Dopo Milano, Londra e New York il navigatore di Alviero Martini 1A Classe punta su Via Condotti, strada romana e tempio dello shopping. Il brand di accessori e gioielleria a prezzi accessibili propone una linea in acciaio, acciaio IP gold e acciaio IP rose gold composta da collane, bracciali e orecchini con dettagli in madreperla e metallo a contrasto. La collezione è caratterizzata da un design minimale che valorizza dettagli. L’elemento principale della linea è un ciondolo rotondo in madreperla con bordatura metallica, che riporta al centro il monogramma 1C in rilievo. Abbinato a un cuore con inciso il logo 1A Classe e a un charm con cristalli, crea combinazioni interessanti.
Le collane lunghe in acciaio (39 euro) e acciaio IP gold (49) puntano su un pendente in madreperla abbinato al dettaglio a cuore con logo 1A Classe sul lato. Si abbinano agli orecchini a bottone in madreperla con monogramma 1C in versione acciaio (29) e acciaio con trattamento IP gold (39). I bracciali riportano gli elementi centrali della linea in diverse composizioni. Nel primo modello il bottone in madreperla, il cuore con logo 1A Classe e il bottone con cristalli pendono da una catena sottile in acciaio (39), nella proposta in maglia groumette i tre charm sono montati su una catena IP rose gold (49). Tutte le collane e i bracciali presentano una chiusura regolabile personalizzata.
Cuori di cuoio in Love Lane
Cuori teneri, ma resistenti come il cuoio. Il brand di gioielleria accessibile Alviero Martini 1A Classe si presenta per San Valentino con la collezione di gioielli Love Lane. Come gran parte della gioielleria che intercetta la festa degli innamorati, la collezione mette al centro del design il disegno del cuore secondo lo stile del brand, famoso per le mappe geografiche stampate sulle borse. In questo caso, la classica stampa Geo Map sulla pelle è invece adottata dai gioielli. Il nome della collezione rimane, per questo, legato anche al filone dei viaggi: Love Lane è una piccola stradina di Dublino, nota per i suoi colori esplosivi e gli adorabili messaggi scritti sui suoi muri.
Tutti i gioielli della collezione Love Lane sono realizzati in acciaio e sono disponibili in più varianti e colori. Due le versioni delle collane, caratterizzate dal cuore centrale con inserto in pelle e stampa Geo Map con cristalli a cornice. Il primo modello è in acciaio IP rose gold con catena da 40 centimetri intervallata da un piccolo cuore tono su tono (49 euro). Nel secondo modello il cuore centrale è sorretto da una catena d’acciaio lunga 80 centimetri (49 euro).
Due i modelli di bracciale, con cuore in pelle e profilo di cristalli. Nel primo modello il cuore è l’intervallo di una catena sottile e un piccolo cuore con incisione del logo 1A Classe (39 euro). Nel secondo modello il cuore in pelle con stampa Geo Map diventa un ciondolo pendente, mentre la catena è proposta in due varianti colore, acciaio (49 euro) e acciaio IP rose gold (59 euro). Gli anelli sono disponibili in tre misure, sempre con al centro il cuore l’ inserto in pelle e cristalli (39 euro). Infine, ci sono orecchini a bottone (19 o 29 euro), anche con il cuore con inserto in pelle e stampa Geo Map (39 euro), oppure pendenti (39 euro o 49 euro).
Bijoux di L’Arabesque per festeggiare
Feste, cene, drink, brindisi: gli eventi con tanta gente sono occasioni per divertisti sono, a volte, accompagnate dalla preoccupazione di indossare gioielli troppo costosi, che possono danneggiarsi o, peggio, possono attirare l’attenzione di malintenzionati. La soluzione in questi casi è indossare bijoux di qualità. Costano più di quelli che si trovano a poco prezzo sulle bancarelle, ma sono anche molto più belli. Non solo: i bijoux con pedigree, firmati da qualche famosa Maison, come i Trifari, o che hanno una storia speciale alle spalle, sono anche un piccolo investimento, perché possono essere rivenduti.
Un esempio di questi ornamenti sono quelli di L’Arabesque, boutique di Milano che propone abbigliamento, accessori, ma anche bijoux de couture e costume jewellery. Per festeggiare in tutta tranquillità sono proposti sautoir, collier, spille, collane, bracciali, anelli e orecchini, in argento e non, in pietre dure e gemme sintetiche. I bijoux comprendono pezzi di maestri bijoutier del Novecento.
L’Arabesque è un’idea nata nel 2010 su iniziativa di Chichi Meroni, si trova nel centro di Milano e unisce design, moda, i libri introvabili, profumi e una collezione di bijoux de couture francesi e di costume Jewelry americana.
Che cosa regalare a una donna? Un sondaggio mondiale rivela che il regalo preferito dalle donne è…♦︎
Qual è il regalo che le donne apprezzano di più? Dato che state leggendo una pagina di gioiellis.com avete già indovinato la risposta. Ma qualcuno poteva avere qualche dubbio in proposito. A diradare ogni possibile interrogativo è stato un sondaggio condotto tempo fa su scala mondiale da JewelStreet, una community di designer indipendenti. Ok, la fonte è interessata a quello che è stato il risultato del sondaggio, ma i numeri sembrano chiari. E, tra l’altro, il sondaggio non si è limitato a indicare genericamente qual è il regalo preferito dalle donne, ma si è spinto anche a specificare il tipo.
La piattaforma, quindi, ha promosso un sondaggio per scoprire quali sono i regali più apprezzati dal pubblico femminile. Risultato: lo studio ha rivelato che un gioiello è il regalo più gradito dal 58% delle donne. Seguono nella classifica i biglietti per uno spettacolo (30%), profumo (23%) e una cena al ristorante (15%).
Il sondaggio ha anche focalizzato quale tipo di gioiello è più apprezzato: il 57% delle intervistate spera di ricevere orecchini in regalo. I gioielli per le orecchie, quindi, sono il tipo più apprezzato. Seguono collane (42%), bracciali (30%) e anelli (26%).
A proposito, il sondaggio ha anche individuato quello che le donne, perlomeno quelle intervistate, non vuole ricevere. Al primo posto c’è (sorpresa) il cioccolato (il 31% delle donne non apprezza un regalo di questo tipo). Anche i fiori non sono così richiesti (non li vuole il 17% delle donne), così come la biancheria intima (17%). Per non parlare di elettrodomestici o attrezzi per la casa come aspirapolvere e accessori per la cucina. Quindi, se avete dubbi su che cosa regalare a una donna ora avete la risposta.
I puzzle di Amabile Jewels
Regalare un puzzle può essere divertente per chi ama il genere. Ma probabilmente il regalo è più apprezzato de il puzzle è anche un gioiello. Come quelli che presenta Amabile Jewels con la sua linea Puzzle. I bijoux hanno una forma ispirata alle tessere che compongono il classico passatempo e, allo stesso tempo, conservano una funzione simbolica: due diversi elementi che si uniscono fanno subito pensare al rapporto di coppia o di amicizia.
Collana o bracciale sono realizzati con un dettaglio smalto madreperlato, su argento o argento placcato oro. L’orecchino Lovli con catenina permette di creare diversi look: si può indossare in un solo buco tenendo il fiocco al lobo e la catena lunga, oppure passarlo in più buchi così da creare una spirale sull’orecchio.
Il brand Amabile è stato fondato nel 2020 da Martina Strazzer, appena ventenne. I gioielli sono in argento 925 e placcati oro. Sono proposti a un prezzo contenuto, tra 23 e 69 euro. Per farsi conoscere utilizza social media come TikTok, dove ha 1,5 milioni di follower, con contenuti divertenti utilizzando la strategia dell’emotional marketing, con l’obiettivo di coinvolgere i clienti in una storia. Nel 2022 Amabile ha fatturato 4 milioni di euro con una previsione di 10 milioni per il 2023.
Parigi nel cuore di Lise Vanrycke
Lise Ferreira Vanrycke è una giovane designer nata a Parigi, «nel cuore del 9 arrondissement», precisa lei. Nelle vene, però, scorre sangue portoghese: è figlia di padre dell’Algarve, mentre la madre è di Aveiro, una città sulla costa occidentale del Portogallo. Vanrycke è invece il nome del marito. Lise Ha uno stile molto piacevole, lineare, pulito, moderno. Ma allo stesso tempo caldo. Laureata in arti applicate nella capitale francese, aveva l’ambizione di diventare pittrice o fotografa. Invece ha creato il brand Vanrycke nel 2000 dopo aver partecipato a qualche mostra, mentre muoveva i primi passi nel mondo del gioiello.
Dopo aver esposto i gioielli in un salone, quasi contemporaneamente ha ricevuto un ordine dal Giappone e si è resa conto che la sua vita professionale sarebbe stata nella progettazione di gioielli. La designer si sente molto parigina e lo è anche il suo stile: raffinato, colto, ricco. Ma anche accessibile. Se vi piacciono, i suoi gioielli, che sono venduti un po’ in tutto il mondo (a Parigi, in particolare, anche al Bon Marché e alle Galeries Lafayette, ma anche da Harrods, a Londra), si trovano anche online.
Kalevala, i gioielli del grande freddo
Il marchio finlandese Kalevala Jewelry presenta, tra le altre, anche la collezione Kosmos disegnata dall’italiano Antonio Mazzamauro ♦
I gioielli del grande freddo. O, se preferite, i gioielli preferiti dai finlandesi. Kalevala Jewelry è uno dei marchi più popolari in assoluto nel paese scandinavo. L’azienda ha una lunga storia: è stata fondata da una scrittrice, Elsa Heporauta, nel 1930, in modo abbastanza casuale. Infatti, il suo obiettivo era raccogliere fondi per erigere una statua in onore della donna finlandese. Elsa e altre donne hanno così deciso di produrre e vendere gioielli ispirati a quelli di epoca vichinga. Hanno iniziato con la selezione di 40 modelli provenienti dalle collezioni storiche del Museo Nazionale di Finlandia.
La prima collezione è del 1937 e ha debuttato in occasione di una festa del tè con la First Lady di Finlandia, Kaisa Kallio. Ma la Seconda Guerra ha interrotto il progetto. L’azienda, però, è rinata nel 1947 e il brand ha puntato su nuovi designer. Gli affari sono decollati. Non si tratta di un piccolo brand artigianale: è un’azienda che produce gioielleria con design nordico, ma di massa. Con le dovute differenze, è una specie di Ikea del gioiello. Tutto, però, è prodotto in Finlandia, in bronzo o argento, oppure oro. Con il successo il sogno di Elsa Heporauta alla fine si è avverato e la statua di donna finlandese risiede nei locali della fabbrica gioielli Kalevala a Pitäjänmäki, Helsinki. Se vi piacciono, i gioielli sono venduti anche online.
I bijoux Zag tra due emisferi
Radici in Cina, stile parigino, business in Australia: Michelle Zhang, assieme al fratello Hervé, nel 2009 ha lanciato il marchio di bijoux Zag. Cresciuta nel cuore di Parigi, la designer propone un mix di tutti i luoghi e le culture che attraversano la vita della famiglia con bijoux realizzati in acciaio inossidabile chirurgico (316 L) e placcati con oro per renderli ipoallergenici, privi di nichel e resistenti all’ossidazione. La placcatura dell’oro è ottenuta per ionizzazione, con una tecnica che consiste nel fissare il metallo prezioso mediante spruzzatura su un gioiello posto sotto vuoto. L’acciaio è tagliato e inciso al laser con una tecnica che consente di realizzare tutti i tipi di forme e incisioni su anelli, bracciali, ciondoli e orecchini.
Oltre a utilizzare metallo composto da una lega che incorpora più del 10,5% di cromo, per aumentare la resistenza all’ossidazione e alla ruggine, i bijoux sono spesso realizzati anche con pietre semipreziose tagliate nei laboratori dell’azienda in Cina. Il marchio di bijoux, che vende online e in boutique di Europa e Australia, è approdato anche a fiere internazionali come Vicenzaoro.
Design e gioielli con Ellesanti
Design, tecnologia, innovazione. Sono tre elementi in uno nel design di Laura Santi, che ha fondato a Padova il brand Ellesanti. Dove Elle sta per l’iniziale di Laura, ma anche per il pronome personale femminile lei, in lingua francese. Anche Laura Santi, come altre designer, ha iniziato la vita professionale in un altro mondo. Si è laureata in Psicologia del Lavoro e ha lavorato come consulente in risorse umane e organizzazione aziendale per diverse aziende ed enti pubblici. Dal 2005 si è ramificata nel campo del design, graphic design, product packaging e marketing e ha creato complementi d’arredo, ma anche gioielli.
Il marchio Ellesanti è arrivata un paio di anni fa. Il brand punta tutto sulla semplicità, la geometria, la precisione. I materiali utilizzati sono semplici, per esempio il caucciù per collane multifilo, oppure ottone rodiato o dorato assieme a elementi in argento. Ma anche catene in semplice filo di acciaio malleabile. L’ultima collezione si ispira Luce e Leggerezza, ed è stata presentata alla Milan Design Week presso Bottega Brera, nel cortile maggiore della Pinacoteca, assieme a un’installazione con una veste realizzata in tessuto di finissima organza, sospesa al centro dello spazio espositivo.
I Desideri di Brosway
Il desiderio, secondo la definizione che si trova nel dizionario, è un sentimento acuto di necessità del raggiungimento o ottenimento di quanto si ritiene essere indispensabile per l’appagamento dei propri bisogni fisici, in particolare riferito alla sfera sessuale, o spirituali. E chi non ha desideri al mondo? Anzi, i desideri, di solito, sono molto più numerosi di quanto possiamo soddisfare. Ma c’è un aspetto che non conosce (quasi) limiti nel raggiungimento dei desideri: quello dei gioielli. È vero, quelli molto costosi sono forse irraggiungibili, ma i desideri che riguardano gioielli più facilmente accessibili possono essere soddisfatti.
Brosway, forse, pensava a questo quando ha lanciato la collezione Desideri. La collezione è composta da catene in acciaio nel colore naturale, oppure con finitura dorata composte da tante piccole sfere. A bracciali e collane sono inoltre aggiunti anche cubic zirconia, azzurri, bianchi o viola. Desideri che sono realizzabili con una spesa limitata a 24, 29 o 39 euro.
Boccadamo sempre più green
È possibile creare gioielli verdi anche se sono di altri colori? È la strada che intraprendono sempre più aziende, convinte e consapevoli che l’aspetto dell’impatto ambientale non è più secondario, anche nella scelta di chi acquista. Ha deciso di seguire una strada green anche Boccadamo, azienda specializzata in in bijoux dal prezzo accessibile con sede a Frosinone. A spingere su una decisa svolta verso la sostenibilità è il titolare dell’azienda, Tonino Boccadamo, che rivendica una attenzione verso il green in anticipo sui tempi, cioè già presente da diversi anni. Ora l’azienda ha deciso di sottolineare le tappe del percorso iniziato nel 2013, con la scelta di investire in impianti fotovoltaici.
I pannelli sono serviti per utilizzare energia pulita e rendere la produzione autosufficiente, limitando l’approvvigionamento energetico e riducendo le emissioni di anidride carbonica durante il funzionamento dell’impianto, con un impatto ambientale minimo. Poi, Boccadamo ha deciso anche di utilizzare argento e bronzo riciclati, scegliendo fornitori certificati, aziende di riferimento nel commercio, recupero e raffinazione dei metalli preziosi, che dispongono di accreditamenti e di certificazioni ottenute dalle principali autorità nazionali ed internazionali, concernenti la qualità di prodotto, di processo, l’attenzione all’ambiente e la sicurezza.
Oro e argento sono materiali che possono essere riciclati all’infinito, senza perderne la qualità. L’utilizzo dell’argento e del bronzo riciclati, sottolinea l’azienda, per i gioielli Boccadamo comporta una riduzione delle emissioni di anidride carbonica, del consumo di acqua e di altri impatti sull’ambiente, dal momento che l’utilizzo di metalli riciclati necessita di un quantitativo di risorse nettamente inferiore rispetto a quelli estratti. Inoltre, la percentuale di argento estratto ancora utilizzato per le creazioni Boccadamo proviene da miniere estrattive trasparenti, che rispettano e tutelano i diritti dei lavoratori ed incoraggiano pratiche commerciali responsabili. Le certificazioni Chain of Custody e Code of Practice (CoP) del Responsible Jewellery Council (RJC), di cui dispongono i fornitori Boccadamo, costituiscono una garanzia dell’integrità dei prodotti e materiali utilizzati, permettendo all’azienda di conoscere la storia completa di come sono stati acquistati, tracciati e lavorati, dalla miniera alla vendita al dettaglio. Infine, i cristalli e le pietre semi preziose utilizzate non contengono piombo e sono tutte certificate nichel free.
Gioielli e fumetti alle 12 Pm
Due sorelle bolognesi con la passione per il design. Una (Allegra Trento) che ha lavorato nel mondo della moda ad Amsterdam. L’altra (Michela Trento), specializzata in grafica e design. Insieme hanno lanciato 12 Pm, un brand di fashion jewelry che si propone di rivitalizzare storie, stili e tendenze con licenza di spaziare dal mondo del vintage all’art déco, dal periodo vittoriano fino a quello dell’art nouveau. Il tutto uno stretto rapporto con il mondo della moda. Le collezioni sono frutto anche di una speciale progettazione: ogni gioiello è prima disegnato all’interno di un fumetto, specialità di Michela, e diventano parte di una storia.
I gioielli hanno volumi generosi e un design riconoscibile. Sono realizzati in bronzo, oppure ottone bagnato oro, ma anche con inserti in pelle di pitone stampata, inciso a mano dall’alabastro di Volterra, una pietra degli dei di colore bianco che ha la proprietà di essere facilmente lavorata, oppure con l’aggiunta di un’ametista. I prezzi sono molto contenuti, in linea con il genere.
Bullet al polso con Brosway
Bullet, cioè proiettili, ma pacifici. Anzi, da esibire senza timore di suscitare reazioni. Perché i Bullet proposti da Brosway sono quelli di una collezione di cinque bracciali. Il brand del gruppo Bros Manifatture propone una serie di bracciali composti da grandi perle di pietre naturali, come malachite, agata del Botswana, diaspro rosso, lapislazzuli oppure onice, montati su fili di acciaio con finiture in tinta con le pietre. La dimensione dei bracciali è studiata per essere adatta a un polso maschile, ma nulla vieta che sia una donna a indossarli.
I bracciali Bullet hanno un prezzo che non supera i 40 euro, tranne che per il modello in agata, che arriva a 59 euro. Sempre per il pubblico maschile l’azienda propone i bracciali della collezione Material, che utilizzano cuoio intrecciato, acciaio e pietre come lapislazzuli, occhio di tigre oppure onice.
Di moda con Paviè
Raffaele e Francesco Palma una dozzina di anni fa hanno aggiunto alla gestione della gioielleria di famiglia nel centro di Ottaviano (Napoli) anche l’attività di un brand, Paviè. Il marchio rappresenta una linea di bijoux rivolta ad un target femminile alla moda, attento alle novità, ma anche ai prezzi. Orecchini, collane e anelli di Paviè sono disponibili a un costo molto accessibile, con l’idea di proporre bijoux da cambiare spesso senza troppi problemi. Per contenere i costi Paviè utilizza resine lavorate con tecniche artigianali, cristalli Swarovski e ottone, ma anche argento.
Il tipo di materiale utilizzato consente anche di proporre un ampio numero di modelli, tra orecchini con cubic zirconia, cristalli o resina, che si adattano alla realizzazione di forme classiche oppure più modaiole. Il brand, inoltre, ha organizzato anche uno shop online per raggiungere il pubblico più vasto possibile. Il brand è stato anche presente alla edizione invernale di Vicenzaoro.
Le ultime novità di Ultima Edizione
Bijoux e gioielli in argento con l’aggiunta di cubic zirconia bianchi o colorati: li propone il brand Ultima Edizione ♦︎
Chissà se Alberto Goffi, che nel 1987 ha fondato Ultima Edizione, aveva una vocazione da giornalista. In ogni caso, il brand bresciano lancia due collezioni all’anno di bijoux, o forse sarebbe meglio dire due edizioni, che sono in mostra nello show room in corso Venezia, nel pieno centro di Milano. Dalla bigiotteria, il brand è passato alla produzione di gioielli in argento, distribuiti attraverso una rete commerciale che comprende Italia, Svizzera, Francia, Germania, che conta più di 500 clienti in tutto il mondo.
I gioielli sono, come detto, in argento 925, ma con fogge elaborate e con ampio uso di zirconia cubica, bianca o colorata con le sfumature delle tormaline, oppure pietre dure e madreperla in tutte le sfumature. L’argento è proposto anche in versione placcato oro nelle tonalità giallo o rosé. Insomma, qualcosa di più di semplici bijoux.
Cristalli di San Valentino per Boccadamo
Cristalli e bijoux, una coppia affiatata. Normale, quindi, che in occasione di San Valentino tutti i brand della fashion jewelry, cioè di gioielli che puntano sulla forma più che sul materiale prezioso, scendano in campo per accontentare le coppie o, più precisamente, per suggerire un regalo da presentare il 14 febbraio, festa degli innamorati. Boccadamo, azienda specializzata in bijoux estrosi e di grande impatto, suggerisce di dare un’occhiata a collezioni come Caleida, Sharada e Allegra, linee classico del brand laziale.
Sono bijoux con volumi sinuosi e pendenti dal design a forma di cuore, con dettagli in cubic zirconia e cristalli dalle nuances morbide. La forma del cuore, per esempio, è utilizzato dalla linea Caleida. Sharada punta sul taglio briolette, a goccia, dei suoi cristalli colorati con dettagli in cubic zirconia. La collezione Allegra, infine, punta sulla luce con una palette di colori che, anche in questo caso, sottolineano la forma taglio a cuore.
Cuori Opsobjects per San Valentino
Nuovi cuori attendono di essere festeggiati, coccolati, scaldati. Sono quelli di chi si prepara a festeggiare il 14 febbraio, la festa degli innamorati. Magari con un piccolo regalo che aiuta. Come quello che propone il brand italiano Opsobjects: i bijoux della linea di gioielli Glitter Heart luccicano grazie al cuore brillante. La linea comprende una collana di 40 centimetri e regolabile fino a 45, composta da una sottile catena con maglia dalla forma ovale e con al centro il ciondolo a forma di cuore, con dettaglio glitter. Il pendente d’acciaio (28 euro) è proposto anche nella versione con trattamento Pvd color oro giallo (32 euro).
La collezione propone anche bracciali, anch’essi caratterizzati dalla catena a maglia ovale e dal ciondolo centrale a forma di cuore con glitter. I bracciali sono proposti in una versione d’acciaio (22 euro) e in quella in acciaio con trattamento Pvd oro giallo (26 euro). I bijoux da polso hanno una lunghezza di 17 centimetri regolabile fino a 20 centimetri.
I nuovi bijoux di Aurélie Bidermann
Amante dell’arte, modella, viaggiatrice. Ma, soprattutto, una delle firme d’autore nel mondo dei bijoux parigini: Aurélie Bidermann ha viaggiato molto in Sudamerica e India. Ma sono gli studi in storia dell’arte a New York e Parigi che hanno spinto la designer a lavorare prima come come storica dell’arte nei dipartimenti di arte impressionista e contemporanea di Sotheby’s. Ma gemmologia studiata ad Anversa, talismani e art nouveau hanno spinto Aurélie Bidermann verso il mondo della gioielleria. Le sue prime creazioni e il suo marchio sono del 2004.
Uno stile fantasioso, informale, definito boho, è subito piaciuto ai parigini. Nel 2010 Aurélie Bidermann ha iniziato a vendere i suoi bijoux online e nel 2012 ha aperto il primo negozio nella Rive Gauche, in Saint-Germain-des-Prés, seguito da un altro sulla sponda opposta della Senna. Sono bijoux che privilegiano un’allegra creatività, realizzati con una semplice placcatura in oro, con l’utilizzo di materiali come la bachelite. Tra le celebrity che hanno indossato i suoi bijoux ci sono Kate Moss, Lou Doillon, Sharon Stone e i Red Hot Chilli Peppers.
Con Alviero Martini 1C a New York
La via più famosa di New York è la Quinta Strada, o Fifth Avenue. È la grande via dello shopping di lusso, dove brillano le vetrine delle boutique e dove, ovviamente, i prezzi sono adeguati allo standard del lusso contemporaneo. C’è, però, una possibilità di indossare un gioiello della Fifth Avenue senza spendere troppo. Il miracolo avviene se si indossano la collezione di bijoux che ha lo stesso nome, cioè Fifth Avenue, firmati Alviero Martini First Class. La collezione fa parte di una serie di line di fashion bijoux dedicati a famose località del mondo. Non è strano: il brand italiano anni fa è diventato famoso per le sue borse con impresse mappe geografiche. E da qualche mese ha allargato la sua proposta al mondo dei bijoux.
I gioielli della Fifth Avenue comprendono catene lunghe con pendenti, bracciali e bangle, anelli ed orecchini di una certa dimensione. Sono tutti realizzati in argento e poi bagnati in oro giallo, con l’aggiunta di cristalli di cubic ziconia. All’interno dei bijoux non manca il monogramma 1C della casa.
Bijoux a tutto volume con Thot
Produce circa 3.000 bijoux all’anno: grandi, colorati, estrosi e venduti in tutto il mondo. È l’attività di Thot Gioielli, un’azienda di Chiuduno, paese vicino a Bergamo (Italia). In una dozzina d’anni la fondatrice, Susanna Lissignoli, ha portato il brand a una solida posizione nel mercato della bigiotteria d’autore. La designer acquisto antiche filigrane di ottone a Parigi e le porta a in Toscana, vicino ad Arezzo, per una lavorazione che è poi completata a Milano, dove avviene l’incastonatura con perle di vetro, strass, resine o sfere di ottone. Non solo: utilizza anche bijoux vintage che sono rielaborati e diventano quasi pezzi unici, spesso di grandi dimensioni.
L’autobiografia descrive l’impreditrice come figlia di un collezionista di gioielli antichi, che ha coltivato sin da piccola l’attrazione per pietre e metalli, la passione per viaggi, studi di arte e moda. Un’altra passione è quella per la storia, che ispira anche la creazione di bijoux. E il nome del brand? Si ispira a Thot, divinità egizia che trasforma il piombo in oro ed è raffigurato con un copricapo tondo che rappresenta metaforicamente l’anello l’oggetto prezioso, ma al contempo la circolarità dell’anello rappresenta la fede. Thot, secondo la designer, vuole metaforicamente unire più religioni, l’Oriente con l’Occidente.