Quella di Van Cleef & Arpels è arte oppure produzione di oggetto di lusso? Forse tutte e due le cose assieme. La maison che ha segnato un capitolo nella storia della gioielleria torna con nuovi straordinari pezzi di alta scuola. Come nel caso dell’orologio-bijoux Cadenas (http://gioiellis.com/van-cleef-arpels-rilancia-cadenas) anche in questo caso Van Cleef & Arpels propone gioielli che, secondariamente, sono anche dei segnatempo. Ma quello che si apprezza non è la precisione al secondo nel battere le ore, quanto la capacità di trasformare oggetti comuni come gli orologi in pezzi di alta gioielleria.

Abstraction, omaggio a Truman Capote
È il caso, per esempio, di Abstraction, che evoca l’anello omonimo, creato per la collezione d’alta gioeilleria Bals de Légende. Un omaggio al ballo Black and White organizzato dallo scrittore Truman Capote a New York nel 1966. L’orologio Abstraction è un pezzo unico: una miriade di spinelli e diamanti incastonati su oro bianco compongono un disegno geometrico asimmetrico, con diamanti in tre tagli diversi. Audace oltre che prezioso. Abstraction è costituito da tre bracciali magnetici, che possono stare da soli, oppure essere abbinati a piacere. Sul primo bracciale brilla un diamante di tipo 2A di 12,30 carati, molto raro, con taglio a cuscino. Il secondo bracciale accoglie il quadrante di madreperla bianca che segna l’ora. Il quadrante è posto sotto un diamante con taglio portrait. Il terzo bracciale, infine, sfoggia un diamante DIF di tipo 2A di 11,20 carati, con taglio a zaffiro. Gli spinelli neri provengono da un lotto storico del 1925. Gemme d’annata, insomma.




À Cheval
Non c’è solo Abstraction. Un’altra novità firmata Van Cleef & Arpels si chiama À Cheval, che si collega alla parure omonima, nata nel 1981. Anche in questo caso non si può parlare di orologio, ma di gioiello segnatempo, prezioso con la sua singolare incastonatura a gemme sovrapposte. À Cheval, tra l’altro, non dimentica la comodità, visto che ha un cinturino molto flessibile, anche se adorno di diamanti. E la gemma più preziosa è abbinata al platino, in un tripudio di trasparenze e lucentezza. Il quadrante, d’oro bianco, è illuminato dai diamanti, mentre agganci a forma di ferro di cavallo, simbolo di fortuna, uniscono il cinturino al fermaglio.



Carpe Koï
L’altra novità si chiama Carpes Koï, bracciale che si collega all’anello della collezione d’alta gioielleria Palais de la chance. Anche in questo caso si tratta di un gioiello che racchiude delle lancette e un quadrante. È un bracciale dedicato alla natura, un omaggio alla cultura giapponese, che si è ispirata spesso alla forma della carpa, pesce dalle sfumature arancioni e dalle virtù rasserenanti. Carpes Koïè incastonato con 8mila pietre preziose colorate. Basterebbe questo a renderlo straordinario. E ancora di più se si pensa che questo pezzo unico richiede, per essere realizzato, un lavoro di maestri orafi di 3.450 ore, cioè oltre 143 giorni. Il corpo del pesce è ornato con zaffiri gialli e granati spessartina, incastonati su oro giallo, i colori della carpa. Le volute blu di tormaline Paraiba e i diamanti bianchi alludono, invece, alla vita acquatica. Ma non fatelo cadere in acqua: sarebbe un errore molto costoso… Matilde de Bounvilles






