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Come riconoscere un diamante creato in laboratorio

I diamanti creati in laboratorio, o diamanti sintetici, sono sempre più utilizzati: costano meno delle gemme naturali e sono praticamente indistinguibili a occhio nudo. Hanno però minor valore rispetto a quelli estratti dalla terra e, al momento di una ipotetica vendita, avranno un prezzo molto inferiore. Ma è possibile riconoscere se un diamante è naturale oppure è artificiale, creato in laboratorio? Non è facile, ma si può. Se volete sapere come si creano i diamanti di laboratorio potete leggere prima questo articolo.

Orecchini con diamanti di laboratorio ovali e taglio smeraldo
Orecchini con diamanti di laboratorio ovali e taglio smeraldo

Esistono diversi modi per riconoscere se un diamante è stato creato in laboratorio. Eccone alcuni:

1. Controllare la certificazione del diamante
Un diamante creato in laboratorio in genere viene fornito con una certificazione del laboratorio in cui è stato creato. La certificazione dovrebbe indicare che il diamante è “coltivato in laboratorio” o è “sintetico”. Il certificato fornirà anche informazioni sulla qualità del diamante, inclusi peso in carati, colore, purezza e taglio. È importante assicurarsi che il certificato provenga da un laboratorio rispettabile e che corrisponda al diamante che stai acquistando. Un gioielliere noto dovrebbe essere in grado di fornirti tutta la documentazione necessaria.

Synthesis diamond con taglio a pera
Synthesis diamond con taglio a pera, pietra creata in laboratorio

2. Esaminare le inclusioni del diamante
Le inclusioni sono minuscole imperfezioni all’interno di un diamante che possono influenzarne l’aspetto e il valore. I diamanti naturali hanno spesso inclusioni sparse in tutto il diamante, mentre quelli creati in laboratorio possono avere meno inclusioni, che sono tipicamente concentrate in un’area specifica. Alcuni diamanti creati in laboratorio possono però contenere inclusioni che non si trovano nei diamanti naturali. Un gemmologo qualificato sarà in grado di esaminare il diamante al microscopio e identificare eventuali inclusioni che potrebbero indicare se il diamante è creato in laboratorio o naturale.
Controllo del reattore al plasma CVD che produce diamanti ​​in laboratorio
Controllo del reattore al plasma CVD che produce diamanti ​​in laboratorio di De Beers

3. Testare la conducibilità elettrica del diamante
I diamanti sono eccellenti isolanti elettrici, ma alcuni diamanti creati in laboratorio vengono creati utilizzando un processo chiamato deposizione chimica da vapore (CVD), che può portare a diamanti con elevata conduttività elettrica. Un tester di diamanti è un dispositivo in grado di rilevare se un diamante è un diamante naturale o creato in laboratorio misurando la sua conducibilità elettrica. Questo metodo è estremamente accurato e i tester per diamanti sono comunemente usati nell’industria della gioielleria per verificare l’autenticità dei diamanti.
Anello trilogy in oro bianco con diamanti cresciuti in laboratorio
Anello trilogy in oro bianco con diamanti cresciuti in laboratorio

4. Osservare il colore
I diamanti naturali hanno spesso lievi variazioni di colore, mentre i diamanti creati in laboratorio sono in genere di colore più uniforme. Questo perché i diamanti creati in laboratorio possono essere creati con colori specifici, come il rosa o il blu, che sono rari nei diamanti naturali. Se un diamante appare di colore troppo perfetto, potrebbe essere creato in laboratorio. Tuttavia, è importante notare che alcuni diamanti creati in laboratorio possono anche presentare lievi variazioni di colore, quindi questo metodo da solo non è sempre affidabile.
Un impianto di produzione di diamanti sintetici
Un impianto di produzione di diamanti sintetici

In sintesi, ci sono diversi modi per riconoscere se un diamante è stato creato in laboratorio, tra cui la verifica della certificazione del diamante, l’esame delle sue inclusioni, il test della sua conduttività elettrica e la ricerca di variazioni di colore. Tuttavia, è importante notare che i diamanti creati in laboratorio non sono falsi o inferiori ai diamanti naturali, ma qualcosa di diverso. Sia che tu scelga un diamante creato in laboratorio o naturale, è importante però acquistare un gioiello da un gioielliere rispettabile e verificare l’autenticità del diamante prima di effettuare un acquisto.

Orecchini lab-grown di Lightbox
Orecchini lab-grown di Lightbox

Quando si regala un anello di fidanzamento?

Quando si regala un anello di fidanzamento? Che cosa significa quando un uomo regala un anello? E quali sono gli anelli da regalare? Sono molte le domande a cui rispondere. Per esempio, sembra banale, ma molti si chiedono quale sia il significato di un anello indossato al dito. Rispondiamo a queste domande, anche perché non tutti conoscono la storia e il significato di un semplice anello.

1 Quando si regala un anello di fidanzamento?
2 Le 10 regole del bon ton per l’anello di fidanzamento
3 Come scegliere l’anello di fidanzamento
4 Anello di fidanzamento: 5 cose da sapere
5 Donne insoddisfatte dell’anello di fidanzamento
6 Donne disposte a pagare per il loro anello di fidanzamento
7 Anelli di fidanzamento colorati

Anello di Recarlo, collezione Anniversary Love
Anello di Recarlo, collezione Anniversary Love

L’anello di fidanzamento
Potete regalare o indossare un anello perché vi piace, in qualsiasi momento. Ma l’anello di fidanzamento, così come l’anello che si indossa dopo il matrimonio, sono gioielli speciali. Nelle culture occidentali, ma non solo, un anello di fidanzamento è offerto al momento della richiesta di matrimonio. Quando è indossato indica che la persona che indossa l’anello di fidanzamento è impegnata con qualcuno: ha ricevuto una richiesta di matrimonio e ha accettato. Naturalmente, l’anello nuziale indica invece che il matrimonio è già avvenuto.

La scelta dell'anello, un momento delicato
La scelta dell’anello, un momento delicato

L’anello viene solitamente presentato come regalo di fidanzamento al momento della proposta di matrimonio. Non esiste una regola precisa per stabilire il momento esatto in cui mostrare e consegnare l’anello: può essere immediatamente prima o immediatamente dopo la richiesta. Queste sono le occasioni più comuni. Ma nulla gli impedisce di donare l’anello anche in un secondo momento. E, naturalmente, l’anello è un regalo che accompagna l’accettazione della proposta. Se non c’è un “sì”, non c’è neppure un anello, chi lo propone può rimetterselo in tasca.

Immagine tratta dal video Night Light di Recarlo
Immagine tratta dal video Night Light di Recarlo

Regalare un anello significa prendere un impegno formale. Ma è considerato un impegno morale, cioè la promessa di matrimonio non è regolata dalla legge, almeno nella maggior parte dei Paesi. Insomma, significa che chi riceve l’anello può sempre cambiare idea prima di arrivare al momento del “sì” definitivo. Questo vale anche per chi chiede la mano: ha tempo per cambiare idea. Ma non è sempre stato così: in alcuni Paesi, per esempio negli Stati Uniti, fino agli anni Cinquanta una donna poteva citare in giudizio il marito per non aver mantenuto la promessa di matrimonio.

Quando dare l'anello? Non c'è una regola precisa
Quando dare l’anello? Non c’è una regola precisa

In ogni caso, l’anello di fidanzamento ha origini antichissime: in alcune culture, un tempo l’uomo regalava alla famiglia della futura sposa, o alla donna stessa, denaro o gioielli come segno delle sue vere intenzioni. In un certo senso, questo principio si applica anche adesso: coloro che spendono molto per un anello di fidanzamento hanno meno probabilità di cambiare idea, a meno che non siano molto ricchi. Non sono rari i casi, infatti, di anelli di fidanzamento costosissimi che non hanno portato al matrimonio o, perlomeno, a un rapporto duraturo.

Anello di fidanzamento indossato assieme alla fede matrimoniale
Anello di fidanzamento indossato assieme alla fede matrimoniale

Come dovrebbe essere l’anello di fidanzamento? Ne parliamo negli altri articoli. In ogni caso, la scelta più frequente è quella di un semplice cerchio di metallo, solitamente in oro bianco o giallo, con un solo diamante trattenuto da quattro o sei punte. È l’anello solitario. Ma non è obbligatorio scegliere questo tipo di anello: dipende dal gusto personale di chi lo regala e di chi lo riceve. Oltre all’oro, per gli anelli è utilizzato anche il platino, e per chi è meno interessato alle tradizioni, ci sono anche varianti in titanio, argento e acciaio inossidabile.

Anello di fidanzamento
Anello di fidanzamento solitaire

È bene ricordare che un anello di fidanzamento andrà indossato spesso e per molto tempo, anche dopo il matrimonio. A proposito: dopo il matrimonio di solito viene indossato all’esterno della vera nuziale. Attenzione alla scelta: un anello di fidanzamento troppo appariscente potrebbe non abbinarsi ai vestiti o diventare noioso. Insomma, è sempre meglio optare per la semplicità, che non passa mai di moda. Inoltre, in alcuni Paesi l’anello di fidanzamento è utilizzato anche per i matrimoni, motivo in più per non strafare con la fantasia.

Anello con diamante a taglio marquise
Anello con diamante a taglio marquise

Se l’anello di fidanzamento è il regalo che accompagna la proposta di matrimonio, non è così ovunque. Ci sono Paesi in cui entrambi i partner indossano anelli di fidanzamento, che spesso sono acquistati insieme. Tenete presente, tuttavia, che la vendita di anelli di fidanzamento è in crescita da anni. Era un’abitudine in declino fino alla Seconda guerra mondiale. Ma in seguito, anche grazie ad iniziative di marketing come la celebre campagna pubblicitaria “Un diamante è per sempre” di De Beers (nel 1947), l’anello con diamante solitario è stato venduto sempre di più e è oggi uno dei gioielli più acquistati della storia.

Ogni ora della giornata va bene per indossare l'anello di fidanzamento. In questo caso Anniversary Love by Recarlo
Ogni ora della giornata va bene per indossare l’anello di fidanzamento. In questo caso Anniversary Love by Recarlo

I segreti dalla incastonatura




Sapete in che modo le pietre sono incastonate in un anello? Le incastonature non sono tutte uguali. Ecco che cosa significa incastonatura e quali sono le differenze ♦︎

Sapete che tipo di lavorazione ha l’anello che indossate? Se utilizza anche una gemma, è probabile che l’artigiano che ha realizzato l’anello lo abbia sistemato con una incassatura. Ma forse non sapete che ci sono diversi tipi di incassatura, cioè la sistemazione delle pietre sopra e all’interno del metallo che le contiene: un’operazione che viene eseguita a mano con la necessaria perizia. L’incassatura serve a tenere ferme le pietre nei gioielli: lo spazio che accoglie la pietra si chiama castone.

Anello in titanio con smeraldo colombiano incastonato un cristallo di rocca
Busatti Milano, anello in titanio con smeraldo colombiano incastonato un cristallo di rocca

Leggi anche: tutto sul castone

Castone a giorno. L’incassatura «a giorno» significa che la pietra è sistemata in un metallo forato e riceve la luce dal rovescio. In sostanza i raggi di luce colpiscono anche il retro o il fianco della pietra, che è incastrata in un cerchio metallico (se la pietra è rotonda). Naturalmente per questo tipo di incassatura è necessario che la pietra sia estremamente trasparente, come un diamante. In questo modo la luce può attraversare la pietra e riflettersi al di fuori. Il vantaggio di questo tipo di lavorazione è che la pietra risulta più luminosa, dato che riceve i raggi di luce anche dalla superficie inferiore. Per contro, è necessario che il lavoro del gioielliere sia compiuto con molta attenzione, per evitare che la pietra esca accidentalmente dal metallo.

Anello Bon Ton Atelier, il retro con il pavé di diamanti
Anello Bon Ton Atelier, il retro con il pavé di diamanti

A notte o chiuso. L’incassatura a notte è, ovviamente il contrario di quella a giorno. Si utilizza, infatti, quando la pietra montata nel gioiello non è particolarmente trasparente e, quindi, non ha necessità di far filtrare la luce attraverso di essa. Con la montatura a notte l’alloggiamento della pietra è chiuso, con un fondo metallico su cui si appoggia la pietra. È anche il caso più comune di incastonatura, specialmente nei gioielli che utilizzano pietre semi preziose.

Retro di un anello con castone
Retro di un anello con castone

Pavé. Quanto tante piccole pietre sono poste una vicino all’altra, tanto che è difficile scorgere il metallo che le contiene, si ottiene un pavé: può essere limitato a una fila o coprire una intera superficie del gioiello.Il pavé può circondare una pietra più grande, creando così un castone che risulta formato da altre gemme invece che da metallo.

Nuovo anello della collezione Firework con pavé di diamanti e tanzanite taglio ovale
Nuovo anello della collezione Firework con pavé di diamanti e tanzanite taglio ovale

Riviére. L’incassatura di questo tipo è composta con una fila di gemme, quasi sempre diamanti a taglio brillante, che sono disposti lungo una linea retta: anche in questo caso con poco metallo visibile. A differenza della classica riviére utilizzata, per esempio, per le collane, in questo tipo di incassatura le pietre non sempre hanno una dimensione scalare. Sono utilizzate cioè, pietre tutte della stessa misura.

Anello con incassatura riviére di zirconia cubica
Anello con incassatura riviére di zirconia cubica







Come scegliere un bracciale grande





Come scegliere un bracciale largo, che copre tutto il polso, definito come cuff in inglese? Non c’è nulla come un gioiello per rendere un po’ più frizzante un vestito spento, ma non tutte possono indossarlo e, soprattutto, attenzione all’abbinamento con l’abito. Ma se vi piace, il bracciale a polsino è un’idea interessante: invece di sovrapporre sottili catenelle o bangle all’ultima moda, le trend setter indossano un alto, elegante e scolpito bracciale a polsino che avvolge polso e parte dell’avambraccio. Vediamo come e quando indossarlo.

La cantautrice Paola Turci ha indossato gli orecchini ed il bracciale Eclipsis di Pianegonda in argento, topazi e zirconi bianchi
La cantautrice Paola Turci sul red carpet di Venezia ha indossato gli orecchini ed il bracciale Eclipsis di Pianegonda in argento, topazi e zirconi bianchi

Certo, non non è necessario essere tanto audaci come Diana Vreeland, storica direttrice di Harper’s Bazar, che ne portava due uguali, uno per braccio. E, sicuramente, questi bracciali a polsino non hanno i super poteri di quello di Wonder Woman: però che ci sia un ritorno del cuff lo testimonia il lancio di Coco Crush di Chanel, le sfilate di Louis Vuitton e, soprattutto, le novità che i gioiellieri hanno presentato.

Bracciale in oro bianco e tormalina, anello in oro rosa e zaffiro rosa
Cora Sheibani, bracciale in oro bianco e tormalina, anello in oro rosa e zaffiro rosa

Quasi tutti i gioiellieri hanno in catalogo bracciali a polsino. C’è il bracciale in ebano etico con inserti di diamanti del marchio bolognese Qayten, la gabbia di Mayet, il sole di Astley Clarke, una designer inglese molto amata da Sienna Miller, le linee imponenti e nette di Nikos Koulis ammorbidite dai toni soft della madreperla, la tecnica a mosaico brevettata di Plevé inventata da Ron Rizzo che inserisce i diamanti su una superficie di cristallo, il telaio di un alveare di Gamuchian che forse non è più un’idea così originale ma le api piacciono ancora molto, la fibbia anni 70 in versione di Janis Savitt e le suggestioni antiche di Roberto Coin. Ma, insomma, come scegliere il bracciale a polsino?

Bracciale e collana in oro giallo della collezione Flapper
Maria Canale, bracciale e collana in oro giallo della collezione Flapper

Peso. La prima cosa alla quale fare attenzione è il peso. Certo, un bel bracciale a polsino è grande proprio perché si deve notare. Ma se è fatto di metallo potrebbe essere faticoso da indossare per tutta la giornata. Meglio non indossare un bracciale di metallo dalla mattina alla sera se non è super leggero. Ma, in questo caso, fate attenzione: potrebbe non essere faticoso da indossare, ma deformarsi facilmente se lo urtate.

Winnie Harlow, la modella famosa anche per la sua vitiligine, ha riscosso successo con una parure di orecchini, bracciale collana con gemme di Fabergé
Winnie Harlow, la modella famosa anche per la sua vitiligine, ha riscosso successo con una parure di orecchini, bracciale collana con gemme di Fabergé

Allergie. Molto metallo a contatto con la pelle potrebbe causare allergie per chi è sensibile a metalli che non siano anallergici, come platino o titanio. Tenetene conto prima di acquistare un bracciale a polsino. I bracciali larghi difficilmente sono realizzati in puro oro, dato che la quantità di metallo utilizzata per un gioiello di questo tipo è considerevole.

Jennifer Lopez con gioielli Harry Winston: Purple Dragon Necklace con incastonato uno zaffiro viola di 65.32 carati su una collana di diamanti con 129.48 carati, su platino. Inoltre, orecchini chandelier di diamanti, vintage del 1972, con 29.59 carati di diamanti su platino, bracciale con diamanti per 67.22 carati sempre su platino, anello con diamante di 15.99 carati
Jennifer Lopez con gioielli Harry Winston: Purple Dragon Necklace con incastonato uno zaffiro viola di 65.32 carati su una collana di diamanti con 129.48 carati, su platino. Inoltre, orecchini chandelier di diamanti, vintage del 1972, con 29.59 carati di diamanti su platino, bracciale con diamanti per 67.22 carati sempre su platino, anello con diamante di 15.99 carati

Polsi. I vostri polsi sono adatti a un bracciale così impegnativo? Guardateli: se avete polsi un po’ larghi è sconsigliabile aumentarne il volume con bracciali così grandi. In questo caso è meglio optare per bracciali sottili, come quelli con piccole catene.

Bracciale in diamanti con orologio di William Goldberg
Bracciale in diamanti con orologio di William Goldberg

Abbigliamento. Un bracciale a polsino è bello, ma impegnativo. Attenzione, quindi ad abbinare il bracciale al tipo di abito. Regola generale: se il bracciale presenta molti colori e motivi a fantasia, risulterà meglio se abbinato a un abito o a una camicia a tinta unita. E viceversa. Nessun problema, invece, se l’abito è senza maniche o a maniche corte. Controllate anche un altro particolare: il bracciale non deve avere elementi di metallo, come le chiusure, che possano impigliarsi nel tessuto con conseguenze spiacevoli.

Bracciale in oro giallo e diamanti
Garavelli, bracciale in oro giallo e diamanti

Stile. Un bracciale a polsino può essere rigido, ma anche realizzato con una morbida maglia di metallo o persino con un intreccio di pietre preziose. Naturalmente in questo ultimo caso il costo decolla come un razzo della Nasa. Quale tipo di bracciale scegliere? I bracciali rigidi sono spesso con lavorazioni meno classiche. Il bracciale di metallo a maglia, soprattutto in oro, è adatto a serate importanti, anche se di solito non è molto leggero da indossare. E i bracciali in pietre preziose? Se ne possedete uno non avete bisogno di consigli… Matilde de Bounvilles

Bracciale con opali, spinelli e diamanti
Yael Design, bracciale con opali, spinelli e diamanti
Bracciale stile art déco in platino, diamanti e onice
Neil Lane, bracciale stile art déco in platino, diamanti e onice
Alexandra Albini, bracciale in oro con tanzanite
Alexandra Albini, bracciale in oro con tanzanite
Braccialetto Eshira. Un bracciale di ispirazione africana che riassume il ricco patrimonio di Ena Iro. Traendo ispirazione dalla tribù Punu, realizzato in titanio e presenta zaffiri gialli e rosa misti e diamanti champagne. Il lato del bracciale è impreziosito da zaffiri blu con taglio princess
Ena Iro, braccialetto Eshira. Un bracciale di ispirazione africana che riassume il ricco patrimonio di Ena Iro. Traendo ispirazione dalla tribù Punu, realizzato in titanio e presenta zaffiri gialli e rosa misti e diamanti champagne. Il lato del bracciale è impreziosito da zaffiri blu con taglio princess
Bracciale di Sylvia Furmanovich in legno di acero giapponese scolpito, oro 18 carati e diamanti
Bracciale di Sylvia Furmanovich in legno di acero giapponese scolpito, oro 18 carati e diamanti
Bracciale con diamanti taglio marquise, pera e brillante
Arzano, bracciale con diamanti taglio marquise, pera e brillante
Bracciale in oro rosa, madreperla, diamanti
Bulgari, bracciale in oro rosa, madreperla, diamanti
Bracciale dorato e pietre Swarovski
Bracciale dorato e pietre Swarovski
Bracciale Red Velvet
Bracciale Red Velvet di Vhernier
Bracciale in oro
Walid Akkad, bracciale in oro






Tutto sull’anello Toi et Moi




Come scegliere un anello Toi et Moi? E perché si chiama proprio così? Ecco quello che c’è da sapere sull’anello con due gemme ♦︎

Volete regalare un anello indimenticabile? Volete ricevere un anello che vale il doppio? Siete alla ricerca di un anello che simboleggi l’amore di coppia? Allora, probabilmente, la scelta cadrà su un anello tipo Toi et Moi. Sarà di sicuro apprezzato (anche perché costa di più di un normale solitaire). Il motivo? È semplice: si tratta di un anello doppio. Ma che ha anche un significato simbolico particolare.

Sapete perché si chiama così l’anello che ha due pietre contrapposte?

Anello You and Me con diamanti bianco e orange
Anello You and Me con diamanti bianco e orange

Ecco la spiegazione. Ma, prima di tutto, è bene raccontare che la nascita di questo tipo di gioiello è attribuita addirittura a Napoleone. Per la precisione, questa foggia di anello si ritiene sia nata con il dono di Napoleone all’amata Josephine, nel 1776. L’anello era in oro, con uno zaffiro contrapposto a un diamante. Forse anche per questo gli anelli di fidanzamento Toi et Moi sono stati molto apprezzati durante la fine del XIX secolo e l’inizio del XX. Ancora oggi, però, piacciono molto.

Il significato di Toi et Moi (tu e io in italiano), che in Usa e Gran Bretagna diventa You and Me, sta a indicare l’unione eterna di due anime diverse.

Anello moi et toi della linea Cupido
De Beers, anello moi et toi della linea Cupido

Non c’è, però, una regola che riguarda le pietre: possono essere due diamanti, oppure può trattarsi di gemme di diverso colore. Anche il tipo di montatura varia. Attenzione, però, alla scelta: gli anelli Toi et Moi sono molto apprezzati quando le loro pietre sono di una certa dimensione, ma ovviamente anche il loro prezzo aumenta ancora. Ma scegliere un anello di questo tipo con pietre troppo piccole ha poco senso: sono proprio le gemme contrapposte che si devono vedere. Piuttosto, meglio scegliere pietre meno preziose, ma con maggiore peso.

Anello Moi et Toi di Margaret di Danimarca
Anello Moi et Toi di Margaret di Danimarca
Anello Toi & Moi in oro rosa con opale, diamanti, zaffiro rosa
Anello Toi & Moi in oro rosa con opale, diamanti, zaffiro rosa
Anello Toi et Moi in oro vergine 22 carati
Anello Toi et Moi in oro vergine 22 carati
Anello moi et toi con perle e diamante
Anello moi et toi con perla akoya e diamante
Antonini, anello Toi et Moi in oro giallo e diamanti della linea Extraordinaire
Antonini, anello Toi et Moi in oro giallo e diamanti della linea Extraordinaire






Come pulire e conservare i gioielli in argento




Consigli utili sull’argento. Che cosa significa il numero 925, come pulire i gioielli in argento, allergie all’argento ♦

L’argento ha schiere di appassionati: non solo perché i gioielli realizzati con questo metallo costano mediamente meno di quelli in oro. C’è anche chi ama la lucentezza e la leggerezza di questo metallo. Ma, attenzione: non tutto l’argento è tutto d’argento. E, soprattutto, bisogna sapere come pulire e conservare l’argento.

Orecchini in argento della collezione Zephirus
Mikky Eger, orecchini in argento della collezione Zephirus

Sterling Silver. C’è argento e argento. I gioielli di solito non sono di un metallo puro, perché l’argento è troppo morbido per creare gioielli che non si deformino. Per renderlo più robusto, l’argento è fuso di solito assieme a piccole parti di rame. L’argento Sterling è un mix di argento puro circa il 92,5% e il 7,5% di altre leghe. Il numero che spesso è impresso, cioè 925, si riferisce appunto alla percentuale di metallo puro utilizzato, 925 parti su 1000. Ci sono Paesi dove solo l’argento 925 può essere etichettato come argento puro. Ma in altri Stati la tolleranza è maggiore. In Italia, per esempio, è ammesso anche l’argento contrassegnato come 800.

Anello a forma di turbante ottomano. Argento, oro, crisoprasio
Anello a forma di turbante ottomano. Argento, oro, crisoprasio di Elena Okutova

Caratteristiche. L’argento è utilizzato da sempre in gioielleria anche perché il metallo più bianco di tutti allo stato puro. Non solo: ha anche la più alta conducibilità termica, cioè si scalda più facilmente degli altri. Attenti, però: è anche il metallo che ha la più alta conducibilità elettrica, più del rame. Non è vero che l’argento a contatto con l’aria diventa scuro. L’argento è stabile nell’aria pura e nell’acqua pura. Si scurisce, invece, quando è a contatto con l’ozono, l’acido solfidrico o aria contenente tracce di composti dello zolfo.

Bracciale in argento rodiato e cubic zirconia
Bracciale in argento rodiato e cubic zirconia di Pianegonda

Questione di pelle. L’argento è bello da vedere, sia nella versione lucida che in quella satinata, ma alcuni lo preferiscono con i segni di ossidazione, che conferiscono un’aria più vissuta. L’argento o gli altri metalli che sono aggiunti nella lega, però, possono causare allergie per le pelli più sensibili: infiammazioni, annerimenti.

Anello della collezione Paillettes
Anello della collezione Paillettes di Giovanni Raspini
Collane in argento e turchese del marchio Kolié 925, indossate
Collane in argento e turchese del marchio Kolié 925, indossate

Placcati o massicci. Nel caso vogliate capire se il vostro gioiello è in argento placcato oppure massiccio, provate a esaminare le articolazioni o le aree di usura. Se si nota un diverso colore del metallo (ma non l’ossidazione), questo significa che il gioiello è in argento placcato.
Come pulire i gioielli d’argento. L’argento è un metallo morbido e delicato, quindi bisogna lavarlo delicatamente. Una pulizia può essere facilmente eseguita con uno spazzolino da denti morbido e pochissimo dentifricio, a patto che non sia di quelli sbiancanti o gel. Insomma, ci vuole il dentifricio meno aggressivo possibile. Basta strofinare delicatamente e risciacquare subito il gioiello. Un’alternativa è utilizzare polvere di bicarbonato, reso come pasta dopo aver aggiunto qualche goccia d’acqua. Anche in questo caso il rischio è di eliminare troppo argento, quindi bisogna pulire delicatamente e risciacquare subito.

Anello Yakasha con zaffiri blu su argento rodiato nero
Anello Yakasha con zaffiri blu su argento rodiato nero di Flora Bhattacharya
Choker in argento indossato
Choker di Giovanni Raspini in argento indossato
Anello antico del Kazakistan in argento e turchese
Anello antico del Kazakistan in argento e turchese







Come indossare i gioielli, le nuove regole del bon ton




Quanti gioielli indossare? L’orologio va bene con un abito da sera? E l’oro rosa… Sei regole da in frangere, ma facendo attenzione ♦︎

Non indossare un orologio alla sera. I diamanti sono permessi solo dopo le 18. L’oro rosa è di cattiva qualità… Sono alcune delle vecchie regole che per tanti anni sono state rispettate da generazioni di donne. Quelle, almeno, di un certo ceto sociale. Ancora oggi c’è chi segue questi precetti non scritti. Ma hanno ancora senso? Ecco sei regole che sono tutte o in parte superate e che, quindi, potete tranquillamente infrangere. Ma, attenzione: a patto di non seppellire il senso estetico.

Regola numero 1
L’oro rosa non è di cattiva qualità

All’inizio del XIX secolo l’oro rosa era molto popolare in Russia e per questo era conosciuto anche come oro russo. L’oro rosa si ottiene aggiungendo rame all’oro puro, giallo. Naturalmente troppo rame rende la lega meno preziosa (perché contiene meno oro giallo), e conferisce anche una tonalità troppo accesa. Oggi, però, non è più così. L’oro rosa è tornato di moda e i gioiellieri dosano attentamente la quantità di rame per non ottenere un colore eccessivamente carico. Meglio, quindi, scegliere gioielli realizzati con un metallo non troppo tendente al rosso.

Anello chevalier indossato
Anello chevalier in oro rosa indossato

Regola numero 2
Le perle si indossano anche prima dei 40 anni

Il classico filo di perle al collo è stato per decenni il gioiello indossato dalle donne mature, specialmente se abbinato ad abiti classici: un golfino di cachemire o camicetta sotto un abito completo. Sono state queste le divise di intere generazioni. Oggi, però, le perle sono utilizzate da molti gioiellieri anche in maniera molto creativa, sia per gioielli molto costosi sia per quelli a prezzo abbordabile. E oggi una collana di perle può essere indossata benissimo anche sui jeans. Quindi, indossate perle anche se avete meno di 30 anni.

Collana con perle barocche
Collana con perle barocche

Regola numero 3
Quando indossare diamanti prima delle 18

Sappiate che, secondo alcuni, questa regola è ancora in vigore. Ma sono tenute a rispettarla solo in poche, per esempio i membri della famiglia reale britannica. Ebbene sì, Kate Middleton e Meghan Markle (che però probabilmente dopo l’addio a Londra non ci pensa più) non possono indossare gioielli con diamanti prima che sia sera, cioè per convenzione prima delle 18. Con una eccezione, però: sono consentiti gli anelli di fidanzamento oppure gioielli con diamanti in alcune particolari cerimonie. E il resto del mondo? Non bada certo a regole come queste. Anelli di fidanzamento a parte, che sono sempre consentiti, orecchini, collane e bracciali si possono indossare. Ma solo a patto che il contesto sia adeguato: in occasione di spettacoli importanti, feste eleganti, cerimonie. Insomma, diamanti sì, ma non per andare in ufficio o fare shopping: in questo caso sono proprio eccessivi.

Kate Middleton al Bafta con collana e orecchini di diamanti e smeraldi
Kate Middleton al Bafta con collana e orecchini di diamanti e smeraldi

Regola numero 4
Quando indossare l’orologio di sera

Una volta uscire di casa alla sera significava un’occasione speciale. L’orologio lo portava il marito o il fidanzato, quindi non era necessario che una donna lo indossasse. Per fortuna non è più così. Ma l’orologio va considerato, comunque, come un accessorio da coordinare con il resto dell’abito. Un cinturino di cuoio marrone, sportivo, non si addice a un elegante vestito nero da sera. Meglio, casomai, un orologio con un cinturino di maglia in oro bianco o giallo con una cassa piccola. Insomma, nell’era degli smartphone l’orologio ha sempre più una funzione di ornamento: nessuno lascia a casa il proprio cellulare, mentre di un segnatempo se ne può fare a meno. Quindi se volete indossarlo alla sera consideratelo come un gioiello da coordinare con l’occasione.

Paris Hilton sfida le convenzioni indossando un orologio di de Grisogono in oro bianco e diamanti assieme all'abito da sera
Paris Hilton sfida le convenzioni indossando un orologio di de Grisogono in oro bianco e diamanti assieme all’abito da sera

Regola numero 5
Come mischiare oro e argento

Questa regola è decisamente superata. Ci sono perfino gioiellieri che propongono orecchini, anelli o bracciali realizzati contemporaneamente i oro e argento. Piuttosto, è la qualità del gioiello quella che conta. L’argento che viene fatto passare per oro bianco non è certo una grande idea. Un gioiello di design che utilizza assieme sia oro sia argento può essere, invece, molto prezioso. E gioielli diversi? Anche in questo caso quello che conta è l’accostamento, il mix di stili che deve risultare piacevole e omogeneo.

Anello in argento, con oro rosa e giallo di Spinelli Kilcollin
Anello in argento, con oro rosa e giallo di Spinelli Kilcollin

Regola numero 6
Come indossare assieme oltre cinque gioielli

Bisogna fare attenzione: trasformarsi in albero di Natale non è consigliabile neppure oggi. Ma può essere divertente indossare tanti bracciali diversi, oppure impilare sottili anelli. In questo modo si supera facilmente il tetto di cinque gioielli assieme, ma va benissimo. Il vero problema, casomai, è scegliere i gioielli giusti. Aumentare il numero non è garanzia di un effetto piacevole. Per questo alcuni gioiellieri propongono gioielli che sono studiati apposta per essere accostati.

Anelli impilati con zaffiri di diversi colori
Anelli impilati con zaffiri di diversi colori di Gumuchian






Quanto rende investire in gioielli d’epoca?




Secondo la casa d’aste britannica Bonhams, c’è un tesoro nei vostri cassetti: i gioielli d’epoca si sono rivalutati più di ogni altro bene ♦
Investire in gioielli, a patto di conservarli a lungo, può essere un affare. Lo sostiene la casa d’aste britannica Bonhams. Secondo un’analisi condotta tempo fa dalla società di vendite all’incanto, i gioielli d’epoca hanno guadagnato più del 80 per cento in valore negli ultimi dieci anni. Eppure, la maggior parte dei proprietari di questi gioielli non se ne rende pienamente conto. I gioielli dal periodo Art Déco (1920 e 1930), così come i pezzi che risalgono alla Belle Epoque (1890-1915), hanno aumentato il loro valore dell’88 per cento negli ultimi dieci anni. E i gioielli dal dopoguerra sono saliti del 70 per cento in valore. La casa d’aste fa anche il confronto con un altro bene d’investimento: la propria abitazione.

Bracciale in oro e diamanti circa 1925, venduto do Bonhams
Bracciale in oro e diamanti circa 1925, venduto do Bonhams

In Gran Bretagna, per esempio, i prezzi medi delle case sono aumentati del 47 per cento rispetto allo stesso periodo considerato. E in altri Paesi, come l’Italia, nello stesso periodo si è assistito addirittura a una discesa dei prezzi degli immobili, anche se ora sono in ripresa. Attenzione: l’aumento di valore dei gioielli d’epoca funziona per gioielli di qualità, non certo per i monili di marche sconosciute o fattura incerta. Maison come Cartier o Van Cleef & Arpels, per esempio, secondo Bonhams sono una garanzia di valore che si conserva nel tempo, anche se qualche volta i gioielli sono privi di etichette. Quindi, è il caso di conservare con attenzione i gioielli ricevuti in eredità, anche se vi sembrano fuori moda. Potrebbero avere un valore notevole, anche se non tutti i gioielli d’epoca sono davvero preziosi.

Bracciale in oro, diamanti, perle coltivate
Bracciale in oro, diamanti, perle coltivate

Jean Ghika, a capo del settore gioielli per gli Stati Uniti e l’Europa di Bonhams, ha fatto anche un esempio: quello di una signora anziana che pensava di avere nel cassetto un inutile pezzo di bigiotteria, ma che si è rivelato essere una rara collana di Chanel disegnata da Coco Chanel in persona.  La collana è stata valutata da Bonhams (che ha scorto una piccola incisione con il nome Chanel) ed è stata venduta per 83.188 dollari, partendo da una stima pre-vendita di 4.858-7.287 dollari. Meglio che cominciate subito a guardare nei vostri cassetti: forse c’è un tesoro.  

Bracciale con ametiste di Suzanne Belperron
Bracciale con ametiste di Suzanne Belperron

Se volete acquistare un gioiello d’epoca come investimento è necessario, però, non scegliere a caso. Un gioiello vintage o d’epoca, non è per forza qualcosa che si rivaluta nel tempo. È necessario valutare bene la qualità del gioiello, se è usurato, se ha elementi rovinati o consumati, se ha gemme di pregio. Un altro fattore che influisce molto è la provenienza, che deve essere certificata. Infine, bisogna tenere conto che un gioiello d’epoca ha più probabilità di incrementare il suo valore se è stato realizzato da una grande Maison, o se è stato progettato da famosi gioiellieri o designer.

Spilla con diamanti del 1885
Spilla con diamanti del 1885

Buona parte degli acquisti di gioielli d’epoca avviene attraverso le aste. Spesso arrivano all’incanto gioielli di grande pregio e non è raro che si possano trovare prezzi interessanti. Ma non è sempre così. Innanzitutto è facile che chi commercia in gioielli e sia esperto del mercato del vintage abbia gà messo gli occhi sui pezzi più interessanti e sia disposto a spendere di più. Inoltre dovete considerare che ai prezzi stabiliti  durante un’asta bisogna aggiungere il ricarico per la casa d’aste che ha organizzato la vendita. Vanno aggiunte le tasse, se previste dalle leggi locali, e soprattutto i diritti d’asta che variano ma possono arrivare anche al 25% del prezzo di aggiudicazione. Un aspetto di cui tenere conto prima di acquistare all’asta un gioiello d’epoca.

Collana girocollo in stile vittoriano con diamanti e perle South Sea su argento e oro
Collana girocollo in stile vittoriano con diamanti e perle South Sea su argento e oro Collana girocollo in stile vittoriano con diamanti e perle South Sea su argento e oro
Collana vittoriana in turchese a forma di serpente
Collana vittoriana in turchese a forma di serpente






Come pulire i gioielli placcati oro




I gioielli placcati in oro non sono tutti uguali. Scoprite le differenze e come pulire i gioielli placcati oro ♦︎

Il proverbio insegna: non è tutto oro quel che luccica. Vero. Perché spesso i gioielli di oro ne hanno solo una piccola parte superficiale. A volte piccolissima: si tratta di una sottile, molto sottile patina d’oro che ricopre un altro metallo, come argento, rame, ottone o bronzo. Ma, attenzione, non tutte le coperture in oro sono uguali: ce ne sono di più resistenti o di quelle talmente leggere che minacciano di sparire dopo la seconda spolverata. Quindi, quando acquistate un gioiello, dovete fare attenzione a come è descritto. Perché le differenze sono davvero molte. E se non è fornita una scheda tecnica del gioiello chiedete al produttore o al rivenditore le caratteristiche della lavorazione.

Collana in ottone placcato oro
Rosantica, collana in ottone placcato oro

Oro placcato

Con questa tecnica un sottile strato di oro è applicato su un metallo meno costoso, di solito di rame o argento, ma in qualche caso anche il bronzo. In media la placcatura prevede di ricoprire questi metalli con uno strato di oro di circa 2 micron (cioè 2 millesimi di millimetro) che può essere applicato con diverse tecniche. Il sistema più comune per ottenere la placcatura è l’immersione del gioiello in una vasca riempita con una soluzione che contiene ioni del metallo da applicare, che vanno a integrarsi alla superficie grazie all’azione della corrente elettrica e alla reazione chimica che ne deriva, fenomeno che si chiama elettrolisi. Naturalmente, più è spesso lo strato di oro applicato più la placcatura del gioiello durerà nel tempo. Riassumendo: la galvanica è la tecnica, utilizzata principalmente nel settore industriale, che consente di rivestire un metallo non prezioso con uno strato sottile di metallo più prezioso sfruttando la deposizione elettrolitica.

Consiglio: i gioielli placcati in oro vanno puliti delicatamente con acqua, una goccia di sapone, e asciugati con un panno morbido, senza sfregarli con troppa energia.

Bracciale in galvanica oro rosa
Pianegonda, bracciale in galvanica oro rosa

Gold filled

Questo termine arriva dagli Usa. I gioielli gold filled riportano sul retro la composizione 14K 1/20 G.F. In pratica, sulla superficie dell’oggetto è presente uno strato di oro a 14 carati, con un minimo del 5% a un massimo del 20% del peso dell’oggetto. Rispetto a una semplice placcatura, insomma, il gioiello gold filled ha una maggior percentuale di oro. È quindi più difficile che un graffio faccia emergere il metallo sottostante: un gioiello con questo tipo di copertura non si distinguerà facilmente da un gioiello di solo oro. Ma, attenzione: nel caso di vendita il suo valore sarà inferiore.

Consiglio: Si può pulire un gioiello realizzato con tecnica gold filled con una certa tranquillità: una goccia di sapone liquido in acqua tiepida e uno spazzolino da denti con setole morbide è sufficiente a rendere il gioiello pulito e lucido, dopo avero asciugato con un panno di cotone o, meglio, di tessuto sintetico. Ma attenzione a non strofinare troppo energicamente.

Catena gold filled
Catena gold filled

Vermeil

È un termine francese: il vermeil è argento sterling 925 ricoperto con strati sottili di oro. Mentre la placcatura standard è di circa 2 micron d’oro, un rivestimento di vermeil è in media di 1 micron e mezzo. L’oro utilizzato è di 14 carati. Anche se lo strato di copertura in oro è molto sottile, l’integrazione tra oro e argento funziona molto bene e garantisce una buona resistenza. Anche in questo caso il procedimento utilizzato è quello elettrolitico.

Consiglio: anche in questo caso per la pulizia non utilizzate prodotti chimici aggressivi. Basta acqua tiepida un accenno di sapone e molta delicatezza nel lucidare con un panno morbido.

Anello in vermeil, con una serie di gemme create in laboratorio, tra cui smeraldi, peridoti, diamanti e zaffiri rosa con fiori intagliati di madreperla, gemme e foglie smaltate a mano
Anabela Chan, anello in vermeil, con una serie di gemme create in laboratorio, tra cui smeraldi, peridoti, diamanti e zaffiri rosa con fiori intagliati di madreperla, gemme e foglie smaltate a mano
Tous, anello in vermeil con gemme e perla
Tous, anello in vermeil con gemme e perla
Collezione Baoli, collana con pendente in argento placcato oro
Flora Bhattacharya, collezione Baoli. Collana con pendente in argento placcato oro
Collier Aida, in ottone placcato oro. Prezzo: 1480 euro
Hervé Van der Straeten. Ottone placcato oro 24 carati
Collezione Peggy, bracciale placcato oro giallo con lapislazzulo. Prezzo: 850 dollari
Aurélie Bidermann, collezione Peggy, bracciale placcato oro giallo con lapislazzulo






Come scegliere un anello per falange




Gli anelli da indossare sulle prime falangi delle dita hanno convinto molte celebrity. Ma sono comodi? Non si perdono? Quali scegliere? Ecco una veloce guida agli anelli da indossare sulla punta delle dita, chiamati anche anelli midi ♦︎

Gli anelli midi sono quelli che si indossano sulle prime falangi delle dita. Questo tipo di anello è molto trendy: Rihanna ha sfoggiato anelli midi già nel 2012. Ma l’origine degli anelli da indossare sulle prime falangi delle dita è più antica. Alcuni dipinti dal 1400 al 1600 raffigurano uomini e donne che indossano anelli di questo tipo, anche se con una forma differente, secondo il gusto dell’epoca. Questi anelli erano utilizzati anche per sottolineare la classe sociale di appartenenza: indossare i gioielli sulla punta delle dita, infatti, significava non essere impegnato in lavori manuali, quindi essere un nobile o comunque una persona ricca.

Insomma, gli anelli sulle estremità delle dita sono sempre piaciuti. Ma ora?

Anello da falange in bronzo placcato oro o argento
Anello da falange in bronzo placcato oro o argento

Sono fastidiosi? La prima cosa che si domanda una donna, magari impegnata nei più disparati lavori, è se questi anelli sono facili da indossare. Insomma, saranno anche belli, ma poi non diventano fastidiosi? Dipende. Non tutti gli anelli da falange sono uguali. Per non diventare noiosi durante la giornata non devono essere pesanti. E neppure ingombranti, con troppe pietre incastonate o addirittura ciondoli attaccati. Se vi piacciono anelli di questo tipo molto elaborati indossateli alla sera o in situazioni in cui non dovete utilizzare le mani per qualche compito specifico. Soprattutto, vanno scelti della misura giusta, perché è molto più facile perdere un anello che sta sulla punta delle dita: di moda va bene, ma senza dimenticare la saggezza. Meglio provarli da un gioielliere.

Anello con diamanti a doppia falange della collezione Chevalier di Yeprem
Anello con diamanti a doppia falange della collezione Chevalier di Yeprem

La cura dei gioielli da falange. Dato che questi anelli stanno sulla punta delle dita, possono trovarsi più facilmente a contatto con liquidi. Bisogna ricordarsi, per esempio, che possono scivolare facilmente dalle dita quando ci si lava le mani con il sapone: non è bello veder perdere i propri anelli nello scarico del lavandino. Inoltre, se gli anelli sono placcati, per esempio, se sono in argento con una sottile pellicola d’oro, si possono rovinare a contatto con liquidi corrosivi, come detergenti per i piatti, sudore della pelle, ma anche cibi, come il succo di limone o l’aceto. Giulia Netrese

Rihanna con anello Midi
Rihanna con anello a metà falange
Anello a doppia falange in oro e smeraldi
Anello a doppia falange in oro e smeraldi di Staurino
Anello da falange in ottone lucido placcato in oro 18 carati
Chrishabana, anello da falange in ottone lucido placcato in oro 18 carati
Collezione Arpia, anello per falange
Bia Tambelli, collezione Arpia, anello per falange
Anello a falange in oro rosa, diamanti e nappa di rubini
Noudar, anello a falange in oro rosa, diamanti e nappa di rubini
Anello Midi di Bee Dee
Anello Midi di Bee Dee
Delfina Delettrez indossa un anello Midi
Delfina Delettrez indossa un anello Midi
Anelli firmati Ella
Anelli firmati Ella
Combinazione anello Midi e anello normale
Combinazione anello a inizio dita e anello normale






Come scegliere un gioiello per San Valentino

Dieci cose da sapere prima di acquistare un gioiello per San Valentino (ma i consigli valgono anche per gli altri giorni).

1 Se non siete sicuri della circonferenza delle dita della vostra partner, meglio non regalare un anello, a meno che con la vostra (vostro?) compagna, moglie o altro non siate già molto affiatati. Allargare un anello, ma anche stringerlo, può rivelarsi un ostacolo insuperabile per il gioielliere e il regalo si trasforma così in un boomerang per chi l’ha regalato. Per sapere come individuare la dimensione dell’anello leggete qui.

Recarlo, anello della collezione Blue Carpet indossato
Recarlo, anello della collezione Blue Carpet indossato

2 Un brand affermato è una garanzia di riconoscibilità, anche dello sforzo economico sostenuto per l’acquisto. Inoltre, se vi separate un gioiello di una marca conosciuta potrà essere rivenduto più facilmente. Questo non vuol dire che i gioielli di marche poco conosciute non siano ok, ma non scordate di fare questa considerazione al momento della scelta di un gioiello.

Collezione D.Icon a Portofino
Collezione D.Icon by Damiani a Portofino

3 Oro o argento? Non preoccupatevi: nel dubbio va bene anche il platino. La scelta del materiale con cui è composto un gioiello rimane certamente importante. Ma non è tutto. Come si dice a ragione, è il pensiero che conta. Quindi, anche se il vostro budget non è abbondante, potete optare per un bijoux semplice, ma che sarà sempre gradito.

Gioielli della collezione Move di Messika indossati da Kendall-Jenner durante la realizzazione della campagna. Foto di Marin Laborne
Gioielli della collezione Move di Messika indossati da Kendall-Jenner durante la realizzazione della campagna. Foto di Marin Laborne

4 Se avete tanti soldi da spendere e volete regalare un bellissimo anello con diamanti, considerate bene la scelta: i diamanti non sono tutti uguali. Se volete fare un regalo davvero super brillante, scegliere quelli di classe D o E: sono quelli classificati come i migliori per colore, che costano di più, ma brillano anche meglio. Nel certificato che accompagna il gioiello deve essere precisata la classificazione della pietra. Gli altri F, G e oltre sono meno pregiati. Leggete anche Tutto sui diamanti.

Anello in oro rosa e diamanti by Alex Ball indossato
Anello in oro rosa e diamanti by Alex Ball indossato

5 Non esagerate con la spesa: non c’è niente di peggio che regalare un gioiello e far sentire in colpa la (il) partner perché è costato troppo. Il regalo deve essere un piacere per tutti e due. Dopotutto la festa di San Valentino ricorre tutti gli anni, non è obbligatorio regalare un gioiello super costoso. E, poi, non volete rovinare il dopocena, giusto?

Orecchino con gocce di cristallo tagliato a mano
Orecchino con gocce di cristallo tagliato a mano di Tata Borello

6 Non regalate gioielli sproporzionati al tipo di rapporto. Se con la partner (o il partner) siete usciti solo un paio di volte, non è il caso di presentare un regalo troppo impegnativo. Metterebbe in imbarazzo chi lo riceve. Oppure potrebbe comunicare l’idea che non siete sintonizzati sulla stessa lunghezza d’onda. In questi casi meglio un regalo simbolico.

Anello di Sicis indossato
Anello di Sicis in micromosaico indossato

7 Tenete conto che molte donne amano i confronti. Ci sono donne che non resistono a mostrare alle amiche quello che hanno ricevuto per San Valentino. E non vorranno trovarsi con qualcosa che non brilla abbastanza. Ma, soprattutto, non vorranno trovarsi a guardare i gioielli che hanno ricevuto le amiche se loro non hanno avuto niente da voi. Non correte questo rischio.

Collana indossata
Piaget, collana con pendente Possession indossata

8 Regalare un gioiello è un’ottima idea. Ma non fermatevi qui. Fate un ulteriore sforzo e impacchettate l’astuccio con una carta appropriata: in fondo, si tratta solo di qualche euro e il più l’avete già fatto. Se incartare il piccolo box del gioiello è complicato, incaricate un cartolaio. Vi aiuterà se acquistate da lui carta e fiocco.

Solitaire di Tiffany
Solitaire di Tiffany

9 Non spaventatevi se il vostro portafogli non è troppo gonfio, non ci sono solo i gioielli di Bulgari o Cartier. Potete scegliere anche gioielli di un designer meno conosciuto, ma con grandi prospettive (su gioiellis.com ne facciamo conoscere molti). L’importante è individuare prima il gusto estetico della vostra partner.

Collana di Allison Read Smith indossata
Collana di Allison Read Smith indossata

10 Non aspettate l’ultimo momento: il gioielliere sotto casa non ha un magazzino con una scorta inesauribile di monili più o meno ricercati. Se non volete essere costretti a scegliere tra le rimanenze, vi conviene andare subito al vostro negozio di fiducia. E se non sapete che cosa scegliere, cercate bene su gioiellis.com!

Interno della gioielleria Rocca
Interno della gioielleria Rocca

Come scegliere un gioiello d’epoca




Come scegliere un gioiello d’epoca, vintage o antico? Questa veloce guida vi spiega come individuare quello che fa per voi ♦

Vi piacciono i gioielli vintage? Oppure preferite quelli antichi (attenzione: la differenza c’è)? Ma siete sicuri che quelli che state per comprare non siano semplicemente gioielli usati da qualche anno? Non è facile distinguere i generi, eppure è necessario per non farsi imbrogliare da venditori poco corretti. E non è neppure semplice ottenere esattamente il gioiello d’epoca, vintage o antico che si desidera. Spesso, infatti, le definizioni come gioielli d’epoca, vintage e antichi sono usate in modo sbagliato e servono solo a confondere le idee di chi acquista. Ci sono, poi, le parole inglesi come «heritage» oppure «estate» che per chi non parla la lingua di Sua Maestà complicano ancora di più la scelta. Scoprite le differenze tra i gioielli del passato e tenete conto di questi cinque suggerimenti prima fare acquisti.

Spilla per cappello con diamanti di Oscar Massin, seconda metà dell'Ottocento
Spilla per cappello con diamanti di Oscar Massin, seconda metà dell’Ottocento

1 Individuare lo stile

Per scegliere correttamente un gioiello d’epoca, vintage o antico, partiamo da una considerazione semplice: tutto ciò che non è nuovo è usato. Ma, ovviamente, un anello di 200 anni fa ha un valore diverso da un gioiello che ha solo dieci anni alle spalle. Il primo passo è, quindi, definire di quale epoca è un gioiello. Se non siete esperte di storia del gioiello, potete cercare attraverso internet (magari consultate gioiellis.com) dei punti di riferimento o dei gioielli che assomigliano a quello che volete acquistare. In questo modo si può determinare l’età del gioiello con una approssimazione di 10-20 anni. È già un buon risultato. Per esempio, due stili che hanno influenzato a lungo il mondo del gioiello sono l’Art Nouveau, che in Italia si chiama anche stile Liberty (1900-1925) e l’Art Déco (circa 1925-1940). Anche i siti di case d’aste come Sotheby’s oppure Christie’s possono aiutarvi, perché conservano le immagini di gioielli che hanno una datazione certa.

Bracciale e anello con granati, fine Ottocento
Bracciale e anello con granati, fine Ottocento

2 Falsi antichi

Spesso si trovano gioielli realizzati adesso, ma che si ispirano al passato e sono venduti in modo ambiguo come fossero antichi. Lo stile Art Déco, per esempio, è tornato di moda da qualche anno e molti gioiellieri hanno ricominciato a produrre gioielli in questo stile. Oppure un rivenditore inaffidabile potrebbe cercare di vendere un nuovo cameo, simile a un antico, come un gioiello vintage, quando invece è solo una riproduzione di un pezzo antico. Per fortuna scoprire se un gioiello ha una storia di solito è abbastanza semplice: basta guardarlo con molta attenzione, magari utilizzando una lente di ingrandimento o dei semplici occhiali. Un gioiello che ha molti anni ha quasi sicuramente dei piccoli segni sul metallo, a volte anche graffi sulle pietre, che indicano il suo utilizzo.

Collana con opale nero e gemme degli anni Quaranta, collezione Lineberry, venduta da Sotheby's
Collana con opale nero e gemme degli anni Quaranta, collezione Lineberry, venduta da Sotheby’s

3 Seconda mano

Un gioiello usato non è per forza antico, d’epoca o vintage: semplicemente è stato utilizzato prima. Magari pochissimo: ci sono esempi di gioielli più nuovi che usati. È il caso, per esempio, di anelli ricevuti in regalo, ma che non sono stati mai indossati perché non piacciono, oppure (avviene anche questo) di anelli di fidanzamento che ritornano dal gioielliere dopo che il rapporto di coppia si è rotto. Certo, in questo caso non è un gioiello vintage, ma contemporaneo.

Spilla anni Sessanta in oro, platino e diamanti
Spilla anni Sessanta in oro, platino e diamanti

4 Gioielli d’epoca o vintage

Un pezzo di gioielleria è d’epoca se ha almeno 20-30 anni. In pratica, se un gioiello è stato realizzato prima del 1980 può essere considerato d’epoca. Vintage è un termine utilizzato anche in inglese e francese per indicare la stessa cosa. Ma vintage è una definizione generica: può essere definito in questo modo anche un gioiello in stile Art Déco degli anni Trenta, anche se, ovviamente, è più appropriato definire con precisione il periodo in cui il pezzo è stato realizzato. Quindi, se il venditore definisce semplicemente come vintage e d’epoca un gioiello, rizzate le antenne e osservatelo meglio.

Bracciale vintage con bachelite, oro, citrini
Bracciale vintage con bachelite, oro, citrini

5 Gioielli antichi

Quando si può definire antico un gioiello? Non esiste una data precisa, però in genere si considera come antico un gioiello che ha più di cento anni. Naturalmente, per definire come antico un gioiello è necessario qualche prova che ne definisca la data in cui è stato creato. Attenzione alla definizione «stile antico», che significa semplicemente che quel gioiello è una imitazione. Un gioiello Bella Epoque non è necessariamente stato realizzato a fine Ottocento, ma può indicare che ne riproduce lo stile.

Paure con diamanti e smeraldi, circa 1770
Paure con diamanti e smeraldi, circa 1770
Spilla di TIffany, in platino, diamanti, corallo e onice
Spilla di TIffany in platino, diamanti, corallo e onice Art Deco
Spilla-anello Art Deco con diamanti e zaffiri. Stima: 10.000 dollari
Spilla-anello Art Deco con diamanti e zaffiri
Spilla Art Nouveau in oro 18 carati e diamanti
Spilla Art Nouveau in oro 18 carati e diamanti

Orecchini art déco con tormalina verde e diamanti
Orecchini art déco con tormalina verde e diamanti

Spilla art déco con smeraldi e diamanti, circa 1920
Spilla art déco con smeraldi e diamanti, circa 1920







Come abbinare gioielli e vestiti quando siete al lavoro




Gioielli da indossare in ufficio o, più in generale, sul luogo di lavoro. Ci avete mai pensato? Ogni luogo, ogni situazione, ogni ambiente richiede un abbigliamento adatto. E questo vale anche per i gioielli. Se lavorate in una compagnia di assicurazioni vi sognereste di presentarvi con la stessa mise che scegliete per andare in spiaggia? Difficile. E, in ogni caso, non sarebbe giudicata favorevolmente dai vostri colleghi. Anche per i gioielli il tema è identico: devono essere adatti alla circostanza. Per esempio, a un ufficio.

Non occorre spendere una fortuna: per l'ufficio va benissimo un set Pandora come questo
Non occorre spendere una fortuna: per l’ufficio va benissimo un set Pandora come questo

Certo, non tutti gli uffici sono uguali. Lavorare in banca non è come prestare servizio in uno studio di pubblicitari creativi. Presentarsi tutte le mattine agli uffici amministrativi di un’azienda commerciale è differente dal desk di una casa discografica. Insomma, è evidente che non è possibile codificare un’etichetta per i gioielli che sia valida per tutti i luoghi di lavoro. Ma, in ogni caso, il galateo della gioielleria fornisce suggerimenti che si possono applicare sempre.

Annoushka, Il bracciale con tutti i ciondoli della collezione The Charms
Annoushka, Il bracciale con tutti i ciondoli della collezione The Charms

Attenzione ai simboli

Collane e bracciali con ciondoli vanno molto di moda. E, spesso, i charms rappresentano simboli molto comuni: un cuore, il quadrifoglio portafortuna, una stella. Ma c’è anche chi sceglie ciondoli che hanno un significato meno generico. Per esempio, la foglia della marijuana. Anche se in alcuni Paesi è del tutto legale, non è detto che dimostrare entusiasmo per l’uso di cannabis sia bene accetto in ambienti più tradizionalisti. Stesso discorso per simboli che riguardano politica, scelte di tipo sociale o di genere: tutte lecite, ovvio, ma non sempre accettate da tutti. Quindi, se volete indossare quei simboli, sappiate che in un ufficio possono sollevare perplessità. A voi la scelta. Stesso discorso per gioielli di tipo dark o punk, con teschi e borchie: riservateli al tempo libero se l’ufficio è molto tradizionale.

Bracciali tintinnanti
Bracciali tintinnanti

Gioielli rumorosi

I bracciali che tintinnano passano inosservati in spiaggia o in discoteca. In un ufficio silenzioso risulteranno più rumorosi del barrito di un elefante. Gioielli che provocano un suono metallico possono disturbare i colleghi specialmente se il lavoro svolto richiede concentrazione. Meglio evitare anche tanti bracciali impilati che sbattono tra loro.

Gioielli della collezione Mezzaluna di Al Coro. Si può essere eleganti senza esagerare
Gioielli della collezione Mezzaluna di Al Coro. Si può essere eleganti senza esagerare

Mantenere un basso profilo

In ufficio non occorre esibire modestia e umiltà. Ma è bene ricordarsi che umiliare i colleghi, anche indirettamente, non è un modo per attirare simpatia. E questo vale a maggior ragione per il proprio superiore, ancora di più se si tratta di una donna, più sensibile e attenta ai segnali che si trasmettono con abbigliamento e gioielli. Insomma, non indossate gioielli così preziosi da suscitare l’invidia degli altri. I gioielli devono essere compatibili, da un punto di vista del loro valore, con la mansione svolta e l’ambiente di lavoro. Quindi, lasciate a casa la vostra collana di diamanti e indossate un semplice filo di perle.

Collana by Nanis. Un gioiello semplice, ma di qualità, è sempre ok
Collana in oro by Nanis. Un gioiello semplice, ma di qualità, è sempre ok

Mini meglio di maxi

In un ufficio tradizionale i gioielli di grandi dimensioni attirano l’attenzione e sembrano sproporzionati. Non siete in discoteca: indossate orecchini a bottone invece di quei pendenti che arrivano alle spalle e ondeggiano in continuazione. Meglio un semplice anello d’oro piuttosto di quello con tante pietre colorate.

Orecchini a bottone indossati
Orecchini a bottone indossati

Spegnete i riflessi

Lo scintillio di un piccolo diamante piace a tutti. Un grande gioiello coperto di strass luccicherà come le luci stroboscopiche alla festa di compleanno: potresti accecare i tuoi colleghi.

Versace, collana Conchiglie e stelle marine metallo dorato, strass
Versace, collana Conchiglie e stelle marine metallo dorato, strass. Non proprio usuale da indossare in ufficio…

Pochi, ma buoni

Meno è più. Anche se questa regola non vale sempre, di sicuro è valida in ufficio. Non travestitevi da albero di Natale: scegliete pochi gioielli e non indossateli tutti contemporaneamente: orologio o braccialetto, un solo anello, un paio di orecchini e, se proprio volete esagerare, anche una semplice collana.

Gioielli della collezione Possession di Piaget indossati da Olivia Palermo
Gioielli della collezione Possession di Piaget indossati da Olivia Palermo






Come scegliere un anello solitario




Anello solitario, o semplicemente solitaire. Come sceglierlo? È il modello di anello da fidanzamento più richiesto, desiderato e regalato al mondo. Ma quanto conoscete dell’anello solitario?

Che cos’è un solitaire? Si indica con questo nome un anello, che di solito suggella il fidanzamento, formato da una banda di metallo in oro, platino o argento, sopra cui è montato un diamante. Nulla vieta, però, di regalare un anello solitario anche in un’occasione diversa dal fidanzamento: l’abbinamento tra oro e diamante è sempre apprezzato.

Anello di fidanzamento
Anello di fidanzamento solitaire

Che cosa indica l’anello solitario? L’abitudine di regalare un anello per il fidanzamento ha un significato simbolico chiaro: chi lo riceve ha un impegno di matrimonio. Insomma, è come se indossasse un cartello rivolto a eventuali corteggiatori con scritto: «non ci provate con me, sono già d’accordo con un altro». Nella maggior parte dei Paesi occidentali l’anello solitario è indossato sul dito anulare della mano sinistra. Ma ci sono delle eccezioni.

Anello di fidanzamento indossato assieme alla fede matrimoniale
Anello di fidanzamento indossato assieme alla fede matrimoniale

Il solitario si indossa dopo il matrimonio? Certo che sì. L’anello con diamante non finisce nel cassetto, ma si può indossare anche insieme all’anello nuziale. Di solito il solitario è infilato all’esterno della fede, gioiello simbolo del matrimonio. Sarebbe meglio, però, che tutte e due gli anelli fossero con oro dello stesso colore: bianco, giallo o rosa.

Van Cleef & Arpels, Perlée solitaire, oro bianco e diamanti
Van Cleef & Arpels, Perlée solitaire, oro bianco e diamanti

La storia. La storia dell’anello solitario coincide con quella dell’anello da fidanzamento e poi di matrimonio. Pare che l’abitudine di regalare l’anello sia stata introdotta dagli antichi romani, come segno pubblico dello stato di donna già impegnata. Ma i diamanti? Nel Rinascimento sono stati introdotti gli anelli con una pietra montata all’esterno della banda d’oro e non incastonata all’interno. Pare che il primo sia stato quello, nel 1477, realizzato per il fidanzamento dell’arciduca Massimiliano d’Austria con Maria di Borgogna, che hanno lanciato una moda che continua sino a oggi. Gli anelli con diamante, però, si sono diffusi tra ricchi e nobili nella seconda metà dell’Ottocento, con l’estrazione in grande stile di gemme dalle prime miniere in Sudafrica. Il boom di massa, però, è piuttosto recente. Si può dire che l’abitudine di regalare l’anello solitaire si sia diffusa davvero dopo la campagna pubblicitaria nel 1947 della De Beers, grande distributore di diamanti. «Un diamante è per sempre»: il messaggio che ha accompagnato quella pubblicità, assieme al conquistato benessere economico dopo la fine della Seconda guerra mondiale, ha cambiato tutto. Prima della Seconda guerra mondiale, per esempio, in America solo il 10% degli anelli di fidanzamento aveva un diamante, oggi regalare un anello con un brillante è abbastanza comune.

Cartier Solitaire 1895, in versione oro giallo
Cartier Solitaire 1895, in versione oro giallo

La forma. Un solitario è un gioiello molto semplice: è composto da una banda di metallo, in prevalenza oro, e un diamante. Nella maggior parte dei casi il diamante è rotondo, cioè ha un taglio a brillante. Per gli anelli con un diamante di questo tipo ci sono due tipi di montatura: con quattro oppure sei rebbi, cioè quei piccoli ganci metallici che fermano il diamante. Naturalmente con sei rebbi c’è maggiore sicurezza: è più difficile che la pietra si perda a causa di un urto con un mobile o un oggetto. Per contro, quattro rebbi consentono a una maggior quantità di luce di raggiungere il diamante che, dunque, potrà scintillare di più. Per il solitaire il metallo più utilizzato è l’oro bianco, ma esistono anche versioni in oro giallo e rosa. Un’altra opzione molto apprezzata è l’anello in platino. L’argento, invece, è di solito associato a pietre sintetiche, come la zirconia cubica: non proprio un’opzione indimenticabile per un anello di fidanzamento.

Solitaire Tiffany setting (con sei griffe)
Classico solitaire Tiffany setting (con sei griffe)
Salvini, anello solitaire in oro bianco e giallo, con diamante
Salvini, anello solitaire in oro bianco e giallo, con diamante
Giorgio Visconti, solitaire, oro bianco e diamante
Giorgio Visconti, solitaire, oro bianco e diamante
Anelli solitaire della linea Platino
Anelli solitaire della linea Platino di Recarlo






Su quale dito indossare l’anello




Volete sapere qual è il dito giusto per indossare un anello? Dipende dalle vostre mani, ma anche dal significato dell’anello. Ecco una guida rapida con le cose da sapere su quale dito indossare un anello.

Le regole per indossare gli anelli: oltre al gusto personale, ci sono alcuni principi generali che riguardano il ​​modo di indossarli. Per esempio, gli anelli con pietre ovali o allungate sembrano più eleganti e visivamente rendono le dita più lunghe e più carine. Grandi anelli e grandi gioielli non sono adatti alle persone con un corpo e mani piccole, che dovrebbero pensare a trovare alternative più leggere e commisurate alla propria dimensione. Gli esperti di galateo consigliano di evitare anelli grandi e vistosi fino alle 5 del pomeriggio, soprattutto se si tratta di gioielli costosi. Non a caso quel tipo di gioiello è indicato col nome di anello da cocktail. Infine, non è superfluo ricordare che non basta scegliere un bell’anello: è necessario avere dita e unghie pulite. Un anello attira l’attenzione sulle mani: meglio utilizzare creme adatte per la pelle e curare adeguatamente le unghie. Un tempo indossare numerosi anelli su una o più dita era considerato un segno di cattive maniere. Oggi non è così, a patto di scegliere bene e di avere dita magre e affusolate.

L'anello con acquamarina indossato da Merghan Markle
L’anello con acquamarina indossato da Merghan Markle

Su quale mano indossare l’anello? Dipende anche dalla cultura e dalle usanze del Paese in cui si vive. Per molti popoli orientali la mano sinistra è Yin (concetto che simboleggia la femmina, la luna, l’oscurità, la terra e l’acqua, le passività e il freddo) e la destra Yang (maschio, luce, fuoco solare, attivo, caldo). Un anello sull’uno o sull’altro dito equivale a abilitare o migliorare queste caratteristiche.

Anello al pollice
Anello al pollice

Sul pollice

Gli antichi greci lo associavano alla dignità virile. Al giorno d’oggi, invece, portare l’anello al pollice è segno di determinazione e di conquista personale con ogni mezzo possibile, di un temperamento focoso associato ad un forte interesse per la sfera sessuale. L’anello sul pollice sinistro (yin) significa assertività, persona che è in grado di esprimere in modo chiaro e convincente le proprie idee, e il desiderio di imporre la propria volontà agli altri, mentre a destra (yang) esprime una natura flessibile ed estroversa.

Collezione Ink, anello in oro
Peruffo, collezione Ink, anello in oro indossato sul dito indice

Sul dito indice

Secondo gli antichi, il dito indice era legato a Giove e quindi al concetto di autorità. Indossare un anello sull’indice della mano rappresenterebbe quindi il desiderio di potere. Sulla mano sinistra, invece, mostrerebbe un desiderio di trasgressione. Secondo la teoria dello yin e dello yang, nel primo caso si cerca la leadership, mentre a destra significa essere pronti ad accettare la leadership degli altri e la volontà di assumere un ruolo passivo. Ma non tutti sono d’accordo su questo. In ogni caso, è importante che l’indice sia snello, sano, ben curato. Indossare un anello su questo dito attirerà sicuramente l’attenzione.

Anello al dito medio
Anello al dito medio

Sul dito medio

Questo dito esprime il desiderio di essere ammirato, di cui vantarsi: anche Marilyn Monroe indossava un grande anello di diamanti al dito medio quando cantava sulle note della famosa canzone Diamonds are girl’s best friends. Secondo la teoria Yin, l’anello al centro significa che chi lo indossa ha la capacità di distinguere tra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato ed è in grado di prendere decisioni al riguardo, mentre il concetto di yang (mano destra) significa l’inclinazione a cercare una guida da altri.

Anello all'anulare
Anello all’anulare

Sul dito anulare

Indica lo status famigliare di una persona. L’abitudine risale agli antichi romani: credevano che in questo dito ci fosse un nervo che va dritto dall’anulare fino al cuore. Inoltre, sono loro ad aver introdotto l’abitudine per le donne sposate di indossare un anello, come segno di avvenuto matrimonio. Ancora oggi l’anello sull’anulare indica che chi lo indossa è una persona che ha già preso un impegno sentimentale con un’altra. Nella tradizione yin indossare un anello sul dito anulare significa essere creativi e intraprendenti, in grado di risolvere facilmente i problemi, mentre nel lato yang equivale al desiderio di insegnare agli altri come possono essere creativi e usare le proprie capacità per il proprio profitto.

Anello chevalier indossato
Anello chevalier in oro rosa indossato

Sul dito mignolo

È il simbolo della qualità artistica e creativa, dell’eloquenza e della persuasione, dell’astuzia e dell’intraprendenza. Non solo: l’anello chevalier indossato sul mignolo è segno di nobile ascendenza: in questo caso l’anello ha inciso lo stemma nobiliare di famiglia. In Oriente un anello al mignolo indica uno yin spiccatamente comunicativo, ma anche manipolativo, mentre sulla mano destra, yang, segnala sulla propria capacità di cogliere tutto ciò che tutti gli altri stanno cercando di dire.

Anello della collezione Vie Privée indossato
Giorgio Visconti, anello della collezione Vie Privée indossato sul dito medio
Anello con lapis indossato
Anello con lapis indossato sul dito indice
lumaca indossato
Anello coccodrillo da falange indossato sul dito indice
Anello al pollice
Anello al pollice






Dieci consigli utili prima di acquistare un gioiello





Come scegliere un gioiello da regalare o acquistare per voi? Ecco dieci consigli utili per chi cerca un anello con diamanti o pietre preziose ♦︎

Quando si acquista un diamante, o rubini, smeraldi, zaffiri, il parere di un esperto è fondamentale. Ma, in ogni caso, è meglio saperne di più sulle caratteristiche delle pietre. Se le famose 4 C dei diamanti carati (carat), colore (colour), chiarezza (clarity) e taglio (cut), sono ormai note a tutti (e se non le conoscete potete trovare la spiegazione nella nostra sezione Da sapere), ecco alcune cosa da conoscere prima di entrare in gioielleria.

Lo store di Tiffany in piazza Duomo, a Milano
Lo store di Tiffany in piazza Duomo, a Milano

Non sono consigli qualsiasi: sono quelli elaborati del Gemological Institute of America (Gia), ossia del centro di ricerca e di apprendimento di mineralogia degli Stati Uniti, il più famoso al mondo, che ha anche contribuito a creare lo standard di valutazione dei diamanti. La sua certificazione è una garanzia nelle valutazioni e nelle transazioni. Quindi, è meglio seguire i suoi consigli.

La cassaforte per gioielli Baron
La cassaforte per gioielli Baron

1 Pensate anche a dove riporli. Acquistare un gioiello è facile, se si hanno i soldi necessari. Ma un aspetto non banale e spesso sottovalutato riguarda casa vostra. Avete un luogo, possibilmente sicuro dove custodire i gioielli? Se il vostro investimento in gioielli è elevato, meglio riflettere prima su dove e come riporre i gioielli. Oltre alla sicurezza, un altro aspetto importante riguarda l’integrità dei gioielli. I vostri preziosi anelli, collane e bracciali, infatti, si possono rovinare se sono messi a contatto tra di loro: meglio tenerli sempre nella scatola con cui sono stati venduti dal gioielliere. Per esempio, oltre ai diamanti, anche gli zaffiri sono pietre molto dure e possono graffiare altre pietre con cui vengono a contatto. Insomma, i gioielli è meglio tenerli separati.

Lo zaffiro birmano Royal Blue non riscaldato di 118,88 carati e l'anello con rubino birmano di 6,41 carati
Lo zaffiro birmano Royal Blue non riscaldato di 118,88 carati e l’anello con rubino birmano di 6,41 carati

2 Il verde è di moda. Il colore verde ha un vantaggio, oltre a essere il simbolo della natura e dell’ambiente: gli smeraldi, che hanno questo colore sono più grandi a parità di peso. Quindi, se volete fare una bella impressione, a parità di prezzo scegliete gli smeraldi. Poiché questo minerale ha una densità bassa, infatti, uno smeraldo di 1 carato sarà più grande di un diamante con lo stesso peso. Insomma, a parità di peso lo smeraldo è più voluminoso.

Anello con smeraldo ottagonale di 8,32 carati
Anello con smeraldo ottagonale di 8,32 carati

3 La misura conta.  Non c’è niente di peggio, se volete regalare un anello, che acquistarne uno della misura sbagliata. La gioia di ricevere un regalo prezioso si tramuta in delusione per non poter indossare il gioiello. Certo, un anello si può allargare o stringere (ma non sempre), ma l’effetto sorpresa è rovinato. Quindi, attenzione alla misura dell’anello: è molto importante che si possa indossare con facilità, senza dare fastidio. L’anello deve scivolare senza troppa fatica in fondo al dito, ma non deve essere troppo largo. Non deve girarsi né sfilarsi dalla sua posizione. Come conoscere esattamente la misura giusta dell’anello? Ne abbiamo scritto qui.

Giovanni Ferraris, anelli Vanity
Giovanni Ferraris, anelli Vanity con perle

4 Decidete un budget. Prima di acquistare un anello è bene avere chiaro il prezzo massimo che si vuole spendere. È un aspetto importante, perché una volta entrati in gioielleria è meglio non avere indecisione o, peggio, pentirsi subito dopo dell’acquisto appena compiuto. Quando entrate in gioielleria, quindi, è meglio spiegare subito quanto si è disposti a spendere: questo aiuterà il gioielliere a trovare il gioiello giusto per il vostro budget.

Madalina Ghenea con una collier della colelzione Vulcania, alta gioielleria Damiani
Madalina Ghenea con una collier della collezione Vulcania, alta gioielleria Damiani

5 Il colore viola. Vi piacciono i colori forti? Un anello con un rubino piuttosto grande costa parecchio. Certo, in alternativa potete scegliere un gioiello con lo spinello, che spesso ha un prezzo minore, ma si tratta sempre di un costo elevato. Un’alternativa è l’ametista, che è viola, ma è sempre una tonalità piuttosto calda. E costa meno. Però non tutte le ametiste sono uguali: la sfumatura di ametista più apprezzata è quella che tende al rosso porpora, oppure di un viola intenso, senza sfumature marroni o bronzo. Il colore dell’ametista deve essere uniforme, visibile a occhio nudo quando si guarda la pietra dall’alto. Altrimenti l’ametista potrebbe apparire troppo scura in condizioni di luce fioca.

Anelli a incastro in oro bianco e diamanti (1 carato)
Anelli a incastro in oro bianco e diamanti (1 carato)

6 Diamanti con lo sconto. I diamanti costano molto, specialmente se il loro peso supera 1 carato. Se avete tanti soldi da spendere, e non pensate all’anello come un gioiello da rivendere, potete optare per un diamante da 0,99 carati o con un peso simile: l’aspetto sarà praticamente identico a quello di una pietra da 1 carato, ma il costo sarà di molto inferiore. Insomma, un diamante con lo sconto, perché la soglia psicologica di 1 carato fa alzare parecchio il prezzo. Un’alternativa è scegliere un anello di tipo Halo, cioè con tanti diamanti più piccoli montati attorno a una pietra centrale: questa corona di piccole pietre serva ad aumentare la brillantezza di quello centrale e contribuisce a contenere il prezzo.

Un esempio di certificato, quello dell'IGI, Istituto Gemmologico Italiano
Un esempio di certificato, quello dell’IGI, Istituto Gemmologico Italiano

7 Chiedete il certificato. Se acquistate un gioiello con diamanti non dimenticate di chiedere il certificato di autenticità delle pietre. Purtroppo chi non è esperto e non si rivolge a un bravo gioielliere rischia di cadere in qualche trappola. Per esempio, sull’anello al posto di un diamante può essere montato un diamante creato in laboratorio, del tutto simile a quello naturale, ma che costa meno. Le pietre sintetiche sono molte e difficilmente distinguibili per chi non è esperto. Un gioiello con una pietra non naturale non dovrebbe essere venduto in modo non trasparente. E questo di solito non accade se il rivenditore è molto noto: una pietra falsa rovinerebbe la sua reputazione. In ogni caso, un certificato di garanzia vi indicherà le caratteristiche del diamante, cioè peso e qualità.

Analisi di un diamante
Analisi di un diamante

8 Guardate dentro le gemme. I diamanti non sono le uniche pietre imitate dalle gemme create in laboratorio. Ma come distinguerle da quelle naturali? Un modo abbastanza semplice è quello di guardarle da molto vicino, attraverso una lente di ingrandimento, magari quelle che si avvicinano all’occhio utilizzate dai gioiellieri (si acquistano online a un prezzo modesto). Le pietre naturali, quasi sempre, mostrano delle inclusioni al loro interno. Sono piccole imperfezioni che, però, sono anche una garanzia della loro provenienza. Per esempio, la tormalina rosa o rossa ha spesso più inclusioni visibili a occhio nudo. Un vero smeraldo ha sempre piccole fessure o inclusioni. Insomma, una pietra non perfetta è anche sicuramente stata estratta dalla terra.

Bracciale con rubini burmesi e diamanti
Bracciale con rubini burmesi e diamanti

9 Chiedete il passaporto. Se acquistate un gioiello con una pietra preziosa informatevi della provenienza: anche il luogo dove è stata estratta la gemma influisce sul prezzo. Per esempio, un rubino estratto in Birmania è più prezioso dello stesso tipo di pietra, ma che proviene da Ceylon. Oppure, uno smeraldo della Colombia è più costoso di uno estratto in Mozambico. Naturalmente, la valutazione dipende anche dal peso e dalla qualità della gemma. In ogni caso, la provenienza ha una certa importanza nella valutazione, proprio come avviene per i prodotti che si acquistano tutti i giorni: a parità di qualità, una marca può avere un prezzo maggiore di un’altra. Magie del marketing.

Anelli con pavé di diamanti bianchi, brown e neri
Anelli con pavé di diamanti bianchi, brown e neri

10 Diversamente diamanti. Come abbiamo detto al punto 7, se volete acquistare un anello con diamanti, la richiesta di un certificato che attesti la provenienza della pietra è necessario. Ma, oltre all’autenticità, il certificato gemmologico garantisce anche della qualità del diamante. Insomma, si tratta di capire la classificazione secondo le quattro C. Per esempio, non sempre i diamanti incolori sono perfettamente trasparenti. Ci sono diamanti bianchi che possono avere una trasparenza lattiginosa. Oppure inclusioni. O, più spesso, avere un colore che tende vagamente al giallo. Questi diamanti possono essere utilizzati per gioielli bellissimi. Ma anche il loro prezzo deve essere diverso.

Shopping in Place Vendôme, Parigi
Shopping in Place Vendôme, Parigi







Gioielli, non fate questi dieci errori





I dieci errori più comuni quando si indossa un gioiello. Ecco come evitare gli errori quando indossate anello, collana, orecchini o bracciale ♦︎

Il mondo è pieno di gente che dà consigli su quello che bisogna fare. Questo vale anche per i gioielli. È più raro, invece, che ci sia chi vi dice che cosa non fare. Insomma, offra suggerimenti per evitare gli errori peggiori. Ma la verità è che è molto facile sbagliare quando si sceglie un gioiello da indossare. Specialmente se quel giorno avete voglia di cambiare un po’, fare qualcosa di diverso, stupire chi state per incontrare. Ecco, quindi, gli errori che non dovete commettere quando scegliere un gioiello da indossare. Leggi anche: Anelli: i 10 errori da non commettere 

Un buon mix di gioielli è difficile da scegliere
Un buon mix di gioielli è difficile da scegliere

1 Mescolare troppo gli stili

Il mix di gioielli molto diversi è di moda. Aggiunge un’aria giovane, informale, scanzonata. Ok, ma bisogna saperlo fare. E, inoltre, non tutti i gioielli diversi tra loro stanno bene quando sono indossati. Ogni gioiello ha un suo outfit. Prima di abbinare un costoso anello di marca in oro e un bijoux con cristalli al posto di pietre preziose, pensateci due volte. Inoltre, un mix di gioielli diversi può stridere con il vostro abito. Una collana molto preziosa può stonare su maglietta e jeans. Così come una collana da pochi soldi non si addice a un abito da sera firmato.

Tanti gioielli assieme? Vanno bene solo per un servizio fotografico
Tanti gioielli assieme? Vanno bene solo per un servizio fotografico

2 Indossare troppi gioielli

La tentazione di esagerare è il peggior nemico da sconfiggere. Indossate un gioiello perché vi valorizza, vi rende più visibile, attira gli sguardi. Ma se ne indossate troppi assieme otterrete l’effetto opposto. Tanti gioielli possono annullarsi a vicenda: meglio sceglierne pochi, ma belli. Volete far notare le mani? Allora meglio rinunciare a bracciali troppo impegnativi, grandi o colorati se scegliete anche un anello vivace. Preferite che si noti la collana strategicamente posata sulla scollatura? In questo caso evitate orecchini di grandi dimensioni.

Collezione Leopard, bracciali e collana indossati
Collezione Leopard, bracciali e collana indossati
Bracciali tintinnanti
Bracciali tintinnanti

3 Gioielli tintinnanti

Probabilmente non vivete nel deserto. Per questo indossare gioielli che tintinnano ogni volta che muovete un piede o un braccio non è piacevole per chi vi sta vicino ed è costretto a sentire il rumore. È irritante. In un ufficio, poi, potrebbe anche sollevare una rivolta.

Nessuna relazione tra l'anello e lo smalto
Nessuna relazione tra l’anello e lo smalto

4 Coordinate smalto e anello

Poche ci pensano, e invece è fondamentale: se indossate un anello con una pietra colorata, magari di grandi dimensioni, fate attenzione che sia compatibile con il colore del vostro smalto per le unghie. L’unica pietra che va bene con tutto è il diamante incolore, o lo zircone.

La collana di Yoko London indossata con gli orecchini abbinati
La collana di Yoko London indossata con gli orecchini abbinati

5 Festo o ufficio?

Non indossate una collana di diamanti per andare in ufficio, va bene per la sera. Un paio di sobri orecchini d’oro sono più adatti per una riunione di lavoro. Una piccola spilla è sufficiente se state per assistere a un funerale… Ci sono gioielli per ogni occasione, ma non tutte le occasioni sono adatte per tutti i gioielli.

Christina Debs, anello Bird indossato
Christina Debs, anello Bird indossato

6 Dimenticare la manicure

Avete un bell’anello, ma le unghie delle vostre dita sono rovinate. Così non va. Un anello attira lo sguardo sulle mani: non dimenticate di renderle piacevoli e curate. In caso contrario un anello può provocare un effetto boomerang.

Anelli troppo grandi, mani troppo piccole
Anelli troppo grandi, mani troppo piccole

7 Confondere le proporzioni

Le proporzioni sono quelle del vostro corpo e dei gioielli. Avete mani piccole? Attenzione a non scegliere anelli troppo grandi (e pesanti). Il vostro collo non è sottile come quello di un cigno? Allora le collane troppo corte vi staranno male. Polsi imponenti diventano ancora più grandi con un bracciale rigido e spesso. Ma è vero anche il contrario: gioielli troppo piccoli possono diventare invisibili indossati da una donna alta e non sottile. Prima di indossare un gioiello fate attenzione al rapporto con dita, mani, collo, orecchie.

Bracciale Mikado Flamenco Palm Beach indossato
Bracciale Mikado Flamenco Palm Beach di Tamara Comolli indossato

8 Bracciali e maniche

Un braccialetto arricchisce il look mani e braccia. Ma va coordinato con l’abito. Per esempio, un bracciale può scomparire dalla vista se indossato con una camicia a maniche lunghe e larghe. Al contrario, una camicia con i polsini stretti può consentire ai braccialetti di essere visti. A proposito un solo bracciale alla volta o tanti insieme? Dipende dalle dimensioni dei gioielli. Bracciali sottili possono essere indossati allo stesso tempo, a patto che siano dello stesso stile e che non tintinnino troppo.

La cantautrice Paola Turci ha indossato gli orecchini ed il bracciale Eclipsis di Pianegonda in argento, topazi e zirconi bianchi
La cantautrice Paola Turci ha indossato gli orecchini ed il bracciale Eclipsis di Pianegonda in argento, topazi e zirconi bianchi
Mantenete i gioielli puliti e lucidi
Mantenete i gioielli puliti e lucidi

9 Gioielli sporchi, graffiati e…

Vi lavate i capelli e indossate un abito pulito quando andate a una festa? Riservate la stessa cura per i vostri gioielli. Spesso si dimentica che, come per la pelle e la stoffa degli abiti, anche i gioielli si sporcano con l’uso. Il grasso dell’epidermide, la polvere o qualche sporco occasionale possono rovinare l’aspetto di un gioiello e, in alcuni casi, costituire una minaccia alla qualità di pietre e metallo. Pulite i vostri gioielli per evitare l’appannamento, eliminate l’ossidazione dall’argento e se ci sono graffi portate i gioielli da un orefice per renderli di nuovo lucidi e levigati.

Collana lunga per scollatura estrema
Collana lunga per scollatura estrema

10 Attente alla collana

Ne abbiamo già parlato, ma è uno degli errori più comuni: vale la pena di ribadire il concetto.  Le collane sono i gioielli più visibili, quelli che attirano subito l’attenzione. Proprio per questo è bene scegliere il gioiello giusto. Ci sono due aspetti di cui tenere conto: la vostra altezza-corporatura, e il tipo di scollatura, nel caso ci sia. Le regole per scegliere la collana giusta le trovate qui.







Quanto sono dure le pietre dei gioielli?




Quanto sono resistenti le pietre dei vostri gioielli? Si possono rovinare facilmente? 

La durezza delle gemme è misurata dalla scala di Mohs. Il nome deriva dallo scienziato tedesco Friedrich Mohs, che la ideò nel 1812. La scala di Mohs assegna un voto da uno a dieci al grado di durezza delle pietre. In questo modo si può sapere quelle che sono più delicate, per esempio, che si graffiano o si rompono più spesso. È un aspetto che è meglio conoscere per non avere brutte sorprese: sapere quanto sono dure le pietre dei vostri gioielli è utile anche per la pulizia. Per esempio, un opale non è resistente quanto un rubino e va trattato con maggiore delicatezza.

Gemme di Filippo G&G
Gemme di Filippo G&G

Insomma, generalmente quando qualcuno compra un gioiello non vi domanda se sarà abbastanza duro da sopportare urti occasionali. Eppure è una domanda che è meglio porvi, specialmente se la pietra è montata su un anello, un gioiello che più facilmente è soggetto al contatto con altri materiali. Ma il discorso vale anche per gli orecchini o la collana se questi gioielli hanno delle pietre.

Diamante taglio cuscino di Jack Reiss. Il diamante è l'elemento più duro in natura
Diamante taglio cuscino di Jack Reiss. Il diamante è l’elemento più duro in natura

Anche se si tende a credere che una pietra sia incredibilmente più solida di un qualsiasi oggetto comune della vita quotidiana, non è così. Le gemme del vostro gioiello potrebbero essere pietre fragili, a rischio di essere graffiate o, addirittura, di finire frantumate in qualche sfortunata circostanza. Persino il diamante non è, in assoluto, al riparo da ogni pericolo. Per fortuna Mohs si è preso la briga, quasi due secoli fa, di misurare la durezza dei diversi minerali, pietre preziose comprese. È possibile, quindi, conoscere il grado di durezza delle pietre con una certa sicurezza.

PietraDurezza
Diamante10
Rubino9
Zaffiro9
Alessandrite8.5
Crisoberillo8.5
Topazio8
Spinello8
Smeraldo7,5-8
Andalusite7.5
Hambergite7.5
Acquamarina7,5-8
Goshenite7,5-8
Berillo7,5-8
Morganite7,5-8
Granato demantoide7-7,5
Ametista7
Tormalina7-7,5
Quarzo7
Kunzite7
Citrino7
Danburite7-7,5
Iolite7-7,5
Rubellite7-7,5
Tanzanite6,5-7
Peridoto6,5-7
Granato6,5 - 7,5
Diaspro6,5-7
Axinite6,5-7
Crisoprasio6,5-7
Corallo fossile6,5-7
Agata6,5-7
Spessartite6,5 - 7,5
Occhio di tigre6,5-7
Zircone6,5 - 7,5
Diasporo6,5-7
Eliotropio6,5-7
Tsavorite6,5 - 7,5
Onice6,5-7
Corniola6,5-7
Calcedonio6,5-7
Rhodolite6,5 - 7,5
Sillimanite6,5 - 7,5
Labradorite6 - 6.5
Pietra Luna6 - 6.5
Giadeite, giada nefrite6 - 6.5
Amazzonite6 - 6.5
Opale5.5 - 6.5
Ematite5.5 - 6.5
Lapislazzuli05-giu
Turchese05-giu
Ossidiana5-5,5
Malachite3,5-4
Corallo03-apr
Perla2,5-4,5
ChrysocollaDi 2 - 4
Ambra2-2,5

Inizialmente la scala di Mohs si è basata su dieci minerali facilmente disponibili. Successivamente questa graduatoria è stata completata ed è ora un indicatore importante per chi acquista una pietra. Attenzione, però: è una scala speciale. Per esempio, un corindone (come il rubino) è due volte più duro di un topazio, ma il diamante è quasi quattro volte più duro di un corindone. Quella che vedete in questa pagina è una tabella che riassume la durezza delle principali pietre. In testa c’è il diamante. Subito dopo ci sono rubini e zaffiri. Poi…  

Acquamarina e tormalina rosa di Nomads
Acquamarina e tormalina rosa di Nomads
Set di spinelli di diverse sfumature di Paul Wild
Set con spinelli di diverse sfumature di Paul Wild






Come comprare un gioiello online




Come scegliere la misura giusta di un anello da acquistare online? Come si comprare un gioiello su internet? Breve guida per non sbagliare ♦

Come si fa a scegliere la misura giusta di un anello se si acquista online, per esempio un anello di Pandora (ma vale anche per altre marche)? È una domanda frequente tra chi vuole comprare un anello su internet. Vediamo, quindi, come procedere per trovare la misura dell’anello che vada bene per te.

1 Innanzitutto, prima di preoccuparvi, date un’occhiata con calma al sito che vende i gioielli. I grandi negozi online offrono spesso una guida per individuare la misura giusta. Abbiamo citato Pandora che, per esempio, mette a disposizione una pagina con le istruzioni, che trovate qui.

Ricerca di informazioni prima di acquistare un gioiello. Dove? Su gioiellis.com ovviamente
Ricerca di informazioni prima di acquistare un gioiello. Dove? Su gioiellis.com ovviamente

2 Ecco come leggere la tabella con le diverse misure. Quella che interessa in Italia o Francia è la misura in centimetri, che si trova nell’ultima colonna a destra. In Gran Bretagna o negli Stati Uniti, invece, si usano altre misure, anche queste riportate nella tabella. La colonna Pollici, invece, non si riferisce al dito più grande della mano, ma a una scala utilizzata nel mondo anglosassone, gli inch, appunto. Un pollice equivale a 2,54 centimetri.

Giovane incollata allo smartphone
Giovane incollata allo smartphone

3 A questo punto basta cercare una sottile corda o un filo spesso, come quelli della lana. Avvolgete il filo al dito che deve indossare l’anello, senza stringere troppo, ma neppure lasciandolo troppo lasco. Una volta stabilita la circonferenza del dito, basta misurare il diametro. Ma se volete risparmiare tempo potete tranquillamente misurare il diametro di un anello che avete già e vi va bene. La tabella allegata (potete scaricarla qui) indica quale misura corrisponde alla circonferenza del vostro dito. Per esempio, secondo Pandora, una misura di 16,6 millimetri corrisponde alla misura 52. E se il diametro del vostro anello è diverso? Nel dubbio scegliete sempre la misura in più: se l’anello risultasse troppo largo può essere facilmente stretto.

Le misure per l'anello
Le misure per l’anello

Posso acquistare un gioiello sul sito di un’azienda di un altro Paese?
Sì (ma a partire circa da Natale 2018). Il Parlamento Europeo ha deciso che non devono esserci più barriere (geo-blocking): questo sistema obbliga i consumatori europei a fare acquisti online solo su siti con dominio del proprio Paese (cioè .it, .fr, .de, -uk e così via) o al proprio sistema di pagamento. Da dicembre 2018, in sostanza, non si dovrebbe più essere reindirizzati o bloccati se si vuole acquistare un gioiello sul sito di una Maison o di un portale di un altra nazione.

Shopping da Tiffany
Shopping da Tiffany

Possono esserci trappole?
A volte sono i dettagli a nascondere cattive sorprese. Prima di acquistare un gioiello online è bene leggere attentamente le condizioni di vendita pubblicate sul sito (devono esserci nella sezione Shopping, o Condizioni generali, Guida all’acquisto e simili).
Il sito è sicuro?
Date un’occhiata alla barra dell’indirizzo. I siti sicuri (come gioiellis.com) hanno il simbolo di un lucchetto o sono contrassegnati con https (deve esserci la lettera «s» alla fine).

Charm di Pandora
Charm di Pandora
Bracciale collezione Bead (disponibile anche in altre versioni)
Tiffany, bracciale collezione Bead (disponibile anche in altre versioni). In vendita online







Come scegliere la collana




Una breve guida ai 12 principali stili delle collane per aiutarvi a scegliere quella giusta. Se volete imparare a riconoscere lo stile di una collana leggete qui ♦

Pensate di conoscere tutti gli stili in cui può essere realizzata una collana? Noi ne abbiamo individuati 12, i principali. Ce ne sono anche altri, ma sono piuttosto rari. Ecco, dunque, una breve guida per imparare a riconoscere gli stili delle collane. E scegliere la collana giusta per voi.

Collana Butterfly di Sicis
Collana Butterfly di Sicis

1 Sautoir È una parola francese che indica una collana molto lunga, spesso con un ciondolo in fondo a forma di nappa. La collana sautoir è diventata di moda negli anni Venti e Trenta, e spesso è associata allo stile Art Deco. Può avere un unico fili oppure due o tre. Il vantaggio di una collana Sautoir è che può essere trasformata anche in bracciale a più giri, oppure come decorazione sui capelli e persino come cintura. È, insomma, un tipo di collana molto versatile, che si adatta bene a essere utilizzata con diversi tipi di abito e in differenti situazioni. Ha un solo difetto: le dimensioni generose la rendono spesso abbastanza costosa, se è realizzata in oro.

Sautoir in turchese di Van Cleef & Arpels
Sautoir in turchese di Van Cleef & Arpels

2 Matinée Lunga circa 50-58 centimetri, è spesso indossa con abiti che hanno scollature, che sono quindi sottolineate dalla collana matinée. La collana, però, è indossata di solito al di sopra della scollatura. È un tipo di gioiello che va benissimo per diverse occasioni: si adatta facilmente ad diversi tipi di abbigliamento e si può indossare sia in occasioni informali sia in occasioni di cerimonie. Un classico della collana matinée è il filo di perle. E, come, per il sautoir, questa collana può avere anche diversi fili.

Collana in diamanti e smeraldi, indossata a Baselworld
Collana in diamanti e smeraldi di Jacob & Co, indossata

3 Principessa Non occorre avere sangue blu per indossare una collana principessa. In realtà è una collana di media lunghezza, tra i 43 e i 45 centimetri di lunghezza, che si può indossare praticamente in ogni occasione. È la tipica collana classica e si accompagna meglio, in particolare, a un abito abbastanza formale. È spesso una collana che privilegia l’utilizzo di gemme, più o meno preziose.

Collezione Dancing in the Rain Aquamarine, collana indossata
Collezione Dancing in the Rain Aquamarine, indossata

4 Girocollo-Choker Di gran moda nell’Ottocento, queste collane ultra corte sono tornate di moda negli anni Ottanta e riproposte recentemente. È sconsigliata a chi ha un collo corto o un po’ grosso. Al contrario, è capace di far risaltare chi vanta un collo da cigno. La principessa Diana indossava spesso un choker di perle, ma il girocollo può essere anche una semplice catena, oppure un filo di pietre preziose: la definizione di girocollo non indica lo spessore del gioiello, ma la sua lunghezza.

La principessa Diana con il choker di perle e tiara
La principessa Diana con il choker di perle e tiara

5 Opera È una variante di collana sautoir, lunga tra 70 e 90 Centimetri. Come suggerisce il nome, è stata introdotta per essere indossata nelle grandi serate ed è di solito realizzata con oro e pietre preziose. Non è una collana che si trova in tutti i cassetti, insomma. Indossata in un unico filo, la collana dovrebbe scendere al di sotto della linea del busto o, addirittura, fino all’ombelico.

Buccellati7
Opera, collana doppia in oro giallo e bianco e diamanti

6 Bavaglio Il nome non rende giustizia di queste collane che sono spesso molto decorative. Larghe sul petto, vanno indossate con attenzione, perché il loro disegno va attentamente coordinato con il resto dell’abbigliamento. Possono essere di tipo etnico, oppure con motivi astratti, con perline o cristalli. Sono collane impegnative: bisogna saperle indossare. Ce ne sono anche di molto preziose.

Collana in platino e diamanti di Van Cleef & Arpels, circa 1939. È composta da oltre 600 diamanti rotondi e baguette: apparteneva alla madre di Faouk, regina Nazli
Collana in platino e diamanti di Van Cleef & Arpels, circa 1939. È composta da oltre 600 diamanti rotondi e baguette: apparteneva alla madre di Faouk, regina Nazli

7 Lavaliére Collana con pendente che si collega a una catena. Il ciondolo principale può essere collegato a sua volta a frange o ad altri pendenti. È stata una collana popolare nel primo Novecento, quando imperavano lo stile Liberty, Edoardiano e Art Deco. Ma è tornata di moda, con molte varianti, specialmente nell’alta gioielleria.

Collana Lavaliére in oro e perle
Collana Lavaliére in oro e perle

8 Multi filo Come indica il nome, sono collane composte da tanti fili collegati. È un classico delle collane di perle e perline. Questo tipo di collana non è legato a una lunghezza precisa, ma indica semplicemente la possibilità di accorciare una collana lunga avvolgendola in più giri attorno al collo. Ma fate attenzione: se gli elementi che compongono la collana sono grossi (grandi anelli per le catene, gemme sintetiche, perle coltivate) è necessario non esagerare. In questi casi meglio limitarsi a due giri o mantenere un unico filo. Al contrario, le catene sottili sono indicate per essere indossate come collana multi filo.

Collana Ivy in oro e diamanti a due giri
Collana Ivy in oro e diamanti a due giri di Nanis

9 Collana con pendente Un ciondolo alla fine della collana può essere un espediente banale per arricchire una semplice catena oppure un capolavoro di alta gioielleria. Insomma, medaglioni e ciondoli di grandi dimensioni vanno scelti attentamente per non far attirare lo sguardo su qualcosa che è vale poco. Nel caso di bijoux, insomma, meglio un pendente piccolo. Un vantaggio dei pendenti è che spesso possono essere personalizzati con date, iniziali, dediche: niente di meglio per attirare uno sguardo.

Pendente con acquamarina e diamanti
Pendente con acquamarina e diamanti

10 Riviére Si chiama così una collana composta da una o due file di pietre preziose o semipreziose. Le pietre o le perle hanno una dimensione differente: più grandi nella parte anteriore della collana, più piccole in quella che abbraccia il collo. Questa disposizione, infatti, mette in evidenza le pietre di maggiore grandezza. Dato che di solito si tratta di un gioiello costoso, queste collane hanno una dimensione contenuta, spesso quella di un choker.

Collana rivière
Collana rivière

11 Collare Non è esattamente un chocker: con questa definizione si intende una collana circolare molto sottile che circonda esattamente la base del collo. Molto corta, può essere indossata anche su una maglietta o un abito estivo senza colletto. Spesso si tratta di collane molto sportive e non particolarmente preziose. Ma ci sono anche collane di questa misura in oro e pietre preziose.

Aster Double Bloom Collar, in oro giallo e diamanti
Maria Canale, Aster Double Bloom Collar, in oro giallo e diamanti

12 Rope Parola che in inglese significa corda, indica una collana con fili attorcigliati, fino a comporre un unico volume, come fosse una grossa fune. Inutile aggiungere che fanno parte della categoria le collane di poco prezzo o che adottano un design d’avanguardia. Ma, in realtà, i cordini possono anche essere utilizzati per gioielli di lusso. Per esempio, quando il laccio di stoffa o di cuoio è utilizzato assieme a un pendente con pietra preziosa.

Pendente Scavia, con diamante Fancy Yellow
Pendente Scavia, con diamante Fancy Yellow di Diamond Love Bond






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