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Conviene investire nei gioielli? Secondo il Credit Suisse…




Conviene investire nel lusso? Quanto rende un investimento in gioielli? È una buona idea acquistare gioielli vintage? A rispondere è un’analisi condotta da una delle principali banche svizzere, Credit Suisse. L’ufficio studi dell’istituto di credito ha esaminato il settore del lusso, come quello della gioielleria, assieme ad arte, vini e auto da collezione. Il valore totale di questi oggetti da collezione è stato stimato in circa 1 trilione di dollari. Risultato: l’acquisto di gioielli risulta al secondo posto, subito dopo l’investimento in arte, e rappresenta circa 5 miliardi di dollari di volumi di vendita.

Shopping in Place Vendôme, Parigi
Shopping in Place Vendôme, Parigi

Secondo il Credit Suisse Wealth Report 2020, ad acquistare quadri e gioielli sono il 44% dei ricchissimi, che destina il 2-5% del proprio patrimonio in oggetti da collezione. Ma il 31% fa ancora di più e spende oltre il 5%. Solo il 13% dei ricchi non ha l’abitudine di acquistare beni di lusso da collezione. I più appassionati a questo genere di investimento sono gli americani, seguiti dai milionari asiatici. Nel panorama del lusso, gioielli e orologi sono stabili. Ma questo non toglie che la performance nel tempo sia stata eccellente.

Asta di Christie's a Ginevra
Asta di Christie’s a Ginevra

Quanto rende investire in gioielli

Credit Suisse ha anche calcolato il rendimento dell’investimento in gioielleria (naturalmente si tratta di una media) nel corso degli ultimi dieci anni. Risultato: i gioielli vintage, prodotti dal 1945 al 1975 hanno avuto un rendimento annuo del 4,8%. Quelli art déco e le perle sono aumentati di valore del 5% all’anno, e un po’ meglio hanno fatto gli orologi da polso, con un incremento di valore del 5,5%. Fiacco, invece, il mercato degli orologi da tasca, demodé, con solo l’1,5% di ritorno annuo.

Orologio in oro e brillanti battuto all'asta da Christie's
Orologio in oro e brillanti battuto all’asta da Christie’s

Un altro aspetto positivo dell’investimento in gioielli, sempre secondo il Credit Suisse Wealth Report, riguarda la volatilità. Questo termine indica le oscillazioni di prezzo (sempre in media) per un determinato bene. Più la volatilità è alta, maggiore è l’oscillazione del valore di un gioiello, nel bene e nel male. I gioielli, tra tutti beni di lusso presi in esame, sono quelli che hanno la volatilità più bassa. Insomma, sono quelli che mantengono di più costante il loro valore. Per esempio, mentre per l’arte impressionista la volatilità è del 19,1%, per i gioielli dal 1945 al 1975 è solo del 2,4%. Oppure, se l’arte contemporanea ha una volatilità del 35,3%, i gioielli art déco e perle hanno sempre una oscillazione contenuta al 2,4%. A patto, naturalmente, di scegliere bene quello che si compra, come abbiamo spiegato qui.

Collier con ametiste e turchesi messo all'asta
Collier con ametiste e turchesi messo all’asta





Come investire in gioielli




Investire in gioielli? Destinare i propri risparmi ad anelli, collane e bracciali? È una domanda che si ripete. Il motivo c’è: le Borse salgono salgono salgono. Poi, a un certo punto, precipitano. I rendimenti delle obbligazioni sono ai minimi e quando invece sono ai massimi è perché c’è l’inflazione che ne diminuisce il rendimento. Insomma, per chi ha dei risparmi da investire scegliere non è mai facile. Quindi, è una buona idea investire in gioielli? E l’investimento in gioielli è fatto per voi?

Collier con ametiste e turchesi messo all'asta
Collier con ametiste e turchesi messo all’asta

L’idea di investire in gioielli ha una base: negli ultimi anni (anche se il 2020 è stato condizionato dal covid) le aste di gioielli di grandi società come Sotheby’s e Christie’s hanno mostrato prezzi in ascesa. Ma bisogna fare attenzione: il mercato della gioielleria è volatile e, in alcuni casi, opaco. Secondo gli esperti, grandi gioielli e pietre preziose possono essere una buona scelta sul lungo periodo, ma non garantiscono un incremento di valore. Secondo quanto affermato tempo fa da Laurence Nicolas, amministratore delegato globale di gioielli e orologi per la casa d’aste Sotheby’s, quello che è cambiato negli ultimi anni è il livello dei prezzi che raggiungono.

Il diamante ovale da 88 carati messo all'asta
Diamante ovale da 88 carati messo all’asta da Sotheby’s

Investire in diamanti

Nel 2017, la domanda globale di diamanti ha raggiunto il livello record di 82 miliardi di dollari secondo il rapporto annuale di diamanti De Beers, rispetto agli 80 miliardi di dollari del 2016. E secondo un manager di Alrosa, nel 2020 le vendite online di gioielli con diamanti sono quasi raddoppiate, hanno raggiunto circa il 20% del totale. I diamanti sono considerasti, come l’oro, un bene rifugio. Ma, attenzione, il loro valore non cresce sempre. Come per altri materiali, il loro valore può anche scendere. C’è, poi, il problema della vendita. Mentre l’oro si vende facilmente ai negozi specializzati o a un orefice, per i diamanti è generalmente un po’ più complicato.

Inoltre, anche i diamanti sono soggetti alle mode: oggi i consumatori sempre più desiderosi di acquistare diamanti rari e colorati, fancy, e un po’ meno le tradizionali gemme incolori. C’è solo un problema: quelli più pregiati (rosa, blu, gialli) costano molto. Anche perché solo un diamante su 10.000 è colorato, secondo il laboratorio di classificazione dei diamanti Gia.

Il diamante Spirit of the Rose
Il diamante Spirit of the Rose

Investire in pietre preziose

Non ci sono solo i diamanti. Le pietre preziose sono sempre più popolari. Rubini, smeraldi e zaffiri hanno registrato forti aumenti di prezzo negli ultimi anni, secondo la casa d’aste Bonhams. Ci sono pietre particolarmente rare e richieste. Se ci si basa sui risultati delle aste, si scopre che gli zaffiri del Kashmir hanno riportato un aumento del prezzo del 970% nei dieci anni fino a luglio 2018. E un aumento analogo, del 1.100%, riguarda alcuni esempi di rubini birmani. Identico discorso per gli smeraldi colombiani, i più preziosi. Il problema è che queste pietre ormai costano tantissimo. Ma può far piacere sapere che se avete in casa un anello con uno zaffiro del Kashmir potrete venderlo a caro prezzo.

The Hope Spinel ha stabilito un nuovo record mondiale a un'asta di Bonhams
The Hope Spinel ha stabilito un nuovo record mondiale a un’asta di Bonhams

Investire in gioielli

Anche i gioielli sono soggetti ad andamenti ciclici. Per dieci anni, secondo il Luxury Investment Index di Knight Frank, la performance dei beni di gioielleria ha superato quella del mercato immobiliare di New York, dell’oro e delle azioni statunitensi. Ma nel 2018 l’indice è sceso del 5%. Anche perché le vendite globali di gioielli seguono in parte l’andamento economico globale. Ed è proprio quando i soldi scarseggiano che chi ha dei gioielli prova a venderli: il momento, però, è quello sbagliato.

Il punto debole, però, se si considera la gioielleria come investimento, riguarda i gioielli moderni. Magari tra 30 anni saranno richiestissimi alle aste, ma per ora può essere molto difficile recuperare un investimento. Insomma, i gioielli moderni possono essere indossati e goduti, ma a venderli è raro anche solo ricevere i soldi spesi per l’acquisto. Escludendo da questo ragionamento pezzi con pietre di eccezionale valore. Ciò non significa che non si debba acquistare gioielli contemporanei, ma solo che più difficilmente un bracciale o un anello realizzato oggi possa essere rivalutato a breve.

Gioielli all'asta da Sotheby's
Gioielli all’asta da Sotheby’s

Investire in gioielli d’epoca

Per quanto riguarda i gioielli di un passato recente, certe epoche hanno maggiore attrattiva. I gioielli Art Déco, anni Venti e Trenta, e quelli dei decenni successivi sono di moda. Gioielli di quel periodo firmati da prestigiose Maison come Cartier e Van Cleef & Arpels sono molto apprezzati e risultano meno soggetti ai capricci della moda. Anche i gioielli degli anni Sessanta e Settanta cominciano a essere considerati pezzi d’epoca e rivalutati, a patto che siano di ottima qualità. Sempre secondo la valutazione degli esperti delle case d’aste, i prezzi dei gioielli Art Déco e Belle Époque (dal 1890 al 1915) sono aumentati del 72% tra il 2007 e il 2018. Pezzi antecedenti, cioè fine Ottocento, sono invece meno considerati, perlomeno in questi ultimi anni.

Spilla art déco del 1925 con lapislazzuli, corallo, giada, onice, diamanti
Spilla art déco del 1925 con lapislazzuli, corallo, giada, onice, diamanti

Come acquistare gioielli per investimento?

Partiamo da un concetto: un negozio di gioielleria aggiunge, ovviamente, un ricarico sul costo del gioiello. Insomma, va benissimo acquistare un gioiello da regalare, ma non aspettatevi di concludere un buon affare. E questo vale anche per i gioielli d’epoca acquistati in negozio: anche in questo caso il ricarico del gioielliere può essere elevato. L’alternativa è scegliere un gioiello nelle tante aste che si tengono ogni anno. Ma in questo caso il problema è individuare il prezzo giusto. Per lanciarsi in un acquisto di gioielli all’asta bisogna essere degli esperti. Se non lo siete, la cosa migliore è consultare il catalogo dell’asta con molto anticipo e condurre una ricerca preventiva sui pezzi che vi interessano riguardo i prezzi di gioielli analoghi battuti nelle aste più recenti: possono offrire un’idea della valutazione di mercato. Attenzione, però: ricordatevi che le case d’aste addebitano anche una commissione, che aumenterà il prezzo di vendita finale. Insomma, il vero costo non è quello stabilito al momento in cui scende il martello del battitore. Un altro modo per comprendere il vero valore di un gioiello è affidarsi alle società di assicurazione, anche se il prezzo fornito da un perito indipendente impiegato da una casa d’aste non è una guida assoluta per stabilire a quanto si potrebbe vendere in seguito il gioiello. Insomma, gli ingredienti della ricetta per investire in gioielli sono molti: ci vuole occhio, scegliere gioielli di alta qualità, con belle pietre preziose. E un po’ di fortuna.

Asta di Christie's a Ginevra
Asta di Christie’s a Ginevra

Il diamante battuto all'asta a New York
Diamante battuto all’asta a New York

Il diamante battuto all'asta a New York
Diamante battuto all’asta a New York







Richieste boom per i diamanti

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Diamanti: vale la pena di investire nelle pietre migliori amiche delle donne? La domanda ricorre e la risposta è sempre la stessa: dipende. Qualche anno fa società che, anche attraverso banche, hanno venduto diamanti a chi voleva investire i propri risparmi, presentandoli come una scelta sicura, sono finite in tribunale. Perché il prezzo dei diamanti varia, non cresce sempre per legge divina e, poi, una volta acquistati bisogna anche trovare chi riacquista i diamanti. Premesso questo, bisogna registrare che la crisi dovuta alla pandemia da coronavirus sembra avere avuto un effetto positivo per il mercato dei diamanti.

Diamanti di Thelma West
Diamanti di Thelma West

Il commercio mondiale di diamanti ha trascorso anni in stasi, solo per essere paralizzato dalla pandemia proprio quando le cose hanno iniziato a migliorare. Gli affari vanno a gonfie vele. Lo ha spiegato Bloomberg, agenzia americana specializzata nelle notizie finanziarie, in una lunga analisi. Come racconta il report gli intagliatori indiani nella città indiana di Surat, uno dei centri mondiali della lavorazione dei diamanti, sono disperati per l’aumento della produzione. Gli addetti alla lucidatura più abili sono contesi tra le fabbriche con aumenti salariali del 50%, cibo e alloggio gratuito. L’India, dove viene tagliato o lucidato circa il 90% dei diamanti, il mese scorso ha importato quasi 2 miliardi di dollari in diamanti grezzi

Il motivo è che la richiesta di diamanti del mercato è aumentata vertiginosamente. De Beers, uno dei più grandi produttori della pietra, ha già aumentato i prezzi dei diamanti e l’azienda rivale, Alrosa, ha pronosticato che il prezzo delle pietre preziose salirà ancora.

Esame di un diamante in India
Esame di un diamante in India

Come mai è avvenuto questo boom? Le cause indicate dagli analisti sono diverse: vendite eccezionali di gioielli durante il periodo natalizio, in particolare negli Stati Uniti e in Cina. Ridotti o eliminati i viaggi di lusso, spesso costretti a rimanere in casa o a limitare gli spostamenti, chi non ha problemi economici ha riversato lo shopping di lusso su oggetti preziosi. Secondo un manager di Alrosa, le vendite online di gioielli con diamanti sono quasi raddoppiate e hanno raggiunto circa il 20% del totale.

Inaugurazione di uno store Tiffany a Shenyang, in Cina

E questo trend ha come effetto l’aumento della domanda di diamanti lucidati, quelli utilizzati per la gioielleria. Quindi bisogna correre ad acquistare diamanti? Attenzione: alcuni operatori del settore, riferisce Bloomberg, temono anche che il mercato si stia surriscaldando, e ci sia il rischio di un crollo nel corso dell’anno. Il motivo: la domanda annuale di gioielli con diamanti era rimasta stagnante, stimata a circa 80 miliardi di dollari, negli ultimi cinque anni e gli intermediari del settore delle gemme facevano fatica a realizzare un profitto. E se, grazie ai vaccini, la pandemia dovesse essere sconfitta rapidamente, i consumi potrebbero tornare ai ritmi pre-covid.

Selezione dei diamanti nel laboratorio di Antwerp (Anversa)
Selezione dei diamanti nel laboratorio Tiffany di Antwerp (Anversa)

Ma, per ora, questo non avviene. Una delle grandi catene americane di gioielleria, Signet Jewelers, ha riportato un aumento del 7,8% nelle vendite per le vacanze in Nord America. E in Cina, il secondo mercato più grande al mondo, un altro big del settore, Chow Tai Fook, ha registrato un aumento del 18% delle vendite trimestrali. De Beers e Alrosa hanno entrambi risposto alla richiesta aumentando i prezzi, cercando di recuperare parte del terreno perso l’anno scorso quando la domanda è crollata. Insomma, per ora il boom continua.

Diamanti
Diamanti







Oro: le super banche americane prevedono ancora un rialzo




È il momento di investire nell’oro, il metallo giallo utilizzato in gioielleria? Ma che è anche il più antico simbolo di ricchezza e obiettivo di investimento? Per questo periodicamente ritorna l’interrogativo: conviene investire in oro? Una domanda che interessa anche chi ha in progetto di acquistare gioielli, magari un semplice anello d’oro. Sapere se il prezzo dell’oro nei prossimi mesi sarà maggiore o minore, insomma, è un bel vantaggio. Dato che, a differenza della professoressa Sybill Patricia Trelawney (Sibilla Cooman nella versione italiana di Harry Potter), è difficile prevedere il futuro, bisogna affidarci alle analisi degli esperti di finanza.

Il prezzo dell'oro. Fonte: goldprice.org
Il prezzo dell’oro. Fonte: goldprice.org

Risultato? Tutte e tre le principali banche d’affari americane, Morgan Stanley, JP Morgan e Goldman Sachs prevedono un rialzo dei prezzi dell’oro entro il 2021. Secondo un articolo di  Bloomberg, agenzia specializzata in questioni finanziarie, inoltre, il trend rialzista del metallo prezioso può alimentare un’impennata dei Bitcoin. Ma questa è un’altra faccenda. Quello che interessa a noi è che il prezzo dell’oro probabilmente salirà ancora: dopotutto è considerato un bene rifugio per i tempi difficili.

Lingotti d'oro
Lingotti d’oro

Se siete interessati a sapere perché il prezzo dell’oro è destinato a salire? Secondo le banche citate, per tre motivi: la potenziale svalutazione del dollaro Usa, l’incertezza sulle sorti dell’economia dopo il covid e la crescente domanda di oro fisico, quello usato, appunto, per i gioielli e, contemporaneamente, un rallentamento della produzione a causa dell’epidemia. Ma quando salirà il valore dell’oro? Secondo gli analisti di Goldman Sachs il prezzo del metallo giallo potrebbe arrivare fino a 2.000 dollari per oncia (ora è circa 1.800).

Serpente in oro giallo di Faraone
Serpente in oro giallo di Faraone







Come scegliere un diamante in 9 passi




Come scegliere un diamante o un gioiello con brillante? Ecco 9 suggerimenti utili per evitare cattive sorprese ♦︎

Per regalo o per investimento: un gioiello con uno o più diamanti è spesso considerata la scelta più sicura. Ma bisogna fare attenzione: oltre a individuare il tipo di gioiello che si vuole ottenere, nella maggior parte dei casi si tratta di un anello, è necessario evitare gli errori più comuni. Ecco, quindi, 9 consigli per evitare errori nella scelta di un gioiello con diamante.

Analisi di un diamante
Analisi di un diamante

1 Scegliere un rivenditore con una buona reputazione

È molto più difficile che un gioielliere noto sia tentato di offrire un diamante di cattiva qualità o che non corrisponde alla descrizione di quello che è messo in vendita. La reputazione di un gioielliere è molto simile a quella di una banca: nessuno aprirebbe un conto se avesse il sospetto di compiere un’operazione rischiosa.

Valutazione di un diamante di Rubin & Zonen
Valutazione di un diamante di Rubin & Zonen

2 Verificare le 4C

Chiarezza (clarity), taglio (cut), colore e peso (carati) sono i primi attributi che determinano il valore di un diamante (leggi anche qui). Prima di acquistare un diamante imparate queste fondamentali nozioni che determinano il valore della pietra. E tenete conto che i diamanti classificati D sono i migliori, ma costano anche molto più di quelli di categoria G. Ma pochi, quando indosserete un anello, saranno capaci di riconoscere la differenza.

I colori dei diamanti
I colori dei diamanti

3 Chiedere la certificazione

Naturalmente, occorre che tutte le caratteristiche del diamante siano certificate da un organismo imparziale. Per i diamanti una certificazione nota e considerata attendibile a livello internazionale è quella del Gia, l’istituto gemmologico americano. Ma ne esistono anche altre, come quelle dell’Alto Consiglio dei Diamanti (Hrd, Hoge Raad voor Diamant), oppure del certificato dell’Istituto Gemmologico Internazionale (Igi), eccetera. In sisntesi: non comprate un diamante senza certificato.

Un esempio di certificato, quello dell'IGI, Istituto Gemmologico Italiano
Un esempio di certificato, quello dell’IGI, Istituto Gemmologico Italiano

4 Il taglio

È un errore pensare che contino principalmente colore e purezza. Un’altra importante caratteristica, capace di condizionare il costo di una pietra, è il tipo di taglio. È forse l’aspetto più difficile da valutare se non siete degli esperti. Ma, per esempio, un diamante con un taglio che è troppo profondo renderà una superficie principale minore della pietra rispetto al peso. Il risultato è che brillerà meno. Un diamante tagliato bene sarà anche più facile da rivendere nel futuro e produrrà una luce riflessa più intensa. Inoltre, il tipo di taglio influenza anche la percezione del colore del diamante.

Diamante taglio cuscino di Great Diam
Diamante taglio cuscino di Great Diam

5 Da solo o in compagnia?

Conviene acquistare un diamante montato su un gioiello, oppure una pietra singola da custodire in banca? Forse la cosa giusta non è né una né l’altra. C’è una terza soluzione: acquistare un diamante singolo, già tagliato, in modo da osservarne bene le proporzioni, e poi farlo montare su un gioiello. In questo modo c’è la garanzia che la parte non visibile del gioiello è ok, e in più si può indossare il gioiello.

Anello di Boucheron in platino, con diamante di 11 carati
Anello di Boucheron in platino, con diamante di 11 carati

6 Incolore o a colori?

Da qualche anno le quotazioni dei diamanti colorati sono in ascesa. Ma scegliere un diamante colorato è più difficile, anche se una certificazione che specifica il tipo e il grado di colore, aiuta. In generale, più il colore è vivace, più il prezzo sale. Ma preparatevi a firmare un assegno con molti zeri.

Anello Sunlight Journey, in oro rosa 18K con 1 diamante giallo taglio coussin (FVY-VS2 - circa 4,02 carati), spinelli rosa, diamanti gialli e diamanti
Anello Sunlight Journey, in oro rosa 18K con 1 diamante giallo taglio coussin (FVY-VS2 – circa 4,02 carati), spinelli rosa, diamanti gialli

7 Luce neutra

Un consiglio: quando andrete in gioielleria vi faranno osservare i gioielli illuminati da piccoli faretti che concentrano la luce sui gioielli. Sono fatti apposta per valorizzare i riflessi dei diamanti, che risplendono di più. Chiedete però di osservare il diamante con una luce neutra, come avviene nelle situazioni di vita normali. Vi farete l’idea di quanto può essere rilucente la pietra che volete acquistare.

Gioielleria a Milano
Gioielleria a Milano

8 Farsi un’idea diversa

Anche se il diamante che vi viene offerto sembra fantastico, spendete una manciata di minuti in altre due o tre gioiellerie: confrontare gioielli e prezzi è sempre la cosa più giusta da fare. Naturalmente dovete tenere conto della qualità del diamante e del suo peso. A proposito, ecco un altro consiglio: scegliete diamanti che abbiano un peso “strano”. Per esempio, un diamante da 0,49 carati costerà molto meno di un diamante da 0,51 carati, anche se a occhio è praticamente indistinguibile. Il prezzo varia molto se si supera 1 carato.

Anello con diamante taglio rotondo di circa 13,70 carati firmato Bulgari
Anello con diamante taglio rotondo di circa 13,70 carati firmato Bulgari

9 Chiedete una garanzia

Molti gioiellieri offrono una garanzia sulla pietra che state per acquistare. Non vergognatevi di chiederla: concederla è anche un’ottima pubblicità per gli stessi gioiellieri.

Laboratorio Garavelli, la scelta delle pietre
Laboratorio Garavelli, la scelta delle pietre






 

Le 5 regole per investire in diamanti

Investire in diamanti? È un’idea. Ma non esagerate: non dovete trasformare in gemme tutti i risparmi. Innanzitutto perché un investimento sicuro al 100% non esiste. E, soprattutto, perché, secondo gli esperti, è bene diversificare i propri risparmi, cioè investire i propri soldi in tante attività diverse, come azioni, titoli di Stato, prodotti finanziari. Ma anche, perché no?, in diamanti. Insomma, acquistare gemme come investimento è un aspetto da non trascurare e che può diventare redditizio. Chi è certo della bontà di questo tipo di investimento è Maurizio Spoldi, amministratore di Dsc, Diamond Service Company e Diamond Provider di Itc, International Trading Company, società della galassia del gruppo De Beers. Che a Gioiellis rivela le cinque regole per acquistare diamanti in sicurezza. Spoldi è un esperto, nonché osservatore del mercato delle più richieste pietre preziose: «Investire in diamanti è sicuramente un buon affare. È un’affermazione inconfutabile, visto che le banche, pur di conquistare nuovi clienti, promettono regali in gemme preziose e che gli analisti finanziari non lasciano occasione per diffondere i risultati, positivi, sul rendimento delle pietre da investimento». Perché può essere interessante investire in diamanti? «Perché il diamante consente di mantenere saldo il potere di acquisto. Investire in diamanti per far fruttare il proprio denaro o i propri risparmi è sicuramente un affare, specialmente in questi anni di stagnazione economica. È necessario però affidarsi a un consulente che non sia solo un esperto finanziario, ma anche un profondo conoscitore del mondo della gioielleria e delle pietre preziose».

Maurizio Spoldi
Maurizio Spoldi

Insomma, i diamanti brillano, ma chi non conosce il mondo delle gemme rischia di prendere delle fregature se non si affida a un esperto. «Bisogna sapere che le banche non vendono direttamente le pietre, ma selezionano aziende del settore del mondo dei diamanti, alle quali chiedono una percentuale sull’investimento. Il che significa, per gli investitori, avere un costo non corretto del bene acquistato». Insomma, avverte Spoldi, «mai rivolgersi agli istituti bancari».

Ma che cosa è necessario sapere per chi vuole investire in diamanti? «Per fare un buon investimento e avere garanzia di rendimenti stabili e controllati occorre rispettare cinque regole», precisa l’amministratore della Diamond Service Company. Eccole:

Diamante e investimento
Brillanti

Regola numero 1 La prima riguarda la certificazione: deve essere effettuata da enti riconosciuti e oggettivamente liberi da pressioni commerciali. Ogni diamante, di qualsiasi carato e purezza, deve rispondere ai requisiti stabiliti dalle normative del Kimberley Process, uno schema di certificazione mondiale che vigila, e consente la commercializzazione, solo di pietre non provenienti da aree di conflitto.

Regola numero 2 La seconda regola riguarda le caratteristiche delle gemme: è importante esigere l’esposizione chiara di tutti i dati contenuti nel certificato. L’interpretazione corretta delle informazioni certificate deve essere effettuata da un esperto.

Regola numero 3 L’esperto deve avere una visione del mercato dei diamanti di medio-lungo periodo.

Regola numero 4 Chiarezza sul ricollocamento della pietra: a questo scopo è indispensabile avere come interlocutore un soggetto imprenditoriale esperto, che garantisca la ricollocazione della gemma nel momento del bisogno.

Regola numero 5 Richiedere informazioni trasparenti sulla tassazione dell’investimento.

Diamante e investimento
Diamante e investimento

Il prezzo dei diamanti aumenterà

Investire in diamanti sarà sempre più un buon affare, a patto di acquistare subito. Il prezzo delle gemme più ricercate è, infatti, destinato ad aumentare. Lo sostiene un report di da Bain & Company, una delle società di consulenza più quotate a livello mondiale, e Antwerp World Diamond Centre (AWDC). Secondo lo studio, il continuo fluttuare della domanda di diamanti negli Stati Uniti e l’appetito crescente per le pietre preziose in Cina e in India, unito all’imminente esaurimento delle miniere di tutto il mondo e alla scarsa capacità estrattiva delle piccole miniere in fase di sviluppo, causeranno un significativo divario tra la fornitura e la domanda globale. Il gap si tradurrà in aumenti improvvisi dei prezzi delle pietre grezze a partire dal 2018. Ciò avrà importanti conseguenze per gli operatori del settore e, ovviamente, anche per chi acquista gioielli. diamante01

Bain stima che la produzione di diamanti grezzi crescerà a un tasso medio annuo del 4,8 % fino al 2018, raggiungendo un livello di picco di 169 milioni di carati e un valore della produzione di 19,6 miliardi di dollari. A partire dal 2019, la produzione media di diamanti grezzi si ridurrà del 1,9 % ogni anno, per stabilizzarsi intorno ai 153 milioni di carati nel 2023, con un valore della produzione di 18,4 miliardi di dollari.diamante2

La domanda globale di diamanti avrà una forte crescita a un tasso composto annuo del 5,1%, raggiungendo i 26 miliardi di dollari nel 2023, il che implicherà un aumento dei prezzi in tutte le fasi. «L’assenza di significative scoperte recenti, insieme alle difficoltà tecniche e di finanziamento di nuove miniere in fase di sviluppo, peserà sull’offerta mondiale di diamanti nei prossimi anni», spiega Olya Linde, partner di Bain a Mosca ed esperta di industria dei diamanti. «Il gap tra l’emergente carenza di offerta e la domanda disturberà notevolmente le dinamiche di mercato e costringerà tutti i player a rivalutare le strategie e i modelli di business». diamante4

Il report evidenzia in particolare che:

1)   Le compagnie minerarie subiranno una maggiore pressione. I produttori di diamanti hanno reagito al calo dei prezzi  tagliando la produzione pianificata (i ricavi sono diminuiti del 18% nel 2012, anche se significativamente in rialzo rispetto alla crisi finanziaria e ai prezzi pre-crisi del 2008). Sebbene la produzione totale di diamanti grezzi sia aumentata di un modesto 4%, (128 milioni di carati nel 2012), è ancora lontano il livello di picco dei 176 milioni di carati del 2006. I prezzi saranno stabili nel breve termine, tuttavia aumenterà la pressione sulle compagnie minerarie per migliorare l’eccellenza operativa e mantenere i margini e la redditività.

Miniera di diamanti a cielo aperto
Miniera di diamanti a cielo aperto

2) Il Middle Market sentirà la stretta. Anche se l’equilibrio tra domanda e offerta gioverà al mercato «di mezzo» (lucidatura e taglio), gli aumenti dei prezzi dei diamanti grezzi impediranno una crescita più rapida del passato e con l’accesso a un’ampia offerta di breve durata, il grado di frammentazione del middle market, con i margini per gli operatori di maggiori dimensioni doppi o tripli dell’1-2% dei più piccoli, dovrebbe guidare un consolidamento continuo. L’aumento delle prestazioni è un fattore chiave per questo segmento della catena di valore dei diamanti per raggiungere livelli più elevati di produttività e di efficienza, spesso risultato di una maggiore diffusione delle tecnologie. diamanti-6

3) La sicurezza di una fornitura a lungo termine sarà una preoccupazione per i rivenditori. Con la domanda di diamanti volta a crescere senza sosta almeno per i prossimi 10 anni, le aziende cercheranno di garantire il loro approvvigionamento di pietre grezze, di qualità e dimensioni richieste, attraverso una varietà di modi e canali: investendo in attività minerarie, diventando sightholders veri e propri e creando partnership con i grandi attori del middle market già esistenti.

«L’intero settore dei diamanti sarà influenzato dalla carenza di offerta incombente da qui a quattro anni, nessun player escluso», ha aggiunto Bart Cornelissen, numero uno di Bain a Mosca e co-autore del rapporto. diamanti1

Lo studio di Bain rileva anche un crescente interesse da parte delle società di private equity (fondi di investimento privati) per il settore dei diamanti, come  potenziale opportunità per gli investitori finanziari. «Operazioni come la vendita da parte di BHP Billiton della miniera di Ekati a Harry Winston, che a sua volta ha venduto il suo business retail del Gruppo Swatch (ora Dominion Diamond), e le voci di una possibile vendita di Rio Tinto del suo patrimonio minerario, hanno certamente scatenato l’interesse dagli operatori di private equity per questo settore», aggiunge Olya Linde. Nel contempo alcuni player stanno attuando una selezione qualitativa del loro portafogli, tra cui De Beers, che ha venduto alcune miniere non redditizie a player più piccoli come Petra Diamonds and Gem Diamonds. «Questi ultimi hanno dimostrato che è possibile trasformare le miniere più vecchie attraverso una serie di iniziative, processi e tecnologie, con conseguente riduzione dei costi e miglioramento della produzione, con una redditività pari o superiore alla media del settore. Questa può essere un’opportunità di investimento interessante per gli investitori di private equity non appena gli asset diventano disponibili per l’acquisto», conclude Linde. Federico Gragliadiamond3

ukThe diamonds rise in price

Investing in diamonds will always be a good deal, as long as you buy now. The price of the most sought after gems is, in fact, likely to increase. It supports a report by Bain & Company, one of the most quoted consulting firms in the world, and Antwerp World Diamond Centre ( AWDC ). According to the study, the constantly fluctuating demand for diamonds in the United States and the growing appetite for gemstones in China and India, coupled with the imminent exhaustion of the mines around the world and the low extraction capacity of small mines being development, will cause a significant gap between the supply and global demand. The gap will result in sudden increases in the prices of rough stones from 2018. This will have important consequences for the industry and, of course, for those who buy jewelry.

Bain estimates that the production of rough diamonds will grow at an average annual rate of 4.8% until 2018, reaching a peak level of 169 million carats and a production value of 19.6 billion dollars. From 2019, the average production of rough diamonds will be reduced by 1.9% each year to stabilize at around 153 million carats in 2023, with a production value of U.S. $ 18.4 billion.

Global demand for diamonds will have a strong growth at a compound annual rate of 5.1%, reaching $ 26 billion in 2023, which would require an increase in prices at all stages.

“The absence of significant recent discoveries, together with technical difficulties and financing of new mines under development, will weigh the world’s diamond supply in the coming years,” says Olya Linde, a partner at Bain in Moscow and expert industry diamonds. ” The gap between the emerging shortage of supply and demand greatly disturb the dynamics of the market and will force all players to re-evaluate strategies and business models.”

The report highlights in particular that:

1 ) Mining companies will suffer a greater pressure. The diamond producers have responded to falling prices by cutting the planned production ( revenues declined by 18% in 2012, although significantly up from the financial crisis and pre-crisis prices of 2008). Although the total production of rough diamonds has increased by a modest 4% (128 million carats in 2012 ), is still far from the peak level of 176 million carats in 2006. Prices will be stable in the short term, but will increase the pressure on mining companies to improve operational excellence and maintain margins and profitability.

2 ) The Middle Market hear hold. Although the balance between supply and demand will benefit the market ” middle ” ( cutting and polishing ), increases in prices of rough diamonds will prevent a more rapid growth of the past and with access to a wide range of short duration, the degree of fragmentation of the middle market, with margins for operators of larger double or triple 1 to 2% of the smallest, is expected to drive ongoing consolidation. The increase in performance is a key factor for this segment of the value chain of diamonds to achieve higher levels of productivity and efficiency, often resulting in greater diffusion of technology.

3 ) The security of a long-term supply will be a concern for retailers. With the demand for diamonds time to grow unabated for at least the next 10 years, companies will seek to ensure their supply of rough stones, quality and dimensions required, through a variety of ways and channels : by investing in mining, becoming sightholders and creating real partnerships with major players in the middle market already exist.

“The whole diamond industry will be affected by the looming shortage of supply from here four years, excluding any player,” added Bart Cornelissen, a number of Bain in Moscow and co- author of the report.

The study by Bain also notes a growing interest from private equity firms ( private investment funds ) for the diamond industry as a potential opportunity for financial investors. ” Operations such as the sale by BHP Billiton ‘s Ekati mine in Harry Winston, who in turn sold its retail business of the Swatch Group ( now Dominion Diamond), and rumors of a possible sale of its assets in Rio Tinto mining, have certainly sparked the interest from private equity firms in this sector, “adds Olya Linde. At the same time some players are implementing a quality selection of their portfolios, including De Beers, which sold some mines unprofitable smaller players such as Petra Diamonds and Gem Diamonds. “These last have shown that it is possible to transform the older mines through a series of initiatives, processes and technologies, resulting in reduced costs and improved production, with a return equal to or greater than the industry average. This can be an attractive investment opportunity for private equity investors as soon as the assets become available for purchase, “concludes Linde.

france-flagLes diamants hausse des prix

Investir dans les diamants sera toujours une bonne affaire, aussi longtemps que vous achetez maintenant. Le prix des plus recherchés après les gemmes est, en effet, susceptible d’augmenter. Il soutient un rapport de Bain & Company, l’un des cabinets de conseil les plus cités dans le monde, et à Anvers World Diamond Centre ( AWDC ). Selon l’étude, la demande en fluctuation constante des diamants aux États-Unis et l’appétit croissant pour les pierres précieuses en Chine et en Inde, couplé avec l’épuisement imminent des mines à travers le monde et la faible capacité d’ extraction de petites mines étant développement, va provoquer un écart important entre l’offre et la demande mondiale. L’écart se traduira par une augmentation soudaine des prix des pierres brutes de 2018. Cela aura des conséquences importantes pour l’industrie et, bien sûr, pour ceux qui achètent des bijoux.

Bain estime que la production de diamants bruts va croître à un taux annuel moyen de 4,8% jusqu’en 2018, atteignant un niveau record de 169 millions de carats et d’une valeur de production de 19,6 milliards de dollars. À partir de 2019, la production moyenne de diamants bruts sera réduit de 1,9% chaque année pour se stabiliser autour de 153 millions de carats en 2023, avec une valeur de production de 18,4 milliards de dollars US.

La demande mondiale de diamants aura une forte croissance à un taux annuel composé de 5,1%, pour atteindre 26 milliards de dollars en 2023, ce qui nécessiterait une augmentation des prix à tous les stades.

” L’absence de récentes découvertes importantes, ainsi que les difficultés techniques et le financement de nouvelles mines en cours de développement, pèsera l’approvisionnement en diamant du monde dans les années à venir », dit Olya Linde, associé chez Bain dans l’industrie Moscou et expert diamants. “L’écart entre le début de pénurie de l’offre et de la demande perturbe considérablement la dynamique du marché et va forcer tous les joueurs de réévaluer les stratégies et modèles d’affaires. ”

Le rapport souligne en particulier que:

1) Les sociétés minières vont subir une grande pression. Les producteurs de diamants ont réagi à la baisse des prix en réduisant la production prévue (chiffre d’affaires a diminué de 18% en 2012, mais en forte hausse depuis la crise financière et des prix d’avant la crise de 2008). Bien que la production totale de diamants bruts a augmenté d’un modeste 4% ( 128 millions de carats en 2012 ), est encore loin du niveau record de 176 millions de carats en 2006. Les prix seront stables à court terme, mais va augmenter la pression sur les compagnies minières pour améliorer l’excellence opérationnelle et de maintenir des marges et de la rentabilité.

2) Le marché du Moyen- entendent maintenir. Bien que l’équilibre entre l’offre et la demande sera bénéfique pour le marché “middle” ( taille et polissage ), la hausse des prix des diamants bruts empêcher une croissance plus rapide du passé et avec un accès à un large éventail de courte durée, est prévu que le degré de fragmentation du marché intermédiaire, avec des marges pour les opérateurs de grande double ou le triple de 1 à 2 % de la plus petite, pour conduire la consolidation en cours. L’augmentation de la performance est un facteur clé pour ce segment de la chaîne de valeur des diamants pour atteindre des niveaux plus élevés de productivité et d’efficacité, ce qui entraîne souvent une plus grande diffusion de la technologie.

3) La sécurité de l’approvisionnement à long terme sera un sujet de préoccupation pour les détaillants. Avec la demande pour les diamants de temps pour croître sans relâche pendant au moins les 10 prochaines années, les entreprises chercheront à assurer leur approvisionnement en pierres brutes, la qualité et les dimensions requises, à travers une variété de moyens et canaux : en investissant dans le secteur minier, devenant sightholders et de créer de véritables partenariats avec les principaux acteurs du marché intermédiaire existent déjà.

” L’industrie du diamant entier sera touché par la pénurie imminente d’approvisionnement à partir ici quatre ans, excluant tout joueur “, a ajouté Bart Cornelissen, un certain nombre de Bain à Moscou et co- auteur du rapport.

L’étude réalisée par Bain note également un intérêt croissant de sociétés de private equity ( fonds d’investissement privés ) pour l’industrie du diamant comme une opportunité potentielle pour les investisseurs financiers. ” Les opérations telles que la vente par la mine BHP Billiton Ekati dans Harry Winston, qui à son tour a cédé son activité de détail du Swatch Group (maintenant Dominion Diamond), et les rumeurs d’ une possible vente de ses actifs dans Rio Tinto l’exploitation minière, ont certainement suscité l’intérêt de firmes de private equity dans ce secteur “, ajoute-t- Olya Linde. Dans le même temps, certains acteurs mettent en œuvre une sélection de qualité de leurs portefeuilles, dont De Beers, qui a vendu des mines non rentables petits acteurs tels que Petra Diamonds et Gem Diamonds. ” Ces derniers ont montré qu’il est possible de transformer les anciennes mines à travers une série d’initiatives, de processus et de technologies, ce qui entraîne une réduction des coûts et amélioration de la production, avec un rendement supérieur à la moyenne de l’industrie ou égale à. Cela peut être une opportunité d’investissement intéressante pour les investisseurs privés dès que les actifs deviennent disponibles à la vente », conclut Linde.

flag-russiaБриллианты дорожают

Инвестирование в бриллианты всегда будет хорошее дело, так долго, как вы покупаете сейчас. Стоимость самых популярных драгоценных камней, на самом деле, вероятно, возрастет. Он поддерживаетдокладе Bain & компания, один из самых цитируемых консалтинговых фирм в мире, и Антверпенского всемирного алмазного центра (AWDC ). По данным исследования, постоянно меняющийся спрос на бриллианты в США ирастущий аппетит для драгоценных камней в Китае и Индии, в сочетании с неизбежным истощением рудников по всему миру ималой мощности добычи мелких шахт бытия развития, вызовет значительный разрыв между спросом и мирового спроса. Разрыв приведет к внезапным увеличением цен на необработанные камни с 2018. Это будет иметь важные последствия для промышленности и, конечно, для тех, кто покупает ювелирные изделия.

Bain оценивает, что производство необработанных алмазов не будет расти в среднем на 4,8% до 2018 года, достигнувпикового уровня 169 млн карат и стоимость продукции на 19,6 миллиарда долларов. С 2019, среднее производство алмазного сырья будет снижена на 1,9% каждый год, чтобы стабилизироваться на уровне 153 млн каратов в 2023 году, с производства стоимостью US $ 18400000000.

Глобальный спрос на алмазы будет иметь сильный рост на совокупные ежегодные темпы на 5,1%, достигнув $ 26 млрд в 2023 году, что потребует повышения цен на всех этапах.

” Отсутствие значительных недавних открытий, вместе с техническими трудностями и финансирования новых шахт в стадии разработки, будет весить поставок алмазов в мире в ближайшие годы “, говорит Оля Linde, партнер Bain в промышленности Москвы и эксперт бриллианты. ” Разрыв между Растущая нехватка спроса и предложения значительно нарушать динамику рынка и заставит всех игроков пересмотреть стратегии и бизнес-модели ».

В докладе подчеркивается, в частности, что :

1) Горнодобывающие компании пострадаютбольше давления. Производителей алмазов отреагировали на падение цен за счет сокращения планируемого производства (выручка снизилась на 18% в 2012 году, хотя и значительно по сравнению с финансовым кризисом и докризисные цены 2008 года). Хотя общий объем производства алмазного сырья увеличился наскромные 4% (128 млн каратов в 2012 году), все еще далек от пикового уровня 176 млн карат в 2006 году. Цены будут стабильными в краткосрочной перспективе, но усилит давление на горнодобывающие компании, чтобы повысить качество работы и поддерживать маржу и прибыльность.

2) на рынке Ближнего услышать держать. Хотя баланс между спросом и предложением пойдет на пользу рынку “средний” ( огранка и полировка ), рост цен на алмазное сырье будет препятствовать более быстрому росту в прошлом и с доступом к широкому спектру короткий срок, степень фрагментации среднего рынка, с полями для операторов большой двойной или тройной 1 до 2% от маленьких, как ожидается, привод продолжающейся консолидации. Увеличение производительности является ключевым фактором для этого сегмента цепочки создания стоимости алмазов для достижения более высоких уровней производительности и эффективности, что часто приводит к большей распространение технологии.

3)безопасностьдолгосрочные поставки будет проблемой для розничной торговли. С спроса на алмазы время, чтобы расти не ослабевает в течение по крайней мере в ближайшие 10 лет, компании будут стремиться обеспечить их поставку алмазного сырья, качество и размеры, необходимые, с помощью различных способов и каналов : за счет инвестиций в добычу, став сайтхолдерами и создания реальных партнерских отношений с основными игроками на рынке Ближнего уже существуют.

“Весь алмазной промышленности будет зависеть от надвигающейся нехваткой поставок из здесь четыре года, за исключением любого игрока “, добавил Cornelissen Барта, ряд Bain в Москве и соавтор доклада.

В исследовании также отмечается, Bainрастущий интерес частных инвестиционных компаний ( частных инвестиционных фондов ) для алмазной промышленности в качестве потенциальной возможности для финансовых инвесторов. ” Такие операции, какпродажа Ekati шахте BHP Billiton в Harry Winston, который в свою очередь продал свой розничный бизнес Swatch Group (в настоящее время Dominion алмаз), и слухи о возможной продаже своих активов в Rio Tinto добычу полезных ископаемых, конечно, вызвалоинтерес со стороны фондов прямых инвестиций в этом секторе “, добавляет Оля Линде. В то же время некоторые игроки осуществляюткачественный подбор своих портфелей, в том числе De Beers, которая продала некоторые шахты убыточные мелкие игроки, такие как Petra Diamonds и Gem Diamonds. “Эти последние показали, что можно преобразовать старше мин через серию инициатив, процессов и технологий, что приводит к снижению затрат и увеличению производства, с возвращением равной или большей, чем в среднем по отрасли. Это может бытьпривлекательным для инвестиций частных инвесторов, как только активы стали доступны для покупки “, заключает Linde.

german-flagDie Diamanten im Preis steigen

Die Investition in Diamanten wird immer ein gutes Geschäft sein, so lange wie Sie jetzt kaufen. Der Preis für die begehrtesten Edelsteine ​​ist in der Tat wahrscheinlich zunehmen. Es unterstützt einen Bericht von Bain & Company, einer der meistzitierten Beratungsunternehmen in der Welt, und Antwerp World Diamond Centre ( AWDC ). Laut der Studie, die ständig schwankende Nachfrage nach Diamanten in den Vereinigten Staaten und dem wachsenden Appetit für Edelsteine ​​in China und Indien, mit der bevorstehenden Erschöpfung der Minen auf der ganzen Welt und die geringe Förderkapazitäten von kleinen Minen gekoppelt Entwicklung, verursacht eine erhebliche Lücke zwischen dem Angebot und der weltweiten Nachfrage. Die Lücke wird in einem plötzlichen Anstieg der Preise von groben Steinen ab 2018 führen. Dies hat wichtige Konsequenzen für die Branche und natürlich für diejenigen, die Schmuck kaufen.

Bain schätzt, dass die Produktion von Rohdiamanten bei einer durchschnittlichen jährlichen Rate von 4,8% bis 2018 wachsen und erreichte einen Höchststand von 169 Millionen Karat und eine Produktion im Wert von 19,6 Milliarden Dollar. Ab 2019 wird die durchschnittliche Produktion von Rohdiamanten um 1,9% reduziert werden jedes Jahr bei rund 153 Millionen Karat im Jahr 2023 zu stabilisieren, mit einem Produktionswert von 18,4 Mrd. USD.

Die weltweite Nachfrage nach Diamanten wird ein starkes Wachstum mit einer jährlichen Rate von 5,1% haben, erreichen 26000000000 $ im Jahr 2023, was einen Anstieg der Preise auf allen Stufen erfordern würde.

” Das Fehlen signifikanter jüngsten Entdeckungen zusammen mit technischen Schwierigkeiten und die Finanzierung von neuen Minen in der Entwicklung, wird die Welt der Diamanten Versorgung in den kommenden Jahren belasten “, sagt Olja Linde, Partner bei Bain in Moskau und Experten der Industrie Diamanten. ” Die Kluft zwischen der entstehenden Mangel an Angebot und Nachfrage stark stören die Dynamik des Marktes und zwingt alle Spieler neu zu bewerten Strategien und Geschäftsmodelle. ”

Der Bericht unterstreicht insbesondere, dass :

1 ) Bergbau -Unternehmen leiden stärker unter Druck. Die Diamant- Produzenten haben zu sinkenden Preisen, indem die geplante Produktion ( Umsatz sank um 18% im Jahr 2012, obwohl deutlich aus der Finanzkrise und der Vor-Krisen- Preise von 2008) reagiert. Obwohl die gesamte Produktion von Rohdiamanten durch eine bescheidene 4% (128 Millionen Karat im Jahr 2012 ) erhöht hat, ist noch weit vom Höchststand von 176 Millionen Karat im Jahr 2006. Die Preise werden in kurzfristig stabil, wird aber den Druck auf die Minengesellschaften auf operative Exzellenz verbessern und aufrechtzuerhalten Margen und Rentabilität zu steigern.

2) Der Middle Market hören zu halten. Obwohl das Gleichgewicht zwischen Angebot und Nachfrage den Markt ” Mitte ” ( Schneiden und Polieren) profitieren werden, werden Preiserhöhungen von Rohdiamanten verhindern, dass ein schnelleres Wachstum der Vergangenheit und mit Zugang zu einer breiten Palette von kurzer Dauer, der Grad der Fragmentierung des Marktes Mitte, mit Margen für die Betreiber von größeren Doppel-oder Dreibettzimmer 1 bis 2% des kleinsten, wird voraussichtlich auf die laufende Konsolidierung zu fahren. Die Leistungssteigerung ist ein wesentlicher Faktor für dieses Segment der Wertschöpfungskette von Diamanten zu einer höheren Produktivität und Effizienz zu erreichen, was häufig in größeren Verbreitung von Technologie.

3) Die Sicherheit eines langfristigen Lieferverträgen wird ein Anliegen für den Einzelhandel sein. Mit der Nachfrage nach Diamanten Zeit zum Wachsen für mindestens die nächsten 10 Jahre ungebrochen, werden die Unternehmen versuchen, ihre Versorgung mit groben Steinen, Qualität und Abmessungen erforderlich sicherzustellen, durch eine Vielzahl von Möglichkeiten und Kanäle : durch Investitionen in Bergbau, immer Abnehmer und die Schaffung eines echten Partnerschaften mit wichtigen Akteuren in der Mitte Markt bereits existieren.

“Die ganze Diamanten-Industrie von der sich abzeichnenden Verknappung des Angebots wird von vier Jahren hier beeinflusst werden, ohne dass ein Spieler “, fügte Bart Cornelissen, eine Reihe von Bain in Moskau und Co-Autor des Berichts.

Die Studie von Bain auch fest, ein wachsendes Interesse von Private Equity-Firmen (private Investmentfonds) für die Diamanten-Industrie als mögliche Chance für Finanzinvestoren. ” Tätigkeiten wie der Verkauf von BHP Billiton Ekati Mine in Harry Winston, der wiederum verkaufte seine Retail-Geschäft der Swatch Group (jetzt Dominion Diamant ), und Gerüchte über einen möglichen Verkauf seiner Vermögenswerte in Rio Tinto Bergbau, haben sicherlich das Interesse von Private Equity-Firmen in diesem Sektor ausgelöst “, fügt Olja Linde. Zur gleichen Zeit einige Spieler setzen eine hochwertige Auswahl ihres Portfolios, darunter De Beers, die einige Minen unrentabel verkauften kleineren Spielern wie Petra Diamonds and Gem Diamonds. ” Diese haben gezeigt, dass es möglich ist, die älteren Minen durch eine Reihe von Initiativen, Prozesse und Technologien, die sich in reduzierten Kosten und verbesserter Produktion, mit einer Rückkehr gleich oder größer als der Branchendurchschnitt zu verwandeln. Dies kann eine attraktive Investitionsmöglichkeit für Private Equity-Investoren, sobald die Vermögenswerte zum Kauf angeboten werden “, schließt Linde.

Investire in gioielli è di moda

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Se c’è una cosa che Gioiellis.com tiene d’occhio, a parte le novità che arrivano sul mercato, è l’aspetto per così dire concreto del mondo della gioielleria. Cioè il lato economico, che per le aziende significa stare sul mercato con profitto, per i consumatori individuare l’acquisto (ovviamente nel caso di una spesa consistente) che si traduca anche in un investimento. Pare che il nostro sito sia sulla strada giusta, visto che anche il «Wall Street Journal» ha dedicato giorni fa un ampio articolo all’argomento. Il più diffuso giornale economico del mondo parte dalla vendita, in un’asta di Christie, del diamante rosa a un collezionista internazionale per 39,3 milioni dollari. E Sotheby, racconta il giornale, ha venduto un diamante rosa ancora più tre anni fa per 46 milioni dollari, più quanto sia mai stato pagato per una tela di Camille Pissarro o Paul Gauguin. Insomma: un diamante, grande, può essere un investimento più prezioso di una tela di un rinomato pittore.
Che business brillante. I diamanti, quindi, non sono più solo i migliori amici delle ragazze. Sono, infatti, gli uomini i primi acquirenti di un mercato, quello dei gioielli, che vale 71 miliardi dollari. E non perché mariti e fidanzati vogliono regalare un paio di orecchini per mogli o amanti in occasioni speciali. Gli uomini, e ovviamente alcune donne, acquistano gioielli perché stanno spostando una parte del loro patrimonio in diamanti, gemme e preziosi con un appeal globale.

Investire 100 milioni. Rahul Kadakia, specialista di gioielleria per Christie ha spiegato al giornale Usa che molti uomini hanno fatto ultimamente visita al suo ufficio, alla ricerca di consigli su come «investire 100 milioni di dollari in gioielli nel corso dei prossimi cinque anni». Martin Rapaport, che ha costruito la più grande rete di trading di diamanti, RapNet, ha riferito che un amico miliardario ha recentemente acquistato 100 diamanti da 1 carato l’uno e li ha inanellati in una lunga collana stile anni Venti. In questo modo, ha spiegato, può spostare 10 milioni di dollari da una parte all’altra del mondo semplicemente facendoli indossare alla moglie. «L’oro farebbe scattare i metal detector dell’aeroporto. E girare con troppi contanti è difficile, sono ingombranti», ha spiegato, «ma un anello o una collana e non hanno problemi a passare la dogana». Insomma, i gioielli come bene rifugio e da tasca. Lo conferma Judith Price, presidente dell’americano National Jewelry Institute: «La gente vuole avere la possibilità di muoversi velocemente. Non puoi farlo con un Rodin infilato sotto il braccio, ma un piccolo gioiello può semplicemente essere riposto in tasca».

Investimento a medio termine. I prezzi dei diamanti sembrano salire costantemente. Il mese scorso, racconta sempre il «Wall Street Journal», il prezzo medio richiesto tra intermediari per un diamante di 1 carato è stato di circa 10.500 dollari. Con una  crescita del 31% rispetto a sei anni fa, rileva il RapNet Diamante Index, che traccia i prezzi tra 12mila concessionari di gemme di tutto il mondo. Nello stesso periodo (sei anni), l’indice di Borsa Standard & Poor 500 è aumentato del 14%.

Re e regina. L’idea che i gioielli siano un patrimonio da accumulare non è nuova. Il faraone Tutankhamen fu sepolto con la sua collezione, Enrico VIII istruì i suoi gioiellieri per far apporre le sue iniziali su quasi ogni ninnolo che indossasse. Oggi alcuni regnanti sono ancora considerati gli acquirenti migliori di gioielli, in particolare il sultano del Brunei e l’Emiro del Qatar. Ma la differenza è che oggi  sono gli investitori a dominare il mercato della gioielleria, e i loro gusti e le abitudini determinano i prezzi. In Cina, i grandi magnati desiderano soprattutto diamanti D, cioè perfetti, privi di difetti, bianchi e trasparenti. Li voglio piccoli, piuttosto, ma senza la minima imperfezione. Invece, nel resto del mondo le dimensioni contano: Sotheby ha appena venduto un diamante bianco a forma di pera da 75 carati per 14,2 milioni dollari. Il venditore lo aveva pagato 4,3 milioni dollari nel 2001, con guadagno del 230%. I collezionisti cinesi sono anche pronti a spendere parecchio per i diamanti nei rari toni del rosa e del blu.

Anche le perle. Non ci sono solo i diamanti. India e Medio Oriente sono più attratti dalle perle naturali, una rincorsa che ha preso il via nel 2007, quando due fili di perle che furono del Maharajah di Baroda sono stati venduti per 7,1 milioni di dollari, ben al di sopra del 6mila dollari della stima iniziale. E a Ginevra un uomo ha pagato a Christie di 4,5 milioni dollari per un ornamento da turbante con smeraldi, chiamato sarpej, stimato per 800mila dollari.

Dal quadro al gioiello. Ci sono poi molti collezionisti di arte che diversificano: meno quadri e più gioielli. Il settore sta registrando un afflusso di appassionati di arte contemporanea che comprano gemme e gioielli anche per compensare il rischio legato ai loro più recenti acquisti di pezzi d’arte. Peter Brant, per esempio, l’industriale-editore che raccoglie Andy Warhol e Urs Fischer, acquista a Parigi pezzi stravaganti di gioielleria del designer Joel Arthur Rosenthal, noto come Jar, e ha anche fatto suoi anche un paio di diamanti a Londra dal gioielliere Laurence Graff. Il finanziere greco Dimitri Mavrommatis, che raccoglie porcellane di Sèvres, dipinti impressionisti e arte contemporanea, ha confessato di aver messo assieme una «fantastica collezione di pietre» negli ultimi dieci anni, tra cui diamanti rosa, blu e gialli, oltre a zaffiri del Kashmir. Il suo pezzo migliore è un rubino da 8,6 carati chiamato Graff Ruby, perché Graff l’aveva pagato da Christie 3,6 milioni dollari nel 2006. Mavrommatis ha comprato il rubino dal gioielliere londinese un anno dopo e che ora potrebbe probabilmente rivenderlo per quasi 10 milioni. Quando François Curiel, specialista di Christie, ha iniziato la vendita di gioielli, 40 anni fa, i suoi cataloghi erano in bianco e nero, e raramente si mostravano i pezzi prima della vendita. Ora le case d’asta stanno facendo tutto il possibile per apparire accessibili ai novizi.

Acquisti con stile. Non solo gemme o pezzi unici: c’è chi punta a raccogliere gioielli in una collezione che abbia un preciso stile. Per esempio, il collezionista di Boston Fred Sharf raccoglie pezzi in stile anni Cinquanta disegnati da Van Cleef, ma ha ultimamente iniziato a comprare pezzi «retro» con pietre più ,ordinarie come il citrino, realizzati durante la Depressione e la Seconda Guerra Mondiale. Insomma, le possibilità di investire in gioielli sono tante: se avete qualche qualche milione di euro da parte, pensateci. Federico Graglia

 

The Wall Street Journal has published days ago an extensive article about jewellery. The largest newspaper in the world economic descrive the Christie’s auction, whith the pink diamond sold to an international collector for $ 39.3 million. And Sotheby’s, tells the newspaper, sold a pink diamond even three years ago to $ 46 million, more than has ever been paid for a painting by Camille Pissarro and Paul Gauguin. In short: a diamond, big, can be a most valuable investment of a painting by a famous painter.

 

Soldi: l’argento perde quota

Notizia per i gioiellieri, ma anche per chi progetta di acquistare gioielli di un certo calibro: l’argento è malato. Il 20 maggio, il prezzo «spot» dell’argento è sceso sotto i 22 dollari l’oncia, il livello più basso da oltre due anni. E questo potrebbe essere solo l’inizio, secondo due analisti Citibank. «Dopo quasi un decennio di aumento dei prezzi d’argento, ci aspettiamo che la combinazione di crescita dell’offerta mio e del rallentamento della domanda di continuare a tenere i prezzi d’argento sotto pressione», hanno scritto in un report gli analisti. Il crollo dell’argento segue quello dell’oro. Il metallo giallo veleggia intorno ai 1.340 dollari l’oncia. Per concludere: se avete argento da vendere, attenti che domani potrebbe valere meno. Federico Graglia

 

Bracciale d'argento
Bracciale d’argento

 

Anello d'argento
Anello d’argento

 

Il prezzo dell'argento nell'ultimo anno
Il prezzo dell’argento nell’ultimo anno

 

Lingotto d'argento
Lingotto d’argento

News for jewelers, but also for those planning to buy jewelry of a certain caliber, the silver is sick. On 20 May, the price “spot” silver fell below $ 22 an ounce, the lowest level in over two years.

Bomba oro

[wzslider]Messaggio agli investitori: e se il prezzo dell’oro scendesse ancora? Anzi, se continuasse a calare ancora per molto? Secondo alcuni analisti il metallo giallo potrebbe aver imboccato una fase «bear», cioè orso, cioè ribassista. Significa che la discesa dell’ultimo anno non è (o sarebbe) un fatto momentaneo, una correzione del prezzo dopo anni di salita ma, al contrario, una tendenza di lungo periodo.  Il «bear market», come dicono i tecnici della finanza, sarebbe dimostrato dai ribassi del 20% rispetto ai picchi di prezzo. Sia per oro che per l’argento, insomma, tempi cupi per chi ha già acquistato, mentre periodo favorevole per chi vuole ancora investire in lingotti e monete. O, naturalmente, gioielli, perché sul medio periodo anche l’oro utilizzato per la gioielleria dovrebbe scendere un po’ (ma  non subito). Le quotazioni di oro e argento sono arretrate rispettivamente a circa 1.540 dollari l’oncia, il minimo dallo scorso maggio, e a 26 dollari, minimo da luglio. Per il lingotto la discesa del 20% si paragona al record del settembre 2011, quando vennero superati 1.920 dollari l’oncia. Gfms, una società di consulenza specializzata (e molto quotata nell’ambiente),sostiene addirittura che dopo oltre dieci anni di corsa al rialzo si profili un altro decennio (o quasi) di ribasso. Un po’ meno pessimismo sull’argento: il calo potrebbero essere più breve, anche perché è visto molto meno come bene rifugio. Sul calo potrebbero influire diversi fattori: il bisogno di qualche banca centrale di vendere oro e, soprattutto, la convinzione che non siamo alla vigilia di clamorosi crack finanziari, come si temeva fino a un anno e mezzo fa. Quindi dobbiamo aspettarci una lenta ma ininterrotta discesa del metallo giallo? Neppure questo: l’oro potrebbe avere quest’anno qualche colpo di coda e salire verso quota 1.850 dollari, specialmente se l’euro tornerà in crisi. Ma si tratterebbe comunque, secondo gli esperti, di una fiammata momentanea. Perché il vero ciclo ribassista comincerà verso la fine del 2013 o più probabilmente nel 2014. Insomma, vedremo se le previsioni sono azzeccate. Di certo, comunque, c’è che l’oro potrà scendere di prezzo, ma non calerà il suo fascino. Federico Graglia

Message to investors: and if the gold price falls again? Indeed, if it continues to decline for much longer? According to some analysts the yellow metal may have taken a step bearish. Means that the descent of the last year is not (or would be) a momentary fact, a price correction after years of uphill but, on the contrary, a long-term trend.

 

È l’ora dell’argento?

[wzslider]Se avete gioielli in argento o avete soldi da investire state bene attenti al valore di questo metallo. L’argento è dopo l’oro, il più seguito. E, nonostante la corsa delle quotazioni, il Credit Suisse ha alzato le sue previsioni sui prezzi dell’oro e dell’argento sia per il 2013 che per il 2014. Per la banca svizzera, insomma, il metallo giallo e quello bianco potrebbero vedere quotazioni in rialzo. Conviene quindi correre a investire sull’argento? Calma, fate un bel sospiro e guardate la quotazione espressa in questo grafico (è relativa alla mattina di mercoledì 27 marzo): la linea in verde che va a picco mostra una discesa precipitosa del valore dell’argento. Segno che chi vuole puntare i propri risparmi sul silver deve pensarci bene e, come minimo, non soffrire di cuore per gli sbalzi improvvisi delle quotazioni. Per esempio, nell’aprile del 2011 il prezzo dell’argento ha raggiunto un massimo storico di 49,79 l’oncia. Oggi siamo poco più della metà. Eppure, l’argento continua ad attirare risparmiatori, tanto che nei mesi scorsi la Zecca Usa ha messo sul mercato tutte le monete American Eagle 2013 coniate. Secondo il citato Credit Suisse, i metalli preziosi beneficeranno dei timori legati a un possibile declassamento degli Usa da parte di Moody’s e della domanda da parte di Cina e India. Che fare? Per non sbagliare, l’acquisto di un gioiello di argento potrebbe essere un’idea. Preziosa. Federico Graglia

Credit Suisse raised its forecasts for gold and silver prices both for 2013 and for 2014. For the Swiss bank, in short, the yellow metal and white could see rising prices.

Report: è ora di tornare a comprare oro?

[wzslider]È il caso di comprare oro? Sotto forma di gioielli, di lingotti o di prodotti finanziari legati al valore del metallo giallo, come i fondi Etf? Con i prezzi dell’oro fermi o addirittura in calo nelle ultime settimane, gli investitori non sanno che pesci pigliare. Nel 2011 l’oro è salito sopra i 1.900 dollari l’oncia. Ma ora è scambiato sotto quota 1.600 dollari. Chi ha comprato due anni fa, insomma, non ha fatto un buon affare, anche se c’era chi pronosticava che l’oro avrebbe raggiunto i 2.500 dollari l’oncia. Nel solo ultimo mese, i prezzi dell’oro sono scivolati circa del 7 per cento. Però se si considerano gli ultimi cinque anni l’oro è ancora in crescita del 67 per cento. Il calo dei prezzi, comunque, ha alla base una serie di cause. Per cominciare, gli investitori stanno lentamente riguadagnando la fiducia nel mercato azionario e quindi hanno spostato i loro soldi sulle Borse. I prezzi dell’oro, al contrario, tendono ad aumentare quando gli investitori hanno una visione ribassista. Nel frattempo, chi investite sull’oro si è preoccupato per le politiche monetarie della Federal Reserve: per quanto tempo resteranno in vigore? Mah. Per ora la Fed (la banca centrale Usa) ha mantenuto i tassi di interesse vicino allo zero e ha contribuito così ad alimentare l’esplosione dei prezzi dell’oro. Tuttavia, la prospettiva di un eventuale inasprimento della politica monetaria (tassi in salita) ha creato incertezza sul mercato. Da qui il ribasso dei prezzi. Secondo Adrian Day, amministratore delegato di Asset Management (società di investimento degli Stati Uniti), è ottimista: «Non ci sarà alcun inasprimento significativo in qualunque momento presto», dice a proposito della politica monetaria della Federal reserve. Inoltre, incombe un supertaglio della spesa pubblica Usa (tecnicamente è il sequester) e se il Congresso americano non riesce a evitarlo, per il mercato azionario potrebbe essere un colpo. E questo, a sua volta, può aumentare i prezzi dell’oro. Secondo Morningstar, società di analisi americana, è «difficile fare previsioni a breve termine» circa i prezzi dell’oro, ma alcune delle migliori opportunità per investire sono le piccole aziende di estrazione mineraria. Come esempi Yamana Gold e Eldorado Gold». Insomma, gli amanti del rischio, invece di acquistare monete d’oro o lingotti possono puntare sulle società che gestiscono le miniere. In conclusione: anche se le prospettive a lungo termine per i prezzi dell’oro rimangono poco chiari, gli analisti mettono in guardia chi punta il dito sul recente calo. Meglio stare all’erta, magari leggendo i report su Gioiellis.com. Federico Graglia