L’obiettivo di Yoko, grande firma della gioielleria con base a Londra, è dimostrare che la perla è più moderna che mai. E che può essere più preziosa e raffinata di tante gemme che, è bene dirlo, spesso non sono quello che sembrano? Tutti i gioielli presentati da Yoko, al contrario, utilizzano le perle migliori al mondo, spesso di dimensioni eccezionali e con colori rari naturali. Il 2015 per la Maison ha significato anche il lancio di nuove linee di gioielleria con uno stile molto contemporaneo, perché una collana di perle (magari lunghissima) è, da sola, un oggetto che è sufficiente per rendere una principessa anche chi indossa solo un paio di jeans. Certo, la qualità non è a buon mercato: un oggetto di questo tipo costa qualche migliaio di euro. In compenso, una collana di raffinate perle è un investimento che dura nel tempo. In ogni caso, la perla rivisitata in chiave moderna significa anche l’utilizzo su anelli a due dita, earcuff, larghi bracciali o gioielleria trasformabile. Il top si raggiunge, però, con i Masterpieces, gioielli che utilizzano grandi perle e diamanti. In queste immagini le novità che si aggiungono alle consolidate collezioni del brand britannico. Matilde de Bounvilles
Cavalli, gioielli just gagliardi
Published on
Roberto Cavalli è uno dei più quotati stilisti nel mondo del fashion ma, dal 2001, anche nel variegato mare della gioielleria. Il suo brand, Just Cavalli, si rinnova restando fedele al proprio stile: sfacciato, vistoso, forte. In perfetta linea, insomma, con quello che è il tratto distintivo dell’azienda. Catene, grandi ciondoli e metallo dorato sono il tratto distintivo, così come gli anelli spesso in versione chevalier. Insomma, è probabile che piacciano anche all’entourage del rapper 50 Cents, così come ai gagliardi che solcano i mari con grossi motoscafi, alle amanti delle auto sportive, a giovani donne dall’estetica robusta e sperimentale. In ogni caso, giudicate voi: ecco le immagini della collezione Just Fierce. G.N.
Le Icone di Rosato
Published on
Rosato, marchio di Bros Manifatture specializzato in bracciali, collane e ciondoli, introduce nuovi pezzi nel suo repertorio. Questa volta i charms della serie Icone comprendono cavallino, cuore, corno, lucchetto. Si scelgono a piacere in abbinamento con la propria collana: una lunga catena. I pendenti sono disponibile sia in versione dorata che color argento. Lucidatura, saldatura, incastonatura delle pietre sono fatte a mano, specifica Rosato. Che aggiunge un altro particolare: un ulteriore aspetto della artigianalità distintiva sta nella molteplicità dei trafori che non sono filigrana, ma angoli vivi, geometrie perfette che per realizzarle hanno bisogno dell’innovazione. Ecco immagini e prezzi della linea Icone. Giulia Netrese
Da Mathon la tartaruga trasformista
Published on
Creata negli anni Trenta a Parigi, a due passi dal Palais Royal, la Maison Mathon è una delle firme eccellenti della gioielleria francese. A VicenzaOro September, il brand parigino ha presentato un nuovo pezzo, nello stile che l’ha resa famosa. È la collezione Galapagos, che comprende una collana che si può trasformare in una spilla. È realizzata in oro bianco, 183 diamanti, due peridoti, sei tormaline verdi, due smeraldi, 52 calcedoni, una pietra di luna, 14 perle. Non male per un solo gioiello. La tartaruga è un animale presente dagli anni Trenta nel bestiario della Maison. A volte, il guscio della tartaruga è realizzato con un opale, altre volte con un pavé. La caratteristica impressionante del guscio di tartaruga gigante della collana Galapagos è la trasparenza e il colore, verde acqua con toni di menta, che evoca le mitiche coste delle isole al largo dell’Equador. Con lo stesso stile è realizzato anche l’anello Galapagos. Tormaline e peridoti sono stati scolpiti in modo da riprodurre la forma dell’animale, dando volume a un disegno delicato. Gli occhi della tartaruga sono di scintillanti smeraldi. Grazie a un sistema ingegnoso, il mandrino può essere portato sulla pietra luna centrale, come se la tartaruga stesse covando un prezioso uovo. Il corpo dell’anello, con diamanti incastonati, ricorda i coralli che ondeggia in balia delle onde.
I primi 10 anni brillanti di Messika
Published on
Valerie Messika ha avuto la fortuna di crescere con un padre che era un protagonista nel commercio dei diamanti. Non stupisce, quindi, che abbia fatto tesoro della sua esperienza e che sia riuscita a metterla a frutto. Nel 2005 ha così fondato la Maison che porta il suo nome: dieci anni dopo può ben dire di aver fondato un piccolo impero che ha per sudditi le pietre più affascinanti del mondo. Le sue collezioni fanno un grande e oculato uso dei diamanti, scelti per forma e qualità con un’assoluta esperienza che pochi possono vantare. Non solo: Valerie Messika, con la sua boutique in rue Saint-Honoré, a Parigi, ha messo a punto anche uno stile proprio, aspetto non secondario nell’affollato settore della gioielleria che utilizza le gemme per comporre gioielli. La designer utilizza i diamanti in una varietà di tagli che spesso sono collegati senza che sia visibile alcun supporto che unisce le pietre. Come in questi gioielli che celebrano, nel modo più appropriato, i primi dieci anni di un brand che ci stupirà ancora a lungo. M.d.B.
La collana modellabile di Stella McCartney
Published on
In fondo, perché una collana deve pendere dal collo? Non potrebbe prendere angolazioni inconsuete? Perché non farla diventare un oggetto che si può modellare a piacere, in modo da creare una forma personalizzata ogni volta che lo si desidera? Deve essere partita da questa considerazione la stilista Stella McCartney, che ha disegnato questa collana di perle bianche progettata su uno speciale filo che può essere attorcigliato e indossato nella maniera che si desidera. Le immagini mostrano alcuni dei possibili effetti. La collana ha una chiusura a gancio d’oro. Prezzo (online): 785 dollari.
Cinque pezzi imperiali per Chopard
Published on
Sul red carpet del Festival del cinema di Venezia non sfilano solo i divi: anche ai gioielli di Chopard è stato è riservato un posto d’onore. Il brand di Ginevra ha lanciato cinque nuovi pezzi di alta gioielleria, che allargano la sua celebre collezione Imperiale. La capsule collection Empress Jewellery Box comprende un orologio, orecchini, anello, collana e diadema. Secondo la Maison, si tratta di un set imprescindibile per ogni imperatrice moderna che si rispetti. Meglio adeguarsi in fretta, quindi… Sull’orologio-gioiello compare la silhouette Imperiale tracciata con diamanti su un quadrante di madreperla, mentre i gioielli utilizzano oro rosa e ametiste. La collezione Imperiale, lanciata nel 2011, è ispirata ai motivi iconografici dell’impero romano. Un regno del lusso, forse un po’ hollywoodiano. Di sicuro con l’aspetto raffinato della top model Hilary Rhoda, volto della prossima campagna pubblicitaria di Chopard, affidata alla coppia di fotografi Luigi & Iango. Per la cronaca, durante la presentazione a Venezia, Hilary Rhoda ha indossato l’anello e il diadema. E, sempre per la cronaca, alla cena di presentazione dei nuovi pezzi di gioielleria, erano presenti Caroline Scheufele, co-presidente di Chopard, l’attrice francese Juliette Binoche, ed Elettra Wiedemann, nipote di Ingrid Bergman alla cui vita è stato dedicato un film. G.N.
Gli elaborati fiori di Fiorella
Published on
Nella sua gioielleria Orolò di San Giovanni Valdarno, nel cuore dell’Aretino, una delle aree dell’oreficeria italiana, Fiorella Cappelli si ingegna a coniugare la tecnologia 3D con il desiderio di creare qualcosa di nuovo. «Nella mia giovinezza ho comincio a lavorare nel settore della gioielleria. Io presto amato gioielli e da allora non ho mai cambiato. Tutta la mia vita è stata in gioielleria. Durante tutti questi anni ho visto tanti cambiamenti: la moda, aumento e la diminuzione di oro e argento prezzo, tecnologie, modo di marketing, nuova apertura per l’esportazione dei paesi, le crisi», dice di sé la designer. «Ogni volta è come ricominciare tutto da capo, ma di fondo, più riconoscere, l’esperienza acquisita rende possibile lo sviluppo di più, se avete una mente aperta». La sua esperienza ha portato quindi la designer a sviluppare e produrre in 3D: «Offre una grande opportunità per fare i disegni diventano realtà; devi quasi nessun limite alla fantasia. Si possono raggiungere dimensioni, forme e dettagli impossibili solo fino a ieri con qualsiasi altro tipo di produzione». Il risultato sono gioielli in oro o argento, come questa collana o questo bracciale, realizzati con una elaborata tecnica produttiva, con ricami e decorazioni leggere e ricche. Volute e forme fiorite si intrecciano con una studiata arte orafa.
Heritage in Bloom, collana dei record
Published on
Ogni tanto è bello sognare: un gioielliere di Hong Kong, Chow Tai Fook, ha presentato una straordinaria collana, chiamata A Heritage in Bloom, disegnata da Wallace Chan. Il virtuoso designer ha creato questo pezzo con diamanti 24 D-color internamente impeccabili, tagliati dalla Heritage Cullinan. Non solo: ha riunito in un solo gioiello un diamante del tutto privo di impurità da 507,55 carati, poi diviso in tante pietre differenti. Una decisione che ha sorpreso gli addetti ai lavori. Al centro della collana c’è la pietra più grande: un diamante di 104 carati, di colore D, internamente perfetto, taglio brillante, con il più alto grado taglio possibile di «3-Excellent» (ottimo taglio, brillantezza e simmetria). Secondo Chow Tai Fook queste caratteristiche lo rendono uno dei più pregevoli diamanti di questo tipo. Chow Tai Fook è poco noto al pubblico italiano, ma è uno dei più grandi gioiellieri al dettaglio del mondo. E ha potuto permettersi di pagare 3 milioni e mezzo di dollari per il diamante utilizzati per la collana. Oltre ai diamanti, per la collana sono stati utilizzati pezzi di giada verde, color «grasso di montone» e giada bianca. Il gioiello comprende le figure di un pipistrello (in oriente è un animale porta fortuna) e farfalle (simbolo dell’amore eterno). Per realizzare questo eccezionale pezzo, ci sono volute oltre 47mila ore di lavoro. E si capisce il perché non è solo una collana, ma un gioiello modulare, che può essere indossato in 27 modi diversi. Ora la collana è in vendita, per chi se lo può permettere. Federico Graglia
Sull’arcobaleno con Roberto Marroni
Published on
Roberto Marroni da oltre 30 anni è diventato un simbolo della gioielleria che ha sposato la moda. «L’arte, il design, echi del passato e la natura sono fondamentali per creare il mio lusso decorazioni, per diventare un esclusivo gioiello», dice lui. È figlio d’arte: il padre aveva aperto un negozio di monili in Umbria, negli anni Cinquanta. Un imprinting che lo ha portato sino a Valenza, dove ha sede il suo laboratorio e dove ha fondato Marroni Design, il brand che accompagna le sue creazioni in giro per il mondo.
Nella migliore tradizione del distretto piemontese del gioiello, le sue proposte sono naturalmente legate a materiali come l’oro e a pietre preziose come i diamanti, ma anche alle gemme colorate. Come la collana presentata a VicenzaOro September, che raccoglie come in un arcobaleno diverse tonalità e tipologie di pietre. Oppure come il classico anello Infinito, in oro rosa e diamanti, dove la ricerca della forma ha dato vita a un oggetto dal disegno inconfondibile e allo stesso tempo lineare.
I suoi gioielli si trovano in molte prestigiose vetrine internazionali e su selezionate piattaforme digitali, come Barney’s New York, Luisaviaroma, Joyce-Hong Kong, Matches Fashion London, Mytheresa, Amazon Uk, Secret Location – Vancouver, Illum – Copenaghen, Barney’s Japan – Tokyo, oltre in selezionate boutique in tutto il mondo.
Trovare Gioia con Morellato
Published on
Morellato ama definire i suoi gioielli con il termine di bridge, ponte. Cioè non sono gioielli di alta gamma, ma nemmeno easy to wear, cioè a (eccessivo) basso prezzo. In questa terra di mezzo nascono le collezioni autunno-inverno 2015 del brand veneto. Tra le nuove linee in su questa pagina presentiamo la collezione Gioia, che comprende pendenti, collane, girocolli, braccialetti e orecchini che hanno la forma di piccole foglie stilizzate e sono decorate da cristalli e perle naturali. Gioielli che sembrano più di quanto sono e, forse, è proprio questo l’effetto che voleva ottenere Morellato. Il tono liftato della collezione diventa un po’ più aggressivo con gli orecchini versione ear cuff. Il materiale utilizzato è l’acciaio, sia in versione naturale che con pvd per rendere il colore dell’oro rosa. I prezzi vanno dai 69 ai 119 euro.
Be Happy con S’Agapò
Published on
S’Agapò, brand giovane, facile e low cost di Bros Manifatture, allarga lo sguardo e sorride felice. Si chiama Happy, infatti, questa collezione di charm per bracciali, che comprende anche due collane. Si può scegliere tra una pattuglia di 49 diversi ciondoli, che si possono aggiungere a piacere al bracciale. I materiali utilizzati sono acciaio, in alcuni casi con pvd oro rosa, smalto, cristalli. Per i bracciali sono possibili due scelte: una catena in acciaio o a perline nere di onice. In alternativa, si può anche acquistare direttamente un bijou già precomposto con quattro ciondoli. Le collane, piuttosto lunghe, terminano invece con un piccolo cerchio con appeso un cuore in acciaio. Di seguito le immagini di una selezione di charm e i prezzi della collezione. M.d.B.
La Premiere 2 di Annamaria Cammilli
Published on
Uno dei brand più affermati del design della gioielleria fiorentina, Annamaria Cammilli, ha rinnovato una delle sue collezioni più voluttuose: Premiere. Lanciata nel 2014 e rinnovata nel 2015 con nuovi bracciali e collier, la linea si ispira ai petali di grandi fiori dalle forme sinuose. All’interno della piega delle foglie è incastonato un diamante dal taglio a goccia. Il design dei gioielli è morbido, rotondo, con una lucentezza che è aggiunta anche dalla cornice di brillanti sui perimetri di tutti i gioielli, come fossero gocce di rugiada posate sui petali. Molti pezzi di questa linea comprendono anche elementi mobili, che aggiungono preziosi scintillii. L’oro è proposto in sei differenti tonalità, ottenute con l’utilizzo di speciali leghe. Il risultato è una nuance che caratterizza il marchio, con speciali sfumature di oro, come quella color albicocca. Nello stile del brand toscano, la lavorazione dell’oro punta anche sui contrasti tra metallo lucido e opaco. M.d.B.
Una chitarra di diamanti al collo
Published on
Per molte donne (e uomini) la chitarra non è solo uno strumento musicale, ma anche un simbolo di libertà. Ora può essere anche un gioiello, come dimostra Coronet, un brand sbarcato negli Usa un paio di anni fa dalla costola della Aaron Shum Jewellery di Hong Kong. Da non sottovalutare: a Baselworld 2015 Coronet è diventato il secondo marchio asiatico gioielli a essere ospitato nel prestigioso padiglione 1, dopo Mikimoto nel 1996. La società, che ha base operativa in California, a VicenzaOro September ha portato un gioiello da Guiness, dopo un tour mondiale passato dalla Svizzera alla Cina: una chitarra Gibson da 2 milioni di dollari tempestata di diamanti (400 carati), opera del designer Mark Lui. È il risultato di 700 giorni di lavoro di un team di 68 persone ed è la chitarra più costosa al mondo. Ma, accanto alla chitarra per musicisti Aaron Shum Jewellery ne propone anche altre con le dimensioni di un pendente da legare a una collana. Hanno la silhouette di una chitarra elettrica, sono realizzate in oro bianco e quasi completamente ricoperte da piccoli diamanti. Piaceranno a chi ama il rock, ma anche il lusso.
Va aggiunto anche un altro aspetto: Coronet utilizza una particolare tecnica per il taglio delle pietre: crea un grande effetto solitaire luminoso con soli 30 punti di diamante. L’impostazione è brevettata: il diamante non ha punte centrali e vanta rifrazione della luce superiore (sostiene Coronet) e raggiunge uno splendore ottimale a circa un terzo del peso in carati e un decimo del prezzo di un solitario equivalente. M.d.B.
Un giallo per Gucci
Published on
Non troverete nel catalogo Gucci questi tre pezzi di alta gioielleria: il brand italiano del gruppo Kering realizza questo set solo su richiesta. Ma dargli un’occhiata non costa nulla. Il set comprende collana, bracciale e orecchini. I gioielli sono composti con oro giallo, diamanti, e una varietà di berillo Eliodoro (una pietra che nella versione azzurra è chiamato acquamarina). È una pietra di colore giallo scuro, con riflessi dorati. Una scelta che concorre a rendere ancora più caldo l’insieme dei gioielli. Le forme dei tre pezzi sono geometriche e al centro della collana è posta una pietra da 36,2 carati di forma squadrata, con a fianco due diamanti bianchi. Gli orecchini sono composti da una cascata di 100 diamanti bianchi, che terminano da due gemme da 17,2 carati di berillo, sfaccettato per aumentare la lucentezza. Un buon esempio di raffinatezza coniugata al lusso. M.d.B.
Sotheby’s vende le Perle Cowdray
Published on
Sotheby’s metterà all’asta le Perle Cowdray, una collana descritta dal Gemological Institute svizzero come «eccezionale» e meritevole di una «menzione speciale di apprezzamento». La vendita di questo rinomato pezzo di gioielleria è previsto nell’asta Magnificent Jewels and Jadeite, a Hong Kong il 7 ottobre. Il prezzo stimato per la collana è di 4,5-7 milioni di dollari. La collana è composta da 42 perle di acqua salata naturali grigie, infilate e montate da Cartier. Le perle facevano parte della collezione della viscontessa Cowdray, Lady Pearson, collezionista di gioielli in Inghilterra e scomparsa nel 1932. Le perle sono state vendute all’asta da Sotheby’s a Londra nel 1937. Nel 2012, però, sono state di nuovo state messe all’asta, questa volta da Christie’s, e vendute per 3,35 milioni di dollari, prezzo record per perle naturali grigie in asta. Ma va precisato che a quel punto la collana aveva solo 38 perle, perché la famiglia Cowdray ne aveva utilizzate quattro per creare un paio di orecchini, realizzati da Cartier a Londra. Dopo l’asta 2012, quindi, la collana è stata allungata con due delle perle originali, più altre due smontate da un altro gioiello antico, in modo da restituire il design originale di 42 perle. Gli orecchini sono invece rimasti alla famiglia Cowdray.
La rarità della collana è dovuta alla natura delle perle. A differenza delle perle coltivate, le più comuni, le perle grigie naturali sono molto rare. Le ostriche di acqua salata producono di solito solo una-tre perle, di solito bianche o crema. Per questo riunire 42 perle grigie naturali di acqua salata sembra apparentemente impossibile. Se volete vederle, prima che siano acquistate da un fortunato (e ricco) appassionato di gioielli, sappiate che la collana sarà esposta a Singapore (12 e 13 settembre), Taipei (19 e 20 settembre), New York (24 settembre), Londra (28 settembre), Ginevra(29 settembre) e in Medio Oriente (in date da definirsi) prima dell’asta di Hong Kong. Federico Graglia
Torna l’oro di De Lazzari
Published on
In diretta dagli anni Ottanta, quelli che ora vanno di gran moda: il brand De Lazzari-Oro addosso torna in primo piano a VicenzaOro. L’azienda fondata nel 1982 da Lina e Vittorio De Lazzari ha conosciuto un paio di decenni fa un momento brillante, in cui ha scalato le posizioni nella scala della gioielleria. Fino a confermarsi. Ora De Lazzari-Oro Addosso è una realtà riconosciuta, che propone collezioni come Luxury, Ego e Fullcolor destinate a una donna esigente, che sceglie pezzi lavorati e con pietre grandi, brillanti, di forte impatto. Un po’ curiosamente, tra l’altro, per il suo book l’azienda ha scelto di far indossare anche a un uomo alcune delle proprie creazioni destinate all’universo femminile. Forse per far risaltare meglio il contrasto tra oro, gemme e le ruvidezze maschili.
Il giardino di rose di Graff
Published on
Graff, sinonimo di diamanti e gioielli, ama le rose. La Maison di New York, ha creato Rosette, una serie di collane e orecchini con pendenti che si ispirano al fiore più amato, cantato, e coltivato. Questo roseto è, come è lecito aspettarsi, una serie di otto pezzi in cui fioriscono diamanti, la pietra più utilizzata, ma anche smeraldi, rubini e zaffiri. I petali sono composti da corolle di piccoli brillanti, con al centro un diamante più grosso, sempre con il classico taglio rotondo. I ciondoli sono legati a una catena d’oro bianco, spesso ornata a sua volta da pietre preziose, a volte con la forma di piccoli fiocchi. Un roseto dalle mille luci, dai riflessi preziosi, più raro della rosa nera.
Un Kamasutra al collo
Published on
Arriva anche il gioiello con il Kamasutra. L’idea bizzarra è di Allumer, un marchio britannico conosciuto per proporre bijoux con incisi scritte e messaggi. In vista del Natale 2015, il brand ha deciso di lanciare Allumersutra, una linea di gioielli con immagini del Karmasutra, il libro che (tra l’altro) suggerisce posizioni sessuali per l’affiatamento di coppia. Allumer è un brand creato nel 2008 da Natasha Leith-Smith. E ha ricevuto finora numerosi riconoscimenti. «Mia madre è una gemmologa, e ho aiutato a infilare le sue perle all’età di cinque anni», ha spiegato la designer a Professional Jeweller. Allumer vende direttamente ai consumatori online, oltre che a magazzini come Harrods.
La porcellana preziosa di Eleonora
Published on
Si avvicina Homi (Milano, 12-15 settembre) e anche sul fronte del bijoux di alto livello ci sono novità, come segnala Eleonora Ghirardi: «Questa per me è la sesta edizione, ed ogni edizione è stata una sfida raccolta puntando alla mia creatività. Ogni gioiello è rigorosamente unico, garantito Made in Italy, realizzato personalmente, e il mio materiale principale è la porcellana di Limoges, coniugata spesso ad altri materiali interessanti, che dà vita a gioielli estremamente eleganti, resistenti, moderni. Creo peraltro gioielli che hanno la peculiarità, spesso, di poter essere indossati in modi diversi (soprattutto le collane)».
Il concept, spiga Eleonora, «è la creazione di opere uniche, o piccole, ma originali collezioni, vere e proprie sculture da indossare o da destinare all’interior design. Trovo la mia più grande ispirazione nell’arte, nell’osservazione della natura e nei viaggi».
La nuova collezione si chiama Pearl-Celain, nome che si ispira alla pronuncia anglosassone di porcelain (porcellana). I bijoux sono dedicati a «donne che non amano un gioiello puramente decorativo, ma puntano alla ricerca dell’unicità ed alla particolarità di indossare un’idea, creata con un materiale all’apparenza fragile, ma assai resistente». Le perle in porcellana sono utilizzate come gocce d’argento oppure oro per collane, bracciali e anelli. La collezione Forest è invece riproposta con nuove forme, ma fedele ai materiali principali, ovvero porcellana e licheni. Eleonora Ghirardi segnala, infine, Hawaiian waves, collezione composta da «vere sculture da indossare» in policarbonato, porcellana, argento e oro. Le fotografie che pubblichiamo, tratte dal catalogo, sono di Tania Betti. La modella è Francesca Polizzi, make-up e hair stylist Laura Martucci.