Pronipote di Louis Cartier, ha lavorato da Caumet e Boucheron: a Jean Dousset non mancano le credenziali… ♦
Buon sangue non mente, secondo un antico proverbio: lo conferma Jean Dousset, pronipote di Louis Cartier, e ora titolare di un brand che porta il suo nome. I suoi gioielli non potevano tradire le tradizioni di famiglia. D’altra parte, il curriculum del designer è di tutto rispetto. Ha iniziato la sua carriera inizia da Chaumet, l’ha proseguita da Boucheron, dove è stato guidato da Alain Boucheron in persona. Nel 1999 è passato sotto le insegne di Van Cleef & Arpels, come direttore internazionale per gli eventi di alta gioielleria. Alla fine, però, ha deciso di mettere a frutto la sua esperienza e di fondare una sua Maison.
La sua filosofia prevede la ricerca della qualità, ma in modo intelligente. Un posto d’onore nei suoi gioielli è occupato dai diamanti: «La maggior parte dei gioiellieri si concentrano esclusivamente sulle 4C, semplicemente perché è il tipo di conoscenza di base che i consumatori possono capire», sostiene. «Le 4C sono le linee guida commerciali per il diamante, che sono state sviluppate per giudicare la rarità della pietra e quindi il suo prezzo… Ma non si parla della bellezza di una pietra, né del suo fascino! Mentre diversi diamanti avranno identiche 4C, come indicato sul loro certificato GIA, e un prezzo identico, se visti una vicino all’altra saranno ineguagliabile in termini di bellezza. Un diamante sarà sempre più desiderabile degli altri. Ed e quella la pietra che stiamo cercando».
La fattura di un diamante, il rapporto tra colore e taglio sono i termini di scelta. E il risultato è decisamente di alto livello, come testimoniano questi gioielli. Come dimostra uno dei pezzi più importanti della Maison, Margaret, anello con un diamante D Color, Flawless e Type IIa, 5 carati, taglio ovale. Margaret è uno dei soli sette diamanti da un peso grezzo originale di 192,96 carati. Ci sono volute 76 ore per tagliare questa pietra alla perfezione. L’anello è stato creato in due tonalità di metallo: un set eternity in oro rosa 18 carati e punte in platino per preservare l’eccezionale luminosità della pietra centrale.
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