VicenzaOro winter 2013

VicenzaOro Spring allo sprint

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Anche il «Sole 24Ore» si occupa di VicenzaOro Spring, con un occhio all’aspetto economico del settore, rappresentato nella manifestazione in cui sono attese circa 1.400 aziende espositrici provenienti dai principali distretti orafi italiani e da 32 Paesi. Un settore che, secondo il quotidiano della Confindustria, presenta qualche dato positivo, perlomeno sotto i profilo dell’export. Per la verità nel 2012 la domanda italiana di gioielleria in oro è diminuita del 15% a 23,5 tonnellate (il valore più basso degli ultimi dieci anni). Ma, secondo Augusto Ungarelli, presidente del Club degli Orafi il comparto è ancora «competitivo», forte di «9mila imprese con 30mila addetti e 6 miliardi di fatturato, di cui 5,6 miliardi export». L’articolo di Barbara Ganz mette sotto la lente anche un altro problema, molto sentito dalle imprese orafe: da aprile è in vigore la nuova direttiva europea sul nichel che, «pur condivisibile nei contenuti, comporta inevitabili aumenti di complessità sui costi e sulla burocrazia. Non è accettabile che i nostri competitor ne siano esentati». «C’è una sostanziale inaffidabilità dal punto di vista scientifico», rileva nell’articolo Stefano De Pascale, direttore Federorafi «e sono in ballo sanzioni che partono da 40mila euro con risvolti anche penali. Abbiamo chiesto chiarezza all’Europa: con noi si sono schierate anche Spagna, Francia, Portogallo e Inghilterra; speriamo di avere al nostro fianco i ministeri competenti, Salute e Sviluppo economico». Non è l’unica normativa nuova con la quale fare i conti: da inizio anno negli Usa è entrata in vigore una nuova disciplina per il controllo dell’origine dell’oro, mirata a limitare il rischio che alcuni minerali contenuti negli oggetti in commercio possano provenire da zone di conflitto come il Congo. Insomma, il terreno della gioielleria è minato. Ma a VicenzaOro si cercherà di pensarci il meno possibile. Almeno fino all’ultima giornata, il 22 maggio. Federico Graglia

 

Start VicenzaOro spring, an event to which they are expected around 1,400 exhibiting companies from leading Italian gold districts and 32 countries. In Italy, the sector is still “competitive”, whith than 9 thousand companies with 30 thousand employees and 6 billion in revenue, of which 5.6 billion export

 

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