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VicenzaOro, i magnifici otto della Design Room

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Chi c’è nella Design Room di VicenzaOro: debutta Alessio Boschi, trasloca Garavelli e… ♦︎

Nel conto alla rovescia in vista di VicenzaOro September, organizzato da Italian Exhibition Group e in programma a Vicenza dal 22 al 26 settembre 2018, si delinea con maggiore precisione l’ambito di una delle sezioni più attese, The Design Room. Introdotta un paio di edizioni fa, l’area è riservata a firme particolarmente significative del design del gioiello. Nella edizione di settembre 2018 l’area vede qualche conferma e parecchie novità. Innanzitutto cambia il numero di designer che espongono: dai 12 della prima edizione, a gennaio 2017, agli 11 della edizione dello scorso gennaio, agli otto di settembre 2018. Tra gli aficionados della Design Room, per questa edizione si contano Qayten, innovativa boutique bolognese che suscita sempre molto interesse, Alessa Jewellery,  brand nato dall’amore tra i designer Yuvraj Pahuja e Alessandra Robles, e la italo-brasiliana Bia Tambelli. Un esordio d’eccezione è quello dell’estroso Alessio Boschi, designer italiano di profilo mondiale, che finora è stato presente solo a Baselworld. Altre novità sono rappresentate dal marchio Cedille, creato da Carmen Aoun nel 2015, dalle collezioni esotiche di Inspiration Jewels e dalla semplicità di Syna. Trasloca nella Design Room, invece, il marchio storico Garavelli. In realtà si tratta di uno spostamento di pochi metri, perché la Maison piemontese era in precedenza collocata nell’area Icon di VicenzaOro, al cui interno si trova l’area Design Room. Non a caso lo scorso anno Garavelli ha vinto un prestigioso Design Award al Couture di Las Vegas.





Alessio Boschi
Alessio Boschi

Alessa Jewelry, anelli della Amara Collection
Alessa Jewelry, anelli della Amara Collection
Qayten, bracciale Nexus chiuso
Qayten, bracciale Nexus chiuso
Garavelli, bracciale in oro diamanti
Garavelli, bracciale in oro diamanti

Bia Tambelli, orecchini con acquamarine
Bia Tambelli, orecchini con acquamarine







VicenzaOro si allarga

Italian Exhibition Group presenta il progetto che dà più spazio al polo fieristico che ospita VicenzaOro ♦︎

Un piano strategico per far brillare di più VicenzaOro. Italian Exhibition Group ha presentato un progetto di riqualificazione del quartiere fieristico vicentino, centrato in particolare sulla manifestazione di riferimento per il settore della gioielleria. Non è un intervento di poco conto: l’investimento è di 35 milioni di euro e prevede la riqualificazione radicale del padiglione 2. Il progetto c’è già e sarà realizzato dall’architetto Volkwin Marg, partner dello studio GMP Von Gerkan, Mark & Partner di Amburgo. La superficie del padiglione sarà di 26 mila metri quadri. Sarà costruito su due livelli, contro i cinque attuali, e sarà dotato di tecnologie funzionali e sostenibili.

L’intervento deciso da Ieg, società che il prossimo anno dovrebbe affrontare la quotazione in Borsa (andamento dei mercati permettendo), parte dall’investimento che, nel 2015, è stato compiuto sul padiglione 7. È stato un intervento che ha permesso a VicenzaOro di ridisegnare la mappa degli espositori in community omogenee, e di mettere a punto il format The Boutique Show. Dopo qualche mugugno iniziale da parte di qualche espositore che si è dovuto spostare dall’abituale posizione, la nuova formula è stata unanimemente considerata un’evoluzione positiva. Nelle ultime edizioni Vicenza ha così raggiunto un’occupazione altissima, pari a oltre il 98%, mentre la richiesta di spazi da parte degli espositori continua a crescere.

Molte delle community merceologiche, spiegano a Ieg, da quella dei brand di alta gamma al mondo della produzione di qualità, fino alle gemme e al gioiello fashion e di design, mostrano grandi potenzialità di crescita. Con l’intervento deciso VicenzaOro dovrebbe offrire  a loro più spazio.

VicenzaOro January 2018
VicenzaOro January 2018
Lorenzo Cagnoni, presidente di Ieg
Lorenzo Cagnoni, presidente di Ieg
Il progetto di allargamento della Fiera di Vicenza
Il progetto di allargamento della Fiera di Vicenza
La situazione attuale della Fiera di Vicenza
La situazione attuale della Fiera di Vicenza
VicenzaOro January
VicenzaOro January
Uno dei booth di VicenzaOro January
Uno dei booth di VicenzaOro January

OroArezzo vuole brillare ancora





OroArezzo al via con la consueta formula di business e gioielli. Tema anche per il 2018: il bracciale ♦︎

Riparte OroArezzo (5-8 maggio). È la 39esima edizione della manifestazione focalizzata sui produttori di gioielleria e componenti, che per il secondo anno è organizzata da Ieg, Italian Exhibition Group. OroArezzo prevede la partecipazione di 650 aziende dell’oreficeria. In particolare, lo scorso anno le aziende orafe hanno rappresentato il 75% del totale degli espositori mentre il 13 % sono state le aziende di macchinari e il 12% quelle presenti nella sezione cash and carry, per le vendite a pronto. Grazie al contributo del governo, cioè del ministero per lo Sviluppo e l’Ice, inoltre, è previsto il soggiorno di 450 top buyer internazionali provenienti da oltre 60 Paesi, aree di sbocco del Made in Italy, oltre a retailer italiani. Per il business è stata organizzata per gli espositori la piattaforma Meeting Club, che servirà a mettere in contatto i titolari delle aziende orafe con i buyer di mercati emergenti. Sarà infatti programmata un’agenda di incontri one to one con i buyers direttamente allo stand delle aziende espositrici nei quattro giorni di fiera. OroArezzo ha, poi, come contorno il consueto concorso tra produttori di gioielli, anche quest’anno centrato sul tema del bracciale.




Bracciale a OroArezzo 2017
Bracciale a OroArezzo 2017
Bacheche a OroArezzo
Bacheche a OroArezzo
Una passata edizione di OroArezzo
Una passata edizione di OroArezzo

Lo stato maggiore di Itaiian exhibition Group. Da sinistra, Corrado Facco (direttore generale), Lorenzo Cagnoni (presidente), Matteo Marzotto (vicepresidente)
Lo stato maggiore di Itaiian exhibition Group. Da sinistra, Corrado Facco (direttore generale), Lorenzo Cagnoni (presidente), Matteo Marzotto (vicepresidente)







Con Ieg un executive per VicenzaOro





Un uomo forte al comando di Ieg: al nuovo amministratore delegato Ugo Ravanelli le deleghe operative ♦︎

VicenzaOro o, meglio, Italian Exhibition Group, società che tra l’altro organizza la fiera del gioiello nella città veneta e OroArezzo, ha un nuovo manager operativo. Allo storico presidente Lorenzo Cagnoni (79 anni) e al vice presidente esecutivo Matteo Marzotto (51 anni) si aggiunge Ugo Ravanelli, 64 anni, finora consigliere di amministrazione indipendente e presidente del Comitato Controllo e Rischi di Marr, società di distribuzione e food quotata al Segmento Star di Borsa Italiana (in passato ne è stato anche amministratore delegato e presidente).

Scambio di deleghe

La nota diffusa dalla società descrive la novità al vertice con le decisioni prese dal nuovo consiglio di amministrazione «avendo quale riferimento le indicazioni sull’assetto della governance emerse dall’Assemblea. Tra queste la raccomandazione, indicata anche dal Comitato per la Corporate Governance e derivante dalla best practice internazionale, di evitare la concentrazione di cariche in una sola persona ed in particolare di prevedere la separazione dei ruoli di presidente e di amministratore delegato. Conseguentemente il cda ha assegnato le deleghe e nominato Lorenzo Cagnoni quale presidente della società e Matteo Marzotto quale vice presidente; ha inoltre assegnato le deleghe per la gestione ordinaria e straordinaria di Ieg a Ugo Ravanelli, nominandolo quindi amministratore delegato». Sarà Ravanelli, quindi, l’uomo forte di Ieg («gestione ordinaria e straordinaria»), società impegnata in una marcia di avvicinamento alla Borsa, dove conta di quotarsi nel 2019. Un percorso che Ravanelli conosce, visto che ha già portato alla quotazione Marr.

Il nuovo vertice

L’assemblea del gruppo fieristico ha anche parzialmente rinnovato il consiglio di amministrazione, che ora è composto da Barbara Bonfiglioli (confermata), Lorenzo Cagnoni (confermato), Michela Cavalieri (new entry, 51 anni, assessore alle Risorse Economiche del Comune di Vicenza), Daniela Della Rosa (confermata), Maurizio Renzo Ermeti (confermato), Lucio Gobbi (confermato), Catia Guerrini (confermata), Matteo Marzotto (confermato), Ugo Ravanelli (new entry, nuovo ad), Simona Sandrini (confermata).

Infine, l’assemblea ha approvato il biancio 2017 di Ieg: fatturato consolidato a 130,7 milioni di euro (124,8 milioni quello 2016), Ebitda a 23,2 milioni, utile netto consolidato a 9,1 milioni di euro (6,6 milioni lo scorso anno).




Da sinistra, Matteo Marzotto, Lorenzo Cagnoni, Ugo Ravanelli
Da sinistra, Matteo Marzotto, Lorenzo Cagnoni, Ugo Ravanelli
Il consiglio di amministrazione di Italian Exhibition Group al gran completo
Il consiglio di amministrazione di Italian Exhibition Group al gran completo
VicenzaOro 2017
VicenzaOro 2017
VicenzaOro January 2018
VicenzaOro January 2018

VicenzaOro January 2018
VicenzaOro January 2018







Con VicenzaOro in cento a Las Vegas





Una spedizione di cento aziende italiane del gioiello per Jck Las Vegas assieme con la piattaforma VicenzaOro ♦︎

Alessi Domenico, Asolo Gold, Colpo & Zilio, Dasan Group – Jessica Jewels, Fratelli Chini, Giorgio Visconti, Gold Art, Hasbani Gioielli, Karizia, Lenti & Villasco, Richline Italy. E new entry come Ab Aeterno Watches, C.A. Oro, Dago Jewels Milano, Lancaster Italia, Osigem Forever Unique, Pippo Perez, Qualità Aretina, Roma 1947 – Better Silver, Strumento Marino. Sono alcuni dei brand italiani che stanno per volare in Nevada assieme a Italian Exhibition Group per partecipare a Jck Las Vegas (1-4 giugno). Ieg è l’azienda che organizza anche VicenzaOro e OroArezzo: negli Usa porterà un centinaio di aziende italiane nell’area riservata del Mandalay Bay Convention Center. Il format di VicenzaOro sarà arricchito con una serie di appuntamenti per gli operatori del settore. Obiettivo: promuovere i valori della gioielleria e dell’oreficeria Italiana in uno dei principali mercati per il consumo della gioielleria Made in Italy, che nei primi nove mesi del 2017 ha fatto registrare una crescita del 16% per la gioielleria preziosa (dati del Dipartimento Business Strategy di Italian Exhibition Group).

Al Jck Las Vegas il padiglione firmato VicenzaOro sarà situato strategicamente all’ingresso del piano nobile della manifestazione (Shoreline 2) e attiguo all’area Plumb Club, in cui espongono produttori leader della gioielleria, diamanti e orologeria. Non mancherà l’Osservatorio di Forecasting mondiale del gioiello e dei preziosi di VicenzaOro, Trendvision Jewellery + Forecasting, tema cardine dei trend session esclusivi, della durata di una ventina di minuti, che coinvolgeranno per tutto l’arco della manifestazione giornalisti, blogger e buyer americani.




Padiglione Italia al Jck
Padiglione Italia al Jck
Italian-jewelry-Trends-Show
Italian jewelry Trends Show al Jck
I booth di VicenzaOro a Las Vegas
I booth di VicenzaOro a Las Vegas
Italian jewelry Trends Show nell'area di VicenzaOro a Las Vegas
Italian jewelry Trends Show nell’area di VicenzaOro a Las Vegas

Italian jewelry Trends Show by Trendvision Jewellery+Forecasting, evento a Las Vegas del 2016
Italian jewelry Trends Show by Trendvision Jewellery+Forecasting, evento a Las Vegas del 2016







A Vicenza i gioielli di Gio’ Pomodoro




I gioielli di Gio’ Pomodoro: sculture indossabili al Museo di Vicenza ♦︎

Se andate in gita a Vicenza, fino al 2 settembre potete unire gioielleria e arte della scultura. Il Museo del Gioiello di Vicenza, all’interno della Basilica Palladiana, gestito da Italian Exhibition Group assieme al Comune di Vicenza, dedica allo scultore Gio’ Pomodoro (1930-2002) una mostra speciale. Perché, ovviamente, le sculture esposte sono opere orafe. La mostra si intitola I gioielli di Gio’ Pomodoro: il segno e l’ornamento ed è curata da Paola Stroppiana. L’esposizione dedicata all’orafo, incisore, scultore e scenografo, avviene a 16 anni dalla sua scomparsa. La mostra è l’occasione per una riflessione sul gioiello d’artista, non solo ornamento ma anche creazione che vive in autonomia. «In tutti i gioielli convivono una grande capacità di progettazione, il segno, intellettualmente espresso in disegni di rara bellezza, e l’ornamento, frutto di un ricco archivio di riferimenti alla cultura classica e alla dimensione rituale-metafisica», spiega Paola Stroppiana. «Pomodoro seppe inoltre mantenere uno stretto legame con la produzione scultorea, trasponendo nei gioielli, e viceversa, gli esiti delle proprie ricerche plastiche, dalle Tensioni e Folle ai Gusci, dai Contatti ai Soli».

Da segnalare la linea di gioielli progettati per la Gem del cognato Giancarlo Montebello alla metà degli anni Settanta, uno dei primi esperimenti di produzione seriale di «gioielli d’arte economici», e la realizzazione di un taccuino di 38 tavole per prototipi di tagli in pietra dura, molti dei quali esposti in mostra, per la Cesari&Rinaldi dell’inizio degli anni Novanta. Giulia Netrese

I gioielli di Gio’ Pomodoro: il segno e l’ornamento
Martedì-venerdì dalle 15.00 alle 19.00
Sabato e domenica dalle 11.00 alle19.00
Biglietti: intero 6 euro, ridotto 4 euro




Gio' Pomodoro, bracciale, 1980, oro giallo, oro bianco, smalti, zaffiri, diamanti. Photo: Michele Porcari
Gio’ Pomodoro, bracciale, 1980, oro giallo, oro bianco, smalti, zaffiri, diamanti. Photo: Michele Porcari
Gio' Pomodoro, bracciale, 1967, oro giallo, smalti, diamante. Photo: Michele Porcari
Gio’ Pomodoro, bracciale, 1967, oro giallo, smalti, diamante. Photo: Michele Porcari

Gio' Pomodoro, collana, 1964, oro puro, oro rosso, oro bianco, smeraldi, rubini. Photo: Michele Porcari
Gio’ Pomodoro, collana, 1964, oro puro, oro rosso, oro bianco, smeraldi, rubini. Photo: Michele Porcari







OroArezzo, è già count-down




Torna OroArezzo, il business del metallo giallo visto attraverso la gioielleria ♦︎

Il conto alla rovescia è già iniziato. La seconda vita di OroArezzo (6-8 maggio), affidata dallo scorso anno alle cure e alle sinergie di Italian Exhibition Group (la società fieristica che organizza VicenzaOro) può ora avvalersi delle strutture collaudate affidate alle cure del direttore generale di Ieg, Corrado Facco. Ecco, dunque, che l’appuntamento numero 39 non è più in concorrenza con la più famosa VicenzaOro, ma ne diventa complementare. Più dedicata alla produzione, ai componenti, alla lavorazione dei gioielli, come è nella tradizione del distretto aretino, OroArezzo prevede la partecipazione di 650 player dell’oreficeria. Le aziende orafe, infatti, lo scorso anno hanno rappresentato il 75% del totale degli espositori mentre il 13 % sono state le aziende di macchinari e il 12% quelle presenti nella sezione cash and carry, per le vendite a pronto.

Il programma presentato da Ieg prevede Meeting Club e dei Retail Club Italia, momenti dedicati al business degli oltre 450 buyers ospitati, di cui l’80% internazionali, operatori di mercati emergenti e tradizionali, provenienti da 60 paesi grazie al supporto di ministero dello Sviluppo e Ice, che finanziano parte dell’organizzazione.

Nel programma non mancano le manifestazioni di contorno, come il Concorso Premiere, che vede in lizza le imprese orafe e quest’anno ha per tema l’Arte Orafa e il Recupero dei Metalli Preziosi. Chi vincerà?





Interno di OroArezzo. Photo: Lorenza Ricci Studio
Interno di OroArezzo. Photo: Lorenza Ricci Studio

Corrado Facco allo stand di Unoarerre. Credits: Lorenza Ricci Studio
Corrado Facco allo stand di Unoarerre. Credits: Lorenza Ricci Studio
OroArezzo 2017. Credits: Lorenza Ricci Studio
UnoAerre, OroArezzo 2017. Credits: Lorenza Ricci Studio

Gioielli Falcinelli a  OroArezzo 2017. Credits: Lorenza Ricci Studio
Gioielli Falcinelli a OroArezzo 2017. Credits: Lorenza Ricci Studio






I numeri di VicenzaOro January



In aumento i buyer e le presenze all’edizione 2018 di VicenzaOro January ♦︎

Giù il sipario di VicenzaOro January. Com’è andata? I numeri ufficiali di Italian Exhibition Group, che organizza l’evento, sono rosa. Nei sei giorni di fiera, che Ieg preferisce definire piattaforma, rispetto allo scorso anno si sono visti più buyer (+10% rispetto all’edizione di gennaio 2017), provenienti da 130 Paesi. Nel complesso le presenze sono state oltre 36.000 (lo scorso anno erano state 33.000), nonostante le defezioni di qualche Maison storica, compensate però da new entry.

In particolare, per i 1500 brand, il 40% proveniente da 35 Paesi, è risultata in crescita l’Europa continentale: la Germania con +22% delle presenze, +14% per il Regno Unito, +20% Grecia. Salgono in misura rilevante anche altri mercati europei e contigui, come Turchia +34%, Russia +15%, Ucraina +13%. Cala, invece, la Spagna.

Secondo l comunicato conclusivo, per quanto riguarda la distribuzione è da segnalare la ripartenza dell’Italia, con una crescita di buyer del 10%, che sembra annunciare una ripresa del mercato dopo un biennio sottotono. Nonostante questo, VicenzaOro ha registrato il sorpasso del numero di buyer esteri presenti rispetto a quelli italiani.

Altri numeri relativi alle visite: «gli operatori provenienti dagli Usa sono aumentati in questa edizione del 24%, quelli del Giappone del 31%, della Cina del 29% e degli Emirati Arabi Uniti del 9% (nonostante le recenti difficoltà fatte registrare per l’introduzione della nuova tassa VAT). Una considerazione a sé merita l’incremento registrato dall’India +51%. Il Paese asiatico, che è responsabile nel 2017 della forte ripresa internazionale della domanda di oro per la lavorazione del gioiello, manifesta un grande interesse soprattutto per le tecnologie produttive presenti a T.Gold», precisa il comunicato di Ieg.

Merito anche, una volta tanto, dell’iniziativa del governo italiano, dato che stati ospitati 500 buyer selezionati dai principali mercati a spese dell’Ice, che si sono aggiunti agli oltre 1500 operatori gestiti direttamente da Ieg.

Prossimo appuntamento: Hong Kong (1-5 marzo), dove VicenzaOro o, meglio, la piattaforma di Ieg dedicata alla gioielleria e all’industria dei gioielli sarà presente con T.Gold Iinternational + Mets.





VicenzaOro January 2018
VicenzaOro January 2018

Foto ricordo per i buyer
Foto ricordo per i buyer
Ingresso di VicenzaOro
Ingresso di VicenzaOro
Uno dei booth di VicenzaOro January
Uno dei booth di VicenzaOro January

VicenzaOro January 2018
VicenzaOro January 2018







Al via VicenzaOro January 2018



VicenzaOro January ufficialmente aperta con uno sguardo al futuro ♦︎

Apertura con sguardo all’orizzonte per VicenzaOro January 2018. Come da programma, la grande fiera dedicata alla gioielleria ha debuttato con Visio.Next, evento a più voci sul futuro della filiera.

La rappresentanza istituzionale è stata affidata, come lo scorso anno, al sottosegretario allo Sviluppo Economico, Ivan Scalfarotto. «Uno dei meriti di questo governo è stato quello di prendere a cura il segmento del lusso. Questo perché siamo convinti e lo diciamo con forza che anche questa è la manifattura italiana», ha scandito il membro dell’esecutivo. «Siamo bravi a fare macchine, ma siamo i numeri uno anche nel creare gioielli e vestiti. I nostri prodotti di alta artigianalità Made in Italy sono molto apprezzati all’estero e compongono una fetta importante della voce dell’Export italiano. Per questo abbiamo moltiplicato gli investimenti e con il piano straordinario per il Made in Italy siamo stati capaci di dare una spinta importante alla produzione ma soprattutto alle esportazioni. Rimini e Vicenza, assieme ad Arezzo, nel comparto della gioielleria hanno ben capito che l’unione fa la forza e a loro deve andare il nostro plauso più convinto per quello che hanno saputo fare in questi anni».

I partecipanti a Visio.Next
I partecipanti a Visio.Next

Dopo l’introduzione del presidente di Italian Exhibition Group, società nata dall’integrazione tra Rimini Fiera e Fiera di Vicenza, Lorenzo Cagnoni, il direttore generale di Ieg, Corrado Facco, ha messo a fuoco il tema dell’evento: cogliere le novità della multicanalità distributiva, della valorizzazione dei brand, della tracciabilità e sostenibilità. Claudia D’Arpizio, partner di Bain&Company, responsabile per Moda Lusso, ha ricordato come il mercato sia molto ampio e in continua crescita, con diversi segmenti che toccano il mondo dell’intangibile e dell’esperienzialità. Moderati da Alan Friedmann, sono intervenuti Carlo Capasa, presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana, Matteo Marzotto, nella doppia veste di vice presidente Esecutivo Ieg e presidente di Dondup, Diego Nardin, ad di Fope, Licia Mattioli, ad di Mattioli e vice presidente per l’internazionalizzazione di Confindustria, Adi Al Fardan, fondatore di Adi Hasan Al Fardan Jewellery Trading, Andrea Panconesi, fondatore e presidente di LuisaViaRoma.

La parola è passata, quindi, al business, cuore della fiera che ospita oltre 1500 brand. Sarà tra i booth di VicenzaOro che la ripresa del settore sarà sottoposta alla prova sul campo.





VicenzaOro January
VicenzaOro January

Le aree di VicenzaOro
Le aree di VicenzaOro

VicenzaOro January 2017
VicenzaOro January 2017







Le novità di VicenzaOro settembre

VicenzaOro, ecco il programma per settembre ♦︎

È già tempo di VicenzaOro. Nessuna anticipazione rispetto alla tabella di marcia annunciata lo scorso anno, ma la definizione del programma che sabato 23 settembre accoglierà i visitatori alla più importante fiera italiana dedicata alla gioielleria, ora sotto il cappello di Ieg, Italian Exhibition Group, che ha inglobato le Fiere di Vicenza e Rimini.

VicenzaOro al Jck
VicenzaOro al Jck

Il tema green

Ogni anno VicenzaOro si propone un tema. Quest’anno, non diversamente dall’anno scorso, la rassegna sottolinea la Corporate Social Responsibility nel mondo orafo gioielliero. Oro e diamanti, ma senza rovinare ambiente e lavoratori. Dunque, The Green Jewellery è il filo conduttore. Premesso l’intento di bontà, VicenzaOro September 2017 non dimentica certo il business: sono attesi più di 1.500 brand espositori provenienti da 36 Paesi nel mondo e dai principali distretti orafi italiani, oltre a visitatori, buyer, giornalisti, opinion leader e trend setter dai key market esteri. L’Ice (Agenzia statale per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane), supporta l’ospitalità di 500 buyer selezionati e profilati dei principali mercati di riferimento e tra questi accoglierà anche una delegazione di 150 retailer italiani curata da Federpreziosi, Federazione nazionale delle imprese orafe gioielliere argentiere orologiaie. Inoltre più di 800 Gold Buyer, selezionati tra i top player del mercato europeo e internazionale, usufruiranno di servizi esclusivi a loro dedicati durante la manifestazione.

Ingresso di VicenzaOro January 2017
Ingresso di VicenzaOro January 2017

Distretti

Confermate anche le isole degli espositori, divise secondo omogeneità, con sei distretti (Icon, Look, Creation, Expression, Essence, Evolution, new entry rispetto allo scorso anno), facilitando incontri di business tra aziende e buyer internazionali.  E ritorna anche Now, Not Ordinary Watches, dedicata a 12 brand selezionati del mondo degli Independent Watches.

Una novità è anche l’area Set, Small Equipment & Tools, al Padiglione 2.2, dedicato alle aziende di piccoli macchinari, utensili e stampanti 3D, software e piccola attrezzatura, che soddisfa la domanda sia di produttori, sia di realtà del mondo retail.

Le aree di VicenzaOro
Le aree di VicenzaOro

Appuntamenti

Domenica 24 settembre 2017 sarà la volta di Cibjo, la Confederazione Mondiale della Gioielleria, che, in collaborazione con Italian Exhibition Group, organizzerà un convegno sull’impatto della nuova legislazione europea dei Mineral Conflicts sull’industria del gioiello e sulle strategie da mettere in atto per rispondere in modo efficace alle necessità. Il seminario si terrà presso la Conference Room, Hall 8.0, dalle ore 10.30 alle ore 13.00.
Altra novità è VO Square,  spazio che diventerà luogo per convegni, talk e incontri con esperti, opinion leader internazionali.

Le tendenze saranno protagoniste come sempre di Trendvision Jewellery + Forecasting, Osservatorio indipendente di forecasting del mondo orafo gioielliero, presentato sabato 23 settembre durante un seminario dedicato, tenuto da Paola De Luca, Creative Director dell’Osservatorio & Forecaster.
Infine, giovani e creatività saranno al centro della premiazione dei vincitori tra i 22 finalisti del Concorso Internazionale Next Jeneration Jewellery Talent Contest, che per il 2017 ha lanciato il tema Gioiello e Funzione.

Lo stand Yoko a VicenzaOro September. Foto di Carolina Nobile
Lo stand Yoko a VicenzaOro September. Foto di Carolina Nobile

Las Vegas si gioca il gioiello





Las Vegas capitale del gioielli con il Jck Show e il Couture: c’è anche un pezzo di gioielleria italiana ♦

A Las Vegas è l’ora del Jck Show (5-8 giugno 2017) al Mandalay Bay Resort & Casino. È il principale evento annuale dell’industria dei gioielli di questa parte del mondo e riunisce oltre 30.000 professionisti del settore. Coinvolge aziende di gioielleria, orologi, pietre preziose, attrezzature, forniture, tecnologia, sicurezza e soluzioni di business: oltre 23.000 i rivenditori presenti e circa 9.400 negozi. Il 23% delle presenze arriva da fuori degli Stati Uniti.

Stand al Jck Show
Stand al Jck Show

VicenzaOro a Las Vegas

Tra i protagonisti c’è VicenzaOro, format di Italian Exhibition Group (società fieristica nata dall’integrazione tra Rimini Fiera e Fiera di Vicenza), che ha portato nella città del Nevada famosa per i suoi casinò un centinaio di aziende italiane della gioielleria. Il Jck, infatti, è un’opportunità per l’industria della gioielleria e del lusso. Il padiglione italiano è posizionato  al piano nobile della manifestazione (Shoreline 2). Sono presenti brand dell’alta gioielleria e oreficeria conosciuti a livello internazionale tra cui: Biancaspina, Chrisos, Fani Gioielli, Falcinelli, Giorgio Visconti, Hasbani, Karizia, Leo Pizzo, Misis, Novecentonovantanove, Richline e Unoaerre, oltre ad aziende del packaging di settore. Accanto allo spazio espositivo, è previsto un palcoscenico per l’Osservatorio indipendente di forecasting mondiale del gioiello e dei preziosi Trendvision Jewellery + Forecasting e del nuovo Trendbook 2018+. Da questa edizione, inoltre, Trendvision Jewellery + Forecasting organizza i buying trails, workshop destinati ai buyer con l’obiettivo di supportarli e guidarli all’acquisto nei rispettivi distretti di interesse.

VicenzaOro al Jck
VicenzaOro al Jck

Il Couture

Sempre a Las Vegas c’è anche il Couture, ospitato al Wynn Resort, altra destinazione per il mercato di gioielli e orologi di lusso. Qui sono previsti oltre 4.000 buyer top per circa 200 designer e marchi di primo piano, come Bulgari, Bell & Ross, David Yurman, Victor Velyan, Stephen Webster, Sevan Bicakci, o italiani come Qayten, Antonini, Casato, Damiani, Crivelli, Dada Arrigoni, Chantecler, Federica Rettore, Garavelli, Gavello, Gucci, Maria e Luisa, Mariani, Misani, Moraglione, Officina Bernardi, Piero Milano, Picchiotti, Pasquale Bruni, Pomellato, Ponte Vecchio, Repossi, Spallanzani, Superoro, Terra Cielo Mare, Vendorafa. Federico Graglia




Gioielli con smeraldi esposti al Jck Show
Gioielli con smeraldi esposti al Jck Show
Serata al Jck Show
Serata al Jck Show

Las Vegas, Jck Show
Las Vegas, Jck Show







Le spille dell’orgoglio al Museo del Gioiello

Spille da mostrare con orgoglio: le onorificenze sono in mostra al Museo del Gioiello ♦

Ci sono gioielli e gioielli. Di solito i gioielli li indossano le donne, perché amano un oggetto prezioso, oppure per attirare uno sguardo, un commento di ammirazione. Ma ci sono anche i gioielli che servono a comunicare altro. Per esempio, l’appartenenza a uno speciale club, oppure a specificare che la persona che indossa il gioiello è stata particolarmente abile, coraggiosa, intraprendente. Questi gioielli sono segni o, meglio sono la manifestazione di una onorificenza. Qualche volta queste spille da appuntare orgogliosamente al petto sono anche preziose e particolarmente elaborate. E ora si possono anche osservare da vicino nella mostra intitolata Dame e Cavalieri. I gioielli delle onorificenze, organizzata al Museo del Gioiello di Vicenza, diretto da Alba Cappellieri, docente di Design del Gioiello al Politecnico di Milano e principale studiosa del settore in Italia.

Come sa chi segue gioiellis.com, il Museo del Gioiello è anche un’esposizione permanente all’interno della Basilica Palladiana, il primo in Italia e uno dei pochi al mondo dedicato esclusivamente al gioiello, ed è gestito da Italian Exhibition Group, realtà nata dall’integrazione tra Rimini Fiera e Fiera di Vicenza – in partnership con il Comune di Vicenza.

Ordine al Merito della Repubblica Italiana, Placca di Gran Croce. Foto: Martina Pace
Ordine al Merito della Repubblica Italiana, Placca di Gran Croce. Foto: Martina Pace

Che cosa c’è in mostra

La nuova esposizione temporanea, al piano terra del Museo del Gioiello, è articolata in due sezioni. La prima comprende le onorificenze di Cavalierato maschile con circa 40 pezzi, scelti tra le più importanti e rare collezioni del mondo, e 10 pezzi significativi che rendono omaggio alla collezione di Giovanni Giolitti, onorificenze date allo statista italiano dal Re e da altri Stati Europei e mondiali in qualità di Capo di Stato. Tra i pezzi in mostra, per esempio, si trovano le onorificenze dei Ss. Maurizio e Lazzaro, l’Insegna di Gran Croce, il Piccolo Collare della SSa. Annunziata, il Gran Collare di San Giorgio e la Placca di Gran Croce, Ordine Coloniale della Stella d’Italia.

La seconda sezione, quella delle Dame, comprende circa una decina di pezzi, come l’Insegna di Cavalierato dell’Ordine della legione d’Onore e le Insegne dell’Ordo Supremus Militaris Templi Hierosolymitani.

Ordo Supremus Militaris Templi Hierosolymitani
Ordo Supremus Militaris Templi Hierosolymitani

Una lunga storia

Insegne, decorazioni e medaglie che prendono vita nel XI secolo con le onorificenze di Cavalierato conferite solo a uomini, che si fossero distinti per altissime benemerenze, consuetudine estesa poi anche alle Dame solo dal 1662. La mostra presenta inoltre una decina di creazioni di G.B. Ballarino, orafo di una casa di tradizione storica nel campo delle onorificenze, autorizzato a innalzare le armi della Real Casa di Savoia e della Real Casa di Bulgaria con la dicitura «fornitore della Real Casa», con croci-gioiello pendenti in oro, smalto e pietre preziose.

Dame e Cavalieri. I gioielli delle onorificenze
Museo del Gioiello
Basilica Palladiana di Vicenza
dal 24 Maggio al 17 Settembre 2017
Da martedì a venerdì dalle 15.00 alle 19.00
sabato e domenica dalle 11.00 alle 19.00
Biglietti: intero 6 euro, ridotto 4 euro

Ordine Reale della Cambogia. Foto:  Martina Pace
Ordine Reale della Cambogia. Credit: Martina Pace
Ordine al merito della Repubblica Italiana, insegna da commendatore. Credit: Martina Pace
Ordine al merito della Repubblica Italiana, insegna da commendatore. Credit: Martina Pace
Croci Gioiello. Credit: Martina Pace
Croci Gioiello. Credit: Martina Pace
Ordine dell'Annunziata. Credit: Martina Pace
Ordine dell’Annunziata. Credit: Martina Pace
Ordine dell'Aquila Rossa. Credit: Martina Pace
Ordine dell’Aquila Rossa. Credit: Martina Pace
Ordine della Corona. Insegna da Cavaliere con spade. Credit: Martina Pace
Ordine della Corona. Insegna da Cavaliere con spade. Credit: Martina Pace
Ordine della Redenzione Africana.  Placca e Insegna di Gran Croce. Credit: Martina Pace
Ordine della Redenzione Africana. Placca e Insegna di Gran Croce. Credit: Martina Pace
Ordine di Sant Alessandro Nevskij. Credit:  Martina Pace
Ordine di Sant Alessandro Nevskij. Credit: Martina Pace

Più estero a OroArezzo

I numeri di OroArezzo: buyer esteri in aumento e ottimismo di Italian Exhibition Group ♦

Il fidanzamento (perché per ora non è un vero matrimonio) è stato un successo? OroArezzo ha affidato per la prima volta l’organizzazione a Italian Exhibition Group, azienda fieristica che è alle spalle di VicenzaOro. Chiusa la manifestazione toscana, è quindi tempo di bilanci. Secondo il comunicato ufficiale in chiusura della fiera aretina, gli operatori esteri sono aumentati del 10%. Un buon risultato, anche se è difficile trarre una valutazione, dato che non è noto quanti operatori esteri fossero atterrati ad OroArezzo nel 2016. In compenso, lo scorso anno i buyer in totale (italiani più esteri) erano stati 20.000, con un aumento del 18%. Il numero totale del 2017, però, al momento non è noto.

Le aziende presenti sono state 650, il 94% italiane. Il 75% degli espositori sono state aziende orafe, il 13% aziende di macchinari e il 12% di cash & carry. Numeri a parte, si registrano i commenti positivi degli organizzatori. «I numeri positivi di questa prima edizione di OroArezzo gestita da Ieg confermano la bontà della scelta dell’intesa con Arezzo Fiere e Congressi», ha commentato Lorenzo Cagnoni, presidente di Italian Exhibition Group.«Il fatto che due team competenti e con decenni di storia si siano uniti si è visto nell’efficienza dell’organizzazione in tutte le fasi, dalla preparazione all’accoglienza, fino all’incoming dei buyer», ha aggiunto Andrea Boldi, presidente di Arezzo Fiere e Congressi. «Questa edizione restituisce l’immagine di una Fiera orientata al business di sostanza, con un forte incremento di buyers esteri a indicare il ritorno del prodotto Made in Italy, quindi del Fashion». Infine, il commento di Corrado Facco, direttore generale di Ieg: «I risultati di questa edizione di OroArezzo evidenziano come Ieg abbia saputo valorizzare la manifestazione, soprattutto dal punto di vista della sua internazionalizzazione, mettendo a disposizione di aziende e buyer il proprio know-how e la propria expertise nell’organizzazione di Eventi Jewellery riconosciuta a livello globale».

Prossimi appuntamenti con le manifestazioni del sistema fieristico del settore orafo-gioielliero: VicenzaOro September (23-27 settembre), Gold Italy (21-23 ottobre), VicenzaOro Dubai – Dubai International Jewellery Show (15-18 novembre). Inoltre il brand VicenzaOro parteciperà al JCK di Las Vegas (5-8 giugno) e all’India International Jewellery Show di Mumbai (agosto). E con OroArezzo il fidanzamento continua.

Corrado Facco, direttore generale di Italian Exhibition Group
Corrado Facco, direttore generale di Italian Exhibition Group. Photo: Lorenza Ricci Studio
Da sinistra, Lorenzo Cagnoni, presidente di Italian Exhibition Group, Andrea Boldi, presidente di Arezzo Fiere, e Matteo Marzotto vice  presidente esecutivo di Italian Exhibition Group
Da sinistra, Lorenzo Cagnoni, presidente di Italian Exhibition Group, Andrea Boldi, presidente di Arezzo Fiere, e Matteo Marzotto vice presidente esecutivo di Italian Exhibition Group. Photo: Lorenza Ricci Studio
OroArezzo 2017. Photo: Lorenza Ricci Studio
OroArezzo 2017. Photo: Lorenza Ricci Studio
Interno di OroArezzo. Photo: Lorenza Ricci Studio
Interno di OroArezzo. Photo: Lorenza Ricci Studio
Bracciale di Unoaerre. Photo: Lorenza Ricci Studio
Bracciale di Unoaerre. Photo: Lorenza Ricci Studio

Seconda vita per OroArezzo

Dopo la crisi per OroArezzo c’è voglia di ottimismo. Focus sul made in Italy ♦

I numeri di partenza non sono entusiasmanti. Ma l’atmosfera dell’economia (in generale) italiana sembra meno pesante di quella degli anni scorsi. Così OroArezzo (6-9 maggio), tradizionale fiera in uno dei distretti italiani dell’oreficeria, è in bilico tra pessimismo e ottimismo. I numeri, appunto, farebbero pesare la bilancia su una visione poco rassicurante: come indica il nome, la manifestazione ha avuto come base di partenza la lavorazione dell’oro, particolarmente viva nell’area toscana. E nel 2016 la domanda di oro nel mondo è calata del 22%. È uno dei motivi che ha depresso il fatturato della gioielleria italiana a 7,9 miliardi, con gioielli per esportati 5,4 miliardi. Dati che segnano un momento non facile per le imprese del settore.

Pare, però, che la primavera 2017 sia più serena, specialmente grazie a un clima meno incerto per mercati come quello del Medio Oriente. Ma sugli Usa aleggia la mannaia di Donald Trump e dei dazi sulle importazioni. E, come se non bastasse, il prezzo dell’oro va in  altalena, legato a crisi, climi elettorali, e dati sull’economia mondiale. In ogni caso, chi esporta è in media sotto del 20% rispetto a qualche anni fa.

Tutto questo si riflette su OroArezzo, ora organizzata da Italian Exhibition Group, il soggetto nato dall’unione di Fiera Vicenza (che edita VicenzaOro) e Fiera Rimini. Un passo quasi obbligato, la concentrazione dei poli fieristici, che dovrebbe portare sinergie (così si spera) anche nel caso di OroArezzo, che ora è molto focalizzata sul territorio e sulle realtà locali: 640 espositori (erano 650 lo scorso anno) per il 97% italiani, 20mila metri quadri coperti. Insomma, un appuntamento concentrato sul lato industriale (il settore conta 10mila imprese e 40mila addetti).

OroArezzo 2017
OroArezzo 2017

Sul lato della manifestazione, è da segnalare l’inaugurazione del nuovo Museo dell’Oro, all’interno della prestigiosa sede del trecentesco Palazzo di Fraternita di Arezzo, con i gioielli della Collezione Oro d’Autore, creata da Arezzo Fiere e Congressi. Comprende 82 gioielli realizzati dalle aziende orafe di Arezzo e Vicenza in collaborazione con artisti, architetti, designer e stilisti. Continua, inoltre, il concorso Premiere. Quest’anno il tema scelto è quello del bracciale. Federico Graglia

Bacheche a OroArezzo
Bacheche a OroArezzo
Una passata edizione di OroArezzo
Una passata edizione di OroArezzo


Torna di moda l’oro bianco

Torna la passione per l’oro bianco, diamanti in leggero calo, sale l’acquamarina: ecco i trend individuati a Hong Kong ♦

Arriva da Hong Kong una notizia che interessa chi i gioielli li produce. La Hktdc, Hong Kong International Jewellery Show (2-6 marzo) ha commissionato un sondaggio, intervistando oltre 1.300 buyer ed espositori di tutto il mondo presenti alla grande fiera d’Oriente. Obiettivo: capire le loro opinioni sulle prospettive del mercato della gioielleria. Risultato: il 56 per cento degli intervistati si aspetta vendite costanti per il 2017. Il 28 per cento è ottimista e vede un aumento delle vendite.

Hong Kong International Jewellery Show 2017
Hong Kong International Jewellery Show 2017

Prezzi: il 69 per cento pensa che saranno sostanzialmente fermi, mentre il 23 per cento si aspetta che saliranno. Un altro trend previsto dagli operatori (era presente anche una folta delegazione italiana capitanata da Italian Exhibition Group) è quello dei gioielli con prezzi accessibili, che è destinato ad allargarsi. Sempre secondo i partecipanti alla fiera, sono in ascesa i gioielli legati ai brand della moda (lo pensa il 72 per cento degli intervistati), mentre sono sempre in auge i gioielli per matrimoni e occasioni speciali (58 per cento) e quelli alto di gamma (58 per cento). In termini della fascia di prezzo, il 54 per cento degli intervistati si aspetta un successo per i gioielli nel range tra 100 e 500 dollari, seguiti da quelli tra 500 e 1.000 dollari (lo prevede il 51 per cento) fascia di prezzo.

Damiani, anello in oro bianco. Prezzo: 1090 euro
Damiani, anello in oro bianco. Prezzo: 1090 euro

Interessante anche il giudizio sui materiali. Dopo la sbornia di oro rosa, il 43 per cento degli intervistati vede adesso in pole position l’oro bianco (33 per cento), seguito dall’oro giallo (23 per cento). Nessuna sorpresa, invece, per le pietre: come sempre è il diamante ad attirare i maggiori favori (41 per cento), anche se la percentuale è inferiore a quella dello scorso anno (era il 54 per cento). Molto quotate anche acquamarina (14%) e smeraldo (13%).

Infine, gli occhi degli operatori sono focalizzati sulle oscillazioni dei mercati, condizionati dalle politiche economiche dei governi: i prezzi di oro, platino e pietre, nonché la disponibilità dei cittadini di acquistare i gioielli, dipendono anche dalle decisioni di Donald Trump, Vladimir Putin, Xi Jinping eccetera. Ma questo non sorprende nessuno. Federico Graglia

Orecchini di Hannah Martin in oro bianco
Orecchini di Hannah Martin in oro bianco
Anello in oro bianco e diamanti
Tomasz Donocik , anello in oro bianco e diamanti
Anello Tourbillon in oro bianco e diamanti
Vhernier, anello Tourbillon in oro bianco e diamanti
Anello della collezione B.zero1 in oro bianco e diamanti
Bulgari, anello della collezione B.zero1 in oro bianco e diamanti
Ralph Lauren, bracciale a catena in oro bianco 18 carati Disponibile in oro bianco o rosa
Ralph Lauren, bracciale a catena in oro bianco 18 carati
Disponibile in oro bianco o rosa
Anello in oro bianco e diamanti taglio brillante
Piaget, anello in oro bianco e diamanti taglio brillante

VicenzaOro porta a casa OroArezzo

Matrimonio tra VicenzaOro e OroArezzo: un’unica piattaforma fieristica che sarà gestita da Italian Exhibition Group ♦

Nell’Italia in cui la rivalità tra città vicine sfiora la patologia, in cui ogni campanile è un sacro suolo da difendere, in cui la difesa dei colori della squadra di calcio diventano una questione di onore, un accordo tra rivali sembra un racconto fantasy. Invece, accade. Dopo l’annuncio nel gennaio 2016 (leggi anche VicenzaOro torna e sposa OroArezzo), il matrimonio tra Vicenza e Arezzo si celebra con squilli di trompe. A officiare la cerimonia è Italian Exhibition Group (Ieg), società nata dall’integrazione tra Rimini Fiera e Fiera di Vicenza, che assieme ad Arezzo Fiere e Congressi ha siglato un accordo strategico che dà vita ad un’organizzazione unica per le manifestazioni del settore orafo-gioielliero. Un miracolo? Sì, anche se è una magia che si compie sulle ali di una crisi di consumi interni che ha messo in difficoltà molte aziende del settore. Insomma, un matrimonio voluto, ma anche indotto.

A seguito dell’accordo, Arezzo Fiere e Congressi potrà entrare nella compagine societaria di Italian Exhibition Group, ricevendo quale controprestazione della cessione dei marchi quote azionarie «per un valore definito secondo criteri condivisi». Quale che sia questo valore, l’accordo sembra anche propedeutico per il cammino preannunciato di Ieg verso la quotazione di Borsa, prevista per il prossimo anno.

I numeri

Vale la pena di ricordare che cosa rappresenta il settore: circa 10 mila imprese e 40 mila addetti, nel 2015 ha generato un fatturato di oltre 7 miliardi di euro, un export di 6,5 miliardi e un saldo commerciale positivo di 4,2 miliardi. Pur nel contesto negativo della domanda globale di oro per la gioielleria, nei primi 10 mesi del 2016 le esportazioni italiane hanno raggiunto i 4,8 miliardi di euro.

Da sinistra,Corrado Facco, Stefano Ciuoffo, Ivan Scalfarotto, Lorenzo Cagnoni, Andrea Boldi, Matteo Marzotto
Da sinistra,Corrado Facco, Stefano Ciuoffo, Ivan Scalfarotto, Lorenzo Cagnoni, Andrea Boldi, Matteo Marzotto

Che cosa prevede l’intesa

In sostanza, Italian Exhibition Group, oltre a organizzare le tre edizioni di VicenzaOro (gennaio, settembre e in novembre a Dubai), gestirà complessivamente l’organizzazione di OroArezzo e Gold Italy già dalle prossime edizioni di maggio e ottobre 2017 nella città toscana. Nel complesso delle 5 Manifestazioni saranno ospitati circa 5.000 espositori, provenienti da tutti i distretti orafi italiani e da oltre 30 Paesi, e più di 80.000 visitatori professionali, il 50% dei quali provenienti da 130 Paesi.

L’idea è dare forma a una piattaforma fieristica unica, nelle diverse specializzazioni locali. Italian Exhibition Group, recita il comunicato ufficiale, «procederà alla caratterizzazione e valorizzazione delle singole manifestazioni e del loro legame con il territorio, ma in una forte ottica di sistema. Obiettivo è potenziare il comparto, aumentando le occasioni di business per gli espositori, sia stimolando il mercato interno, sia favorendo la presenza di buyer internazionali per supportare l’accesso delle aziende ai mercati strategici della gioielleria, anche grazie al supporto del Mise e dell’Ice (Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane)».

La cronaca racconta che all’annuncio a Roma erano schierati Ivan Scalfarotto, sottosegretario al ministero dello Sviluppo Economico, Stefano Ciuoffo, assessore alle Attività produttive della Regione Toscana, il top management di Ieg, a comininciare dal presidente del gruppo, Lorenzo Cagnoni, il vice presidente esecutivo Matteo Marzotto, il direttore generale Corrado Facco e il presidente di Arezzo Fiere e Congressi, Andrea Boldi.

VicenzaOro January 2017
VicenzaOro January 2017
Ingresso di VicenzaOro January 2017
Ingresso di VicenzaOro January 2017
OroArezzo 2015
OroArezzo


VicenzaOro più internazionale

VicenzaOro sempre più internazionale. E a settembre show dei designer greci ♦

È arrivato il momento dei consuntivi. Smontati gli stand, VicenzaOro ha fatto i conti con i numeri della edizione invernale di quella che è una delle fiere di riferimento per il settore della gioielleria. Risultato: tenuta nonostante la crisi, soprattutto grazie alle presenze dall’estero. «Nonostante il 2016 sia stato un anno particolarmente complesso per il settore dell’oreficeria e gioielleria, avendo fatto registrare nei primi nove mesi un calo complessivo del 27% di consumo di oro per la produzione di preziosi, VicenzaOro January ha saputo dare nuovo slancio al mercato che, a fronte di una proposta molto articolata di nuove collezioni, ha risposto con una presenza della domanda internazionale molto soddisfacente», recita il comunicato finale. «I sei giorni di manifestazione hanno infatti registrato l’ingresso di oltre 18.500 buyer, generando complessivamente oltre 33.000 presenze». Un po’ meno quindi rispetto allo scorso anno (nel 2016 ci sono stati 35.000 ingressi, con 19.381 buyer), ma si può parlare di una sostanziale conferma.

VicenzaOro January 2017
VicenzaOro January 2017

Gli organizzatori, nella nuova veste di Italian Exhibition Group, società frutto dell’unione tra Fiera Vicenza e Fiera Rimini, non nascondono «una contrazione significativa delle presenze italiane rispetto alle altre edizioni del 2016», ma allo stesso tempo sottolineano che «sono aumentate le presenze di buyer esteri, provenienti anche da quelle economie che nel corso del 2016 avevano registrato meno vigore negli acquisti. Il numero complessivo di operatori esteri ha di gran lunga superato le presenze nazionali». In particolare, la Cina, la Russia e le ex Repubbliche Sovietiche, i Paesi del Golfo, hanno evidenziato buone performance, con in più la presenza iraniana, sdoganata dal clima internazionale (per ora) più disteso. Bene anche Usa e alcuni Paesi dell’America Latina. Per quanto riguarda l’Unione Europea, secondo l’analisi degli organizzatori si conferma una selezione verso l’alto delle scelte d’acquisto che privilegiano collezioni ricercate e innovative. Buoni risultati anche con alcuni dei Paesi più dinamici dell’area del Sud Est Asiatico, tra cui la Thailandia.

L'ingresso a VicenzaOro
L’ingresso a VicenzaOro

Risultato a due facce

È positivo o negativo il bilancio? Per la Fiera positivo, perché ha fatto fronte a una situazione di mercato difficile. Per la gioielleria italiana non troppo roseo, dato che gli acquisti italiani sono fermi. Concetto ribadito dal direttore generale di Italian Exhibition Group, Corrado Facco: «È un bilancio molto buono su tutti i fronti, per certi versi quasi inaspettato, viste le contrazioni della domanda globale di oro per la gioielleria che hanno connotato il 2016, in particolare in alcuni tra i principali Paesi di riferimento. A questa edizione abbiamo invece registrato un’ottima presenza di buyer stranieri e, in generale, un sentiment decisamente positivo dei nostri clienti, che hanno presentato collezioni d’eccellenza, ricche di innovazione e design».

Le aree di VicenzaOro
Le aree di VicenzaOro

La novità di settembre

Di sicuro ha giovato all’atmosfera l’area dedicata a 12 designer internazionali (ne abbiamo parlato qui). «VicenzaOro si sta dimostrando un vero e proprio player mondiale dell’oreficeria e della gioielleria, un brand dallo standard di elevata qualità anche grazie al format The Boutique Show e ai nuovi contenuti d’interesse globale inseriti, dalla The Design Room al tema della Corporate Social Responsibility. La nascita di Ieg, con le sue economie di scala, non può che rafforzare il gruppo con importanti ricadute positive sui suoi prodotti fieristici, tra i quali anche VicenzaOro», è il commento del vice presidente di Ieg, Matteo Marzotto.

A proposito di designer e di novità internazionali. Gioiellis.com è lieta di anticipare che l’edizione di settembre di VicenzaOro ospiterà una nutrita rappresentanza di designer della Grecia, uno dei Paesi che sembra la culla di una nuova generazione di grandi designer, come testimonia il premio Palladio assegnato a Nikolas Koulis. La Fiera ospiterà infatti la rassegna A Jewel made in Greece. Un altro passo verso una maggiore internazionalizzazione.

VicenzaOro January 2017
VicenzaOro January 2017
Matteo Marzotto, Vice Presidente IEG, Lorenzo Cagnoni, Presidente IEG, Corrado Facco, Direttore Generale IEG
Matteo Marzotto, Vice Presidente IEG, Lorenzo Cagnoni, Presidente IEG, Corrado Facco, Direttore Generale IEG


Palladio a Koulis, Mennella e Antonini

Ai premi Palladio vincono le creatività di Nikos Koulis, Faraone Mennella e di Antonini.

Li chiamano gli Oscar del gioiello. Definizione di facile comprensione, ma inappropriata. Non fosse altro perché l’Italia ha una tradizione nella gioielleria che non ha nulla da invidiare a quella di altri Paesi. Inoltre, tra i premi Palladio e quelli riservati ai big del cinema ce ne corre parecchio, anche come storia e cultura. Premesso questo, ecco i vincitori dell’edizione 2017 (la quinta) dei premi Palladio, assegnati a Vicenza al mondo della gioielleria. Che poi, come ha commentato tra gli stand di VicenzaOro un designer che preferisce restare anonimo, sia equo mettere insieme in concorso dei giganti come Cartier e Boucheron, che hanno grandi capitali da investire con le piccole aziende italiane, è un altro discorso.

I vincitori di questa V edizione, suddivisi in base alla categoria, sono:
The best italian jewellery designer: Faraone Mennella.
The best international jewellery designer: Nikos Koulis.
The best italian jewellery brand collection: Antonini milano per la collezione Siracusa.
The best international jewellery brand collection: Boucheron per la collezione Animaux de collection.
The best jewellery flagship store: Nirav Modi per lo store di New York.
The best jewellery communication campaign: Cartier per la campagna Diamonds.
Jewellery corporate social responsibility award: chopard per l’impegno nel progetto con eco-age.
The best jewellery communication: new media a Nervous System
The lifetime achievement award: Franco Cologni, presidente Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte.

Nella serata che ha decretato i vincitori, e contemporaneamente ha dato il via a VicenzaOro January, c’era il presidente di Italian Exhibition Group, Lorenzo Cagnoni, il vice presidente  Matteo Marzotto, e il direttore generale, Corrado Facco. La Giuria è stata composta da Franco Cologni, presidente di Giuria e Presidente Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte (curiosamente lo stesso che ha ricevuto il premio alla carriera), Clare Phillips, curatrice del dipartimento di Scultura del Victoria & Albert Museum di Londra, Alba Cappellieri, docente di Design del Gioiello al Politecnico di Milano, Silvana Annichiarico, direttore Triennale Design Museum di Milano.

Nikos Koulis alla premiazione dei Palladio Awards
Nikos Koulis alla premiazione dei Palladio Awards
Orecchini e collana di Nikos Koulis
Orecchini e collana di Nikos Koulis
Corrado Facco legge i nomi dei vincitori dei Palladio Awards
Corrado Facco legge i nomi dei vincitori dei Palladio Awards
Sergio Antonini alla premiazione dei Palladio Awards
Sergio Antonini alla premiazione dei Palladio Awards
Collezione Siracusa, oro giallo e diamanti
Collezione Siracusa, oro giallo e diamanti
Roberto Faraone Mennella
Roberto Faraone Mennella
Collana Ice Princess di Faraone Mennella
Collana Ice Princess di Faraone Mennella
Pegasus, anello in oro bianco con ametista ovale 1,5 carati, 29 zaffiri viola, 71 zaffiri blu, 200 diamanti e 29 ametiste tondi, 2 zaffiri blu cabochon
Boucheron, Pegasus, anello in oro bianco con ametista ovale 1,5 carati, 29 zaffiri viola, 71 zaffiri blu, 200 diamanti e 29 ametiste tondi, 2 zaffiri blu cabochon


VicenzaOro, ecco le novità

Nonostante il freddo (o, forse, a maggior ragione) VicenzaOro scalda i motori in vista dell’appuntamento previsto tra il 20 e il 25 gennaio. Quest’anno la novità principale sta dietro le quinte, e cioè il passaggio di consegne a livello societario: ora Fiera Vicenza, storia organizzatrice della manifestazione, è confluita in Italian Exhibition Group assieme a Fiera di Rimini, che detiene la maggioranza della società. VicenzOro January resta comunque creatura vicentina, anche perché direttore generale di Italian Exhibition Group è Corrado Facco, che in precedenza ricopriva lo stesso ruolo in terra veneta. A 60 anni di distanza, l’appuntamento di Vicenza è ormai istituzionale, anche se negli ultimi due anni il rinnovamento promosso da Matteo Marzotto, ora vice presidente di Ieg, ha tolto la patina del rito che si ripete, con la divisione degli espositori in sei aree omogenee. Al centro, però, resta il business delle aziende e le novità presentate al pubblico.

Corrado Facco e Matteo Marzotto
Corrado Facco e Matteo Marzotto

«Negli ultimi anni VicenzaOro ha saputo evolversi e posizionarsi tra i primi Trade Show internazionali dedicati al settore jewellery», spiega Facco. «Una trasformazione attuata attraverso la configurazione di un format unico al mondo, capace di integrare il ruolo di performante piattaforma di business della manifestazione con quello di autorevole think tank della gioielleria, fornendo contenuti e informazioni di qualità sulle tendenze e le dinamiche del mercato. Con l’edizione di gennaio 2017, questo percorso apre la nuova importante pagina di VicenzaOro firmata Italian Exhibition Group. La nuova società eredita lo straordinario lavoro svolto da Fiera di Vicenza con l’obiettivo di valorizzare ulteriormente lo Show, migliorare l’offerta dei servizi e rafforzare la presenza di operatori internazionali, generando valore per tutti i protagonisti della filiera». Sono attesi 1.500 brand provenienti da 36 Paesi e oltre 500 buyer.





VicenzaOro January 2016
VicenzaOro January 2016

Il programma

Questa edizione di VicenzaOro è stata dedicata al tema del Responsible Gold: tracciabilità̀, commercio etico, tutela dell’ambiente, salvaguardia del diritto-dovere al lavoro, difesa della salute. Per questo la fiera ospiterà nella serata di Opening, il 20 gennaio, la premiazione degli Andrea Palladio International Jewellery Awards, gli Oscar del Gioiello promossi da Ieg e assegnati da una giuria internazionale di prestigio per celebrare le eccellenze internazionali del gioiello in diverse categorie: Csr, creatività, progetto, produzione, distribuzione, retail, comunicazione, new media. Il Jewellery Corporate Social Responsibility Award verrà assegnato alla migliore azienda o personalità̀ che ha improntato i propri successi alla responsabilità̀ sociale d’impresa, nel rispetto dei diritti umani e degli aspetti etici, sociali e ambientali nel mondo della gioielleria e dei preziosi.

Appuntamenti responsabili

In programma altri due importanti appuntamenti organizzati da Ieg e dedicati alla responsabilità d’impresa: domenica 22 gennaio (11.00 – 12.00) si terrà un Convegno in collaborazione con Cibjo, la Confederazione Mondiale della Gioielleria, sul tema della Corporate Social Responsibility nelle aziende e lunedì 23 gennaio (15.00-16.00) si parlerà di tracciabilità durante la conferenza del Comitato Etico di Assogemme con il supporto di note aziende del lusso, per prime impegnate in progetti di sostenibilità.

L'ingresso a VicenzaOro January 2016
L’ingresso a VicenzaOro January 2016

Innovazione

Il tema dell’Innovazione sarà rappresentato prima di tutto da T-Gold, il Salone internazionale ospitato nel distretto Evolution e dedicato alle tecnologie avanzate, concepite per aumentare la qualità dei processi di progettazione e realizzazione del gioiello. Inoltre, altre due iniziative arricchiscono il programma: 13esima edizione del Convegno Jewellery Technology Forum il 22 Gennaio 2017 (10.00 – 17.00), nato dalla collaborazione tra Italian Exhibition Group e Legor group S.p.a. e dedicato alle nuove tecnologie e alle ultime tendenze del settore orafo, e l’area Small Equipment & Tools (S.E.T. – Pad. 2.2), che ospiterà una selezione di aziende produttrici di stampanti 3D, software e piccola attrezzatura sia per il mondo della manifattura orafa che delle gioiellerie.

Tendenze

Saranno protagoniste durante tutta la Manifestazione grazie alla presenza del team dell’Osservatorio indipendente di forecasting mondiale del gioiello e dei preziosi Trendvision Jewellery + Forecasting e del nuovo Trendbook 2018+, la pubblicazione di riferimento per il mondo orafo – gioielliero.

Come di consueto il seminario (in programma venerdì 20 gennaio) condotto da Paola De Luca, Forecaster & Creative Director di Trendvision Jewellery + Forecasting, guiderà la platea nell’aggiornamento dei profili dei consumatori, delle direzioni di stile, di prodotto e dei forecast sulle tendenze per l’anno 2017-2018.

Inoltre, al fine di supportare al massimo i buyer presenti a VOJ guidandoli all’acquisto nei rispettivi distretti di interesse, Trendvision Jewellery + Forecasting propone quest’anno una novità assoluta: accanto al Seminario generale, avranno luogo dei workshop della durata di 30’ i Buying trails Icons & Essentials.

Saranno dei veri e propri percorsi di acquisto: Icons è dedicato al prodotto finito, rappresentato principalmente dai Distretti di Icon e Look e che si rivolge al mondo del retail, mentre Eessentials vuole valorizzare l’artigianalità e le competenze manifatturiere del prodotto semilavorato e della componentistica, caratteristico degli espositori dei Distretti di Creation ed Essence e che si rivolge al mondo dei  wholesaler e dei designers.





VicenzaOro January 2016
VicenzaOro January 2016

Design

Anche l’aspetto della Produzione verrà valorizzato attraverso un nuovo straordinario progetto dedicato alla creatività internazionale: The Design Room, l’esclusiva area all’interno del distretto Icon dove una selezione di designer indipendenti internazionali esporrà le proprie esclusive collezioni che combinano materiali preziosi e lavorazioni sofisticate in pezzi di design unici, con una forte componente di ricerca e innovazione. Rodney Rayner, Federica Rettore, Netali Nissim, Magerit, Sarah Ho, Nikos Koulis, Daniela Villegas, Zara Simon, Qayten, Fernando Jorge, Elie Top e Sutra saranno i protagonisti dell’area, situata presso il Padiglione 7.

Orologi

Continua il progetto Now Not Ordinary Watches, lanciato per la prima volta lo scorso settembre dedicato al mondo degli Independent Watch Brands. Il format, che ha riscontrato apprezzamenti dalla stampa, visitatori e buyer sarà presente a gennaio con Now Next: un’area dedicata alle anticipazioni di prodotto degli espositori che saranno presenti alla prossima edizione di Now durante VO September 2017 (23-27 Settembre).

Distribuzione

Sabato 21 gennaio (11.00 – 12.30) il Convegno organizzato dal Club degli Orafi in collaborazione con Federorafi e Federpreziosi traccerà un quadro dell’andamento del settore dal 2008 al 2015 e proporrà alcune iniziative di sviluppo. Domenica 22 e lunedì 23 gennaio (tra le 12:00 e le 15:00) un ciclo di talk da 30 minuti a cura di Federpreziosi approfondirà il tema della Gioielleria 4.0: due giornate dedicate all’evoluzione della gioielleria ed a specifici aspetti del processo di digitalizzazione del mondo retail, dalla comunicazione online alla sinergie online e offline, dal nuovo consumatore alle nuove professionalità.

VicenzaOro January 2015
VicenzaOro January 2015

Storytelling

La seconda nuova Edizione del Museo del Gioiello, per il biennio 2017 – 2018 è stata inaugurata lo scorso 16 dicembre.  Il Museo del Gioiello di Vicenza è il primo in Italia e uno dei pochi al mondo, dedicato esclusivamente al gioiello, collocato all’interno della Basilica Palladiana di Vicenza – edificio storico del XVI secolo, Patrimonio Mondiale dell’Unesco dal 1994,  Le informazioni sul Museo del Gioiello sono disponibili sul sito www.museodelgioiello.it che si presenta in una veste del tutto rinnovata e ancora più multimediale capace di introdurre fin da subito l’utente nell’atmosfera evocativa dello spazio museale riproducendone il format e le sue sale.







Il Museo del Gioiello fa il bis

Il Museo del Gioiello di Vicenza si rinnova per il secondo biennio di vita: nuovi pezzi, nuovi curatori, stessa piacevole offerta.

Il Museo del Gioiello di Vicenza fin dall’inizio si è presentato come una specie di camaleonte: i pezzi esposti sono di prima qualità ma, inevitabilmente, cambiano nel tempo. Ogni due anni, infatti, i gioielli tornano ai loro rispettivi proprietari e sono sostituiti da altri. Il secondo ciclo è appena iniziato: la seconda edizione 2017-2018 è stata inaugurata alla presenza di dieci nuovi curatori internazionali. E, oltre ai nuovi gioielli, c’è anche una novità istituzionale: il Museo, voluto con forza e perseveranza da Matteo Marzotto, finora presidente della Fiera di Vicenza, ora fa capo alla nuova realtà nata dall’unione tra la struttura vicentina e quella di Rimini, e cioè Italian Exhibition Group. Ecco perché il via al nuovo ciclo è stato dato da Lorenzo Cagnoni, presidente di Italian Exhibition Group. Marzotto rimane, comunque, come vice presidente della nuova azienda: «Sin dal primo giorno di apertura al pubblico il Museo del Gioiello si è dimostrato un’idea vincente. Autorevole baricentro di racconto dell’universo culturale dell’oreficeria e della gioielleria, all’insegna dell’innovazione e di una ricerca raffinata», ha spiegato. «Profondamente e logisticamente radicato a Vicenza, una delle capitali mondiali del gioiello, esprime con la sua personalità unica un’elevata vocazione internazionale; particolarmente apprezzato non solo per la qualità delle curatele, ma anche per la provenienza e l’eccellenza dei pezzi esposti, per i numerosi visitatori italiani e esteri accolti, per l’insolito percorso museale adatto ad ogni tipo di pubblico. Un profilo globale che verrà ulteriormente accentuato grazie alla nuova esposizione e alla collaborazione dei nuovi curatori nel prossimo biennio 2017-18».

Le novità

Lo spazio del museo è di oltre 410 metri quadrati ed è curato e diretto da Alba Cappellieri, docente di Design del Gioiello al Politecnico di Milano. Ospita ora una nuova selezione di circa 400 gioielli, di assoluta eccellenza e prestigio, selezionati in base alla sensibilità dei nuovi curatori di livello internazionale coinvolti: da Glenn Adamson, direttore del Museum of Arts and Design di New York a Nicolas Bos, presidente & Ceo di Van Cleef & Arpels; dalla critica dell’arte e collezionista Helen Drutt English, all’antropologa Cristina Del Mare, dalla storica dell’arte Alessandra Possamai a Stefano Piaggi, Direttore Archivio Anna Piaggi; dall’architetto Marco Romanelli, alla storica dell’arte e autrice Paola Venturelli, al pluripremiato Designer Odo Fioravanti.

Il museo

Primo in Italia e uno dei pochi al mondo, dedicato esclusivamente al gioiello, collocato all’interno della Basilica Palladiana di Vicenza, edificio storico del XVI secolo, Patrimonio Mondiale dell’Unesco dal 1994, il Museo del Gioiello in due anni dalla sua apertura, il 24 dicembre 2014, ha registrato 34.000 visitatori.





Van Cleef & Arpels, clip Felce, platino, oro giallo, zaffiri, diamanti, 1947
Van Cleef & Arpels, clip Felce, platino, oro giallo, zaffiri, diamanti, 1947

Pendente del Nepal, oro, corallo, rubini, smeraldi, XIX secolo
Pendente del Nepal, oro, corallo, rubini, smeraldi, XIX secolo
Alexander Calder, spilla Butterfly, 1940
Alexander Calder, spilla Butterfly, 1940

Castellani e Tommaso Saulini, cammeo papale in conchiglia, oro filigranato, 1883
Castellani e Tommaso Saulini, cammeo papale in conchiglia, oro filigranato, 1883





Ugo Correani, metallo, ottone, plastica, anni Ottanta
Ugo Correani, metallo, ottone, plastica, anni Ottanta

Lella e Massimo Vignelli, collana Senza Fine, argento, 1992
Lella e Massimo Vignelli, collana Senza Fine, argento, 1992
Giampiero Bodino, chocker Rosa dei Venti, spinello rosso, zaffiri blu e gialli, smeraldo, ametista, diamanti, oro rosa, 2013
Giampiero Bodino, chocker Rosa dei Venti, spinello rosso, zaffiri blu e gialli, smeraldo, ametista, diamanti, oro rosa, 2013
Nicolas Bos, Van Cleef & Arpels
Nicolas Bos, presidente & Ceo di Van Cleef & Arpels

Alba Cappelieri
Alba Cappelieri