Londra - Page 5

Un fiore per Solange

Una natura fantasiosa ispira gli ultimi gioielli di Solange Azagury-Partridge ♦︎

Ora ha boutique a Londra, Parigi e New York. Un traguardo sorprendente per quella che è considerata una ribelle della gioielleria: Solange Azagury-Partridge è una di quei designer che non si possono inquadrare. Anzi, riesce spesso a scandalizzare il mondo della gioielleria più tradizionale. E pensare che è una autodidatta. «Nata a Londra, concepita a Casablanca», racconta lei, da genitori ebrei sefarditi con radici spagnole e berbere. Negli anni Sessanta sono emigrati dal Marocco a Londra. Il couturier Jaques Azagury è suo cugino e negli anni Novanta ha disegnato anche alcuni tubini per la principessa Diana.

Il primo gioiello di Solange è stato il suo anello di fidanzamento, che ha disegnato lei stessa: un diamante grezzo su una banda di oro, nel 1987. Ha poi fatto esperienza da Butler & Wilson, casa di moda londinese, e in seguito da un rivenditore di gioielli antichi. Ma, anche se era appena nata, sono gli anni Settanta a essere rimasti nel suo cuore. La sua gioielleria potrebbe essere definita psichedelica, con pezzi che prendono le forme più fantasiose, come nella collezione ispirata a immaginarie stazioni spaziali. Ma non manca il richiamo alla natura, come nelle sue più recenti creazioni. Margherita Donato

Leggi anche: Solange spaziale





Anello con zaffiri e rubini
Solange Azagury-Partridge, anello con zaffiri e rubini

Bracciale con opali, zaffiri e diamanti
Bracciale con opali, zaffiri e diamanti
Cherrystone, orecchini a forma di ciliegie in oro e smalto
Cherrystone, orecchini a forma di ciliegie in oro e smalto
Daisy ring, anello margherita in oro e smalto
Daisy ring, anello margherita in oro e smalto
Collier Clorofilla, in oro e smeraldi
Collier Clorofilla, in oro e smeraldi
Bracciale Lotus, con diamanti, rubini, giada,  smalto
Bracciale Lotus, con diamanti, rubini, giada, smalto
Anello con i simboli di uomo e donna in zaffiri e diamanti
Anello con i simboli di uomo e donna in zaffiri e diamanti
Spilla per il solstizio, con citrini e turchesi
Spilla per il solstizio, con citrini e turchesi

Anello con zaffiri e diamanti con pavé a stella
Anello con zaffiri e diamanti con pavé a stella







Noor Fares spiritual

I gioielli spirituali della collezione Akasha di Noor Fares riproposti a Parigi durante la Haute Couture ♦

Gioielli spirituali. Ma soprattutto gioielli con personalità. La nuova collezione di Noor Fares, Akasha, si ispira ai simboli dell’induismo, come lo Sri Yantra. Il nome deriva da una parola in antico sanscrito, simbolo utilizzato nella meditazione per bilanciare e mettere a fuoco la mente. Per la verità ora metterà a fuoco anche un po’ di vanità femminile. Le forme geometriche della collezione utilizzano diamanti bianchi, topazio bianco, iolite, tormalina verde, rubelite per disegnare triangoli, cerchi e rombi con un vago effetto ipnotico. «La spiritualità è sempre stato un interesse personale, faccio un sacco di ricerca, sono interessata a diversi attributi delle pietre», ha spiegato la designer di origine libanese, ma con atelier a Londra. Anche se non siete particolarmente interessate a fare meditazione mentre guardate un anello o degli orecchini, in ogni caso, questa collezione può avere un effetto benefico sullo spirito, anche se un po’ meno sul portafoglio (un paio di orecchini costa circa 9.000 euro).

La collezione ispirata alla filosofia religiosa indiana potrebbe essere anche l’effetto di un anno di matrimonio: la designer, infatti, si è sposata con Alexandre Al Khawam, imprenditore nel campo dell’arte e della finanza. La cerimonia, celebrata in Normandia, ha avuto eco sui media, anche perché la festa per il matrimonio è stata organizzata con grande lusso e in stile arabeggiante nella tenuta di famiglia (il tema era Le mille e una notte). Molte le celebrity presenti, come Andrea Casiraghi, Beatrice Borromeo, Pierre Casiraghi, Eugenie Niarchos, Dana Alikhani, Margherita Missoni, Bianca Brandolini D’Adda, la designer Mary Katrantzou. Chissà se ora acquisteranno i gioielli della nuova collezione. Lavinia Andorno




Anello Nila, in oro bianco con diamanti, topazio bianco, tormalina rosa,  peridoto, topazio blu,  citrino, citrino Madeira, ametista, zaffiro blu. Prezzo: 3650 sterline
Anello Nila, in oro bianco con diamanti, topazio bianco, tormalina rosa, peridoto, topazio blu, citrino, citrino Madeira, ametista, zaffiro blu. Prezzo: 3650 sterline
Anello Devi, in oro grigio, diamanti, tormalina rosa, peridoto, Topazio London Blue, citrino e ametista. Prezzo: 4320 sterline
Anello Devi, in oro grigio, diamanti, tormalina rosa, peridoto, Topazio London Blue, citrino e ametista. Prezzo: 4320 sterline
Bracciale, in oro, diamanti pietre colorate
Bracciale, in oro, diamanti pietre colorate
Orecchini Chandbali, in oro, diamanti pietre colorate
Orecchini Chandbali, in oro, diamanti pietre colorate
Anello Nila Ring in oro grigio con pietre colorate diamanti
Anello Nila Ring in oro grigio con pietre colorate diamanti
Collezione Akasha: orecchini Kali in oro e pietre colorate
Collezione Akasha: orecchini Kali in oro e pietre colorate
Pendente Akasha in oro e pietre colorate, diamanti
Pendente Akasha in oro e pietre colorate, diamanti
Orecchini di Noor Fares in oro, diamanti e pietre
Orecchini di Noor Fares in oro, diamanti e pietre
Anello di Noor Fares in oro, diamanti pietre colorate
Anello di Noor Fares in oro, diamanti pietre colorate
Anello in oro, diamanti, opale e pietre colorate
Anello in oro, diamanti, opale e pietre colorate

Anello in oro 18 carati con opale nero
Anello in oro 18 carati con opale nero







Le ultime da Grima

Le novità della Maison Grima in mostra al Masterpiece London ♦︎

Ogni anno la Maison Grima produce da 20 a 30 nuovi pezzi. Pochi, senza dubbio, ma è la tradizione del brand creato da Andrew Grima negli anni Sessanta quella di centellinare le novità. Solo a pochi orafi sono affidati i disegni e la realizzazione dei gioielli che ora sono portati avanti dalla moglie dello scomparso designer di origine italiana, londinese naturalizzato. Molti pezzi sono ormai classici che sono riproposti di volta in volta, altri pezzi si aggiungono. Tutti hanno lo stesso denominatore: possono essere visualizzati solo su appuntamento oppure al Masterpiece London, il grande appuntamento dedicato ogni anno ad arte, antiquariato e a una selezione di gioielli vecchi o nuovi di alta qualità. Anche il 2017 non ha fatto eccezione e la Maison Grima ha presentato un mix di classici e novità, cioè pezzi concepiti da Andrew Grima e quelli disegnati dalla moglie Jojo e dalla figlia Francesca. Come l’anello Arabesque, che riesce a utilizzare una chiave stilistica moderna in un contesto che, chissà perché, richiama anche gli anni Settanta. Giulia Netrese

Leggi anche: Grima la rivoluzione continua

Andrew Grima, anello con rubini e diamanti del 1967
Andrew Grima, anello con rubini e diamanti del 1967
Anello Gherkin di Francesca Grima, oro giallo e quarzo fumé. Si ispira a un'architettura di Norman Foster
Anello Gherkin di Francesca Grima, oro giallo e quarzo fumé. Si ispira a un’architettura di Norman Foster
francesca grima, anello in gata bianca a oro
francesca grima, anello in gata bianca a oro
Collana del 1972, Supergusci collection, conchiglia con oro e diamanti
Collana del 1972, Supergusci collection, conchiglia con oro e diamanti
Collana Lei, oro e diamanti, vincitrice nel 1965 del concorso De Beers
Collana Lei, oro e diamanti, vincitrice nel 1965 del concorso De Beers
Orecchini in oro giallo e diamanti di Jojo Grima, 2015
Orecchini in oro giallo e diamanti di Jojo Grima, 2015
Francesca Grima, anello Arabesque in oro e diamanti
Francesca Grima, anello Arabesque in oro e diamanti
Spilla con diamanti e zaffiro del 1970
Spilla con diamanti e zaffiro del 1970
Andrew Grima, anello in oro e perla 1970
Andrew Grima, anello in oro e perla 1970
Orecchini in oro bianco e giallo di Jojo Grima, 2016
Orecchini in oro bianco e giallo di Jojo Grima, 2016


Masterpiece di gioielleria a Londra

Torna Masterpiece London, arte, antiquariato, ma anche tanti gioielli ♦︎

Masterpiece London (29 giugno – 5 luglio) è uno degli appuntamenti clou per chi ama l’arte, l’antiquariato. E i gioielli. la fiera riunisce 150 dei migliori gallerie e specialisti di tutto il mondo, e attira in media 40.000 visitatori. Come accennato, non mancano gioielli e gioiellieri, con pezzi d’epoca, ma anche nuove creazioni. Ci sono Maison come Grima e Hammerle che scelgono di essere presenti solo qui a Londra e al Tefaf. Da Wallace Chan a Van Cleef & Arpels, da Boghossian a Cartier, Boucheron, Jar e Fabergé, si possono scovare  a i pezzi più interessanti con Wartski, Symbolic & Chase, Verdura, Hancocks e SJ Phillips. Come sempre non mancano i gioielli che hanno per autori artisti affermati in pittura e scultura, come Calder, oppure gioielli che possono rappresentare un ponte tra le diverse discipline, come quelli di Theo Fennell. Ecco alcuni dei pezzi più interessanti che sono presenti nel catalogo dell’esposizione. Federico Graglia





Spilla del 19esimo secolo a forma di ape, con topazi o rosa, diamanti e smeraldi
Spilla del 19esimo secolo a forma di ape, con topazi o rosa, diamanti e smeraldi

Spilla di Alexander Calder
Spilla di Alexander Calder
Bracciale di Louis Osman in argento e turchese, 1968
Bracciale di Louis Osman in argento e turchese, 1968
Bracciale di Boghossian con diamanti e perle
Bracciale di Boghossian con diamanti e perle
Bracciale di Cartier a forma di due tigri
Bracciale di Cartier a forma di due tigri
Collier in oro e diamanti, Afro Basaldella, 1955
Collier in oro e diamanti, Afro Basaldella, 1955
Bracciale in platino con diamanti e rubini attribuito a Ruser, 1940
Bracciale in platino con diamanti e rubini attribuito a Ruser, 1940
Orecchini in oro, diamanti e granati, firmati Grima
Orecchini in oro, diamanti e granati, firmati Grima
Anello di Theo Fennell, Dragon Chasing
Anello di Theo Fennell, Dragon Chasing
Anello di Theo Fennell
Anello di Theo Fennell
Anello con opale di Theo Fennell
Anello con opale di Theo Fennell
Van Cleef & Arpels, bracciale e clip in oro e diamanti, 1935
Van Cleef & Arpels, bracciale e clip in oro e diamanti, 1935
Wallache Chan, Damask Silk. Diamanti trillion, tormalina rosa, diamanti fancy, zaffiro rosa, agata bianca
Wallache Chan, Damask Silk. Diamanti trillion, tormalina rosa, diamanti fancy, zaffiro rosa, agata bianca

Wallache Chan, Bliss and Peace, collana. Una boccetta da fiuto imperiale dal periodo Daoguang (1821-1850) della dinastia Qing si trasforma in un vettore di buon auspicio
Wallache Chan, Bliss and Peace, collana. Una boccetta da fiuto imperiale dal periodo Daoguang (1821-1850) della dinastia Qing si trasforma in un vettore di buon auspicio







Il fascino della tiara d’epoca

Una parure con tiara di epoca vittoriana è il gioiello più in vista all’asta di Christie’s a Londra ♦

Il fascino della vecchia Inghilterra unito a quello della Francia tradizionale. Due aspetti della gioielleria che possono essere identificati con il periodo Vittoriano e quello della Belle Epoque e dell’Art Deco. Questi due filoni culturali, che hanno condizionato l’arte, l’architettura e l’artigianato, sono stati anche un punto di riferimento per la gioielleria. Due momenti top, che sono ben rappresentati nell’asta di Christie’s in programma a Londra il 13 giugno. Tra i pezzi più rappresentativi in vendita, infatti, c’è una parure con collana e tiara di epoca vittoriana caratterizzata da 14 singole stelle di diamanti, realizzata da Collingwood & Son, intorno al 1870. La stima è tra 100.000 e 150.000 sterline.

Christie’s fa precisa anche che le stelle, in quel periodo storico, facevano parte di un linguaggio segreto di simboli, un modo per comunicare sentimenti che andavano mantenuti segreti o quasi. Le stelle rappresentavano direzione e percorso spirituale. Ma nella vendita di Christie’s ci sono anche altre attrattive. Per esempio, l’asta comprende ben 50 pezzi firmati Cartier, Maison che rappresenta la gioielleria francese più classica. E non mancano, ovviamente, gioielli Bella Epoque o Art Deco. Federico Graglia





La parure composta da una tiara con diamanti a stella staccabili, argento e oro, circa 1870 e collana di disegno simile, firmate Collingwood & Son
La parure composta da una tiara con diamanti a stella staccabili, argento e oro, circa 1870 e collana di disegno simile, firmate Collingwood & Son

Tiara e collana vittoriana
Tiara e collana vittoriana
Anello con diamanti e smeraldo a cuscino di 10,42 carati
Anello con diamanti e smeraldo a cuscino di 10,42 carati
Collana con rubini e diamanti
Collana con rubini e diamanti
Bracciale Art Deco con diamanti e smeraldo
Bracciale Art Deco con diamanti e smeraldo
Spilla di Cartier con diamanti e smeraldo
Spilla di Cartier con diamanti e smeraldo
Spilla con diamanti e zaffiro taglio cuscino di 5 carati
Spilla con diamanti e zaffiro taglio cuscino di 5 carati

Set di Cartier in oro e diamanti
Set di Cartier in oro e diamanti







Un diamante a sorpresa da 775mila euro

Un diamante acquistato per 10 sterline venduto a 656.750 da Sotheby’s ♦

Ogni tanto succede che un quadro acquistato al mercatino dell’usato si riveli (o celi) come il capolavoro di un maestro e, quindi, sia immediatamente rivalutato. Più raramente si scopre che un gioiello è più prezioso di quanto si credeva. Diciamolo: di solito succede esattamente il contrario. Ma non è il caso di una fortunata che ha acquistato per caso un anello per 10 sterline (circa 11,5 euro) con quello che credeva fosse un grande cristallo. Si trattava, invece, di un diamante da 26 carati, che ora è stato venduto all’asta da Sotheby’s a Londra per 656.750 sterline, circa 775.000 euro. L’anello, battezzato Tenner, è stato venduto dopo una frenetica contrattazione al rialzo durata solo due minuti: prima dell’asta gli esperti avevano stimato il gioiello a un prezzo massimo di 350.000 sterline. Non sperate, però, di avere la stessa fortuna quando acquistate un anello a un mercatino. Un altro spunto interessante dell’asta di Fine Jewels (chiusa con un totale di 5,2 milioni di sterline) un è stata una spilla Cartier indossata da Margaret Thatcher e venduta a beneficio del Fondo Endeavour, che sostiene il recupero di feriti, militari e le donne malati e feriti. Altri gioielli in vendita erano provenienti dalla collezione di Re Farouk d’Egitto. Federico Graglia





Anello con diamante da 26 carati acquistato per 10 sterline e rivenduto da Sotheby's per 656.750
Anello con diamante da 26 carati acquistato per 10 sterline e rivenduto da Sotheby’s per 656.750

Anelli con gemme di Andrea Molinari
Anelli con gemme di Andrea Molinari
Collana con diamanti e rubini di metà Ottocento
Collana con diamanti e rubini di metà Ottocento
Spilla con diamanti e smeraldo
Spilla con diamanti e smeraldo
Orecchini con tormalina di Margherita Burgener
Orecchini con tormalina di Margherita Burgener
Orecchini con diamanti e zaffiri di Cartier
Orecchini con diamanti e zaffiri di Cartier
Bracciale con rubini e diamanti, circa 1950
Bracciale con rubini e diamanti, circa 1950
Braccialetto con diamanti e zaffiri
Braccialetto con diamanti e zaffiri

Spilla con diamanti e smeraldo indossata da Margaret Thatcher
Spilla con diamanti indossata da Margaret Thatcher







Profumo di Londra per Maria e Luisa

Maria e Luisa (Pianegonda) si prepara a conquistare la Gran Bretagna con i suoi gioielli in argento

Se è un caso di sdoppiamento della personalità, funziona benissimo. Ed è auspicabile che la guarigione resti lontana. Sì, perché Maria e Luisa Jewels non è, come si potrebbe pensare, frutto di due amiche, ma della stessa persona: Maria Luisa Pianegonda. Se il nome vi dice qualcosa, avete indovinato. Ora Pianegonda è un marchio che appartiene al gruppo Bros Manifatture, mentre Pianegonda persona appartiene a se stessa. Insomma, un altro sdoppiamento. Ma è tutto frutto delle scelte della designer vicentina, che nel 2012 ha abbandonato il suo affermato brand per una crisi, spiega, del tutto personale. Si è messa in viaggio in Paesi d’Oriente che suscitano qualche apprensione, come l’Afganistan, ha aiutato la Fondazione Pangea che aiuta le donne a rivendicare i propri diritti. Un viaggio, anche interiore, che l’ha spinta a ricominciare. Venduto il brand Pianegonda, ha scelto Milano per lanciare la sua boutique: Maria e Luisa Jewels. La scelta della parola inglese non è casuale: dopo aver riallacciato i rapporti con i suoi ex clienti in Italia, Maria e Luisa Jewels ha l’obiettivo di espandersi all’estero. Non sorprende quindi, che una testata seria come la britannica Professional Jeweller scriva che la Maison della designer veneta si appresti alla conquista del Regno Unito.

Maria Luisa Pianegonda è una specialista nei gioielli in argento. Ma argento lavorato in modo artigianale, molto curato, trattato come l’oro. Utilizza anche pietre come il quarzo o il topazio per arricchire bracciali, anelli e collane. Tutti i gioielli sono realizzati da artigiani a Milano e rifiniti in parte a Vicenza, il suo punto di partenza. Il viaggio continua. Giulia Netrese





Anelli in argento brunito lavorato a mano con quarzi e ametista
Anelli in argento brunito lavorato a mano con quarzi e ametista

Anelli di Maria e Luisa Jewels
Anelli di Maria e Luisa Jewels
Anelli di Maria e Luisa Jewels
Anelli in argento brunito e oro di Maria e Luisa Jewels
Anello in argento brunito lavorato a mano con quarzo milky
Anello in argento brunito lavorato a mano con quarzo milky
Bracciale in argento
Bracciale in argento
Collana multifilo
Collana multifilo
Anello in argento
Anello in argento
Orecchini pendeti di Maria e Luisa Jewels
Orecchini pendeti di Maria e Luisa Jewels

Collana a catena in argento
Collana a catena in argento







Faro acceso su Leo e Ginnie de Vroomen

Il lavoro di Leo e Ginnie de Vroomen, due designer che hanno segnato gli anni Sessanta, celebrati a Londra ♦

E raro che marito e moglie siano affiatati anche nella loro professione. Ma, alla sintonia, Leo e Ginnie de Vroomen hanno aggiunto la creatività. Ora Goldmiths’ Company, istituto britannico dedicato alla professione dell’oreficeria, presenta a Londra una mostra con oltre cento gioielli e progetti della coppia olandese che ha segnato un capitolo importante nel design degli anni Sessanta e Settanta. Designer, ma anche orafi: nella loro vita artistica hanno realizzato gioielli e opere che sono piccole sculture, in oro pietre preziose e semi preziose, oltre a un altro materiale che è una loro caratteristica: lo smalto. Leo de Vroomen si è trasferito a Londra nel 1965 per tenere una conferenza alla Scuola Centrale di Arte e Design, dove ha incontrato sua moglie Ginnie, designer e pittrice.

Bracciali colorati, clip, collane e anelli hanno un’identità unica, non legata alle mode. Sebbene i disegni organici di Ginnie spesso sono serviti come punto di partenza, il lavoro di Leo era fondamentale per l’esecuzione del lavoro. Federico Graglia

De Vroomen: Harmony in Colour and Form
Goldsmiths’ Hall, Foster Lane,
+44 (0) 207 606 7010
www.thegoldsmiths.co.uk/
12 Aprile 2017 – 26 Luglio 2017
Lunedi – Mercoledì 10-16
Entrata libera

Collana e orecchini in oro, granato mandarino, tanzanite, diamanti, smalto. Photography by Richard Valencia
Collana e orecchini in oro, granato mandarino, tanzanite, diamanti, smalto. Photography by Richard Valencia
Collana e orecchini in oro, diamanti, smalto, smeraldo cabochon. Photography by Richard Valencia
Collana e orecchini in oro, diamanti, smalto, smeraldo cabochon. Photography by Richard Valencia
Spilla in oro battuto e diananti
Spilla in oro battuto e diamanti
Spilla e clipin oro, diamanti, smalto cloisonné. Fotografia di Richard Valencia
Spilla e clipin oro, diamanti, smalto cloisonné. Fotografia di Richard Valencia
Pendente in oro repoussé e diamanti
Pendente in oro repoussé e diamanti
Spilla in oro, smalto e perla South Sea
Spilla in oro, smalto e perla South Sea
Spilla in oro e smalto. Photography by Richard Valencia
Spilla in oro e smalto. Photography by Richard Valencia


 
 


 

Le rime di Poem Vera

Poem Vera, da Pechino a Londra, tra fiori di loto e mandala indiani ♦

Poem Vera, dichiara l’azienda, è stata fondata a Londra nel 1916. Era un laboratorio specializzato nella lavorazione di prodotti in metalli preziosi, soprattutto gioielli, orologi, o per la pelletteria. Ora Poem Vera London, come recita il marchio, ha ancora sede in Gran Bretagna, a Cardiff, ma è di proprietà di una società con sede a Pechino, dove risiede di fatto l’azienda. Da questo vestito britannico con cappello cinese si sviluppa la gioielleria di Poem Vera, presente anche a Baselworld. Forme come il fiore di loto, che notoriamente è difficile trovare sulle rive del Tamigi, oppure del boomerang australiano o del giglio fiorentino, sono prese in prestito per i gioielli proposti dal brand. Tra tutti, però, spicca una collana Midas Touch, che fa parte della collezione Happiness, con perle e rubini: anche questa di spirito londinese ha poco, ma ricorda invece un mandala indiano. Un motivo in più per meditare su questo connubio sino-britannico. Alessia Mongrando

Ciondolo con diamanti Miss Tang
Ciondolo con diamanti Miss Tang
Orecchini Lily a forma di boomerang
Orecchini Lily a forma di boomerang
Pendente Angel, con perla di Thaiti e diamanti
Pendente Angel, con perla di Thaiti e diamanti
Pendente Knight, a forma di ferro di cavallo e giglio
Pendente Knight, a forma di ferro di cavallo e giglio
Collana Midas Touch
Collana Midas Touch
Orecchini Sakura, con tormalina rosa
Orecchini Sakura, con tormalina rosa
Collezione Happiness
Collezione Happiness
Pendente Ruta
Pendente Ruta


L’ultima collana di Diana

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La principessa Diana: moda e gioielli celebrati in una mostra a 20 anni dalla morte ♦

Una mostra sullo stile della principessa Diana. Con il consenso dei due figli, il principe William e il principe Harry. A 20 anni dalla morte in un incidente stradale di Diana Spencer, Kensington Palace ha inaugurato Diana: Her Story Fashion. La mostra non riguarda, però, solo vestiti da giorno e da sera. L’esposizione considera anche una delle passioni della principessa più amata: i gioielli. Per esempio, la tiara Cambridge Lover’s Knot, che la duchessa di Cambridge ha indossato in due occasioni. Un altro pezzo iconico è la collana The Swan Lake, composta dal gioielliere della casa reale, Garrard, con 178 diamanti e perle. È stata indossata dalla principessa Diana a una rappresentazione del balletto Il Lago dei cigni alla Royal Albert Hall nel 1997, due mesi prima della sua morte. Ora va all’asta per 12 milioni di dollari a New York, dalla casa d’aste Guernsey. I venditori sono una coppia ucraina che ha acquistato la collana nel 2010 per 630.000 dollari. Segno che il mito di Diana non tende ad appannarsi. Federico Graglia

Diana: Her Story Fashion
Dal 1 marzo 2017 fino al 28 febbraio 2018
Ticket per adulti – £ 19,00 (£ 17,10 online) *
Bambini – Free. Devono essere accompagnati da un adulto.
* I prezzi includono una donazione volontaria

La tiara Cambridge Lover’s Knot
La tiara Cambridge Lover’s Knot
Diana con la tiara Cambridge Lover’s Knot
Diana con la tiara Cambridge Lover’s Knot
La principessa Diana con la tiara Cambridge Lover’s Knot
La principessa Diana con la tiara Cambridge Lover’s Knot
Diana alla rappresentazione del Lago dei Cigni con la collana
Diana alla rappresentazione del Lago dei Cigni con la collana
The Swan Lake necklace, composta dal gioielliere della casa reale, Garrard, con 178 diamanti e perle
The Swan Lake necklace, composta dal gioielliere della casa reale, Garrard, con 178 diamanti e perle
Diana con parure il 2 novembre 1987 a Bonn
Diana con parure il 2 novembre 1987 a Bonn
La principessa del Galle con suite di gioielli in diamanti e zaffiri
La principessa del Galle con suite di gioielli in diamanti e zaffiri
Diana Spencer in un'occasione uffciale, con collana in oro bianco e diamanti
Diana Spencer in un’occasione uffciale, con collana in oro bianco e diamanti

Sotheby’s punta sul made in Italy

Da Sotheby’s tornano i gioielli con un’ampia selezione di Maison italiane, da Bulgari a Pomellato ♦

Da Sotheby’s tornano i gioielli. La nuova asta è in programma per il 22 marzo a Londra e, sebbene non presenti in catalogo (per ora) pezzi da record, offre comunque spunti interessanti per gli appassionati di gioielli. Intanto, perché la selezione comprende oltre 280 pezzi, un po’ sono rappresentati tutti i gusti. E un po’ perché la vendita di Fine Jewels comprende pezzi firmati da case di gioielleria illustri come Boivin, Cartier, Sterlé e Van Cleef & Arpels. Ma, in particolare, l’asta avrà una forte selezione di pezzi di designer o Maison italiane. Qualche nome tra quelli in catalogo: Bulgari, Buccellati, Facchini, Marina B, Masenza, Pomellato. Ecco una piccola anteprima. Federico Graglia

Orecchini con smeraldi inizio Novecentoi. Stima: 10.000–15.000 sterline
Orecchini con smeraldi inizio Novecentoi. Stima: 10.000–15.000 sterline
Spilla con diamanti firmata Pierre Sterlé. Stima: 24.000–32.000 sterline
Spilla con diamanti firmata Pierre Sterlé. Stima: 24.000–32.000 sterline
Spilla con diamanti, smeraldi, gemme. Stima: 4.500–7.000 sterline
Spilla con diamanti, smeraldi, gemme. Stima: 4.500–7.000 sterline
Spilla firmata Van Cleef & Arpels. Stima: 3.500–5.500 sterline
Spilla firmata Van Cleef & Arpels. Stima: 3.500–5.500 sterline
Bracciale di diamanti. Stima: 16.000-24.000 sterline
Bracciale di diamanti. Stima: 16.000-24.000 sterline


Swarovski tour per l’estate

I nuovi bijoux Swarovski si ispirano alle atmosfere di Parigi e Los Angeles, tra forme geometriche e suggestioni floreali ♦

Se vi piacciono i bijoux di Swarovski preparatevi a un’estate in viaggio. Il direttore creativo  del brand austriaco, Nathalie Colin, ha infatti pensato a un tour mondiale tra due grandi città: Los Angeles e Parigi. Sono le fonti di ispirazione della collezione primavera-estate 2017, non a caso battezzata Urban Romance. «Il lato romantico di Parigi si esprime attraverso colori freschi, floreali e motivi femminili, mentre strutture moderne e architettoniche hanno influenzato i gioielli più grafici. Los Angeles è la fonte di ispirazione per le silhouette fluide e Gypsy, e per i motivi must-have con le palme. Con questa collezione ogni donna può esprimere il proprio stile e mood, attraverso effetti layering oppure mescolando gioielli diversi con un tocco chic e personale. Questo sì che è un ottimo modo per apparire ed essere brillanti!», ha spiegato Colin.

Forme geometriche, ma anche pennellate di colore floreale: è il filo che lega le diverse linee della proposta di Swarovski. Un po’ perché le linee nette ricordano l’architettura delle città, un po’ perché anche negli spazi urbani la natura sboccia improvvisamente con macchie di colori che ammorbidiscono gli spazi delineati da monumenti ed edifici. Le proposte della Maison, in ogni caso, sono divise per linee con nomi che non sono riconducibili direttamente a una o all’altra città. Un esempio è la linea di gioielli denominata Giselle, che punta su verde e violetto, con grandi cristalli a forma simile a un taglio smeraldo, con piccole foglie applicate sopra. Giulia Netrese

Swarovski, bracciale Gisele
Swarovski, bracciale Gisele
Swarovski, anello Gisele
Swarovski, anello Gisele
Orecchini Gisele
Swarovski, orecchini Gisele
Pendente Gisele
Pendente Gisele
Collier Good Mood
Collier Good Mood
Collana Gisele
Collana Gisele
Collana con pendente Gisele
Collana con pendente Gisele


Amy Burton dal vecchio al nuovo

Amy Burton, dai gioielli antichi al design moderno, puntando su volumi e colore.

Nel mondo della gioielleria (e non solo) un vento di aria nuova fa sempre bene. La novità si chiama Amy Burton, ma non è una nerd della gioielleria. In realtà è una nuova designer, ma ha respirato tutta la vita l’atmosfera dei gioielli, visto che l’azienda di famiglia si chiama Hancocks, azienda storica che si occupa di acquistare e rivendere pezzi d’epoca e che è stata acquistata dai Burton nel 1992. Lei, Amy, ha iniziato tra gli scaffali e i cassetti della gioielleria prima di studiare e diplomarsi in classificazione dei diamanti e gemmologia al Gemmological Association di Londra. Ma a che cosa serve lo studio se non lo si mette in pratica? Così la designer ha cominciato a comprare pietre preziose uniche. Poi, ha pensato a come utilizzarle. Come? Con gioielli insoliti, ma indossabili. Nuovi, ma non stravaganti. Due esempi: la collezione Disorient è caratterizzata da forti linee geometriche, tra volumi e colori. Anche utilizzando solo l’oro le forme sono spesso sorprendenti. Con le pietre, come una grossa ametista da 123,70 carati, i gioielli sono del tutto eccezionali. La collezione Crescendo, invece, gira intorno all’idea di colore e sfumature. Pietre diverse accostate con nuance forti, ma delicate, sono altrettanto piacevoli, come nella grande collana con tormalina, granato e ametista tagliate in forma pan di zucchero e abbinate. Giulia Netrese





Collezione Disorient, anello in oro con acquamarina
Collezione Disorient, anello in oro con acquamarina

Collezione Disorient, anello in oro con diamanti
Collezione Disorient, anello in oro con diamanti
Collezione Disorient, bracciale in oro con grossa ametista
Collezione Disorient, bracciale in oro con grossa ametista
Pendente in oro con ametista
Pendente in oro con ametista
Orecchini in oro
Orecchini in oro
Collezione Crescendo, collana con ametista, tormalina e granato
Collezione Crescendo, collana con ametista, tormalina e granato

Collezione Crescendo, Orecchini con ametista, tormalina e granato
Collezione Crescendo, Orecchini con ametista, tormalina e granato







Le geometrie di Nc Rocks

Geometrie astratte e invenzioni preziose di Nc Rocks, brand di gioielli nato dalla creatività di due donne.

Oro 18 carati, pietre preziose, diamanti, smalti: chi avrebbe mai detto che questi elementi potessero essere considerati rock? E invece sono i materiali con cui nascono i gioielli di Nc Rocks, brand di gioielleria che ha una storia diversa dal solito. Nasce, infatti, dalla creatività di madre e figlia Nadine Hammoud e Chérine Altobaishi. Dal Libano (Nadine è nata a Beirut e cresciuta a Londra) alla Gran Bretagna, dall’Arabia Saudita a Los Angeles (dove è cresciuta Chérine) passando per Dubai, dove ora il brand ha sede: il viaggio culturale della coppia di donne non ha confini. Ma ha, invece, uno stile ben preciso: geometrico, con linee rette e tondi, colori decisi, inedite combinazioni di spazi, tra Wassily Kandinsky e Piet Mondrian, due padri dell’astrattismo. Ma anche virtuosismi Art Deco e persino di Optic Art. Niente di orientaleggiante, insomma. E il nome? E il rock-and-roll? Difficile comprendere il perché della scelta del brand, probabilmente dettata solo da esigenze di marketing. Restano, però, gioielli che hanno una indubbia personalità. Alessia Mongrando

Orecchini Swinging, oro rosa, diamanti neri e bianchi, smalto
Orecchini Swinging, oro rosa, diamanti neri e bianchi, smalto
Mosaico,anello in oro bianco, diamanti, tsavorite, zaffiri
Mosaico,anello in oro bianco, diamanti, tsavorite, zaffiri
Anello in oiro nero con diamanti e zaffiri neri
Anello in oiro nero con diamanti e zaffiri neri
Orecchini Cascade con oro bianco, zaffiri, tsavorite
Orecchini Cascade con oro bianco, zaffiri, tsavorite
Orecchini in oro bianco e diamanti
Orecchini in oro bianco e diamanti
Pendente in oro bianco con diamanti, smalto
Pendente in oro bianco con diamanti, smalto
Pendente in oro bianco con diamanti zaffiri, tsavorite, ametista blu
Pendente in oro bianco con diamanti zaffiri, tsavorite, ametista blu
Pendente con oro rosa, diamanti, smalto
Pendente con oro rosa, diamanti, smalto
Pendente Green Sphynx, Oro bianco, zaffiri neri, tsavorite
Pendente Green Sphynx, Oro bianco, zaffiri neri, tsavorite

Nirav Modi worldwide

Nirav Modi apre una boutique a Londra, si prepara a Macao e a inaugurare altri otto negozi. Dove arriverà?

Vi piacciono i grandi, immensi gioielli firmati da Nirav Modi? Dal 19 settembre, se abitate in Europa, avete una chance in più di poterli perlomeno vedere. A Londra, al 31 di Old Bond Street, il raffinato designer indiano ha inaugurato una boutique progettata dal francese Atelier Marika Chaumet: cinque livelli con arredi di lusso, velluti, cristallo, vetro smerigliato. E soprattutto, i famosi gioielli di Modi: c’è anche un locale Heritage che offre qualche esempio della capacità del gioielliere di Mumbai. Quella di Londra si aggiunge alle altre boutique di Mumbai, New Delhi, Hong Kong e New York. Prossima tappa: Macao, Cina. E altri otto negozi sono in programma per il 2017. Dove vuole arrivare Nirav Modi? Di sicuro resta nell’Olimpo dei grandi gioiellieri di questo secolo. Lo ha dimostrato anche con la sua partecipazione alla Biennale des Antiquaires a Parigi (ne abbiamo parlato qui), dove ha presentato oltre cento pezzi. Un’eccezione per Modi, che non partecipa a fiere ed eventi multimarca. E, un po’, anche un ritorno, dato che il designer indiano è cresciuto professionalmente ad Anversa, Belgio, dove ha imparato l’arte del taglio dei diamanti. Grazie a quell’esperienza ha introdotto nuovi quattro tagli per i diamanti: Jasmine, Endless, Ainra, e Mughal, che sono ammirati (e un po’ invidiati dai concorrenti) in tutto il mondo. Ora anche a Londra. Lavinia Andorno

Orecchini con diamanti di diversi colori: rosa, gialli, arancio, verdi, blu, viola
Orecchini con diamanti di diversi colori: rosa, gialli, arancio, verdi, blu, viola
Orecchini con cascata di diamanti e perle
Orecchini con cascata di diamanti e perle
La boutique di Londra di Nirav Modi
La boutique di Londra di Nirav Modi
Collana con smeraldi colombiani per 96 carati, zaffiri e diamanti
Collana con smeraldi colombiani per 96 carati, zaffiri e diamanti
Collana con diamanti colorati per 72 carati
Collana con diamanti colorati per 72 carati
Collana di diamanti e rubini, composta da oltre 100 pietre, presentata alla Biennale di Parigi
Collana di diamanti e rubini, composta da oltre 100 pietre, presentata alla Biennale di Parigi
Orecchini di diamanti con taglio esclusivo Ainra
Orecchini di diamanti con taglio esclusivo Ainra

Finlandia preziosa a Londra

I colori delle stagioni in Finlandia in una collezione di gioielli firmata dalla giovane Addalit.

KickStart è un’iniziativa della londinese National Association of Jewellers, che serve a promuovere designer emergenti. Tra i dieci finalisti del 2016 c’erano anche le fondatrici di Addalit, le finlandesi Jonna Jarvenpaa e Laura Vilppula, che hanno lasciato il fresco paese scandinavo e si sono trasferite sul Tamigi. Basta guardare i loro gioielli, però, per scoprire che le radici nordiche sono riflesse nella loro proposta: ci sono gioielli composti da oro e diamanti che hanno il disegno di geometrici cristalli di neve, mentre un tocco di colore aggiunto da una pietra colorata, come uno smeraldo, offre il senso della lenta mutazione delle stagioni, dalle notti bianche al foliage autunnale. E portare il senso della neve, ma anche dei colori, della Finlandia in una collezione di gioielli è proprio l’obiettivo che si sono prefissate le due designer. Che si completano a vicenda: Jonna ha studiato al London College of Fashion e ha lavorato per alcuni brand dell’abbigliamento, mentre Laura gira il mondo a scegliere le pietre, forte degli studi alla Gia, l’istituto di gemmologia americano. Tutti i gioielli sono prodotti a Londra. Alessia Mongrando

Anello in oro giallo e diamanti
Anello in oro giallo e diamanti
Orecchini stella di neve, oro bianco e diamanti. Sono staccabili
Orecchini stella di neve, oro bianco e diamanti. Sono staccabili
Orecchini in oro nero e diamanti
Orecchini in oro nero e diamanti
Orecchini in oro bianco, smeraldi e diamanti
Orecchini in oro bianco, smeraldi e diamanti
Anello in oro giallo e diamanti a forma di foglia
Anello in oro giallo e diamanti a forma di foglia
Orecchini con morganite e diamanti
Orecchini con morganite e diamanti
Orecchini a forma di cristallo di neve in oro bianco e diamanti
Orecchini a forma di cristallo di neve in oro bianco e diamanti
Orecchini a forma di cristallo di neve in oro bianco e diamanti
Anello in oro rosa, diamanti e morganite
Orecchini a forma di cristallo di neve in oro bianco e diamanti
Orecchini a forma di cristallo di neve in oro rosa e diamanti champagne
Pendente a forma di nappa con zaffiri rosa e diamanti
Pendente a forma di nappa con zaffiri rosa e diamanti

Gioielli, a qualcuno piace Calder

A Londra una mostra con i gioielli di Calder, scultore famoso per le sue opere mobili.

Sculture che si muovono: era la specialità di uno dei grandi artisti del Novecento, Alexander Calder. Ma pochi sanno (forse) che Calder si è esercitato anche a produrre gioielli. E la sua produzione artistica è ora (27 settembre-5 novembre) il soggetto di una mostra alla Louisa Guinness Gallery di Londra. La mostra si intitola The Boldness of Calder e presenta alcune delle sculture-gioiello dell’artista provenienti da collezioni di tutto il mondo. Ma siccome i gioielli, anche se ideati da un artista, sono pur sempre gioielli, la mostra comprende anche fotografie che mostrano donne che indossano i pezzi di Calder, per esempio Simone de Beauvoir, Peggy Guggenheim, Georgia O’Keeffe. Spesso sui gioielli ci sono anche le iniziali della committente. Ci sono orecchini, braccialetti, collane, spille, fermacapelli realizzati a mano, ovviamente con forme non esattamente tradizionali, spesso abbastanza grandi. I materiali più utilizzati sono l’argento, o l’ottone. Federico Graglia

Alexander Calder, spilla (1945)
Alexander Calder, spilla (1945)
Maxi collana
Maxi collana
Collana in argento (1940)
Collana in argento (1940)
Spilla in argento (1940)
Spilla in argento (1940)
Alexander Calder
Alexander Calder con una delle sue sculture mobili

A Londra gioielli in asta

Asta a Londra di Christie’s con qualche pezzo di gioielleria interessante.

Torna la stagione delle aste di gioielli. Il primo appuntamento è da Christie’s, a Londra. Non ci sono in vendita pietre preziose capaci di strappare record e titoli sui giornali, ma gioielli interessanti con stime che partono da un massimo di 33.000 dollari. Insomma, gioielli alla portata di un investimento di media entità. L’asta è in programma il 15 settembre 2016, a Londra, a South Kensington. Tra i pezzi in vendita c’è anche un ciondolo di fine Ottocento in oro, smalto e perle firmato Carlo Giuliano: è un cuore in cristallo smaltato. Una spilla Art Deco con zaffiri e diamanti, trasformabile in anello, datata circa 1930 ha un prezzo di base di 10.000 dollari: lo stesso prezzo di una collana fine Ottocento composta da diamanti montati su oro e argento. Un po’ meno, circa 6.000 dollari, è invece la valutazione di un seto composto da anello e orecchini in oro e corallo firmato Van Cleef & Arpels. Federico Graglia

Spilla con tre diamanti. La stima è di 33000 dollari
Spilla con tre diamanti. La stima è di 33000 dollari
Collana di diamanti fine Ottocento. Stima: 10.000 dollari
Collana di diamanti fine Ottocento. Stima: 10.000 dollari
Orecchini e anello in oro e corallo di Van Cleef & Arpels. Stima: 6600 dollari
Orecchini e anello in oro e corallo di Van Cleef & Arpels. Stima: 6600 dollari
Spilla-anello Art Deco con diamanti e zaffiri. Stima: 10.000 dollari
Spilla-anello Art Deco con diamanti e zaffiri. Stima: 10.000 dollari
Ciondolo in smalto e perle firmato Carlo Giuliano. Stima: 9000 dollari
Ciondolo in smalto e perle firmato Carlo Giuliano. Stima: 9000 dollari
Spilla in zaffiri e diamanti di Tiffany. Stima 8.000 dollari
Spilla in zaffiri e diamanti di Tiffany. Stima 8.000 dollari

De Beers, nostalgia di Londra

De Beers lascia Londra, ma lancia una collezione dedicata a Londra.

Nella Divina Commedia, poema composto da Dante nei primi anni del 1300, è descritta la legge del contrappasso. Nella sua visita all’Inferno, per esempio, Dante descrive i dannati che devono subire il contrario della loro colpa o qualcosa di analogo: è, appunto, la legge del contrappasso. Per esempio, i lussuriosi, che in vita si sono abbandonati alla tempesta del sesso, all’Inferno sono travolti da una bufera. Il contrappasso era una concezione accettata nella cultura medioevale. Ma potrebbe essere stata adottata anche dal colosso De Beers, la più grande azienda mondiale di diamanti. De Beers, infatti, che anni fa è stata acquistata dal gruppo Anglo American, ha deciso di lasciare la propria storica sede nel Regno Unito, a Londra, dopo quasi un secolo. A circa 300 impiegati e manager è stato comunicata la decisione di lasciare il 17 di Charterhouse Street, uffici da cui De Beers, una volta controllava il flusso di diamanti in tutto il mondo. La mossa ha chiuso un’epoca iniziata nel 1889, quando Cecil Rhodes, primo presidente della società, ha iniziato l’invio di diamanti dal Sud Africa per un gruppo di dieci commercianti londinesi. Che cosa c’entra questo con Dante e il contrappasso? È semplice: mentre lascia i suoi uffici nella capitale britannica, l’azienda ha lanciato una collezione che si chiama London by De Beers. Strano, no? In ogni caso, la collezione presenta una serie di gioielli composti (ovvio) da diamanti, che sono intitolati a cinque famosi luoghi della città: Albert Bridge, Battersea Light, Elizabeth Tower, London Eye, il percorso del Tamigi. Forse è un contrappasso, ma con molti carati. Giulia Netrese

Orecchini London View
Orecchini London View
Collana London View
Collana London View
Collana Elizabeth Tower
Collana Elizabeth Tower
Anello Elizabeth Tower
Anello Elizabeth Tower
Orecchini Battersea Light
Orecchini Battersea Light
Orecchini Albert Bridge
Orecchini Albert Bridge
Bracciale Albert Bridge
Bracciale Albert Bridge
Anello London View
Anello London View
Anello Light Battersea
Anello Light Battersea

Gli inediti di Wallace Chan

L’artista del gioiello forse più ammirato al mondo, Wallace Chan, ha fatto centro. A Londra, come abbiamo già anticipato qui ha presentato un volume in edizione limitata con le immagini delle sue opere, ma anche una mostra con quarantina di opere frutto del suo personale Eden popolato di farfalle, libellule, pesci, insetti e draghi. Con la calma olimpica di chi pratica il buddismo zen, ma anche con la tenacia di chi non si fa distrarre dai vizi del successo, il designer ha mostrato agli occhi golosi dei visitatori i suoi gioielli in titanio e giada, pietre preziose e, soprattutto, tanta perizia nel realizzare le sue mini sculture. Che sono inimitabili: non a caso Wallace Chan a volte si costruisce gli attrezzi per poter realizzare un gioiello particolarmente difficile. Per non parlare del taglio delle pietre: il suo inconfondibile «taglio Wallace» ha richiesto 13 anni di duro lavoro.

Risultato: un gioiello come una collana di diamanti e giadeite chiamata Grande Muraglia, è stata venduta nel 2012 per 73,5 milioni di dollari. Ma il problema maggiore, con un monumento vivente come Chan, è che i suoi pezzi unici sono tanto preziosi quanto rari. Anche l’uomo più ricco del mondo dovrebbe attendere che l’elaborato percorso creativo del maestro. Quindi, anche se avete molti soldi da parte, rassegnatevi, fate un bel respiro e assieme a Wallace Chan dite: Om. Rudy Serra

Collana Secret-Abyss. pietre preziose all'interno di un unico pezzo di cristallo di rocca
Collana Secret-Abyss. pietre preziose all’interno di un unico pezzo di cristallo di rocca
La mostra londinese di Wallace Chan
La mostra londinese di Wallace Chan
La spilla Vividity, con tormalina elbaite al centro
La spilla Vividity, con tormalina elbaite al centro
The Mighty, spiella a forma di formica con perle
The Mighty, spiella a forma di formica con perle
Spilla cavallo con zaffiri rosa
Spilla cavallo con diamanti e zaffiri rosa
Anello di Wallace Chan
Anello di Wallace Chan
Spilla di Wallace Chan
Spilla di Wallace Chan
Spilla a forma di fiore
Spilla a forma di fiore
Mostra a Londra
Mostra a Londra
London Masterpiece , la mostra dedicata a Chan
London Masterpiece , la mostra dedicata a Chan
Fish Whisper, braccialetto. Ha il tipo di intaglio per il quale il gioielliere è diventato famoso
Fish Whisper, braccialetto. Ha il tipo di intaglio per il quale il gioielliere è diventato famoso
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