto è incerto. Ad alcuni gli occhi brillanti sembrano quelli degli alieni di certi film di fantascienza. Ma ognuno è libero di avere i propri gusti. Secondo Chawan, che lavora all’Eye Research Centre Shekhar, a Mumbai, ogni coppia di lenti pesa 5 grammi. Shekhar Eye Research precisa che le lenti non impediscono agli occhi di ottenere l’ossigeno necessario e che sono confortevoli. Ne saranno prodotte solo 3996, quindi chi è interessato fa bene a tenerle d’occhio, è il caso di dirlo. Rudy Serra

La lente a contatto con oro 24 carati e diamanti
La lente a contatto con oro 24 carati e diamanti
Lenti indossate
Lenti indossate
Golden View
Golden View

Chandrashekhar Chawan
Chandrashekhar Chawan

Mouawad arriva in Europa

A Ginevra la prima boutique europea di Mouawad, uno degli dei della gioielleria di lusso.

Arriva in Europa, con una boutique, uno dei colossi del gioiello e, in particolare, di quelli con diamanti: Mouawad. Se il nome non vi dice niente significa che per voi l’alta gioielleria è più estranea di una nevicata in agosto. Ma potete rimediare: se abitate in Europa ora potete andare a Ginevra, in Rue du Rhône 8. Mouawad è una specie di totem della gioielleria di lusso con una lunga tradizione alle spalle. L’azienda è guidata dalla quarta generazione: Fred, Alain e Pascal Mouawad, discendono da quel David Mouawad che nel 1891 ha fondato a Beirut, Libano, la società che ora ha sede in Svizzera (ma stranamente senza una boutique, finora) e una forte presenza a Dubai. Ma in realtà l’attività di Mouawad è cominciata un secolo fa tra Usa e Messico, dove il fondatore si era trasferito per imparare il mestiere di orafo e orologiaio. Da quell’esperienza è cominciata l’avventura della Maison, che ha equamente diviso il business tra gioielli e orologi, sempre di alta gamma. Ha avuto un successo eccezionale, come dimostrano la parata di celebrity che indossano i gioielli del brand e la incredibile collezione di gemme accumulata negli anni. Una su tutte: il Jubilee Diamond, a forma di cuscino del peso di 245.35 carati, è il sesto più grande diamante del mondo. Non solo: grazie al sostegno della famiglia al Gemological Institute of America, il cui campus a Carlsbad (California) del Gia è intitolato ai Mouawad. Federico Graglia

Majestic, collana con diamanti
Majestic, collana con diamanti
Completo di biancheria realizzato con pietre preziose per Victoria's Secrets nel 2013
Completo di biancheria realizzato con pietre preziose per Victoria’s Secret nel 2013
Diamanti e rubini
Collana con diamanti e rubini
Galaxy Silhouette, con diamanti bianchi e brown
Galaxy Silhouette, con diamanti bianchi e brown
Suite Grand Orion, di diamanti e zaffiri
Suite Grand Orion, di diamanti e zaffiri
Majestic, collana e orecchini con diamanti
Majestic, collana e orecchini con diamanti
Collezione Peacock
Collezione Peacock
Suite di collana e orecchini con diamanti e smeraldi
Suite di collana e orecchini con diamanti e smeraldi

Elite, gioielli in passerella

Accordo di Milor (Bronzallure) con l’agenzia internazionale di modelle Elite.

Sono in arrivo i gioielli a marchio Elite, network internazionale di model management. Il marchio ha siglato un accordo con Milor, azienda milanese che, tra l’altro, produce il brand Bronzallure. Milor ha formato un contratto di licenza per lo sviluppo, produzione e distribuzione della prime collezioni di gioielli a firma Elite Jewelry. Sono bijoux definiti tra lo streetwear e lo stile neo-romantico. I gioielli utilizzano pietre come lo spinello nero, montati su argento. Oppure una collana lunga, a bacchette, luminosissima e rodiata. Elite è un marchio fondato nel 1972 a Parigi, e che è entrato a far parte del fondo Pgm Group (Pacific Global Management) nel 2011. Oggi è un network attivo in circa 30 Paesi, con proprie agenzie dirette sia nelle capitali delle principali fashion weeks, Parigi, Londra, Milano e New York. L’attività principale consiste nella gestione di modelle e modelli. Qualche nome: Alessandra Ambrosio, Constance Jablonski, Sigrid Agren, Nyasha Matonhodze, Eniko Mihalik, Ming Xi, Fei Fei Sun.

Elite, gioielli con spinello nero su argento
Elite, gioielli con spinello nero su argento

Nirav Modi worldwide

Nirav Modi apre una boutique a Londra, si prepara a Macao e a inaugurare altri otto negozi. Dove arriverà?

Vi piacciono i grandi, immensi gioielli firmati da Nirav Modi? Dal 19 settembre, se abitate in Europa, avete una chance in più di poterli perlomeno vedere. A Londra, al 31 di Old Bond Street, il raffinato designer indiano ha inaugurato una boutique progettata dal francese Atelier Marika Chaumet: cinque livelli con arredi di lusso, velluti, cristallo, vetro smerigliato. E soprattutto, i famosi gioielli di Modi: c’è anche un locale Heritage che offre qualche esempio della capacità del gioielliere di Mumbai. Quella di Londra si aggiunge alle altre boutique di Mumbai, New Delhi, Hong Kong e New York. Prossima tappa: Macao, Cina. E altri otto negozi sono in programma per il 2017. Dove vuole arrivare Nirav Modi? Di sicuro resta nell’Olimpo dei grandi gioiellieri di questo secolo. Lo ha dimostrato anche con la sua partecipazione alla Biennale des Antiquaires a Parigi (ne abbiamo parlato qui), dove ha presentato oltre cento pezzi. Un’eccezione per Modi, che non partecipa a fiere ed eventi multimarca. E, un po’, anche un ritorno, dato che il designer indiano è cresciuto professionalmente ad Anversa, Belgio, dove ha imparato l’arte del taglio dei diamanti. Grazie a quell’esperienza ha introdotto nuovi quattro tagli per i diamanti: Jasmine, Endless, Ainra, e Mughal, che sono ammirati (e un po’ invidiati dai concorrenti) in tutto il mondo. Ora anche a Londra. Lavinia Andorno

Orecchini con diamanti di diversi colori: rosa, gialli, arancio, verdi, blu, viola
Orecchini con diamanti di diversi colori: rosa, gialli, arancio, verdi, blu, viola
Orecchini con cascata di diamanti e perle
Orecchini con cascata di diamanti e perle
La boutique di Londra di Nirav Modi
La boutique di Londra di Nirav Modi
Collana con smeraldi colombiani per 96 carati, zaffiri e diamanti
Collana con smeraldi colombiani per 96 carati, zaffiri e diamanti
Collana con diamanti colorati per 72 carati
Collana con diamanti colorati per 72 carati
Collana di diamanti e rubini, composta da oltre 100 pietre, presentata alla Biennale di Parigi
Collana di diamanti e rubini, composta da oltre 100 pietre, presentata alla Biennale di Parigi
Orecchini di diamanti con taglio esclusivo Ainra
Orecchini di diamanti con taglio esclusivo Ainra

Anticonformisti a tutto volume




I gioielli di 17 designer anticonformisti in un libro da collezione.

Tutto sui gioielli. Anzi, tutto sui gioielli che sono diventati delle pietre miliari, dei capolavori nella storia della gioielleria. Se siete appassionati di orecchini, anelli e collane eccezionali (e probabilmente date un’occhiata tutti i giorni a gioiellis.com), potete ordinare online il libro scritto da Stellene Volandes, caporedattore di Town & Country. Il volume è un viaggio tra i gioielli di design: è edito da Rizzoli, ha 256 pagine, e si intitola Jeweler: Masters, Mavericks, and Visionaries of Modern Design (costa 85 dollari su Amazon).

Immagine da «Jeweler: Masters, Mavericks, and Visionaries of Modern Design»
Immagine da «Jeweler: Masters, Mavericks, and Visionaries of Modern Design»

Sotto la lente ci sono i lavori di 17 maestri del gioiello, molto diversi tra loro (mavericks, cioè anticonformisti), ma accomunati dalla fantasia e dalla capacità di trasformare semplici monili da indossare in piccoli capolavori. Dopo la prefazione di Carolina Herrera, si trovano per esempio, opere di Hemmerle, Giampiero Bodino, Nicholas Varney, James de Givenchy, Judy Geib, Wallace Chan, Elena Votsi, Lauren Adriana, Marie-Hélène de Taillac, Suzanne Syz, Muriel Grateau, Mark Davis. Tra materiali sorprendenti e forme innovative, pietre straordinarie e virtuosismi orafi, si trovano immagini che fanno la felicità di tutti gli appassionati. Rudy Serra

Anelli di Nicholas Varney
Anelli di Nicholas Varney
Collana di smeraldi di Judy Geib
Collana di smeraldi di Judy Geib
Spilla a forma di cavolfiore di Hemmerle
Spilla a forma di cavolfiore di Hemmerle
La copertina di Jeweler: Masters, Mavericks, and Visionaries of Modern Design
La copertina di Jeweler: Masters, Mavericks, and Visionaries of Modern Design
Collana di Giampiero Bodino
Collana di Giampiero Bodino
Anelli in ceramica di James de Givenchy
Anelli in ceramica di James de Givenchy
Orecchini da «Jeweler: Masters, Mavericks, and Visionaries of Modern Design»
Orecchini da «Jeweler: Masters, Mavericks, and Visionaries of Modern Design»
Gioiello a forma di granchio
Gioiello a forma di granchio







Christie’s con Boehmer et Bassenge

Due eccezionali gioielli firmati da Boehmer et Bassenge (stima 30 e 12 milioni di dollari) saranno venduti da Christie’s.

La casa d’aste Christie’s è stata scelta da Boehmer et Bassenge per lanciare la loro nuova Maison di alta gioielleria con sede a Parigi. E il debutto avviene con l’introduzione di due eccezionali di gioielli dalla loro prima collezione. Insomma, è nata una stella e si trova dritta sopra il cielo di Parigi. L’atelier è chiamato in onore di Charles Boehmer e Paul Bassenge, gioiellieri parigini del Settecento, che avevano creato una collana di diamanti eccezionale e storicamente famosa durante il regno di Luigi XV. Avete letto i Tre Moschettieri di Alexander Dumas? Avete almeno visto in televisione i cartoni animati di Lady Oscar? Bene, proprio quella collana. Il marchio è nato nel 2013 su iniziativa di Rdh Diamonds, società con sede ad Anversa e che, come indica il nome, commercia nelle bianche pietre che fanno impazzire il mondo. E di prima qualità: la Maison lavora esclusivamente con una pietre di grandi dimensioni, colore D, chiarezza Flawless, perfetta lucidatura e simmetria. Con questa ricetta sono stati creati eccezionali di gioielli: solo un paio di pezzi all’anno. E Christie’s ora «è onorata di presentare due, una collana e un paio di orecchini», in anteprima a Hong Kong, Londra, New York e Ginevra. I pezzi saranno inclusi in un’asta di Magnificent Jewels che si terrà il 15 novembre a Ginevra. Attenzione: saranno offerti senza un prezzo di riserva. Quindi significa che ogni pezzo sarà venduto, non importa il prezzo finale raggiunto in sala. Se volete prepararvi…

Miroir de l’Amour sono orecchini perfetti, con diamanti a forma di pera. Ogni goccia è un colore D, Flawless purezza del diamante di 52.55 e 50,47 carati, con tagli simmetrici. Tale perfezione si vede raramente. Le pietre del centro si siedono sotto i 30 Internally Flawless D diamanti di colore a pera e marquise tagli di pesatura 20.41 carati, portando il peso totale del orecchini di 123.43 carati. Stima di orecchini Miroir de l’Amour è di 20-30 milioni di dollari.

Le Jardin d’Isabelle è una collana di diamanti «ipnotizzante» con tre diamanti di colore D, chiarezza impeccabile, da 31.38, 12.11 e 8.07 carati. È composta da una ghirlanda di fiori e con fiocchi di diamanti rosa. Si tratta di una collana di qualità pura, con diamanti a forma di pera, taglio marquise e brillante da 91.80 carati. Tutte le pietre sono di colore D e chiarezza impeccabile. Con un colore intenso, le parti rosa sono realizzate con 258 diamanti, per 3,92 carati. La stima della collana è di 8-12 milioni di dollari. Federico Graglia

Collana di diamanti Jardin d'Isabelle
Collana di diamanti Jardin d’Isabelle
Miroir de l'Amour sono orecchini perfetti, con diamanti a forma di pera.
Miroir de l’Amour sono orecchini perfetti, con diamanti a forma di pera.

La nuova collana di Bulgari

Bulgari dedica una collana alla scalinata di Trinità dei Monti, a Roma. Ma non è l’unica top della Maison.

Bulgari, Maison nata a Roma, ha realizzato una collana ispirata alla Scalinata di Trinità dei Monti, di cui ha finanziato il restauro (con una spesa di 1,5 milioni di euro). Ma non solo. Per l’occasione è stata annunciata anche la realizzazione di una collana ispirata alla celebre Scalinata. È composta da diamanti e gemme colorate, disposte in un disegno geometrico e floreale che richiama (con un po’ di fantasia) la gradinata e i fiori di azalee che la decorano, cosa che avviene ogni anno dal 1951. Chapeau alla Maison che fa qualcosa per la sua città. La collana di Bulgari si aggiunge all’elenco delle grandi collane del brand, una delle sue specialità. Non c’è bisogno di ripetere la passione che hanno avuto celebrity come Liz Taylor per le collane di Bulgari per accorgersi che è forse questa la forma di gioiello in cui la fantasia cromatica del gioielliere (che ora fa parte del gruppo francese Lvmh) in cui la maestria nella composizione è più evidente. Grandi pietre, grandi composizioni, grandi collane, tutte da guardare. Giulia Netrese

La collana dedicata a Trinità dei Monti
La collana dedicata a Trinità dei Monti
Collana di smeraldi e diamanti
Collana di smeraldi e diamanti
Collana con 19 acquamarine cabochon
Collana con 19 acquamarine cabochon
La famosa collana con diamanti e smeraldi appartenuta a Liz Taylor, 1962
La famosa collana con diamanti e smeraldi appartenuta a Liz Taylor, 1962
Collana con 18 rubelliti
Collana con 18 rubelliti
Collana in oro, perle, rubellite e peridoti
Collana in oro, perle, rubellite e peridoti
Collana di rubini e diamanti, 1963
Collana di rubini e diamanti, 1963
Parure collana e orecchini con zaffiri, diamanti e rubini
Parure collana e orecchini con zaffiri, diamanti e rubini
Collana di Bulgari con pietre colorate
Collana di Bulgari con pietre colorate
Collana del 1965 in oro, smeraldi, ametiste, turchesi, diamanti
Collana del 1965 in oro, smeraldi, ametiste, turchesi, diamanti

Bulgari svetta da Sotheby’s New York

All’asta di Sotheby’s resa invenduto un diamante da 27 carati, mentre un anello di Bulgari raddoppia la stima.

Sorprese d’autunno: che cosa significa se il diamante più prezioso messo in vendita viene snobbato e resta in cassaforte? È quello che è successo a New York, alla prima asta d’autunno di Sotheby’s (ne abbiamo parlato qui). Star della vendita era un anello di platino con un diamante di 27.35 carati di forma ovale. La stima di questo gioiello era piuttosto alta: 2-2,5 milioni di dollari. Ma, nonostante le dimensioni appariscenti della pietra, l’anello non è stato venduto. Ma se il diamante ha fatto flop, l’asta ha lasciato di stucco per alcune quotazioni che hanno moltiplicato le valutazioni di partenza. Il lotto top della giornata, infatti, si è rivelato un anello di Bulgari con uno zaffiro taglio cuscino del peso di 24,72 carati, circondato da diamanti a forma di pera. L’anello era valutato fino a 350.000 dollari e invece è stato battuto a 706.000, più del doppio.

Non è stato l’unico gioiello a rapire lo sguardo dei compratori: una suite di Van Cleef & Arpels  (collana con zaffiri e diamanti blu e giallo set in oro 18 carati e orecchini) è stato venduto per 340.000 dollari. Prezzo boom anche per uno dei gioielli più attesi: la medusa in vetro e smalto si un anello in oro 18 carati firmata René Lalique, partita da 20.000 dollari è stata venduta per 322.000. Federico Graglia

Bulgari, spilla con diamanti, rubini e smeraldo centrale. Stima: 70.000 dollari. Venduto per 187.500
Bulgari, spilla con diamanti, rubini e smeraldo centrale. Stima: 70.000 dollari. Venduto per 187.500
Set di Van Cleef & Arpels con smeraldi, rubini, diamanti. Venduto per 131.000 dollari
Set di Van Cleef & Arpels con smeraldi, rubini, diamanti. Venduto per 131.000 dollari
Bracciale in platino e smeraldi di Cartier. Vendutoi per 187.000 dollari
Bracciale in platino e smeraldi di Cartier. Vendutoi per 187.000 dollari
Anello di platino con diamante marquise. Venduto per 634.000 dollari
Anello di platino con diamante marquise. Venduto per 634.000 dollari
Anello di René Lalique
Anello di René Lalique
Anello con zaffiro e diamanti di Bulgari
Anello con zaffiro e diamanti di Bulgari. Venduto per 706.000 dollari
Parure di Van Cleef & Arpels con zaffiri e diamanti
Parure di Van Cleef & Arpels con zaffiri e diamanti. Venduto per 340.000 dollari

Colore rosa record per Bolaffi

Un diamante rosa da 700.000 euro venduto all’asta da Bolaffi a Milano.

La grande stagione delle aste di gioielli viaggia ormai a piena velocità. Alla lista si è aggiunta anche Bolaffi, azienda che dai francobolli degli anni Sessanta ha ampliato il suo raggio d’azione anche alla gioielleria. Risultato: alla sua vendita di gioielli e orologi organizzata a Milano (ne abbiamo parlato qui) il raro diamante naturale Very light pink (lotto 1381) è stato aggiudicato a 700mila euro, diritti inclusi, a un importante gioielliere europeo, presente in sala al Grand hotel et de Milan, dopo una serrata battaglia al rialzo con altri offerenti internazionali al telefono e su internet. L’anello è diventato così il top lot assoluto nella storia di Aste Bolaffi. Segno che non solo a Ginevra, Hong Kong e New York si combatte a suon di rilanci per aggiudicarsi pezzi interessanti. “La soddisfazione è duplice, sia per la cifra clamorosa raggiunta dal singolo pezzo, sia perché la nostra casa d’aste è riuscita a vendere, in Italia, e con un risultato eccezionale, un oggetto normalmente proposto solo all’estero”, è il commento dell’amministratore delegato, Filippo Bolaffi.

Il realizzo complessivo della vendita sfiora i 2 milioni e mezzo di euro. Il secondo top lot è stato un anello con diamante a goccia colore D e purezza VVS1 (lotto 1379), volato a 225 mila euro, oltre il doppio della stima iniziale. Tra gli altri realizzi eccezionali si segnalano quelli dell’anello con diamante da oltre 18 carati (lotto 1376) aggiudicato a 218.750 euro e dell’anello con rubino birmano senza segni di riscaldamento di cinque carati (lotto 1378) acquistato a 62.500 euro. Federico Graglia

Il diamante very light pink
Il diamante very light pink

collana-smeraldi collana-faraone-20000

Anello con rubino birmano senza segni di riscaldamento di cinque carati  acquistato a 62.500 euro
Anello con rubino birmano senza segni di riscaldamento di cinque carati acquistato a 62.500 euro
Anello con diamante a goccia colore D e purezza VVS1 venduto a 225
Anello con diamante a goccia colore D e purezza VVS1 venduto a 225

Damiani, trasloco in Place Vendôme

Damiani occupa due piani in Place Vendôme.

Anche Damiani è tra le grandi Maison che si affacciano su Place Vendôme, a Parigi. L’azienda di Valenza, ha aperto una nuova boutique nella piazza che è sinonimo di alta gioielleria, dove era già presente. La boutique si trova a lato dell’Hotel Ritz, e offre il consueto stile ovattato delle altre vetrine del gruppo: toni sfumati tra il beige e il color tortora, arredamento sobrio, luci soffuse. Gli spazi alternano teche espositive, salotti privati e postazioni di vendita su due piani, collegati tra loro da una scala a ellisse. «Place Vendome rappresenta un luogo simbolo per la gioielleria di alta gamma. In questo luogo dal fascino storico, la boutique Damiani racconta l’eccellenza artistica e qualitativa del made in Italy, così come l’unicità di essere uno dei pochi brand internazionali ancora gestito dai diretti discendenti del fondatore. Dopo aver focalizzato con successo i nostri investimenti e risorse nei progetti di espansione internazionale, abbiamo ritenuto fondamentale consolidare l’immagine e il posizionamento di Damiani nel Vecchio Continente e per tale motivo la presenza in questa piazza parigina era diventata imprescindibile. Quando abbiamo avuto conferma che avremmo dovuto rinunciare alla nostra location storica, ci siamo subito messi alla ricerca di una nuova ubicazione ancora più prestigiosa e siamo riusciti a ottenere una delle posizioni più in vista di tutta la piazza», è il commento di Guido Damiani, presidente del gruppo italiano. Federico Graglia

Esterno della boutique Damiani, al 19 di Place Vendome
Esterno della boutique Damiani, al 19 di Place Vendome
L'ingresso della boutique
L’ingresso della boutique
Interno della boutique
Interno della boutique
Interno della boutique
Interno della boutique

In quattro al Pad

Quattro firme del gioiello al Pad di Londra, la grande fiera dedicata al design di lusso.

A Londra torna il Pad e compie dieci anni. Per gli appassionati di antiquariato, arte decorativa, scultura, fotografia e, infine, gioielli, saranno presenti oltre 65 espositori internazionali. I gioielli sono rappresentati da quattro aziende: Karry Berreby (Francia), Louisa Guinnes (Gran Bretagna), Hemmerle (Germania), Siegelson (Usa). In pratica, solo Hammerle è una Maison che produce gioielli, mentre gli altri tre sono raffinati rivenditori di pezzi antichi o d’epoca. Non mancano, comunque, i motivi di interesse, come potete vedere dalle immagini in questa pagina. La fiera dedicata al design è nata nel 2007 con solo una ventina di espositori, i più importanti operatori internazionali del settore. Ma si è allargata nel tempo. Il Pad ha deciso di sostenere l’ascesa del design come arte high-end e nel 2009 ha ampliato la sua portata globale con l’introduzione di arte moderna, fotografia, arte tribale e gioielli, fa riferimento alle sue radici francesi, con la fiera sorella, il Pad di Parigi. Per la gioielleria, Louisa Guinness lavora con i più importanti scultori e pittori di oggi per creare gioielli. Hemmerle è un gioielliere che punta sulla originalità della sua proposta, con un design di avanguardia nonostante la tradizione che risale al 1893. Un pezzo unico di Hemmerle può richiedere più di 500 ore di lavoro e possono passare anni in attesa di trovare le pietre colorate perfette per completare un pezzo.

Lee Siegelson propone gioielli speciali del XIX secolo, di epoca Art Nouveau e Art Déco, fino a pezzi di design contemporaneo. È attiva dal 1920 e si è conquistata una solida fama. Kerry Berreby, infine, è una Maison parigina famosa per i suoi gioielli scultura e le sue scoperte di opere uniche di Van Cleef Andrew Grima, Cartier, David Webb, Boivin. Federico Graglia

Bracciale in lacca nera e argento di Jean Després, Parigi 1931
Bracciale in lacca nera e argento di Jean Després, Parigi 1931
Hemmerle, bracciale con granati, rame e oro bian co
Hemmerle, bracciale con granati, rame e oro bian co
Anello di Cartier in oro, con diamanti, perle e rubini. Parigi, 1960
Anello di Cartier in oro, con diamanti, perle e rubini. Parigi, 1960
Karry Berberry: bracciale con corno di zebù
Karry Berberry: bracciale con corno di zebù
Karry Berberry: collana Lunar Solar Oculus in oro e argento
Karry Berberry: collana Lunar Solar Oculus in oro e argento
Karry Berberry: anello in oro e argento
Karry Berberry: anello in oro e argento
Hemmerle: anello con diamante, bronzo e oro bianco
Hemmerle: anello con diamante, bronzo e oro bianco
Hemmerle: orecchini realizzati a mano con giada, diamanti, bronzo, oro bianco
Hemmerle: orecchini realizzati a mano con giada, diamanti, bronzo, oro bianco
Hemmerle: orecchini realizzati a mano con zaffiri, rame, oro bianco
Hemmerle: orecchini realizzati a mano con zaffiri, rame, oro bianco
Orologio-bracciale tubogas Baume e Mercier
Orologio-bracciale tubogas Baume e Mercier
Da Siegelson: orecchini di Fulco di Verdura per Coco Chanel. Parigi, 1935
Da Siegelson: orecchini di Fulco di Verdura per Coco Chanel. Parigi, 1935

Venduti i gioielli dei Reagan

Venduti i gioielli appartenuti a Nancy Reagan, tra Bulgari e Van Cleef & Arpels.

Quando si dice portarsi addosso un’idea. Tra i gioielli appartenuti a Nancy Reagan (1921-2016) , moglie del presidente degli Usa Ronald Reagan (1911-2004) e messi all’asta da Christie’s a New York, c’era anche un anello di Bulgari con i colori della bandiera americana. La ex first lady lo aveva indossato il 4 luglio 1986, in occasione del restauro della Statua della Libertà. È stato il lotto clou, venduto per 319.500 dollari. Ma l’anello in oro, diamanti, zaffiri e rubini non era l’unico gioiello appartenuto alla storica coppia. Ha attirato l’attenzione un paio di orecchini indossati da Nancy Reagan durante una visita a Margaret Thatcher nel 1988, con la forma della testa di un leone, in oro 18 carati e occhi di diamante in set con una collana dalla forma simile, tutto firmato Van Cleef & Arpels. La collana è stata venduta per 56.250, gli orecchini per 21.250. A Nancy Reagan dovevano piacere i gioielli di Bulgari: un bracciale in oro e diamanti della Maison romana, indossato durante le cene ufficiali, per 40.000 dollari, molto più della stima iniziale (7000 dollari).

La vendita dei beni appartenuti ai Reagan comprendeva anche mobili, opere d’arte decorativa, libri, cimeli, dipinti, disegni e stampe dalla loro casa a Los Angeles. In tutto la vendita, suddivisa in due giorni, ha realizzato più di 5,7 milioni di dollari. Federico Graglia

Orecchini in oro di Van Cleef & Arpels con testa di leone. Venduti per  21.250 dollari
Orecchini in oro di Van Cleef & Arpels con testa di leone. Venduti per 21.250 dollari
Collana in oro di Van Cleef & Arpels con testa di leone. Venduta per  56.250 dollari
Collana in oro di Van Cleef & Arpels con testa di leone. Venduta per 56.250 dollari
Collana di perle coltivate con un onice cabochon, oro e diamanti. Venduta per 40.000 dollari
Collana di perle coltivate con un onice cabochon, oro e diamanti. Venduta per 40.000 dollari
Set di Van  Cleef & Arpels in oro e zaffiri. Venduto per 16.250 dollari
Set di Van Cleef & Arpels in oro e zaffiri. Venduto per 16.250 dollari
Collana di Oscar Heyman & Brothers, circa 1976, con un diamante circolare, zaffirorubini . In platino e oro 18 carati. Venduta per 23.750 dollari
Collana di Oscar Heyman & Brothers, circa 1976, con un diamante circolare, zaffirorubini . In platino e oro 18 carati. Venduta per 23.750 dollari
Bracciale di Bulgari, oro e diamanti. Venduto per 40.000 dollari
Bracciale di Bulgari, oro e diamanti. Venduto per 40.000 dollari
Spilla in platino con diamanti e un raro zaffiro nero. Venduta per 21250 dollari
Spilla in platino con diamanti e un raro zaffiro nero. Venduta per 21250 dollari
Anello con i colori della bandiera americana. Bulgari, oro, diamanti, zaffiri e rubini. Venduto per  319.500 dollari
Anello con i colori della bandiera americana. Bulgari, oro, diamanti, zaffiri e rubini. Venduto per 319.500 dollari
Nancy e Ronald Reagan
Nancy e Ronald Reagan

Parigi per Paula Crevoshay

Una mostra a Parigi dedicata alla raffinata designer ed esperta di gemme Paula Crevoshay.

Paula Crevoshay è due donne in una: è una grande esperta di minerali, in particolare di gemme, e allo stesso tempo è una raffinata designer. I suoi gioielli fantasiosi, elaborati, unici, sono ora il soggetto di una esposizione organizzata a Parigi al Musée de Minéralogie. La mostra si intitola Illuminations: de la Terre au Bijou. L’occasione è interessante non solo per ammirare da vicino i gioielli straordinari che sono realizzati da Paula Crevoshay, ma anche per confrontare il risultato finale con quello iniziale, cioè con le pietre grezze da cui ha origine il lavoro della designer-artista. I gioielli che progetta e realizza Paula Crevoshay, infatti, partono sempre da quello che il frutto della terra, le gemme preziose che si trasformano i sfavillanti elementi di gioielleria.

Il museo di Parigi ospita una delle più grandi collezioni di minerali al mondo: quale luogo migliore per rendere omaggio a una virtuosa delle pietre preziose? Tra i gioielli più interessanti l’esposizione comprende la spilla one-of-a-kind Bitterroot, l’ultima creazione,e un braccialetto con sei opali nella loro forma naturale, non tagliati. Federico Graglia

Illuminations: de la Terre au Bijou
dal 9 novembre 2016 al 1 febbraio 2017
Museo di Mineralogia
60 Boulevard Saint Michel
75006 Parigi
Martedì – Venerdì: 13h30 – 18h
Domenica: 10:00 – 12:30 e 14h – 17h

Spilla a forma di farfalla
Spilla a forma di farfalla
Orecchini con opali verdi
Orecchini con opali verdi
Pesce volante con apatite, diamanti neri, bianchi e quattro perle
Pesce volante con apatite, diamanti neri, bianchi e quattro perle
Polipo in oro, diamanti e spinelli: è uno dei pezzi esposti alla mostra
Polipo in oro, diamanti e spinelli: è uno dei pezzi esposti alla mostra
Spilla con zaffiri rosa, arancio e gialli
Spilla con zaffiri rosa, arancio e gialli
Spilla con diamanti neri e rubini
Spilla con diamanti neri e rubini
Spilla a forma di fiore con zaffiri orange e gialli
Spilla a forma di fiore con zaffiri orange e gialli
Spilla a forma di fiore con gemme colorate
Spilla a forma di fiore con gemme colorate
Gioiello a forma di medusa
Gioiello a forma di medusa

Diamanti, anche in Italia la certificazione Rapaport

Diamond Love Bond, società specializzata a operare in diamanti naturali ha raggiunto un accordo con il Gruppo Rapaport, editore del Rapaport Diamond Report: listino utilizzato a livello mondiale come riferimento dei prezzi all’ingrosso dei diamanti naturali tagliati, L’accordo prevede di introdurre anche in Italia il Rapaport Investment Diamond Report Idr, un nuovo sistema internazionale di certificazione che seleziona i diamanti attraverso criteri molto restrittivi.

Il Rapaport Investment Diamond Report Idr è stato presentato a New York a febbraio e stabilisce lo standard internazionale dei diamanti naturali che, per la loro rarità, possono in futuro avere maggiori potenzialità di tesaurizzare il proprio valore. In pratica, seleziona i migliori diamanti del mercato assegnando loro una valutazione oggettiva, garantendo così ad operatori ed investitori il più alto livello di qualità, insieme a elementi sostanziali per definire i prezzi di negoziazione.

Diamante taglio brillante
Diamante taglio brillante

“La migliore garanzia per chi acquista diamanti è un certificato gemmologico autorevole”, sostiene Marco Pocaterra, amministratore delegato di Diamond Love Bond. “Da sempre Diamond Love Bond vende diamanti naturali certificati esclusivamente da Gia Gemological Institute of America, con livelli di qualità elevatissimi, che rientrano pienamente nello standard definito da Rapaport. Per questo ho deciso di introdurre immediatamente anche nel nostro Paese questo nuovo sistema di certificazione internazionale, come ulteriore elemento di garanzia che si aggiunge a quelli già a disposizione dei nostri clienti sin dal 2005”.

Questa nuova certificazione (Idr) può essere rilasciata solo a diamanti naturali di taglio rotondo brillante che dispongano innanzitutto di un certificato gemmologico Gia – Gemological Institute of America, rilasciato da non oltre due anni (esclusi tutti gli altri certificati gemmologici come Hrd, Igi) che abbiano caratteristiche di qualità triplo excellent (esclusi diamanti qualità very-good, good, fair, poor), fluorescenza assente (esclusa fluorescenza Faint, Medium, Strong, Very Strong), rigidi parametri nelle misure, nessuna presenza di tinta BGM. IDR fornisce immagini e video ad alta risoluzione del diamante analizzato, con ulteriori informazioni gemmologiche e la provenienza: sono immediatamente rigettati i diamanti Marange, ovvero i cosiddetti diamanti insanguinati, cioè quelle pietre preziose che provengono da aree di conflitto come lo Zimbabwe, messi al bando dalle Nazioni Unite, in quanto usati per finanziare illeciti e guerre.

Diamante con piccole inclusioni
Diamante con piccole inclusioni

Il fenomeno dei diamanti da investimento sta conoscendo in Italia una crescita euforica (troppo?) non sempre accompagnata dalla necessaria trasparenza e informazione al cliente. “Il diamante naturale non è in sé un investimento finanziario”, ammonisce Pocaterra. “In particolare, se con ciò si intende un investimento con aspettativa o garanzia di rendimento e/o liquidazione. Chiunque induca il cliente a pensare che l’investimento in diamanti sia assimilabile a un investimento finanziario compie una forzatura rispetto alla realtà. Il suo rendimento non ha natura finanziaria bensì quella emozionale del possesso. A livello patrimoniale, si può parlare di plusvalenza o di minusvalenza rispetto al prezzo pagato all’acquisto in caso di futura rivendita. La liquidità non è regolamentata, basandosi semplicemente sull’incontro tra la domanda e l’offerta ai vari livelli della filiera”.

Lo scopo primario dell’investimento in diamanti, ammonisce l’esperto, non è quello di arricchire il patrimonio bensì di proteggerlo, guardando al lungo periodo: i diamanti, secondo lui, sono infatti destinati a mantenere il loro valore nel tempo perché, per la loro rarità, la domanda tenderà sempre a prevalere sull’offerta. A patto, però, che il tempo considerato sia abbastanza lungo: lustri, non anni. In ogni caso, quello dei diamanti naturali è un mercato che, su scala globale, vale oggi circa 75 miliardi di euro.

Costituita nel 2005, con sede ad Anversa, Diamond Love Bond è presente in tutte le Borse diamanti del mondo. In Italia si avvale come rete di distribuzione delle filiali del Gruppo UBI Banca e del Banco di Desio e della Brianza.

Anello con diamante De Beers
Anello con diamante De Beers

Bolaffi si tinge di rosa

Un anello con diamante rosa e tanti gioielli di ottima fattura all’asta a Milano con Bolaffi. Ecco i pezzi più interessanti.

Gioielli in asta a Milano. Ma anche diamanti rari, diamanti, tra cui ino veri light pink, e rari orologi da tasca. È un catalogo interessante quello presentato da Bolaffi per l’asta di gioielli e orologi del 27 settembre in programma al Grand Hotel et de Milan (sono visionabili a partire da sabato 24 settembre). La vendita propone circa 500 lotti, con pezzi esclusivi e basi competitive. “Le vendite all’incanto offrono una possibilità unica, il piacere di conquistare non solo un oggetto prezioso, ma anche il fascino unico e irripetibile della sua storia”, spiega Maria Carla Manenti, esperta Aste Bolaffi di gioielli. Tra i top lot un diamante rosa naturale very light pink con base d’asta da 180mila euro. “I diamanti colorati, definiti fancy, in natura sono uno su 10.000. Siamo orgogliosi di proporne uno così raro e seducente”, aggiunge Manenti. Si distingue per purezza e colore il diamante di 6,39 carati taglio goccia, all’asta da 120 mila euro. A partire da 80 mila euro l’anello d’oro bianco con diamante taglio Vecchia Europa di oltre 17 carati. Federico Graglia

Anello con diamante very light pink. Stima: 180000 euro
Anello con diamante very light pink. Stima: 180000 euro
Anello con diamante Cirio, 1960. Stima: 120000 euro
Anello con diamante Cirio, 1960. Stima: 120000 euro
Girocollo in diamanti firmato Damiani. Stima: 7500 euro
Girocollo in diamanti firmato Damiani. Stima: 7500 euro
Collana di diamanti e smeraldi. Stima: 8000 euro
Collana di diamanti e smeraldi. Stima: 8000 euro
Collana con smeraldo di Faraone. Stima: 20000 euro
Collana con smeraldo di Faraone. Stima: 20000 euro
Sopra, bracciale in oro Omega, con orologio. Stima: 2800 euro. Sotto, bracciale in oro del 1935 circa. Stima: 2000 euro
Sopra, bracciale in oro Omega, con orologio. Stima: 2800 euro. Sotto, bracciale in oro del 1935 circa. Stima: 2000 euro
Bracciale con diamanti. Stima: 10000 euro
Bracciale con diamanti. Stima: 10000 euro
Anello con rubino birmano e diamanti. Base d'asta: 50000 euro
Anello con rubino birmano e diamanti. Base d’asta: 50000 euro

Dorotheum, parata di star a Vienna

A Vienna Dorotheum mette in vendita gioielli di Buccellati, Bulgari, Gucci, Massoni, Moroni, Pomellato, Tiffany & Co e Van Cleef & Arpels.

Amanti delle pietre colorate e dei gioielli delle grandi Maison: prenotate un viaggio a Vienna per il 20 ottobre. La casa d’aste Dorotheum, infatti, ha programmato una vendita di pezzi che possono ingolosire gli appassionati. Saranno proposti più di 200 gioielli, dal XIX secolo a oggi, con pezzi firmati Buccellati, Bulgari, Gucci, Massoni, Moroni, Pomellato, Tiffany & Co e Van Cleef & Arpels. Le proposte sono interessanti, a partire da un anello di Bulgari che ha montato un diamante giallo-arancio Fancy Intense. La stima di questo anello con diamante di eccezionale colore è tra i 70.000 e i 100.000 euro. Sempre di Bulgari, è in catalogo un altro anello con due brillanti, del tipo Toi-et-Moi: la valutazione è tra 30.000 e 45.000 euro. Ma non sono questi due i pezzi più pregiati: il gioiello con la stima più alta è un diamante incolore pendente a forma di goccia con un peso di 5,44 carati, la stima è tra 130.000 e 200.000 euro.

Altri pezzi segnalati da Dorotheum: un bracciale con rubini per 57 carati brillanti stimato 55.000-75.000 euro abbinabile a un collier di rubini e brillanti, valutato 45.000-65.000 euro, più orecchini pendenti a clip con rubini e brillanti (stima: 28.000-38.000). Da tenere d’occhio anche un paio di orecchini pendenti, con ognuno uno smeraldo e brillanti con una stima tra 30.000 e 50.000 euro, un paio di orecchini pendenti del primo trentennio del XX secolo con zaffiri non trattati e diamanti a taglio vecchio sono valutati 24.000–36.000 euro. Federico Graglia

Anello di Bulgari con diamante giallo-arancio Fancy Intense. La stima di questo anello con diamante di eccezionale colore è tra i 70.000 e i 100.000 euro
Anello di Bulgari con diamante giallo-arancio Fancy Intense. La stima di questo anello con diamante di eccezionale colore è tra i 70.000 e i 100.000 euro
Diamante incolore pendente a forma di goccia con un peso di 5,44 carati. La stima è tra 130.000 e 200.000 euro
Diamante incolore pendente a forma di goccia con un peso di 5,44 carati. La stima è tra 130.000 e 200.000 euro
Orecchini pendenti del primo trentennio del XX secolo con zaffiri non trattati e diamanti a taglio vecchio. Stima: 24.000–36.000 euro
Orecchini pendenti del primo trentennio del XX secolo con zaffiri non trattati e diamanti a taglio vecchio. Stima: 24.000–36.000 euro
Orecchini pendenti a clip con rubini e brillanti. Stima: 28.000-38.000
Orecchini pendenti a clip con rubini e brillanti. Stima: 28.000-38.000
Orecchini pendenti con smeraldi e brillanti. Stima tra 30.000 e 50.000 euro
Orecchini pendenti con smeraldi e brillanti. Stima tra 30.000 e 50.000 euro

Big in vendita a New York

A New York gioielli importanti in vendita da Sotheby’s. Pezzi di René Lalique e Louis Comfort, Tiffany, Bulgari, Van Cleef & Arpels e Cartier.

Abbiamo appena scritto dell’asta che Sotheby’s terrà a Hong Kong il 4 ottobre e che si preannuncia molto interessante (articolo qui). Ma la casa d’aste ha anche altro in serbo. Il 22 settembre a New York è in programma un’altra asta di gioielli con pezzi firmati René Lalique e Louis Comfort Tiffany, Bulgari, Van Cleef & Arpels e Cartier. Oltre a un buon numero di diamanti e pietre preziose. La vendita di Important Jewels comprende oltre 200 gioielli con prezzi da 3.000 dollari in su. Tra i pezzi più interessanti, Sotheby’s segnala un anello di René Lalique, il padre del design in stile Liberty. Le curve sensuali dell’oro, unito a smalto e cristallo molato fanno dell’anello un pezzo unico (stima 15.000-20.000 dollari). Resta famosa la collaborazione del designer con l’attrice Sarah Bernhard, che ha portato alla creazione di due gioielli a forma di serpente per il ruolo come imperatrice Teodora. Di Tiffany è invece in vendita una collana disegnata personalmente da Louis Comfort Tiffany, primo direttore del design a partire dal 1902. La collana è realizzata con Pietra di Luna, lapislazzuli e diamanti, datata 1915 (stima 20-30.000 dollari). Per il periodo Art Deco, in catalogo c’è un bracciale di Cartier in platino, diamanti e smeraldi del 1930 (stima 150-200.000 dollari). Parecchi i pezzi di Bulgari degli anni Sessanta e Settanta, compresa una spilla con smeraldo, rubini e diamanti (stima 40-60.000 dollari). Federico Graglia 

Anello di René Lalique
Anello di René Lalique
Bracciale con diamanti e smeraldi di Cartier
Bracciale con diamanti e smeraldi di Cartier
Spilla di Bulgari con diamanti e smeraldo
Spilla di Bulgari con diamanti e smeraldo
Collana di Tiffany con diamanti, pietra luna e lapislazzuli
Collana di Tiffany con diamanti, pietra luna e lapislazzuli
Spilla con diamanti di Van Cleef & Arpels
Spilla con diamanti di Van Cleef & Arpels
Collana di Bulgari in oro e pietre dure
Collana di Bulgari in oro e pietre dure
Parure di Van Cleef & Arpels con zaffiri e diamanti
Parure di Van Cleef & Arpels con zaffiri e diamanti
Anello con zaffiro e diamanti di Bulgari
Anello con zaffiro e diamanti di Bulgari

Diamanti alla parete

Coronet, marchio specializzato in gioielli con diamanti, affida la sua immagine alla designer canadese Reena Ahluwalia ♦

A Hong Kong Jewellery & Gem Fair, la società specializzata in diamanti Aaron Shum e il suo marchio Coronet, hanno annunciato la collaborazione con la pluripremiata designer canadese di gioielli e diamanti, ma anche pittrice, Reena Ahluwalia. La designer ha realizzato un quadro per Coronet.

Reena Ahluwalia è una designer che abita a Toronto, Canada. È una delle maggiori artiste del gioiello: progetta collezioni per i grandi marchi e, allo stesso tempo, realizza grandi quadri che hanno come soggetto diamanti e pietre preziose. Per il suo lavoro ha ricevuto una lunga lista di premi e riconoscimenti, tra cui l’ambito Diamonds International-De Beers Award and the Diamonds Rio Tinto design award. Nata in India, ha assorbito la passione degli indiani per la gioielleria ma, allo stesso tempo, ha abbracciato uno stile di tipo occidentale. Reena ha messo la sua firma al design di gioielli come quelli che le ha affidato Rio Tinto per inaugurare la miniera di diamanti Bunder, nel Madhya Pradesh, India. Oppure una tiara per Asscher, omaggio al Royal Wedding di Kate Middleton. A questo lavoro si aggiunge la realizzazione di quadri iperrealistici di pietre tagliate, non solo diamanti, che assomigliano a dei mandala, le raffigurazioni rituali per la meditazione. Insomma, se non si possiede un grande diamante si può sempre disegnarlo. Giulia Netrese





Orecchini con diamanti disegnati per Rio Tinto
Orecchini con diamanti disegnati per Rio Tinto

Il disegno della tiara progettata per Asscher (dal sito di Reena Ahluwalia)
Il disegno della tiara progettata per Asscher (dal sito di Reena Ahluwalia)
La tiara progettata per Asscher (dal sito di Reena Ahluwalia)
La tiara progettata per Asscher (dal sito di Reena Ahluwalia)
Reena Ahluwalia
Reena Ahluwalia
Disegno per la collana Imperial commissionata da Venere Jewel (dal sito di Reena Ahluwalia)
Disegno per la collana Imperial commissionata da Venere Jewel (dal sito di Reena Ahluwalia)
Collana di diamanti Imperial
Collana di diamanti Imperial
Il diamante disegnato per Coronet
Il diamante disegnato per Coronet
Quadro "Il portale dell'eternità", di Reena Ahluwalia
Quadro “Il portale dell’eternità”, di Reena Ahluwalia

Collana con pendente disegnata per Rio Tinto
Collana con pendente disegnata per Rio Tinto







Tiffany, spille grandi come l’elefante

Iniziativa di Tiffany a difesa della natura e contro il bracconaggio degli elefanti.

Può una spilla essere grande come un elefante? Sì, se è quella che Tiffany propone nell’ambito della campagna #KnotOnMyPlanet. Obiettivo: la raccolta di fondi a sostegno della fine del bracconaggio di elefanti e per fermare il traffico globale e quindi la richiesta di avorio. In qualità del membro del U.S. Wildlife Trafficking Alliance e come parte dell’impegno di Tiffany per la sostenibilità, la campagna chiede a tutti di non dimenticare gli elefanti facendo una donazione all’Elephant Crisis Fund. La campagna ritrae alcune «friends of the House» che indossano, insieme a un nodo, una spilla a forma di elefante (in scala, però) realizzata in oro giallo e smalto, parte della collezione Tiffany Masterpieces 2016, che Tiffany & Co. donerà alla causa.

Doutzen Kroes indossa la spilla Tiffany & Co.
Doutzen Kroes indossa la spilla Tiffany & Co.
Fernanda Ly indossa la spilla Tiffany & Co.
Fernanda Ly indossa la spilla Tiffany & Co.
Raquel Zimmerman indossa la spilla Tiffany & Co.
Raquel Zimmerman indossa la spilla Tiffany & Co.
Imaan Hammam indossa la spilla Tiffany & Co.
Imaan Hammam indossa la spilla Tiffany & Co.
Lo scrittore Derek Blasberg, la modella Doutzen Kroes con Frederic Cumenal, CEO di Tiffany & Co. durante l’evento di presentazione a NY
Lo scrittore Derek Blasberg, la modella Doutzen Kroes con Frederic Cumenal, CEO di Tiffany & Co. durante l’evento di presentazione a NY

Un blu (sintetico) da 10 carati

A Hong Kong Jewellery & Gem Fair il più grande diamante blu sintetico (10 carati).

Hong Kong Jewellery & Gem Fair si apre con una novità che farà discutere non solo chi commercia o acquista diamanti: una società russa, New Diamond Technology (Ndt) ha annunciato di aver realizzato il più grande diamante blu sintetico. Creato in laboratorio, il diamante blu pesa 10.07 carati e ha un taglio Asscher. La stessa azienda aveva precedentemente prodotto un diamante blu da 5,03 carati. Quanto vale un diamante di questo tipo? Quello precedente, grande la metà, è stato venduto per 250.000 dollari. Il rivenditore che l’ha acquistato, a sua volta lo ha venduto per una cifra non precisata, si suppone superiore. Certo, come ammette il presidente di New Diamond Technology, Tamazi Khikhinashvili, se il diamante fosse naturale sarebbe probabilmente venduto per alcuni milioni di dollari. La differenza, secondo lui, è che i diamanti che segnano record alle aste restano poi chiusi in cassaforte, mentre il diamante blu sintetico si può indossare. Difficile anche per gli esperti, infatti, distinguere questo tipo di pietre da quelle naturali. La stessa azienda ha anche prodotto un diamante incolore da 10.2 carati con taglio smeraldo. Le pietre sono esposte a Hong Kong Jewellery & Gem Fair. Federico Graglia

Il diamante blu sintetico da 10 carati
Il diamante blu sintetico da 10 carati
Pietre prodotte da New Diamond Technology
Pietre prodotte da New Diamond Technology
Diamante sintetico
Diamante sintetico
1 82 83 84 85 86 136