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Jar a Roma per la Menorah

A sorpresa spunta un pezzo di Jar alla mostra di Roma dedicata alla Menorah ♦

Spunta, a sorpresa, Jar in una mostra che ha origine 2088 anni fa. L’artista gioielliere ha realizzato un pezzo specialeper  la mostra Menorà. Culto, storia e mito, che si svolge parallelamente nel Braccio di Carlo Magno dei Musei Vaticani e nel Museo Ebraico di Roma (fino al 23 luglio 2017).

La mostra è dedicata a uno dei simboli della cultura ebraica. Meglio spiegare di che cosa si tratta: la Menorah è un candelabro d’oro a sette bracci che, secondo le sacre scritture, sarebbe stato ordinato a Mosè da Dio. Mosè avrebbe quindi fatto realizzare in un’unica colata di oro di 35 chilogrammi questo grande candelabro, la Menorah. Circa mille anni prima di Cristo, secondo la leggenda, fu collocato nel tempio di Salomone, per essere poi razziato dai babilonesi e restituito. Per farla breve: nel 71 avanti Cristo la Menorah fu considerata bottino di guerra dai romani e portata nella Capitale dal generale Tito. Ma da Roma scomparve, razziata dai barbari, forse i visigoti di Alarico, oppure dai vandali di Genserico. Chissà. Ma la sulla sua scomparsa sono fiorite leggende.

Veniamo a Jar, cioè Joel Arthur Rosenthal, americano del Bronx, trasferito a Parigi e considerato il Fabergé dei nostri tempi. È inavvicinabile, misterioso, realizza solo pochi pezzi all’anno che vende solo a chi vuole al prezzo che decide lui. Insomma, è più inavvicinabile di Bob Dylan. È stata una sorpresa, quindi, la sua partecipazione alla mostra con un suo pezzo speciale: in cinque settimane (un tempo incredibilmente veloce per lui) ha disegnato e fatto realizzare una menorah in bronzo e alluminio (con un tocco di oro). È un mandorlo con fiori di smalto rosa, un bocciolo centrale con un mix pavé di bianco e oro diamanti, zaffiri blu e viola, rubini rosa. Jar ha spiegato che ha sentito l’impulso di partecipare alla mostra grazie al riaffiorare dei ricordi della sua infanzia e delle cerimonie religiose ebraiche a cui ha partecipato fino al suo bar mitzvah. Ha anche aggiunto che potrebbe disegnare anche altri pezzi in tema. I suoi fans sono già in attesa. Federico Graglia





Menorah di Jar, sotto forma di un ramo di mandorlo in fiore, con fiori di smalto rosa e un bocciolo centrale con un mix di pavé con diamanti bianchi e oro, zaffiri blu e viola, rubini rosa
Menorah di Jar, sotto forma di un ramo di mandorlo in fiore, con fiori di smalto rosa e un bocciolo centrale con un mix di pavé con diamanti bianchi e oro, zaffiri blu e viola, rubini rosa

Altri gioielli firmati Jar

Orecchini con diamanti e specchio firmati Jar
Orecchini con diamanti e specchio firmati Jar
Orecchini firmati Jar, in argento, oro, diamanti e topazi
Orecchini firmati Jar, in argento, oro, diamanti e topazi
Jar, spilla Geranium in titanio verde e rosso, platino e pavé di diamanti del 2007
Jar, spilla Geranium in titanio verde e rosso, platino e pavé di diamanti del 2007
Jar, orecchini Geranium in titanio verde e rosso
Jar, orecchini Geranium in titanio verde e rosso
Jar, bracciale Parrot Tulip in oro modellato a forma di foglie due che circondano il polso con diamanti e granati verdi
Jar, bracciale Parrot Tulip in oro modellato a forma di foglie due che circondano il polso con diamanti e granati verdi
Jar, spilla Camelia in oro e argento, appartenuta a Lily Safra, con pavé di rubini per 173 carati complessivi. Prezzo realizzato: 3 milioni 750 mila euro
Jar, spilla Camelia in oro e argento, appartenuta a Lily Safra, con pavé di rubini per 173 carati complessivi. Prezzo realizzato: 3 milioni 750 mila euro
Jar, orecchini appartenuti a Lily Safra, a forma di tulipano in argento e oro con pavé di rubini circondati da diamanti e due zaffiri centrali taglio cushion blu e giallo arancio. Prezzo realizzato: 221 mila euro
Jar, orecchini appartenuti a Lily Safra, a forma di tulipano in argento e oro con pavé di rubini circondati da diamanti e due zaffiri centrali taglio cushion blu e giallo arancio. Prezzo realizzato: 221 mila euro

Orecchini con zaffiri, rubini e diamanti firmati Jar
Orecchini con zaffiri, rubini e diamanti firmati Jar







I gioielli ondulati di Gaia Caramazza

I gioielli della designer romana Gaia Caramazza, argento, bronzo e pietre colorate ♦

Tra le 650 aziende presenti a OroArezzo 2017 c’era anche Gaia Caramazza. È una creatrice di gioielli che rappresenta, in un certo senso, l’anima romana della gioielleria. Tanto che ha il suo showroom in via Margutta, cioè nella via dello shopping più esclusivo della Capitale. La sua storia è legata a doppio filo con quella di Roma: ha studiato all’Accademia di Arti Orafe della città e dal 2012 è una professionista del gioiello a tempo pieno.

Dopo un periodo di esplorazione di stili e forme di creatività, ha trovato la sua formula e il suo spazio. Ora, per esempio, Gaia Caramazza è presente stabilmente agli eventi Altaroma «al fianco di stilisti e designer di prestigio». Per i suoi gioielli utilizza una tecnica mista. Per esempio, accosta il bronzo o l’argento con pietre come topazio, calcite, agata, quarzo, oppure la madreperla. Spesso le pietre sono lasciate allo stato grezzo, come madre natura le ha prodotte. Il set di metallo, invece, segue linee ondulate, quasi contorte, che formano quasi un moto ondoso. D’altra parte, Roma è vicina al mare. Alessia Mongrando




Collezione Petra, bracciale in argento con quarzo rosa
Collezione Petra, bracciale in argento con quarzo rosa
Collezione Petra, collana  in bronzo con topazio
Collezione Petra, collana in bronzo con topazio
Collezione Petra, collana  in argento con cianite
Collezione Petra, collana in argento con cianite
Bracciale in bronzo con calcite
Bracciale in bronzo con calcite
Anello in argento e ametista
Anello in argento e ametista
Gaia Caramzza, anello in bronzo con agata verde
Anello in bronzo con agata verde
Collezione Petra, collana  in bronzo con ambra
Collezione Petra, collana in bronzo con ambra

Gaia Caramzza, collana  in bronzo con agata verde
Gaia Caramzza, collana in bronzo con agata verde







Una Venus per Casato

Casato arricchisce la collezione Venus con nuovi gioielli e tre pietre colorate ♦

Scoperta per chi non la conosce, riscoperta per chi l’aveva persa di vista: Venus sorge dalle acque della gioielleria sull’onda mossa da Casato. La Maison romana ha deciso di arricchire una delle sue collezioni di maggior successo, Venus, con anelli, orecchini e ciondoli in oro e smalto in cinque diversi colori, con tonalità non troppo accese. Ora i gioielli della collezione proposta da Casato comprendono ametista, citrino topazio azzurro. le pietre sono tagliate a forma di cuore o di cuscino. Lo stile è piuttosto ricco, quasi barocco: si possono immaginare i gioielli sullo sfondo dei palazzi seicenteschi della Roma del Bernini.

Ma, forse, l’aspetto che è più innovativo riguarda la possibilità di personalizzare i gioielli con l’aggiunta dell’iniziale del nome in smalto. Una possibilità probabilmente apprezzata da chi vuole fare (o farsi) un regalo. Giulia Netrese

Leggi anche: Non ti scordar di Casato 





Collezione Venus, anelli in oro, smalto, citrino e topazio, diamanti
Collezione Venus, anelli in oro, smalto, citrino e topazio, diamanti

Anello in oro con smalto nero, diamanti, citrino
Anello in oro con smalto nero, diamanti, citrino
Anello in oro con smalto bianco, diamanti, topazio blu
Anello in oro con smalto bianco, diamanti, topazio blu
Orecchini in oro con smalto bianco, diamanti, topazio blu
Orecchini in oro con smalto bianco, diamanti, topazio blu

Orecchini in oro con smalto bianco, diamanti, ametista
Orecchini in oro con smalto bianco, diamanti, ametista







Giulia Barela Knot Light

I nodi leggeri di Giulia Barela in una capsule collection. Immagini e prezzi ♦

I nodi si sciolgono, oppure si mantengono stretti, nel caso servano a suggellare qualcosa di buono. I sentimenti, per esempio. Oppure un design ben riuscito che, quindi, si rinnova con un altro nodo. È il caso di Giulia Barela, designer romana che aggiunge nuovi pezzi dalla capsule collection Knot Light. I gioielli Knot Light sono una delle novità di Giulia Barela presentate per stagione estiva 2017. Sono una rielaborazione della collezione Knot, che è stata una delle più apprezzata della designer romana. La Collezione Knot Light è costituita da un choker, orecchini e l’ear cuff, bracciale e anello, tutti realizzati sia nella versione in bronzo placcato oro 24k, sia in argento. Prezzi: da un minimo di 70 euro per l’earcuff, fino a 270 euro per il cocker, passando dai 185 euro per l’anello e i 170 per il bracciale. Lavinia Andorno





Orecchini della collezione Knot Light. Prezzo: 140 euro
Orecchini della collezione Knot Light. Prezzo: 140 euro

Earcuff della collezione Knot Light. Prezzo: 70 euro
Earcuff della collezione Knot Light. Prezzo: 70 euro
Chocker della collezione Knot Light. Prezzo: 270 euro
Chocker della collezione Knot Light. Prezzo: 270 euro
Bracciale della collezione Knot Light. Prezzo: 170 euro
Bracciale della collezione Knot Light. Prezzo: 170 euro

Anello della collezione Knot Light. Prezzo: 185 euro
Anello della collezione Knot Light. Prezzo: 185 euro







Bulgari con Roma a Madrid

Una mostra con 145 gioielli esplora l’influenza (strettissima) tra il design di Bulgari e i monumenti di Roma.

Tra architettura e gioielli il link è stretto. In alcuni casi, poi, è quasi ostentato. Così non sorprende la mostra Bulgari e Roma, organizzata a Madrid, al Museo Thyssen Bornemisza con 145 pezzi di gioielleria che mostrano le somiglianze tra alcuni dei capolavori della Maison e altri capolavori come monumenti e organizzazione urbanistica della Città Eterna. Alcune delle forme come la pianta Piazza San Pietro, Piazza di Spagna, Piazza Navona e Pantheon, per esempio, possono ritrovare in bracciali e collane di Bulgari. Ma persino la vecchia pavimentazione in piccoli blocchi di pietra può diventare il modello di cascate di pietre che formano un mosaico irregolare. Oppure il Colosseo, che con la sua facciata di spazi pieni e vuoti ha ispirato un bracciale del 1934 con diamanti e rubini, in perfetto stile Art Déco. E senza dimenticare che gli obelischi portati a Roma dagli imperatori duemila anni fa hanno visto i loro geroglifici trasformarsi in serpenti e simboli che hanno accompagnato le creazioni di Bulgari per tanti anni. Ricorre anche la forma ottagonale, prediletta in molti monumenti o architetture barocche: un pendente con questa geometria è stato uno dei gioielli regalati da Richard Burton a Elizabeth Taylor per i 40 anni, forse per alleviare lo shock del traguardo. La mostra ospita la Bulgari Heritage Collection, che comprende, appunto, gioielli appartenuti all’attrice americana, più alcuni disegni in prestito da collezioni private come quella della baronessa von Thyssen. Federico Graglia

Bulgari and Rome
From 30 November 2016 to 26 February 2017
Paseo del Prado, 8
28014 Madrid
http://www.museothyssen.org/



Girocollo con diamanti e rubini che riprende la forma del Colosseo
Girocollo con diamanti e rubini che riprende la forma del Colosseo
Il colosseo
Il colosseo
Collier e orecchini come una piazza con colonne
Collier e orecchini come una piazza con colonne
Collana di zaffiri che ricorda la pavimentazione di pietra
Collana di zaffiri che ricorda la pavimentazione di pietra
Collana in oro e diamanti
Collana in oro e diamanti
Bracciale serpente di ispirazione egizia
Bracciale serpente di ispirazione egizia
Bracciale che ricorda la pianta di piazza San Pietro
Bracciale che ricorda la pianta di piazza San Pietro

Bracciale che ricorda i fori imperiali
Bracciale che ricorda i fori imperiali







Un tuffo in mare con A’biddikkia

I bijoux delle isole siciliane Eolie con il marchio A’biddikkia, per chi ama l’estate tutto l’anno.

Vi siete mai chiesti che cosa fa chi abita in quelle piccole isole che si affollano durante le vacanze estive? Nel Mediterraneo, in particolare, c’è un gruppo di piccole isole, le Eolie, vicino alla Sicilia, che sono amate da turisti più o meno celebri. Ma che cosa succede quando tutti se ne vanno? Nel caso delle Eolie hanno due possibilità: pescano, oppure fanno i bijoux di Giovanna Mandarano, fondatrice del brand A’biddikkia.

La parola è in dialetto siciliano e significa «la bellina». Tutte le collezioni di bijoux, accessori che ora non aspettano più solo i turisti estivi, ma tramite l’e-commerce si affacciano al mondo, sono ispirati in qualche modo alle isole, in particolare a Panarea, dove è nata la designer. Il genere è quello che ci si può immaginare, gioielli vivaci, in linea con l’abbigliamento che si indossa al mare, trendy come possono esserlo a Portofino o Saint Tropez, Saint Barth o Formentera. Non a caso il brand vende anche abiti e accessori. In ogni caso, se andate alle Eolie li trovate un po’ ovunque: monomarca A’Biddikkia si trovano a Lipari, Panarea, Ortigia, Salina, ma anche a Taormina, Roma. I bijoux sono realizzati in ottone e cristalli Swarovski, interamente in Italia. I prezzi: orecchini circa 160 euro, bracciali 190 euro, ma durante l’inverno, sono venduti scontatissimi. Lavinia Andorno

Girocollo rigido
Girocollo rigido
Bracciale in ottone
Bracciale in ottone
Bracciale in ottone di A’biddikkia
Bracciale in ottone di A’biddikkia
Bracciale in ottone di A’biddikkia
Bracciale in ottone di A’biddikkia
Orecchini con cristalli Swarovski
Orecchini con cristalli Swarovski
Bracciali in ottone
Bracciali in ottone
Bracciale con cristalli Swarovski e il simbolo della Trinacria
Bracciale con cristalli Swarovski e il simbolo della Trinacria
Bracciale con cristalli Swarovski a forma di farfalle
Bracciale con cristalli Swarovski a forma di farfalle
Bracciale con cristalli Swarovski a forma di serpente
Bracciale con cristalli Swarovski a forma di serpente
Bracciale con cristalli Swarovski e limoni
Bracciale con cristalli Swarovski a forma di limoni

Lucia Odescalchi al naturale

Gioielli vintage rivisitati da Lucia Odescalchi per aiutare il Wwf.

Gioielli vintage donati al Wwf in occasione dell’anniversario dei 50 anni di attività in Italia. L’idea è di Lucia Odescalchi, che dedica al World wildlife found il suo progetto artistico Gioielli di Natura, una mini collezione di esemplari unici realizzata in difesa dell’ecoequilibrio. Sono 25 gioielli che sono rivisitati dalla designer romana e inseriti in un contesto nuovo, contaminati con metalli più moderni come l’acciaio o con altri elementi naturali come il legno, arricchiti con nuove fusioni in cera o con i cristalli di rocca. La collezione è stata presentata a Roma, nello showroom di Vicolo del Piombo. Il ricavato dell’iniziativa sosterrà le attività di conservazione del Wwf per la tutela delle sue Oasi e per le specie animali e gli habitat più a rischio del nostro Paese.

«Siamo grati a Lucia Odescalchi per aver dedicato la sua arte e passione al Wwf. Da sempre l’arte si ispira alla natura e questa collezione ne rappresenta un bellissimo esempio», ha detto la presidente del WWF Italia, Donatella Bianchi. «In 50 anni di lavoro in Italia, l’associazione ha potuto fare moltissimo, grazie al sostegno di centinaia di migliaia di persone che negli anni hanno voluto abbracciare la nostra missione. L’aiuto di tante persone si è trasformato in risultati concreti: oltre 100 Oasi, dei paradisi naturali dove la natura e centinaia di specie animali sono al sicuro da distruzione e degrado. I contributi di soci e sostenitori hanno consentito al Wwf di battersi per la salvaguardia di specie iconiche del nostro Paese eppure drammaticamente a rischio come il lupo e l’orso bruno. Sono diventati Centri di recupero per gli animali feriti, Centri di educazione ambientale, Programmi educativi per bambini, Campi antibracconaggio e sorveglianza delle coste».

L’iniziativa Gioielli di natura nasce dalla generosità di due socie appassionate, Paola e Irene, che hanno voluto donare al Wwf i loro gioielli per consentire di raccogliere fondi in difesa della natura. Proprio questi gioielli sono stati rinnovati e trasformati dalla creatività di Lucia Odescalchi. Giulia Netrese

Lucia Odescalchi al lavoro su un collier
Lucia Odescalchi al lavoro su un collier
Il collier appeso a una porta
Il collier appeso a una porta
Il collier, risultato definitivo
Il collier, risultato definitivo
Bracciale durante la revisione
Bracciale durante la revisione
Bracciale ultimato
Bracciale ultimato
Orecchini di Lucia Odescalchi
Orecchini di Lucia Odescalchi
Una collana composta per la collezione Gioielli di Natura
Una collana composta per la collezione Gioielli di Natura

I riflessi di Antonella Ferrara

Antonella Ferrara in trasferta dallo studio-laboratorio nel Novarese al centro di Roma per una mostra personale di gioielli. L’evento è intitolato Gioielli Riflessi- Stagioni di Vita e comprende una selezione di lavori scelti nella produzione di oltre 30 anni della orafa-scultrice. Alla mostra di gioielli è abbinata la proiezione del film Stagioni di Vita, ideato e prodotto da Francesco De Giorgi, realizzato da un gruppo di registi del Centro Sperimentale di Cinematografia di Milano: storia di una mamma che, alla partenza delle due figlie per una nuova vita, dona loro un gioiello simbolo del legame che le unisce.

L’appuntamento, è però, soprattutto l’occasione di conoscere il lavoro di Antonella Ferrara, che realizza pezzi unici in oro, argento e pietre naturali. Sono microsculture con gemme, opali, perle, corallo, minerali grezzi, conchiglie, pietre cangianti e incise. La designer ha iniziato la sua attività nel 1985, a Oleggio, in provincia di Novara. Ha, quindi, un lungo curriculum di esposizioni, mostre e manifestazioni in cui ha esposto le sue opere. Ora affronta la prova della Capitale.

Gioielli Riflessi- Stagioni di Vita
22 e 23 novembre
Palazzo Santa Chiara
Piazza di Santa Chiara 14, Roma

Orecchini di Antonella Ferrara
Orecchini di Antonella Ferrara
Pendente, argento e pietra azzurra
Pendente, argento e pietra azzurra
Pendente con opale
Pendente con opale
Anello con perla di Thaiti
Anello con perla di Thaiti
Ciondolo della linea Natura
Ciondolo della linea Natura
Collana Ghirlanda
Collana Ghirlanda
Bracciale Stele
Bracciale Stele

Perle e altro della Rivière

Le pregevoli creazioni di una piccola ma virtuosa Maison romana, Rivière Gioielli.

Dopo aver svolto il ruolo di general manager di Verdi Gioielli per sette anni, il romano Andrea Frattarelli, laurea in Economia e commercio, nel 2014 ha deciso di tentare l’avventura in proprio e ha rilevato Rivière Gioielli, brand romano che vanta virtuose elaborazioni a base di pietre preziose e perle. Nella primavera scorsa, Frattarelli ha rilevato le ultime quote da Emiliano Micarelli: ora Rivière Gioielli è tutta sua. La piccola, ma virtuosa Maison romana con sede legale in via Sant’Andrea delle Fratte, può così guardare al futuro e concentrarsi sulle sue proposte. Che sono ambiziose. Gioielli tutti realizzati in Italia, pensati in Italia e progettati per piacere in Italia, ma non solo.

Le collezioni che presenta questo marchio che attende di farsi conoscere meglio (un po’ di comunicazione in più, please) sono suddivise in sette categorie. Ecco le categorie descritte alla stessa azienda: A Regola d’Arte, selezione di gioielli unici e irripetibili; Savoir-faire, le forme nobili e pure della natura illuminate e impreziosite come pochi sanno fare; Allure, sintesi di essenzialità e di abbinamenti nel segno della perfezione cromatica; Senza Tempo, gioielli intramontabili disegnati per donare splendore ed eleganza; Mandalay, raffinatezza e calore proveniente dalle migliori miniere del mondo; Savoir-vivre, moderna, giocosa e attraversata da colori decisi sapientemente dosati; Myriad, forme essenziali, geometriche, che si moltiplicano per creare nuove figure. Lavinia Andorno

Nuova collezione Savoir Faire
Nuova collezione Savoir Faire
Anelli in oro e perle
Anelli in oro e perle
Sfere di ebano e oro
Sfere di ebano e oro
Collezione Savoir Faire, anello con perla di Thaiti e oro
Collezione Savoir Faire, anello con perla di Thaiti e oro
Collezione Savoir Faire, bracciali con perle di Thaiti e oro
Collezione Savoir Faire, bracciali con perle di Thaiti e oro
anelli in ebano inciso a mano con inserti di oro e diamanti
Collezione Savoir Faire, anello in ebano inciso a mano con inserti di oro e diamanti
Collezione Savoir Faire, anelli in oro giallo e bianco con ebano inciso a mano, inserti di oro e diamanti
Collezione Savoir Faire, anelli in oro giallo e bianco con ebano inciso a mano, inserti di oro e diamanti
Collezione Savoir Faire, anelli in oro giallo e bianco, perle
Collezione Savoir Faire, anelli in oro giallo e bianco, perle
Collezione Savoir Faire, bracciale finalista al design awards di Couture a Las vegas
Collezione Savoir Faire, bracciale finalista al design awards di Couture a Las vegas
Orecchini in diamanti e zaffiri della collezione Senza Tempo
Orecchini in diamanti e zaffiri della collezione Senza Tempo
Anelli della collezione Savoir Vivre
Anelli della collezione Savoir Vivre
Collezione Allure
Collezione Allure

La nuova collana di Bulgari

Bulgari dedica una collana alla scalinata di Trinità dei Monti, a Roma. Ma non è l’unica top della Maison.

Bulgari, Maison nata a Roma, ha realizzato una collana ispirata alla Scalinata di Trinità dei Monti, di cui ha finanziato il restauro (con una spesa di 1,5 milioni di euro). Ma non solo. Per l’occasione è stata annunciata anche la realizzazione di una collana ispirata alla celebre Scalinata. È composta da diamanti e gemme colorate, disposte in un disegno geometrico e floreale che richiama (con un po’ di fantasia) la gradinata e i fiori di azalee che la decorano, cosa che avviene ogni anno dal 1951. Chapeau alla Maison che fa qualcosa per la sua città. La collana di Bulgari si aggiunge all’elenco delle grandi collane del brand, una delle sue specialità. Non c’è bisogno di ripetere la passione che hanno avuto celebrity come Liz Taylor per le collane di Bulgari per accorgersi che è forse questa la forma di gioiello in cui la fantasia cromatica del gioielliere (che ora fa parte del gruppo francese Lvmh) in cui la maestria nella composizione è più evidente. Grandi pietre, grandi composizioni, grandi collane, tutte da guardare. Giulia Netrese

La collana dedicata a Trinità dei Monti
La collana dedicata a Trinità dei Monti
Collana di smeraldi e diamanti
Collana di smeraldi e diamanti
Collana con 19 acquamarine cabochon
Collana con 19 acquamarine cabochon
La famosa collana con diamanti e smeraldi appartenuta a Liz Taylor, 1962
La famosa collana con diamanti e smeraldi appartenuta a Liz Taylor, 1962
Collana con 18 rubelliti
Collana con 18 rubelliti
Collana in oro, perle, rubellite e peridoti
Collana in oro, perle, rubellite e peridoti
Collana di rubini e diamanti, 1963
Collana di rubini e diamanti, 1963
Parure collana e orecchini con zaffiri, diamanti e rubini
Parure collana e orecchini con zaffiri, diamanti e rubini
Collana di Bulgari con pietre colorate
Collana di Bulgari con pietre colorate
Collana del 1965 in oro, smeraldi, ametiste, turchesi, diamanti
Collana del 1965 in oro, smeraldi, ametiste, turchesi, diamanti

La nuova vita di Alfieri & St.John

Alfieri & St.John si rilancia e apre due boutique a Roma e Milano.

Dopo la vendita da parte del gruppo Damiani, il brand Alfieri & St.John ha avviato la strategia del rilancio. Il primo passo è stato riorganizzare l’offerta di gioielli, che adesso sono suddivisi in sei collezioni che comprendono in tutto un centinaio di pezzi. Il secondo step è stato aprire il primo monomarca Alfieri & St.John. Gens Aurea, la società che ha acquistato la marca ha scelto Roma per ripartire (anche se, al momento di scrivere questo articolo, non è ancora online un sito della Maison). Il negozio è in via Frattina, nel centro della città. Non manca in particolare, quello che è il gioiello più riconoscibile del brand, la Croce 1977, prodotta in serie limitata di 77 pezzi. È realizzata in oro bianco e diamanti con un design che rende il pendente molto leggero. Quello di Roma, però, è solo il primo passo: nei piani della nuova proprietà è in arrivo anche una boutique a Milano, da metà settembre, sempre in una zona centrale. Non solo, se tutto andrà bene, l’azienda punta anche a far conoscere il brand all’estero, con l’apertura di boutique in altre città europee. D’altra parte il nome della marca è già per metà inglese. Lavinia Andorno

Orecchini in oro bianco e diamanti
Orecchini in oro bianco e diamanti
Orecchini con diamanti e rubini
Orecchini con diamanti e rubini
Orecchini in oro bianco e diamanti
Orecchini in oro bianco e diamanti
Croce 1977
Croce 1977
Anello con diamanti Around the World
Anello con diamanti Around the World
Anello in oro bianco, diamanti e smeraldo
Anello in oro bianco, diamanti e smeraldo
Anello in oro bianco, diamanti e pietre dure
Anello in oro bianco, diamanti e pietre dureAlfieri

Ilaria Jve, sculture da polso

Non è la prima volta che scultura e gioielli si incontrano: è il caso anche di Ilaria Jve, pittrice (per più di dieci anni, specifica) che ha esposto in musei e gallerie. Ma ha poi deciso di impegnare le sue attenzioni artistiche nella oreficeria. Propone, è facile indovinare, pezzi unici che oltre a una funzione ornamentale, come gioiello, nell’idea di Ilaria contengono anche una filosofia più astratta («cerco sempre di dare un messaggio con ogni mia scultura», precisa). Per esempio, precisa, «il bracciale con la bocca dalla quale escono delle vene rappresenta la fatica di vivere ogni giorno, quello con la bocca cucita è un omaggio alle persone povere, che non hanno la forza o la possibilità di parlare, quello con i rami fioriti che escono dalla bocca, prendono spunto dalla Primavera del Botticelli: simbolo della brevità delle gioie d’amore e dell’abbandono». Ogni bracciale è un pezzo unico, il peso si aggira a più di un etto l’uno, in argento a titolo 925. Il prezzo è di circa 800 euro. Utilizza anche l’oro ed il bronzo con pietre preziose e semipreziose come le ametiste, quarzi citrini, peridoti, diamanti, smeraldi, rubini e zaffiri. I bracciali sono ora in vendita a Roma nella gioielleria Rita Vattani in via dei Coronari 149.

Bracciale di Ilaria Jve
Bracciale di Ilaria Jve, interno
Bracciale che rappresenta la fatica di vivere ogni giorno
Bracciale che rappresenta la fatica di vivere ogni giorno
Bracciale con la bocca dalla quale escono delle vene
Bracciale con la bocca dalla quale escono delle vene
Bracciale in argento e oro
Bracciale in argento e oro
Bracciale ispirato alla Primavera del Botticelli
Bracciale ispirato alla Primavera del Botticelli
Bracciale con la bocca cucita
Bracciale con la bocca cucita

Bernard Delettrez nomade di successo

È strano che Bernard Delettrez sia, in Italia, meno conosciuto di sua figlia Delfina. Ed è anche strano che dagli amici sia chiamato Osvaldo. Eppure è così. E ora sbarca a Roma, con la sua nuova collezione, Fashion Diviner. Lui è descritto (parola dell’agenzia Ansa) come un uomo enigmatico, affascinante, un viaggiatore silenzioso, meditativo, un creativo puro, che preferisce lasciar parlare i gioielli che disegna da 30 anni più che raccontare la sua vita. Eppure, meno parla di sé più si desidera saperne, specialmente dopo aver visto le sue collezioni: un insieme di pezzi unici, dominato da quella vena surrealista e animalier che contraddistingue i suoi gioielli, per questo riconoscibili e riconducibili alla sua firma. Il gioielliere è, come anticipato, padre di Giulio e Delfina Delettrez Fendi, che da lui ha ereditato la passione per il design di gioielli: Ora il designer apre un negozio a Roma, in pieno Tridente. E nella capitale forse riuscirà a fermarsi. «In realtà io ho un cuore nomade, ma amo questa città che frequento da 30 anni, da quando sposai Silvia Venturini Fendi e decidemmo di avere dei figli. Fino a 30 anni avevo girato il mondo», ha spiegato Delettrez. «Io sono nato nel deserto del Marocco, mia madre era una tuareg. Mio padre un esploratore parigino». Il viaggio continua. Margherita Donato

Orecchini della collezione Evolution
Orecchini della collezione Evolution
Orecchini di Bernard Delettrez
Orecchini di Bernard Delettrez
Anello ponte levatorio
Anello ponte levatorio
Bracciale in bronzo
Bracciale in bronzo
Anello gotico, ponte levatorio
Anello gotico, ponte levatoio
Anello Evolution
Anello Evolution
Collana Osvaldo in ottone
Collana Osvaldo in ottone
Bracciale Ragno, in bronzo, con cioccolato e perle nere
Bracciale Ragno, in bronzo, con diamanti cioccolato e perle nere
Bracciale in oro rosa con pavé di diamanti e zaffiri
Bracciale in oro rosa con pavé di diamanti e zaffiri

Tiffany fa tris in via Condotti

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Anche via Condotti, storica via del lusso di Roma ha ora le sue vetrine di Tiffany&Co.. La storica gioielleria ha aperto la sua nuova boutique al numero 55. È la stessa strada che ospita Bulgari, Cartier, Damiani, Buccellati, Harry Winston e Van Cleef&Arpels. La boutique si estende su 365 metri quadrati e sarà la terza del brand americano nella Capitale, dopo la quella storica di Via del Babuino e quella inaugurata tre anni fa in Via Cola di Rienzo. «Si tratta di un’occasione importante per Tiffany in Italia», racconta Florence Rollet, presidente del gruppo per Europa, Medio Oriente e Africa. «Via Condotti è famosa per lo shopping di lusso. Aprire un negozio in questa celebre strada sottolinea l’importanza del mercato italiano e favorisce la nostra strategia di crescita come marchio globale, sinonimo di stile ed eleganza».

Per l’occasione, all’interno del negozio è stata allestita una speciale esposizione con alcuni gioielli che fanno parte degli archivi storici Tiffany & Co., pezzi di alta gioielleria che vanno dagli anni Venti agli anni Cinquanta, per la prima volta in mostra in Italia fino al 5 giugno. La mostra offre uno sguardo sul grande patrimonio artistico di Tiffany & Co., fondata a New York nel 1837 e considerata un’istituzione americana. Organizzata in due temi, American Decoe Tiffany’s New York Glamour, la mostra presenta le tappe più importanti della storia del brand, dalle ispirazioni di design ai diamanti, tesori che hanno influenzato il glamour e il lusso internazionale per più di 175 anni. Inoltre, dal 13 al 29 maggio la Space Gallery Tiffany di Via del Babuino ospita la mostra fotografica The Female Portrait: Photography by American Women a cura di Denis Curti, che comprende i lavori di artiste americane pioniere nel campo della fotografia, come Diane Arbus, Margaret Bourke White, Imogen Cunningham, Linda McCartney, Sheila Metzner, Judy Dater, Doris Ulmann, Dorothea Lange, Annie Leibovitz, Lisette Model, Eve Arnold, Mona Kuhn, Cindy Sherman, Nan Goldin, Florence Henry, Lee Mille, Vivian Maier.

La boutique di Tiffany in via Condotti, a Roma
La boutique di Tiffany in via Condotti, a Roma
La boutique di Tiffany in via Condotti, a Roma
La boutique di Tiffany in via Condotti, a Roma
Jackie Kennedy and her two year old daughter Caroline. Fotografia di Eve Arnold
Jackie Kennedy and her two year old daughter Caroline. Fotografia di Eve Arnold
Wilma Creech, Pine Mountain, Ky. Fotografia di Doris Ulmann
Wilma Creech, Pine Mountain, Ky. Fotografia di Doris Ulmann

Van Cleef & Arpels, capolavori a Roma

Van Cleef & Arpels da Place Vendôme, a Parigi, a Via Condotti, a Roma. Passando per Milano. La Maison francese di alta gioielleria ha inaugurato la sua nuova boutique nella capitale italiana. È distribuita su due piani, per 200 metri quadri di superficie. L’indirizzo è di pregio: oltre a trovarsi nella strada dello shopping di lusso di Roma, la boutique si trova a fianco dello storico Palazzo Nuñez Torlonia, residenza privata del XVII. Per rimanere in armonia con il contesto, Van Cleef & Arpels ha deciso di conservare il fascino storico dell’edificio: le persiane romane e gli affreschi originali che ornano il soffitto del primo piano sono coerenti con l’arredamento sobrio e raffinato. Come nel negozio inaugurato la scorsa primavera in via Monte Napoleone, a Milano, anche qui dominano le sfumature beige mordorè, che conferiscono un’atmosfera soft, tra legno, velluto, seta, cristallo. L’ambiente ha luci adeguate e lunghe tende e discreti pannelli decorativi, ricoperti di foglie d’oro: è un eco dei motivi vegetali che fanno parte dell’universo floreale della Maison.  E poi, ovviamente, ci sono i gioielli, con pezzi di spicco adagiati all’interno di alte campane di vetro e vetrine laccate di nero di varie dimensioni. Una di queste teche utilizza una tecnologia che permette di osservare meglio i pezzi più pregiati: quando il visitatore si avvicina, l’illuminazione si fa soffusa e si trasforma in un fascio orientato, che aiuta a svelare anche i dettagli del gioiello, la vivacità delle pietre preziose, i colori.

Salotti appartati sono riservati ai clienti, che possono osservare da vicino i gioielli delle collezioni di successo, come gli anelli Perlée e Alhambra, o le linee mitiche come quella che comprende gli anelli Entre les Doigts, o gli orologi Complications Poétiques. In aggiunta, fino al 15 novembre, la boutique ospita 30 capolavori antichi della Collezione privata Van Cleef & Arpels: è un’occasione per ammirare gioielli Art déco, collane Passe Partout, spille ballerine raffinate e Lovebirds degli anni Quaranta, creazioni in Serti Mystérieux, parure d’ispirazione orientale, collane Zip trasformabili in bracciali. Insomma, una buona selezione dei gioielli che anno reso famosa la Maison fondata nel 1906 al 22 di Place Vendôme da Alfred Van Cleef ed Estelle Arpels.

L'interno della boutique di Roma
L’interno della boutique di Roma
L'interno della boutique di Roma di Van Cleef & Arpels
L’interno della boutique di Roma di Van Cleef & Arpels
L'interno della nuova boutique di Roma di Van Cleef & Arpels
L’interno della nuova boutique di Roma di Van Cleef & Arpels
La collana appartenuta alla principessa Soraja dell'Iran: un laccio in oro giallo e diamanti realizzato da Van Cleef & Arpels nel 1950
La collana appartenuta alla principessa Soraja dell’Iran: un laccio in oro giallo e diamanti realizzato da Van Cleef & Arpels nel 1950
Spilla libellula: oro bianco,diamanti, ametiste, zaffiri colorati, oro rosso,rubini e zaffiri Mystery Set (Mystery Set è la tecnica di incastonatura brevettata da Van Cleef nel 33')
Spilla libellula: oro bianco,diamanti, ametiste, zaffiri colorati, oro rosso,rubini e zaffiri Mystery Set (Mystery Set è la tecnica di incastonatura brevettata da Van Cleef nel 33′)
Anello Two Butterfly Between the Finger: oro giallo, oro bianco, tsavorite, granati e diamanti
Anello Two Butterfly Between the Finger: oro giallo, oro bianco, tsavorite, granati e diamanti
Ballerina clip, 1944 Oro giallo , rubini, zaffiri, diamanti
Ballerina clip, 1944 Oro giallo , rubini, zaffiri, diamanti

Omaggio a Roma da Tiffany

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Dopo Milano, Roma: Tiffany dedica un bracciale anche alla capitale d’Italia. Sull’esempio della medaglia nata per celebrare New York e replicata a Milano (https://gioiellis.com/tiffany-bracciale-milano/) Tiffany & Co. dedica un bracciale della collezione Return To Tiffany anche a Roma. Come per le due città americana e lombarda, sul cuore in argento è  inciso il nome della Città eterna. Il bracciale si può acquistare nelle boutique romane (Via del Babuino 118, Via Cola di Rienzo 173). Il bracciale Please Return to Roma è in vendita in edizione limitatissima e disponibile solo fino ad esaurimento. Quando il portachiavi Return To Tiffany è stato introdotto nel 1969, ad ogni singolo pezzo venduto veniva assegnato un numero di registrazione, per fare in modo che se mai il proprietario e le chiavi si fossero separati si sarebbero potuti riunire da Tiffany. Prezzo: 340 euro. F.G.

Please Return to Roma
Please Return to Roma

Stroili in via del Corso a Roma

L’oro di Stroili in una delle strade più famose di Roma, via del Corso. Da giovedì 1 ottobre (alle 18,30) apre il nuovo store del maggior gruppo di gioielleria, alla presenta del rapper Mattia Briga, fresco del talent show Amici. A Roma Stroili ha tre store monomarca, un corner all’interno dei department store Coin e in altri shopping mall. L’interior design della boutique di via Del Corso punta su giochi cromatici a contrasto per esaltare la brillantezza dei gioielli in esposizione. Un modo per unire lo stile Stroili con gli elementi tipici della gioielleria tradizionale.

La boutique Stroili in via del Corso, a  Roma
La boutique Stroili in via del Corso, a Roma
L'interno della boutique Stroili in via del Corso
L’interno della boutique Stroili in via del Corso

Nomination apre un monomarca a Roma

Nomination nella Città Eterna: a Roma il brand toscano di gioielli componibili e personalizzabili apre uno store in via Frattina 114. Il punto vendita romano segue quelli di Milano, Firenze e Venezia e si aggiunge agli oltre 5mila nel mondo, accanti ai monomarca. Via Frattina è una delle principali aree dello shopping romano. Il concept dell’ arredo sottolinea l’atmosfera creata dall’uso del colore nero e bianco illuminati dal terzo colore istituzionale, il giallo e valorizza l’esposizione dei bijoux. Obiettivo dell’azienda fondata da Paolo Gensini è quello di «creare un gioiello accessibile a tutti e capace di rappresentare la personalità e la fantasia di chi lo indossa».

Lo store Nomination di via Frattina, a Roma
Lo store Nomination di via Frattina, a Roma

Tiffany ricomincia da tre, a Roma

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Tiffany ricomincia da tre (a Roma). Il brand americano di gioielli, infatti, in autunno aprirà un nuovo spazio in via Condotti, al numero 55. La boutique sarà grande, su due diversi livelli e su 365 metri quadrati. «Un’occasione importante per Tiffany in Italia. Aprire un negozio in questa celebre strada dello shopping di lusso sottolinea l’importanza del mercato italiano e favorisce la nostra strategia di crescita come marchio globale», ha commentato Florence Rollet, vice presidente del gruppo per Europa, Medio Oriente e Africa. Tiffany è presente in Italia da 26 anni. A Roma sono già attivi due negozi, ed è presente anche a Milano, Firenze, Verona e Bologna.

La boutique Tiffany di via Cola di Rienzo, a Roma
La boutique Tiffany di via Cola di Rienzo, a Roma
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I segreti del corallo a Roma




Tre giorni dedicati al corallo, a Roma. «I segreti del gioiello nato tra mari e vulcani» è il titolo dell’evento in programma da venerdì 21 a domenica 23 novembre, nella gioielleria Micarelli, in via Frattina 104/105, a Roma. L’iniziativa è di Oro di Sciacca, brand siciliano del corallo e della gioielleria. Chi è interessato potrà seguire un percorso espositivo centrato sul fascino naturale delle creazioni realizzate artigianalmente nel laboratorio del brand di Sciacca. Il racconto parte dal profondo mare del Mediterraneo e da un’isola vulcanica emersa e affondata in mare soprannominata «l’isola che non c’è». La natura sub-fossile del corallo, grazie alla genesi vulcanica, è rimasta intatta nel tempo fino ai nostri giorni. «Il corallo di Sciacca è sempre stato la mia passione», spiega Giuseppe Conti, titolare di Oro di Sciacca. «È un materiale tanto unico e inconfondibile da poter diventare l’icona di una cultura e di un territorio: la Sicilia. È così che abbiamo appreso le più antiche tecniche di lavorazione che assieme all’espressione creativa si trasformano in gioielli, pezzi unici ed originali». G.N.

Bracciale e anello di Oro di Sciacca
Bracciale e anello di Oro di Sciacca
Oro di Sciacca, collana e spilla
Oro di Sciacca, collana e spilla

Lavorazione del corallo
Lavorazione del corallo