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I gioielli della corona di Olanda

Anche i reali di Olanda possono vantare un buon numero di gioielli importanti. Ecco quali sono ♦

Maxìma di Olanda anni fa era stata inserita dalla rivista Time tra le 100 persone più influenti al mondo per il suo impegno sociale. E sembra proprio una donna fortunata: ha sposato un principe, è diventata regina, dopo che nel 2013 Beatrice d’Olanda ha abdicato a favore del figlio Guglielmo Alessandro. Maxima Zorreguieta Cerruti, argentina di nascita, ha così avuto anche accesso a una delle collezioni di gioielli più ricche d’Europa. È un patrimonio accumulato nei secoli e mantenuto intatto grazie a una brillante soluzione: quella di far confluire i pezzi più importanti in una fondazione. E se i membri femminili della famiglia possono usufruirne in base al ruolo dinastico, alcuni di questi preziosissimi gioielli sono riservati unicamente alla regina regnante o consorte. Come, appunto, la regina Máxima , che a un anno dall’incoronazione ha dimostrato grande abilità nel modificarli e indossarli. Perché si tratta di diademi smontabili e rimontabili come collane e bracciali e viceversa. Ecco come, partendo proprio dalla tiara di diamanti zaffiri indossata nel giorno dell’incoronazione.

Maxìma d’Olanda con la tiara e gli orecchini della parure di zaffiri
Maxìma d’Olanda con la tiara e gli orecchini della parure di zaffiri

Sapphire Parure. Realizzata nel 1881 per la regina Emma, la tiara, che fa parte della Sapphire Parure, ha 655 diamanti sudafricani di 242 carati complessivi con un taglio brillante e 33 zaffiri del Cashmere di 155 carati. Uno zaffiro centrale a taglio cuscino circondato da due zaffiri più piccoli e da cinque diamanti per lato è l’elemento centrale, indossabile anche separatamente come spilla. Per renderla più leggera la nuova regina elimina sostituisce i tre diamanti montati a forma di giglio sulla sommità e li sostituisce con un unico grande diamante. Il girocollo di questa parure invece, è stato indossato come tiara aggiungendo sulla sommità cinque elementi costituiti da uno zaffiro centrale, circondato da diamanti in una montatura a forma di rombo.

Maxìma d’Olanda con la collana della parure di zaffiri indossata come tiara
Maxìma d’Olanda con la collana della parure di zaffiri indossata come tiara

Tiara di diamanti. Dono di nozze della regina Emma nel 1879, era in origine sormontata da tre stelle di diamanti a 12 punte. Ora è composta da tre diamanti centrali che possono essere sostituiti da rubini.

Dettaglio della tiara con 34 diamanti taglio rosa
Dettaglio della tiara con 34 diamanti taglio rosa

Tiara di diamanti taglio rosa. Tiara formata da una fila di 34 grossi diamanti i incastonati su una placca di platino (chaton) secondo una moda in voga nella metà del XIX secolo, che può essere usato come diadema o una collana.

Maxìma d’Olanda con la tiara di 34 diamanti taglio rosa
Maxìma d’Olanda con la tiara di 34 diamanti taglio rosa

Tiara della Regina Anna. Appartenuta alla Gran Duchessa Anna Pavlovna di Russia, moglie di Guglielmo II d’Olanda, è composta da diamanti e sette perle a forma di pera che pare risalgano al 1600.

Maxìma d’Olanda con la tiara delle perle antiche
Maxìma d’Olanda con la tiara delle perle antiche

Tiara delle margherite. Trasformata più volte, inizialmente aveva sulla sommità cinque perle tonde circondate ciascuna da dieci diamanti taglio brillante, in modo da formare una margherita, appunto. Nel 2002 al posto dei fiori vennero inserite delle stelle tramandate dalla regina Emma, seconda moglie di Guglielmo III. I gioielli a forma di stella erano popolari nel tardo XIX secolo, e fu Sissi l’imperatrice Elisabetta d’Austria a decretarne il successo usandole come fermagli nei capelli.Maxìma le ha volute per il giorno del suo matrimonio.

La tiara delle margherite
La tiara delle margherite

Tiara Mellerio. Fa parte di una parure costituita da una collana, un bracciale e una spilla con rubini e diamanti in grande quantità: 385 gemme nella tiara, 425 nella collana e 135 nel bracciale.

La tiara Mellerio con bracciali e orecchini
La tiara Mellerio con bracciali e orecchini

Tiara Wurttenberg. È un diadema con un intricato disegno di diamanti e perle che formano volute e gigli, sormontati da due file di perle a forma di goccia: sei nella parte inferiore e cinque in quella superiore, entrambe sono rimovibile e per questo sono possibili quattro versioni: con o senza perle, con la prima o seconda fila. È sempre stata la preferita dell’ex regina Beatrice, che dal giorno del suo matrimonio in poi l’ha portata in tutte le occasioni ufficiali.

Dettaglio della tiara Wurttenberg
Dettaglio della tiara Wurttenberg
Maxìma d’Olanda con la tiara di tre diamanti centrali sostituibili con i rubini
Maxìma d’Olanda con la tiara di tre diamanti centrali sostituibili con i rubini
Dettaglio della tiara delle margherite-stelle
Dettaglio della tiara delle margherite-stelle
La tiara dele perle antiche senza perle
La tiara dele perle antiche senza perle

Quanto valgono le perle nere?

Le preziose perle nere: ne avete sentito parlare? Leggete come riconoscerle e quanto valgono ♦

Per indicare qualcosa di valore si dice che è «preziosa come una perla». Se poi la perla è nera, il valore aumenta. Infatti, non tutte le perle sono bianche: quelle nere (dette anche perle di Tahiti) sono molto pregiate. In realtà non sono proprio nere, ma solo di colore più scuro, tendenti al grigio. Sono i frutti della ostrica Pinctada margaritifera (chiamata anche Ostrica delle perle nere di Tahiti), un mollusco che vive nell’Oceano Indo-Pacifico alla latitudine dei Tropici.

Collana con perla di Tahiti e diamanti
Collana con perla di Tahiti e diamanti

Le perle nere si trovano in molte sfumature, color metallo, molte sfumature di grigio (chissà, forse sono 50), ma anche verde pavone (sono considerate particolarmente preziose), o tendenti al violaceo, come le melanzane, e marrone scuro o gialle. Il colore dipende dai minerali che il mollusco ha ingerito, contenuti nel plancton, il cibo delle ostriche. Nella coltivazione di perle, però, si usa tintura o irradiate per migliorare o cambiare il loro colore. Ma non sperate di individuarle: è difficile distinguere una perla naturale da una trattata.

Il nome di queste perle è, ovviamente, legato al luogo in cui si coltivano, cioè principalmente intorno alle isole della Polinesia francese, vicino a Tahiti.

Yoko London, Aurora necklace
Yoko London, Aurora necklace

Il valore delle perle in gioielleria è determinato da una combinazione di lucentezza, colore, dimensioni, mancanza di difetti superficiali e simmetria. Una perla perfettamente rotonda è considerata più preziosa, mentre le perle allungate a forma di goccia sono spesso utilizzate nei ciondoli. Un altro aspetto da considerare è la lucentezza, che è un importante elemento di differenziazione della qualità della perla.

Anello della collezione Bubble con perle di Tahiti
Assael, anello della collezione Bubble con perle di Tahiti

Quanto valgono le perle nere?
Come abbiamo detto, dipende molto dalla dimensione e dalla qualità. Inoltre, in circolazione ci sono perle che sono semplicemente colorate di nero. Una collana non troppo lunga con un filo di vere perle nere può avere un valore che va da poche centinaia di euro o dollari, se composta da quelle più piccole e di qualità inferiore, fino qualche decina di migliaia di euro/dollari se le perle hanno una buona lucentezza, sono naturali e hanno una forma regolarmente sferica.

Se avete gioielli con perle di questo colore trattatele con cura: le perle sono delicate e possono deteriorarsi se non sono trattate bene. In ogni caso, se volete sapere come si puliscono i gioielli con perle vi consigliamo di leggere l’articolo che abbiamo già pubblicato e che spiega nel dettaglio che cosa bisogna fare per tenere puliti i gioielli con perle, ma senza rovinarle.

Collana di perle di Tahiti, oro giallo, lapislazzuli
Collana di perle di Tahiti, oro giallo, lapislazzuli

Come distinguere una perla nera di Tahiti da un’imitazione, falsa? In effetti online si trovano straordinarie offerte di gioielli a basso prezzo con perle di Tahiti. Molto probabilmente si tratta di perle di acqua dolce colorate. Purtroppo dalle immagini sul web non è facile distinguere le perle di Tahiti vere dalle imitazioni. Quelle colorate, in ogni caso, hanno di solito una tonalità uniforme, mentre le perle vere tendono ad avere variazioni di colore sulla superficie. Inoltre, spesso il colore utilizzato per rendere nere le perle si concentra maggiormente vicino al piccolo foro in cui passa il filo che lega le perle. Quindi, guardate con una lente se il foro della perla vi sembra più scuro del resto.

Le cose da sapere sui diamanti neri

Come per le gemme, anche le perle hanno valori (e costi) differenti. Le perle di Tahiti sono giudicate in base a una severa classificazione. Eccola:

1 Shape (forma): più è rotonda in modo regolare, più la perla è apprezzata. 
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2 Size (misura): più grande è, meglio è.perle-2-ok

3 Surface (qualità della superficie): è preferita quella molto liscia, senza difetti.

Collana con perle di Tahiti e chiusura in oro
Collana con perle di Tahiti e chiusura in oro

4 Luster (lucentezza): se brilla ha maggior valore.

Anello con perla nera di Tahiti e diamanti
Anello con perla nera di Tahiti con sfumatura violacea e diamanti

 

5 Nacre (madreperla): più la madreperla è spessa, più durerà nel tempo.

Anello in argento con perla tahitiana
Anello in argento con perla tahitiana

6 Color (tonalità): i colori più ricercati sono verde pavone, oppure le tonalità tendenti a blu, rosa, oro, argento, viola melanzana.

Anello Dawn, in oro nero, diamanti, perle di Tahiti, granati e citrini
Anello Dawn, in oro nero, diamanti, perle di Tahiti, granati e citrini

 

Come indossare una collana girocollo

Il girocollo, o chocker: una collana che è tornata di moda negli ultimi anni. Ecco quando e come indossarla ♦

Il girocollo, chiamato anche collier de chien in francese, gargantilla in spagnolo o chocker in inglese, è tornato in auge. Perché illumina il viso, nasconde difetti e, soprattutto, veste. Lo sa Nicole Kidman, vista tempo fa alle premiazioni degli Oscar e dei Music Awards con un modello in platino e grandi diamanti di Fred Leighton. E lo sapeva anche un’icona di giovinezza e bellezza come la principessa Diana, che indossava spesso i collier girocollo, anche nelle foto ufficiali: tre, sei, otto fili di perle, chiusi da pietre preziose circondate di diamanti.

La principessa Diana con girocollo di perle con zaffiro blu
La principessa Diana con girocollo di perle con zaffiro blu

Di grandi diverse dimensioni, rigorosamente false come bolle in pasta di vetro o metallizzata, sono le perle del collier di Chanel nuova versione. Anche altri grandi nomi della moda hanno inserito i collier in passerella: quelli di Roberto Cavalli sono in stile pantera. Alexander McQueen, invece, punta sui fiori, ma di acciaio, mentre quelli di Maison Martin Margiela starebbero bene addosso ai soldati di Guerre stellari. Nel mondo della gioielleria non mancano strangolini con grosse maglie tempestate di cristalli e catene di tutti i tipi reinterpretate con dettagli colorati o applicazioni.

Katy Perry con choker di diamanti brown
Katy Perry con choker di diamanti brown

Quando indossarlo. Non c’è una regola che stabilisce quando indossare un girocollo. Insomma, qualsiasi stile va bene purché decori il collo. Ma ci sono regole che consigliano quando non indossare un girocollo. Per esempio, quando il collo non è il vostro punto forte: chi ha un collo corto, grosso, poco slanciato o il doppio mento potrebbe peggiorare il proprio look se indossasse un choker. Al contrario, un girocollo alto può servire a nascondere le rughe dopo una certa età. Ma attenzione al modello: un girocollo troppo piccolo potrebbe provocare l’effetto contrario.

Kim Kardashian con un girocollo firmato Lorraine Schwartz
Kim Kardashian con un girocollo firmato Lorraine Schwartz

Come scegliere un girocollo. Il collier de chien è un gioiello impegnativo: impossibile non notarlo. Per questo la scelta di un girocollo deve essere attentamente meditata. Prima di tutto: avete un collo abbastanza sottile e slanciato? Se la risposta è affermativa, allora il choker fa per voi. Ma attenzione a non esagerare: un girocollo composto da uno o molti fili di perle, in stile principessa Diana, è adatto a un abito piuttosto elegante. Catene e groumette sono associate a un abbigliamento sportivo o molto pop e, comunque, sono sconsigliate alle signore dopo i 40 anni (opinione personale, intendiamoci). In generale, un girocollo di grandi dimensioni, molto vistoso, non andrebbe indossato assieme ad altri gioielli altrettanto rilevanti, come grandi orecchini o anelli cocktail.

Leggi anche: Il ritorno del girocollo

Collana della demi-parure di Scavia composta da girocollo e orecchini con rubini birmani (36 carati), smeraldi colombiani (45 ct) e zaffiri (64 ct)
Collana della demi-parure di Scavia composta da girocollo e orecchini con rubini birmani (36 carati), smeraldi colombiani (45 ct) e zaffiri (64 ct)
Collana Butterflies, oro rosa, diamanti, pietre di colore come ametista, peridoto, spinello
Bulgari, collana girocollo Butterflies, oro rosa, diamanti, pietre di colore come ametista, peridoto, spinellol
Girocollo Piaget per Jessica Chastain
Girocollo Piaget per Jessica Chastain
Collana girocollo con diamanti e perle
Yoko London, collana girocollo con diamanti e perle
Illario, girocollo in oro, madreperla e diamanti
Illario, girocollo in oro, madreperla e diamanti
Collana girocollo con peridoti e iolite
Marina J, collana girocollo girocollo con peridoti e iolite
Girocollo Glycines di Philippe Wolfers, Art Nouveau. Oro, tormalina intagliata, opale intagliato, rubini, granato
Girocollo Glycines di Philippe Wolfers, Art Nouveau. Oro, tormalina intagliata, opale intagliato, rubini, granato
Dita Von Teese con girocollo di Pasquale Bruni
Dita Von Teese con girocollo di Pasquale Bruni
Girocollo in diamanti in oro bianco, formato da corolle di fiori a scalare con incastonati diamanti taglio brillante di 31,36 carati
Girocollo in diamanti in oro bianco, formato da corolle di fiori a scalare con incastonati diamanti taglio brillante di 31,36 carati
Girocollo con diamanti
Samer Halimeh, girocollo con diamanti
Girocollo con diamanti e rubini
Zsa Zsa Gabor, con un giirocollo con diamanti e rubini

Marcello Pane alla lettera

Marcello Pane, l’antica tradizione napoletana in chiave moderna 

L’antica tradizione della gioielleria napoletana passa anche attraverso il brand Marcello Pane. L’azienda vanta una nascita antica, nel 1899. Oggi l’azienda è condotta da Ettore e Marcello Pane, discendenti del fondatore della piccola maison. Che, nel frattempo, è passata dalla scala dell’artigianato a quella industriale: i gioielli delle collezioni Marcello Pane sono realizzate nel centro orafo Tarì di Caserta, città vicino a Napoli. Nella città del Vesuvio, invece, l’azienda ha aperto il primo negozio monomarca.

Anello con cuore stilizzato, collezione Essential
Anello con cuore stilizzato, collezione Essential

Questo passaggio da attività artigianale a una con più moderni mezzi di lavorazione ha permesso di ridurre i costi. Le collezioni di Marcello Pane seguono così due strade: quella più tradizionale con monili in oro, e quella con prezzo più accessibile con l’utilizzo dell’argento, assieme a perle, mentre ai diamanti si alternano i cristalli. Una collezione tra le più popolari, per esempio, è quella che utilizza nel più classico dei modi le lettere dell’alfabeto per comporre nomi o semplicemente come iniziali. Le collezioni Essential e Itaca utilizzano l’argento con una particolare lavorazione sabbiata che valorizza la superficie dei gioielli, con o senza galvanica in oro. La più recente è, invece, la Honey Collection.

Bracciale in argento con elementi sabbiati della collezione Itaca
Bracciale in argento con elementi sabbiati della collezione Itaca
Orecchini della collezione Essential
Orecchini della collezione Essential
Orecchini in argento con elementi sabbiati della collezione Itaca
Orecchini in argento con elementi sabbiati della collezione Itaca
Bracciale rigido in argento con elementi sabbiati della collezione Itaca
Bracciale rigido in argento con elementi sabbiati della collezione Itaca
Girocollo Ellisse
Girocollo Ellisse
Collana con cuore stilizzato, collezione Essential
Collana con cuore stilizzato, collezione Essential

Tutto sulle perle

Tutto sulle perle: una veloce guida con quello che c’è da sapere su uno degli elementi più amati nella gioielleria. Che sono considerate anche una delle pietre (anche se non lo sono) del mese di giugno ♦ 

Le perle: questa strana e preziosa forma va di moda tutto l’anno, tutti gli anni. Infatti, le perle piacciono da secoli: fin dall’antichità sono state utilizzate per i gioielli, anche per gli uomini. Regine e principesse, giovani ragazze e anziane nonne: tutte hanno indossato e indosseranno le perle, magari in maniera diversa. Ma non sono utilizzate solo per collane, anelli e orecchini: queste sfere translucide sono infatti costituite da una materia che serve per produrre anche qualche crema di bellezza.

Ellence, collana Sakura
Ellence, collana Sakura

Abbiamo preparato una guida per svelare tutti i segreti di questo misterioso prodotto delle ostriche. Se volete levarvi ogni dubbio sulle perle, e magari valutare la collana che avete nel cassetto, continuate a leggere questa guida.

La perla è una sfera, ma non è sempre perfetta. È costituita da carbonato di calcio in forma cristallina (aragonite). Questa sostanza si forma come deposito in strati concentrici ed è prodotta da molluschi (di solito le ostriche). Il termine perla deriva dal latino pernula, con cui si indicava la conchiglia che la contiene, e la cui forma di ovale allungato ricordava agli antichi romani, curiosamente, la coscia del maiale.

Una perla si forma quando un corpo estraneo, come parassiti o pezzi di conchiglie, si ferma nella cavità palleale della conchiglia. Per proteggersi, il mollusco la ricopre com strati successivi di madreperla. In questo modo si depositano vari strati di calcio che, in combinazione con altri minerali, creano le perle.
La nacre, o madreperla, è la sostanza naturale che il mollusco secerne per proteggersi da irritanti quali ad esempio frammenti di conchiglie, parassiti o corpi estranei innestati.

Collana di Yoko London in oro bianco, perle e diamanti indossata nella serie «Bridgerton». Copyright: gioiellis.com
Collana di Yoko London in oro bianco, perle e diamanti indossata nella serie «Bridgerton». Copyright: gioiellis.com

La forma

Contrariamente a quanto si pensa, una perla rotonda è rara (e, quindi, vale di più). Di solito, invece, le perle coltivate non hanno forme simmetriche. Anche se possono avere molto lustro, costano meno delle perle rotonde. Le perle che non sono tonde si possono creare con sistemi speciali: per ottenerle viene inserito un frammento di plastica con la forma scelta, che l’ostrica coprirà con la madreperla. Il risultato è che, dopo anni di attesa, la perla che nasce ha la forma ingrandita del frammento iniziale.

Diverse forme di perle
Diverse forme di perle

Non ci sono solo le perle bianche, le più comuni. Quelle più rare sono rosa, crema, viola scuro, grigie e nere. Ma oggi con le tecniche di coltivazione si ottengono anche perle con tonalità verde, azzurra, o arancione. Sono usate anche nella bigiotteria. Le perle nere, in realtà di colore scuro, sono le più rare. Possono essere Akoya (sono perle coltivate che vengono prodotte dalla Pinctada Fucata Martensii, meglio nota come Ostrica Akoya), di fiume, oppure di Tahiti, le più pregiate. Sono rare anche perché le ostriche che creano le perle nere sono molto più delicate.

Ci perle di acqua dolce e di acqua salata. le prime sono coltivate nei laghi e nei fiumi, le seconde nell’oceano e spesso nelle lagune. Le più preziose sono le South Sea. Ma sono molto diffuse: se ne trovano nel Golfo Persico e Mar Rosso, nell’Oceano Indiano, lungo la Costa del Sud dell’India, Sri Lanka.

Collana con perle di Tahiti e chiusura in oro
Collana con perle di Tahiti e chiusura in oro

Come valutare le perle

La qualità si misura con con il lustro, cioè con la quantità e qualità della luce riflessa dalla superficie della perla. Ovviamente, più il lustro è elevato, migliore è la qualità. Come fare? Provate: dovete riuscire a vedere il vostro riflesso chiaramente sulla superficie della perla. Se, invece, non vedete nulla, significa che la perla è  troppo bianca e opaca, probabilmente di qualità media o bassa.

Collana di perle by Coscia, indossata
Collana di perle by Coscia, indossata

I sistemi di valutazione

La classificazione delle perle è complicata: infatti, sono in uso due diversi sistemi. Quello AAA-A e quello A-D (chiamato anche Sistema di Tahiti). Questo può generare confusione in chi acquista un gioiello con perle. Il sistema di classificazione AAA valuta le perle con una scala che va da A (voto più basso) a AAA (voto più alto). DI solito questa classificazione è utilizzata per le perle di acqua dolce e le Akoya, ma può essere indicata anche per le australiane e di Tahiti.

AAA Massima qualità, senza difetti. La superficie della perla ha un lustro molto alto, e almeno il 95% della superficie non ha difetti.

AA+ Alta qualità, lustro, 85% della superficie senza difetto.

AA La superficie ha un lustro alto, il 75% della superficie non ha difetto.

A+ Lustro non molto elevato, superficie con qualche difetto, ma sotto il 25%.

A Lustro basso, più del 25% della superficie con difetti.

Classificazione A-D (o sistema Tahiti)

Considera le perle in una scala che va da A (voto più alto) a D (voto più basso). È utilizzato in particolare nella Polinesia Francese.

A Alto lustro e minime imperfezioni, sotto il 10% della superficie.

B Alto o medio lustro, imperfezioni al massimo sul 30%.

C Medio lustro, imperfezioni fino al 60%.

D Imperfezioni sul 60% della superficie.

La dimensione delle perle
La dimensione delle perle

La dimensione

Le dimensioni contano, in questo caso: le perle più ricercate sono quelle grandi. In casi rarissimi il diametro arriva a 2 centimetri (sono quelle australiane). Di solito, però sono più piccole: da un diametro persino sotto 1 millimetro a una dimensione in media tra i 6,5 e i 7 millimetri.

Attenzione ai difetti nascosti: state attenti alle vostre perle, spesso quelle montate su bracciali o anelli nascondono un difetto nella parte inferiore. Per questo hanno (o dovrebbero avere) un prezzo inferiore.

Leggi anche: Come pulire le perle

Collana di perle per uomo di Mikimoto
Collana di perle per uomo di Mikimoto
Bracciale da mano Asteroid in oro giallo 18kt con perle 1
Bracciale in oro e perle di Tasaki

Perle e design di Alessandra Donà

È rimasta fuori dai radar dei media, eppure Alessandra Donà ha conquistato un posto non secondario sul mercato dei gioielli, specialmente quello che punta sull’export. Il marchio, infatti, partecipa regolarmente a fiere di settore come quella di Singapore o il Jck a Las Vegas. Segno che i gioielli del brand di Vicenza incontrano il gusto di un pubblico variegato e che ama le linee moderne ed essenziali che caratterizzano collezioni come Friday Night o Timeless, composte da orecchini, collane o anelli in oro con perle e pavé di pietre preziose o semi preziose.

Anello in oro con perla e zaffiri rosa
Anello in oro con perla e zaffiri rosa

Nonostante sia evidentemente ben inserita sul mercato della gioielleria, di Alessandra Donà non si sa molto. Nelle brevi note autobiografiche è indicato che ha mosso i primi passi nel mondo delle perle durante la sua collaborazione con alcune delle più importanti maison internazionali. Ha anche viaggiato per molti anni in Europa e in Oriente, perfezionando la sua esperienza e conoscenza del mercato e delle più importanti regioni di coltivazione delle perle del mondo. Dopo aver prodotto per conto terzi, dal 2009 ha lanciato il marchio con il proprio nome. Tra l’altro, il marchio è stato fondato in un edificio italiano di epoca Rinascimentale, Palazzo Capra Querini, a Vicenza. Alessandra Donà spiega il suo stile con l’intenzione di proporre gioielli «che non si abbandonano alla tentazione di futili tendenze, ma che tracciano il futuro nell’asse immaginario che unisce armoniosamente la grandezza del passato alle espressioni dell’avvenire».

Mono orecchini con perla nera South Sea e labradorite
Mono orecchini con perla nera South Sea e labradorite
Anello in oro con perla
Anello in oro con perla
Anello in oro con perla e tsavoriti
Anello in oro con perla e tsavoriti
Bracciale in oro e tsavoriti
Bracciale in oro e tsavoriti
Collana in oro e pavé di zaffiri rosa
Collana in oro e pavé di zaffiri rosa
Mono orecchino ion oro con perla
Mono orecchino ion oro con perla
Orecchini in oro, perle, zaffiri rosa
Orecchini in oro, perle, zaffiri rosa

Odissea delle perle a GemGèneve

Parafrasando un vecchio (bellissimo) film di Stanley Kubrick, la nuova edizione di GemGèneve (2-5 novembre) può essere caratterizzata come 2023, Odissea delle perle. Perché a questo frutto del mare è dedicato un focus speciale, tra preziosi gioielli vintage, gemme e pezzi di design. L’esposizione The Pearl Odyssey riunisceoltre 30 gioielli e pezzi straordinari: la maison Chaumet, il collettivo Flee Project, una collezione privata e diversi espositori partner hanno preso parte a questo progetto.

Devant de corsage by Vever, 1900. Faerber Collection
Devant de corsage by Vever, 1900. Faerber Collection

Le perle naturali sono meravigliose. Con la loro straordinaria bellezza, queste gemme rare affascinano il mondo da migliaia di anni. Impiegano decenni per formarsi, e per questo sono un tesoro naturale inestimabile. Abbiamo deciso di rendere loro omaggio con questa esposizione-scoperta, a novembre 2023, per rivelare ai visitatori questa bellezza nascosta. La perfezione delle perle naturali sta nella loro stessa imperfezione. Ogni perla è unica per dimensione, forma, colore e lucentezza. Può essere rotonda, ovale, barocca o persino a goccia. Il colore varia dal bianco puro al nero profondo, passando per un’ampia gamma di sfumature: rosa, champagne, o ancora blu-verde iridescente, a ricordare le ali di una libellula.
Ronny Totah, Cofondatore di GemGenève

Ronny Totah, organizzatore di GemGenève e co-fondatore dell'evento. Foto: G.Maillot
Ronny Totah. Photo: G.Maillot

Lo spazio è stato progettato da Flee Project. L’esposizione permette un tuffo nell’atmosfera dei pescatori di perle del Golfo Persico e di altri luoghi, presenta gioielli di provenienza imperiale, o impreziositi da una perla straordinaria, ma anche la creatività dei più grandi gioiellieri. Il percorso espositivo si conclude con una nota scientifica e, con il supporto dell’Istituto svizzero di gemmologia (Ssef), che presenta la storia dello studio delle perle dal secolo scorso, con il tema della differenziazione tra perle fini e perle coltivate. Dalle prime sperimentazioni di Joseph Chaumet alle tecniche all’avanguardia messe a punto dal laboratorio partner, quest’ultimo spazio offre una panoramica completa sui diversi metodi di valutazione che permettono di determinare la qualità e l’origine di tutte le perle del mondo.
Due bracciali-orologio in oro, perle, smeraldi. @Nils Herrmann
Due bracciali-orologio in oro, perle, smeraldi. @Nils Herrmann

Da diversi anni la perla è tornata protagonista nel mondo della gioielleria. Considerata per molto tempo obsoleta o troppo classica, oggi è fonte d’ispirazione di una nuova generazione di gioiellieri.

Bracciale con perle e diamanti di Cartier, 1962. Faerber collection
Bracciale con perle e diamanti di Cartier, 1962. Faerber collection

Una collezione per i 130 anni di Mikimoto

Compiere 130 anni e sentirsi giovani. È una sensazione che provano i designer di Mikimoto, la Maison giapponese sinonimo di gioielli con le perle, che festeggia l’importante anniversario. E, naturalmente, il modo migliore per festeggiare è presentare una nuova collezione. Il risultato avrebbe soddisfatto Kokichi Mikimoto, il fondatore dell’azienda che nel 1983 ha creato il processo per ottenere le perle coltivate. Oltre alla collezione, per festeggiare l’anniversario Mikimoto ha prodotto video che sottolineano la sostenibilità nella produzione di perle, per implementare un sistema di allevamento a emissioni zero e in grado di raccogliere e riciclare i rifiuti del processo. In precedenza, quando le perle venivano raccolte, i gusci e il resto del mollusco erano gettati: ora Mikimoto riutilizza e ricicla i rifiuti.

Ciondolo Splash con perle Akoya e zaffiri
Ciondolo Splash con perle Akoya e zaffiri

Il collagene e la conchiolina, la proteina della perla, sono estratti per essere utilizzati in cosmetici e integratori alimentari, mentre i gusci di ostriche vengono riproposti per uso decorativo. La collezione per il compleanno numero 130 è un mix di gioielli nuovi e modelli del passato, prodotti in edizione limitata. Le perle, per la maggior parte di tipo Akoya, ma non solo, sono state abbinate a oro bianco, diamanti e zaffiri blu. È una collezione molto varia, con prezzi che partono da 640 dollari per arrivare a 246.000 per la collana di diamanti con pendente composto da una rara perla conch rosa.

Collana con diamanti, oro bianco e perla conch
Collana con diamanti, oro bianco e perla conch
Collana con perle multicolori
Collana con perle multicolori
Spella Giardino misterioso con diamanti e perle conch
Spilla Giardino misterioso con diamanti e perle conch
Orecchini con perle Akoya e zaffiri
Orecchini con perle Akoya e zaffiri

5 regole per scegliere gli orecchini con perle

Come scegliere gli orecchini di perle? Per decidere, guardate che cosa ha indossato Kate Middleton ♦︎

Da sempre le perle, in particolare gli orecchini, sono una scelta obbligata per regine e principesse. Quando, per esempio, il Principe Louis è stato battezzato, nessuno si è stupito che la madre, la duchessa di Cambridge, Kate Middleton, indossasse orecchini di perle (assieme a un abito Alexander McQueen color crema). Gli orecchini, se siete curiosi, erano del gioielliere londinese Cassandra Goad e costano 4.360 sterline. Ogni perla presenta un piccolo diamante incastonato, circondato da oro giallo 18 carati. Aspetto divertente: il design di questi orecchini è stato ispirato da grappoli di cavolfiori in un mercato siciliano.

Kate Middleton al battesimo del principe Louis
Kate Middleton al battesimo del principe Louis

Cassandra Goad, orecchini Cavolfiore, indossati da Kate Middleton
Cassandra Goad, orecchini Cavolfiore, indossati da Kate Middleton

Insomma, questo è solo un esempio. Gli orecchini di perle sono regolarmente indossati nelle occasioni più diverse. C’è chi sceglie le perle e le abbina ai jeans oppure chi, come Kate Middleton, le utilizza come gioiello classico e sempre di moda anche per le occasioni ufficiali, per le serate e le cerimonie. Secondo l’International Gem Society, le perle bianche hanno un legame con l’innocenza e la purezza. In Asia le perle sono considerate un simbolo di divinità e una potenza superiore grazie all’aspetto esterno e alla forma circolare della gemma. Gli orecchini con le perle, però, non sono tutti uguali. Innanzitutto le perle possono avere forme differenti, non necessariamente circolari. E, inoltre, le perle hanno anche colori differenti: dal bianco perlaceo alle sfumature dorate, verdi o grigio scuro.

Meghan Markle con gli orecchini di perle
Meghan Markle con gli orecchini di perle

Come scegliere gli orecchini con perle

1 Scegliete orecchini con perle pendenti, magari a forma di goccia, se avete un viso piuttosto tondo.

2 Meglio orecchini con perle a bottone, oppure cluster come quelli indossati da Kate Middleton, se avete un viso allungato.
3 Il colore delle perle può anche essere abbinato alla tonalità della pelle. Perle bianche o dorate per chi ha la pelle chiara, perle di Tahiti dal colore grigio o con sfumature violacee per chi ha la pelle bruna o scura.

4 Un paio di orecchini di perle può essere indossato in qualsiasi occasione a patto che sia semplice, come quelli a bottone. Orecchini pendenti, magari abbinati a diamanti o altre pietre preziose è meglio se sono riservati alle serate impegnative.

5 Abbinamento con il vestito: le perle bianche sono neutre e si possono accompagnare con qualsiasi outfit. Le perle colorate, invece, sono da considerare a tutti gli effetti come gioielli da coordinare con il colore dell’abito, come una sciarpa o una spilla.

Orecchini pendenti in oro 18 carati e diamanti con due perle South Sea
Jewelmer, orecchini pendenti in oro 18 carati e diamanti con due perle South Sea
Orecchini in oro bianco e perle di Tahiti, diamanti
Schoeffel, orecchini in oro bianco e perle di Tahiti, diamanti
Orecchini in oro rosa, diamanti e perle rosa
Coscia, orecchini in oro rosa, diamanti e perle rosa
Autore, orecchini della collezione Stars & Galaxies
Autore, orecchini della collezione Stars & Galaxies
Yoko London, orecchini con perle di Tahiti e diamanti
Yoko London, orecchini con perle di Tahiti e diamanti
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Tiffany Signature, orecchini con perle e diamanti
Autore, perle dorate dei Mari del Sud
Autore, perle dorate dei Mari del Sud
La regina Elisabetta indossa gli orecchini con perle
La regina Elisabetta indossa gli orecchini con perle
Orecchini Hoops in fibra di carbonio, perle
Fabio Salini, orecchini Hoops in fibra di carbonio, perle
Orecchini con tormalina bicolore e perle di Thaiti
Assael, orecchini con tormalina bicolore e perle di Tahiti
Orecchini a forma di grappolo d'uva, con perle, platino e diamanti
Verdura, orecchini a forma di grappolo d’uva, con oro, perle, platino e diamanti
Orecchini di perle con diamanti
Mikimoto, orecchini di perle con diamanti
Suzanne Belperron, orecchini in platino con perle e diamanti, anni Cinquanta
Suzanne Belperron, orecchini in platino con perle e diamanti, anni Cinquanta
Clip di perle coltivate di René Bonvin
Clip di perle coltivate di René Bonvin

Attenzione ai gioielli che si rovinano facilmente

Lo sapevate che luce e calore possono rovinare i vostri gioielli? Eppure è così. Sono molti i gioielli che possono essere compromessi a causa di un’esposizione continua alla luce e a una temperatura troppo elevata. E non si tratta della fiamma di un fuoco, ma del semplice calore solare. O magari di un camino. Ecco, quindi, quali gioielli dovete proteggere i vostri gioielli da luce e calore.

Collana con acquamarina e pietre dure
Collana con acquamarina e pietre dure

I gioielli a rischio con la luce

Innanzitutto è meglio precisare: non tutti i gioielli sono sensibili alla luce e al calore e, anche quelli che lo sono, hanno diversi gradi di criticità. Un bracciale in oro 18 carati non avrà eccessivi problemi. I gioielli più a rischio, invece, sono quelli che utilizzano pietre o altri materiali delicati: proprio come avviene per la pelle o per i tessuti, i raggi del sole possono compromettere il loro colore, che può sbiadire. Troppa luce (oltre quella necessaria per un semplice utilizzo del gioiello) può arrivare anche a danneggiare seriamente la loro struttura. I gioielli a rischio sono quelli con materiali delicati come ambra, avorio, perle. Ma anche con pietre preziose come ametista, kunzite, topazio, oppure i cammei realizzati con l’incisione di una conchiglia. Le perle e l’avorio, per esempio, sono elementi che diventano più bianchi se esposti estrema alla luce. Per una perla colorata, come quelle nere di Tahiti, la luce può comportare un danno notevole. L’ambra, al contrario, se esposta al sole per lungo tempo diventa più scura.

Le perle sono tra i materiali più delicati
Le perle sono tra i materiali più delicati

I gioielli a rischio con il calore

Tanto caldo e poi freddo improvviso, per esempio in estate quando si passa dalla spiaggia a un locale con aria condizionata, è un fattore di rischio per i gioielli con pietre. Gli sbalzi improvvisi di temperatura, infatti, possono incrinare le pietre o i materiali più delicati. Le perle, per esempio, potrebbero seccarsi, rompersi e scolorirsi se perdono l’umidità di cui hanno bisogno. Ma anche pietre come gli opali possono cambiare colore e diventare improvvisamente bianchi o scuri, e sulla superficie possono comparire minuscole crepe, che a lungo andare possono compromettere la struttura stessa della pietra. C’è, inoltre, un altro motivo per temere il calore. Molte pietre preziose colorate, infatti, sono sottoposte a un forte calore per migliorare il colore e, in alcuni casi, per renderle anche più trasparenti. Non solo: sono spesso trattate anche con solventi, vapore e pulitori ad ultrasuoni. Questi trattamenti possono rendere la gemma più attraente, ma anche più delicata. Insomma, non lasciate un anello con pietre al sole per lungo tempo.

I rubini sono stati messi in un recipiente al centro del fuoco, dove vengono riscaldati
Birmania, i rubini sono stati messi in un recipiente al centro del fuoco, dove vengono riscaldati per ravvivarne il colore

Queste sono le gemme più delicate

Secondo la classifica stilata dal Gia, tra le pietre più suscettibili al calore e ai cambiamenti di temperatura, indipendentemente dal fatto che vengano trattate o meno, ci sono tanzanite, feldspato (pietra di sole e pietra luna), fluorite, iolite, kunzite, lapislazzuli, malachite, opale, topazio, turchese, zircone.

Riparazione di un gioiello con pietra danneggiata
Riparazione di un gioiello con pietra danneggiata
Gli opali sono pietre particolarmente delicate
Gli opali sono pietre particolarmente delicate
Orecchini con cammeo su conchiglia sardonica
Orecchini con cammeo su conchiglia sardonica

Che cosa sono le perle akoya?

Che cosa sono le perle akoya? Se avete intenzione di acquistare una collana di perle, oppure orecchini di perle, un bracciale o un anello realizzato con queste piccole sfere prodotte da speciali molluschi, è facile che vi imbattiate nel termine akoya, che distingue un particolare tipo di perle. Ma che cosa sono le perle akoya? Se siete curiosi, scoprite le caratteristiche di queste perle e, naturalmente, l’origine del nome akoya.

Collana di perle akoya
Mazza, collana di perle akoya

Le perle akoya sono una varietà di perle coltivate conosciute per la loro bellezza e lucentezza. Queste perle sono coltivate in acqua salata e sono il frutto di un tipo di ostrica in cui crescono, la Pinctada fucata martensii. Queste ostriche sono coltivate principalmente in Giappone, anche se sono state sviluppate anche tecnologie di coltivazione in altri paesi, come la Cina e la Corea. Le perle akoya sono comunque disponibili in tutto il mondo. Questa varietà di perle sono considerate le perle classiche per eccellenza. Sono state introdotte per la prima volta in Giappone alla fine del XIX secolo, e da allora sono diventate una delle perle più popolari al mondo.

Orecchini in oro giallo e perle Akoya
Orecchini in oro giallo e perle Akoya

Caratteristiche delle perle akoya
Come abbiamo detto, le perle akoya sono apprezzate per la loro lucentezza, ma anche per il loro colore brillante e la loro forma regolare. La lucentezza si riferisce alla capacità della perla di riflettere la luce, creando un effetto luminoso sulla superficie. Il colore delle perle akoya è generalmente bianco o crema, anche se sono disponibili in altre tonalità come rosa, oro e argento. La forma rotonda è considerata la forma ideale per le perle akoya, ma possono essere anche ovali, a goccia o barocche. Le perle akoya sono generalmente più piccole di altre perle coltivate, con un diametro che va dai 2 ai 10 millimetri. Tuttavia, ci sono anche perle akoya più grandi che possono arrivare a 12-13 millimetri. Queste perle sono comunemente usate per creare gioielli come collane, braccialetti e orecchini.

Orecchini con perle akoya
Orecchini con perle akoya di Nimei

Coltivazione delle perle akoya
La coltivazione delle perle akoya inizia con la selezione delle ostriche mature, che vengono poi innestate con un frammento di tessuto di mantello di un’altra ostrica. Questo tessuto stimola l’ostrica a produrre la madreperla, o nacre, una sostanza che ricopre il nucleo del tessuto impiantato, formando la perla.

Bracciale con perle Akoya e diamanti di Yoko London
Bracciale con perle Akoya e diamanti di Yoko London

Pulizia delle perle
Le perle akoya sono considerate un simbolo di eleganza e raffinatezza, e sono spesso indossate in occasioni speciali come matrimoni e eventi formali. Sono anche un’ottima scelta per i regali, soprattutto per le donne che apprezzano la moda e il design. Fate attenzione: le perle akoya sono abbastanza fragili, quindi devono essere trattate con cura per evitare graffi o danni. Evitate di esporle a sostanze chimiche o calore ed è meglio pulirle delicatamente con un panno morbido dopo l’uso.

Assael, bracciale in oro con perle Akoya
Assael, bracciale in oro con perle Akoya

L’origine del nome
Il termine akoya deriva dal nome dell’ostrica che produce queste perle, ovvero l’ostrica akoya secondo il nome giapponese (Pinctada fucata martensii). Queste ostriche crescono naturalmente nelle acque costiere del Giappone, dove l’acqua è ricca di nutrienti e minerali che favoriscono la crescita delle perle, e dove le perle akoya sono state coltivate per la prima volta alla fine del XIX secolo. Il termine akoya in giapponese significa acqua salata, il che riflette l’ambiente in cui queste perle vengono coltivate.

Bracciale della linea Milano con perle Akoya gialle indossato
Alessio Boschi, bracciale della linea Milano con perle Akoya gialle indossato

Che cosa sono le perle maki-e?




La parola maki, in lingua giapponese, significa rotolo, come sa bene chi frequenta i ristoranti di sushi. Maki-e, invece, indica un’antica tecnica di lavorazione delle perle. È piuttosto rara ed è associata alla lavorazione a mosaico.

Orecchini con perle maki-e di Deirdre Featherstone
Orecchini con perle maki-e di Deirdre Featherstone

Questa tecnica consiste nell’aggiungere alle perle lacca e vernice di polvere d’oro 24 carati e minuscole tessere di abalone. Il risultato sono piccole perle decorate e ancora più preziose. Maki-e, in particolare, è una tecnica di verniciatura sviluppata un migliaio di anni fa in Giappone. La lacca è applicata sulla superficie della perla, e poi mescolata con vernice oro o argento in polvere. Il mosaico applicato alle perle è, invece, una tecnica più recente, ma spesso è utilizzata assieme alla lavorazione maki-e. Solo le perle dei Mari del Sud sono utilizzate per creare queste creazioni.

Pendente con perla di Tahiti e pesci Koi di Judi McCormick Jewelry
Pendente con perla di Tahiti e pesci Koi di Judi McCormick Jewelry

Maki-e è una tecnica di decorazione tradizionale giapponese del periodo Edo, che risale a oltre mille anni fa. Ogni perla è decorata a mano utilizzando una combinazione di lacca Urushi (dall’albero giapponese Urushi), polvere d’oro 24k e conchiglia di abalone.

Orecchini con perle maki-e di Karafuru
Orecchini con perle maki-e di Karafuru

Se non avete mai visto una perla lavorata a mosaico oppure dipinta con la tecnica maki-e non preoccupatevi: sono rarissime. Al mondo ci sono solo quattro produttori di perle decorate in questo. Negli Usa a distribuire queste perle è Eliko Pearls, che le vende a un prezzo tra 300 e 1200 dollari l’una.

Orecchini con granati, diamanti e perle a mosaico di Deirdre Featherstone
Orecchini con granati, diamanti e perle a mosaico di Deirdre Featherstone
Collana con pendente: perla maki-e di Deirdre Featherstone
Collana con pendente: perla maki-e di Deirdre Featherstone
Anello con perla maki-e
Anello con perla maki-e






Le bolle di diamanti e perle di Sophie Bille Brahe




Venezia ha ispirato poeti, pittori, musicisti. Ma anche gioiellieri e designer. Nel caso della danese Sophie Bille Brahe, però, non è stata proprio Venezia la musa ispiratrice, ma Murano. L’isola vicino alla città lagunare è famosa per i suoi laboratori artigianali di vetro. E sono proprio gli artigiani-artisti di Murano, che lavorano il delicato materiale, che Sophie Bille Brahe ha deciso di combinare perle e sfere di vetro, in un mix inusuale e raffinato.

Bracciale tennis in oro 14 carati e diamanti
Bracciale tennis in oro 14 carati e diamanti

La designer di Copenaghen, insomma, ha aggiunto qualcosa in più al suo modo di fare gioielli, una passione che ha coltivato sin da quando era bambina. Una volta cresciuta, ha studiato design di gioielleria presso il Royal College of Art di londra e si è formata con maestri gioiellieri nella sua città natale. Ha fondato il suo brand nel 2011. I gioielli sono realizzati a mano utilizzando tecniche orafe secolari.

Orecchini Jardin de Coeurs in oro 14 carati e perle di acqua dolce
Orecchini Jardin de Coeurs in oro 14 carati e perle di acqua dolce

Divide i suoi gioielli in due grandi linee: perle e diamanti. In tutti e due i casi utilizza quel design semplice e intelligente che è tipico dei Paesi nordici. Le perle sono spesso utilizzate in cluster dai volumi sempre diversi, mentre i diamanti sono allineati con una rivière che fornisce movimento alla composizione. Semplice, ma efficaci.

Collana Jardin de Peggy in oro 14 carati e perle di acqua dolce
Collana Jardin de Peggy in oro 14 carati e perle di acqua dolce
Sophie Bille Brahe
Sophie Bille Brahe
Orecchini Promenade Perles
Orecchini Promenade Perles
Anello Plateau Diamant in oro e diamanti
Anello Plateau Diamant in oro e diamanti
Orecchini in oro e diamanti Ocean Dree
Orecchini in oro e diamanti Ocean Dree

Orecchini chandelier in oro q4 carati e perle di acqua dolce
Orecchini chandelier in oro q4 carati e perle di acqua dolce







I gioielli di Vivienne Westwood




I gioielli di perle sono una delle principali tendenze. Un grande ritorno, come quello di Vivienne Westwood, scomparsa a 81 anni, ma che era tornata a occupare le pagine dedicate alla moda. E le sue collane di perle sono diventate un trend certificato da Google. Una delle ricerche più frequenti sul motore di ricerca, per quanto riguarda i gioielli, è relativo proprio alle collane di perle firmate Vivienne Westwood. E su TikTok la stilista britannica ha conosciuto una seconda giovinezza. Insomma, oltre agli abiti, le collane di perle di Vivienne Westwood piacciono. E non solo: anche gli anelli sono tra i gioielli più cliccati della Maison londinese.

Collana in ottone placcato con l'emblema Orb, perle sintetiche
Collana in ottone placcato con l’emblema Orb, perle sintetiche

Merito anche, bisogna aggiungere, dei prezzi assolutamente compatibili anche per i portafogli dei più giovani. Perle Swarovski, metallo e cristalli di zirconia cubica. Un elemento stilistico caratteristico è l’utilizzo dell’emblema Orb, simbolo del potere reale. È costituito da una sfera sormontata da una croce. Simboleggia il cosmo, l’universo come un insieme armonioso, che ha origine con gli antichi romani, che associavano a Giove e, quindi, all’imperatore come suo rappresentante terreno. E, in fondo, Vivienne Westwood è una regina della moda.

Anello canna di fucile, perle sintetiche
Anello canna di fucile, perle sintetiche
Collana in ottone con perle Swarovski
Collana in ottone con perle Swarovski
Bracciale in ottone con perle Swarovski by Vivienne Westwood
Bracciale in ottone con perle Swarovski by Vivienne Westwood
Bracciale in ottone con perle Swarovski
Bracciale in ottone con perle Swarovski
Anello in argento riciclato e placcato oro rosa, con zirconia cubica
Anello in argento riciclato e placcato oro rosa, con zirconia cubica
Anello in argento e cristalli Swarovski
Anello in argento e cristalli Swarovski






 

Perle e design con Mizuki




Le perle delicate e raffinate della designer nippo-americana Mizuki Goltz ♦︎
Il culto delle perle è arrivato in Occidente dall’Oriente. In particolare, dal Giappone, dove oltre un secolo fa è iniziata la coltivazione dei molluschi che generano queste delicate sfere. Non sorprende, dunque, che Mizuki Goltz utilizzi principalmente perle per i suoi gioielli. La designer è un perfetto ponte tra raffinato ed essenziale design giapponese e il gusto minimal dell’Occidente, in particolare quello del Nord. Lei stessa spiega che le sue collezioni rispecchiano il suo background culturale.

Bracciale con perle barocche e diamanti
Bracciale con perle barocche e diamanti

Mizuki si è diplomata in scultura alla School of Visual Arts di New York, ma poi ha deciso di unire il suo amore per la moda e le arti con la gioielleria, assieme al collega artista Alan Goltz. L’avventura è iniziata nel 1996 in un loft del centro di Soho, New York, ed è cresciuta fino a diventare una vita tra New York e la California. Ma ritorna spesso nella sua città natale, Tokyo, per riprendere contatto con la cultura orientale. I suoi gioielli, apparentemente semplici, hanno ricevuto molti riconoscimenti, come il premio Perle of the Year 2017 di Town and Country. Nel 2016, ha vinto il premio Pearl Design al Centurion e il prestigioso premio Pearl Design al Couture Show di Las Vegas. Prezzi dei suoi gioielli (in vendita online): in media da 1500 a 30.000 dollari.

Collana e orecchini con cascata di perle indossati
Collana e orecchini con cascata di perle indossati
Orecchini di perle e diamanti, pezzo unico
Orecchini di perle e diamanti, pezzo unico
Orecchino in oro, perla barocca e diamanti
Orecchino in oro, perla barocca e diamanti
Anello in oro, perla barocca e diamanti
Anello in oro, perla barocca e diamanti
Anello in oro con perla barocca e diamanti
Anello in oro con perla barocca e diamanti
Orecchini di perle Sea of Beauty, indossati
Orecchini di perle Sea of Beauty, indossati






Il classico visto da Marina J




Il gioiello classico interpretato da una esperta restauratrice di monili antichi: collane, bracciali e anelli di Marina J ♦︎

Dalla Russia a Los Angeles con in mente la stessa cosa: i gioielli. La storia di Marina Feldman, però, passa anche attraverso un’attività parallela: il restauro di gioielli antichi. Ha lavorato 25 anni negli Stati Uniti, in Russia e in Europa a restaurare gioielli di perle per Sotheby’s, Christie’s, per numerosi negozi di gioielli antichi in tutto il mondo. Da restauratrice, Marina ha pensato di compiere un ulteriore passo in avanti e di disegnare gioielli nuovi. Ma, naturalmente, la sua azienda, Marina J, non dimentica quello che ha imparato con l’arte del restauro.

Spilla vintage a forma di farfalla su collana di agata, zaffiri gialli e tormalina verde
Spilla vintage a forma di farfalla su collana di agata, zaffiri gialli e tormalina verde

I suoi gioielli assomigliano molto, in alcuni casi, a quelli del di fine Ottocento o del primo Novecento. Per esempio, i sautoir di perle con nappe o frange che ricordano quelli di Cartier o Chaumet, i choker con un medaglione al centro, ma anche bracciali e anelli in stile art déco. A questi temi si aggiunge l’anima russa, che non è stata persa, ma infusa nello stile più occidentale. Insomma, Marina J non punta tanto sull’utilizzo di pietre eccezionali, quanto sul senso di gioielli di qualità, con un design rassicurante, classico. Anche i prezzi sono piuttosto ragionevoli: da circa 600-800 dollari per gli orecchini, fino a circa 2.000 dollari per le collane più preziose. 

Collana vinage in oro e argento con ametista
Collana vinage in oro e argento con ametista
Collana con topazio blu, peridoto, semi di perla, mosaico
Collana con topazio blu, peridoto, semi di perla, mosaico
Orecchini chandelier con perle barocche su oro giallo 14 carati
Orecchini chandelier con perle barocche su oro giallo 14 carati
Collana di perle con nappa, oro 14 carati, diamanti
Collana di perle con nappa, oro 14 carati, diamanti

Collana vintage in oro 14 carati con perle e turchese
Collana vintage in oro 14 carati con perle e turchese







La Starlight Collection di Yoko London




Stelle che si trovano in fondo al mare. Potrebbero essere considerate così le perle del Mari del Sud utilizzate assieme ai diamanti per i nuovi anelli, collane e orecchini della Starlight Collection di Yoko London. Le perle, che si coltivano nell’acqua degli oceani, diventano le stelle al centro dei gioielli ispirati alle costellazioni che illuminano il cielo notturno. E come nelle costellazioni, la collezione presenta alcuni motivi geometrici: le sfere delle perle, che simboleggiano stelle e pianeti, si trovano accanto ai raggi che brillano dai diamanti, utilizzati spesso in motivi a rombi.

Anello moi et toi con perle e diamante
Anello moi et toi con perle e diamante

Oltre alle perle bianche, la collezione utilizza anche quelle nere di Tahiti. Gli anelli sono proposti nella versione moi et toi, con perle alternate a diamanti bianchi. La Maison Yoko London è specializzata in gioielli di perle e ha appena aperto a Londra un grande store. L’azienda è stata fondata nel 1973 dalla famiglia Hakimian e ha scelto di utilizzare solo perle naturali, della migliore qualità.

Anello in oro, diamanti e perla della Starlight collection
Anello in oro, diamanti e perla della Starlight collection
Collana con perla di Tahiti e diamanti
Collana con perla di Tahiti e diamanti
Collana con perla del Mari del Sud e diamanti
Collana con perla del Mari del Sud e diamanti
Orecchini con perle e diamanti
Orecchini con perle e diamanti

Collezione Starlight indossata
Collezione Starlight indossata







Le moltiplicazioni di Mattia Mazza




Il distretto di Napoli è il luogo al mondo dove si è sviluppata una secolare arte di lavorare il corallo. È anche la storia di Mattia Mazza, azienda nata agli inizi del Novecento a Torre del Greco, cittadina che fa parte dell’area di Napoli. Da allora sono passati più di cento anni e quattro generazioni si sono susseguite alla guida dell’azienda. In tutto questo tempo l’azienda ha allargato l’ambito di attività. Accanto al corallo Mattia Mazza ha introdotto le produzione di gioielli con perle, turchese, pietre naturali e cammei, un’altra specialità della gioielleria napoletana.

Collane di corallo di Mattia Mazza
Collane di corallo di Mattia Mazza

Questa moltiplicazione delle specificità ha portato l’azienda a creare diversi brand legati a stile e materiali utilizzati. Accanto a Mattia Mazza Jewellery, sono nate Mattia Mazza Pearls, dedicato alla gioielleria con perle, Mark, linea di gioielli al maschile, Kolié 925 per i gioielli in argento. Diana è invece un brand per gioielli in oro 18 carati e pietre preziose: rubini, smeraldi, zaffiri, acquamarina e diamanti F/G color VVS1, oltre a diamanti neri e brown.

Linea Diana, anello in oro, diamanti e smeraldi
Linea Diana, anello in oro, diamanti e smeraldi
Linea Diana, pendente in oro, diamanti e rubini
Linea Diana, pendente in oro, diamanti e rubini
Collane in argento e turchese del marchio Kolié 925, indossate
Collane in argento e turchese del marchio Kolié 925, indossate
Collana di perle akoya
Collana di perle akoya
Orecchini con corallo
Orecchini con corallo

Collana di perle indossata
Collana di perle indossata







Uomini con collana di perle firmata Assael




Nel Seicento i gentiluomini non disdegnavano spille o gioielli con perle. Allo stesso modo, i maharaja indiani hanno spesso utilizzato perle, assieme a preziose gemme, per ornare turbanti o arricchire spille. Comprensibilmente, oggi i gioiellieri puntano su un ritorno del pubblico maschile all’alta gioielleria. È il caso di Assael, Maison di New York specializzata in perle e corallo, che presenta una campagna di comunicazione 2023 in cui l’uomo indossa una filo di perle e una vistosa spilla.

Anello della collezione Bubble con perle di Tahiti
Anello della collezione Bubble con perle di Tahiti

Non è il primo marchio a cercare di convincere gli uomini a indossare alta gioielleria: prima di Assael anche marchi come Mikimoto o Boucheron hanno presentato modelli con indosso gioielli preziosi invece delle solite catene con piastrina e bracciali in cuoio. La campagna di Assael è stata realizzata a Miami dal fotografo di moda David Benoliel e coinvolge le modelle Michaela Kocianova e James Lorenzo, che indossano gioielli Assael. Un prezioso consenso allo stile della campagna è arrivato dalla storica della gioielleria Vivienne Becker. Basterà a convincere un manager a presentarsi in banca con collana di perle al posto della cravatta?

Orecchini con corallo della Sardegna
Orecchini con corallo della Sardegna
Collana di perle della collezione Bubble
Collana di perle della collezione Bubble
Immagine della campagna 2023 si Assael
Immagine della campagna 2023 si Assael







Le due strade di Sophie Bille Brahe




Sophie Bille Brahe riassume in se stessa le caratteristiche del design nordico: semplice, eppure sorprendente, leggero nonostante le dimensioni, rigoroso senza far mancare la fantasia. Idee ben delineate: sul suo sito web si possono scegliere due strade: perle o diamanti. Punto. Ma dietro la scelta ristretta a due tipologie di gioielli, c’è un mondo vasto.

Orecchino singolo in oro giallo 18 carati e diamanti per 1,52 carati VVS
Orecchino singolo in oro giallo 18 carati e diamanti per 1,52 carati VVS

Sophie è danese. È nata a Copenaghen (Danimarca), una delle città con maggior percentuale di gioiellieri. La designer è una di quelle che ha iniziato presto a occuparsi di gioielli, fin da bambina in un piccolo laboratorio in cui ha espresso la sua attitudine bohémien alternativa. La designer ha studiato design di gioielleria al Royal College of Art di Londra e si è formata con maestri gioiellieri a Copenaghen. Ha fondato la sua Maison nel 2011. Un aspetto curioso: il bis-bis-bisnonno della designer era il celebre astronomo del Cinquecento Tycho Brahe (chiamato Ticone in italiano), che ha scoperto il fenomeno delle supernove. E Sophie Bille Brahe si ispira spesso al cielo notturno per le sue collezioni.

Anello Ocean de Fleurs in oro giallo 18 carati e diamanti
Anello Ocean de Fleurs in oro giallo 18 carati e diamanti
Bracciale Fleur de Tennis in oro giallo 18 carati e diamanti
Bracciale Fleur de Tennis in oro giallo 18 carati e diamanti
Anello Grand Ensemble Ruban in oro giallo e diamanti
Anello Grand Ensemble Ruban in oro giallo e diamanti
Collana di perle Grand Peggy in oro 14 carati e perle di acqua dolce
Collana Grand Peggy in oro 14 carati e perle di acqua dolce
Orecchini Grande rosette in oro 14 carati e perle di acqua dolce
Orecchini Grande rosette in oro 14 carati e perle di acqua dolce

Orecchino Claudia con perle di acqua dolce su oro 14 carati
Orecchino Claudia con perle di acqua dolce su oro 14 carati







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