Liu Jo Luxury Jewels Collection: a Baselworld, Nardelli Luxury partecipa con nuovi orologi e con una collezione di gioielli a cavallo tra glamour e lusso. Un po’ come è la filosofia del brand che si è affermato nel mondo del fashion. Non a caso la collezione si chiama Glamour: il filo conduttore è il logo di Liu Jo, riconoscibile in ogni pezzo. I gioielli sono proposti in tre varianti: gold, silver e gold rose. La collezione si compone di quattro linee: Trama, come indica il nome, è realizzata con la tecnica di piccoli trafori. In questo caso lo stile adotta la forma circolare, abbinata al classico cuore, con logo in cristalli. Il cuore, ma a forma di lucchetto (ma con chiave per aprirlo), è invece al centro della linea Destini, che utilizza dettagli brillanti per le iniziali del logo e una superficie martellata. La linea Dolceamara, invece, punta su un mix di catene con volumi e geometrie diverse, alternate a tocchi di luce: in questo caso il logo Liu Jo è discreto, posto su micro cuoricini pendenti e sulle chiusure. Infine, la stella brillante in stile Hollywood, per simboleggiare l’energia delle donne, si trova nei gioielli della collezione Illumina.
Accanto ai gioielli, il brand presenta nuove collezioni di orologi. La brand extension nata dalla partnership tra Liu Jo e Nardelli Luxury, nata nel 2006, aumenta così la sua offerta. Una nota speciale riguarda proprio l’azienda guidata dall’amministratore delegato e direttore creativo Bruno Nardelli, che ha visto l’ingresso nell’azionariato dell’ex direttore generale di Fossil, Stefano Abbati (http://gioiellis.com/abbati-lascia-fossil-per-nardelli), che ha acquisito anche il ruolo di vicepresidente con delega all’internazionalizzazione e al commerciale. La brand extension, in ogni caso, funziona: in otto anni ha venduto 3 milioni tra orologi e gioielli. In Italia il brand è presente in più di 1.600 punti vendita. «La nostra presenza a Baselworld fa parte di una strutturata strategia di internazionalizzazione che vede il brand riscuotere sempre maggior interesse nei principali mercati sulla scia del successo riscosso prima in Italia ed ora all’estero da Liu Jo», è il commento di Bruno Nardelli. Giulia Netrese






