Diamante con piccole inclusioni
Diamante con piccole inclusioni

Come riconoscere se un diamante è vero

/




Siete sicuri che il diamante del vostro anello sia autentico? Ecco 5 trucchi per scoprire se (probabilmente) il vostro diamante è autentico

Un caso classico: volete sapere se il diamante dell’anello di fidanzamento della nonna, che avete ereditato, è vero o falso. Oppure siete curiose di conoscere la verità sul diamante che vi hanno appena regalato (su un bellissimo anello), ma sul quale nutrite dubbi: e se fosse un’imitazione? O, infine, volete semplicemente sbarazzarvi di un anello con brillante che non avete quasi mai indossato, perché avete necessità di realizzare dei soldi. Già, ma quel diamante sarà proprio vero?

Expertise in un laboratorio Tiffany
Expertise in un laboratorio Tiffany

Diciamolo subito: per saperlo con assoluta certezza dovete rivolgervi a un gemmologo o a un laboratorio di gemmologia. Solo un professionista qualificato può darvi la garanzia che il vostro diamante è autentico. Naturalmente, se assieme all’anello con diamante avete anche un certificato di garanzia sulla pietra non avete bisogno di altro.

Ma, se avete fretta, potete farvi subito un’idea sulla autenticità del vostro diamante con qualche semplice prova a casa. Ripetiamo: non sono test sicuri al 100 per cento, ovviamente, ma possono suggerire valide indicazioni per scoprire se avete in mano un pezzo di vetro o di plastica invece di un diamante autentico. Tanto vale provare, no? Il risultato potrebbe sorprendervi.

Selezione dei diamanti nel laboratorio di Antwerp (Anversa)
Selezione dei diamanti nel laboratorio Tiffany di Antwerp (Anversa)

Un’ultima avvertenza: questi test non vi indicheranno se il diamante è naturale o creato in laboratorio. I diamanti sintetici che sono sempre più diffusi, infatti, hanno una composizione chimica del tutto identica a quelli naturali. Per distinguere i diamanti creati artificialmente sono necessarie attrezzature molto costose ed esami di laboratorio accurati. In ogni caso, i diamanti sintetici sono sul mercato in modo massiccio solo da pochi anni, quindi non è così probabile che ne abbiate uno. Un test casalingo, però, potrebbe indicare se il vostro diamante è in realtà un cristallo di vetro.

Diamante con piccole inclusioni
Diamante con piccole inclusioni

Prova numero 1: lente d’ingrandimento

Munitevi di una grande lente d’ingrandimento o di un paio di occhiali con vetri abbastanza spessi. O, in mancanza, del microscopio-giocattolo di vostro figlio. Osservate attentamente l’interno della pietra. Un vero diamante molto facilmente presenta delle piccolissime inclusioni, minuscole imperfezioni che sono micro tracce di carbonio o di altri minerali che sono restate imprigionate nella gemma. In questo caso, è un buon indizio: il diamante dovrebbe essere vero. Le gemme finte, infatti, non presentano alcuna inclusione. Certo, se il diamante è di primissima qualità dovrebbe essere comunque privo di imperfezioni, ma in questo caso sarà stato sicuramente pagato parecchio e dovrebbe avere un certificato che, per esempio, indica la purezza. Le eventuali inclusioni, e più in generale le imperfezioni, sono quindi un buon segnale della autenticità di un diamante.

Osservate il diamante con una lente
Osservate il diamante con una lente

Prova numero 2: test del respiro

Soffiate delicatamente sul diamante, come si fa per appannare la lente degli occhiali prima di pulirli. I diamanti non possono conservare il calore: il vapore acqueo su una pietra vera si disperde subito. Su uno zircone (sintetico), invece, permane più a lungo. Questo sistema funziona anche con le pietre sintetiche chiamate moissanite. Certo, dipende anche dalla superficie del diamante: deve essere sufficiente per consentire l’osservazione. La difficoltà maggiore di questo metodo rudimentale, però, è che bisogna avere a disposizione un altro diamante per poter fare il confronto.

Un anello format Harry Winston e disegnato per Lisa Christiansen. Un grande diamante con zaffiri e Moissanite
Un anello Harry Winston e disegnato per Lisa Christiansen. Un grande diamante con zaffiri e Moissanite

Prova numero 3: sotto vetro

Se il diamante è montato su un anello e sporge un po’, per esempio un solitario, potete provare a utilizzarlo per graffiare un vetro. Dovete passare sulla superficie del vetro uno spigolo della pietra e osservare se lascia incisa una sottile linea. Attenzione, però: anche se il diamante è il materiale più resistente, non vuol dire che non possa scheggiarsi: per eseguire questa prova bisogna prestare molta cautela. In ogni caso, se la pietra non lascia neppure un graffio sul vetro è più probabile che sia falsa. Ci sono però alcuni diamanti sintetici che riescono a graffiare il vetro.

Zirconi (cubic zirconia)
Zirconi (cubic zirconia)

Prova numero 4: leggete il giornale

Se il vostro diamante ha una dimensione adeguata (cioè non è microscopico) e non è montato su un gioiello, provate  disporlo su un foglio di carta stampata. Un diamante vero rifrange la luce e quindi non permette di scorgere le lettere attraverso di esso. Al contrario, per esempio, uno zircone (cubic zirconia, una pietra sintetica) ha l’effetto di una moderata lente: vedrete ingrandite le lettere stampate. L’effetto ingrandimento avviene anche con i cristalli.

La prova della carta
La prova della carta

Prova numero 5: fatelo nuotare

Se potete smontare il diamante, provate a metterlo in un bicchiere pieno di acqua: andrà subito a fondo, perché ha una densità maggiore. Al contrario, un diamante finto il più delle volte tende a galleggiare, perché non ha lo stesso peso specifico del vero diamante. È un metodo facile, ma efficace. Buona fortuna.  

Laboratorio Garavelli, la scelta delle pietre
Laboratorio Garavelli, la scelta delle pietre






1 Comment

  1. Es increíble no encontrar pruebas con diamante en bruto, todo el contenido de las pruebas es solo para diamantes en productos ya sofisticados como anillos, aros, pulseras etc. de esta forma una persona común y corriente jamás podrá verificar su lo que ha encontrado en el río es verdadera joya o no.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Previous Story

Ana Khouri tra Maia e responsabilità sociale

Next Story

MWParis tra Oriente e Occidente

Latest from Diamonds