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Martina Colombari sceglie un Faraone

Una passeggiata d’oro, in bicicletta, per Martina Colombari. Il fotografo l’ha inquadrata per le vie di Milano, con una collana Faraone che fa parte della collezione Composable. Beata lei. M.d.B.

 

Martina Colombari in bicicletta
Martina Colombari in bicicletta
Martina Colombari in bicicletta
Martina Colombari in bicicletta

FARAONE_FDiFaraone_01

Collana della serie Composable
Collana della serie Composable

Soldi: l’argento perde quota

Notizia per i gioiellieri, ma anche per chi progetta di acquistare gioielli di un certo calibro: l’argento è malato. Il 20 maggio, il prezzo «spot» dell’argento è sceso sotto i 22 dollari l’oncia, il livello più basso da oltre due anni. E questo potrebbe essere solo l’inizio, secondo due analisti Citibank. «Dopo quasi un decennio di aumento dei prezzi d’argento, ci aspettiamo che la combinazione di crescita dell’offerta mio e del rallentamento della domanda di continuare a tenere i prezzi d’argento sotto pressione», hanno scritto in un report gli analisti. Il crollo dell’argento segue quello dell’oro. Il metallo giallo veleggia intorno ai 1.340 dollari l’oncia. Per concludere: se avete argento da vendere, attenti che domani potrebbe valere meno. Federico Graglia

 

Bracciale d'argento
Bracciale d’argento

 

Anello d'argento
Anello d’argento

 

Il prezzo dell'argento nell'ultimo anno
Il prezzo dell’argento nell’ultimo anno

 

Lingotto d'argento
Lingotto d’argento

 

Scoperti tre rari diamanti

[wzslider]Nel caso abbiate qualche milione di euro in banca di cui non sapete che cosa fare, tenete conto che il colosso minerario Argyle ha annunciato tre diamanti rossi ultra-rari, e non solo. Si tratta di pietre rarissime: tra cui un diamante fancy di 1.56 carati I2 rosso, soprannominato Argyle Phoenix. «Da quando l’attività mineraria è iniziata, nel 1983, solo sei diamanti sono stati certificati come Red Fancy dal Gemological Institute of America e sono stati presentati per la vendita», ha annunciato il direttore di Argyle, Josephine Johnson. «Avere tre di questi diamanti rossi è davvero speciale». Inoltre, per la prima volta in otto anni, c’è anche un diamante da 3.02 carati, un fancy rosa aranciato intenso, chiamato Argyle Imperiale. Altre pietre notevoli presentate dal gruppo estrattivo comprendono Argyle Seraphina, 2.02 ct. fancy intenso viola-rosa, SI2 di chiarezza; Argyle Aurelia, 1,18 ct. fancy intenso ovale violaceo-rosa, SI2 di chiarezza; Argyle Dauphine, 2,51 ct. fancy rosa intenso radiante, di chiarezza SI2; Argyle Celeste, un 0,71 ct. fantasia cuore grigio-blu scuro, purezza VS1. G.N.

 

 

 

Stroili alla russa

[wzslider]Come si dice Isabeli Fontana in russo? Chissà se i clienti della nuova boutique Stroili a Mosca se lo chiedono. Perché, in effetti, l’azienda di gioielleria milanese ha aperto uno shop nella capitale russa. Si trova, per la precisione, all’interno del department store Filion, ha una superficie di 50 metri quadrati e ospita le collezioni Primavera-Estate 2013 di gioielli in oro, argento, dei preziosi diamanti, dei bijoux e degli orologi. «La Russia è un mercato in cui crediamo molto, che ci ha riservato grandi soddisfazioni e nel quale abbiamo intenzione di investire parecchio con l’obiettivo di aprire 10 punti vendita in un paio d’anni. Inoltre la crescita esponenziale del mercato russo fa si che un brand come Stroili venga riconosciuto come un’eccellenza del Made in Italy grazie alla sua capacità di coniugare qualità del design e perfezione dei materiali», spiega Maurizio Merenda, amministratore delegato di Stroili Oro Group. Il gruppo Stroili Oro ha chiuso il 2012 con un fatturato in crescita del 2,7% rispetto all’esercizio precedente, a quota di 200 milioni di euro. E punta forte su Cina e Far East. Matilde de Bounvilles

Come si dice Stroili in russo

Stroili opened a shop in the Russian capital. It is, to be precise, in the department store Filion, has an area of 50 square meters and houses the collections Spring-Summer 2013 jewelry in gold, silver, valuable diamonds, jewelry and watches.

Gioielli spaziali al decollo con LuxeFoil

[wzslider]Immaginate un orologio o gioiello con un design innovativo, che combina i metalli in modo tanto preciso che la Nasa usa lo stesso sistema per i satelliti. Oppure, un accessorio ornato di metalli in sfumature che sono 500 volte più sottili di un capello umano. Sono alcuni dei vantaggi di LuxeFoil, una società che si affaccia sul mercato della gioielleria e orologeria. Si tratta di un’azienda controllata da Luxel, società da 35 anni solo un fornitore per imprese del settore aerospaziale. I materiali di alta qualità sono realizzati da più di 70 diversi metalli e persino sostanze organiche. Eppure hanno la capacità di resistere nelle navicelle spaziali, con pressione estreme, senza perdere la loro integrità. Il processo di fabbricazione è brevettato: LuxeFoil offre metalli estremamente sottili e leggeri che, secondo l’azienda, possono offrire possibilità di progettazione illimitate. LuxeFoil è disponibile in più di 20 diversi materiali come oro, argento, silicio, boro, zirconio e vanadio. «Offre ai marchi del lusso una potente combinazione di materiali tecnologicamente avanzati e di una bellezza mozzafiato, che li differenziano dalla concorrenza. Fornisce un vantaggio competitivo», sostiene Travis Ayers, presidente di LuxeFoil. «L’orologio di lusso e gioielli sono rarità, oggetti unici». Gioiellieri di tutto il mondo, svegliatevi. Ulderico Andorno

 

Flop per VicenzaOro?

[wzslider]È partita sottotono VicenzaOro. La crisi dei consumi in Italia unita alle date ravvicinate delle manifestazioni dedicate al gioiello (VicenzaOro Winter a gennaio, Oro Arezzo e BaselWorld ad aprile) sono le responsabili dei corridoi vuoti di compratori nei primi due giorni della manifestazione vicentina. Se sarà un flop lo indicheranno i numeri finali, sia beninteso. Che al momento la fiera sia poco frequentata, però, sono le impressioni di prima mano che si ricavano all’occhiata che Gioiellis.com ha potuto ricavare (in incognito) e dalle parole di qualche operatore. Tanto che c’è chi (è la pura verità) nei giorni scorsi ha organizzato un torneo di carte per passare il tempo. Insomma, di buyer se ne sono visti davvero pochi, ahimè. Ma perché nessuno lo scrive, tranne Gioiellis.com? Perdonateci, cari appassionati, ma leggete che cosa scrive la (presunta) concorrenza di altri blog di (presunta) informazione: «VicenzaOro esalta la contaminazione tra il gioiello e l’universo del fashion, ponendo al centro del suo concept di comunicazione il consumatore evoluto, definendo una nuova tappa di un cammino importante, che lascia traccia nel cuore di chi si giova…». È quanto scrive Fashionblog. Parole, parole, parole cantava Mina. Federico Graglia

In compenso a VicenzaOro le trombe hanno suonato per la premiazione degli «Oscar del gioiello». Per la cronaca, ecco i vincitori dell’Andrea Palladio Jewellery Awards 2013:

  • The Best Italian Jewellery Designer, Giancarlo Montebello
  • The Best International Jewellery Deisgner, Stephen Webster
  • The Best Italian Jewellery Brand Collecion 2012/2013, Pasquale Bruni
  • The Best International Jewellery Brand Collection 2012/2013, Cartier
  • The Best Jewellery Flagship Store 2012/2013, Cartier Milano
  • The Best Jewellery Communication Campaign 2012/2013, Damiani Group
  • The Best Jewellery Communication New Media 2012/2013, Bulgari
  • Jewellery Social Responsibility Award, Roberto Coin

I Cartier di Grace Kelly per Nicole Kidman

[wzslider]Cartier ha ricreato alcuni dei gioielli più rappresentativi appartenuti a Grace Kelly appositamente per l’attrice australiana, che interpreta la principessa di Monaco nel suo prossimo film. La trama del film si concentra sugli ultimi sei mesi di vita dell’attrice-principessa. Tra i gioielli realizzati da Cartier per Nicole Kidman ci sono un anello di fidanzamento di diamante con taglio smeraldo da 10,47 carati, due spille incrostate di diamanti e una collana di diamanti tre fili. Ma il pezzo forte è una tiara  di diamanti con rubino indossata dall’americana diventata principessa in molte occasioni. M.d.B.

 

 

A Cannes rubati i gioielli di Chopard per le star

[wzslider]Povere star: molte di loro a Cannes saranno costrette a sfilare senza preziosi diamanti Chopard al dito, al collo, al polso. Proprio come in un film, al festival cinematografico della Costa Azzurra c’è stato un furto da oltre 775mila euro. È sparito, infatti, un cofanetto di gioelli Chopard destinati a essere prestati alle star del Festival. Era custodito in in una camera d’albergo e non in un caveau: come minimo chi era stato incaricato della custodia si sarà fatto una canna. Secondo quanto riporta il quotidiano francese «Le Monde», i preziosi sono scomparsi nella notte dalla stanza di un dipendente del celebre marchio di preziosi in un hotel della catena Novotel. Sembra che il furto abbia avuto luogo intorno alle 2 e 30 di notte. Una portavoce di Chopard ha dichiarato che l’azienda non rilascia commenti sul furto. Cioè ha dichiarato di non dichiarare: idea brillante, è il caso di dirlo. Anche Melissa Levine, della catena alberghiera Accor, ha rifiutato di commentare. Dozzine di poliziotti sono stati coinvolti nell’indagine, e veicoli di polizia sono stati visti fuori dall’hotel nel pomeriggio. Le autorità hanno preso in esame le videocamere di sorveglianza dell’hotel e interrogato potenziali testimoni che potrebbero aver visto i colpevoli. «Ci sembra piuttosto improbabile che si trattasse solo di una persona» ha detto il portavoce della polizia Bernard Muscarelli. Sbagliato: sarà stata la Pantera Rosa, ovvio. Giulia Netrese

 

 

VicenzaOro Spring allo sprint

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Anche il «Sole 24Ore» si occupa di VicenzaOro Spring, con un occhio all’aspetto economico del settore, rappresentato nella manifestazione in cui sono attese circa 1.400 aziende espositrici provenienti dai principali distretti orafi italiani e da 32 Paesi. Un settore che, secondo il quotidiano della Confindustria, presenta qualche dato positivo, perlomeno sotto i profilo dell’export. Per la verità nel 2012 la domanda italiana di gioielleria in oro è diminuita del 15% a 23,5 tonnellate (il valore più basso degli ultimi dieci anni). Ma, secondo Augusto Ungarelli, presidente del Club degli Orafi il comparto è ancora «competitivo», forte di «9mila imprese con 30mila addetti e 6 miliardi di fatturato, di cui 5,6 miliardi export». L’articolo di Barbara Ganz mette sotto la lente anche un altro problema, molto sentito dalle imprese orafe: da aprile è in vigore la nuova direttiva europea sul nichel che, «pur condivisibile nei contenuti, comporta inevitabili aumenti di complessità sui costi e sulla burocrazia. Non è accettabile che i nostri competitor ne siano esentati». «C’è una sostanziale inaffidabilità dal punto di vista scientifico», rileva nell’articolo Stefano De Pascale, direttore Federorafi «e sono in ballo sanzioni che partono da 40mila euro con risvolti anche penali. Abbiamo chiesto chiarezza all’Europa: con noi si sono schierate anche Spagna, Francia, Portogallo e Inghilterra; speriamo di avere al nostro fianco i ministeri competenti, Salute e Sviluppo economico». Non è l’unica normativa nuova con la quale fare i conti: da inizio anno negli Usa è entrata in vigore una nuova disciplina per il controllo dell’origine dell’oro, mirata a limitare il rischio che alcuni minerali contenuti negli oggetti in commercio possano provenire da zone di conflitto come il Congo. Insomma, il terreno della gioielleria è minato. Ma a VicenzaOro si cercherà di pensarci il meno possibile. Almeno fino all’ultima giornata, il 22 maggio. Federico Graglia

 

 

L’arte a VicenzaOro

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Bracciali firmati Gianmaria Buccellati
Bracciali firmati Gianmaria Buccellati

Parte VicenzaOro Spring. Con una cornice che ha attirato l’attenzione di molti, non ultimi (a parte, ovviamente, Gioiellis.com) i grandi quotidiani. «Il Corriere della Sera», per esempio, pubblica una lunga intervista prima dell’Andrea Palladio International Jewellery Awards, cioè il premio internazionale attribuito nell’ambito della manifestazione vicentina. La giuria è guidata dal maestro Gianmaria Buccellati, ma comprende anche Béatrice Salmon, fino a un paio di mesi fa direttrice del Musée des Arts Décoratifs di Parigi (la sua Galerie des Bijoux raccoglie 4.000 pezzi di epoche diverse, di cui 1.200 esposti). Con lei una delle migliori giornaliste di fashion & c, Giusi Ferrè, ha fatto una lunga chiacchierata. «Un gioiello non è fatto soltanto di pietre preziose, e le pietre preziose non bastano per determinarne la sua qualità e il suo valore. È la creatività del designer che lo rende ancora più prezioso», spiega Béatrice Salmon a Giusi Ferrè. Che chiede: quali sono i criteri di valutazione di un gioiello: purezza del design, rarità del materiale, contemporaneità? «Un gioiello deve combinare sia il design innovativo sia la preziosità della materia, e deve essere realizzato con una eccezionale conoscenza tecnica», risponde l’esperta. «Lo scopo di un gioiello è parlare del proprio tempo».

Oro, arte e gioielli a VicenzaOro
Oro, arte e gioielli a VicenzaOro

E aggiunge: «La visione storica ci permette di osservare una sorta di fluttuazione tra le forme precise e geometriche e, al contrario, un’abbondanza più barocca. Ma nel nostro mondo tutte le forme di espressione coabitano». L’articolo vola alto: Adolf Loos scriveva che l’ornamento è delitto. Non si tratta, al contrario, di un piacere istintivo al quale non possiamo sfuggire? «Senza alcun dubbio, la famosa frase di Loos non potrebbe essere scritta oggi, perché non abbiamo più dibattiti né tabù sul tema dell’ornamento». I designer giudicano il design, gli stilisti il fashion. Che cosa giudica una storica come lei? Le viene spontaneo mettere a confronto il presente con il passato? «Naturalmente avere una laurea in storia dell’arte favorisce un approccio al fenomeno con strumenti di analisi che ricollocano il designer in una tendenza storica. Ma questo non può essere sufficiente, dobbiamo considera- fondamentale per ciascun oggetto». Interessante anche la chiusura dell’articolo della Ferré: qual è la caratteristica più significativa della gioielleria contemporanea? «La gioielleria sta attraversando un momento di intensa creatività. E l’espansione dei mercati moltiplica i riferimenti culturali, che possono dare soltanto benefici a questo settore». G.N.

Béatrice Salmon (a sinistra), con Stanislas de Quercize e Helene David-Weill
Béatrice Salmon (a sinistra), con Stanislas de Quercize e Helene David-Weill

Da Christie’s 79 milioni di euro per questo diamante

È stata un successo l’asta di gioielli organizzata da Christie’s a Ginevra. I Magnificent Jewels sono stati venduti per una montagna di soldi: 98,8 milioni di franchi svizzeri (cioè 1021 milioni di dollari o 79,1 milioni di euro). Dei gioielli offerti ne è stato venduto l’86% per lotto e il 93% in valore. Il risultato più alto l’ha raggiunto il diamante Flawless, colore D a forma di pera, di 101,73 carati, venduto per 20,7 milioni di euro, cioè 254.400 dollari per carato. Si tratta del nuovo record mondiale all’asta per un diamante incolore. In tutto sono stati venduti 20 lotti sopra il milione, con 147 buyer provenienti da 31 paesi. Conclusione: i gioielli di altissima qualità si vendono sempre, e bene. Federico Graglia

Il diamantissimo
Il diamante

 

VicenzaOro, ecco le novità

[wzslider]Anche il maggior quotidiano italiano, il «Corriere della Sera» si accorge che i gioielli sono un pezzo importante dell’economia, del costume e della moda. Così dedica ben due pagine a VicenzaOro Spring (18-22 maggio). «Il classico rompe gli schemi e si lascia contaminare dall’avanguardia per creare i gioielli del futuro. Nell’edizione primaverile di VicenzaOro la tradizione orafa, l’eccellenza, il design e le nuove tendenze si intrecciano», scrive il quotidiano milanese in un articolo firmato da Rossella Burattino. «Un’unica grande fiera dove si possono percorrere strade molto differenti: la via dell’opulenza e quella del glamour. Dal 18 al 22 maggio, 1.400 marchi provenienti dai più importanti distretti orafi italiani e da 30 Paesi del mondo si presentano a buyer nazionali e internazionali arrivati dall’Asia, dall’Australia, dal Brasile, dal Canada, Cina, India, Israele, Marocco e Medio Oriente». Il lungo articolo del quotidiano prosegue con l’elenco dei momenti top in agernda: dalla mostra «Il design italiano incontra il gioiello», a cura di Alba Cappellieri e Marco Romanelli, al concorso «Next Jeneration-Jewellery Talent Contest 2013», per i giovani talenti. Ma l’appuntamento più atteso, è spiegato nell’articolo, «è l’Andrea Palladio International Jewellery Awards, il tappeto rosso del design «prezioso» che premia i migliori rappresentanti della gioielleria mondiale degli ultimi vent’anni, con una giuria guidata da Gianmaria Buccellati». Chissà, forse all’articolo ha contribuito Gioiellis.com, che ne ha parlato giorni fa (https://gioiellis.com/vicenzaoro-spring-buccellati-alla-giuria). Le novità? «L’oro mischiato a materiali alternativi: corno, legno, bachelite, resine e ceramica», risponde Paola De Luca, direttore creativo di Trendvision Jewellery + Forecasting di Fiera di Vicenza (il primo centro specializzato nella decodificazione delle attitudini dei consumatori). Molti sono i metalli recuperati dal passato, come il bronzo. E continua a essere di moda l’abbinamento con l’argento (nell’alto di gamma gli stessi look si ritrovano soltanto in oro o in platino). Nasce, così, una nuova artigianalità, si formano nuovi saperi su dove recuperare questi materiali eclettici (i migliori) e su come lavorarli assieme all’oro. La linea tra bijoux e gioiello diventa sempre più sottile», è scritto nel testo. «Tutte le tendenze della prossima stagione sono raccolte nell’Area Trend, una sorta di vetrina dal tema «Mutazioni» ma divisa in sei declinazioni differenti (Experimental Nature, Mutations, Shadow Reality, Ethno pop, Mix’n Craft e Visionary Structures)». Il Corriere anticipa anche che «ritroveremo collane dal sapore tradizionale ma realizzate con materiali insoliti e dai colori accesi, oppure, bracciali dalle tinte sparate, divertenti, proprio per rappresentare l’ironico mondo pop». E anche «collane scultoree, a bavaglio, bracciali sfaccettati, anelli a cupola, geometrici, ciondoli con lavorazioni a vista, orecchini filigranati. L’estetica spesso riflette i giochi dei tessuti stampati. E i materiali sono spazzolati, colorati, si va dall’oro giallo alle pietre intagliate, si usano gli smalti, le resina, il perspex e la bachelite». In conclusione: «Per valorizzare il patrimonio italiano delle eccellenze e per competere nella sfida mondiale non basterà esportare prodotti e merci, bisognerà saper “vendere” storie, emozioni, valori. Il business va legato a valori storici, sociali e culturali che appartengono al territorio. La mia visione è quella di una fiera che lavora con le aziende per creare servizi innovativi, occasione di formazione e supporto ai processi di internazionalizzazione», è il parere di Paolo Mantovani, presidente di Fiera di Vicenza. G.N.

 

Record per le perle della Lollo

[wzslider]Alla fine Gina Lollobrigida è diventata una star anche per i gioielli. L’asta  che ha visto protagonisti i prezzi pregiati dell’attrice, messi in vendita a Ginevra, si è rivelata un record. In particolare, un paio di orecchini della Lollo sono stati venduti da Sotheby’s, a Ginevra, in per 2,39 milioni di dollari, più del doppio del valore stimato. Era il pezzo più importante di una serie di gioielli di Bulgari appartenuti all’attrice, che ha fruttato in tutto 4,9 milioni di dollari. Il prezzo pagato per gli orecchini di perle e diamanti del sex symbol degli anni ’50 ha superato quello registrato nel 2011 per un simile gioiello appartenuto a Elizabeth Taylor. Tra gli altri oggetti in vendita, due braccialetti di diamanti partiti da 789.356 dollari, che hanno poi superato nettamente le stime. Una parte dei proventi della vendita andrà alla ricerca sulle cellule staminali. Gina Lollobrigida, informata dell’esito dell’asta, si è detta «molto felice che i suoi gioielli possano contribuire ad una causa giusta». G.N.

Part of the 4.9 million dollars from the auction of jewels belonging to Italian diva and 1950s sex symbol Gina Lollobrigida will be going to stem cell research, the actress said in a statement Wednesday. A Sotheby’s auction record was set on Tuesday in Geneva for a pair of diamond and pearl earrings that sold for 2.29 million francs ($2.37 million), beating the $1.98 million figure set in 2011 by a similar pair of earrings belonging to Elizabeth Taylor. In total, the entire Bulgari collection sold by Lollobrigida brought in 4.9 million dollars. «I am happy that my jewels can contribute to a good cause,» Lollobrigida said. Lollobrigida, 85, started to collect Bulgari jewelry in the 1950s and 1960s, when her acting career took off. However she now devotes most of her time to sculpture «and a sculptor does not need jewels», she said when she announced her intention to sell in March.

È l’ora del jewels festival di Cannes

[wzslider]Arriva il festival di Cannes (15 al 26 maggio). E sarà un’occasione anche per gli appassionati di gioielli, oltre che di cinema. Sulla Croisette, infatti, ci saranno parecchie occasioni di ammirare orecchini, anelli e bracciali. A partire dai festeggiamenti di Bulgari, che festeggia i primi 50 anni di «Cleopatra», filmone inserito in Cannes Classic, con un’esclusiva collezione di gioielli a favore della The Elizabeth Taylor Aids Foundation. Nel film, è noto, Liz Taylor e i gioielli di Bulgari hanno segnato l’unico matrimonio stabile dell’attrice Usa. Quello, appunto, con la maison italiana. Oltre a Bulgari, c’è attesa anche per il super ricevimento organizzato da Chopard, che è da sempre main sponsor del festival. E a Cannes c’è anche Swarovski, che donerà a un centinaio di invitati speciali un box con occhiali, cluch da sera, anello e pendente della collezione Nirvana. Swarovski, come altri tra cui Elie Saab, hanno allestito al Martinez uno showroom per vestire (e contendersi) le celebrities durante i giorni del 66/mo festival. M.d.B.

 

La corona di San Venceslao è preziosissima

[wzslider]Ecco uno dei gioielli più preziosi del mondo: è la corona di San Venceslao di Boemia, ora in mostra durante la esposizione dedicata ai gioielli della Corona di Boemia al Castello di Praga, nella Repubblica Ceca. La corona di San Venceslao è realizzata in oro da 21 a 22 carati (da 88 a 92%), decorata con pietre preziose e perle. Contiene un totale di 19 zaffiri, 44 spinelli (pietre dure simili al rubino, non pensate male), un rubino, 30 smeraldi e 20 perle. Alcune di queste pietre sono le più grandi del mondo. I gioielli e la corona di San Venceslao di Boemia sono conservati nel Castello di Praga e sono visibili al pubblico solo una volta ogni cinque anni. Altri gioielli della corona sono stati realizzati nel 1347, anche se in realtà Venceslao I, in ceco Václav, è vissuto a Praga tra il 907 e il 935. È stato un duca di Boemia ed è venerato come santo dalla Chiesa cattolica. È diventato cattolico e ha spinto per la cristianizzazione del Paese, che era ancora in parte pagano. Infatti, il fratello Boleslao ha tentato più volte di ucciderlo e alla fine ci è riuscito tramite alcuni sicari, nel 935. Ulderico Andorno

 

 

Here is one of the most precious jewels in the world, is the crown of St. Wenceslas of Bohemia, now on display at the exhibition dedicated to the jewels of the Crown of Bohemia at Prague Castle, Czech Republic

Perle, platino e diamanti per Leonardo DiCaprio

[wzslider]Signore e signori, eccovi catapultati nei ruggenti (ma chissà perché sono definiti così) anni Venti. Quelli del «Grande Gatsby», libro memorabile di Francis Scott Fitzgerald e ora anche filmone con Leonardo DiCaprio, Carey Mulligan e Tobey Maguire. Oltre alla trama giocata sul filo della psicologia e dell’avventura, della decadenza e della ricchezza che non dà la felicità (un momento: prima proviamo), il film è anche l’occasione per ammirare i gioielli realizzati da Tiffany apposta per la produzione cinematografica, che non sono solo riproduzioni di disegni d’archivio. Come la colonna sonora del film, prodotto da Jay-Z, e gli abiti da Miuccia Prada, i gioielli trasmettono la modernità pulsante di quel momento storico in un proprio linguaggio di design. Gioiellis.com è in grado di mostrarvi personaggi e gioielli del film che farà il pieno al botteghino. M.d.B.

 

Il gioiello si trova al Tarì

Oro e pietre preziose si spostano al Sud, al salone del gioiello contemporaneo del Tarì a Marcianise (Caserta). Nei tre giorni di fiera (Mondo Prezioso, 10-13 Maggio) alle oltre 400 aziende stabili, si aggiungeranno operatori internazionali, con l’obiettivo di sviluppare i rapporti con l’estero, già il 30% del fatturato. Quest’anno i buyer stranieri arriveranno da Russia, Azerbaijan, Kazakistan, Georgia. «Abbiamo un mercato di circa 300 milioni di nuovi ricchi nei paesi asiatici, che abbiamo considerato fino a poco tempo fa rischiosi o poco importanti», spiega Ines Aronadio, dell’area beni di consumo dell’Ice. «Sono al contrario paesi che amano il made in Italy, ma solo a precise condizioni». Il gioiello italiano piace all’estero se è di fattura artigianale tradizionale, se l’azienda sfrutta i nuovi canali di comunicazione e sa interpretare e incontrare la domanda. Il salone del Tarì quest’anno proverà a fondere artigianato e arte, attraverso una mostra che lanci anche nuovi artisti. «Anche l’arte può essere considerata un gioiello e abbiamo deciso un concorso per artisti underground che presenteranno le loro opere realizzate con il riciclaggio e mixaggio dei materiali», spiega il presidente del Tarì Gianni Carità. F.G.

L'interno del Tarì
L’interno del Tarì

Il Tarì si trova a 15 minuti dall’aeroporto internazionale di Napoli Capodichino e a 800 metri dal casello autostradale di Caserta Sud dell’autostrada Roma-Napoli.

Uscita Caserta Sud – Marcianise direzione zona industriale Marcianise

Uscita Caserta Nord direzione Marcianise (viale Carlo III)

 

La locandina dell'evento
La locandina dell’evento

 

 

VicenzaOro, Buccellati presiede gli Oscar del gioiello

[wzslider]Una buona notizia: quest’anno le aziende che partecipano a VicenzaOro Spring sono 100 più dello scorso anno, cioè toccano il tetto dei 1.400 partecipanti. Un segnale positivo, specialmente in un momento in cui i soldi girano poco, soprattutto in Italia. La fiera si svolgerà dal 18 al 22 maggio. Tre i momenti clou: il più paludato è l’attribuzione del Premio Internazionale Andrea Palladio International Jewellery Awards 2013, che sarà attribuito da una giuria guidata da Gianmaria Buccellati (18 maggio alle 18.30, all’interno della Fondazione Bisazza). Altro appuntamento è la premiazione dei vincitori di Next Jeneration (scritto proprio con la J), riservato ai nuovi talenti della gioielleria (venerdì 17 maggio, alla Basilica Palladiana). Il concorso internazionale è realizzato con la consulenza scientifica della School of Design del Politecnico di Milano. Tema: il progetto di un gioiello portafortuna, tema assai azzeccato visto i tempi grigi che attraversiamo. Terzo appuntamento di rilievo è Trendvision Jewellery + Forecasting, Osservatorio permanente sulle tendenze del gioiello, che avrà un suo proprio spazio. L’area trend avrà un tema: Mutations, una specie di boutique visiva dove verranno raccolti i materiali codificati in occasione delle declinazioni della stagione. Per gli addetti ai lavori ci saranno poi i seminari per produttori e buyer, previsti sabato 18 e lunedì 20 in Fiera. Sono ideati da Paola De Luca, creative director e forecaster di Trendevision Jewellery+Forecasting. Ulderico Andorno

 

 

 

PRENOTAZIONI

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Super gioielli da Christie’s

[wzslider]Cacciatori di super diamanti e di gioielli pregiati: comprate un biglietto per Hong Kong. Il 28 maggio Christie’s ha programmato una super vendita gioielli, ben 290, per una stima totale di 74 milioni di dollari. Il top della vendita è una collana di diamanti rosa tendente al violaceo con pendente a taglio marquise da 75,36 carati, incolore (D), internamente perfetto, tipo IIa. La stima va da 8,5 a 12,5 milioni di dollari. Non solo: Christie Hong Kong metterà all’asta anche un gioiello di Boucheron, circa del 1950, con otto smeraldi fissati con una linea di diamanti a taglio cuscino, alternati a diamanti taglio baguette. La stima per questo pezzo è da 3 a 5 milioni di dollari. Gioielli di questo calibro sono in genere di proprietà di collezionisti straordinariamente ricchi. Sempre nel catalogo della stessa asta è previsto un anello di diamanti e rubino di James W. Currens, da 8,88 carati ed elevato grado di trasparenza, affiancato da diamanti pera e taglio marquise. Stima da 2,3 a 3,5 milioni di dollari. In Cina la giada piace moltissimo e, quindi, non sorprende che Christie offra molti gioielli con questa pietra. Tra questi, un anello, orecchini e una collana con 14 ovali cabochon di giadeite verde brillante e ad alta translucenza, impreziosita da distanziatori di diamanti a taglio brillante: se lo volete dovrete staccare un assegno dai 2,3 ai 3,5 milioni dollari. Federico Graglia

 

 

I gioielli della Lollo visti da vicino

[wzslider]Gioiellis.com ha già raccontato di come Gina Lollobrigida abbia deciso di vendere all’asta i propri gioielli. Saranno battuti da Sotheby’s il 14 maggio a Ginevra. Ecco, però, in anteprima delle immagini inedite dei pezzi in vendita, a partire da un paio di orecchini con perla naturale e diamanti, del 1962, firmati Bulgari. Sono valutati tra i 600mila e il milione di dollari. Anello e collana di diamanti, sempre firmati dal gioielliere romano, sono stati realizzati nel 1954. G.N.

 

 

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