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L’azienda catalana Facet ha messo a punto un sistema per garantire chi acquista i suoi gioielli. Molti acquirenti di gioielli con diamanti, infatti, sono preoccupati di non ricevere una pietra autentica. Il diffondersi di diamanti sintetici, creati in laboratorio, non distinguibili chimicamente da quelli estratti dalla terra (ma con un valore diverso) ha alimentato la diffidenza. Ecco perché i gioiellieri che utilizzano diamanti naturali si preoccupano di come garantire l’autenticità delle pietre a chi acquista. Come ha fatto Facet, grande azienda con sede a Barcellona, Spagna. Facet, infatti, è specializzata in gioielli con diamanti e ha deciso di garantire la tracciabilità di tutti i suoi pezzi, in particolare dei diamanti incastonati su anelli, bracciali, orecchini e collane in oro, argento e platino.
La famiglia Serret, proprietaria di Facet, ha così creato Tracemark, un’azienda che controlla e verifica l’intera filiera delle materie prime, oro e diamanti, che sono sottoposti a una certificazione di provenienza e di utilizzo, produzione e vendita, fino al cliente finale. La tracciabilità dei gioielli serve, oltre che a garantire l’autenticità, anche raggiungere l’obiettivo di ottenere un lusso sostenibile. Ogni pezzo è inciso al laser con un numero di identificazione e sull’etichetta si trova un codice QR che reindirizza a un sito web con tutte le informazioni sul gioiello. Chi acquista può completare la scheda inserendo immagini o testi, per evitare possibili falsificazioni o, se è sfortunato, per poterli identificare in caso di furto.