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La catena d’oro più grande del mondo

Da un paio di anni vanno di moda i maxi gioielli ma, wow, questo supera tutte le aspettative. La maxi collana d’oro che vedete, appesa alla facciata di un parcheggio multipiano di Duesseldorf, fa parte di un progetto artistico che prevede l’installazione di gioielli di grandi dimensioni alle facciate degli edifici. G.N.

La maxi collana appesa alle finestre di un parcheggio a Dusseldorf
La maxi collana appesa alle finestre di un parcheggio a Dusseldorf

 

Bijouets a casa con un clic

Il sito http://bijouets-italia.com si rinnova: dai modelli disponibili ai designer della collezione, dai rivenditori all’e-commerce. Dalla nuova sezione shop online si può scegliere e acquistare direttamente il proprio gioiello in 3D. Colorati e leggeri, i bijoux della collezione .bijouets sono prodotti con stampanti in 3D e comprendono collane, bracciali, anelli, orecchini e spille. M.d.B.

 

Collana Beads. Prezzo: 127 euro
Collana Beads. Prezzo: 127 euro
Spilla Dean. Prezzo: 19 euro
Spilla Dean. Prezzo: 19 euro
Orecchini Little Robots. Prezzo: 19 euro
Orecchini Little Robots. Prezzo: 19 euro
Collane Merletto. Prezzo 99 euro (l'una)
Collane Merletto. Prezzo 99 euro (l’una)

A Treviso la festa dell’anello

Torna Ring Party, la festa dell’anello. A Treviso tra sabato 8 e domenica 16 giugno lo storico palazzo Ca’ De Ricchi ospiterà l’evento dedicato ai gioielli più indossati (e simbolici). Un anello può infatti essere un ornamento, ma anche il segno di un’unione, o di un potere, di un ruolo. E anche un’opera d’arte, una piccola scultura. L’anello può essere prezioso e lavorato con accuratezza, ma anche essere interpretato in forme personali e realizzato con differenti materiali. In mostra ci saranno 64 anelli: quello di Treviso è uno degli eventi organizzati da Agc, Associazione Gioiello Contemporaneo, che si occupa di valorizzare e diffondere la cultura dei bijoux. Alla mostra parteciperà, tra gli altri, la designer Francesca Mo, che è socia di Agc, con il suo anello Frame, ispirato al tema del libro, dove bronzo e carta si fondo per una miniatura. L’anello fa parte di una collezione disegnata in occasione della mostra dedicata al libro organizzata al Museo Poldi Pezzoli di Milano Intorno al libro (https://gioiellis.com/e-mo-legge-lanello). Inaugurazione del Ring Party alle 18 di sabato 8 con la relazione di Maria Luisa Frisa, direttrice del Corso di Design della Moda. U.A.

 

Gli anelli del RingParty
Gli anelli del RingParty

 

Anello Frame di Francesca Mo
Anello Frame di Francesca Mo
Francesca Mo, foto di Maria Pia Giarrè
Francesca Mo, foto di Maria Pia Giarrè

RINGPARTY, Treviso, dall’8 al 16 giugno, in Via Barberia 25

ORARI apertura martedì-sabato 10.00-13.00 e 15.30-19.30 domenica 15.30-19.30

 

Bulgari si ricompra gli orecchini Bulgari

Mistero svelato: gli orecchini di Bulgari di Gina Lollobrigida li ha comprati Bulgari. La Lollo ha amato così tanto quegli orecchini pendenti di platino con smeraldi colombiani a forma di pera (21 carati) e 67 diamanti (26,5 carati) acquistati dal gioielliere romano (ora fa parte del gruppo Lvmh) nel 1964, che li ha indossati durante tutta la sua carriera. Così Bulgari ha riacquistato da Sotheby’s a Ginevra gli orecchini appartenuti alla diva che negli anni ’50 venne definita «la donna più bella del mondo». Questa è la spiegazione ufficiale. Perché Bulgari abbia speso 2 milioni di euro all’asta di Sotheby’s di metà maggio, in realtà, non è stato spiegato. «È un’occasione per ricordare che quella stella che brillava a Cinecittà, a Hollywood e sui set parigini, è una donna di cuore impegnata in molte opere benefiche», si legge in una nota ufficiale. E da Bulgari ricordano gli inizi della carriera della Lollo: «una ragazza italiana di origini modeste, che sopravvive dopo la guerra disegnando ritratti di soldati americani per le strade di Roma. Poi ritrae Federico Fellini. Ma solo Vittorio de Sica la convince che il cinema è arte. Lollo divenne attrice: 60 film, numerosi premi e ruoli indimenticabili come quello di Esmeralda in Notre Dame de Paris, accanto a Gerard Philippe, Yul Brynner, Frank Sinatra e Humphrey Bogart, fanno di lei una vera diva. Il David di Donatello che ricevette nel 1955, trofeo d’oro del cinema italiano ispirato da una statua del Quattrocento, è firmato Bulgari. Lollo che non ha mai abbandonato la passione per la fotografia, la pittura e la scultura, considera i gioielli di Bulgari opere d’arte». Mah, chissà se gli orecchini penderanno mai da altre orecchie. Matilde de Bounvilles

Gli orecchini di Bulgari ricomprati da Bulgari: valgono 2 milioni di euro
Gli orecchini di Bulgari ricomprati da Bulgari: valgono 2 milioni di euro

 

 

Gina Lollobrigida negli anni Sessanta con indosso gli orecchini
Gina Lollobrigida negli anni Sessanta con indosso gli orecchini

 

Altri gioielli di Bulgari appartenuti a Gina Lollobrigida
Altri gioielli di Bulgari appartenuti a Gina Lollobrigida

 

Collana e anello by Bulgari
Collana e anello by Bulgari

 

Romanzo criminale (di gioielli)

Macché Christie’s o Sotheby’s: i più inusuali gioielli venduti all’asta sono stati battuti a Las Vegas. La vendita svolta nella capitale del gioco d’azzardo (quale posto migliore?) ha infatti riguardato preziosi sottratti ai criminali. Per esempio, un diamante da 5 carati confiscato a un truffatore del Texas. Il tesoro messo all’incanto è stata interamente costituito da beni confiscati dal servizio US Marshals e comprendeva oro, l’argento, lingotti, monete, gioielli e orologi recuperati da casi di criminalità. Tra i beni all’asta, c’erano 6,6 chili di pellet oro sequestrati a una gang che ha frodato il sistema sanitario Usa per 100 milioni di dollari e una collana con raffigurato un banchiere messa in vendita per 13mila dollari. Federico Graglia 

Una collana d'oro con pendente che raffigura un leone-banchiere
Una collana d’oro con pendente che raffigura un leone-banchiere

 

Un momento dell'asta a Las Vegas
Un momento dell’asta a Las Vegas

 

Questo ragazzo vuole vendere l’Italia via web

I gioielli credono nel web. O, meglio, ci credono i giovani gioiellieri e orafi. A puntarci tutto è, per esempio, Giorgio Isabella, 29 anni, un ragazzo di Crotone che discende da una delle famiglie di gioiellieri più radicate della città calabrese (quattro generazioni). Isabella ha promosso il primo distretto digitale online dedicato al lusso artigianale made in Italy. In particolare, dedicato ai giovani designer di gioielli. Anche perché, è il ragionamento, i mercati sono sempre più orientati a raggiungere i buyer esteri. E, allora, perché non utilizzare il web, dato che le micro imprese italiane da sole non ce la possono fare? Assieme a Filippo Capitanio (26 anni, di Milano) Isabella ha fondato l’Associazione Giovani Gioiellieri d’Italia. L’idea della rete riservata agli artigiani, creativi, subfornitori e terzisti del settore, tutti giovani, è appunto trasformare la debolezza delle piccole realtà in una forza. «Nel giro di pochi mesi abbiamo avuto più di 200 soci da tutta Italia», ha spiegato il giovane imprenditore. Che ora lancia Lux Made In, piattaforma di e-commerce su cui i soci possono caricare le immagini dei prodotti, (orologi, gioielli e accessori). Le descrizioni dei prodotti saranno tradotte istantaneamente in cinque lingue: francese, tedesco, inglese, spagnolo e russo. Quando un cliente digiterà un ordine, il portale invierà al produttore un avviso e in 24 ore arriverà un corriere per ritirare e consegnare il prodotto. Al portale va una commissione del 5-10% sul prezzo di vendita. Ulderico Andorno

Giorgio Isabella
Giorgio Isabella

 

 

Rebus oro, gli esperti vedono un rialzo

L’oro è un rebus. L’ultimo in ordine di tempo a tentare di risolverlo è il settimanale «il Mondo», che pubblica un articolo firmato da Ivan Del Ponte, di tendenza abbastanza rialzista. Gli esperti interpellati dal giornale economico, infatti, sostengono che quella attuale è una pausa e che il prezzo (oggi sui 1.400 dollari l’oncia) tornerà a salire. «Benché le attese di inflazione rimangano sottotono, riducendo quindi la propensione a comperare oro, crediamo che i continui acquisti da parte delle banche centrali e la forte domanda in Cina e in India offriranno nel breve termine un buon sostegno ai prezzi dell’oro», scrive il giornale, è contenuto in una lettera inviata ad aprile ai clienti dalla Paulson & Co., il fondo hedge americano che ha previsto la crisi dei subprime. Sinora, però, la sua previsione, o speranza, non si è avverata.

Un bracciale d'oro: adesso vale meno, ma tornerà ad aumentare
Un bracciale d’oro: adesso vale meno, ma tornerà ad aumentare

Fra coloro che si professano sostenitori delle sorti dell’oro c’è anche Simona Gambarini, associate director of research di Etfs securities, uno dei principali emittenti di exchange-traded fund specializzato nelle commodity. «Vanno considerati vari elementi», spiega l’esperta, «come l’elevato debito dei Paesi europei e degli Usa, nonché il grave precedente rappresentato da ciò che è accaduto a Cipro, dove gli investitori privati sono stati costretti a coprire le perdite accumulate dallo Stato». La causa alla base della discesa repentina non è il venire meno di questi rischi.

La discesa del prezzo dell'oro (valore per grammo)
La discesa del prezzo dell’oro (valore per grammo)

Infine, scrive il settimanale, il calo è nato sui rumor delle vendite di riserve auree da parte del governo di Cipro. Ciò ha alimentato il torrente dell’offerta e una volta sfondato il supporto tecnico di quota 1.500 dollari sono scattati una serie di ordini cosiddetti stop loss che hanno fatto precipitare la situazione. Il permanere dei rischi induce l’esperta a essere ottimista sul bene rifugio per antonomasia. Infatti, argomenta Gambarini, è accaduto che il mercato fisico dell’oro, dove si effettuano l’85-90% delle transazioni totali, ha subito un’impennata poiché gli operatori, soprattutto cinesi e indiani, hanno fatto shopping spinti dal ribasso delle quotazioni. «Ora siamo in una situazione in cui gli investitori diretti continuano a comprare», sostiene la money manager, «mentre chi investe nel mercato dei contratti a termine continua a vendere». Per questo motivo l’analista giunge alla conclusione che si tratti di un crollo ingiustificato. «Non riteniamo che il prezzo scenderà al di sotto dei livelli attuali. Se andasse sotto i 1.300 dollari vi sarebbe una tale risposta da parte della domanda fisica che comunque si riporterebbe intorno a quota 1.400-1.450». F.G.

Bracciale d'oro di Cartier con diamanti e smeraldi
Bracciale d’oro di Cartier con diamanti e smeraldi

 

Eccezionale diamante venduto a Hong Kong

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Di questi tempi i soldi stanno in Asia. Così non stupisce che il 28 maggio una collana con ciondolo di diamante taglio briolette da 75,36 carati sia stata venduta per una cifra mostruosa: 11 milioni 145 mila dollari durante l’asta a Hong Kong Magnificent Jewels di Christie’s. La collana era stata valutata tra 8,5 milioni e 12,5 milioni dollari. Il grosso diamante è perfetto: classe D, tipo IIa: il più grande briolette mai apparso in un’asta. Nella stessa asta è stata venduta una collana di diamanti e smeraldi a frangia, composto da otto pietre fissate con vecchi diamanti europei a taglio cuscino, ciascuno del peso di 10 carati. È stata battuta per la modica cifra di 5 milioni 712 mila dollari. Tanto per gradire, nella stessa vendita sono stati aggiudicati una coppia di orecchini con rubini birmani e diamanti per l’astronomica vetta di 3 milioni 899 mila dollari, in sostanza quasi 2 milioni di dollari per orecchio. Un rubino birmano ovale da 8,88 carati con diamanti ha raggiunto i 2 milioni 883 mila dollari. Infine, uno zaffiro birmano e diamanti a forma di cuscino montati da Cartier si sono accontentati, si fa per dire, di 2 milioni 811 mila dollari. Federico Graglia 

 

Las Vegas capitale del gioiello

Avviso ai gioiellofili in giro per il mondo: chiuso l’International Gem & Jewelry Show, dal 30 maggio al 2 giugno il centro del mondo è a Las Vegas. Nella capitale della roulette e delle slot machine va in scena la LasVegas Antique Jewelry & Watch Show. È il la più tradizionale degli eventi negli Stati Uniti produce e riunisce addetti ai lavori da tutto il mondo, dai buyer ai distributori, fino ai collezionisti. La mostra attira ogni anno più di 2.400 concessionari, vede rappresentati 22 Paesi e più di 50 mila visitatori da tutto il mondo. G.N.

 

Non è Parigi, è Las Vegas...
Non è Parigi, è Las Vegas…

 

Nelle fiere dello scorso anno
Nelle fiere dello scorso anno

 

Cosa non si fa per vendere
Cosa non si fa per vendere

 

Tecnologia e gioielli a Las Vegas
Tecnologia e gioielli a Las Vegas

 

Per chi fosse interessato:

Date: May 30 – June 2, 2013

 

Venue: Paris Hotel and Casino

 

3655 Las Vegas Blvd. South

 

Las Vegas, Nevada 89109

 

Website: www.VegasAntiqueJewelry.com

 

Show Hours: Thursday – Saturday 11:00 am – 7:00 pm

 

Sunday 11:00 am – 4:00 pm

 

Press Check In: Located at the Attendee Registration area

 

Admission Cost: Online/Onsite: $20.00

 

Tickets are valid all four days

 

Roberto Coin unchained

[wzslider]Il magazine americano «Jck» dedica una lunga intervista al gioielliere italiano Roberto Coin, che negli Usa è una specie di star. La chiacchierata mette in luce molti particolari, anche personali, poco noti al grande pubblico. A partire dal rapporto del designer con il materiale principe del gioiello: l’oro. «La cosa migliore della progettazione con l’oro», sostiene Coin, «è la consapevolezza che si sta lavorando con un materiale prezioso naturale e si deve trovare un modo per dare un anima e di esprimere con un messaggio». Durante la settimana di mercato a Las Vegas, il gioielliere promette inoltre «una quantità enorme di nuove creazioni». Con la clasica firma di Coin: un singolo rubino nascosto da qualche parte. Spiega il designer: «Ho pensato che fosse il modo più romantico per augurare il meglio a tutte le persone che indossano i miei pezzi».

Ecco l’identikit di Roberto Coin
Età? «35, nel business».
Numero di dipendenti? «325, più altri 250 collaboratori esterni»
Famiglia e gli animali domestici? «Tre fratelli, tre figli, mia moglie, Pilar, due gatti e due cani».
Primo pezzo concepito? «Non mi ricordo il primo gioiello che ho disegnato, ma ricordo perfettamente, come se fosse ieri, il giorno in cui ho raggiunto la perfezione nel design Appassionata, dopo due anni di passione e perseveranza, che ha dato vita a questo fondamentale raccolta della mia storia del marchio».
Miglior consiglio ricevuto? «Siate voi stessi».
Peggiore consiglio? «Ascoltami, è così che deve essere fatto… è l’unico modo».
Primo lavoro? «Cameriere dell’Hotel Schweizerhof di St. Moritz».
Come hai iniziato la progettazione di gioielli? «Mi sono innamorato con la creatività e scelto gioielli come espressione suprema di femminilità, bellezza e glamour».
Se non avessi progettato gioielli, che cosa faresti? «Chi lo sa? Vorrei fare tante cose, come la progettazione d’interni, moda, banche».
Come ha fatto il rubino a diventare la tua firma? «Stavo leggendo un libro storico e un’antica leggenda egiziana. Si parlava di antichi faraoni considerando il rubino come una pietra magica, in grado di garantire la salute, la felicità e lunga vita a coloro che lo tenne in contatto con la loro pelle».
Gioielli che indossi in questo momento? «Il mio orologio, la mia fede nuziale»
Cinque canzoni della playlist? «Con te partirò di Andrea Bocelli, C’era una volta in America, Ennio Morricone, My Way di Frank Sinatra, My Heart Will Go On di Celine Dion, Feeling Good, Nina Simone»
Molte delle vostre collezioni sono costruite intorno a figure di animali. Che cosa ha il regno animale che ispira così tanto? «La natura è una delle più grandi fonti di ispirazione insieme con la vita e l’amore. Mi sento rispetto e fascino per il mondo animale».
Attività fisica? «Passeggiate, nuoto»
Che cosa hai mangiato a colazione? «Yogurt e caffè»
Che cosa ti piace? «Buon cibo e il fumo. E un bicchiere di vino Amarone durante la cena»
Primo sito web di tutti i giorni (non il proprio!): «FT.com, il sito web del Financial Times per le news»
Come fa a rilassarsi? «Giardinaggio… e sogno»
Superstizioso? «No»
Libro che stai leggendo? «Il 20 ° Secolo, Eric Hobsbawm»
Film preferito? «Recentemente ho avuto la possibilità di vedere ancora una volta un film che amo: Ben Hur, di William Wyler»
Motto personale? «Il futuro appartiene a quelle persone ancora capaci di credere nella bellezza dei loro sogni». G.N.

Gli indiani comprano, l’oro risale

Ma dove andrà a finire l’oro? Se lo chiedono non solo gli operatori sui mercati, ma anche i singoli risparmiatori e tutti quelli che hanno nel cassetto gioielli di metallo giallo. Che magari pensano di vendere. Fatto sta che l’oro veleggia attorno a quota 1.400 dollari l’oncia. Eppure qualcuno vede un ritorno di fiamma, cioè un possibile aumento delle quotazioni. A New York l’oro ha toccato i 1.394 dollari l’oncia. E indicazioni rialziste per il metallo giallo sono arrivate anche dal World Gold Council e da Bank of America Merrill Lynch. Secondo l’organizzazione che raggruppa le maggiori società del minerario aurifero, nel secondo trimestre la domanda di oro da parte degli acquirenti asiatici (particolarmente sensibili all’andamento delle quotazioni) farà registrare un nuovo record. In particolare, il Wgc stima che le importazioni indiane si attesteranno a 350-400 tonnellate, il 200% in più rispetto a un anno fa. Bank of America ha invece annunciato di aver rivisto la stima sul prezzo di fine anno portandola a 1.478 dollari l’oncia. Federico Graglia

 

Preziosi lingotti
Preziosi lingotti

 

Una gioielleria indiana a Jaipur, in India
Una gioielleria indiana a Jaipur, in India

Pandora, monomarca a Firenze

Pandora inarrestabile. Ora anche a Firenze si apre un monomarca del colosso danese della gioielleria. Dopo l’inaugurazione di due nuovi concept store all’interno dei centri commerciali Il Globo di Busnago (in provincia di Monza e Brianza) e Shopville Gran Reno a Casalecchio di Reno (in provincia di Bologna), Pandora inaugura il primo monomarca in Toscana, in via Por S. Maria 15r, a Firenze, a due passi dal Ponte Vecchio. Il nuovo store Pandora ha una superficie di 50 metri quadri e si sviluppa su due piani. Il piano terra introduce i clienti agli spazi espositivi che ospitano la collezione e gli highlights di stagione. Il primo piano è invece un salottino dove visionare e scegliere con calma un gioiello particolare. Insomma, i vichinghi del gioiello alla conquista dell’Italia. Ma non solo: Pandora è presente in oltre 70 Paesi, in sei continenti, attraverso una rete di più di 10.300 punti vendita, tra i quali oltre 900 negozi monomarca. E questo in trent’anni. Chissà dove sarà tra altri 30. Ulderico Andorno

L'interno dello store Pandora a Firenze
L’interno dello store Pandora a Firenze

 

L'esterno dello store
L’esterno dello store

 

Andrea Poggi, titolare dello store di Firenze, con Massimo Basei, direttore generale di Pandora
Andrea Poggi, titolare dello store di Firenze, con Massimo Basei, direttore generale di Pandora

 

Clienti nello store fiorentino
Clienti nello store fiorentino

 

Anello con fiori di ciliegio e perle. Prezzo: 79 euro
Anello con fiori di ciliegio e perle. Prezzo: 79 euro

 

Charm con pendente in goccia di vetro di Murano rosa. Prezzo: 39 euro
Charm con pendente in goccia di vetro di Murano rosa. Prezzo: 39 euro

 

Ciondolo in argento. Prezzo: 99 euro
Ciondolo in argento. Prezzo: 99 euro

 

Pandora unstoppable. Now also in Florence opens a flagship of the Danish giant of the jewelry. After the inauguration of two new concept stores in shopping centers The Globe Busnago (in the province of Monza and Brianza) and Shopville Great Reno in Reno (near Bologna), Pandora opens its first flagship store in Tuscany, in via Por S. Maria 15r, Florence, a few steps from Ponte Vecchio.

Dopo Cagliari Stroili a raffica

[wzslider]Ma dove vorrà mai arrivare Maurizio Merenda, l’uomo che guida Stroili? Dopo aver aperto in Russia un paio di settimane fa, adesso torna a espandersi in Italia con l’apertura di un punto vendita monomarca a Cagliari. «L’obiettivo è di potenziare la presenza di Stroili nei principali centri storici della penisola con boutique che riflettano il variegato universo di gioielli e orologi a prezzi accessibili, della maison», è il commento di Merenda, che è amministratore delegato di Stroili Oro Group. Quello di Cagliari fa parte delle serie di aperture previste per il 2013 e si aggiunge alla distribuzione delle boutique del brand, presenti nelle shopping street delle città italiane come Corso Vittorio Emanuele e Corso Buenos Aires a Milano. Ma non è finita: Stroili ha stretto un accordo con la catena di grandi magazzini Coin dove debutterà con corner dedicati: 12 le nuove aperture previste per il 2013. Oltre ai corner dei Coin a Milano, in corso Vercelli e piazza Cantore, ci saranno quelli di Roma, in piazzale Appio e nei magazzini di Brescia, Verona, Bologna, Genova, Catania, Napoli, Como e Treviso. Il primo corner di 25 metri quadri, peraltro, ha già debuttato al Coin di Mestre con le collezioni primavera-estate 2013. Federico Graglia

Stroili, the house of jewelry-design Made in Italy, announces the opening of the new flagship store in Cagliari. “The goal is to enhance the presence of Stroili in the main towns of the peninsula with boutiques that reflect the varied universe of jewelry and watches at affordable prices, the house,” said Maurizio Merenda, CEO of Stroili Gold Group, a group of Jewellers leader in Italy. The selling point of Cagliari is part of the openings provided by Stroili for 2013 and adds to the widespread distribution of the brand’s boutiques, in major shopping street of the Italian cities such as Corso Vittorio Emanuele and Corso Buenos Aires, Via dei calzaiuoli in Florence, via del Corso in Rome.

Miuccia Prada: adoro i gioielli antichi

A Miuccia Prada piacciono i gioielli. Vabbè, potevamo immaginarlo. Però la donna che veste anche il diavolo ne parla in occasione dell’uscita del film «Il grande Gatsby»: il marchio di lusso è infatti stato scelto per vestire le signore della pellicola diretta da Baz Luhrmann. Miuccia ha spiegato a «T magazine» la sua passione: «Sono interessato a gioielli. Ma mi piacciono solo gioielli antichi, perché adoro le storie che si portano dietro: voglio sapere chi li indossava. È la vita di persone che mi interessa. Fiori e gioielli sono parte della storia di una donna. Mi piace guardare i gioielli e mi chiedo se la donna fosse felice. Per esempio, ho una spilla che a forma di una barca in mare e in cima c’è una piccola rosa d’oro e su questa un ragno. Mi chiedo: chi l’ha regalato alla donna? Era una donna fortunata? Che cosa significa?». Giulia Netrese

Miuccia Prada
Miuccia Prada

 

Prada Jewels
Prada Jewels

 

Prada advertising
Prada advertising

 

Gioielli che piacciono a Miuccia
Gioielli che piacciono a Miuccia

Segreti preziosi nel mondo

 

Mosca/ Segreto di Stato sul ceo di Gokhran. L’operatore statale deputato a conservare e trattare metalli preziosi e gemme Gokhran è in difficoltà nel trovare un sostituto per il suo attuale numero uno, Vladimir Rybkin. Il manager ha comunicato le sue dimissioni a febbraio, tuttavia la sua lettera rimane ancora senza risposta. «Il governo semplicemente non riesce a trovare un sostituto per lui: nessuno vuole assumere una enorme responsabilità», ha spiegato una fonte ufficiosa. Gokhran stata fondata nel 1920 ed è controllata dal ministero delle Finanze. Le sue riserve totali sono un segreto di Stato. Nel 2009, Gokhran ha comprato 1 miliardo di dollari in diamanti da Alrosa, quando i prezzi dei diamanti grezzi erano notevolmente diminuiti a causa della crisi economica globale. Gokhran custodisce tra l’altro il Diamond Fund, una collezione unica di opere storiche di gioielleria, rari esemplari di gemme, pepite di metalli preziosi. Uno dei pochi tesori del mondo, che mantengono i valori della corona.

 

Il tesoro imperiale degli zar custodito da Gokhran, nel 1926
Il tesoro imperiale degli zar custodito da Gokhran, nel 1926

New York/ Negli Usa cresce la vendita di gioielli. Negli Usa la vendita di gioielli è aumentata del 9,9% anno su anno, a 2,31 miliardi dollari (dati di marzo). L’indice dei prezzi al consumo per i gioielli è invece sceso del 2,9%, sempre in marzo. Le vendite di gioielleria in negozio restano forti. Nel primo trimestre, l’aumento è stato dell’8,2%, a 6,99 miliardi dollari, rispetto ai primi tre mesi del 2012.

Harry Winston, a New York
Harry Winston, a New York

 

Londra/ Una montagna di smeraldi. La produzione della miniera di smeraldi Kagem, controllata dal gigante Gemfields, pare sia salita del 33%. La miniera si trova in Zambia e, secondo gli esperti, potrebbe migliorare ancora la produzione. È bene ricordare che a gennaio Gemfields ha completato l’acquisizione del marchio Fabergé per 22,1 milioni dollari.

 

Uno smeraldo al centro dell'anello
Uno smeraldo al centro dell’anello

Hong Kong/ Guida per smartphone alla Fiera. UBM Asia, la società che organizza la Hong Kong Jewellery & Gem Fair, offre una app per i visitatori e gli espositori all’evento in programma dal 20 giugno al 23, nonché all’esposizione di settembre. La guida è disponibile per smartphone e tablet ed è accessibile anche online con qualsiasi dispositivo mobile. Comprende le directory di prodotti, planimetrie interattive, orari degli spettacoli e le altre informazioni per i visitatori.

 

Sfilata per Pc Jeweller
Sfilata per Pc Jeweller

New Dehli/ Vendite indiane boom. Pc Jeweller, grande gruppo indiano della gioielleria, ha annunciato un utile in aumento del 26%, a 2,9 miliardi di euro per l’anno fiscale 2013, che si è concluso il 31 marzo. I ricavi sono saliti del 32%, a 725 milioni dollari. Pc Jeweller opera 36 showroom in 28 città in tutta l’India e cinque impianti di produzione di gioielli. Gioiellieri italiani, meditate.

 

Bracciale Pandora
Bracciale Pandora

Copenaghen/ Pandora sul pavé. Il brand danese Pandora per il mercato Usa ha aggiunto argento, un pavé traforato a mano con 48 tonalità di rosa, trasparente o nero con zirconi per la sua collezione di gioielli primavera. I nuovi charms sono stati creati con ciò che il marchio definito come un «aspetto astratto», con pietre rosa chiare o viola.

L’anello di titanio che si illumina

Vi piacerebbe un anello che illumina se salta la luce? È stata l’idea di Ben Kokes: per rendere innovativo un anello da regalare alla sua fidanzata ha deciso di creare un bijoux luminoso. L’idea è stata di incorporare un Led e un filo di rame all’interno dell’anello di titanio, illuminando da sotto le pietre quando l’oggetto si trova vicino a un «campo magnetico alternato indotto». Cioè a un trasmettitore. Inutile spiegare nei dettagli il percorso tecnico dell’inventore americano. Sta di fatto che (pare) l’anello luminoso possa funzionare. Perfetto in abbinata con un albero di Natale. M.d.B.

L'anello illuminato con led
L’anello illuminato con led

 

L'anello di titanio
L’anello di titanio

VicenzaOro: Italia al verde, va in Usa

Com’è andata a VicenzaOro? I numeri resi noti sono vaghi. Secondo gli organizzatori, quest’anno la versione Spring della Fiera ha visto la partecipazione di circa 12 mila operatori. «Il carattere internazionale della manifestazione è stato confermato per il numero di buyer stranieri provenienti da 99 diverse nazioni, nonché i rappresentanti della stampa italiana e di altri 27 paesi», è la versione ufficiale. «Il numero di acquirenti provenienti da paesi emergenti come la Cina e l’Europa orientale ha mostrato un aumento. Il mercato interno, invece, proseguendo la tendenza degli ultimi anni, è ancora mostrando segni di declino». Come anticipato, insomma, per chi vende in Italia sono tempi duri. Anche a VicenzaOro.

Com’è andata a VicenzaOro? I numeri resi noti sono in bianco e nero. Secondo gli organizzatori, quest’anno la versione Spring della Fiera ha visto la partecipazione di circa 12 mila operatori. «Il carattere internazionale della manifestazione è stato confermato per il numero di buyer stranieri provenienti da 99 diverse nazioni, nonché i rappresentanti della stampa italiana e di altri 27 paesi», è la versione ufficiale. «Il numero di acquirenti provenienti da paesi emergenti come la Cina e l’Europa orientale ha mostrato un aumento. Il mercato interno, invece, proseguendo la tendenza degli ultimi anni, è ancora mostrando segni di declino». Come anticipato, insomma, per chi vende in Italia sono tempi duri. Anche a VicenzaOro.

In compenso, per l’ottavo anno consecutivo, Fiera di Vicenza diventa ambasciatore del gioiello Made in Italy Oltreoceano, con l’organizzazione della partecipazione di 130 aziende italiane al JCK Show di Las Vegas, la più importante manifestazione degli Stati Uniti dedicata al mondo della gioielleria, in calendario dal 31 maggio al 3 giugno. Il Salone americano sarà il palcoscenico per VicenzaOro Italian Club, format espositivo itinerante ideato da Fiera di Vicenza per promuovere a livello internazionale le produzioni orafo-gioielliere che si offrono quale espressione autentica e forte dei valori del Made in Italy. In un’area espositiva di 1.500 mq, le aziende provenienti dai principali poli produttivi italiani metteranno in vetrina le loro creazioni nell’esclusiva cornice del Mandalay Bay Convention Center di Las Vegas. F.G.

 

 

 

 

 

 

Altra collana rubata a Cannes

Se andate a Cannes lasciate a casa i gioielli: Arsenio Lupin ha colpito ancora. Dopo il furto in albergo ai danni di Chopard, una collana dal valore di quasi 2 milioni di euro pare sia stata stata rubata martedì sera a l’Eden-Roc a Cap d’Antibes. Il furto sarebbe avvenuto durante una serata di gala, organizzata dal gioielliere svizzero de Grisogono. Si tratta del secondo furto di gioielli a margine del festival. Il collier, scomparso martedì, era posto sotto la sorveglianza di un’agenzia privata. De Grisogono, contattato da France Info, ha confermato il furto del gioiello, ma non ha specificato se fosse esposto o indossato da una delle molte star presenti alla serata presso l’hotel. Il commissariato di Cannes sta conducendo le indagini per ricostruire la dinamica e fare chiarezza sui tempi intercorsi dalla sparizione alla denuncia, avvenuta quasi 24 ore più tardi. Al più presto bisogna girare un film su questi furti a catena. Ulderico Andorno 

Il gioielliere de Grisogno con la modella Bianca Balti a Cannes, due anni fa
Il gioielliere de Grisogno con la modella Bianca Balti a Cannes, due anni fa

 

Il mitico Arsenio Lupin
Il mitico Arsenio Lupin. Ci vorrebbe il commissario Cluseau…

 

Cruciani per Giulietta e Romeo

Volete comprare un braccialetto Cruciani? Ora sarà più facile se siete a Verona. Nella città di Giulietta e Romeo, nella centrale Piazza Erbe, è stata inaugurata la nuova boutique Cruciani C, dedicata alla vendita degli accessori del brand: i braccialetti in pizzo macramè, le borse Milano e i foulard in seta. Il negozio, che si trova due passi dal balcone dei personaggi immortalati da Shakespeare, si sviluppa su 45 metri quadri, progettati da Marcello Pianosi. Il punto vendita di Verona si aggiunge così alle boutique di Milano, Forte dei Marmi, Capri, Roma, Monza, Bormio, Madrid, Dubai, Tokyo, Seoul, Palm Beach. M.d.B.

 

L’italiano Bottoli al vertice di Pandora

Marcello Bottoli
Marcello Bottoli

Un italiano al vertice di Pandora. Il gruppo danese ha annunciato che Allan Leighton, attuale presidente del consiglio d’amministrazione, succederà a Bjørn Gulden (che resterà nel consiglio di amministrazione) nella carica di ceo (chief executive officer) dal prossimo luglio. Allo stesso tempo Marcello Bottoli, che al momento occupa la posizione di vice presidente, succederà a Leighton in qualità di presidente del consiglio d’amministrazione. Bottoli ha una lunga storia manageriale alle spalle: laureato alla Bocconi, è stato ceo di Samsonite, vice presidente in Reckitt Benckiser, senior consultant in Boston Consulting Group e, all’inizio di carriera, brand manager in Procter & Gamble. Intanto, il gruppo di gioielli accessibili ha fatto sapere che la crisi dei consumi non le fa un baffo. Il 2013 si è aperto in crescita, con un primo trimestre da record: il fatturato del gruppo è salito a 269 milioni di euro (+40,6% rispetto al 2012), con un margine ebitda (profitto lordo) del 32,1% e un utile netto di 59 milioni di euro. Complimenti. Federico Graglia

 

Bracciali Pandora
Bracciali Pandora

 

Bijoux Pandora
Bijoux Pandora
Lo store di Pandora a Roma
Lo store di Pandora a Roma
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