Kering

I gioielli Vhernier nell’orbita di Kering?

Vhernier, storico brand italiano di gioielleria, prende la strada della Francia. Secondo quanto rivelato dal quotidiano finanziario Mff, Vhernier passa per il 49% al gruppo francese Kering di monsieur François-Henri Pinault. Al momento non c’è nessuna conferma ufficiale dell’operazione, né da parte del colosso del lusso francese, né dal presidente della Maison Carlo Traglio. Anzi, secondo altre fonti, il gruppo italiano avrebbe altri tavoli di trattativa aperti con altri big del lusso. Secondo l’ipotesi di Mff, invece, l’azienda di gioielleria italiana, controllata tramite la finanziaria di famiglia Aura da Carlo e Maurizio Traglio, rimarrebbe di proprietà per il 51%, anche se non è escluso che in un prossimo futuro la proporzione possa invertirsi.

Catene Mon Jeu
Mon Jeu by Vhernier

Kering, che ha appena concluso l’acquisizione del 30% di Valentino, rafforzerebbe ulteriormente l’area della gioielleria, che ora è rappresentata dal brand di alta gamma Qeeling e da, Boucheron, Pomellato e DoDo, con un target più giovane. Vhernier, al contrario, gode di un’ottima immagine grazie alla sua produzione di alta qualità, ma non ha la forza per imporsi su mercati internazionali sempre più globalizzati.

Carlo Traglio, presidente di Vhernier
Carlo Traglio
Henry Francois Pinault, patron di Kering
Henry Francois Pinault

Kering e Cartier puntano sulla sostenibilità




Il gruppo francese Kering, che controlla marchi come Gucci, Boucheron, Qeelin, Pomellato, Dodo e Girard-Perregaux (oltre a quelli del settore moda) punta sulla sostenibilità, un valore sempre più apprezzato da chi acquista gioielli e orologi. Assieme a Cartier, che fa parte del gruppo svizzero Richemont, l’azienda ha dato vita a Watch & Jewellery Initiative 2030, iniziativa che ha l’obiettivo di promuovere la sostenibilità di orologi e gioielli. E ora ha chiamato al vertice l’ex direttrice esecutiva del Responsible Jewellery Council, Iris Van der Veken.

Iris Van der Veken
Iris Van der Veken

La manager ricoprirà il ruolo di direttore esecutivo e segretario generale della Watch & Jewellery Initiative 2030. Il coinvolgimento di Iris Van der Veken era stato prefigurato, ma solo ora è diventato operativo. La manager ha più di 20 anni di esperienza globale tra mondo dell’industria, della gioielleria e della moda e anche parte del consiglio di Iseal e Diamonds Do Good. Watch & Jewellery Initiative ha coinvolto brand come Chanel Horlogerie Joaillerie, Montblanc, Pandora, Rosy Blue e Swarovski.

Henry Francois Pinault, patron di Kering
Henry Francois Pinault, patron di Kering

Johann Rupert, Ceo e azionista di Richemont
Johann Rupert, Ceo e azionista di Richemont







Il brand cinese Qeelin in Place Vendôme

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Qeelin, brand cinese di proprietà del gruppo Kering, apre la sua prima vetrina in Place Vendôme ♦︎

Una gioielleria cinese nell’Olimpo dell’alta gioielleria? Ebbene sì, Qeelin ha aperto la sua vetrina nella prestigiosa Place Vendôme, a Parigi. Non tutti in Europa conoscono Qeelin. Ed è vero che è cinese, ma non solo. È nata in Cina, in effetti, perché è stata fondata nel 2004 da Dennis Chan e Guillaume Brochard. E ha sede a Hong-Kong, ma nel 2013è stata acquistata dal gruppo francese del lusso Kering, che possiede già marchi come Boucheron, Pomellato, Dodo, oltre a quelli della moda.

Anello solitaire
Anello solitaire

I gioielli di Qeelin utilizzano spesso simboli mistici o portafortuna che fanno parte della cultura cinese, con la filosofia «l’Est incontra l’Occidente». Il nome Qeelin, per esempio, deriva dal Qilin, nome di un animale fantastico cinese e icona dell’amore. La Maison cinese ha aperto il suo primo negozio a Taiwan nel 2009 e a Shanghai nel 2010. Poi, nel 2015, lo sbarco negli Stati Uniti, inizialmente per soddisfare i cinesi residenti nel Nord America. L’apertura in Place Vandôme, insomma, rappresenta un traguardo sorprendente, anche se il marchio aveva già aperto un’insegna al Jardin du Palais Royal. Una delle collezioni di punta è dedicata al Wulu, simbolo magico legato a molte leggende, portafortuna e di energia positiva in Cina, con una forma che riecheggia le curve del numero 8.

Pendente in oro rosa, diamanti e rubini
Pendente in oro rosa, diamanti e rubini
Collana Wulu in oro rosa, smeraldi e diamanti
Collana Wulu in oro rosa, smeraldi e diamanti
Collana Wulu in oro bianco e diamanti
Collana Wulu in oro bianco e diamanti
Orecchini Wulu in oro rosa 18 carati con diamanti e rubini
Orecchini Wulu in oro rosa 18 carati con diamanti e rubini
Bracciale Wulu in oro rosa 18 carati con diamanti e rubini
Bracciale Wulu in oro rosa 18 carati con diamanti e rubini
Anello Wulu in oro rosa 18 carati con diamanti e agata rossa
Anello Wulu in oro rosa 18 carati con diamanti e agata rossa

Petite Wulu in oro rosa 18 carati con diamanti e opale rosa
Petite Wulu in oro rosa 18 carati con diamanti e opale rosa







Le voci (smentite) di un matrimonio Kering-Richemont


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Boucheron che sposa Piaget. Pomellato che si fidanza con Cartier. Qeelin che ha un flirt con Buccellati. È una favola? No, è l’ipotesi lanciata dal sito Miss Tweed, che ipotizza un tentativo di approccio tra due gruppi del lusso: Kering di François-Henri Pinault e Richemont di Johann Rupert. Secondo l’indiscrezione raccolta dal sito, a gennaio, in gran segreto il Ceo e azionista di Kering, Pinault, ha presentato una offerta informale di matrimonio tra le due aziende al presidente e proprietario di Richemont, Rupert.

François-Henri Pinault, al centro, tra la moglie Salma Hayek (a sinistra) e Jane Fonda (a destra)
François-Henri Pinault, al centro, tra la moglie Salma Hayek (a sinistra) e Jane Fonda (a destra)

A preoccupare Pinault sarebbe la nuova dimensione del rivale Lvmh, dopo la fusione con Tiffany & Co. Le reazioni dei due gruppi, però, non sembrano confermare i rumors. Sia Kering sia Richemont hanno smentito di avere intenzione di discutere di una prossima fusione tra i due colossi del lusso. Pinault, tra l’altro, nel febbraio scorso ha detto che Kering intende puntare su una crescita organica, cioè del proprio business attuale. Ma bisogna anche aggiungere che nel mondo finanziario le cose possono cambiare rapidamente e che la dimensione internazionale di Lvmh preoccupa i due player.

Johann Rupert, Ceo e azionista di Richemont
Johann Rupert, Ceo e azionista di Richemont
La sede di Richemont a Bellevue (Ginevra, Svizzera)
La sede di Richemont a Bellevue (Ginevra, Svizzera)
Anello in oro bianco 18 carati con 1 spinello rosso taglio cuscino dalla Tanzania e 94 diamanti  di Piaget, gruppo Richemont
Anello in oro bianco 18 carati con 1 spinello rosso taglio cuscino dalla Tanzania e 94 diamanti di Piaget, gruppo Richemont

Anello con malachite e smeraldi
Pomellato (gruppo Kering), anello con malachite e smeraldi







Qeelin tra Cina e Occidente




Lo stile di Qeelin, il marchio fondato dal designer cinese Dennis Chan. Ecco la nuova collezione Wulu, legata a molte leggende: è la più forte espressione di buona fortuna e di energia positiva in Cina ♦︎

«Sono cresciuto a Hong Kong e ha trascorso qualche tempo a Londra. Ho iniziato come consulente per il design. Io stesso colleziono orologi e gioielli». Si presenta così Dennis Chan, designer che sbarca negli Stati Uniti, dove è già un nome apprezzato nel ristretto numero dei connoisseurs. «Nei primi anni Novanta ho iniziato a scervellarmi su come sarei potuto entrare nel business del lusso con un mio marchio», ha aggiunto Chan. Il risultato della pensata, nel 2004, è Qeelin. Oggetto: lo stile cinese rivisitato in chiave moderna.

Collana con pendente della collezione Wulu in oro bianco e diamanti
Collana con pendente della collezione Wulu in oro bianco e diamanti

Il designer racconta di essere affascinato dalla storia vecchia di 5000 anni della Cina. Una storia che è anche quella dell’arte e del design. I gioielli di Chan, quindi, sono sbarcati in Occidente. Kering, big francese del lusso, che possiede marchi come Bottega Veneta, Girard-Perregaux, Gucci, e Pomellato, ha acquistato la quota di maggioranza in Qeelin nel 2013. Anche grazie a questo appoggio ora i disegni del gioielliere sono potuti sbarcare negli Usa. I suoi gioielli stanno facendo un lungo roadshow attraverso grandi gioiellerie per farsi conoscere meglio da un pubblico americano più vasto. I gioielli di Chan convinceranno gli americani come hanno affascinato i francesi? Federico Graglia

Collezione Wulu, pendente in oro bianco e diamanti
Collezione Wulu, pendente in oro bianco e diamanti

Collezione Wulu, pendente in oro rosa, diamanti e giada
Collezione Wulu, pendente in oro rosa, diamanti e giada

Collezione Wulu, orecchino in oro rosa, diamanti e giada
Collezione Wulu, orecchino in oro rosa, diamanti e giada

Pendente con pavé di diamanti bianchi e neri a forma di panda
Pendente con pavé di diamanti bianchi e neri a forma di panda

Collana con diamanti di Qeelin
Collana con diamanti di Qeelin

Anello in oro rosso e diamanti
Anello in oro rosso e diamanti







L’intreccio prezioso di Bottega Veneta

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Anche se è più nota per le sue collezioni moda e di pelletteria, Bottega Veneta, come altri brand del fashion propone anche gioielli. Certo, è un brand di lusso e il lusso si paga. I gioielli costano al di là di quello che è il materiale impiegato, insomma, proprio come avviene per i vestiti e gli accessori. I gioielli di Bottega Veneta, infatti, sono in gran parte realizzati in in argento sterling placcato oro, ma costano più o meno come fossero solo realizzati in il metallo giallo.

Orecchini con maglia a catena in argento placcato oro
Orecchini con maglia a catena in argento placcato oro

Ma, appunto, è il fascino del marchio veneto, azienda italiana rinomata per i suoi prodotti in pelle, che possiede un famoso atelier situato in una villa settecentesca a Montebello Vicentino, ha sede a Lugano, in Svizzera, e uffici a Milano e Vicenza. Acquisita nel 2001 dal Gruppo Gucci, oggi la Maison parte della multinazionale francese Kering. Ma si deve al direttore creativo Tomas Maier, una ventina di anni fa, riafferma l’identità originaria del marchio con l’iconico motivo intrecciato. Proprio lo stesso motivo che si ritrova nei gioielli con il marchio Bottega Veneta.

Anello in argento placcato oro
Anello in argento placcato oro
Orecchini con malachite e argento placcato oro
Orecchini con malachite e argento placcato oro
Collana intrecciata in argento placcato oro
Collana intrecciata in argento placcato oro
Collana con perline di malachite e argento placcato oro
Collana con perline di malachite e argento placcato oro
Bracciale intrecciato in argento placcato oro
Bracciale intrecciato in argento placcato oro

Collana in maglia intrecciata in argento placcato oro
Collana in maglia intrecciata in argento placcato oro







Addio Baselworld, Gucci getta la spugna





Un altro brutto colpo per Baselworld: se ne va anche Gucci. Nella fiera di Basilea, programmata quest’anno dal 30 aprile al 5 maggio, il brand del gruppo Kering non ci sarà. E lascerà due spazi vuoti, visto che l’anno scorso il marchio ha occupato aree espositive distinte nella Hall 1.0, una per i gioielli e l’altra per gli orologi.

Orologi in esposizione a Baselworld 2019. Copyright: gioiellis.com
Orologi Gucci in esposizione a Baselworld 2019. Copyright: gioiellis.com

Gucci, quindi, allunga la lista dei marchi scontenti, in particolare della scelta di posticipare la data della fiera, oltre che dei costi connessi all’allestimento fieristico: ristoranti e hotel di Basilea hanno la fama di avere prezzi poibitivi. E, mentre la presenza di Rolex e dei marchi del gruppo Lvmh è confermata, hanno dato forfait aziende come Breitling, Swatch, de Grisogono, Pasquale Bruni, Jacobs& Co, oltre a molti marchi di minori dimensioni.

Baselworld. Copyright: gioiellis.com
Baselworld. Copyright: gioiellis.com

Gucci non ha voluto argomentare il motivo della decisione. Baselworld, in ogni caso, ha ammesso che l’idea di posticipare la fiera così in avanti per legarla al Sihh, che nel frattempo ha cambiato nome in Watches & Wonders Geneva, evento dedicato all’alta orologeria, non sarà replicata: nel 2021 Baselworld si dovrebbe tornare a fine marzo o inizio aprile. Ma il verbo va usato al condizionale.

Ingresso a Baselworld 2019. Copyright: gioiellis.com
Ingresso a Baselworld 2019. Copyright: gioiellis.com

Certo, è difficile che la fiera di Basilea torni ai 2.000 espositori di una decina di anni fa. Ed è ancora più difficile dire se potrà essere di nuovo il centro mondiale dell’orologeria: Baselworld, infatti, era principalmente una vetrina di orologi svizzeri quando il designer di gioielli britannico Stephen Webster iniziò a esporre, nel 1999. Nei successivi 12 anni lo hanno seguito tanti altri marchi, prima che iniziasse un declino che, forse, non è ancora finito.

La piazza di Baselworld. Copyright: gioiellis.com
La piazza di Baselworld. Copyright: gioiellis.com







Flora rifiorisce con Gucci

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Gucci fa rifiorire la collezione Flora con nuovi anelli in oro e diamanti ♦

Gucci rifiorisce da anni con la fine jewellery e soprattutto con la collezione Flora, che ha già conquistato numerosi consensi. A Baselworld 2017, proprio per questo, Gucci ha pensato di presentare nuovi pezzi della collezione, assieme ad altre novità sia per i gioielli che per gli orologi.

La Maison italiana che fa parte del gruppo Kering ha ampliato la linea di gioielli con nuovi pezzi in oro bianco, diamanti e in alcuni pezzi anche piccole perle. Tutti hanno ovviamente il motivo floreale della Maison.

Gucci, orecchini della collezione Flora
Gucci, orecchini della collezione Flora

I nuovi gioielli comprendono due bracciali, due collane, due anelli e orecchini, con il ricorrente logo GG e due collane. Ma nella linea di gioielli Flora sono presenti anche pezzi con pietre colorate. I grandi petali e i pistilli sono realizzati in oro, con l’aggiunta di madreperla, diamanti e pietre colorate. Il disegno dei gioielli è rimasto lo stesso, ma cambiano le nuance di colori dati dalle pietre.  Lavinia Andorno




Anello in oro bianco e diamanti
Anello in oro bianco e diamanti
Gucci, anello della collezione Flora con logo
Gucci, anello della collezione Flora con logo
Bracciale della collezione Flora in oro bianco 18 carati e diamanti
Bracciale della collezione Flora in oro bianco 18 carati e diamanti
La cantautrice, scrittrice e produttrice discografica Florence Welch arruolata da Gucci come volto per le collezioni di gioielleria, tra cui Flora
La cantautrice, scrittrice e produttrice discografica Florence Welch arruolata da Gucci come volto per le collezioni di gioielleria, tra cui Flora
orecchini flora 3
Orecchini della collezione Flora in oro bianco 18 carati e diamanti

La collezione Flora 2017

Nuovo anello della collezione Flora, in oro rosa, diamanti e pietre colorate
Nuovo anello della collezione Flora, in oro rosa, diamanti e pietre colorate
Nuovo anello della collezione Flora, in oro rosa, diamanti e madreperla
Nuovo anello della collezione Flora, in oro rosa, diamanti e madreperla
Orecchini della collezione Flora, oro giallo, diamanti e zaffiri
Orecchini della collezione Flora, oro giallo, diamanti e zaffiri
Anello della collezione Flora, oro giallo, diamanti e zaffiri
Anello della collezione Flora, oro giallo, diamanti e zaffiri
Anello della collezione Flora, oro giallo, diamanti e zaffiri
Anello della collezione Flora, oro giallo, diamanti e zaffiri
Anello della collezione Flora con teschio, oro bianco, diamanti e zaffiri
Anello della collezione Flora con teschio, oro bianco, diamanti e zaffiri
Nuovo anello della collezione Flora, in oro rosa e diamanti
Anello della collezione Flora, in oro rosa e diamanti







Pomellato, 50 anni di gioielleria Iconica



La collezione Iconica di Pomellato per festeggiare i primi 50 anni della Maison milanese ♦︎

A 50 anni, oggi, si è ancora giovani. Questo non vuol dire che si debba prendere alla leggera la data che segna il passaggio nel secondo mezzo secolo di vita. Ma, dato che il modo migliore per mantenersi giovani è fare attività, che sia lavoro o sport, Pomellato ha deciso di ricordare i suoi primi 50 anni nella maniera che sa fare meglio, cioè con nuovi gioielli. La collezione che segna la data fatidica si chiama Iconica e rispetta lo stile della Maison milanese fondata nel 1967 da Pino Rabolini e passata nel 2013 sotto le insegne del Gruppo francese Kering. Volumi arrotondati, superfici lisce, disegno moderno ma non esasperato: i nuovi anelli, nuovi bracciali a catena e pendenti sono in oro bianco o oro rosa, circondati in alcune versioni da diamanti. Insomma, niente di meglio che ribadire la propria personalità in vista di riprendere il cammino. Margherita Donato




Pomellato, anelli della collezione Iconica
Pomellato, anelli della collezione Iconica
Catene e pendenti della collezione Iconica
Catene e pendenti della collezione Iconica

Pomellato, bracciali a catena in oro
Pomellato, bracciali a catena in oro







Gioielleria, bilanci tra oro e piombo



I bilanci della gioielleria non sono tutti d’oro secondo l’analisi di Pambianco ♦︎

Il 2016 non è stato un anno d’oro per la gioielleria, ma neanche troppo negativo. Un giro di telefonate informali sembra indicare, però, che il 2017 possa chiudersi con un bilancio più positivo. Il polso al settore della gioielleria e oreficeria lo ha tastato Pambianco, gruppo della consulenza specializzato nel settore del lusso.

La tabella pubblicata da Pambianco
La tabella pubblicata da Pambianco

Nella sua analisi, oltre a certificare un tracollo per il settore della orologeria (difficoltà testimoniate anche a Baselworld), Pambianco ha messo sotto la lente i bilanci dei maggiori gruppi della gioielleria. Risultato: qualche risultato positivo, come Pomellato, che grazie alla cura e alle sinergie del gruppo Kering ha aumentato il fatturato dell’11,5%, Unoaerre che è cresciuta del 7,9%, Damiani (+4,8%) o Morellato (+2,8%). Bene anche Chrysos, che produce anche il brand Officina Bernardi: ha visto salire le vendite del, 5,4% a 56,3 milioni. Ma si registrano cali anche consistenti: per esempio, Asolo Gold, specializzata nella produzione di catene, ha visto scendere i ricavi del 28,2% a 80,5 milioni di euro. Tra i marchi famosi per il design, Marco Bicego è sceso del 4,5% nonostante il buon andamento all’estero a 47,4 milioni, mentre per Roberto Coin la flessione è stata del 4,7%, a 46 milioni. Limatura (-0,5%) anche per Stroili Oro, acquista dal gruppo francese Historie d’Or nell’estate 2016. Federico Graglia





Damiani, anello della collezione Margherita
Damiani, anello della collezione Margherita

Unoaerre, bracciale in bronzo dorato Venus
Unoaerre, bracciale in bronzo dorato Venus
Morellato, collane con pendenti
Morellato, collane con pendenti

Officina Bernardi, orecchini in argento rodiato
Officina Bernardi, orecchini in argento rodiato







Gucci e le tigri di Dionysus



I gioielli della linea Dionysus di Gucci: tigri in oro con occhi di tsavoriti ♦︎

Alessandro Michele ha rilanciato il brand Gucci. Ha conquistato la fascia dei Millennials, ha proposto uno stile aggressivo. Un riverbero del carattere del direttore creativo della Maison fiorentina sotto le insegne del gruppo Kering, si scorge anche nelle novità introdotte nella linea di gioielli che prende il nome di una delle più note firmate da Gucci per la pelletteria: Dionysus, nella mitologia greca e romana conosciuto soprattutto come dio del vino e di estasi. Per la stagione autunno inverno 2017 Gucci ha aggiunto nuovi pezzi alla sua gamma. Si tratta di quattro pezzi: orecchini a forma di goccia in oro giallo 18 carati con diamanti, una collana in oro giallo, con smalto verde e tsavorite, e due bracciali. Ognuno di questi bracciali è dotato di tre teste di tigre intercambiabili in oro giallo 18 carati con occhi realizzati con tsavoriti e decorati con smalto verde intorno al bordo interno. C’è anche un orologio progettato per essere indossato come segnatempo o solo come gioiello. Tutti i pezzi hanno la testa della tigre, icona della Maison. Non a caso: la mitologia racconta che Dioniso abbia attraversato il fiume Tigri su una tigre inviata da Zeus. Alessia Mongrando





Bracciale Dionysus in oro giallo e tsavoriti
Bracciale Dionysus in oro giallo e tsavoriti

Gucci, bracciale Dionysus in oro giallo e tsavoriti
Gucci, bracciale Dionysus in oro giallo e tsavoriti
Bracciale Dionysus indossato
Bracciale Dionysus indossato
Collezione Dionysus, fermaglio intercambiabile a forma di tigre
Collezione Dionysus, fermaglio intercambiabile a forma di tigre
Collana in oro e tsavoriti
Collana in oro e tsavoriti
Gucci Dionysus, bracciale
Gucci Dionysus, bracciale
Orecchini della collezione Dionysus
Orecchini della collezione Dionysus

Orologio-bracciale di Gucci
Orologio-bracciale di Gucci







Stéphane Gerschel da Bulgari a Pomellato



Chi è Stéphane Gerschel, nuovo global brand managing director di Pomellato ♦︎

Da Lvmh a Kering. Da Bulgari a Pomellato. Anche nello sport i campioni cambiano squadra: perché non dovrebbe accadere anche nella gioielleria? Quindi non è così strano che Stéphane Gerschel sia il nuovo global brand managing director di Pomellato. Il manager, con dna francese e formazione negli Stati Uniti (ha un Master in legge alla Università di Miami) è stato direttore della comunicazione internazionale di Bulgari per quattro anni, dal 2013 al 2017. A Milano affianca Sabina Belli, Ceo della griffe di preziosi fondata da Pino Rabolini nel 1967. Nonostante sia relativamente giovane, Gherschel ha una lunga carriera alle spalle. È stato vice presidente global communication a L’Oreal e vice presidente International Communications di Veuve Clicquot. Tra l’altro, per il brand di champagne ha scritto anche un libro di cucina, The Season of Veuve Clicquot, con i menù personalizzati dai cuochi più importanti del mondo. Poi, è arrivata Bulgari. E con Pomellato il suo brand di riferimento si sposta da Roma a Milano.




Stéphane Gerschel con la pr Marilyn Heston
Stéphane Gerschel con la pr Marilyn Heston
stephane
Stéphane Gerschel al lancio della

pomellato RitrattoCollection family has a wide range of color from the deep shades of London Blue topaz and amethyst to the softer hues of pink of the rose quartz

Stéphane Gerschel (da Instagram)
Stéphane Gerschel (da Instagram)







Da Pomellato al cinema



Addio Pomellato, Rabolini brillerà sul grande schermo ♦︎

Il fondatore di Pomellato, Pino Rabolini, si dà al cinema. Venduta la Maison nel 2013 a Kering (gruppo François Pinault), Rabolini ha scoperto il fascino del cinema. Il gioiello della sua società, RaMo, infatti, è un film intitolato Agadah, diretto da Alberto Rondalli. Il film è tratto dal romanzo scritto nel 1965 da Jan Potocki, Manoscritto ritrovato a Saragozza (in Italia edito da Adelphi). Il cast comprende come protagonista Nahuel Perez Biscayart (quello di 120 battiti al minuto), Valentina Cervi, Caterina Murino, Alessandro Haber, Flavio Bucci, Umberto Orsini e Alessio Boni. L’uscita del film prodotto dal fondatore di marchi come Pomellato e Dodo nelle sale italiane è prevista il 16 novembre. Rabolini ne ha già programmato anche la distribuzione, assieme ad Ernesto Grassi, ex direttore commerciale di Eagle Pictures e Lucky Red.





Caterina Murino in «Agadah»
Caterina Murino in «Agadah»







Buccellati va in Svizzera

Buccellati bye bye: lo ha scritto il Sole24Ore e non risultano smentite. Un articolo firmato da Carlo Festa prospetta l’addio della Maison italiana dal fondo di private equity Clessidra. Buccellati finirà in Svizzera, sponda lago di Ginevra, nella grande casa del gruppo Richemont. Dopo la scomparsa, a gennaio, del fondatore di Clessidra, Claudio Sposito, sembra così tramontare l’idea di un polo del lusso italiano, che era stato accarezzato con l’ingresso nel fondo di private equity Francesco Trapani. Quest’ultimo, ex numero uno di Bulgari, venduta cinque anni fa alla francese Lvmh, era diventato vicepresidente di Clessidra con l’idea di riunire sotto lo stesso cappello altri marchi del lusso, un po’ come il gruppo francese di Bernard Arnault o la Kering di François Pinault, che controlla tra l’altro il brand italiano Pomellato. Oppure, appunto, la svizzera Richemont, che possiede già marchi come Cartier, Piaget e Van Cleef & Arpels. La rottura tra la moglie di Sposito, Manuela Del Castillo, e Trapani, che uscirà da Clessidra, ha invece rivoluzionato la strategia: niente grande gruppo italiano della gioielleria, Buccellati finirà nella terra di Guglielmo Tell. Che lo desideri o no Andrea Buccellati, presidente e rappresentante della famiglia fondatrice, che mantiene una quota di minoranza nella società. Federico Graglia

Anello con oro e diamante
Anello con oro e diamante
Anello Turbante
Anello Turbante
Francesco Trapani e Pace Wu, quando il manager era ancora in Bulgari
Francesco Trapani e Pace Wu, quando il manager era ancora in Bulgari
Buccellati, anelli
Buccellati, anelli
Orecchini in oro e diamanti
Orecchini in oro e diamanti

Parmigiano doc per Gucci gioielli

Il gruppo francese del lusso Kering (ex Ppr di monsieur François Pinault), che comprende brand come Pomellato, Gucci, Bottega Veneta, Saint Laurent, Alexander Mcqueen, Balenciaga, Brioni, Christopher Kane, Mcq, Stella Mccartney, Sergio Rossi, Boucheron, Dodo, Girard-Perregaux, Jeanrichard, Pomellato e Qeelin, riorganizza le attività in ambito orologi e gioielli. Il nuovo piano prevede che ogni marchio sia gestito da un unico ceo. Risultato: Michele Sofisti da ottobre si occuperà esclusivamente di Gucci Orologi e Gioielli e lascerà invece lo stesso incarico al gruppo Sowind per Girard-Perregaux e Jean Richard. Il nuovo manager di Sowind Group sarà nominato nelle prossime settimane. Sofisti è entrato in Gucci Group Orologi come consulente strategico nel 2009 e successivamente promosso ceo nel 2010. Il manager, nato a Bormio il 30 settembre del 1957, si è però trasferito a Parma all’età di quattro anni: alla città emiliana è rimasto molto legato e ci torna appena può. L’aspetto più curioso è che il manager è laureato in geologia. Nel 1981 Sofisti si è trasferito in Germania, poi in Canada, Francia, Cina. Da vent’anni è in Svizzera: nel 1995 è entrato nel Gruppo Swatch in qualità di vice-president sales e marketing di Omega, poi presidente del marchio e membro della commissione allargata di amministrazione del Gruppo Swatch; nel 2000, dopo un anno alla presidenza di Fred Gioiellerie e orologi Christian Dior (Gruppo Lvmh ), è diventato presidente di Swatch e responsabile per la Cina. Federico Graglia 

La collezione Horsebit Cocktail di Gucci
La collezione Horsebit Cocktail di Gucci

sofisti

ukKering changes the managers for jewelry 

The French luxury group Kering (the Ppr of Monsieur François Pinault), which includes brands such as Pomellato, Gucci, Bottega Veneta, Saint Laurent, Alexander McQueen, Balenciaga, Brioni, Christopher Kane, Mcq, Stella McCartney, Sergio Rossi, Boucheron, Dodo , Girard-Perregaux, JeanRichard, Pomellato and Qeelin, reorganizes the activities in the field of watches and jewelry. The new plan provides that each brand will managed by a single Ceo. Result: Michele Sofisti October will deal exclusively with Gucci Timepieces and Jewelry and instead leaves the task to the group Sowind for Girard-Perregaux and Jean Richard. The new manager of Sowind Group will be appointed in the coming weeks. Sophists came at Gucci Group Watches as a strategic consultant in 2009 and subsequently promoted to Ceo in 2010. Manager, was born in Bormio on September 30, 1957, but moved to Parma at the age of four years. The most curious aspect is that the manager has a degree in geology. Sofisti in 1981 moved to Germany, then to Canada, France, China. For twenty years, is in Switzerland in 1995, joined the Swatch Group as vice-president of sales and marketing in Omega, then president of brand and a member of the Grand Board of Directors of the Swatch Group; In 2000, after a year as president of Fred Jewelry & Watches Christian Dior (LVMH Group), became president of Swatch and responsible for China.

france-flagKering change les gestionnaires pour les bijoux 

Le groupe de luxe français Kering (le Ppr de Monsieur François Pinault), qui comprend des marques telles que Pomellato, Gucci, Bottega Veneta, Saint Laurent, Alexander McQueen, Balenciaga, Brioni, Christopher Kane, Mcq, Stella McCartney, Sergio Rossi, Boucheron, Dodo , Girard-Perregaux, JeanRichard, Pomellato et Qeelin, réorganise les activités dans le domaine des montres et des bijoux. Le nouveau plan prévoit que chaque marque sera géré par un seul directeur général. Résultat: Michele Sofisti a octobre traitera exclusivement avec Gucci Montres et Joaillerie et la place laisse la tâche au groupe Sowind pour Girard-Perregaux et Jean Richard. Le nouveau gestionnaire de Sowind Group sera nommé dans les prochaines semaines. Sofisti est venus à Gucci Group Watches en tant que conseiller stratégique en 2009 et par la suite promu directeur général en 2010. Le manager italien est né à Bormio le 30 Septembre 1957, mais déplacé à Parme à l’âge de quatre ans. L’aspect le plus curieux est que il possède un baccalauréat en géologie. Sofisti en 1981 sont installés en Allemagne, puis au Canada, en France, en Chine. Depuis vingt ans, est en Suisse en 1995, a rejoint le Swatch Group en tant que vice-président des ventes et du marketing à Omega, alors président de la marque et un membre du Grand Conseil d’administration du Swatch Group; En 2000, après une année en tant que président de Fred Bijoux & Montres Christian Dior (groupe LVMH), est devenu président de Swatch et responsable pour la Chine.

german-flagKering ändert sich die Manager für Schmuck 

Die Französisch Luxus-Gruppe kering (PPR von Monsieur François Pinault), die Marken wie Pomellato, Gucci, Bottega Veneta, Saint Laurent, Alexander McQueen, Balenciaga, Brioni, Christopher Kane, Mcq, Stella McCartney, Sergio Rossi, Boucheron, Dodo beinhaltet , Girard-Perregaux, Jeanrichard, Pomellato und Qeelin, reorganisiert die Aktivitäten im Bereich Uhren und Schmuck. Der neue Plan sieht vor, dass jede Marke wird von einer einzigen CEO geführt. Ergebnis: Michele Sofisti Oktober werden ausschließlich mit Gucci Timepieces & Jewelry umzugehen und lässt stattdessen die Aufgabe der Gruppe Sowind für Girard-Perregaux und Jean Richard. Der neue Manager von Sowind Gruppe wird in den kommenden Wochen bestellt werden. Sophisten kam Gucci Group Watches als strategischer Berater im Jahr 2009 und anschließend CEO im Jahr 2010 gefördert. Sofisti wurde in Bormio am 30. September 1957 geboren, zog aber nach Parma im Alter von vier Jahren. Der merkwürdigste Aspekt ist, dass der Manager hat einen Abschluss in Geologie. Sofisti im Jahr 1981 nach Deutschland, dann nach Kanada, Frankreich, China. Seit zwanzig Jahren ist in der Schweiz im Jahr 1995, trat als Vizepräsident für Vertrieb und Marketing in Omega, damals Präsident der Marke und einem Mitglied des Grand Verwaltungsrat der Swatch Group Swatch Group; Im Jahr 2000, nach einem Jahr als Präsident Fred Schmuck & Uhren Christian Dior (LVMH-Gruppe), wurde Präsident der Swatch und für China zuständig.

flag-russiaKering меняет менеджеров для ювелирных изделий

Французская роскошь группа Kering (Ppr господина Франсуа Пино), которая включает в себя такие бренды, как Pomellato, Gucci, Bottega Veneta, Saint Laurent, Alexander McQueen, Balenciaga, Brioni, Christopher Kane, McQ, Stella McCartney, Sergio Rossi, Boucheron, Додо , Girard-Perregaux, JeanRichard, Pomellato и Qeelin, реорганизует деятельность в области часов и ювелирных изделий. Новый план предусматривает, что каждый бренд будет осуществляться с одного директора. Результат: Мишель Sofisti октября состоится заниматься исключительно Gucci Часы, ювелирные и вместо оставляет эту задачу на групповой Sowind для Girard-Perregaux и Жан Ричард. Новый менеджер Sowind группы будет назначен в ближайшие недели. Софисты пришел в Gucci Group часы как стратегического консультанта в 2009 году и впоследствии назначен генеральным директором в 2010 году. Sofisti родился в Бормио 30 сентября 1957 года, но переехал в Парму в возрасте четырех лет. Наиболее любопытный аспект в том, что менеджер имеет степень в области геологии. Sofisti в 1981 году переехал в Германию, а затем в Канаде, Франции, Китае. В течение двадцати лет, находится в Швейцарии в 1995 году, вступил в Swatch Group в качестве вице-президента по продажам и маркетингу в Omega, тогдашнего президента бренда и член Большого совета директоров Swatch Group; В 2000 году, после года в качестве президента Фред Ювелирные изделия & часы Christian Dior (LVMH Group), стал президентом Swatch и ответственность за Китаем.

spagna-okKering cambia los gerentes de la joyería 

El grupo de lujo francés Kering (el PPR de Monsieur François Pinault), que incluye marcas como Pomellato, Gucci, Bottega Veneta, Saint Laurent, Alexander McQueen, Balenciaga, Brioni, Christopher Kane, Mcq, Stella McCartney, Sergio Rossi, Boucheron, Dodo , Girard-Perregaux, JeanRichard, Pomellato y Qeelin, reorganiza las actividades en el campo de la relojería y la joyería. El nuevo plan establece que cada marca se logró por un solo director general. Resultado: Michele Sofisti a octubre se ocupará exclusivamente de Gucci Relojería y joyería y en su lugar deja la tarea al grupo Sowind de Girard-Perregaux y Jean Richard. El nuevo gerente de Sowind Grupo será nombrado en las próximas semanas. Sofistas vinieron a Gucci Group Watches como consultor estratégico en 2009 y posteriormente promovido a CEO en 2010. Sofisti nació en Bormio el 30 de septiembre de 1957, pero se trasladó a Parma a la edad de cuatro años. Lo más curioso es que el gerente tiene una licenciatura en geología. Sofisti en 1981 se trasladó a Alemania y luego a Canadá, Francia, China. Durante veinte años, se encuentra en Suiza en 1995, se unió al Grupo Swatch como vice-presidente de ventas y marketing en Omega, entonces presidente de la marca y es miembro de la Gran Sala de Directores del Grupo Swatch; En 2000, después de un año como presidente de Fred Joyería Christian Dior (LVMH Group), se convirtió en presidente de Swatch y responsable de China.

Compleanno al mare per Dodo

Sono giovani, eppure compiono già 20 anni: i gioielli Dodo festeggiano il compleanno con una nuova collezione. E, dato che è ormai estate, il soggetto è il mare e al mondo che sta intorno. Il brand di Pomellato, ora parte del gruppo Kering (che ha acquisito l’azienda italiana giusto un anno fa) propone la nuova collezione sottolineando i colori, vivaci, tipici delle zone costiere. I nuovi charms Dodo ci riescono utilizzando lo smalto lucido. I soggetti sono ancore, delfini, polpi, stelle, granchi e ippocampi. In fondo, anche il dodo, l’uccello estinto delle lontane isole dell’Oceano Indiano, volava sopra il mare. Prezzo dei singoli ciondoli: 135 euro. Matilde de Bounvilles 

Orecchini Dodo Sea
Orecchini Dodo Sea
Collezione Sea di Dodo
Collezione Sea di Dodo

ukFor Dodo birthday at the sea 

It is young, but it’s 20: Dodo celebrates the birthdays with a new collection of jewels. And, since it is now summer, the subject is the sea and the world around it. The Pomellato’s brand, now part of the group Kering (which acquired the Italian company just over a year ago) introduces the new collection highlighting colors, lively, typical of coastal areas. The new Dodo charms go in target using enamel finishes. The subjects are anchors, dolphins, octopus, starfish, crabs and seahorses. After all, the dodo, the extinct bird of the far-flung islands of the Indian Ocean, flew over the sea. Price of the pendants: € 135.

france-flagPour Dodo anniversaire à la mer 

Il est jeune, mais il a 20 ans: Dodo célèbre les anniversaires avec une nouvelle collection de bijoux. Et, puisque il est désormais été, le sujet est à la mer et le monde environnant. La marque de Pomellato, qui fait maintenant partie du groupe Kering (qui a acquis la société italienne il y a d’un an) présente la nouvelle collection mettant en évidence les couleurs, vives, typiques des zones côtières. Les nouveaux charmes Dodo vont dans la cible en utilisant des finitions en émail. Les sujets sont des ancres, des dauphins, pieuvres, étoiles de mer, des crabes et des hippocampes. Après tout, le dodo, l’oiseau disparu des îles lointaines de l’océan Indien, a survolé la mer. Prix ​​des pendentifs: 135 €.

german-flagFür Dodo Geburtstag am Meer

Sie sind jung, aber sie sind 20 Jahre: Dodo feiert den Geburtstag mit einer neuen Sammlung von Juwelen. Und da ist es nun Sommer ist das Thema das Meer und die Welt um ihn herum. Die Pomellato-Marke, jetzt Teil der Gruppe kering (die vor etwas mehr als einem Jahr das italienische Unternehmen erworben) stellt die neue Kollektion Markierungsfarben, der Küstengebiete lebhaft, typisch. Die neuen Reize Dodo gehen in Ziel mit Lackierungen. Die Themen sind Anker, Delfine, Tintenfische, Seesterne, Krebse und Seepferdchen. Nach allem, der Dodo, die ausgestorbenen Vogel der weit verstreuten Inseln des Indischen Ozeans, flog über das Meer. Preis der Anhänger: 135 €.

flag-russiaДля Додо рождения у моря 

Они молоды, но они 20 лет: Додо празднует дни рождения с новой коллекцией ювелирных изделий. И, так как это сейчас лето, объект находится море и мир вокруг него. Бренд в Pomellato, теперь входит в группу Kering (которая приобрела итальянскую компанию чуть более года назад) представлены новые коллекции выделяя цвета, оживленные, характерные для прибрежных районов. Новые прелести Dodo пойти в выходные с использованием эмали отделки. Субъекты являются якоря, дельфины, осьминоги, морские звезды, крабы и морские коньки. В конце концов, додо, потухший птица из отдаленных островов в Индийском океане, пролетел над морем. Цена из подвесок: € 135.

spagna-okEn el mar para el cumpleaños de Dodo 

Son jóvenes, pero son 20 años: Dodo celebra los cumpleaños con una nueva colección de joyas. Y, ya que ahora es verano, el tema es el mar y el mundo que lo rodea. La marca de Pomellato, que ahora forma parte del grupo Kering (que adquirió la empresa italiana hace poco más de un año) presenta los nuevos colores de recolección destacando, animados, típicos de las zonas costeras. Los nuevos encantos Dodo van en blanco usando acabados de esmalte. Los temas son anclas, delfines, pulpos, estrellas de mar, cangrejos y caballitos de mar. Después de todo, el dodo, el ave extinta de las islas remotas del Océano Índico, voló sobre el mar. Precio de los pendientes: € 135

Parata di star per Pomellato

[wzslider]Diciamo la verità: è vero che la creatività è (spesso) made in Italy. Ma è anche vero che la capacità di vendere gioielli, per esempio quelli di Pomellato, sta all’estero. I francesi sono più bravi, niente da dire. Ed ecco la dimostrazione: un anno fa Pomellato è stata acquistata dal gruppo Kering (ex Ppr, cioè François Pinault). E oggi, come testimonia il sito francese photo.gala, i gioielli di Pomellato sono indossati da una impressionante parata di star in queste foto più o meno recenti. Ok, non è che prima il brand italiano fosse proprio sconosciuto, ma questa serie di immagini fanno davvero pensare a una capacità di proporre i gioielli dell’azienda milanese davvero straordinaria. Le star sono del calibro di Jennifer Lopez, Hilary Swank o Gwyneth Paltrow, tanto per intenderci. Ok, c’è ancora l’algida Tilda Swinton, ma solo una foto, all’ultimo posto… Lavinia Andorno 

ukA parade of stars for Pomellato

Let’s face it: it is true that creativity is (often) made ​​in Italy. But it is also true that the ability to sell jewelry, for example those of Pomellato, is abroad. The French do it better, nothing to say. And here’s the proof: a year ago Pomellato was purchased by the group Kering (former PPR, that Francois Pinault). And today, as evidenced by the French site photo.gala, Pomellato jewels are worn by an impressive parade of stars. Ok, is not that just before the Italian brand was unknown, but this series of images really do think the ability to offer a jewelry company in Milan truly extraordinary. The stars are the likes of Jennifer Lopez, Hilary Swank and Gwyneth Paltrow, so to speak. Ok, there is still the icy Tilda Swinton, but only one photo, the last place…

france-flagUn défilé de stars pour Pomellato 

Avouons-le: il est vrai que la créativité est (souvent) fabriqué en Italie. Mais il est vrai que même la possibilité de vendre des bijoux, par exemple ceux de Pomellato, est à l’étranger. Les Français le font mieux, rien à dire. Et voici la preuve: il ya un an que Pomellato a été achetée par le groupe Kering (ancien PPR que François Pinault). Et aujourd’hui, comme en témoigne le site photo.gala français, les bijoux Pomellato sont portés par un défilé impressionnant de stars. Ok, ce n’est pas que juste avant la marque italienne était inconnue, mais cette série d’images vraiment ne pense que la capacité d’offrir une entreprise de bijoux vraiment extraordinaire à Milan. Les étoiles sont les goûts de Jennifer Lopez, Hilary Swank et Gwyneth Paltrow, pour ainsi dire. Ok, il y a toujours la glaciale Tilda Swinton, mais une seule photo, la dernière place…

german-flagEine Parade der Stars für Pomellato 

Seien wir ehrlich: es ist wahr, dass Kreativität (oft), die in Italien ist. Aber es ist wahr, dass auch die Möglichkeit, Schmuck zu verkaufen, zum Beispiel jene von Pomellato, ist im Ausland. Die Französisch es besser, nichts zu sagen. Und hier ist der Beweis: vor einem Jahr Pomellato wurde von der Gruppe kering (ehemaliger PPR Francois Pinault Das) erworben. Und heute, wie von der Französisch Website photo.gala belegt, Pomellato Schmuckstücke sind von einer eindrucksvollen Parade der Stars getragen. Ok, das ist nicht so, dass kurz vor der italienischen Marke unbekannt war, aber diese Serie von Bildern denke wirklich, die Möglichkeit, einen wirklich außergewöhnlichen Schmuck Unternehmen in Mailand bieten. Die Sterne sind die Gleichen von Jennifer Lopez, Hilary Swank und Gwyneth Paltrow, so zu sprechen. Ok, es ist immer noch die eisigen Tilda Swinton, sondern nur ein Foto, der letzte Ort…

flag-russiaПарад звезд для Pomellato 

Посмотрим правде в глаза: это правда, что творчество (часто) сделано в Италии. Но это правда, что также умение продавать ювелирные изделия, например Те из Pomellato, находится за границей. Французы не делать это лучше, чем говорить. И вот доказательство: год назад Pomellato был приобретены Группой Kering (бывший PPR Это Франсуа Пино). И сегодня, как свидетельствует французской photo.gala сайта, Pomellato драгоценности носят впечатляющий парад звезд. Хорошо, не то, что непосредственно перед тем, итальянский бренд был неизвестен, но это серия изображений действительно думаю, что способность предложить действительно экстраординарное ювелирной компании в Милане. Звезды подобные Дженнифер Лопес, Хилари Суонк и Гвинет Пэлтроу, так сказать. Хорошо, есть еще ледяной Тильда Суинтон, но только одна фотография, последнее место…

spagna-okUn desfile de estrellas para Pomellato 

Seamos realistas: es cierto que la creatividad es (a menudo) hizo en Italia. Pero es cierto que también la posibilidad de vender joyas, por ejemplo, los de Pomellato, está en el extranjero. Los franceses lo hacen mejor, nada que decir. Y aquí está la prueba: Hace un año Pomellato fue comprado por el grupo Kering (ex PPR Francois Pinault Eso). Y hoy, como lo demuestra el photo.gala sitio francés, joyas Pomellato son usados ​​por un impresionante desfile de estrellas. Ok, no es que justo antes de que la marca italiana era desconocido, pero esta serie de imágenes realmente lo creo la capacidad de ofrecer una compañía verdaderamente extraordinaria joyería en Milán. Las estrellas son de la talla de Jennifer Lopez, Hilary Swank y Gwyneth Paltrow, por así decirlo. Ok, no es aún el helado Tilda Swinton, pero sólo una foto, el último lugar…

Tre film per Pomellato

Non c’è dubbio: Pomellato in confezione francese si fa più audace, esplora nuovi orizzonti. E propone tre filmati (che gioiellis vi propone) dedicati a tre icone della maison milanese passata sotto le insegne di Kering. I filmati sono dedicati a tre linee: Nudo, Capri, Sabbia. A realizzarli, in totale libertà assicurano da Pomellato, sono tre giovani registi, che hanno dato vita a short stories per raccontare, con gusto diverso, le loro sensazioni in relazione con i gioielli Pomellato. L’idea, battezzata Pomellato Icon Movies, ha coinvolto Francesco Carrozzini, autore del «corto» Nudo, Filippo Silvestris e Pierluigi Ferrandini, che firmano il filmato dedicato a Capri, e Alex Tacchi autore di Sabbia. Carrozzini racconta una storia di ombra e luce, ispirata dall’essenzialità di Nudo, che per l’autore diventa il segno del cambiamento. Milanese, trentenne, figlio d’arte, due lauree (in filosofia a Milano e in regia a Los Angeles) vive e lavora a New York dal 2004. È un fotografo e regista affermato. Conosciuto per i suoi ritratti di personaggi famosi, da Morgan Freeman a Keith Richards, da Jeff Koons a Marina Abramovich.

Filippo Silvestris e Pierluigi Ferrandini fanno di Villa Lysis Fersen e di Capri il teatro naturale per raccontare un viaggio nel tempo nel mar Mediterraneo, che si posano sull’anello che ha il nome dell’isola e sul ricordo di un amore bambino mai dimenticato. Silvestris è romano, trentatré anni, ha studiato fotografia all’Università (Belle Arti di Roma). Esperienze internazionali, ma soprattutto molti lavori nel mondo fashion (Fendi, Emporio Armani..) e per l’advertising, oltre ad alcuni corti di grande respiro. Ferrandini da 15 anni affianca registi importanti (come Sergio Rubini): collabora alla regia, alla direzione degli attori, alla direzione della seconda unità di ripresa. Ma è anche un autore cinematografico: negli ultimi anni ha scritto e diretto più di dieci cortometraggi, vincitori in oltre 150 festival internazionali. Infine, Sabbia, di Alex Tacchi: un viaggio fantastico che si concluderà sulla superficie scintillante dell’anello Sabbia. Il regista racconta mondi e tempi, lontani e vicinissimi, e lo fa con effetti raffinati e onirici. Un incrocio di creatività e skills che fanno di Alex un talento unico nel mondo fashion e luxury. Diplomato allo Ied (Istituto Europeo di Design) in Digital Design e Media Productions, oggi Alex è un videomaker tra i più conosciuti nel mondo dei beni di lusso. Con la sua casa di produzione Full/Frame/Figure ha sviluppato progetti ad alto contenuto tecnico e creativo per brand molto importanti (Dsquared2, Fendi, Gucci, Ermenegildo Zegna) e ha prodotto fashion film in esclusiva per Vogue.it, Qvest Magazine e The Fashionisto.

Pomellato Nudo con brillanti

Chissà se Pomellato ha già imparato il francese. Di fatto, le novità nella maison italiana che è stata acquistata da Kering, di monsieur François Pinault, torna alla ribalta con una serie di anelli Nudo in cui la sobria unione di metallo e gemme colorate si sposa ora con un pavé di diamanti. Il disegno è rimasto più o meno lo stesso degli anelli Nudo tradizionali, ma il cerchio di metallo che circonda il dito è ora ricoperto da piccoli lucenti brillanti. Sembra identica, invece, la scelta delle pietre trasparenti: quarzo lemon, ametista o topazio azzurro. Il risultato è un solitario molto vivace e, ora con l’aggiunta dei diamanti, di sicuro più ricco. Matilde de Bounvilles 

 

 

Anello nudo con topazio azzurro
Anello nudo con topazio azzurro. Prezzo: 3.900 euro

Dodo: Re e Regina sono più brillanti

Il Re e la Regina firmati Dodo ora sono più brillanti. Due dei gioielli più quotati del brand Dodo, che fa parte del gruppo Pomellato, che ora a sua volta fa parte del gruppo Kering, tornano con qualche luccichio in più. Oltre alla classica versione in aegento, ecco quella in oro rosa a nove carati (prezzo: 150 euro). C’è anche la possibilità di scegliere anche una versione lusso, cioè sempre in oro rosa a nove carati, ma con in più diamanti brown (cioè brillanti non di classe D o E vedi: https://gioiellis.com/valutare-diamanti-smeraldi/) a 280 euro. I ciondoli sono legati con un cordino nero. Matilde de Bounvilles 

Dodo Re e Regina
Dodo: Re e Regina in oro rosa e diamanti brown. Prezzo: 280 euro

 

 

Re in oro rosa su cordino nero. Prezzo: 150 euro
Re in oro rosa su cordino nero. Prezzo: 150 euro

 

 

Regina in oro rosa su cordino nero. Prezzo: 150 euro
Regina in oro rosa su cordino nero. Prezzo: 150 euro