Oro e pietre preziose si spostano al Sud, al salone del gioiello contemporaneo del Tarì a Marcianise (Caserta). Nei tre giorni di fiera (Mondo Prezioso, 10-13 Maggio) alle oltre 400 aziende stabili, si aggiungeranno operatori internazionali, con l’obiettivo di sviluppare i rapporti con l’estero, già il 30% del fatturato. Quest’anno i buyer stranieri arriveranno da Russia, Azerbaijan, Kazakistan, Georgia. «Abbiamo un mercato di circa 300 milioni di nuovi ricchi nei paesi asiatici, che abbiamo considerato fino a poco tempo fa rischiosi o poco importanti», spiega Ines Aronadio, dell’area beni di consumo dell’Ice. «Sono al contrario paesi che amano il made in Italy, ma solo a precise condizioni». Il gioiello italiano piace all’estero se è di fattura artigianale tradizionale, se l’azienda sfrutta i nuovi canali di comunicazione e sa interpretare e incontrare la domanda. Il salone del Tarì quest’anno proverà a fondere artigianato e arte, attraverso una mostra che lanci anche nuovi artisti. «Anche l’arte può essere considerata un gioiello e abbiamo deciso un concorso per artisti underground che presenteranno le loro opere realizzate con il riciclaggio e mixaggio dei materiali», spiega il presidente del Tarì Gianni Carità.
Il Tarì si trova a 15 minuti dall’aeroporto internazionale di Napoli Capodichino e a 800 metri dal casello autostradale di Caserta Sud dell’autostrada Roma-Napoli.
Uscita Caserta Sud – Marcianise direzione zona industriale Marcianise
Uscita Caserta Nord direzione Marcianise (viale Carlo III)