Lavorazione di gioielli nel laboratorio di Pedemonte Group
Lavorazione di gioielli nel laboratorio di Pedemonte Group

Focus sulla tecnica orafa con The Vicenza Symposium

Mentre da venerdì 5 a lunedì 8 settembre si svolgerà Vicenzaoro, dal 2 al 4 settembre Ieg, la società organizzatrice, propone tre giorni dedicati a una comunità internazionale di esperti e innovatori: The Vicenza Symposium. Mentre T.Gold, previsto a gennaio, è una mostra dedicata ai macchinari e alle tecnologie più innovative per il settore orafo, The Vicenza Symposium si propone come un network di approfondimento tecnico e culturale. Nei tre giorni dell’evento nella Basilica Palladiana sono attesi 21 relatori internazionali e sette sessioni giornaliere, rivolte a un pubblico qualificato.

La Basilica Palladiana a Vicenza
La Basilica Palladiana a Vicenza

Ogni sessione sarà seguita da momenti interattivi dedicati alle domande e al confronto diretto con gli speaker, per favorire uno scambio concreto di esperienze e soluzioni. The Vicenza Symposium si propone, quindi, come «una nuova piattaforma globale dove la cultura tecnica si unisce alla visione, e dove l’artigianalità trova nella tecnologia un’alleata strategica». La piattaforma è pensata per professionisti, accademici e leader del settore. Si concentrerà sull’evoluzione tecnologica e sui nuovi scenari produttivi che stanno trasformando il mondo della gioielleria e dell’oreficeria, ponendosi sin dalla prima edizione come motore propulsivo di innovazione.
Macchina per la lavorazione dell'oro
Macchina per la lavorazione dell’oro

L’evento sarà strutturato intorno a tre principali aree tematiche: Innovation and Advanced Processes, Quality and Finishing Processes e Sustainability and Regulations. Oltre alla ormai onnipresente intelligenza artificiale come leva per l’efficienza e la creatività. È prevista anche una relazione su un caso studio dedicato a una nuova generazione di macchine intelligenti per l’incastonatura delle pietre preziose, in grado di apprendere i gesti degli artigiani e replicarli con altissima precisione. Una tecnologia che, almeno nelle intenzioni ufficiali, non intende sostituire la mano dell’uomo, ma affiancarla, automatizzando le fasi più ripetitive per lasciare spazio alla creatività e all’unicità del lavoro manuale. «Crediamo in una manifattura dove l’innovazione affianchi, e non sostituisca, la capacità artigianale. È questo il suo senso più autentico: non negare la tradizione, ma darle nuovi strumenti per prosperare», dice Damiano Zito, Presidente di The Vicenza Symposium.
Una fase di lavorazione dei gioielli Crieri
Una fase di lavorazione dei gioielli Crieri

Altro punto in programma riguarda la stampa 3D come nuova frontiera per oro e platino. Saranno analizzati in dettaglio i vantaggi delle tecnologie Selective Laser Melting e Binder Jetting, applicate a metalli preziosi come oro e platino 950, e confrontate con le tecniche tradizionali come la fusione per colata. Grazie a queste tecniche avanzate, è oggi possibile produrre semilavorati con geometrie complesse e finiture di altissimo livello, riducendo i tempi di lavorazione e migliorando la qualità finale del prodotto. Gli studi presentati al Simposio evidenzieranno anche il ruolo della stampa 3D nella riduzione dell’impatto ambientale, un elemento sempre più richiesto dai consumatori e dai mercati internazionali.
Spilla Digital Precious broochLa, presenta la prima fase di sviluppo di un nuovo metodo di produzione di gioielli preziosi utilizzando polimeri stampati in 3D, combinati con metallo fuso
Spilla Digital Precious broochLa, presenta la prima fase di sviluppo di un nuovo metodo di produzione di gioielli preziosi utilizzando polimeri stampati in 3D, combinati con metallo fuso

Infine, saranno presentati sviluppi anche nel campo delle soluzioni ottiche avanzate per la stampa 3D di leghe riflettenti, con nuove tecnologie laser capaci di migliorare la resa superficiale e ridurre la necessità di post-lavorazioni. Sul fronte del controllo qualità, l’integrazione di strumenti data-driven e AI-based permette oggi alle aziende, anche di piccole dimensioni, di prevedere criticità produttive e agire in modo mirato, ottimizzando risorse e migliorando l’affidabilità dei prodotti. Tutto ciò si traduce in efficienza operativa, minori costi e maggiore competitività.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Previous Story

Nuovi orecchini a cerchio per Buccellati

Next Story

Mare e nodi nel diario di Stenzhorn

Latest from News