Londra - Page 6

Van Cleef & Arpels a passo di danza

Sadler Wells ha presentato a Londra la prima mondiale di On the other side, terzo capitolo della trilogia Gems del ballerino e coreografo Benjamin Millepied. Che cosa c’entra questo con i gioielli? Semplice: l’evento ha avuto il supporto di Van Cleef & Arpels, che è famosa anche per le sue spille che raffigurano ballerine classiche. Creata da Benjamin Millepied con la sua compagnia L.A. Dance Project, la trilogia è ora completa, anche grazie alle musiche di Philip Glass. Alla trilogia hanno contribuito il designer Alessandro Sartori e l’artista americano Mark Bradford, che hanno firmato rispettivamente i costumi e le scene per il nuovo balletto. I precedenti capitoli sono stati rappresentati nel 2013 e nel 2014. La danza è un tema affrontato molte volte da Van Cleef & Arpels. Le prime spille della ballerina della Maison sono state create nel 1940 a New York, su richiesta di Louis Arpels, amante della danza classica e dell’opera. Le spille sono diventate presto molto ricercate dai collezionisti. Il nipote, Claude Arpels, era anche un grande amico di George Balanchine e con lui ha ideato uno dei balletti più famosi: Jewels, ispirato da smeraldi, rubini e diamanti. La prima rappresentazione si è tenuta a New York nel mese di aprile del 1967. Ora, con il supporto a questa trilogia, il connubio tra Van Cleef & Arpels e il balletto si rinnova. Rudy Serra

La clip Danseuse del 1944
La clip Danseuse del 1944
Gems. Photo di Morgan Lugo
Gems. Photo di Morgan Lugo
Clip Danseuse del 1945
Clip Danseuse del 1945
Prove di GemsIII. Photo di Morgan Lugo
Prove di GemsIII. Photo di Morgan Lugo

Wallace Chan a tutto volume

Lui è un’artista cinese prestato alla gioielleria. Lei una casa editrice italiana. Insieme hanno prodotto un libro sul lavoro di lui: Wallace Chan, che ci ha messo sette anni per cercare uno stile di fotografia perfetto per fermare in un’immagine i suoi elaborati pezzi unici. Il libro, Wallace Chan, Dream Light Water sarà per pochi come i suoi gioielli. È, infatti, un’edizione limitata, con le fotografie di 86 dei gioielli del più celebrato designer asiatico. E il libro esce proprio  nell’anno in cui Wallace Chan è diventato il primo artista cinese di gioielli a esporre il suo lavoro alla Tefaf, la prestigiosa fiera d’arte a Maastricht (Olanda). Nel caso siate a Londra il 27 giugno, tra l’altro, il maestro di Hong Kong ha programmato di presentare il volume al Victoria & Albert Museum (ma i posti sono limitati e bisogna procurarsi un biglietto per tempo). Il libro sarà presentato dalla esperta di gioielli Vivienne Becker. Ma, a parte l’evento mondano, può essere interessante sfogliare il volume che racchiude, oltre alle immagini, anche la filosofia dell’artista-gioielliere, che è guidato da una spiritualità Zen oltre che, naturalmente, dal suo senso estetico. E se siete fans di Chan, non avete una copia del libro e neppure riuscite a essere presenti al Victoria & Albert Museum, c’è un’altra occasione: la mostra di 40 delle sue creazioni di pezzi unici dal 30 giugno al 6 luglio, sempre a Londra.

Wallace Chan, Dream Light Water
Rizzoli, Aa.Vv. 246,99 euro (prezzo online)
Presentato a
Victoria & Albert Museum
Cromwell Road, Londra – SW7 2RL
www.vam.ac.uk/
19:00-20:45

Farfalla dal libro dedicato al designer
Farfalla dal libro dedicato al designer
Una delle celebri farfalle del maestro cinese
Una delle celebri farfalle del maestro cinese
Spilla con pietre preziose
Spilla a forma di fiore con pietre preziose
Immagine tratta dal libro Wallace Chan, Dream Light Water
Immagine tratta dal libro Wallace Chan, Dream Light Water
Wallace Chan nella foto di Simon Tung e Fung Tsang
Wallace Chan nella foto di Simon Tung e Fung Tsang
Il libro Wallace Chan, Dream Light Water
Il libro Wallace Chan, Dream Light Water
L'Inseguitore: si chiama così questa spilla con diamanti gialli e zaffiri rosa
L’Inseguitore: si chiama così questa spilla con diamanti gialli e zaffiri rosa

Dior variante Londra

Rosso, bianco e blu per l’apertura di una nuova boutique Dior a Londra in New Bond Street. Per celebrare l’evento la maison francese ha realizzato alcune varianti, in edizione limitata, dei pezzi più rappresentativi della collezione di alta gioielleria Archi Dior e scelto rubini, diamanti e zaffiri  per rendere omaggio  all’Union Jack. Ma i colori però sono anche quelli della bandiera francese, e infatti i toni di queste pietre preziose e le forme dei gioielli conservano perfettamente lo spirito della casa. Per esempio, l’anello Archi Dior Bar en Corolle, ispirato al disegno della famosa giacca Bar con la cintura stretta in vita e i bordi svolazzanti dell’abito Corolle, è in oro bianco con una di fascia di rubini o zaffiri di diverse dimensioni, mentre il metallo modellato come una plissettatura rende il pezzo sofisticato e per nulla tradizionale nonostante la monocromaticità. Milieu du Siecle originariamente concepito in oro rosa e diamanti incolori per riprendere le curve stratificate dell’abito da sera Junon, nella versione inglese i petali sono costellati da rubini rosso sangue e zaffiri rosa. Rivisitazione di una un’altra collezione famosa con gli orecchini e gli anelli Cygne che cingono delicatamente intensi zaffiri blu, spinelli viola o rubini. M.d.B.

Archi-Dior in edizione limitata: Milieu du Siècle, anello in oro rosa con rubini, zaffiri rosa e diamanti bianchi
Archi-Dior in edizione limitata: Milieu du Siècle, anello in oro rosa con rubini, zaffiri rosa e diamanti bianchi
Cygne, anello in oro bianco con zaffiri blu, diamanti bianchi e spinello viola
Cygne, anello in oro bianco con zaffiri blu, diamanti bianchi e spinello viola
Archi-Dior Bar en Corolle, anello in oro bianco con rubini e diamanti bianchi
Archi-Dior Bar en Corolle, anello in oro bianco con rubini e diamanti bianchi
Milieu du Siècle, orecchini in oro rosa con rubini, zaffiri rosa e diamanti bianchi
Milieu du Siècle, orecchini in oro rosa con rubini, zaffiri rosa e diamanti bianchi
Milieu du Siècle, anello in oro bianco con zaffiri, zaffiri di diversi toni di blu e diamanti bianchi
Milieu du Siècle, anello in oro bianco con zaffiri, zaffiri di diversi toni di blu e diamanti bianchi
Milieu du Siècle, bracciale in oro rosa con rubini, zaffiri rosa e diamanti bianchi
Milieu du Siècle, bracciale in oro rosa con rubini, zaffiri rosa e diamanti bianchi
Cygne, orecchini in oro bianco con zaffiri blu, diamanti bianchi e spinelli viola
Cygne, orecchini in oro bianco con zaffiri blu, diamanti bianchi e spinelli viola
Milieu du Siècle, bracciale in oro bianco con zaffiri, zaffiri di diversi toni di blu e diamanti bianchi
Milieu du Siècle, bracciale in oro bianco con zaffiri, zaffiri di diversi toni di blu e diamanti bianchi
La nuova boutique Dior in New Bond Street
La nuova boutique Dior in New Bond Street

Aste, Sotheby’s riapre le danze

Si riapre la stagione delle grandi aste di gioielli. A Londra, il 16 marzo, Sotheby’s mette in vendita gioielli Art Deco, pietre preziose, piccoli capolavori di oreficeria. La selezione di gioielli comprende pezzi che vanno dall’Ottocento ai giorni nostri. In media la stima oscilla da 1.000 a 60.000 sterline. Nessun diamante milionario, insomma, ma comunque gioielli firmati Van Cleef e Cartier, Raymond Yard e Marcus e Co. Le pietre, in ogni caso, non mancano: ci sono diamanti e gemme colorate, tra cui alcuni rubini birmani, smeraldi colombiani, e uno zaffiro del Kashmir. Il pezzo che ha la stima di partenza più alta è un bracciale di diamanti e zaffiri del 1930, valutato 60-80000 sterline. Segue una collana degli anni Trenta di diamanti e rubini, valutata 50-70000 sterline. Un diamante fancy yellow montato su un anello oscilla sui 45-65000 euro. Interessanti anche un pendente in diamanti e zaffiro del 1910 e la collana con un ciondolo intagliato pietra lunare di Janesich. Federico Graglia

Bracciale in diamanti e zaffiri, stimato 60-80000 sterline
Bracciale in diamanti e zaffiri, stimato 60-80000 sterline
Collana di diamanti e rubini (50-70000 sterline)
Collana di diamanti e rubini (50-70000 sterline)
Anello con diamante fancy yellow (45-65000 sterline)
Anello con diamante fancy yellow (45-65000 sterline)
Pendente intagliato con diamanti e pietra luna
Pendente intagliato con diamanti e pietra luna (7-10000 sterline)
Collana di zaffiri e diamanti del 1910 (20-30000 sterline)
Collana di zaffiri e diamanti del 1910 (20-30000 sterline)
Pendente zon zaffiri e diamanti del 1910 (30-40000 sterline)
Pendente zon zaffiri e diamanti del 1910 (30-40000 sterline)
Anello con grande zaffiro del 1930 (30-50000 sterline)
Anello con grande zaffiro del 1930 (30-50000 sterline)

A Londra i disegni dei capolavori

Se andate a Londra, non mancate di andare a vedere la mostra Master of design, organizzata da Sotheby’s in New Bond Street su alcuni dei più grandi disegni di gioielli. Ma i protagonista, una volta tanto, è il lavoro di preparazione per la realizzazione dei gioielli: in particolare, i disegni che raffigurano anelli, bracciali e orecchini prima della loro lavorazione nei laboratori di oreficeria. Da ammirare ci sono centinaia di disegni inediti delle più prestigiose Maison, come Cartier, Van Cleef & Arpels, Boucheron, Verdura, Rubin e Bolin. Il periodo è quello che va dal 1890 al 1960. Potrete vedere, per esempio, i disegni di pezzi storici, come i gioielli Tutti Frutti di Cartier o le creazioni di Van Cleef & Arpels del periodo Art Deco. Ci sono anche delle curiosità, come i progetti per gioielli creati su misura per clienti famosi, come i Vanderbilt o la principessa Marie Bonaparte, che hanno contribuito al progetto di gioielli che non sono stati commercializzati per il normale pubblico. Da non perdere. Federico Graglia

I maestri del design
Sotheby, Londra
34-35 New Bond Street, W1S 2RT
Metro: Oxford Circus
Orario: 9:30-04:30, tutti i giorni
Fino all’8 marzo

Cartier, disegno per una collana con ghirlanda
Cartier, disegno per una collana con ghirlanda
Van Cleef & Arpels, collana, 1930
Van Cleef & Arpels, collana, 1930
Decorazioni in stile egizio di Cartier
Decorazioni in stile egizio di Cartier
Spilla firmata Bolin, 1900
Spilla firmata Bolin, 1900
Spilla in stile piramide di Cartier
Spilla in stile piramide di Cartier
Spilla scarabeo in stile egizio di Cartier
Spilla scarabeo in stile egizio di Cartier
Diesgno per tiara Tutti i frutti di Cartier
Diesgno per tiara Tutti i frutti di Cartier
Disegno per collana di Van Cleef & Arpels
Disegno per collana di Van Cleef & ArpelsSot

Pitagorica Noor Fares

Noor Fares è una stilista di origine libanese, nata e cresciuta a Parigi, che si è trasferita a Londra. Se cercate gioielli diversi dagli altri e vi piace la geometria, Noor Fares è la persona giusta. Non a caso la sua prima collezione si chiamava Geometry 101. Pendenti, orecchini e anelli basati su volumi puri, con sfere che racchiuse da superfici virtuali, delimitate da linee rette. Insomma, il teorema di Pitagora trasfigurato per la gioielleria. Cristallo di rocca e pietra di luna si allacciano con fili di oro e pavé di diamanti. La seconda collezione della designer, Fly Me to the Moon, utilizzava agata rosa lavorata al cesello, evoluta in forme morbide, curve, come le ali che si trasformano in orecchini. Sono seguite altre linee di gioielli, come la collezione Tilsam, con sfere di cristallo circondate da diamanti o zaffiri colorati. La nuova linea di Noor si chiama invece Krystallos. Anche in questo caso la geometria è la filosofia ispiratrice, con piramidi capovolte che diventano pendenti e orecchini, oro e piccoli diamanti a suggellare il perimetro dei gioielli. Matilde de Bounvilles

Anello della collezione Krystallos
Anello della collezione Krystallos

anello-tilsam-2 anello-Tilsam

Anello da mignolo in oro giallo, diamanti bianchi e quarzo bianco cabochon
Anello da mignolo in oro giallo, diamanti bianchi e quarzo bianco cabochon
Orecchini in oro 18 carati grigio, con quarzo rosa, madre perla bianca
Orecchini in oro 18 carati grigio, con quarzo rosa, madre perla bianca
Orecchini in oro bianco, perla e diamanti bianchi
Orecchini in oro bianco, perla e diamanti bianchi
Orecchini in oro giallo 18k con quarzo bianco
Orecchini in oro giallo 18k con quarzo bianco
Pendente amuleto in lapislazzuli con oro giallo e topazi bianchi, sospeso da una catena d'oro di 80 centimetri
Pendente amuleto in lapislazzuli con oro giallo e topazi bianchi, sospeso da una catena d’oro di 80 centimetri
Noor Fares
Noor Fares
Earcuff Wings, oro giallo e bianco 18 carati, diamanti, agata
Earcuff Wings, oro giallo e bianco 18 carati, diamanti, agata
Orecchini in oro 18k e ametista
Orecchini in oro 18k e ametista
Anello della collezione Tislam
Anello della collezione Tislam

I bracciali armati di Ai Weiwei

Ai Weiwei è l’artista cinese più noto. Le sue prese di posizione e la sua proposta culturale sono discusse, ma è indiscutibile la fama conquistata in Occidente. Tra le sue installazioni più celebri ci sono opere realizzate con 99 tonnellate di acciaio, oppure 8 milioni di semi di girasole. Adesso l’artista cinese, a sorpresa, presenta una collezione di gioielli. Per il debutto è stata scelta Londra, nella galleria di Elisabetta Cipriani: la città britannica è più ricettiva alle idee di Ai Weiwei rispetto a Pechino. «Ho sempre amato i gioielli, la storia, il senso del passato», ha spiegato il creativo cinese. Il risultato sono delle armature d’oro in miniatura, con bracciali di diverse lunghezze. Armature nel senso dei tondini di ferro che sostengono i pilastri di cemento degli edifici. L’idea della collezione, infatti, si riferisce a un fatto tragico: il terremoto che nel 2008 in Cina ha ucciso sotto le macerie 90mila persone. Ai Weiwei ha visitato i luoghi del disastro e ne è rimasto turbato. Tanto da raccogliere 200 tonnellate di barre di acciaio contorte. Una forma che ora ha deciso di trasformare in gioielli, in memoria di quell’avvenimento tragico. In ogni caso, «mi è piaciuto lavorare con l’oro a 24 carati, perché è molto malleabile», ha spiegato al New York Times. Federico Graglia

Ai Weiwei
Ai Weiwei
Bracciale in oro 24 carati di Ai Weiwei
Bracciale in oro 24 carati di Ai Weiwei
L'esposizione dei gioielli di Ai Weiwei
L’esposizione dei gioielli di Ai Weiwei

È già Natale da Tiffany (a Londra)

/

Natale si avvicina e Tiffany & Co. inaugura la stagione dei regali con la presentazione delle vetrine della boutique di Old Bond Street a Londra, nel quartiere di Mayfair. In una via che si chiama così, la madrina non poteva che essere l’attrice inglese, ed ex Bond Girl, Gemma Arterton. Senza scomodare 007, Gemma ha inaugurato il Tiffany Christmas shop all’interno dello store londinese, indossando per l’occasione uno scintillante collier in platino con diamanti bianchi e gialli, un bracciale e un anello della collezione Tiffany Victoria e orecchini con diamanti Tiffany & Co. Con questa mise brillante, è stata poi raggiunta da 12 membri del London Contemporary Choir. Nonostante il clima ancora mite (anche a Londra), è stata evocata un’atmosfera invernale, con fiocchi di neve che scendevano dal Tiffany flagship store, cioccolata calda, sidro di pere (rigorosamente analcolico) e biscotti serviti ai clienti di passaggio. Freddo e shopping seguiranno presto.

Gemma Arterton all’interno del Tiffany & Co. Christmas shop nel negozio di Old Bond Street
Gemma Arterton all’interno del Tiffany & Co. Christmas shop nel negozio di Old Bond Street
Gemma Arterton all’interno del Tiffany & Co. Christmas shop nel negozio di Old Bond Street
Gemma Arterton all’interno del Tiffany & Co. Christmas shop nel negozio di Old Bond Street
Gemma Arterton e Barratt West, vice president and managing director UK and Ireland davanti alle vetrine dello store londinese Tiffany & Co.
Gemma Arterton e Barratt West, vice president and managing director UK and Ireland davanti alle vetrine dello store londinese Tiffany & Co.

I rari gioielli di Al Thani in mostra

Hamad bin Khalifa al-Thani non è solo uno degli uomini più ricchi del mondo, oltre a essere il califfo del Qatar. È anche un collezionista di arte e, pochi lo sanno, di gioielli. Beninteso, non certo gioielli qualsiasi, ma di rare e preziose spille appartenute a maharaja indiani, oppure di raffinati pezzi d’epoca firmati da Cartier o da altre Maison che stanno nell’Olimpo della gioielleria. La buona notizia è che ora questa specialissima collezione di gioielli sarà mostrata al pubblico dal 21 novembre fino al 28 marzo 2016 al Victoria and Albert Museum di Londra. La mostra comprende pezzi spettacolari: esotici come le giade Mughal, o un raro pinnacolo in oro dal trono di Tipu Sultan, pezzi che rivelano profondi cambiamenti che hanno avuto luogo nel design del gioiello indiano nel corso del 20esimo secolo. Ma la mostra prenderà in esame anche  l’influenza che l’India ha avuto sui gioielli delle avanguardie europee, per esempio su Cartier, fino a pezzi contemporanei realizzati da Jar e Bhagat, che si ispirano una fusione creativa di motivi tra quelli dell’era Mughal e l’Art Deco.

Victoria and Albert Museum

Orario di apertura
10.00 – 17.45 tutti i giorni
10,00-22,00 venerdì (aperture galleria ridotto dopo le 18:00)
Chiuso il 24, 25 e 26 dicembre
Biglietto: 10 sterline

Coppia di bracciali Kada da Bhagat, 2012, perle diamanti e platino
Coppia di bracciali Kada da Bhagat, 2012, perle diamanti e platino
Spilla da Bhagat, 2011. Platino, con diamanti, rubini, perle
Spilla da Bhagat, 2011. Platino, con diamanti, rubini, perle
Spilla Cintura di Cartier, intorno al 1920-1930
Spilla Cintura di Cartier, intorno al 1920-1930
Spilla di Cartier, 2012, in platino, smeraldi e diamanti
Spilla di Cartier, 2012, in platino, smeraldi e diamanti
Girocollo di Cartiercon rubini del 1931. Restaurato dal progetto originale
Girocollo di Cartiercon rubini del 1931. Restaurato dal progetto originale
Spilla a forma di pavone di Mellerio Meller, 1901, diamanti e oro
Spilla a forma di pavone di Mellerio Meller, 1901, diamanti e oro
Ornamento per turbante del Maharaja di Nawanagar, circa 1907
Ornamento per turbante del Maharaja di Nawanagar, circa 1907
Ornamento per turbante, Hyderabad, 1800-1850. Set di diamanti, perle e spinello
Ornamento per turbante, Hyderabad, 1800-1850. Set di diamanti, perle e spinello

I mille colori di Tivo

A giugno ha festeggiato i 50 anni: Tivon, brand che prende il nome dalla famiglia dei fondatori, è arrivata alla seconda generazione con la stessa filosofia che ha contraddistinto il l’azienda dall’inizio, cioè grandi pietre per grandi gioielli. Un binomio che non sorprende, visto le origini sudafricane dei fondatori. Nel Paese africano che è il regno di oro e diamanti l’azienda mantiene una sede. Ma l’attività di gioielleria fa capo a Londra. Se vi piacciono i gioielli in cui spicca una grande gemma, magari dal colore intenso, Tivon è il gioielliere giusto per voi. Ed è quello che deve avere pensato anche Monica Bellucci, che si è presentata con due grandi anelli Tivon (acquistati, non prestati dall’azienda) alla prima del nuovo film di 007, Spectre, a Londra. Una scelta intelligente, visto che i gioielli della Maison londinese sono concepiti proprio per non passare inosservati, anche se il loro disegno è assolutamente classico: nessun cedimento alla modernità, al design minimal o alle line troppo piatte. Gli anelli hanno colorazioni decise. In alternativa, alcune collezioni utilizzano un cocktail di gemme colorate, con un effetto «tutti i frutti» molto vivace. Matilde de Bounvilles

Pendente con citrino lemon
Pendente con citrino lemon
Anello con zaffiro 10 carati e diamanti su platino
Anello con zaffiro 10 carati e diamanti su platino
Love springs Etermal: pendente con smeraldi, rubini, acquamatina. tanzanite, berilio, tormalina, diamanti
Love springs Etermal: pendente con smeraldi, rubini, acquamatina. tanzanite, berilio, tormalina, diamanti
Un mix di anelli firmati Tivon
Un mix di anelli firmati Tivon
Anello con topazio azzurro e diamanti
Anello con topazio azzurro e diamanti
Collana con mix di gemme
Collana con mix di gemme
Anello con kunzite rosa
Anello con kunzite rosa
Monica Bellucci con anello di Tivon alla prima di «Spectre»
Monica Bellucci con anello di Tivon alla prima di «Spectre»
Anello con peridoto
Anello con peridoto
Phoenix: pendente con al centro un opale di Etiopia
Phoenix: pendente con al centro un opale di Etiopia

Coco Chanel story a Londra

I gioielli di Coco Chanel celebrati in una mostra a Londra. Si intitola Mademoiselle Privé ed è visitabile dal 13 ottobre al 1 novembre alla Saatchi Gallery. L’esposizione celebra la Maison parigina e racconta la storia del celebre profumo Chanel n°5, ma anche delle collezioni di alta gioielleria, con serie come quella che è appena stata reinterpretata con Chanel haute couture autunno-inverno 2015-2016 (vedi https://gioiellis.com/chanel-sotto-il-segno-del-leone). L’evento non manca di sottolineare l’apporto del direttore artistico per più di 30 anni, Karl Lagerfeld. Ma ovviamente si parte dalla prima collezione di gioielli firmata da Mademoiselle Chanel nel 1932. E poi i temi forti che simboleggiano l’identità del marchio. Come quelli che tra il 1988 e il 2007 sono stati disegnati da Lorenz Bäumer. Cosimo Muzzano

Mademoiselle Privé
Tutti i giorni 10.00-18.00 (mercoledì fino alle 22.00)
Entrata libera
Saatchi Gallery
Duke of York’s HQ
King’s Road
London SW3 4RY

Anello collezione 1932, oro bianco e diamanti
Anello collezione 1932, oro bianco e diamanti
Anello collezione 1932, oro bianco e diamanti
Anello collezione 1932, oro bianco e diamanti
Anello collezione 1932, oro bianco e diamanti
Anello collezione 1932, oro bianco e diamanti
Chanel, anello collezione 1932, oro bianco e diamanti
Chanel, anello collezione 1932, oro bianco e diamanti
Sfilate autunno-inverno 2015: la collana ripresa dal disegno originale del 1932
Sfilate autunno-inverno 2015: la collana ripresa dal disegno originale del 1932
L'immagine originale della collana disegnata da Coco Chanel  nel 1932
L’immagine originale della collana disegnata da Coco Chanel nel 1932
La locandina della mostra
La locandina della mostra

Tiffany porta New York a Londra

Vacanze a Londra con Tiffany, ma in stile New York. Il celebre brand americano ha organizzato nella City l’installazione Fifth & 57th, con una serata glamour. La serata ha celebrato il lancio dell’installazione e l’apertura della nuova boutique all’interno dello store londinese Selfridges. Più di 300 gli ospiti, tra cui le pubbliche relazioni di Tiffany hanno segnalato Poppy Delevingne, Caroline Issa, Olivia Inge, Zara Martin, Graham Norton, Tess Ward, Jasmine e Melissa Hemsley, Sarah Ann Macklin, Hilary e Galen Weston. Il cocktail party è stato ambientato immaginariamente tra la 5th Avenue e la 57th della Grande Mela, un’installazione della boutique accompagnata dal video New York Minute con immagini della città americana, proiettate sullo sfondo e accompagnate dai tipici sottofondi della city, hanno ricreato un’atmosfera in perfetto stile newyorchese.

Gli ospiti, proiettati sull’immaginaria 5th Avenue, si sono ritrovati al Charlie, bar omonimo del fondatore Charles Lewis Tiffany, dove hanno potuto sorseggiare cocktail all’insegna di una serata retrò animata da musica jazz, note blues e brani della cantante jazz Lana Shelley. Un vero tuffo nel passato con fedeli ricostruzioni delle vetrine del leggendario Gene Moore che per più di 40 anni ha progettato le famose vetrine di Tiffany & Co. Se siete di passaggio a Londra, sappiate che l’installazione Fifth & 57th sarà aperta al pubblico da venerdì 3 luglio a domenica 12 (ma è chiusa il lunedì e il martedì). Info: Tiffany.co.uk/fifthand57th. F.G.

Tiffany al Old Selfridges Hotel
Tiffany al Old Selfridges Hotel
Tiffany, Fifth & 57th
Tiffany, Fifth & 57th
La Quinta Strada di  New York a Londra
La Quinta Strada di New York a Londra
New York trasportata a Londra
New York trasportata a Londra
L'installazione Tiffany, Fifth & 57th
L’installazione Tiffany, Fifth & 57th
Tiffany, Tess Ward al party di Tiffany
Tiffany, Tess Ward al party di Tiffany
Tiffany, Fifth & 57th
Sarah Ann Macklin al parti di Tiffany, Fifth & 57th
Party di Tiffany a Londra
Poppy Delevingne al party di Tiffany a Londra

Gioielli, i capolavori di Londra

Opere d’arte su tela, in bronzo e in oro e gemme: i gioielli sono stati parte integrante della sesta edizione di Masterpiece London, una fiera (ma la definizione è riduttiva). A disposizione degli appassionati c’erano opere di diversa provenienza, ma tutte selezionatissime, di oltre 150 gallerie di tutto il mondo. Opere esposte, ma anche disponibili per l’acquisto. Gioielli compresi. L’offerta è stata la più varia. Accanto a firme affermate, come Van Cleef & Arpels, c’erano le nuove leve della gioielleria, come Suzanne Syz o il brasiliano Jojo Grima. E contrapposti a preziosi gioielli antichi sono stati presentati ai visitatori londinesi anche gioielli realizzati da una serie di artisti, in gran parte italiani, tra gli anni Cinquanta e i Settanta. Qualche nome: Giò Pomodoro, Afro, Ettore Sottsass, Pietro Consagra, Annigoni e Umberto Mastroianni. Ecco una nutrita serie di immagini e una selezione dei pezzi migliori, per chi non ha potuto partecipare alla esibizione londinese. Federico Graglia

Lucio Del Pezzo, collana zigzag (1968)
Lucio Del Pezzo, collana zigzag (1968)
Louis Osman, bracciale  in argento e turchesi (1968)
Louis Osman, bracciale in argento e turchesi (1968)
Theo Fennell, anelli con opali etiopi
Theo Fennell, anelli con opali etiopi
Francesco Cenci, collana medusa (1972)
Francesco Cenci, collana medusa (1972)
Bracciale in oro di Pietro Annigoni
Bracciale in oro di Pietro Annigoni
Suzanne Syz, orecchini
Suzanne Syz, orecchini
Yaacov Agam, Puissance Neuf
Yaacov Agam, Puissance Neuf
Umberto Mastroianni, Meteora (pendente)
Umberto Mastroianni, Meteora (pendente)
Marisol, autoritratto in oro 18 carati
Marisol, autoritratto in oro 18 carati
Orecchini con granati presentati da Hemmerle
Orecchini con granati presentati da Hemmerle
Pietro Consagra, bracciale
Pietro Consagra, bracciale
Ettore Sottsass, collana con quarzi
Ettore Sottsass, collana con quarzi
Afro, collana in oro e diamanti
Afro, collana in oro e diamanti
Giò Pomodoro, bracciale
Giò Pomodoro, bracciale
Orecchini Yellow and White kissing, diamanti bianchi e gialli, esposti da Bogh-Art
Orecchini Yellow and White kissing, diamanti bianchi e gialli, esposti da Bogh-Art
Pol Bury, collier in oro
Pol Bury, collier in oro
Calder, spilla a spirale
Calder, spilla a spirale in argento
Jojo Grima, anello in oro, diamanti e perle
Jojo Grima, anello in oro, diamanti e perle
Parure in argento, oro, diamanti e topazi imperiali
Parure in argento, oro, diamanti e topazi imperiali
Testa di Edipo, medaglia, 1967
Testa di Edipo, medaglia, 1967

Stephen Webster gold addicted

Colpito dall’oro Stephen Webster lo è senz’altro visto che sono quasi 40 anni che disegna gioielli, ma non è solo per questo che ha battezzato Gold Struck la sua nuova collezione. Struck letteralmente significa colpito, ma anche fulminato o, meglio, in questo caso folgorato dalla scoperta della Cheapside Hoard, la più grande collezione di gioielli di epoca Elisabettiana e Tudor mai rinvenuta. Ciò che ha colpito il designer inglese non sono tanto i 500 pezzi di eccezionale valore, ma il fatto che siano stati portati alla luce nel 1912 dai picconi di alcuni operai intenti a demolire i locali di un vecchio gioielliere a Cheapside nella City di Londra. Un po’ come la scoperta del petrolio che zampilla dal terreno, questi gioielli sono saltati fuori da una cassa simile a quella dell’isola del tesoro. Nella collezione di Webster dominano ametiste, topazi, tanzaniti, rubini, granati, zaffiri, diamanti e opali di fuoco, e sono le stesse pietre del tesoro nascosto. Ma queste sono incastonate in rombi, triangoli, rettangoli, tondi, insomma varietà di forme e dimensioni orbitano armoniosamente attorno a una pietra centrale esagonale e sfaccettata in maniera irregolare come fossero state appena scavate. Le combinazioni dei colori per gli orecchini che si arrampicano (ear climbers) gli anelli doppi o aperti, i classici pendenti o bracciali, sono come l’estetica spigolosa di Webster, ossia stravagante e forte nella variante rossa con corallo, opale di fuoco e zaffiri arancio, in quella viola con ametiste, rubini e rodoliti, e in quella blu con turchesi, ametiste, tanzaniti e topazi blu. Matilde de Bounvilles

Gold Struck, bracciale in oro giallo, corallo, opali, zaffiri arancio e diamanti
Gold Struck, bracciale in oro giallo, corallo, opali, zaffiri arancio e diamanti
Gold Struck, anello doppio in oro giallo, corallo granati, zaffiri arancio e diamanti
Gold Struck, anello doppio in oro giallo, corallo granati, zaffiri arancio e diamanti
Gold Struck, anello doppio in oro rosa con ametista,  rubini e rodoliti
Gold Struck, anello doppio in oro rosa con ametista, rubini e rodoliti
Gold Struck, anello singolo aperto in oro rosa con ametista,  rubini e rodolite
Gold Struck, anello singolo aperto in oro rosa con ametista, rubini e rodolite
Gold Struck, orecchini in oro rosa con ametista,  rubini e rodoliti
Gold Struck, orecchini in oro rosa con ametista, rubini e rodoliti
Gold Struck, pendenti in oro bianco con turchesi, ametiste, tanzaniti e topazi blu e in oro rosa con ametista,  rubini e rodoliti
Gold Struck, pendenti in oro bianco con turchesi, ametiste, tanzaniti e topazi blu e in oro rosa con ametista, rubini e rodoliti
Gold Struck, orecchini in oro bianco con turchesi, ametiste, tanzaniti e topazi blu
Gold Struck, orecchini in oro bianco con turchesi, ametiste, tanzaniti e topazi blu
Gold Struck, anello doppio  in oro bianco con turchesi, ametiste, tanzaniti e topazi blu
Gold Struck, anello doppio in oro bianco con turchesi, ametiste, tanzaniti e topazi blu

Da Sotheby’s vincono gli anni Venti

[wzslider]A sorpresa a vincere l’asta Fine Jewels organizzata da Sotheby’s a Londra il 16 luglio sono stati due bracciali di smalto con decorazioni in stile cinese. Si tratta di bracciali decorati su entrambi i lati, in smalto arancio e verde, lunghi 18 centimetri e firmati Verger Frères, realizzati nel 1920. I due gioielli sono stati venduti per oltre 94mila euro. Ottima performance anche per un paio di orecchini di diamanti bianchi e fancy giallo scuro di buona dimensione (6,15 e 6,34 carati) con taglio cushion: sono stati venduti per 86mila euro. Un anello di diamanti, con grande rubino da 10 carati al centro è stato invece aggiudicato per 63 mila euro, mentre un anello di diamanti e grande smeraldo taglio baguette è stato acquistato per oltre 60mila euro. Una gemma molto appariscente, ma in confronto, la collana di diamanti e gemme venduta per poco più di 44mila euro sembra un affare. Federico Graglia 

 

Bijouets tra Londra e Trento

[wzslider]I gioielli stampati in 3D di bijouets nello shop del museo della Tate Modern di Londra. L’occasione è la mostra dedicata a Kazimir Malevich che si chiuderà il 26 ottobre. Lo shop del museo ospiterà una selezione di oggetti in linea con lo stile dell’artista russo padre del Suprematismo, tra cui  gioielli bijouets. Alla Tate si potranno acquistare la collana Square Chain disegnata da Selvaggia Armani e gli anelli Geometrie della designer francese Charlotte Juillard. Ma quello londinese non è l’unico museo in cui si affaccia il brand di Trento. Bujouets, infatti, ha preparato una collezione disegnata per il Muse, museo delle scienze di nuova concezione progettato da Renzo Piano. La collezione comprende ciondoli e spille in una gamma colori che va dal giallo all’arancio, dal bordeaux al fucsia passando per verde erba, hemlock, bluette, desert e il classico nero. I designer di bijouets si sono ispirati alle forme della genetica e della natura, a partire dal paesaggio montano che circonda Trento, dando vita a bijoux dall’aspetto essenziale ma allo stesso tempo elaborati. In particolare, la linea disegnata da Selvaggia Armani si ispira al mondo della genetica. Il bracciale, gli orecchini e il ciondolo Dna, hanno una struttura a doppia elica. Quelli di Charlotte Juillard e da Maria Jennifer Carew, invece, guardano al mondo della natura selvaggia. La linea Textures (Giraffa, Zebra e Rettile) riproduce le trame di alcune pelli di animali su forme geometriche dal carattere definito. I monili sono di poliammide, resine e pigmenti. Lavinia Andorno 

 

Sotheby’s, diamanti e gioielli regali

Volete indossare i gioielli della corona? Partecipate all’asta di Sotheby’s che si tiene a Londra il 16 luglio. La Sotheby’s London sale of Fine Jewels, non a caso, ha per titolo «Due Secoli di Gioiello Design». La vendita propone una selezione di pezzi d’autore, compresi repliche dei gioielli della Corona. Tra i gioielli top ci sono quelli firmati da Cartier, Van Cleef & Arpels e Giuliano. L’idea è rappresentare ogni epoca con gioielli di design, dal 19esimo secolo all’Art Deco.

I gioielli della Corona

Il lotto 476 che, come accennato, comprende le repliche dei gioielli della Corona. I pezzi risalgono al 1950 e comprendono una replica della corona di St. Edward, che è rappresentato sullo stemma reale del Regno Unito; una replica della Queen Mary’s Crown che è stata originariamente commissionata dalla stessa regina alle gioielleria Garrard & Co., in occasione dell’incoronazione del marito, Giorgio V, il 22 giugno 1911, e una replica dell’anello di incoronazione della regina Vittoria (lotto 27, 3.100-5.600 euro o 4.200-7.600 la valutazione). Queste riproduzioni sono state realizzate per l’esposizione itinerante nei Paesi del Commonwealth, dopo l’incoronazione della regina Elisabetta II a Westminster, il 2 giugno 1953.

Le copie della corona di St. Edward e della Queen Mary’s Crown
Le copie della corona di St. Edward e della Queen Mary’s Crown

Capolavori antichi

L’asta propone anche gioielli antichi. Un esempio di gioielli naturalistici, molto popolari per gran parte del 19esimo secolo, è rappresentato da una tiara di diamanti che può essere indossato in diverse combinazioni: come un diadema, collana, aigrette, spille e corpetto. Il pezzo è accompagnato da cinque disegni originali (lotto 474, stima: 18.500-24.600 euro). Tra i pezzi antichi, una spilla in oro e smalto del 1880 firmata dal napoletano Carlo Giuliano (1831-1895), che trasferitosi a Londra divenne un famoso gioielliere dell’alta società britannica. Il pezzo proposto rappresenta un Arlecchino che sale una scala (lotto 51, stima 9.900-14.800 euro). Le arti del Giappone e della Cina hanno avuto un impatto straordinario sul disegno dei gioielli di metà Ottocento. Stampe giapponesi, tra le quali quelle di Hokusai Manga, un’enciclopedia pittorica di ogni aspetto della vita giapponese, sono state la principale fonte di ispirazione del gioielliere francese Alexis Falize (1811-1898), come si è visto in un paio di bottoni del 1870 (lotto 50, stima 3.700-4,950 euro).

Spilla in oro e smalto del 1880 a forma di Arlecchino firmata dal napoletano Carlo Giuliano
Spilla in oro e smalto del 1880 a forma di Arlecchino firmata dal napoletano Carlo Giuliano
Tondi del gioielliere francese Alexis Falize (1811-1898)
Tondi del gioielliere francese Alexis Falize (1811-1898)

Art Deco

La vendita comprende una serie di gioielli di epoca Art Déco, dove il requisito era di forti forme geometriche dinamiche per completare l’ultima moda in fatto di design, come nel caso di Chanel e Lanvin. Forme forti come nei disegni architettonici, ispirate a Cubismo, Futurismo, Espressionismo e alle arti di Africa ed Estremo Oriente, il tutto con l’accento sulla modernità e della velocità. Come nel caso braccialetto reversibile di smalto e diamanti, realizzato nel 1920 da Verger Frères, gioiellieri francesi rinomati per le loro creazioni, che sposano Art Deco e Art Nouveau (lotto 313, stima 24.600-36.900 euro). Cartier è stato in prima linea di alcune delle più importanti tendenze del design di gioielli del 20esimo secolo. Come nella clip con acquamarina e diamanti di disegno geometrico datata 1930 (lotto 268, stima 7.400-9.900 euro).

Braccialetto reversibile di smalto e diamanti, realizzato nel 1920 da Verger Frères
Braccialetto reversibile di smalto e diamanti, realizzato nel 1920 da Verger Frères
Spilla di Cartier con acquamarina e diamanti del 1930. Copyright Soteby's
Spilla clip di Cartier con acquamarina e diamanti del 1930. Copyright Soteby’s

Accessori

L’asta comprende anche accessori in stile Art Deco, a partire da porta rossetto e cipria in smalto e diamanti del famoso gioielliere argentino Walser Wald nel 1920 (lotto 310, stima 4.950-6.200 euro) e un  beauty case di onice, smalto, corallo e diamanti di Lacloche Frères, risalente allo stesso periodo (lotto 311, 9.900-14.800 euro). Più recenti accessori come una borsa da sera con gemme del 1960 di Van Cleef & Arpels, originariamente regalo della regina Vittoria Eugenia di Spagna (5.600-8.000 euro).

Porta rossetto e portacipria di smalto e diamanti
Porta rossetto e portacipria di smalto e diamanti
Borsa con pietre, originariamente regalo della regina Vittoria Eugenia di Spagna
Borsa con pietre, originariamente regalo della regina Vittoria Eugenia di Spagna

I gioielli della Maharani del Baroda 

Altri pezzi di provenienza illustre sono i tre gioielli che, per tradizione familiare, facevano parte della collezione della Maharani Sita Devi Sahib di Baroda, acquistati direttamente da suo figlio, Princie, nel 1970. Conosciuta come la «Indian Wallis Simpson», a causa della sua passione per i gioielli e la sua forte personalità, la Maharani di Baroda (1917-1989) ha condotto uno stile di vita lussuoso e costituito una collezione di gioielli straordinaria, soprattutto con creazioni di Van Cleef & Arpels.

Anello e porta sigarette di Van Cleef & Arpels appartenuti alla Maharani di Baroda
Anello e porta sigarette di Van Cleef & Arpels appartenuti alla Maharani di Baroda

Diamanti

All’asta anche gioielli con diamanti di pregio. Tra tutti, un paio di orecchini con diamanti fancy giallo-marrone tagliati a cuscino da 6,15 e 6.34 carati (lotto 446, stima  68,000-92,500 euro). Un altro esempio di diamanti gialli è quello a forma di pera da 6,93 carati (lotto 440,  24,600-36,900 euro). Infine, un raro diamante rosa (estremamente raro nei gioielli antichi). La vendita comprende una spilla 20esimo secolo, progettato come un insieme di foglie e petali con diamanti a marquise che formano una rosa (lotto 260, stima 22.100-27.100 euro). Federico Graglia 

Orecchini con diamanti bianchi e diamanti fancy giallo-marrone
Orecchini con diamanti bianchi e diamanti fancy giallo-marrone

 

A Londra è verde l’oro d’avanguardia

[wzslider]Il meglio del gioiello contemporaneo in mostra a Londra: è quanto promette il Hallmark Salon, con la sua selezione di 86 espositori, che oltre al talento, devono avere come caratteristica comune la produzione inglese. In pratica, qualsiasi pezzo, ciondolo, spilla, gemelli o vaso (ci sono anche gli argentieri) deve avere la punzonatura Uk.  Eppure tra i diversi gioiellieri anche un’italiana, Barbara Bertagnolli, dallo stile molto caratteristico che fonde insieme influenze medievali, i segni della Secessione viennese e forme astratte contemporanee. Le origini del Belpaese  hanno influenzato l’estro dell’australiana Mia Chicco, che ammorbidisce con un pavé di brillanti, pepite d’oro a 9 carati. Forte e grafica è Ute Decker, una delle prime orafe a lanciare una collezione realizzata in oro Fairtrade. Sostenibilità ed etica anche per Jon Dibben, che realizza anelli e collane con gemme dai colori insoliti e oro ecologico dalla miniera Oro Verde in Colombia, sostenuta dalle associazioni Fairtrade e Fairmined. Forme organiche e naturali danno una cromia stravagante e attraente agli anelli di Beth Gilmour, mentre Lilly Hastedt combina perle e vetri antichi per creare orecchini di un moderno romanticismo. Nel ciondolo spilla di spilla di Ingo Henn, la tanzanite blu sembra l’occhio di un uccello tropicale, grazie anche alla montatura con smalto colorato. La natura ispira anche Tomasz Donocik, che ha lavorato per gioielliere Stephen Webster, prima di lanciare una collezione con coccodrilli, aquile e altri animali a tratti bruscamente realistica. G.N.

Somerset House, West Wing Strand
London WC2R 1LA
24-28 giugno
11.am-6.30 pm
Biglietto: 6 sterline

 

Il serpente più costoso è a Londra

[wzslider]Un orologio serpente di Bulgari ha segnato il record all’asta di Christie’s a Londra. Il gioiello-orologio è stato venduto a 812mila euro (1,1 milioni di dollari). Il bracciale, a forma di serpente con oro, diamanti e smalto della metà degli anni Sessanta, il periodo ruggente della maison romana. Il gioiello che segna il tempo ha raggiunto più del doppio rispetto alla sua stima pre-vendita. Un altro bracciale di Bulgari, con un diamante fancy brown-yellow da 18,27 carati ha invece raggiunto i 473mila euro (645mila dollari). E un anello con un diamante tagliato a pera da 5 carati è stato battuto all’asta per 267mila euro (365mila dollari). Ottima accoglienza anche per i gioielli firmati Cartier: il lotto è stato venduto al 100%, per un totale di 946.750. Ecco le immagini e le quotazioni dei pezzi di maggior valore.  

 

 

Chimento, nuova vita a 50 anni

[wzslider]Nel 2014 Chimento festeggia i 50 anni spegnendo due candeline, a Milano e a Londra. La maison nata dieci lustri fa a due passi da Vicenza su iniziativa di Adriano Chimento e ora guidata dai figli Mario e Federica, però, non si siede sugli allori di mezzo secolo di alta gioielleria. La prova sono le iniziative della storica azienda. La prima riguarda il restyling della boutique milanese di via della Spiga, main street della moda italiana. Il nuovo flagship store, disposto su due piani, ha colori e sfumature calde e intense che vanno dalla tonalità testa di moro, al tortora e all’oro che richiamano i colori istituzionali del brand. Il progetto per il nuovo concept rilegge gli elementi classici in chiave contemporanea. Per esempio, con il  portale che presenta una texture di CO, che richiama il logo Chimento, o con le cornici delle vetrine in bronzo invecchiato. A Londra, invece, Chimento si affaccia nel tempio inglese dello shopping di lusso, i magazzini Harrods Store. Un’area di Harrods, infatti, ospita un’esclusiva selezione di gioielli Chimento. A proposito: vi mostriamo qualche immagine delle collezioni di alta gioielleria Bamboo Over e Infinity che era possibile ammirare nel grande stand di VicenzaOro, accanto ai nuovi bracciali Armillas, alla storica collezione Double, ai bracciali Stretch e alla collezione Elisir. Matilde de Bounvilles

 

1 4 5 6 7