La nuova collezione di alta gioielleria Vu Du 26 di Boucheron si ispira alla sede di Place Vendôme e a Parigi ♦︎
Collezione Vu Du 26 di Boucheron. Il nome, a prima vista, è enigmatico. Per comprendere che cosa significa è necessario conoscere la storia della grande Maison francese, che è stata la prima gioielleria ad aprire il negozio in Place Vendôme, decisione presa nel 1893 dal fondatore Frédéric Boucheron. Indovinate a quale numero? Avete indovinato, al numero 26, dove si trova ancora oggi la gioielleria, rinnovata proprio lo scorso anno. Un secolo dopo la piazza nel cuore di Parigi è diventata anche il cuore della gioielleria francese, e non solo. Comprensibile, quindi, il moto di orgoglio della casa parigina nel concepire questa collezione alta gioielleria che si ispira alla sua fondazione e anche alla Ville Lumière.
Insomma, 26 V è la casa della famiglia Boucheron oltre che il cuore della sua impresa. A proposito, perché proprio al numero 26? La spiegazione ha a che fare con l’esposizione al sole delle vetrine: monsieur Boucheron, infatti, ha scelto quella con la migliore esposizione ai raggi, capaci di far brillare di più i diamanti. Astuzie da gioielliere.
La collezione di alta gioielleria si ispira ad aspetti, dettagli, architetture di Place Vendôme e di Parigi. Una collana, per esempio, si ispira ai ciottoli che pavimentano tante strade parigine, con paillettes di cristallo di rocca e diamanti su oro bianco, con un pendente a forma di pera staccabile e da indossare come un anello. Oppure con un doppio anello di berillo da 32,5 carati taglio smeraldo, bordato da diamanti, che ricorda il logo Boucheron. Lavinia Andorno