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Angola verabschiedet sich von de Grisogono

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Die Entscheidungen der Regierung von Angola kreuzen sich mit dem Schicksal der Maison de Grisogono ♦ ︎
Die Juwelen sind wertvoll. Sie sind eine Investition und ein Objekt zum Anziehen. So ist es nicht verwunderlich, wenn gelegentlich der wirtschaftliche Aspekt die Ästhetik dominiert: Kurz gesagt, manchmal glänzt das abscheuliche Geld mehr als ein Diamant.
Dies ist beispielsweise der Fall der Bloomberg-Agentur, der das Genfer Maison de Grisogono betrifft. Der Minderheitsaktionär des von Fawaz Gruosi gegründeten Unternehmens ist die Regierung von Angola und insbesondere Sodiam, eine Tochtergesellschaft von Endiama, der nationalen Bergbaugesellschaft des afrikanischen Landes. Sodiam hat daher angekündigt, dass es seine Beteiligung an de Grisogono verkaufen wird. Die Entscheidung hat nichts mit der Tätigkeit von de Grisogono zu tun, sondern wird von “Gründen des öffentlichen Interesses und der Rechtmäßigkeit” diktiert. Nach Angaben der amerikanischen Spezialwebseite National Jeweller wird de Grisogono von Sindika Dokolo, Ehemann von Isabel Dos Santos, der Tochter des ehemaligen angolanischen Präsidenten Jose Eduardo dos Santos sowie der reichsten Frau Afrikas, laut Forbes Magazin kontrolliert.
Regimewechsel
Kurz gesagt, der neu gewählte angolanische Präsident Joao Lourenco möchte Angola von den kommerziellen Interessen der Familie seines Vorgängers streichen. In der Tat hat es bereits Isabel Dos Santo vom Gipfel von Sonangol, der mächtigen staatlichen Ölgesellschaft von Angola, entfernt. Die Geschichte wurde vom Marketingdirektor von de Grisogono, Gianluca Maina, über den nationalen Juwelier kommentiert, der eine Erklärung per E-Mail schickte: «Nach einem kürzlichen Führungswechsel kündigte Sodiam, ein Minderheitsaktionär, an, sich als Investor in De Grisogono zurückzuziehen. Diese Entscheidung wird keine Auswirkungen auf unsere Mehrheitsaktionäre haben, die ihr anhaltendes Engagement für unsere Marke und ihre Zukunft bekräftigt haben und wir haben weiterhin eine starke finanzielle Unterstützung. ”
Staatsfeind
Aber die Ruhe von Fawaz Gruosi kann durch ein anderes Hindernis gestört werden: die negative Kampagne, die den Edelsteinjäger Yianni Melas von einigen Monaten anführt. Im Wesentlichen behauptet der Forscher, dass de Grisogono den afrikanischen Bevölkerungen nicht ausreichend helfe, und aus diesem Grund hat er eine Reihe von Protestaktionen gegen das Maison de Genève durchgeführt. Zum Beispiel, anlässlich Christie’s Auktion von Die Kunst von de Grisogono, eine außergewöhnliche Halskette mit einem 163,41 Karat D Diamanten, in Angola extrahiert. Nicht einmal die Ankündigung, dass 1% des Verkaufs an Fundação Brilhante, eine Organisation, die den sozialen Wandel in den Gebieten um die Minen in Angola fördert, gespendet wurde, reichte aus, um Melas zu besänftigen. Cosimo Muzzano

Der Preis für Diamanten ist rückläufig

Der Preis für Diamanten fiel zwischen 5% und 10%.
Tipps zum Einkaufen. In der Tat, Tipps für vorsichtige Käufe, oder für keinen Kauf. Ringe mit Diamanten, oder bei der Bank gekauft Diamanten oder von spezialisierten Unternehmen, werden sie als eine sichere Investition gesehen. Es gibt eine ganze Menge Wahrheit in dieser (Prozentsatz der Wahrheit, nicht eine absolute Wahrheit). Aber dies gilt auch für die langen Zeitraum. Wenn Sie denken, einen Diamanten zu kaufen, und, denken Sie noch einmal in ein paar Monaten oder wenigen Jahren mit einem sicheren Gewinn zu verkaufen, in der Lage: es ist nicht so. Die Diamanten, wie Gold, unterliegt Variationen sogar hohen Preis. Es gibt viele Faktoren, die Auswirkungen auf die Kosten-Preis eines Diamanten und, natürlich, seine Authentizität und Qualität (auch https://gioiellis.com/diamanti-4-regole-per-evitare-truffe/ lesen). Zum Beispiel, geopolitische Faktoren, wie Kriege, Revolutionen, können epochalen Veränderungen abholen oder den Preis eines Diamanten fallen.
Sinkende Preise
Kürzlich Brexit (Großbritannien aus der Europäischen Union) hat ein Klima der Unsicherheit in Europa, die zu der schwierigen wirtschaftlichen Phase hinzufügt. Dies führt zu einer Periode der schwachen Nachfrage nach Diamanten und die Preise der Steine ​​beginnen zu fallen. Zum Beispiel sah die Diamanten von 3 Karat von hoher Qualität die Zustell-Kosten von etwa 5% in den letzten zwei Monaten. In Wahrheit ist es ein Rückgang, der seit zwei Jahren weiter: Im Jahr 2015 zum Beispiel hat der Antwerpener Markt verzeichnete einen Rückgang von 10% für die kleinsten Stücke von durchschnittlicher Qualität. Und der Riese De Beers (der größte Produzent) sagte, dass die Preise für das Jahr bis zum 30. Juni realisiert, 2016 waren 14% niedriger als im vorangegangenen Zeitraum. Die Kaufleute und die Steinmetze der belgischen Stadt bestätigen die ins Stocken geraten oder, schlimmer Biegen. In China, der Kampagne gegen die Korruption von Präsident Xi, sah eine ziemlich deutliche Verlangsamung auf den Konsum von Luxusgütern innerhalb des Landes, einschließlich der Schmuck wider. Dies hat auch Auswirkungen auf den Großhandelspreis. Moral: ein Diamant ist für immer, aber nicht seinen Preis. Federico Graglia

Anversa: valutazione di un diamante
Anversa: valutazione di un diamante
Anversa: acquisti di un buyer
Anversa: acquisti di un buyer
Anversa: diamante grezzo
Anversa: diamante grezzo
Anversa: mercato dei diamanti
Anversa: mercato dei diamanti
Anversa: anello con diamanti
Anversa: anello con diamanti
Anversa: laboratorio di taglio dei diamanti
Anversa: laboratorio di taglio dei diamanti
Anversa: gioielleria specializzata in diamanti
Anversa: gioielleria specializzata in diamanti

(Italiano) I 10 comandamenti degli orafi

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Di che colore è il domani degli orafi? Sarà d’oro oppure di piombo? Saranno schiavi del marketing? A Milano il Club degli Orafi ha organizzato una sorta di Stati Generali dell’oreficeria per cercare (forse) di comprenderlo. L’arduo compito è stato affidato a Enrico Finzi, presidente AstraRicerche. Secondo la sua analisi, la crisi ha causato una moria di negozi. Ma il lato buono della medaglia p che i sopravvissuti hanno una fetta potenziale di clienti maggiore. Dunque, che fare? Finzi si è lanciato nei dieci comandamenti per gli orefici, sul sacro altare del marketing. Eccoli.

Enrico Finzi
Enrico Finzi
  1. Non bisogna distinguere più tra produttori e distributori: i destini sono sempre più strettamente legati, con imprese che scelgono i distributori come partner, e retailer che la piantono con l’ossessione di tenere di tutto un po’, ma imparano a vincere tenendo molto di meno brand. Addio ai numeri molto elevati di marche e piccole marche o, peggio, unbranded o mettendoci qualcosa a proprio nome, con una sorta di private label di qualità. Insomma, è indispensabile scegliere e bisogna immaginare la filiera non come una stretta partnership.
  2. Il produttore deve individuare alcuni marchi o semi brand strategici per il marketing del suo prodotto (il distributore ha come oggetto il suo punto vendita, l’assortimento è strumentale rispetto alla sua attività). Devono scegliere partner commerciali che gli garantisca una presentazione adeguata dell’assortimento, mentre i retailer devono selezionare i fornitori e averne molto di pochi. Scegliere è una parola chiave per essere scelti, il modello Bata, dove c’è di tutto un po’, funziona per le calzature, ma non per le gioiellerie.
  3. I produttori devono selezionare a loro volta i clienti paganti. Motivare i prodotti non solo quelli che si vendono da soli, appannaggio dei grandi marchi. Ci vogliono assortimenti selettivi meno ampi in numero di marche, ma più lunghi come prezzo. È poi visibili in vetrina per sconfiggere il web che offre accessibilità.

    Vetrina di una gioielleria
    Vetrina di una gioielleria
  4. La location: è il momento storico per cambiarla e renderla riconoscibile. L’arredamento non deve essere blindato per ragioni di sicurezza, perché si tengono fuori i giovani e i potenziali clienti si sentono intimiditi. E poi l’accessibilità serve a contrastare l’effetto web. Insomma il punto di vendita non deve essere respingente, deve essere macchina per comunicare e non solo per vendere. La visibilità anticipa le sensazioni della shopping experience. Nel settore della gioielleria il titolare e la commessa devono essere friendly. Gli interventi di illuminotecnica costano poco e la parola d’ordine è «scaldare l’ambiente».
  5. I prezzi: varietà accessibilità dal basso ed estensione verso l’alto, anche dentro una marca. Gli sconti non devono essere generalizzati, ma selettivi e personalizzati. Bisogna fare il contrario delle profumerie.
  6. I servizi: nel punto vendita devono essere più numerosi del passato. Bisogna usare lo strumento della prevendita, creare aspettative. Considerarlo come una semina.
  7. Competenza nella vendita: è necessaria dopo anni di prodotti che si vendono da soli. La competenza deve essere assoluta, bisogna dedicare risorse alla formazione dei commessi e i produttori devono basare la scelta dei partner retailer anche in base a questo aspetto. Deve essere anche rassicurante per contrastare l’incertezza sul proprio patrimonio: l’acquisto di un gioiello implica una spesa in meno per il cliente. Bisogna assicurare che l’acquisto è un investimento.
  8. La cultura sul gioiello: è diventato democratico, troppo, e c’è un impoverimento culturale della domanda. È difficile trasferire la cultura del gioiello, ma è fondamentale per rassicurare il cliente. Il punto di vendita rispetto al web ha il vantaggio di poter supportare e orientare la scelta del cliente con empatia su prodotti proposti come la cosa giusta, per quella persona (ma su questo obiettiamo: gioiellis.com fa cultura del gioiello). C’è il boom dell’auto-regalo femminile per superare un dolore o per gratificarsi, mentre gli uomini stanno perdendo il gusto di regalare un monile.
  9. Il servizio post vendita, la riparazione, la rimessa a modello e altre iniziative puntano a mantenere il cliente con sconto personalizzato magari per il compleanno. Il prodotto deve essere personalizzato, il gioiello come quello della nonna rubato.
  10. Infine, integrazione tra offline e online: il web è insostituibile per info e galleria prodotti e seduzione. Poi, si acquista in negozio con le persone. Infatti, il decimo comandamento parla di depressione collettiva di categoria e filiera dovuta ad anni troppo duri. Insomma, bisogna per supportare il marketing dell’inutile, che se funziona diventa il marketing della felicità, per dare un di più alla vita, che mira a trasmettere entusiasmo.

    Gioielleria a Firenze
    Gioielleria a Firenze

Schmuck online: sie sind die Zukunft?

Die Juweliere haben die Stunden gezählt? Es werden nur Online-Shops? Eine Nachricht ist nicht zu hell, aber das macht Sie denken, es von der Website berichtet Professional Juweller: Payne und Sohn, der im Jahre 1790 sein Geschäft in Kent gestartet und eröffnet dann eine Niederlassung in Oxford vor 146 Jahre, hatte es seine Türen zu schließen durch das Wachstum von Online-Shopping. Der Schmuck hat einen Umsatzrückgang zu Weihnachten gelitten und sie zu dem Schluss, dass es nicht mehr mit dem Online-Shop konkurrieren könnte. Nicht das erste Schmuck, die aufgrund der Migration von Schmuck Verkäufe auf dem Online-Kanal, vor allem Käufe zwischen 50 und 350 Euro, aber nicht nur geschlossen wird. Forschung von Feders Preziosi kuratiert von Spice-Forschung in Zusammenarbeit mit Studio EffeErre auf einer Stichprobe von 1.750 Befragten gibt an, dass für den Valentinstag 2016, 28% derjenigen, die ein Juwel in Italien gekauft wurde, auf das, was in den Fenstern zu sehen war, aber fast gleich , 27%, wurde auf die Bahn betraut.
Der Trend für die kommenden Jahre
Die Suche nach Federpreziosi stimmt mit dem Ergebnis der Analyse im Jahr 2015 von Exane BNP Paribas Forschung zusammen mit Luxusgüter & ContactLab auf den Luxus-Markt durchgeführt. Nach der Analyse der Französisch Bank, registriert die Anzahl der Kunden online und digital kontaktierbar steigt weiter an. Und die Kunden, die über das Internet beteiligt sind, dann verbringen mehr im Geschäft (+ 16%). Wer kann digital Kunden kontaktieren, können Cross-Channel-Plattformen entwickeln (Internet mehr physischen Speicher), und diese Cross-Channel-Kunden verbringen mehr (im Durchschnitt mehr als 60% der anderen). Schließlich ist es weiterhin, den Anteil der Online-Käufer von Luxusgütern jedes Jahr (von 30% im Jahr 2011 auf 37% im Jahr 2014) zu erhöhen.
Die Entwicklungen
Jewelers sollten wissen, dass nach dieser Analyse bis zum Jahr 2020 die Luxusmarken nahezu alle ihre Kunden wissen, da diejenigen online registriert 45% sein wird, und die per E-Mail 41% in Kontakt gebracht. Dh fast 90% aller Kunden im Laden sind on-line verfolgt werden. Und, noch schlimmer zu machen: die Möglichkeit, eine Online-Plattform zu nutzen, wird den Erfolg oder Misserfolg für Luxusmarken entscheiden, da die Verkäufe von E-Commerce werden die aktuellen, mindestens zwei oder drei Mal sein. Federico Graglia

Acquisti online
Acquisti online
Tiffany ha da tempo affiancato alla rete di vendite nei negozi una robusta piattaforma online
Tiffany ha da tempo affiancato alla rete di vendite nei negozi una robusta piattaforma online
Gioielleria a Hong Kong
Gioielleria a Hong Kong
Vetrina di gioielleria
Vetrina di gioielleria

(Italiano) Italia seconda nella pirateria di gioielli

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Attenti ad acquistare un gioiello: potrebbe essere un’imitazione. E in questo caso oltre a perderci voi, che avete speso soldi per un un falso, ci perde anche l’azienda che ha speso soldi e tempo per creare qualcosa di nuovo. Come nella moda, anche nella gioielleria e nell’orologeria ci sono i falsi. Fake. Copie. Imbrogli. L’Osservatorio europeo sulle violazioni dei diritti di proprietà intellettuale si è preso la briga di misurare che cosa significa questo fenomeno, in termini economici, per quanto riguarda gioielleria e orologeria.
Risultato: l’Osservatorio, ha calcolato che il 39% dell’attività economica totale della Ue è generato da industrie ad alta intensità di proprietà intellettuale. Circa il 26 % dell’occupazione complessiva in Europa proviene direttamente da questi settori. Premesso questo, veniamo alla gioielleria: nella Ue ha 80mila addetti e una produzione pari a 11 miliardi di euro (nel 2012). I maggiori produttori sono l’Italia (5 miliardi di euro), la Francia, la Germania, il Belgio (circa 1,2 miliardi di euro ciascuno) e il Regno Unito (circa 1 miliardo). Il settore comprende 37.100 imprese nell’UE, con una media di 2,8 lavoratori per azienda.

Italia piratesca

Su questa industria incide la pirateria che vede l’Italia al secondo posto in Europa, subito dopo la Grecia. La stima dell’effetto complessivo della contraffazione Nella Ue è pari al 13,5% del consumo (1,9 miliardi di euro). Si tratta di una stima diretta delle mancate vendite che i produttori legittimi di gioielli e orologi subiscono ogni anno a causa della contraffazione. L’industria legittima vende meno di quanto avrebbe venduto in assenza di contraffazione e impiega un minor numero di lavoratori. La una perdita totale è di 15mila posti di lavoro nella Ue. Insomma, gli italiani sono tra i maggiori acquirenti di gioielli e orologi falsi, ma questo fa perdere un sacco di posti di lavoro. Il maggiore effetto assoluto, conferma l’analisi riguarda Italia, Francia, Germania e Spagna. Questi quattro paesi rappresentano circa i due terzi delle perdite totali in termini di vendite nell’Ue.pirati

(Italiano) Sorpresa Damiani nei vasi Venini

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Oro, diamanti e cristalli: i Damiani allargano il loro campo d’azione ai vetri di Venini, famoso brand veneziano che produce suppellettili di design. Non è chiaro se i vetri di Venini potranno, prima o poi, entrare in sinergia con la produzione dei gioielli di uno dei marchi controllati dall’azienda, come Damiani, Salvini, Rocca, Calderoni e Pomellato. L’aspetto curioso è che l’acquisizione del 60%, portata avanti direttamente dalla famiglia di Valenza, si incrocia con un altro nome storico della gioielleria: Chimento. A vendere Venini, infatti, sono state le famiglie Chimento e Tabacchi, che avevano acquisito l’azienda nel 2001. Secondo i patti, rimarranno nella compagine azionaria con il 40% e la famiglia Chimento continuerà a svolgere un proprio ruolo operativo nella gestione della società coadiuvando Damiani nelle nuove strategie di crescita. Giancarlo Chimento, fondatore dell’omonimo marchio di gioielleria, aveva rilevato Venini nel 2001. Ma, forse, il momento poco brillante del mercato della gioielleria, ha consigliato Chimento a vendere per concentrarsi sul core business.

Venini è un brand noto in tutto il mondo: è nato nel 1921 (su iniziativa dell’avvocato milanese Paolo Venini) nel distretto produttivo di Murano. E, a differenza di altre vetrerie, si è messo in luce per l’abbinamento tra un materiale così tradizionale come il vetro e il design moderno. Hanno disegnato per Venini firme dell’architettura come Tomaso Buzzi, Tobia Scarpa, Carlo Scarpa, Gio Ponti, Gae Aulenti, Ettore Sottsass e Massimiliano Fuksas, la ceramista svedese Tyra Lundgren, i fratelli Fernando e Humberto Campana il pittore e stilista americano Ken Scott, Fulvio Bianconi, il designer e scultore finlandese Tapio Wirkkala e, ancora, Alessandro Mendini, il giapponese Tadao Ando.

«Venini è una realtà unica al mondo che vanta una tradizione di eccellenza, creatività, artigianalità made in Italy e unicità. Questi sono i valori chiave che da sempre guidano la società unitamente ad una profonda passione per l’arte. Sin dalla nascita Venini ha potuto contare sulla disponibilità in loco di un know-how esclusivo e antico qual è quello di Murano», ha commentato Guido Damiani, presidente del gruppo. «Sono gli stessi punti di forza che da sempre caratterizzano il gruppo Damiani e la famiglia, uniti alla profonda passione per un’arte, quella orafa, che si tramanda di padre in figlio».

Da sinistra, Giorgio Damiani, SIlvia, la madre Gabriella e Guido Damiani
Da sinistra, Giorgio Damiani, SIlvia, la madre Gabriella e Guido Damiani
L'interno della fornace di Venini
L’interno della fornace di Venini
Vetri di venini
Vetri di venini

Pandora auf 2 Mrd.

Die modularen Armbändern von Pandora, mit Ohrringe und Anhänger verbunden ist, boomen. Nach vorläufigen Berichten hat sich der Umsatz des dänischen Unternehmens für das Jahr 2015 um etwa 40% gegenüber 2014 und erreichte 2 Milliarden. Die Umsatzsteigerung, sagen wir, für die Liebhaber der Finanzen, hat sich durch die günstige Währungsänderung gegenüber dem Vorjahr um etwa 11% erleichtert. Alle Regionen, in denen sie Pandora Schmuck verteilt haben ein zweistelliges Wachstum in Lokalwährung im vierten Quartal, vor allem getrieben trugen mit einem Wachstum über mehr Weihnachtsgeschäft als erwartet. Revenue wir gesagt. Aber wie bei jeder verdient Pandora Armband, das verkauft? Hier offenbart sich: Bruttomarge (EBITDA) liegt bei etwa 37%. Wir übersetzen für den Laien. Auf einem Armband von 100 Euro, Pandora verdient Brutto 370. Diese Zahl ist jedoch müssen wir die Zinsen (Finanzmanagement), Steuern (Finanzverwaltung), die Abschreibung von Vermögenswerten und Abschreibungen zu subtrahieren. Was bleibt, sind die Nettogewinne und wird im Februar bekannt gegeben. Federico Graglia

Die hohe Schmuck glänzen weniger?

Der Trend kehrt jedesmal, wenn jemand darauf hin, dass Art und Weise ist nicht eine Mode. Oder zumindest, das ist nicht chic chic sein. Die These, die von der Zeitschrift Online Jck berichtet, ist von Sarah Quinlan, Senior Vice President und Leiter der Gruppe von Analysten auf dem Markt von Mastercard Advisors. Das bedeutet, dass ein Unternehmen, in dem sie Verbrauch gehen studiert. Laut dem Experten, während Gesamtumsatz von Schmuck in den letzten Monaten zugenommen, die High-End des Marktes zeigt Schwäche. Nach Quinlan, Ausgaben zurück von einer hohen Volatilität an den Aktienmärkten hielt, durch den Rückgang der Touristen in den Vereinigten Staaten, wegen des starken Dollars und das erneute Auftreten des sogenannten “Sünde des Luxus.” “Es ist nicht mehr chic chic zu sein”, sagt Quinlan, wonach “die Leute haben entschieden, nicht mit ihrem Reichtum.” Die Schmuck-Industrie, in jedem Fall, auch weiterhin gut gehen, auch, weil, als Geschenk einen Ring empfangen oder eine Halskette ist eine Erfahrung, die Speicher erzeugt und bleibt daher in der Zeit fixiert. Also, während Kleidung Umsatz sinken, die Juwelen werden von etwas, das über Moden unterstützt. Obwohl die Generation der Millennials beobachten Sie die Schmuckstücke der mittleren Preisbereich.

Immagine da Vogue 1940
Immagine da Vogue 1940
Cena, foto di Miles Aldridge
Cena, foto di Miles Aldridge
Immagine da Vogue 1940
Immagine da Vogue 1940
Da Vogue 1940
Da Vogue 1940
Immagine da Vogue 1946
Immagine da Vogue 1946

(Italiano) Pandora, conti d’oro

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Qualcuno ha dubbi che Pandora sia una macchina da soldi? I risultati del terzo trimestre lo confermano: il fatturato da luglio a settembre è stato di circa 524 milioni di euro), con un aumento del 37,5% (28% se calcolato in corone danesi) rispetto al terzo trimestre 2014. Le Americhe registrano una crescita del 22,7% (8,3% in valuta locale), l’Europa cresce addirittura del 40,7%, mentre l’area Asia Pacifico sale addirittura a +74,8%. Altra notizia: il fatturato proveniente dai negozi monomarca è cresciuto del 49,3% e corrisponde al 60,6% del fatturato totale. Per gli appassionati di finanza, si può aggiungere che il margine lordo ha raggiunto quota 74% rispetto al 70,3% dello stesso trimestre 2014 e l’Ebitda (utile lordo) è del 42,5%, a circa 195 milioni di euro). Infine, ecco il guadagno netto: l’utile del trimestre è stato di circa 135 milioni di euro, rispetto ai 97 milioni del terzo trimestre 2014. Pandora vende bracciali e anelli d’argento, ma i conti sono d’oro.

Charm colorati collezione Pandora autunno 2015 etra cui spicca il rosa blush
Charm colorati collezione Pandora autunno 2015 etra cui spicca il rosa blush
Charm Mosaico, in argento sterling e pavé di cristalli verdi e blu e pietre in zirconia cubica di varie dimensioniPrezzo: 65 euro
Charm Mosaico, in argento sterling e pavé di cristalli verdi e blu e pietre in zirconia cubica di varie dimensioniPrezzo: 65 euro

Cartier ändert Management

Tour der Sitze in den oberen Etagen des Schmuck: Geschäftsführer (CEO) von Cartier, Stanislas de Quercize, trat zurück und ändert Schreibtisch. Die Entscheidung hat viele überrascht. Der Manager wird von Cyrille Vigneron, Präsident von LVMH Japan ersetzt werden. Auf der anderen Seite, geht de Quercize im Dachgeschoss: in der Tat, wird der neue Präsident der Gruppe Richemont Frankreich, die Muttergesellschaft, die Marken von Schmuck, wie Cartier und Van Cleef & Arpels steuert. Vigneron ist derzeit Vorsitzender der LVMH Japan (Gruppe, die Marken wie Bulgari, Chaumet und De Beers Diamond Jewellers besitzt) und hat bereits für Richemont von 1988 bis 2013 arbeitete Es ist, kurz gesagt, eine Rückkehr. Die Veränderung der Stühle wird offiziell im Januar 2016 Federico Graglia sein

Cyrille Vigneron (al centro)
Cyrille Vigneron (al centro)

Stanislas de Quercize assieme all'attrice cinese Gong Li
Stanislas de Quercize assieme all’attrice cinese Gong Li
Bracciale della serie Wild Cats di Cartier
Bracciale della serie Wild Cats di Cartier

(Italiano) Unoaerre guadagna l’ok di Accredia

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«Saggi per coppellazione», cioè la determinazione del contenuto di oro nelle leghe per gioielleria, allo stato dell’arte per Unoaerre. L’azienda aretina è tra i quattro laboratori italiani che hanno ottenuto il riconoscimento di Accredia, ente indipendente che certifica il lavoro delle aziende. Secondo le verifiche, Unoaerre disponde di personale tecnico altamente qualificato, di una direzione aziendale che si impegna costantemente per il miglioramento e l’aggiornamento di tutti gli aspetti procedurali ed impiantistici e, ultimo ma non meno importante, di ripetuti e affidabili controlli della produzione in oro. L’azienda aretina, certifica sempre Accredia, offre inoltre un servizio analitico qualificato a quelle aziende che intendono proporre al mercato una produzione certificata secondo standard internazionalmente riconosciuti. Unoaerre, fondata 80 anni fa, è una delle principali realtà mondiali nella produzione, distribuzione ed esportazione di prodotti di oreficeria, e da tempo anche per l’argento e catene ed accessori in ottone.

Unoaerre al museo
Unoaerre al museo

Pandora goldene Quartal

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Big Business (hauptsächlich Silber) für Pandora. Das dänische Unternehmen für Schmuck das zweite Quartal mit einem Umsatz von 482 Millionen Euro, eine Steigerung von 41,4% gegenüber dem zweiten Quartal 2014 Pandora fliegt in Amerika (Nord und Süd), mit einem Wachstum von 43,8% (19,4% in Lokal Währung) wuchs Europa um 38% (32% in lokaler Währung); Standen Asien-Pazifik bei + 44,1% (26,9% in lokaler Währung). Die Einnahmen aus Brand-Stores um 54,7% und entspricht 59,3% des Gesamtumsatzes. Was ist eindrucksvoll sind die Bruttogewinne: je 100 Euro Umsatz, das Ergebnis vor Steuern, Abschreibungen usw. (EBITDA) von 36,4 EUR. Schließlich Nettogewinn für das Quartal: 122.000.000 €, rund 88 Millionen im zweiten Quartal 2014 im Vergleich zu Euro.

Collezione Pandora 2015
Collezione Pandora 2015

Frische Luft für Misani

Misani, Schmuckmarke geboren 1965 in Mailand, und Ende 2014 bis Unternehmer Marco Bartolomei, Gesellschafter und Präsident von Sgr 8a + verkauft, ändert Handbuch. An der Spitze gibt es nun Giorgio Damiano, der als CEO übernimmt, und Susanna Roda, ehemalige Büro Stil der Dolce & Gabbana, neue kreative Manager. Die Idee ist, die Marke wieder zu beleben, vor allem in den wichtigsten internationalen. “Bis jetzt nicht viel getan worden, weil die Produktion von Misani würde außerhalb seines Hoheitsgebiets Herkunfts bekannt sein”, es ist die Meinung von Damiano. “Misani ist am besten in Norditalien bekannt, weniger in den Rest der Halbinsel, im Ausland wurde nichts von konsequente und kontinuierliche erreicht, aber nur wenige unvorbereiteten Initiative. Wir glauben, dass die Marke in der Lage, große Verbreitung im Ausland zu erhalten, und wir arbeiten bereits zu diesem Thema. Es ist Zeit, die Welt wissen lassen die Kreativität Ivo Misani, Gründer der Marke”. ” Wir wollen nicht nur von Mischelementen bekannt, neue Formen zu entwickeln Sorgen “, wird das Programm Susanna Roda , “aber wir werden versuchen, verschiedene Systeme zu kombinieren, Bewahrung des Forschung, die das Unternehmen immer viel gehalten”.
Der Geschichte der Marke ist mit der des Gründers, Ivo Misani (1938-1993), der im Jahr 1965 eröffnete eine Goldschmiede in Via Vincenzo Monti, in Mailand, und begann seine Karriere als Designer verknüpft. Im Jahr 1971, zusammen mit ihrer Schwester Angela und anderen Aktionären, Misani hat einen Laden im Hotel Cala di Volpe auf der Costa Smeralda eröffnet. Der Erfolg überzeugte ihn im Jahr 1974 zur Gründung der Misani Juwelen. Zu den herausragenden Stücken von Ohrringe in Hammerschlagblech. Sondern auch die Verwendung des Leders. Dann wird die Öffnung in der Via Montenapoleone 12 und die Zusammenarbeit mit dem japanischen Künstler Hiromi Tochihara.

Orecchini firmati Misani
Orecchini firmati Misani
Susanna Roda
Susanna Roda
Orecchini in oro
Orecchini in oro
Giorgio Damiano
Giorgio Damiano
Collana di perle
Collana di perle
Anello Misani
Anello Misani

Der Goldwert fällt aus

Leute, die Schmuck in den letzten acht Jahren kennt: der Preis hat eine Menge verschwunden. Die Hauptursache ist der Preis für Gold, das im September 2011 auf $ 1900 gestiegen war Dann begann der Abstieg und jetzt der Goldpreis hat 40% von ihren Höchstständen gesunken, bis 1000 Dollar. Ich bin jetzt Tage, dass das gelbe Metall weiter zurück: letzte Mal war im Jahr 1996. Das Ergebnis ist, dass der Schmuck (in Monaten) wird weniger kosten, aber auch, dass, wenn Sie wollen, jetzt verkaufen Sie Ihre Ohrringe, Ringe und Halsketten Sie nicht die gleiche Zahl vor einem Jahr zu gewinnen.
Es ist eine Moment Abstiegs? Schwer. Es gibt drei wirtschaftlichen Faktoren, die Gold fuhren.
1. Starke Dollar Ein starker US-Währung schadet der Rohstoffpreise, die in US-Dollar gemessen werden, wie es macht für die Käufer sie teurer. Gold sollte auch eine Absicherung gegen Inflation und Währungsabwertung zu sein.
2. China, Iran und Griechenland. Der Goldpreis sank auf 40 $ pro Unze in ein paar Minuten, nachdem die chinesische Zentralbank sagte, dass sammelt Reserven von Gold zu einem langsameren Tempo als bisher angenommen. Ein weiterer Grund: die US-Iran Abkommen erleichtert die Spannungen im Nahen Osten und macht weniger instabile Fläche. Und die Vereinbarung zwischen der EU und Griechenland hat Spannungen in Europa entschärft.
3. Die Inflation. Es ist nicht Teil der Bedenken in den USA, trotz der extrem niedrigen Zinsen und Jahre der massiven Anleihekäufe. Der Zusammenbruch von Rohstoffen sinkt die Inflation und die Inflationserwartungen. All dies drückt den Goldpreis.
Das Gold wird wieder nach unten gehen? Nach Angaben der Investmentbank Goldman Sachs in der Preis könnte unter 1.000 $ pro Unze zum ersten Mal seit 2009 fällt Aber nicht jeder stimmt zu. Wir werden sehen … Federico Graglia

Vendere i propri gioielli ora non è conveniente
Vendere i propri gioielli ora non è conveniente
Vetrina di una gioielleria
Vetrina di una gioielleria
Lingotti d'oro
Lingotti d’oro
Gioielleria di Ponte Vecchio, a Firenze
Gioielleria di Ponte Vecchio, a Firenze
La quotazione dell'oro negli ultimi mesi
La quotazione dell’oro negli ultimi mesi

(Italiano) Cristofoli al vertice di Meissen Italia

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Alberto Cristofoli
Alberto Cristofoli

I gioielli Meissen ad Alberto Cristofoli. Un comunicato di Meissen Couture informa che Cristofoli è il nuovo chairman di Meissen Italia. Cristofoli assume tutti i ruoli e le responsabilità di Paolo Novembri con effetto immediato. Cristofoli entra a far parte del Gruppo Meissen con molti anni di esperienza professionale nel settore del lusso e lifestyle, avendo ricoperto ruoli dirigenziali in Escada, Giorgio Armani e Max Mara. «Apprezziamo molto l’esperienza che Alberto Cristofoli porterà alla nostra organizzazione e siamo ansiosi del suo contributo nella definizione e crescita di Meissen Italia e sulle nostre linee di prodotti Home, Accessori e Joaillerie», ha commentato Tillmann Blaschke, group managing director del brand tedesco.

Um Partner Group Fund 25% der Tous

Tous, Katalanen Schmuckmarke, haben sich ein bisschen Swiss. Die 25% der spanischen Marke in der Tat, wurde die Schweizer Partners Group Fonds verkauft. Das gesammelte Geld, 130 Millionen Euro und wird verwendet, um die Expansion der Marke im Ausland, vor allem die USA und Asien zu finanzieren. Tous im Jahr 2014 einen Umsatz von 371 Mio. EUR (+ 10% auf 2013). Neben Schmuck bietet Tous auch Accessoires wie Uhren, Lederwaren, Parfums und Brillen. Tous, von Salvador Tous und Rosa Oriol 1920 gegründet, hat bereits über 500 Filialen in Städten wie New York, Moskau, Tokio und Warschau.

love mama tous, ciondolo in oro giallo 18 carati e madreperla in due misure. Prezzi: 279 e 145 euro
love mama tous, ciondolo in oro giallo 18 carati e madreperla in due misure. Prezzi: 279 e 145 euro
Marta Tous, directore ricerca e sviluppo di Tous, Salvador Tous, co-fondatore e presidente onorario, e Rosa Tous, corporate vice-president di Tous
Marta Tous, directore ricerca e sviluppo di Tous, Salvador Tous, co-fondatore e presidente onorario, e Rosa Tous, corporate vice-president di Tous

Diamanten an Börse in Singapur

Diamanten kommen in Börse. Sie können Edelsteine ​​für Investitionen als Leidenschaft und das Vergnügen, sie auf den Schmuck glänzen Kaufen sowie. So wie es der Fall für Gold und in romantischer Seite, für Materialien wie Öl oder Kupfer. Aber die Neuheit ist, dass Handel an Diamanten direkt mit echten Steinen nicht mit Finanzinstrumenten durchgeführt werden,. Das Geschäft wird in Singapur im September beginnen. Die Singapore Diamantenbörse Investment (SDIX) entwickelt Technologieaustausch für den Diamantenmarkt in einem Versuch, eine neue Anlageklasse für Investoren zu schaffen, ohne die Notwendigkeit, durch private Vermittler Diamanten zu gehen.
Wenn Sie in der Diamant-Markt partizipieren wollen, dass Sie bereit sein, jedoch zu berappen ein bisschen “Geld. In Singapur Sie kaufen und verkaufen “Körbe” von Diamanten sortiert und in einem Labor zertifiziert, sondern auch einzelne Steine ​​können. Die Lieferung der Steine ​​wird zunächst von der indischen Bharat Diamantenbörse gewährleistet. Die neue Plattform ist die erste ihrer Art in der Welt, und unterscheidet sich von bestehenden Systemen, wie dem Singapore Diamantenbörse, die nur erlaubt, um Diamanten zu kaufen, aber nicht, um sie zu handeln.
Beachten Sie aber: Sie müssen sich bewusst sein, dass diese Art der Investition ist für die Experten. Die Diamant-Preise sind chaotisch. Zum Beispiel, nach dem Anstieg der Preise, im Jahr 2014 die Steine ​​bereits gearbeitet Fjälls von fast 9% im Jahr 2014, nach Schätzungen von Rapaport, die Bibel Betreiber Edelsteine. Außerdem Aufschläge auf den Preis des Ursprungs erhöhen das Risiko. Ein Stein gekauft und verkauft Großhandels können im Preis um durchschnittlich bis zu 200% steigen. Kurz gesagt, die Investition in den Diamantenmarkt ist nicht so einfach wie den Kauf eines Bot, obwohl es wahrscheinlich mehr Spaß. Federico Graglia

Una cascata di diamanti
Una cascata di diamanti
Singapore skyline
Singapore skyline

Damiani in Hong Kong

Damiani Strategie beinhaltet den Ausbau ausländischer Märkte. So ist die Marke Piemont eröffnet seine neue Boutique in Hong Kong Landmark, Kaufhaus der chinesischen Stadt. Die Honneurs wurde Giorgio Damiani, Ceo der Gruppe, und der Ehrengast, der Trendsetter, Model und ehemalige Fußballspieler Hidetoshi Nakata, der Gründer der humanitären Take Action. Die Eröffnung der neuen Boutique war auch die Gelegenheit, um die Metropolitan Traumsammlung von H. Nakata, auch in Shanghai mit dem chinesischen Schauspielerin Qin Hailu gestartet zu präsentieren. “Die Marke Damiani ist besonders beliebt in Hongkong, wo wir eine andere Marke am Elements Shopping Mall und im allgemeinen, in Asien, sehr wichtiger Markt für unsere Marke, wo wir planen Neueröffnungen”, sagte Giorgio Damiani, Group Vice President. F.G.

(Italiano) È guerra tra diamanti e cubic zirconia

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Un gruppo di aziende specializzate nell’estrazione dei diamanti ha deciso di combattere la diffusione delle pietre sintetiche, come i cubic zirconia. Ne dà notizia il Wall Street Journal. Il gruppo, chiamato il diamante Producers Association, è guidata da grandi grupp come De Beers, Alrosa, Petra Diamonds e Rio Tinto. La guerra prevede una campagna di comunicazione che ha a disposizone un budget annuale di 6 milioni dollari. L’obiettivo è promuovere diamanti come bene di lusso per i consumatori di fascia alta ed evidenziare il fascino dei diamanti naturali, per combattere l’apprezzamento per quelli sintetici meno costosi. Non sarà una passeggiata. Il nuovo gruppo, d’altra parte, i mezzi ce li ha: basti dire che De Beers tempo fa controllava l’80% dei diamanti estratti del mondo e ha aperto la strada all’uso dei diamanti per gli anelli di nozze. Il suo slogan «Un diamante è per sempre» è stato proclamato dalla rivista Advertising Age come una delle migliori dieci campagne pubblicitarie del 20esimo secolo. Ora De Beers controlla circa un terzo delle vendite di diamanti del mondo.

Diamanti grezzi
Diamanti grezzi

Ma, secondo gli esperti, la domanda di diamanti quest’anno ha traballato e i prezzi non sono stati così alti come nelle attese. De Beers, che è controllata all’85% da gigante minerario Anglo-American, ha fatto sapere che «alla luce delle condizioni di mercato correnti» prevede di tagliare la produzione di circa 2 milioni di carati. Sul mercato vi è un eccesso di diamanti da parte delle società di intermediazione, che comprano pietre grezze da tagliare e lucidare per la vendita a dettaglianti, sostiene l’analista minerario David Butler, di Barclays. Così le società hanno venduto in modo più aggressivo in questi mesi per fare cassa, spingendo verso il basso i prezzi dei diamanti lavorati. Se a questo si aggiunge una domanda oscillante, si capisce perché le aziende minerarie puntino a combattere con decisione i «concorrenti» diamanti sintetici, che minacciano di sottrarre loro altre quote di mercato. La Cina è diventata il maggior produttore di diamanti sintetici e, visto che la classe media cinese è tra i maggiori acquirenti di gioielleria, la vendita di diamanti naturali ci potrebbe essere influenzata negativamente da un aumento delle vendite di pietre sintetiche nazionali. Il Wall Street Journal fa anche notare che la maggior parte dei diamanti sintetici sono utilizzati per scopi industriali, ma in passato sono stati spacciati per diamanti naturali anche per i gioielli.  Nel 2012 circa 600 diamanti sintetici non dichiarati sono stati trovati nai laboratori di Anversa e Bombay, e circa 200 diamanti artificiali sono stati scoperti a Shenzhen, in Cina, nel 2013. Federico Graglia

Anello con diamanti di De Beers
Anello con diamanti di De Beers
L'insegna De Beers
L’insegna De Beers

Miniera della Culinam
Miniera della Culinam







(Italiano) Endless Jewels cambia il vertice

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Cambio della guardia a Endless Jewels. L’azienda ha nominato Paul Moonga come nuovo Ceo, mentre il fondatore, Jesper Nielsen, «avrà l’opportunità di concentrarsi sullo sviluppo del marchio». L’idea è quella, sembra, di rafforzare il management e la struttura interna di Endless Jewels, brand di gioielli componibili che ha conosciuto un buoin successo con la collezione firmata da Jennifer Lopez. Nielsen si concentrerà, così, sulle sue specialità: il marketing e il rafforzamento del brand. «Non vedo l’ora di una forte cooperazione con Paul. Questa nomina rafforza la struttura di senior management e la nostra attività, e allo stesso tempo mi dà l’opportunità di concentrarmi ancora di più per lo sviluppo globale del marchio, su come ottimizzare le nostre vendite globali e le relazioni con i partner, sulla continua espansione di Endless Jewels in tutto il mondo», è stato il commento del fondatore. Pare, inoltre, che il brand abbia ricevuto nuove risorse finanziarie. «I nostri azionisti hanno deciso una rilevante iniezione di capitale per garantire una base ancora più solida per la società. Questo garantirà un’ulteriore espansione e lo sviluppo del nostro business e rafforzerà le nostre operazioni di supply chain in tutti i mercati esistenti. Si tratta di un passo importante per il nostro futuro». Federico Graglia

Paul Moonga, nuovo ceo di Endless Jewels
Paul Moonga, nuovo ceo di Endless Jewels
Jesper Nielsen, fondatore di Endless Jewels
Jesper Nielsen, fondatore di Endless Jewels
Bracciale Endless Jewels
Bracciale Endless Jewels
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