New York - Page 14

Per Sofia Richie passeggiata con Tiffany

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Sfilata per New York della modella americana Sofia Richie con i gioielli di Tiffany ♦︎

Nel 2017 la passeggiata per New York con i gioielli di Tiffany l’aveva fatta Jennifer Lawrence. Nel 2018 è toccato alla modella americana Sofia Richie passeggiare per le strade della Grande Mela dopo un acquisto nel negozio Tiffany di Fifth Avenue. Anzi, per la verità la modella è stata avvistata al Blue Box Café che si trova all’interno dell’iconico flagship store, che sta per essere completamente ristrutturato. E, per la precisione, la modella ha indossato orecchini in oro giallo della collezione Tiffany City HardWear, bracciali e anelli della collezione Tiffany T.

Sofia Richie con orecchini della collezione Tiffany City HardWear
Sofia Richie con orecchini della collezione Tiffany City HardWear

Ignoto, invece, il contenuto del pacchetto. Gioielli accompagnati da un sobrio abito con lungo strascico in stile nuziale e ampia scollatura, probabilmente per non correre il rischio di passare inosservata. Casualmente, un fotografo appostato proprio davanti al negozio ha assicurato ai posteri queste immagini.





La modella all'uscita dalla boutique della Fifth Avenue
La modella all’uscita dalla boutique della Fifth Avenue

Sofia Richie a passeggio per New York con strascico spazza marciapede
Sofia Richie a passeggio per New York con strascico spazza marciapede

Sofia Richie con addetta allo strascico
Sofia Richie con addetta allo strascico







All’asta i gioielli della ex olimpionica

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Dall’oro olimpico all’oro dei gioielli: vanno all’asta da Bonhams quelli della ex campionessa Katherine Domyan ♦︎

L’oro attira altro oro. Non è un effetto magnetico (infatti l’oro non si comporta come il ferro), ma un principio generale. Katherine Domyan, due volte medaglia d’oro nei giochi olimpici per l’Ungheria, nella sua vita si è affezionata a un altro tipo di oro, quello dei gioielli. E ora Bonhams, a New York, il 21 settembre mette all’asta la collezione della ex atleta, scomparsa nell’ottobre 2017.

Collana di diamanti di Harry Winston, 1984
Collana di diamanti di Harry Winston, 1984

Una storia avventurosa quella di Katherine Domyan.

Nel 1952 a Helsinski e nel 1956 a Melbourne ha vinto la medaglia d’oro dei 10 stile libero. Nel frattempo a Budapest scoppiava la rivolta contro il regime comunista. L’atleta ha quindi deciso di scappare in Occidente, assieme ad altri 42 ungheresi che gareggiavano in Australia. Dopo qualche tempo, Domyan è riuscita a trasferirsi negli Usa, dove ha sposato un altro campione olimpico ungherese, Arpad Domyan. I due hanno poi fondato una società immobiliare e conquistato un solido patrimonio. Tra cui, appunto, gioielli di alta qualità, come un anello con rubino Art Déco, un braccialetto con diamanti di Van Cleef e Arpels, 36 gioielli di David Webb, tra cui un braccialetto in cristallo di rocca e una collana di smeraldi e diamanti, oltre a pezzi firmati Harry Winston, con un anello con diamante taglio smeraldo 23.13 carati e una collana con frange di diamanti da 86,30 carati. La stima per la collezione è tra 2,1 milioni e 3,2 milioni  dollari. Federico Graglia





Anello con rubino e diamanti di David Webb
Anello con rubino e diamanti di David Webb

Anello in oro, platino e diamanti di David Webb
Anello in oro, platino e diamanti di David Webb
Parure con ametista, smalto e diamanti di David Webb
Parure con ametista, smalto e diamanti di David Webb
Bracciale Art Déco con diamanti e smeraldi. Cartier, 1925
Bracciale Art Déco con diamanti e smeraldi. Cartier, 1925
Bracciale Art Déco con diamanti e rubini di Van Cleef & Arpels, 1940
Bracciale Art Déco con diamanti e rubini di Van Cleef & Arpels, 1940
Bracciale zebra con diamanti, rubini e smalto di David Webb
Bracciale zebra con diamanti, rubini e smalto di David Webb

Collana Comète con diamanti di Chanel, 1995
Collana Comète con diamanti di Chanel, 1995







Roberto Coin in guerra sulla giada nera





Controversia legale a New York tra Roberto Coin e un dealer americano, Joseph Goldstein sulla giada nera♦︎

La storia è piuttosto curiosa. Da una parte un grande e stimato brand italiano, Roberto Coin. Dall’altra, un importatore di giada, Joseph Goldstein. Giada nera, per la precisione. Al centro, chiamata a dare un giudizio, la Corte distrettuale di New York. La diatriba nasce sulla liceità dell’utilizzo della pietra. O, meglio, sulla definizione di giada nera. Secondo Roberto Coin (ma la società non rilascia dichiarazioni), quella utilizzata per alcuni gioielli della Maison veneta è a pieno titolo giada nera e il comportamento dell’azienda è pienamente corretto, come conferma la descrizione dei gioielli nelle informazioni di vendita. Secondo Goldstein, invece, solo la pietra certificata da un ente cinese, Ngtc, può essere davvero considerata il minerale puro, quello con patente ufficiale.

A supporto della sua tesi l’importatore della pietra, che definisce una “solida alternativa ai diamanti neri”, ha spedito ai giudici di New York un corposo atto d’accusa.

Ma la realtà è che si tratta solo di una mossa difensiva, dato che ad assumere per primi le vie legali nei confronti del dealer americano sono stati proprio gli avvocati di Roberto Coin.

Saranno in grado i magistrati della Corte distrettuale di cogliere il nocciolo del problema? Riusciranno, con l’aiuto di esperti gemmologi, a giudicare la liceità dell’utilizzo della gemma nera? La pietra della discordia non è una questione di poco conto, dato che la campagna di Goldstein nei confronti di Roberto Coin rischia di procurare un danno d’immagine (ed economico) al brand italiano, molto quotato sul mercato Usa. E, si sa, le parole sono pesanti come pietre.





Roberto Coin, anello  in oro rosa, diamanti e giada nera
Roberto Coin, anello in oro rosa, diamanti e giada nera

Roberto Coin, orecchini opendenti in oro rosa, diamanti e giada nera
Roberto Coin, orecchini opendenti in oro rosa, diamanti e giada nera
a coin PENDANT WITH BLACK JADE AGATE AND DIAMONDS
Roberto Coin, pendente in oro rosa, diamanti e giada nera e verde
Roberto Coin, bracciale in oro rosa, diamanti e giada nera
Roberto Coin, bracciale in oro rosa, diamanti e giada nera

Roberto Coin, anello in oro rosa, diamanti e giada nera
Roberto Coin, anello in oro rosa, diamanti e giada nera





Tiffany chiusa per ristrutturazione





Tiffany chiude. Ma niente paura: il negozio sulla Quinta Strada del brand più famoso del mondo fa una pausa perché si ristruttura ♦︎

Il negozio di gioielli più famoso del mondo si trova a New York: è quello di Tiffany. Oltre a essere il punto vendita-bandiera del più grande gruppo di gioielleria, la grande boutique di Tiffany è anche un mito. Buona parte del merito va assegnato a una fortunata combinazione che ha portato Tiffany nel titolo di uno dei più famosi film. La gioielleria su Fifth Avenue è quella ammirata da Audrey Hepburn, con un tubino nero di Givenchy, nell’edizione cinematografica del romanzo di Truman Capote, Colazione da Tiffany.

Se anche voi siete passate davanti alle vetrine tra 57th Street e Fifth Avenue di New Yoirk, oppure avete programmato di andarci, sappiate che il negozio chiude i battenti. Non è, però, una chiusura definitiva, ma solo una pausa piuttosto lunga, tre anni, in vista di una radicale ristrutturazione.

Tiffany, New York
Tiffany, New York

I lavori di rinnovamento cominceranno nel 2019 per concludersi alla fine del 2021.

Il costo dell’operazione è stato calcolato in 250 milioni di dollari. Una montagna di soldi, che cambierà volto del negozio aperto nel 1940. A decidere l’operazione è stato il nuovo amministratore delegato, l’italiano Alessandro Bogliolo. A lui, non a caso, è stata affidato il delicato compito di rinnovare l’azienda. E i dati delle vendite sembrano dargli ragione. Il negozio sulla Quinta Strada, ha spiegato Bogliolo, è sempre stato sinonimo di innovazione: per esempio, è stato uno dei primi al mondo con l’aria condizionata.

Quel negozio di Tiffany è stato inaugurato il 21 ottobre 1940, ai piedi di un edificio di granito e pietra calcarea, con influenze Art Déco e porte in acciaio. È sorvegliato da una statua in bronzo alta circa 3 metri che raffigura Atlante, gigante della mitologia che in questo caso porta sulle spalle un orologio invece del mondo. È stato anche il primo orologio pubblico di New York. Ora chiude. E chi vuole acquistare i gioielli Tiffany? Gioielli, vasellame e argenti di Tiffany si trasferiranno durante i lavori negli adiacenti locali dell’ex Niketown.





Alessandro Bogliolo, ceo di Tiffany
Alessandro Bogliolo, ceo di Tiffany

Audrey Hepburn in «Colazione da Tiffany»
Audrey Hepburn in «Colazione da Tiffany», davanti alle vetrine del negozio di New York
Audrey Hepburn in «Colazione da Tiffany»
Audrey Hepburn in «Colazione da Tiffany»
Tiffany, New York
Tiffany, New York
Interno di Tiffany a New York
Interno di Tiffany a New York

Il classico anello in oro bianco e tre diamanti di Tiffany & co.
Il classico anello in oro bianco e tre diamanti di Tiffany & co.







Ippolita torna di Ippolita





Ippolita si compra Ippolita. A New York Ippolita Rostagno torna alla guida del marchio che ha fondato nel 1999. Ecco le novità autunno-inverno ♦︎

Ippolita è tornata a essere Ippolita. Più precisamente: la designer italiana Ippolita Rostagno, fondatrice a New York della Maison che porta il suo nome, è tornata alla guida dell’azienda. Ippolita Rostagno, infatti, ha acquisito una quota di maggioranza del marchio e ricopre il ruolo di chief creative officer oltre che di Ceo. In sostanza, Ippolita si è ricomprata il marchio che aveva fondato e poi ceduto nel 2007 al fondo di private equity Castanea Partners.

Ippolita Rostagno ha lanciato la sua linea di gioielli nel 1999. La filosofia del marchio è quella di creare gioielli indossabili in qualunque occasione, per una donna attiva nella società. Tra l’altro, Ippolita Rostagno nel 2015, ha lanciato un sito di e-commerce per decorazioni domestiche difficili da trovare e centrate sull’artigianato di lusso chiamato Artemest. Con il passaggio di proprietà Ippolita ha anche rivoluzionato il management della Maison. Quello che non cambia, invece, è lo stile dei gioielli, come testimoniano anche gli ultimi arrivi progettati per l’autunno-inverno 2018. Cosimo Muzzano





Bracciale in oro con Anello con pietre a grappolo
Bracciale in oro con Anello con pietre a grappolo

Bracciale in oro con pietre di colore
Bracciale in oro con pietre di colore
Collana Sofia in oro e pietre
Collana Sofia in oro e pietre
Orecchini in oro con pietre a grappolo
Orecchini in oro con pietre a grappolo
Orecchini in argento con pietre e madreperla
Orecchini in argento con pietre e madreperla
Bracciale ritorto in oro 18 carati
Bracciale ritorto in oro 18 carati
Anello ritorto in oro 18 carati
Anello ritorto in oro 18 carati

Orecchini ritorti in oro 18 carati
Orecchini ritorti in oro 18 carati







Tiffany come Apple

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Tiffany inaugura a Londra un negozio in stile Apple. È una svolta per il marchio Usa? ♦︎

Tiffany come Apple? Il paragone è, ovviamente, azzardato. Eppure la grande Maison americana è intenzionata a percorrere una nuova strada e ad aprire un think different con i Millenials. O, almeno ci prova. La novità è un nuovo store che nel cuore di Londra, a James Street, si propone come qualcosa di nuovo per il mondo della gioielleria. Secondo Tiffany, il negozio, attivo a partire da luglio, si presenta come un luogo dove creare e giocare. Insomma, un approccio interattivo con i clienti. Una strada percorsa da Apple, in ambito tecnologico, con i suoi Store dove sperimentare i prodotti dell’azienda fondata da Steve Jobs. In questo caso, invece, l’innovazione avrà il marchio di Alessandro Bogliolo, dall’estate 2017 ceo di Tiffany.

Secondo gli esperti di marketing, il principale problema della Maison, infatti, sarebbe proprio quello del rapporto con il pubblico più giovane, che subisce meno il fascino dello storico marchio. Che sia vero o no, l’esperimento londinese potrebbe aprire una nuova strada, dato che lo spazio inviterà i visitatori a esplorare, personalizzare, creare un proprio stile. Insomma, una gioielleria più informale, che non intimorisce.

La boutique comprenderà anche le confezioni Tiffany Blue con gli accessori Everyday Objects del marchio, la personalizzazione #MakeItTiffany e un distributore automatico di fragranze. Lo store sarà promosso anche con eventi, sessioni di stile, performance, installazioni e animazioni. Federico Graglia





Insegna di Tiffany a Londra
Insegna di Tiffany a Londra

Alessandro Bogliolo, ceo di Tiffany
Alessandro Bogliolo, ceo di Tiffany
Tiffany, Fifth Avenue, New York, in occasione del lancio della collezione Paper Flowers
Tiffany, Fifth Avenue, New York, in occasione del lancio della collezione Paper Flowers
Audrey Hepburn in «Colazione da Tiffany»
Audrey Hepburn in «Colazione da Tiffany»
Anello aperto della collezione Tiffany Paper Flowers
Anello aperto della collezione Tiffany Paper Flowers
Orecchini con diamanti bianchi e tanzaniti
Orecchini con diamanti bianchi e tanzaniti

Apple Store a New York
Apple Store a New York







Chaumet vince con Fred Leighton

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Fred Leighton in bianco e nero all’asta di Sotheby’s: una collana di Chaumet vince l’asta della collezione ♦︎

Fred Leighton, a New York, è un’autorità da oltre 40 anni per chi vuole acquistare o vendere un pezzo raro di epoca georgiana, vittoriana, edoardiana, Art Nouveau, Art Deco, Retro o contemporanea. Ma il fondatore, scomparso nel 2017, non solo si è occupato di scegliere acquirenti e venditori di pezzi eccezionali: egli stesso aveva collezionato pezzi di tutti i tipi. E la collezione personale di Fred Leighton è stata messa all’asta da Sotheby’s a New York. La vendita ha totalizzato 2,8 milioni mercoledì 19 aprile. Non c’erano solo gioielli, ma anche mobili e pezzi di arte decorativa dal XVII al XX secolo, con rappresentati un po’ tutti i generi dai pezzi di epoca vittoriana all’art déco. Il più apprezzato, per esempio, è stato un orologio da tavolo di Cartier in oro, turchese e diamanti (275.000 dollari). E i gioielli? Il pezzo re della giornata è stato una composizione bracciale-collana di Chaumet del 1930, con diamanti vecchio taglio, singolo e baguette, venduta per 112.500 dollari. Buon risultato anche per una collana Marchak del 1950 circa, composta da intrecci di fili d’oro con diamanti baguette e rubini intagliati a motivi floreali, con perle di rubino e diamanti tondi e baguette. È stata battuta per 100.000 dollari.

Da segnalare, però, che non tutti i pezzi hanno trovato un acquirente. Sono rimasti nel martello del battitore, tra l’altro, pezzi come una collana di Cartier del 1945 con un citrino e diamanti, una collana di diamanti Raymond Templier del 1950, una spilla a forma di arco di Cartier del 1910. Federico Graglia





Anello con smeraldo e diamante a pera incastonato
Anello con smeraldo e diamante a pera incastonato

Collana con fili d'oro intrecciati e rubini di Marchak
Collana con fili d’oro intrecciati e rubini di Marchak
Collana-bracciale in oro bianco e diamanti di Chaumet
Collana-bracciale in oro bianco e diamanti di Chaumet
Spilla clip di Cartier in oro bianco e diamanti
Spilla clip di Cartier in oro bianco e diamanti
Collana di diamanti di Raymond Templier
Collana di diamanti di Raymond Templier

Collana-spilla di Cartier in oro, citrino e diamanti
Collana-spilla di Cartier in oro, citrino e diamanti







Bonhams celebra David Webb

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Rubini, zaffiri, diamanti e 16 pezzi di David Webb all’asta di Bonhams a New York ♦︎

Anche se non avete i soldi necessari per acquistare i magnifici gioielli delle magnifiche aste che si tengono nelle capitali della ricchezza, prime tra tutte Ginevra, Londra, Hong Kong e New York, andare a curiosare nei cataloghi può essere piacevole. Non solo si scoprono gioielli eccezionali, veri capolavori per il valore stimato, ma anche per la qualità artistica.

Anche l’asta programmata da Bonhams a New York per il 17 aprile 2018 (133 lotti) non fa mancare in catalogo pezzi interessanti. Un anello solitaire con diamante di prima qualità, taglio brillante, da 10,01 carati è il pezzo più pregiato, con una stima di 500.000-700.000 dollari. Ma, se non siete degli appassionati di diamanti o degli investitori che vogliono chiudere l’anello in cassaforte, non è il pezzo più piacevole da osservare. Meglio, per esempio, il bracciale in stile Art Déco con rubini e diamanti di Cartier, datato circa 1935. Ha rubini a contrasto con diamanti bianchi, in sette fila, intervallate da barrette di diamanti tagliate a baguette, con altri diamanti vecchio taglio. I rubini sono di origine birmana e non scaldati. Con rubini (50) è composta anche una collana di Bulgari, con pietre a forma ovale graduate, il più grande del peso di circa 2,15 carati, alternati a diamanti tondi taglio brillante arrotondati. I rubini sono di origine birmana (Myanmar). In catalogo c’è, inoltre, un anello di rubini e diamanti di Mermod & Jaccard.

I rubini sono la pietra di moda al momento, ma gli zaffiri non tramontano mai. All’asta di Bonhams, per esempio, un anello con zaffiro del Kashmir da 9,85 carati e diamanti è stimato 80.000-120.000 dollari, mentre una collana pendente con zaffiro dello Sri Lanka da 40,07 carati e diamanti sale a 280.000- 320.000.

I gioielli David Webb

Uno dei motivi di interesse dell’asta sono anche i 16 pezzi firmati David Webb. Il designer americano era famoso per i suoi grandi e audaci gioielli, in cui ha utilizzato anche materiali come conchiglie esotiche, cristallo di rocca scolpito, smalto e corallo. La collezione che Bonhams offrirà include un braccialetto con diamanti a testa di volpe, diamanti, smeraldi, rubini e smalti: un esempio perfetto dell’amore di Webb per i gioielli a forma di animali, realizzati con smalti, diamanti, smeraldi e rubini. Federico Graglia




Anello con zaffiro del Kashmir da 9,85 carati e diamanti
Anello con zaffiro del Kashmir da 9,85 carati e diamanti
Bulgari, bracciale in oro giallo e smalto
Bulgari, bracciale in oro giallo e smalto
Bulgari, collana con diamanti e 50 rubini
Bulgari, collana con diamanti e 50 rubini
David Webb, collana con ametiste e corallo
David Webb, collana con ametiste e corallo
David Webb, bracciale con smeraldi, rubini e smalto a forma di volpe
David Webb, bracciale con smeraldi, rubini e smalto a forma di volpe
Bracciale di Cartier, 1935, rubini e diamanti
Bracciale di Cartier, 1935, rubini e diamanti
Pendente con zaffiro dello Sri Lanka di oltre 40 carati
Pendente con zaffiro dello Sri Lanka di oltre 40 carati

Anello con diamante solitaire da oltre 10 carati
Anello con diamante solitaire da oltre 10 carati







I gioielli del Tefaf di maggio




Suzanne Belperron e Taffin protagonisti dell’edizione Spring di Tefaf a New York ♦︎ 

Fondata in tempi abbastanza recenti, il 1988, Tefaf è considerata la principale organizzazione mondiale di arte, antiquariato e design. È una fiera di alto livello, con pezzi eccezionali. Anche di gioielleria. Ma, nel tempo, Tefaf si è moltiplicata per tre: a Maastricht copre 7000 anni di storia dell’arte; New York Spring è incentrata sull’arte e sul design moderno e contemporaneo e New York Fall copre l’arte decorativa e raffinata dall’antichità al 1920. In una certa misura, i gioielli non mancano mai in nessuna di queste manifestazioni, anche se la maggior quantità di pezzi si può trovare all’appuntamento di Maastricht, a marzo.

Ora, invece, è la volta di New York (4-8 maggio 2018). Anche in questo caso non mancano i pezzi interessanti. Con due autori, in particolare: Suzanne Belperon e James Claude Taffin de Givenchy, fondatore del marchio Taffin. Della prima il catalogo prevede pezzi con una colla a forma di colletto in oro, di 40 centimetri, del 1940, ma anche un anello geometrico in argento ed ematite degli anni Trenta, o un paio di orecchini a clip con perle, platino e diamanti. Di Taffin, un anello in oro rosa con granato e ceramica, una spilla con spessartite a cabochon e due orecchini con diamanti brown, ceramica e oro rosa. Insomma, tra tanti quadri, sculture e mobili d’epoca non mancano i gioielli da vedere. Federico Graglia




Bracciale art déco  con corallo, onice e madreperla
Bracciale art déco con corallo, onice e madreperla
Suzanne Belperron, collana in oro e diamanti, circa 1940
Suzanne Belperron, collana in oro e diamanti, circa 1940
Suzanne Belperron, orecchini in platino con perle e diamanti, anni Cinquanta
Suzanne Belperron, orecchini in platino con perle e diamanti, anni Cinquanta
Reza, anello Swing, in oro giallo e bianco con diamanti
Reza, anello Swing, in oro giallo e bianco con diamanti
Taffin, orecchini asimmetrici con diamanti brown, ceramica e oro rosa
Taffin, orecchini asimmetrici con diamanti brown, ceramica e oro rosa
Taffin, spilla con spessartite cabochon, zaffiri birmani, argento ossidato, oro bianco e rosa
Taffin, spilla con spessartite cabochon, zaffiri birmani, argento ossidato, oro bianco e rosa
Taffin, anello in oro rosa con ceramica bianca e granato Malaya
Taffin, anello in oro rosa con ceramica bianca e granato Malaya
Suzanne Belperron, anello geometrico in argento e ematite, anni Trenta
Suzanne Belperron, anello geometrico in argento e ematite, anni Trenta
Cartier, collana revival antico Egitto. Realizzata con una placca di lapislazzuli scolpita, turchesi a forma di navette, all'interno di una cornice di diamanti a taglio circolare e smeraldi con taglio a calibro, diamanti
Cartier, collana revival antico Egitto. Realizzata con una placca di lapislazzuli scolpita, turchesi a forma di navette, all’interno di una cornice di diamanti a taglio circolare e smeraldi con taglio a calibro, diamanti

Collana di perle naturali grigie e diamanti
Collana di perle naturali grigie e diamanti







Jar e un diamante rosa le star da Christie’s

Un diamante rosa e un anello di Jar sono le star dell’asta di Magnificent Jewels di Christie’s a New York ♦︎

La primavera torna a essere rosa, come i fiori di pesco e come il diamante che Christie’s mette in vendita all’asta di Magnificent Jewels in programma a New York il 17 aprile. Il diamante è montato su un anello in platino e oro rosa. Si tratta di una pietra da 8,42 carati, fancy rosa intenso taglio brillante, ma «modificato rettangolare», chiarezza VVS1 e «potenzialmente internamente impeccabile». Ai lati la pietra ha altri due diamanti baguette. L’anello è valutato tra 4 e 6 milioni di dollari.

Ma, naturalmente, l’asta ha in catalogo altri pezzi interessanti di Maison come Boucheron, Bulgari, Cartier, David Webb, Harry Winston, Tiffany & Co. Da notare che non è necessario essere milionari per partecipare (anche online) all’acquisto: i prezzi partono da 4000 dollari. Tra i pezzi più quotati ci sono gioielli classici, come una collana di diamanti e smeraldi di Van Cleef & Arpels (stima fino a 1,25 milioni di dollari), o anelli con diamanti di grande caratura.

Due rari Jar

Ma si trovano anche gioielli rari e ambiti dai collezionisti, come due pezzi firmati Jar, designer che ha fans in tutto il mondo. Se non lo conoscete, sappiate che Jar rappresenta le iniziali di Joel Arthur Rosenthal, nato nel 1943 a New York in una famiglia di modeste possibilità. Si è laureato ad Harvard nel 1966, e poi si è trasferito a Parigi. Prima di entrare nell’Olimpo della gioielleria, ha lavorato come sceneggiatore. Ha affinato le sue capacità con Bulgari a New York, e poi è tornato a Parigi dove ha aperto una boutique in Place Vendôme con il suo socio e compagno, Pierre Jeannet. I suoi rari pezzi sono accolti quasi come un avvenimento. In questo caso, i gioielli all’asta di Christie’s andranno a beneficio del Fondo Art for Justice, che ha l’obiettivo di riformare il sistema giudiziario negli Stati Uniti.

I gioielli di Jar all’asta sono, quindi, una spilla in stile Moghul, creata nel 1999, in argento e oro 18 carati. È formata da una specie di cupola stilizzata con un pavé di ametiste che circondano uno zaffiro con taglio a cuscino da 14,77 carati. Il pendente ha un bordo di diamanti e una nappa di perle naturali. Non solo: il retro è un pavé di diamanti. Collana e pendente sono valutati fino a 300.000 dollari. Il secondo pezzo è, apparentemente, più tradizionale: un anello. In realtà il diamante ovale da 22,76 carati, colore D e purezza VVS1, è sospeso in una sottile montatura a filo con un micro pavé su platino. In questo caso la stima massima è di 3,5 milioni. Federico Graglia

Anello con diamante ovale da 22,76 carati, colore D e purezza VVS1 di Jar
Anello con diamante ovale da 22,76 carati, colore D e purezza VVS1 di Jar
Collana con pendente Moghul, datata 1999, in argento e oro 18 carati, ametiste, diamanti e perle di Jar
Collana con pendente Moghul, datata 1999, in argento e oro 18 carati, ametiste, diamanti e perle di Jar
Anello con diamante rosa di 8,42 carati, fancy rosa intenso, taglio brillante, ma «modificato rettangolare», chiarezza VVS1. AI lati due diamanti baguette
Anello con diamante rosa di 8,42 carati, fancy rosa intenso, taglio brillante, ma «modificato rettangolare», chiarezza VVS1. AI lati due diamanti baguette
Anello con due diamanti, fancy vivid blue e bianco taglio pera, circa 2 carati l'uno, con diamanti baguette ai lati, montati su platino
Anello con due diamanti, fancy vivid blue e bianco taglio pera, circa 2 carati l’uno, con diamanti baguette ai lati, montati su platino
Anello con un diamante fancy intense yellow di 40,57 carati
Anello con un diamante fancy intense yellow di 40,57 carati
Suite di due pezzi separabili firmati David Webb, perle e smalto, 1965
Suite di due pezzi separabili firmati David Webb, perle e smalto, 1965
Bracciale art déco con rubini e diamanti di Van Cleef & Arpels
Bracciale art déco con rubini e diamanti di Van Cleef & Arpels
Il bracciale art déco con rubini e diamanti di Van Cleef & Arpels chiuso
Il bracciale art déco con rubini e diamanti di Van Cleef & Arpels chiuso
Collana di smeraldi e diamanti di Van Cleef & Arpels
Collana di smeraldi e diamanti di Van Cleef & Arpels

Sara Greco, dal Salento a New York

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I gioielli naturali di Sara Greco, dal Salento al Diamond District di New York ♦︎

A New York cresce un ulivo. È una pianta del Salento, area della Puglia (Italy) famosa per i suoi alberi di ulivo centenari. A far crescere la pianta, ma idealmente, è Sara Greco. La designer fa parte della categoria «ho iniziato da bambina». Racconta, infatti, di aver chiesto ai genitori di regalarle un saldatore per oreficeria quando lei aveva 12 anni. Ha poi studiato oreficeria a Lecce, la città capoluogo del Salento e poi il Tarì Design School vicino a Caserta. Poi, la svolta della vita. Dopo una visita a New York come turista, ci è tornata ma questa volta per lavorare in un’azienda orafa nel Diamond District della Grande Mela, dove sono attive circa 2600 imprese grandi e piccole che ruotano attorno al mondo della gioielleria.

Devono essere piaciute le competenze di Sara Greco, perché l’azienda l’ha poi aiutata a ottenere il visto 01, quello riservato a persone di straordinaria abilità, tra i più difficili da ottenere negli Stati Uniti.

Poi, Sara Greco ha messo a frutto la sua creatività unita all’abilità tecnica per creare il proprio marchio di gioielleria. Ma senza dimenticare la terra degli ulivi da cui proviene. Le sue collezioni sono infatti ispirate alle sue radici culturali oltre che alla natura. Per esempio, utilizza in prevalenza cristalli grezzi, con la forma naturale. I suoi gioielli mostrano il profondo legame con le origini fino dal nome, per esempio con le collezioni Terra degli Ulivi e l’ultima, Terra Madre. E perfino le immagini dei gioielli sono state scattate da fotografi del Salento, come Dario Patrocinio. D’altra parte, le radici sono la parte più grande degli alberi. Lavinia Andorno




Bracciale e orecchini in argento e quarzo fumé
Bracciale e orecchini in argento e quarzo fumé
Ciondolo in quarzo citrino e argento cesellato
Ciondolo in quarzo citrino e argento cesellato
Ciondolo e orecchino in argento cesellato e cristallo di rocca
Ciondolo e orecchino in argento cesellato e cristallo di rocca
Collana con cristalli di epidote
Collana con cristalli di epidote
Ciondolo della collezione Terra Madre
Ciondolo della collezione Terra Madre
Collana della collezione Terra degli Ulivi con mica e tormalina nera
Collana della collezione Terra degli Ulivi con mica e tormalina nera






Nigaam, Gemco e i suoi fratelli



La grande corsa di Gemco Designs, con il trionfo delle pietre tra Oriente e Occidente. Ecco le novità presentate a VicenzaOro con il marchio Nigaam: The Stella Collection e Cascade Collection, con diamanti taglio briolette 

Da Jaipur, capitale indiana dei gioielli, fino a Hong Kong e New York. Non stupisce che i gioielli di Gemco Designs siano un piacevole ibrido delle due culture, orientale e occidentale. Fondata nel 1970 dai fratelli Gaurav, Pravesh e Prateek Nigam come azienda attiva nel commercio di pietre preziose, Gemco si è così conquistata una solida fama. Nel 2012 è avvenuta la consacrazione, con il lancio del marchio di lusso Nigaam, trascurando il mercato meno redditizio dei gioielli in argento (che però sono ancora in catalogo). Sono, ovviamente, gioielli in cui brilla una grande quantità di pietre preziose, spesso tagliate nel modo tradizionale indiano, un po’ meno precise e sfaccettate di quanto si vede ad Anversa. Ma l’effetto c’è. Nei gioielli di fascia alta si legge l’antica tradizione indiana, ma anche quella delle icone bizantine, dei tappeti islamici e perfino dell’artigianato cinese. I suoi gioielli si trovano ora in una sessantina di negozi tra oriente, soprattutto in Cina, e Stati Uniti, ma è in arrivo anche una piattaforma per la vendita online. Cosimo Muzzano





Nigaam, Stella collection, anello con diamanti e zaffiri rosa
Nigaam, Stella collection, anello con diamanti e zaffiri rosa

Collana con diamanti e orecchini della Cascade collection, con diamanti e smeraldi
Collana con diamanti e orecchini della Cascade collection, con diamanti e smeraldi
Cascade collection, collana e orecchini indossati
Cascade collection, collana e orecchini indossati
Nigaam, Cascade collection, collana e orecchini indossati
Nigaam, Cascade collection, collana e orecchini indossati
Nigaam, Stella collection, orecchini con diamanti e zaffiri rosa
Nigaam, Stella collection, orecchini con diamanti e zaffiri rosa

Nigaam, Stella collection, anelli con diamanti e zaffiri
Nigaam, Stella collection, anelli con diamanti e zaffiri

Anello in oro e rubini taglio baguette
Anello in oro e rubini taglio baguette

Il retro dell'anello in oro e rubini taglio baguette
Il retro dell’anello in oro e rubini taglio baguette
Anello in oro con diamanti taglio baguette
Anello in oro con diamanti taglio baguette
Anello in oro rosa e diamanti
Anello in oro rosa e diamanti
Anello in oro bianco e diamanti con diversi tagli
Anello in oro bianco e diamanti con diversi tagli
Anello con zaffiri e nappa
Anello con zaffiri e nappa
Orecchini chandelier in oro
Orecchini chandelier in oro
Anello in oro giallo e diamanti
Anello in oro giallo e diamanti
Orecchini chandelier in oro e rubini, con piccoli diamanti
Orecchini chandelier in oro e rubini, con piccoli diamanti
Anello in oro con zaffiri e diamanti
Anello in oro con zaffiri e diamanti

Orecchini pendenti con rubini e diamanti
Orecchini pendenti con rubini e diamanti







Alexandra Mor tra le designer top

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Alexandra Mor nell’Olimpo delle migliori designer del secolo. E con una missione nobile: salvare gli elefanti dal bracconaggio ♦︎

Quante brave designer sarebbero disposte a fare qualche sacrificio pur di entrare tra le selezionate di Women Jewellery Designers, prestigioso volume redatto dalla gemmologa e scrittrice Juliet Weir-de la Rochefoucauld? Alexandra Mor ci è riuscita, e senza sforzo.

Leggi anche: Inimitabile Alexandra Mor

Il volume, pubblicato dalla Acc Publishing di Londra, approfondisce l’influenza e il lavoro delle designer di gioielli di tutto il mondo nel corso del secolo scorso fino a oggi. Per quanto riguarda lo stile di Alexandra Mor, Juliet Weir-de La Rochefoucauld scrive: «I gioielli di Mor sono giovani e del momento. Sono intensamente personali. Portano nel ventunesimo secolo l’ideale americano di gioielli che possono essere trasformati per diverse occasioni. Si possono aggiungere semplici orecchini per creare elaborati orecchini chandelier, mescolando e abbinare una varietà di gocce di pietre preziose: un’idea che ha attraversato l’Oceano Atlantico dall’Europa del XVIII e XIX secolo. I suoi gioielli parlano di aggraziata semplicità e linee eleganti che si soffermano sulla mente, esigendo un’ammirazione esigente – classici pronti a perpetuare i ricordi per la generazione successiva». Insomma, un commento molto gratificante per la designer americana, che nel 2016 si è trasferita a Bali. Che non solo è capace di creare pezzi unici di alto livello, con pietre straordinarie e composizioni raffinate e originali. Alexandra Mor è anche capace di innovare e stupire, come quando abbina pietre preziose a semi di tagua. Cioè un legno esotico che è chiamato anche avorio vegetale. È un materiale ricavato dai semi di una palma, la Phytelephas macrocarpa, che cresce nella foresta pluviale del Sud America. Il frutto, una volta essiccato, ha consistenza, colore e aspetto molto simile all’avorio e può essere facilmente lavorato e tinto. La designer lo utilizza in abbinata con perle o quarzi: l’effetto è davvero sorprendente. E non è una scelta solo stilistica: la designer ha optato per i semi di tagua per non contribuire all’uccisione degli elefanti. Forse non lo sapete, ma ne viene abbattuto uno ogni 15 minuti dai bracconieri a caccia di zanne. Alessia Mongrando




Anello com topazio fumé da 0,55 carati su un seme di tagua lavorato
Anello com topazio fumé da 0,55 carati su un seme di tagua lavorato
Collana con perle barocche, semi di tagua, legno sawo, fiori di loto
Collana con perle barocche, semi di tagua, legno sawo, fiori di loto
Orecchini Dangling Snowflake con diamanti
Orecchini Dangling Snowflake con diamanti
«Women Jewellery Designers», libro di Juliet Weir-de la Rochefoucauld
«Women Jewellery Designers», libro di
Juliet Weir-de la Rochefoucauld
Orecchini a bottone con diamanti
Orecchini a bottone con diamanti
Orecchini a grappolo in platino e diamanti
Orecchini a grappolo in platino e diamanti
Anello con peridoto di 21,04 carati e 262 diamanti
Anello con peridoto di 21,04 carati e 262 diamanti
Anello con diamante fancy light yellow di 5,02 carati e diamanti taglio brillante bianchi
Anello con diamante fancy light yellow di 5,02 carati e diamanti taglio brillante bianchi
«Women Jewellery Designers», scritto da Juliet Weir-de La Rochefoucauld
«Women Jewellery Designers», scritto da Juliet Weir-de La Rochefoucauld






Nina Runsdorf, aria di New York



Gioielleria classica, ma moderna, firmata dalla newyorkese Nina Runsdorf ♦︎

Nina Runsdorf ha lanciato a New York la sua prima collezione nel 2005. Ma in realtà aveva già accumulato esperienza con il lavoro nel settore della gioielleria. Questa esperienza precedente le ha dato un vantaggio: conoscenza di pietre preziose, dei metalli, delle tecniche di lavorazione. Ma il primo contatto con i gioielli lo ha avuto, racconta, nella cucina della madre, dove aveva allestito un piccolo banco dedicato ai pezzi realizzati artigianalmente in casa. È quindi partita subito puntando in alto con il suo marchio, Nsr.

Oggi Nina, newyorkese di nascita che vive a Manhattan, è una delle più famose designer americane di gioielleria. Accanto alla linea di gioielli di fascia alta, ha inaugurato anche la collezione Silver Skin & Stone, per i più giovani, forse ispirandosi ai desideri delle sue due figlie. Il resto della gioielleria è, invece, destinato a un pubblico più esigente: un bracciale con zaffiri e diamanti, per esempio, costa 42.000 dollari. Cosimo Muzzano




Orecchini zon zaffiri, diamanti, smerladi
Orecchini zon zaffiri, diamanti, smerladi
Orecchini con smeraldi a goccia e diamanti
Orecchini con smeraldi a goccia e diamanti
Orecchini con opali di fuoco
Orecchini con opali di fuoco
Orecchini con zaffiri e diamanti
Orecchini con zaffiri e diamanti
Orecchini con nappe di perle e diamanti
Orecchini con nappe di perle e diamanti
Bracciali in oro giallo e diamanti
Bracciali in oro giallo e diamanti
Bracciale con diamanti e zaffiri. Prezzo: 42.000 dollari
Bracciale con diamanti e zaffiri. Prezzo: 42.000 dollari

Anello con zaffiro e diamanti
Anello con zaffiro e diamanti







Zsa Zsa Gabor all’asta con Bonhams



La collana di diamanti di Zsa Zsa Gabor all’asta di Bonhams a New York ♦︎

Zsa Zsa Gabor, scomparsa nel 2016, è stata una delle dive più famose del secolo scorso. La sua carriera, iniziata quando è stata eletta con Miss Ungheria nel 1936, è proseguita come attrice cinematografica. In oltre 50 anni di carriera ha lavorato in più di 60 film, con registi come Orson Welles, John Huston e Vincente Minnelli. Oltre a lasciare ricordi indelebili a una intera generazione (oltre che nei suoi nove mariti), ha lascito anche gioielli di pregio, una delle sue passioni. Per esempio, una collana di diamanti definita «over-the-top gorgeous» che sarà battuta all’asta il 4 dicembre a New York da Bonhams. Si tratta di una collana di diamanti rivière, con 45 brillanti rotondi per un totale di 66 carati. La collana è opera di Harry Winston, che l’ha creata nel 1964. Le collane rivière sono caratterizzate da pietre di grandezza diversa (leggi anche: Che cosa significano rivièere e tripla X). In questo caso i cinque diamanti centrali pesano 8,07, 6,34, 6,33, 5,35 e 4,88 carati. La loro qualità varia da F a I colore e sono VVS2 chiarezza. Il valore della collana è stimato tra 1,2 a 1,5 milioni di dollari. Ma qualche appassionato della grande attrice potrebbe far lievitare il prezzo.

Zsa Zsa Gabor era un’appassionata di gioielli. A lei è attribuita una frase che è diventata famosa: «Non ho mai odiato un uomo abbastanza da ridargli i suoi diamanti». Federico Graglia




La collana rivière appartenuta a Zsa Zsa Gabor
La collana rivière appartenuta a Zsa Zsa Gabor
La collana rivière appartenuta a Zsa Zsa Gabor. Stima: 1,2-1,5 milioni di dollari
La collana rivière appartenuta a Zsa Zsa Gabor. Stima: 1,2-1,5 milioni di dollari
Zsa Zsa Gabor con la collana di diamanti
Zsa Zsa Gabor con la collana di diamanti
Un'immagine d'epoca di Zsa Zsa Gabor
Un’immagine d’epoca di Zsa Zsa Gabor
Spilla Uccello su una roccia, citrino e diamanti, firmata da Jean Schlumberger per Tiffany & co
Spilla Uccello su una roccia, citrino e diamanti, firmata da Jean Schlumberger per Tiffany & co
Spilla in oro, platino e diamanti firmata David Webb
Spilla in oro, platino e diamanti firmata David Webb
Anello con diamante
Anello con diamante

Abello con zaffiro e diamanti
Abello con zaffiro e diamanti







I gioielli vintage di di 47th District



Volete scovare un gioiello vintage a New York? Provate con 47th Diamond District. Che vende anche su eBay, per esempio, una collana da 125.000 dollari ♦︎

Su eBay è possibile comprare l’ultimo modello di macchina fotografica, la collezione completa di National Geographic e, ora, anche una collana con diamante di 21 carati, zaffiri, rubini e tanzanite. Il tutto al modico prezzo di 125.000 dollari. Chi comprerà (o nel frattempo ha acquistato) quella collana, avrà fatto affari con 47th Diamond District, che tratta gioielli e, soprattutto, diamanti all’ingrosso e vintage. Ha sede a New York, nella zona che è contraddistinta dal nome. È stata fondata nel 1997 da Kedem Deletis, che dopo aver studiato informatica a Miami è diventato apprendista di un importatore di diamanti sudafricano. Con questa gavetta, Kedem ha imparato quello che bisogna imparare su qualità e taglio dei diamanti. Ha così fondato Science & Art Inc., successivamente diventata 47th Diamond District Corp. Spiega che ha imparato il mestiere di commerciante di gemme e, poi, di gioielli, sul campo, girando il mondo. Vanta anche una certa confidenza con pietre e gioielli di alto valore, come collane di diamanti da 100 carati, diamanti rosa da 10 carati, zaffiri, rubini, smeraldi… Oltre che su eBay, comunque vende i suoi gioielli anche in negozio, per chi non si fida a spendere migliaia di dollari o euro guardando semplicemente una fotografia. Margherita Donato





Bracciale in oro e diamanti per 2,40 carati
Bracciale in oro e diamanti per 2,40 carati

Anello del periodo Edoardiano con diamante  da 2,5 carati taglio old-mine
Anello del periodo Edoardiano con diamante da 2,5 carati taglio old-mine
Collana con diamante da 21 carati, zaffiri, runini e tanzaniti in vendita su eBay
Collana con diamante da 21 carati, zaffiri, runini e tanzaniti in vendita su eBay
Pendente con tormalina verde da 7 carati
Pendente con tormalina verde da 7 carati
Pendente con kunzite da 30 carati
Pendente con kunzite da 30 carati
Orecchini burgundy in oro e smalto rosso
Orecchini burgundy in oro e smalto rosso
Anello di David Web in oro e giada. In vendita per 52.000 dollari su eBay
Anello di David Web in oro e giada. In vendita per 52.000 dollari su eBay

Anello con diamanti rose-cut, smeraldo e zaffiri rosa
Anello con diamanti rose-cut, smeraldo e zaffiri rosa







A New York con de Grisogono

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La nuova boutique de Grisogono su Madison Avenue a New York ♦︎

Tra il Lago di Ginevra e il fiume Hudson c’è di mezzo l’Oceano Atlantico. Ora tra i due specchi d’acqua c’è un ponte: la Maison de Grisogono. L’azienda di alta gioielleria fondata da Fawaz Gruosi, infatti, ha aperto una grande boutique su una superficie di 1.614 metri quadrati a Midtown Manhattan, per l’esattezza al numero 700 di Madison Avenue. L’arredamento degli interni gioca su due colori: il bianco e il viola, con qualche tocco di color oro. Legno, smalti e marmo di Carrara brillano sotto un lampadario in ottone di Hudson Furniture, in un ambiente che è stato progettato da David Collins Studio. Tra i gioielli della Maison sono esposti anche alcuni pezzi unici prodotti in esclusiva per il nuovo negozio di New York. Per esempio, c’è un anello con un diamante bianco tagliato a cuore, altri diamanti bianchi tagliati a marquise e smeraldi su oro bianco. Alessia Mongrando




Boutique di de Grisogono a New York, interno
Boutique di de Grisogono a New York, interno
Anello con diamante taglio a cuore, diamanti marquise e smeraldi su oro bianco
Anello con diamante taglio a cuore, diamanti marquise e smeraldi su oro bianco
Boutique di de Grisogono a New York, sala interna
Boutique di de Grisogono a New York, sala interna
Orecchini della collezione Melody of Diamonds di de Grisogono
Orecchini della collezione Melody of Diamonds di de Grisogono
Alta gioielleria, orecchini con diamanti
Alta gioielleria, orecchini con diamanti

Orecchini con smeraldi e diamanti
Orecchini con smeraldi e diamanti







Il più grande diamante al dito



Il più grande diamante taglio brillante su un anello in vendita da Sotheby’s ♦︎

L’asta del 5 dicembre a New York di Sotheby’s ha molti gioielli di grande interesse. Tra i tanti pezzi eccellenti dei Magnificent Jewels, spicca il più grande diamante rotondo mai venduto all’asta e montato su un anello. L’immagine diffusa da Sotheby’s è impressionante e, forse, fa pensare che difficilmente l’anello possa essere davvero indossato ed esibito in una occasione pubblica. Il diamante, taglio brillante, pesa 110.92 carati. La stima dell’anello è tra 4,2 e 6,2 milioni di dollari. La pietra che è stata classificata di colore L, con una chiarezza VS1 e un ottimo lucido, taglio e simmetria.

Ma non è l’unico pezzo forte dell’asta. È da segnalare un anello con un diamante vivid blue di 5,69 carati, che va in vendita con una stima da 12 milioni a 15 milioni di dollari. Di spicco anche un anello con grande rubino burmese da 15 carati proposto a una stima tra 2,5 e 3,5 milioni di di dollari, oppure un anello con un raro diamante rosa-arancio proposto a 1,8-2,2 milioni di dollari. Pezzi rari, per collezionisti o investitori che chiudono il gioiello in cassaforte. Preziosi, ma forse (molto forse) più indossabili in speciali occasioni sono un bracciale di Van Cleef & Arpels con diamanti e zaffiri valutato 1-1,5 milioni, lo smeraldo con diamanti, sempre della stessa Maison, e appartenuto a Elizabeth A. Keck, moglie di un petroliere americano: il gioiello è stimato 250-350.000 dollari. In una compagnia simile sembra quasi un saldo. Federico Graglia




Anello con diamante taglio brillante da 110,92 carati
Anello con diamante taglio brillante da 110,92 carati
Bracciale di Van Cleef & Arpels con diamanti e zaffiri
Bracciale di Van Cleef & Arpels con diamanti e zaffiri
Anello con smeraldo e diamanti appartenuto a Elizabeth A. Keck
Anello con smeraldo e diamanti appartenuto a Elizabeth A. Keck
Anello con diamante vivid blue da 5,69 carati
Anello con diamante vivid blue da 5,69 carati
Anello con diamante rosa-orange
Anello con diamante rosa-orange
Anello con diamante blu intenso e diamanti incolori
Anello con diamante blu intenso e diamanti incolori

Anello con rubino burmese da 15 carati
Anello con rubino burmese da 15 carati







Cartier al Tefaf



Cartier al Tefaf di New York, pezzi eccezionali con una storia straordinaria ♦︎

Al Tefaf edizione autunnale che è alla seconda edizione, a New York, il catalogo ha mostrato diversi pezzi di Cartier che valgono una particolare attenzione. Si tratta, infatti, di gioielli (più un box) che si distinguono per storia e qualità artistica. È il caso, per esempio, di un braccialetto che si ispira a due chimere, in corallo intagliato, con smeraldi cabochon rotondi e ovali e diamanti quadrati, rotondi e circolari, le cerniere con diamanti rotondi in oro giallo. Ognuno si apre nel senso opposto. Il gioiello ricorda la forma degli antichi bracciali con teste di animali rinvenuti dagli archeologi: erano utilizzati soprattutto dalle civiltà mediorientali e mediterranee, dall’Assiria alla Grecia. Il bracciale di Cartier è montato su platino e oro giallo. Ha anche una storia che vale la pena di raccontare.

La duchessa di Windsor

Nel 1923, Louis Cartier creò un fermaglio con una testa di chimera (testa di un leone, corpo di una capra e coda di drago) intagliata in corallo, con diamanti e smeraldi in oro e platino. È stata la prima chimera Art Déco: sarebbe diventato una forma iconica di Cartier. La chimera è anche un simbolo di longevità e successo. Cartier ha creato diversi braccialetti con la forma di chimera dal 1927 al 1929. Nel 1933 Jeanne Toussaint ha assunto la carica di direttore del reparto di gioielli di lusso. Alla fine degli anni Quaranta la figura della chimera è tornata alla ribalta quando la duchessa di Windsor ha acquistato un braccialetto corallo rosa molto simile a quello esposto al Tefaf. Jeanne Toussaint ha poi modernizzato il design con motivi decorativi di ispirazione indiana, e con diamanti e smeraldi. Federico Graglia




Bracciale di Cartier, oro, lacca nera, diamanti. Circa 1930
Bracciale di Cartier, oro, lacca nera, diamanti. Circa 1930
Bracciale di Cartier in corallo, smeraldi, diamanti, a forma di due chimere
Bracciale di Cartier in corallo, smeraldi, diamanti, a forma di due chimere
Bracciale di Cartier in stile indiano, oro e diamanti. Circa 1939
Bracciale di Cartier in stile indiano, oro e diamanti. Circa 1939
Collana di Suzanne Belperron, con pietre colorate stile Cartier
Collana di Suzanne Belperron, con pietre colorate stile Cartier

Box composto da pannelli fossili di Orthoceras, antico cefalopode simile al calamaro, cinghie di argento sterling lucido e piedini in argento. Circa 1925
Box composto da pannelli fossili di Orthoceras, antico cefalopode simile al calamaro, cinghie di argento sterling lucido e piedini in argento. Circa 1925







Meraviglie al Tefaf



Al Tefaf di New York le meraviglie della gioielleria di ieri e di oggi♦︎

Le cose che hanno successo si replicano. Per esempio, le fiere come il Tefaf, istituzione fondata nel 1988 a Maastricht, Olanda, e diventata in breve tempo la più quotata Fiera d’Arte e antiquariato in Europa. E, dall’anno scorso, anche in America, con l’edizione che si svolge in autunno a New York, in Park Avenue Armory. Il 2017 vede, quindi, la seconda prova del Tefaf in trasferta negli States (dal 28 ottobre al 1 novembre). Come per l’edizione di Maastricht, la maggior parte dei pezzi esposti riguarda opere d’arte, mobili antichi, arredamento d’epoca. Ma ci sono anche gioielli sia antichi che moderni, tutti di altissima qualità.

Per esempio, Siegelson presenta pezzi art déco di Cartier e firmati Suzanne Belperron. Ma, come per l’edizione europea, ci sono anche designer di oggi, come la tedesca Hemmerle, oppure il gioielliere-artista cinese Wallace Chan, che accanto a una progettazione di alta virtuosità tecnica, utilizza anche sistemi brevettati per lavorare con il titanio. Tra le opere esposte, per esempio, ci sono gli orecchini Meraviglie della Vita, che ricordano un fiore che fiorisce da un pino, con radici realizzate con diamanti briolette e smeraldi. Una luce verde brilla dal bulbo composto da tsavoriti su titanio viola, mentre zaffiri rosa collegano il gambo della pianta a un fiore di diamanti bianchi. Federico Graglia




Otto Jakob, orecchini in oro giallo parzialmente ossidato
Otto Jakob, orecchini in oro giallo parzialmente ossidato
Wallace Chan, orecchini in titanio con diamanti bianchi e gialli, tsavoriti, granati, smeraldi
Wallace Chan, orecchini in titanio con diamanti bianchi e gialli, tsavoriti, granati, smeraldi
Wallace Chan, anello in titanio con rubino a forma di esagono e zaffiri rosa
Wallace Chan, anello in titanio con rubino a forma di esagono e zaffiri rosa
Van Cleef & Arpels, spilla e orecchini in platino, diamanti e zaffiri
Van Cleef & Arpels, spilla e orecchini in platino, diamanti e zaffiri
Hemmerle, orecchini in oro bianco con argento e peridoti
Hemmerle, orecchini in oro bianco con argento e peridoti
Hemmerle, anello in bronzo e oro bianco con zaffiro gialli
Hemmerle, anello in bronzo e oro bianco con zaffiro gialli
Hemmerle, orecchini in bronzo e oro con zaffiri gialli
Hemmerle, orecchini in bronzo e oro con zaffiri gialli
Hemmerle, orecchini con giada, diamanti, argento, oro bianco
Hemmerle, orecchini con giada, diamanti, argento, oro bianco
Castellani, collana in oro, perle e rubini. Roma, 1880
Castellani, collana in oro, perle e rubini. Roma, 1880






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