Sector è un marchio che ha conosciuto fortuna con la serie di orologi ultrasportivi. Ma da tempo propone anche bijoux. La collezione Family&Love di Sector Jewels è un po’ meno «No Limits» e un po’ più «sentiment friendly». Protagonista dei nuovi gioielli è la forma del cuore, in più varianti e con grandezze differenti. La linea comprende bracciali, pendenti orecchini ed anelli. In particolare si distingue l’anello a fascia in acciaio costruito attraverso l’accostamento di cuori di diverse dimensioni, con cuore centrale che brilla grazie ai cristalli bianchi. C’è, poi, l’anello con due cuori uniti, uno dentro l’altro. Anche in questo caso al cuore più grande con finitura in oro giallo si aggiungono i cristalli, e un piccolo ciondolo in acciaio. Infine, la collana ha due cuori che si intrecciano come chiusura. Ecco immagini e prezzi.
Buccellati alle Hawaii in tre colori
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Difficile dire se alle Hawaii indossino orecchini con complicate combinazioni di cerchi. Buccellati, in ogni caso, propone dagli anni Trenta una collezione che è basata proprio su tondi d’oro intrecciati. La collezione Hawaii, a cui si è aggiunta Honolulu, è ormai un classico del brand italiano, ma ora è stata riproposta anche con le varianti in oro bianco e rosa. Ogni pezzo, insomma, può essere scelto in una delle tre tonalità. I cerchietti sono d’oro di filo ritorto e segrinato. Questa lavorazione ha due effetti: dona riflessi di luce e un piacevole tintinnio quando il gioiello è in movimento. Nel caso della collana, per esempio, i cerchietti sono spessi 0,6 millimetri e saldati uno ad uno a mano.
Le collane etniche di Tribia
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Bijoux esclusivamente per donne dalla pelle nera? Oppure gioielli di stile etnico che non hanno confine? La linea di gioielli Tribia, ideata dalla creativa Fatoumata Haidara, ha l’ambizione di rappresentare la donna nel suo complesso. Ma, allo stesso tempo, utilizza un’estetica che si ispira alle collane tribali delle popolazioni africane. E per la sua comunicazione le immagini che accompagnano la collezione sono centrate su modelle nere. Il brand, comunque, ha successo non solo tra le donne di colore, ma ha attirato l’attenzione anche di asiatiche e caucasiche. Un interesse che si è diffuso anche grazie al passaparola dei social network attraverso cui il modello di Tribia è circolato (https://www.facebook.com/hashtag/rockyourtribia). Le collane si acquistano online e costano tra i 60 e gli 80 dollari.
Dori Csengeri, sinfonia in blu
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L’inverno 2015-2016 di Dori Csengeri è totalmente tinto di blu. La designer israeliana di bijoux che utilizzano una raffinata tecnica di ricamo a mano propone Blu Glam, collezione che, come indica il nome, utilizza una tavolozza di sfumature che girano attorno allo stesso colore. Questa fashion jewellery piace a chi ama monili decisamente fuori dall’ordinario, che si adattino alla personalità di chi li adotta. Lo stile è vagamente etnico, un po’ hippy, sicuramente artigianale. Collane (la sua specialità), anelli e orecchini sono realizzati con stoffe, ma anche con cabochon, pietre raffinate, cristalli, perle bohème, conchiglie, legno o metallo foderati in cuoio. Ecco le immagini della collezione. M.d.B.
Le punte di Carberonia
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Dalla Spagna i gioielli di Carlos, Robert e Sonia: i tre fratelli che nel 2010 hanno dato vita a un brand che ormai è diventato globale, Carberonia. La Maison per l’inverno 2015-2016 ha preparato due nuove collezioni: Twist, con gioielli in oro rosa e diamanti bianchi, con forme di intrecci morbidi e volumi leggeri. I diamanti sono disposti uno accanto all’altro, come in una maglia a catena su anelli, negli orecchini e ciondoli. L’altra collezione si chiama Marquise, utilizza oro bianco o rosa, con l’aggiunta di diamanti bianchi e brown. Questa linea ha un design più moderno e innovativo, un po’ differente dallo stile del brand spagnolo. Ci sono angoli acuti, spigoli, frecce. Gioielli che si fanno notare. Carberonia, inoltre, ha deciso di arricchire un cosiddetto continuativo, cioè una collezione che rimane in catalogo, ma rinnovata: Pensami, una delle sue prime creazioni. Ametista, quarzo fumè, cristallo di rocca, topazio e prasiolite circondate da diamanti, zaffiri rosa e tsavorite danno un tocco di colore ai gioielli di questa collezione. Matilde de Bounvilles
In Paradise con Bliss
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Come i diamanti, anche le perle hanno una loro classificazione: quelle utilizzate di Bliss (gruppo Damiani) nella nuova collezione Paradise sono tutte AAA (https://gioiellis.com/tutto-sulle-perle), il gradino più alto. Sono perle di acqua dolce, hanno imperfezioni minime, perché l’85% della superficie è senza difetto, mentre l’omogeneità di colore e sfericità è massima e, assicurano in azienda, hanno anche il migliore rapporto qualità prezzo: è lo stesso di quello applicato a perle di qualità parecchio inferiore, di semplice categoria A. Insomma, gli esperti di Bliss sono così sicuri di questa strategia commerciale da promettere ai clienti che, se trovano lo stesso prodotto a uno scontrino più basso, sono disposti a rimborsare la differenza. Puntano sul prezzo e sulla modernità bon ton da tutti i giorni per un classico abbinato a sfere in oro bianco o giallo, lucide o satinate. Collane, bracciali coordinati e orecchini con perle di diverse dimensioni, i modelli sono tantissimi, oltre 300. I prezzi: partono da 79 euro per gli orecchini e il bracciale semplice della misura più piccola, come sfera, fino a 300 circa per le collane con le perle dalle dimensioni più grandi. Matilde de Bounvilles
Iris d’argento con Bibigì
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Il brand 9Venticinque, nato da una costola di Bibigì, crea collezioni in argento e altri materiali preziosi. È il caso di Iris, collezione realizzata in argento e cubic zirconia, che l’azienda piemontese propone per l’autunno-inverno 2015. Con il suo disegno elaborato la linea di gioielli ha l’aspetto di quelle collezioni di gioielli classici che utilizzano materiali più ricchi, come oro bianco e diamanti. Insomma, è uno di quei gioielli che hanno un prezzo più ragionevole di quanto si potrebbe supporre a un primo (e anche a un secondo) colpo d’occhio. D’altra parte, l’idea di Franco Beltrami, Aldo Bernardotti e Bruno Guarona, che hanno dato vita all’azienda nell’ormai remoto 1979 è proprio di proporre gioielli che non facciano sfigurare, ma a un costo più contenuto.
Zoppini in versione metal
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Il brand fiorentino Zoppini si rilancia per l’autunno inverno 2015-2016 con bijoux in metallo declinato in gold, silver & bronze. L’effetto metallizzato è applicato a una lunga serie di gioielli molto diversi tra loro. In sostanza si tratta di tre linee: la collezione Groumette, che comoprendecatene fashion anche in versione glitter e con pietre preziose, Talia leggera e tondeggiante, Athena con design che riprende la «linea greca» e geometrie molto evidenti. Ecco i prezzi: Athena bracciale 99 euro, Athena collana 59 euro, Athena orecchini 65 euro, Talia bracciale 139 euro, Talia orecchini 109 euro, Talia collana 89 euro, Groumette bracciale 99 euro, Groumette orecchini 75 euro, Groumette collana 129 euro.
Wonder, i Birikini sono in metallo
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Birikini presenta la nuova linea Wonder: la linea di bijoux a basso prezzo è composta da bracciali rolò e a cerchio, collane rolò cerchio, orecchini e anelli. Tutti i bijoux hanno un nuovo charm a medaglia con «birikina» al centro. La collezione è in metallo, nei colori oro e rosé. Tutti i bijoux Birikini sono realizzati interamente in Italia con materiali esclusivamente anallergici e nickel free. I prezzi: bracciale rolò e medaglia birikina, 14,50 euro, bracciale cerchio e medaglia birikina, 24,90 euro, collana rolò cerchio e medaglia birikina, 29,90 euro, orecchini medaglia birikina, 9,90 euro, anello medaglia birikina, 19,90 euro.
Incatenati da Ralph Lauren
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Julianne Moore, vincitrice ai recenti Academy Award, ha scelto di presentarsi con un orologio e un anello di alta gioielleria Ralph Lauren. Il brand, infatti, da tempo ha anche diverse linee di gioielleria, con pezzi come quelli indossati dall’attrice americana per la sfilata delle collezioni per la primavera 2016 di Skylight Clarkson Square. In particolare, ha indossato un anello a catena della collezione Chunky in oro bianco 18 carati, con diamanti pavé. Una serie di gioielli che, in effetti, ha avuto un certo successo tra le celebrity del mondo dello spettacolo. Ecco le immagini della collezione Chunky Chain, contraddistinta dalle misure generose dei gioielli, in oro giallo, bianco o rosa, firmata Ralph Lauren. Matilde de Bounvilles
Versace nell’età dell’oro
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Lo stile Versace applicato ai gioielli. Come molte altre firme del fashion, anche il brand italiano propone una collezione di gioielleria: la novità si chiama Iconic Limited Edition, e punta a essere una linea high-end ispirata allo stile originario della Maison diretta da Donatella Versace, quello con le greche e il volto della medusa, che è entrato anche nel logo dell’azienda. Insomma, un viaggio indietro nel tempo con il motivo iconico (da qui il nome della collezione) che contraddistingue Versace. Ogni set di gioielli comprende collana, bracciale e anello, tutti in oro 18 carati. Ma, attenzione: i gioielli sono in edizione limitata, cioè ce ne sono in commercio solo cento e sono tutti numerati. Federico Graglia
Morellato in punta di piedi
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Per Morellato è ora di infilare le scarpette e lanciarsi in un passo di danza: una delle nuove collezioni del brand veneto, infatti, si chiama proprio Ballerina. È dedicato a chi ama la danza classica, ma anche a chi, semplicemente, adora ballare a tempo di musica. Tra i pezzi proposti ci sono due pendenti in acciaio, che raffigurano ballerine stilizzate. Le forme del corpo sono sottili e fluide, con perle a rappresentare la testa e cristalli a ravvivare il tutù. Ci sono anche due bracciali con ciondoli annessi, sempre con la silhouette di ballerine. Ecco le immagini e i prezzi.
Il meno è più con Salvini
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Tanti piccoli fori per rendere più leggero il gioiello: segue la filosofia «less is more» la nuova collezione Golden Cage di Salvini, brand del gruppo Damiani. Una gabbia dorata che gioca sul concetto di pieno-vuoto, dentro-fuori, pesante-leggero. Oltre a essere più comodo da indossare, un gioiello simile ha anche il vantaggio di moltiplicare i riflessi del metallo: oro 9 carati in tonalità gialla, bianca o rosa, con diamante. Che assume alcune delle forme classiche del brand: cuore, farfalla e croce, reinterpretati in chiave moderna. Il risultato sono gli anelli e collier, che utilizza catene nello stesso stile, che vedete in queste immagini. Matilde de Bounvilles
Ayala Bar, ritorno alle origini
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Ritorno alle origini, ma con uno sguardo al futuro: Ayala Bar, designer di Tel Aviv, dal 1989 propone una colorata e intricata serie di gioielli multimateriale. Naturalmente, ogni collezione segue lo stesso stile, ma con varianti nella forma e nei colori. Ora Ayala propone per la nuova stagione la collezione Classic, che torna a guardare gli stilemi propri delle sue prime creazioni: gioielli che assomigliano ad arazzi multicolori, con elementi di stoffa assieme a cristalli e metallo. Non è gioielleria etnica: è uno stile proprio che si basa su tecniche di lavorazione conosciute nel Medio Oriente, ma rivisitate in chiave moderna. I gioielli sono realizzati utilizzando vetri e cristalli Swarovski disposti con una tecnica a simil-mosaico, con l’aggiunta di perline, jais e cristalli su sfondo ottone. Ogni pezzo è realizzato a mano, con piccole varianti rese necessarie dalla artigianalità della produzione. Anche nel caso di questa Classic Collection. M.d.B.
Recarlo Square e Tattoo
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Due nuove collezioni firmate Recarlo (le altre novità le trovate qui): si chiamano Square e Tattoo. La prima si ispira a dipinti regali, tiare del regno Sabaudo, con zaffiri cabochon, trattenuti da griffe che si aprono come fiori per accogliere un piccolo diamante. La collezione Square si compone di un anello dai perimetri che si raccordano dentro a una forma quadrata, da cui prende il nome. Il gioiello è compost da quattro zaffiri cabochon e da piccoli diamanti bianchi sulle griffe. Negli orecchini sono inseriti una baguette di diamanti. Il pendente per la collana è trattenuto da una catenina intervallata da zaffiri contornati da una lievissima smaltatura Bleu Royal, realizzata interamente a mano. La collezione di anelli Tattoo si ispira a elementi come gli anelli multipli e il tatuaggio (da cui prende il nome). Come si conciliano? Con brillanti e cinque varianti cromatiche della goccia centrale: la più preziosa, in total white, completamente di diamanti; la versione celebrativa del blu, con diamanti e zaffiro, realizzato in positivo e negativo, e due varianti più classiche con la goccia in rubino o in smeraldo. Un cuoricino, nella parte sottostante, lega tra loro i tre anelli in brillanti di Recarlo. Lavinia Andorno
Chanel sotto il segno del leone
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Per Chanel il ruggito del leone non finisce mai. Lanciata nel 2012, la collezione di alta gioielleria Sous le signe du Lion si rinnova nello stile classico e aggressivo della linea. La collezione ricorda, con nostalgia, l’amore della fondatrice della maison, Coco Chanel, per Venezia, città in cui è vissuta dopo la morte dell’amato Boy Capel e dove sono stati presentati i gioielli al momento del lancio. In origine la collezione era composta da 58 pezzi di alta gioielleria. Altra coincidenza: la creatrice francese era nata proprio sotto il segno zodiacale del Leone. E la celebre stilista ha interpretato l’immagine del re della foresta come simbolo di forza, e anche come un segno del suo destino. Così il leone ha continuato a giocare una parte importante nel linguaggio simbolico di Coco. Che ora rivive più scintillante che mai. Ecco le immagini dei nuovi pezzi della serie. Matilde de Bounvilles
De Vecchi, l’argento è vivo
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Dal 1935 De Vecchi è sinonimo di argento. Con una curiosa antitesi semantica, però, l’azienda milanese ora si è svecchiata. Non solo nella classica argenteria per la casa, nuova nel design ma tradizionale nella qualità. Ora De Vecchi propone anche una linea di gioielli che è bella, moderna, aggressiva. D’altra parte, più che uno svecchiamento è un ritorno alle origini, visto che l’azienda è stata fondata da Piero De Vecchi sull’onda della cultura futurista, non a caso nata a Milano. La modernità è di casa, insomma.
Le novità e i primi pezzi presentati a primavera (vedi anche https://gioiellis.com/torna-largento-design-di-de-vecchi), hanno debuttato nella boutique di via Santo Spirito, in pieno fashion district, e si basano su forme sinuose, nordiche, consistenti. Anelli grandi, luccicanti, che si annodano alle dita con movimenti morbidi e sorprendenti. Design piacevole e, soprattutto, accattivante: non è detto che il piacere di una superficie liscia si traduca in noia. In questo caso, non si corre il rischio. Oltre agli anelli, ci sono orecchini composti da tanti singoli pezzi uniti come in una maglia, e una collana rigida che sembra una scultura, satinata a metà. E, poi, l’ottone bronzato: un materiale che in alcuni gioielli serve a muovere e a scaldare l’argento.
Le diverse linee di bijoux hanno un nome proprio: Geometri essenziali, come indica il nome, predilige curve che si alternano a spigoli, con maxi anelli e volumi sostanziosi. La linea Intrecci preziosi comprende quattro anelli, sempre grandi, tra cui un pezzo-scultura costruito come un origami d’argento lucido. La serie Global Love è la più tradizionale, con grandi cuori in argento e ottone bronzato. Ancora: la Global Oval contrappone superfici lucide a satinate, con ogni pezzo, dal collier al bracciale, dagli orecchini agli anelli, realizzato unendo tra loro tanti piccoli ovali. La linea Maracas si chiama così, invece, perché gli anelli ricordano gli strumenti della musica centroamericana: sappiate che al movimento della mano producono un leggero tintinnio. Per chi non vuole passare inosservata. Infine: Portebonheur, cioè portafortuna: un piccolo pendente a forma di chicco di caffè al culmine di una sottile catenella.
Considerazione necessaria: già, ma se poi l’anello o il bracciale si scurisce, come avviene nella maggior parte dei gioielli di argento? «Niente paura: tutti i pezzi sono trattati con una raffinata tecnica che prevede l’uso di nanoparticelle di ceramica. Una patina invisibile che, però, protegge i gioielli dall’ossidazione. Non si scuriscono, quindi», spiega Lorenzo Traglio, amministratore delegato di De Vecchi.
Infine, i prezzi: gli anelli partono da 250 euro per i più semplici fino ai 700, mentre la catenella con il chicco di caffè costa 185 euro. Nelle didascalie delle immagini trovare i prezzi precisi. Matilde de Bounvilles
Armillas parla nuove lingue
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La collezione Armillas, uno dei cavalli di battaglia di Chimento, si rinnova. È una di quelle line evergreen, che ritornano anno dopo anno nelle proposte dei distributori dei gioielli del brand di Grisignano di Zocco. Per i pochi che non la conoscono, i gioielli di Armillas sono composti da moduli di metallo che si ripetono e che restano uniti tra loro grazie a un telaio che garantisce tenuta e resistenza nel tempo. La collezione utilizza tre nuance dell’oro: bianco, giallo e rosé. Una novità della linea si chiama Armillas Acqua e presenta una nuova texture ispirata alle forme morbide e fluide del liquido che compone l’80% del nostro pianeta. Solo che in questo caso le gocce sono d’oro. Sempre nella collezione Armillas, ecco la versione Pyramis. In questo caso i moduli sono realizzati nelle nuance dell’oro giallo, bianco e rosa e in micro pavé di diamanti. Gli elementi piramidali si alternano su morbide catene d’oro. La speciale chiusura permette di regolare la lunghezza dei pendenti e di collegare tra di loro bracciale e collier. Pyramis si declina in parure con oro, diamanti e gemme come citrino, topazio e ametista. Giulia Netrese
Bluespirit ama Kate
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Gioielli per tutti, ma con un certo standing quelli di Bluespirit (brand del gruppo Morellato). Insomma, non siamo nell’alta gioielleria, ma in quella fascia di prezzo che va dai 500 ai mille euro, accessibile a tutti, ma che costituisce un acquisto o un regalo di una certa importanza. Una delle nuove collezioni di Bluespirit si chiama Kate. Lo stile è piuttosto classico. Tra le sue caratteristiche, ci sono l’utilizzo del colore e linee tondeggianti: sono gioielli che si notano una volta indossati. I materiali utilizzati sono oro bianco 750%, diamanti e pietre preziose, come gli zaffiri blu o rosa, e rubini. La collezione si compone di orecchini, anelli e girocolli, abbinabili in nuance. Ecco immagini e prezzi della collezione. Lavinia Andorno
Insuperabile Yoko
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L’obiettivo di Yoko, grande firma della gioielleria con base a Londra, è dimostrare che la perla è più moderna che mai. E che può essere più preziosa e raffinata di tante gemme che, è bene dirlo, spesso non sono quello che sembrano? Tutti i gioielli presentati da Yoko, al contrario, utilizzano le perle migliori al mondo, spesso di dimensioni eccezionali e con colori rari naturali. Il 2015 per la Maison ha significato anche il lancio di nuove linee di gioielleria con uno stile molto contemporaneo, perché una collana di perle (magari lunghissima) è, da sola, un oggetto che è sufficiente per rendere una principessa anche chi indossa solo un paio di jeans. Certo, la qualità non è a buon mercato: un oggetto di questo tipo costa qualche migliaio di euro. In compenso, una collana di raffinate perle è un investimento che dura nel tempo. In ogni caso, la perla rivisitata in chiave moderna significa anche l’utilizzo su anelli a due dita, earcuff, larghi bracciali o gioielleria trasformabile. Il top si raggiunge, però, con i Masterpieces, gioielli che utilizzano grandi perle e diamanti. In queste immagini le novità che si aggiungono alle consolidate collezioni del brand britannico. Matilde de Bounvilles