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Lora Nikolova, composizioni da indossare



L’arte astratta si indossa al collo con i nuovi bijoux di Lora Nikolova ♦︎

Tirare in ballo Vasilij Vasil’evič Kandinskij, nume tutelare dell’astrattismo, è eccessivo. Ma a guardare i bijoux di Lora Nikolova distesi su una superficie bianca una analogia con l’arte non figurativa è immediata. La collezione autunno-inverno 2017/18 della designer di origine bulgara, ormai stabile a Milano, dove ha studiato arte all’Accademia di Brera, ha però anche un’altra ispirazione: disegni a mano libera e i bozzetti grafici. Lei spiega che l’obiettivo non è solo quello di creare una rete in cui sono posizionati gli elementi del bijou, ma proporre un disegno eseguito attraverso il filo e le perline (bugle beads) che crea un gioco di diversi spessori. Un disegno che assomiglia a una composizione astratta, appunto.

I piccoli e leggeri gioielli, visti a Homi, hanno anche nappe colorate. Una new entry sono i mono-orecchini. I materiali non sono importanti: quello che conta è una composizione molto originale, molto equilibrata, molto colorata.

Leggi anche: È Lora dei bijoux



Collana di Lora Nikolova
Collana di Lora Nikolova
Collana in rosso
Collana in rosso
Collana collezione autunno inverno 2017-2018
Collana collezione autunno inverno 2017-2018
Collana Lora Nikolova
Collana Lora Nikolova
Collezione 2017-2018
Collezione 2017-2018
Collana con nappe
Collana con nappe
Collana con nappa nera
Collana con nappa nera
Collana con nappa
Collana con nappa
Monorecchino con nappa arancio
Monorecchino con nappa arancio
Monorecchino con nappa
Monorecchino con nappa
Monorecchino di Lora Nikolova
Monorecchino di Lora Nikolova







Speciale Alessio Boschi



L’arte, la fantasia e i virtuosismi di Alessio Boschi: i suoi straordinari gioielli spiegati da lui stesso ♦︎

Sono tanti i gioiellieri. Sono pochi gli artisti. Gli artisti-gioiellieri, poi, sono ancora meno. E ancora meno. Uno di questi scultori prestati alla oreficeria, visionario che guarda il futuro attraverso il passato, raffinato intenditore delle pietre e dell’anima delle pietre, è Alessio Boschi. Eclettico, ma attaccato alla tradizione, fantasioso, ma senza cadere nello stravagante, sfarzoso, ma nei limiti del buon gusto: Alessio Boschi è un unicum che dovrebbe essere salvaguardato come la pittoresca Bagnoregio, piccolo paese vicino a Orvieto, da cui parte per i suoi giri intorno al mondo alla ricerca di pietre, perle e ispirazioni.

È forse l’atmosfera millenaria che si respira A Civica di Bagnoregio (se non conoscete il paese andate a visitarlo) a spingere Alessio Boschi in un viaggio attraverso i segno che la storia dell’arte ha disseminato in giro per l’Italia. La collezione del 2017, per esempio, è stata ispirata alle fontane di Roma, che fa parte della linea Historica.

Alessio Boschi
Alessio Boschi

Milano

La linea con le finestre dell’abside del Duomo di Milano, che è bellissima, come il bracciale molto chic. C’è la versione con pavé e quella più accessibile solo incisa. La chiusura ha diamanti piccolissimi incassati e poi è modellata a forma di bifora per tenere insieme la chiusura. C’è anche bracciale versione ridotta con tre fili di perle. Milano è una collezione di gioielleria che testimonia il collegamento del gotico fiorito francese con il capoluogo lombardo: c’è anche nella versione diamanti e perle Akoya gialle.

Bracciale della linea Milano con perle Akoya bianche
Bracciale della linea Milano con perle Akoya bianche
Bracciale della linea Milano con perle Akoya gialle
Bracciale della linea Milano con perle Akoya gialle
Bracciale della linea Milano con perle Akoya gialle indossato
Bracciale della linea Milano con perle Akoya gialle indossato

Firenze

La linea Firenze invece vola a un livello più alto. È realizzata in oro rosa e morganite: riprende lo stile gotico e le bifore delle finestre della chiesa di Santa Maria del Fiore e del campanile di Giotto e la a Firenze. Il bracciale Florence è in oro rosa, con molle e morganiti montate per formare delle bifore senza metallo ai lati, ma tenute da delle griffe sorrette da doppi ponti che seguono la forma della pietra agganciata alle estremità da motivi trilobati. In pratica, chi indossa il bracciale non vede nulla del metallo su cui sono montate le morganiti. L’ordine delle bifore è scandito da colonnine tortili in oro lavorato a scanalature con incastonati piccolissimi diamanti: si vede solo da vicino, ma l’effetto è estremamente luminoso e prezioso. Da notare i minuscoli capitelli satinati in oro, micro-pavé e gigli rifiniti in oro diamanti. Gli orecchini Del Fiore sono separabile in diversi pezzi, con decori sul retro di motivi della cattedrale in diamanti brown. Anche la collana Del Fiore è separabile: si staccano le colonne.

Bracciale della linea Firenze
Bracciale della linea Firenze
Firenze, collana Del Fiore
Firenze, collana Del Fiore

Firenze, orecchini con Morganite
Firenze, orecchini con Morganite




Venezia

Gondola ring, anello one of a kind, rappresenta la laguna di Venezia. È realizzato con un opale nero australiano blu dalle sfumature nere. È una pietra difficilissima da tagliare senza romperla, come la laguna, appunto. L’anello utilizza anche smeraldi e zaffiri ai lati, tormaline Paraiba e perle baby Akoia blu e gialle. All’interno della galleria dell’anello, che raffigura il ponte di Rialto, c’è un gondoliere. Ci sono, inoltre, due versioni di orecchini combinati all’anello Gondola. Il primo ha una gondola in legno fossile che sembra onice, con clip e butterfly diverse con motivo veneziano. La seconda versione ha un topazio imperiale e il gondoliere sembra arrampicarsi. Le gallerie dei due anelli sono completamente diverse: una ha Rialto, con il gondoliere sul riflesso delle onde. Nell’altra, il gondoliere è in primo piano con il tramonto in diamanti gialli tagliati come finestra. Sempre a Venezia, uno dei luoghi più famosi è il Ponte dei sospiri, che ha ispirato un anello. Il Ponte dei Sospiri, per chi non lo sapesse conduceva alle inospitali carceri veneziane e i sospiri erano di chi vedeva la luce del sole per l’ultima volta. Boschi ha completamente inciso a mano i diamanti, tagliati appositamente per seguire la forma del ponte. Ogni singolo varco è un diamante, e al centro tra nove pietre mistery setting c’è uno spinello naturale, viola come il colore dell’aristocrazia veneziana. Nella galleria si trova la Porta della carta, uno degli ingressi monumentali di Palazzo Ducale, che porta e all locale del Gran Consiglio, con l’incisione del Leone di San Marco con il doge Foscari, i rosoni con i diamanti, le maschere. All’interno dell’anello si trova la classica sorpresa di Alessio Boschi: una dama veneziana con il marito condotto in prigione dalle guardie armate di alabarda.

Anello Ponte dei Sospiri
Anello Ponte dei Sospiri
Il Ponte dei Sospiri
Il Ponte dei Sospiri
Anello Ponte di Rialto indossato
Anello Ponte di Rialto indossato
Anello Ponte di Rialto
Anello Ponte di Rialto
Orecchini Gondola
Orecchini Gondola
Anello Gondola
Anello Gondola

Pendente Paper Gate Venice
Pendente Paper Gate Venice




Verona

L’anello Romeo e Giulietta nasce dall’acquisto di un grande zaffiro con una finestra, ossia la luce passa attraverso la pietra. Lo zaffiro era già con taglio smeraldo, e di colore giallo naturale, quindi non riscaldato. «Volevo creare un gioiello con una pietra così pura e trasparente da poter mettere qualcosa di visibile a occhio nudo sotto», spiga Boschi. «Lo zaffiro trovato a Bangkok è stata l’occasione per celebrare l’amore impossibile tra Romeo e Giulietta, il dramma scritto da Shakespeare. All’interno del gioiello c’è, infatti, uno scomparto inciso a mano, che rappresenta la tomba dei giovani amanti. Custodisce un piccolo ciondolo in micro mosaico, di manifattura romana della scuola del Vaticano, uno stile diverso da quello di Ravenna di Sicis o dello stile bizantino di Istanbul. È una miniatura che evoca la drammatica scena di Giulietta mentre si avvelena. Ecco perché la parte superiore dell’anello ha forma rettangolare: la finestra dello zaffiro è funzionale al disegno. Quando l’anello si apre, grazie a un movimento meccanico simile a quello dell’uovo Fabergé, si alza un ciondolo con incisi gli stemmi dei Capuleti e dei Montecchi. Il ciondolo si trasforma anche in un braccialetto, adornato da un piccolo cuore trafitto da una freccia per ricordare che l’amore è più forte di ogni altra cosa. Ai lati dell’anello si trovano le incisioni che riproducono il famoso balcone dei due amanti, ornato di micro-diamanti di 0,5 millimetri. Un secondo vano segreto ospita una statua in miniatura di Romeo in ginocchio, con una rosa in mano. Dall’altra parte, invece, la tomba di Giulietta, che ha i capelli non incisi in uno solo pezzo d’oro (chiunque potrebbe farlo). Invece, i capelli sono realizzati uno per uno, fili d’oro intrecciati insieme: l’ennesima sfida di Boschi verso l’impossibile. Impossibile da imitare, di sicuro. L’anello è frutto di due mesi di lavorazione solo per il micromosaico. C’è anche l’orecchino con la scritta «amor vincit omnia», l’amore vince tutto. Come la fantasia.

Verona, gli orecchini
Verona, gli orecchini
Verona, anello Romeo e Giulietta
Verona, anello Romeo e Giulietta

Pisa

L’anello che si ispira alla famosa torre pendente, riproduce la parte alta, quella con il lucernaio. È un one-of-a-kind, con zaffiri viola e rosa taglio princess, incorniciati da microdiamanti, con gli ordini di archi che sembrano leggermente bizantini. In qualunque modo si possa girare la torre, non starà mai diritta sul dito ma, ovviamente, penderà sempre da un lato. Il gioiello è realizzato con la tecnica mistery setting da un lato, mentre dall’altro si trova una rosetta laterale composta da zaffiri viola taglio buff top (sopra cabochon, sfaccettato sotto) circondati da un micro pavé. Anche questo anello ha una sorpresa: si apre e dentro si trovano i simboli della antica Repubblica Marinara (Pisa era un piccolo stato durante il Medioevo) incisi e una piccola torre come pendente.

Anello Torre di Pisa, con i secrets
Anello Torre di Pisa, con i secrets

Roma

Il Colosseo diventa un doppio gioiello, ma con l’aspetto che aveva in origine, in epoca imperiale. Il gioiello è in oro bianco, con tre ordini di colonne e altrettanti capitelli in stile ionico, dorico e corinzio. In basso si scorge il rilievo sabbiato con i legionari, i loro elmi e le lance, l’aquila e le insegne imperiali dell’antica Roma. Nella prima galleria del Colosseo ci sono diamanti princess, tagliati a mano. Non solo: sono tagliati in modo da poter assecondare la curvatura della montatura. Qui sta l’arte di Boschi: scegliere un taglio brillante con le sfaccettature che riflettono la luce, di forma quadrata come in questo caso, comporta un dispendio notevole di materiale. Sarebbe stato più economico un taglio a gradini, anche di una forma rettangolare quindi baguette. Ma avrebbe donato una luce meno bella, più fredda. Invece, le entrate sono in taglio a gradini baguette, apposta per avere luce diversa. Nel primo anello con il Colosseo si trovano i più piccoli diamanti neri al mondo: 0,7-0,8 carati. Sotto questa dimensione i diamanti neri non si possono tagliare. Per questo il secondo e il terzo anello sono in smalto nero. La cosa più difficile è stato trovare il modo di scalare la parte bianca: è difficilissimo trovare 0,6 carati in India (dopo la crisi, dice Boschi, questa dimensione non la taglia più nessuno). Invece, l’ultimo gradino vicino all’arena è di 0,5 carati, così come le punte che incassano le pietre sono microscopiche. L’anello più grande verso l’alto ha dei diamanti neri princess cut montati al contrario, per dare l’idea delle borchie. Rappresentano le finestre del Colosseo e ogni anello-settore è diviso da fila di diamanti baguette neri. Così la luce complessiva che è molto bella è data dagli incastri dei vari tagli delle pietre.

C’è anche una seconda versione del Colosseo: quella che lo rappresenta come è ai giorni nostri. È in oro rosa, con lo stesso lavoro di incassatura, ma questa volta con smeraldi: una pietra difficilissima da lavorare, che si crepa facilmente. Al centro si trova la biga e i cavalli utilizzati nei giochi dell’antica Roma. C’è, infine, la lupa capitolina sabbiata, e quando si gira l’anello dall’ipogeum escono la tigre e il leone, trattenuti dalle catene montate su dei binari.




Colosseo, ciondolo interno
Colosseo, ciondolo interno
Anello Colosseo, seconda versione in oro rosa
Anello Colosseo, seconda versione in oro rosa
Anello Colosseo, prima versione
Anello Colosseo, prima versione
Anello Colosseo
Anello Colosseo

Natura, animali

Accanto alla collezione Historica, Boschi coltiva altre linee continuative come Naturalia, ispirata a piante, fiore e animali, e Thalassa, che celebra le creature del mare. Un esempio da incorniciare è The Great White Shark, è una spilla della linea Thalassa, un pezzo unico e il più importante della produzione 2017: una grande (ma leggera) spilla dalla forma di pesce. Il muso, le pinne e la coda sono in perle keshi, mentre il corpo ricorda le sfumature del pesce che in natura può essere di due colori, con il dorso di un blu tendente al grigio e la parte inferiore in blu pallido. Nel gioiello questo effetto è reso da una combinazione di tormaline indigo light e acquamarina Santa Maria: due varietà simili alle sfumature dell’oceano.

Le pietre sono montate a jour (a giorno), ossia senza un fondo in metallo per ricevere la luce anche dal basso. E, in vero stile Boschi, persino la forma della montatura a jour è inconsueta: ogni singola trama riprende la forma delle squame dei pesci, un virtuosismo artistico che non pregiudica la resa.

Alessio Boschi con gli orecchini Great White Shark
Alessio Boschi con la spilla Great White Shark

Il pesce con sorpresa

L’incassatura risulta perfettamente liscia al tatto, perché le pietre sono ritagliate nuovamente sul bordo per eliminare qualsiasi dislivello. Per rendere portabile la spilla, tutta la struttura o montatura è in palladio, il nuovo lusso della gioielleria. Il metallo è forgiato con una difficile fusione, perché il palladio è un metallo che richiede alte temperature, più del platino. Per lavorare il palladio ci vuole una macchina particolare e si può utilizzare solo in lega con un altro metallo. Un’azienda tailandese è l’unica in Asia a consentire questa lavorazione.

Il risultato è una spilla 40% più leggera rispetto alle tradizionali montature. I gioielli di Boschi, come sempre, nascondono dettagli inaspettati. In questo caso, lo stomaco del pesce si apre e rivela uno scomparto in oro rosa, dove sono incisi a mano le creature della barriera corallina: polipo, pesce pagliaccio, pesce violino. Non solo: con una molla lo sportello della spilla si apre e si chiude per contenere anche un paio di orecchini. La forma del gioiello è tondeggiante e la spilla non si indossa solo per un verso, ma in tre dimensioni. Gli orecchini in perla e diamanti rappresentano la pinna dorsale che emerge dal mare e si ispirano ai famosi disegni di onde dell’artista giapponese Hokusai: hanno una lunga catenella pendente removibile in oro intervallata da piccole perle, e la clip di chiusura è sagomata a squalo.

Spilla Great White Shark
Spilla Great White Shark
Alessio Boschi con gli orecchini Great White Shark
Alessio Boschi con gli orecchini Great White Shark
Orecchini Great Shark
Orecchini Great Shark

I fiori di Alessio

Di solito Boschi ogni modello lo replica da uno a dieci pezzi. Per il mercato cinese ha disegnato una serie di anelli Peony inseriti nella linea Naturalia. La novità è il tema del loto, fiore da cui si estrae un preziosissimo olio essenziale, più costoso dell’oro. L’anello è realizzato con zaffiri, baby perle Akoia rosa e tsavoriti sfumate, con una tormalina volutamente selezionata con inclusioni, perché rende l’idea delle gocce di essenza scaturite dal suo pistillo: una scelta coraggiosa, perché sottolinea come il designer privilegi la creatività, piuttosto che adattarsi alle regole del mercato. «Secondo me le inclusioni non sono necessariamente imperfezioni», racconta Boschi a gioiellis.com. «In certi casi danno vitalità e luce alla pietra e conferiscono unicità, per esempio la tormalina Paraiba». Ci sono, poi, i pezzi ispirati al glicine (wisteria collection) altro fiore cinese in giada viola di grande qualità e tsavoriti mischiati con diamanti gialli per le foglie e il tralcio.

Anelli Peony
Anelli Peony
Anello Wisteria indossato
Anello Wisteria indossato

Un tocco di India

The Palace Flowered è anello che rappresenta la foglia di acanto rivisitata nello stile del Rajastan, con i colori dell’India su una montatura che ricalca il doppio arco, come dei palazzi moghul, con zaffiri viola, taglio rosa forma a pera, tsavoriti in diverse sfumature e gocce di smeraldi.

Anello The Palace Flowered
Anello The Palace Flowered







Diva Gioielli in Orbita



La nuova collezione di Diva Gioielli, Orbita: immagini e prezzi ♦︎

Andare in orbita, in senso figurato, significa anche essere euforici. Una condizione del tutto piacevole. E anche un aspetto che raggiunge la perfezione geometrica: perfettamente tonda p ellittica, l’orbita di un pianeta è la forma del massimo equilibrio. Forse con in mente queste considerazioni, Diva Gioielli lancia in occasione di VicenzaOro September una collezione che  si chiama, appunto, Orbita. Va da sé che tutta la linea dei 18 gioielli adotta la forma circolare.  I gioielli hanno una finitura a contrasto (il cerchio tubolare è graffiato, mentre la barretta che lo attraversa è lucida). I gioielli sono rodiati nelle versioni in argento, oro rosa e placcato oro.

I gioielli sono realizzati interamente in Italia e distribuiti nei concept store e in gioielleria. Il prezzo s’inserisce nel segmento del mercato del gioiello accessibile: si va dai 59 euro dell’anello più semplice, ai 268 euro per la collana in oro rosa graffiato. Alessia Mongrando




Collana rodiata oro rosa. Prezzo: 268 euro
Collana rodiata oro rosa. Prezzo: 268 euro
Orecchini Eclisse. Prezzo: 99 euro
Orecchini Eclisse. Prezzo: 99 euro
Anello Orbita in argento. Prezzo: 78 euro
Anello Orbita in argento. Prezzo: 78 euro
Orecchini Diva Gioielli. Prezzo: 128 euro
Orecchini Diva Gioielli. Prezzo: 128 euro
Pendente Diva Gioielli. Prezzo: 88 euro
Pendente Diva Gioielli. Prezzo: 88 euro
Anello della collezione Eclisse. Prezzo: 62 euro
Anello della collezione Eclisse. Prezzo: 62 euro
Pendente in argento. Prezzo: 168 euro
Pendente in argento. Prezzo: 168 euro

Orecchini in argento rodiato. Prezzo: 74 euro
Orecchini in argento rodiato. Prezzo: 74 euro







Quanto brilla Bluespirit



La collezione Brillo di Bluespirit: oro bianco e zirconi con un design scintillante ♦︎

Natale è dietro la porta. Cioè, arriva prima di quanto ci si aspetti: tutti gli anni c’è chi si riduce all’ultimo per fare acquisti. Ma le aziende ragionano con altri tempi, specialmente se si tratta di gioielli. E, allora, ecco una collezione pensata per solleticare il desiderio di chi cerca qualcosa da regalare per le feste invernali (non c’è solo Natale, in effetti). A proporre la linea di gioielli è Bluespirit, il brand del gruppo Morellato che punta più in alto. La collezione per l’inverno 2017-2018 si chiama Brillo. Un nome, una garanzia: il design moderno dei gioielli è stato studiato per fornire un effetto luccichio. I gioielli sono realizzati in oro bianco 18 carati con l’aggiunta di zirconi bianchi (da non confondere con la zirconia cubica, che è una pietra sintetica). La collezione Brillo si compone di collane e orecchini a cerchio o a goccia, e di un anello con pavé di zirconi bianchi. I prezzi: anelli 359 euro, orecchini 549 euro, pendente 499-389 euro. Alessia Mongrando




Anello della collezione Brillo di Bluespirit, oro bianco e zirconi
Anello della collezione Brillo di Bluespirit, oro bianco e zirconi
Orecchini della collezione Brillo di Bluespirit
Orecchini della collezione Brillo di Bluespirit
Collana con pendente della collezione Brillo
Collana con pendente della collezione Brillo
Orecchini in oro bianco e zirconi
Orecchini in oro bianco e zirconi
Bluespirit, orecchini
Bluespirit, orecchini
Collana con pendente Brillo
Collana con pendente della collezione Brillo

Pendenti della collezione Brillo
Pendenti della collezione Brillo







Messika con Gigi Hadid



Da Messika capsule collection Move Addiction con la supermodel Gigi Hadid ♦︎

Messika è una Maison di gioielleria tra le più quotate di Parigi. Gigi Hadid è una supermodella da prima pagina. Insieme firmano una collezione che è una variazione sul tema caro a Messika: gioielli con piccoli elementi mobili. La collezione si chiama, infatti, Gigi Hadid Move Addiction e celebra il decimo compleanno della collezione madre, Move, disegnata da Valerie Messika.

In origine la collezione è stata disegnata da Valerie con in mente il ricordo di quando, da bambina, giocava con i diamanti: il padre è un commerciante di pietre. Ma, con il tempo, la collezione si è evoluta, fino ad arrivare alla capsule ideata con la modella: Gigi Hadid è, naturalmente, ritratta con indosso bracciali, anello e orecchini della nuova linea. Come nella ormai storica collezione Move, anche in questa i pezzi sono realizzati con oro 18 carati e diamanti, la specialità della casa. Le quattro forme base sono declinate in varianti sulla base del colore dell’oro e dell’aggiunta di diamanti, con o senza pavé. I gioielli hanno anche una parentela, molto sfumata, con lo stile punk, come negli orecchini a forma di graffetta. Alessia Mongrando





Messika Move Addiction, collana in oro bianco, diamanti
Messika Move Addiction, collana in oro bianco, diamanti

Gigi Hadid con bracciale, orecchini e anello di Messika
Gigi Hadid con bracciale, orecchini e anello di Messika
Anello Move Addiction in oro rosa e diamanti
Anello Move Addiction in oro rosa e diamanti
Bracciale con fermaglio graffetta
Bracciale con fermaglio graffetta in oro bianco e diamanti
Orecchini a graffetta in oro rosa e diamanti
Orecchini a graffetta in oro rosa e diamanti
Orecchino destro in oro e diamanti
Orecchino destro in oro e diamanti

Anello in oro rosa e diamante Move Addiction
Anello in oro rosa e diamante Move Addiction







Perle a sorpresa da Tasaki



Le perle giapponesi di Tasaki con l’innesto della creatività nepalese di Prabang Gurung ♦︎

Dopo 63 anni (è stata fondata il 10 gennaio 1954) il colosso delle perle Tasaki avrà alla guida creativa uno stilista di moda nepalese: Prabang Gurung. Un fatto inconsueto per un Paese, il Giappone, molto geloso della propria identità culturale, anche per la gioielleria. E ancora di più in un settore, quello delle perle, in cui Tasaki è una bandiera. È l’unica Maison del Sol Levante con la propria fattoria di coltivazione di perle, oltre che essere famosa per le sua tecnologia avanzate per la lucidatura dei diamanti.

L’attenzione per la qualità è così alta che Tasaki ha deciso di selezionare le sue perle in base a sei diversi criteri: la qualità della madreperla (lo strato di fondo della perla) che conferisce lucentezza e colore, la brillantezza (la qualità della luce riflessa all’interno stesso), la luce riflessa dalla superficie, il colore , la forma, la purezza (le eventuali macchie) e la dimensione.  Il risultato è la prima collezione firmata da Prabang Gurung, che ha detto di essersi ispirato al movimento artistico del surrealismo e alle ragazze del Giappone Ama, le pescatrici subacquee di perle. Cosimo Muzzano





Orecchini in oro rosa, perle South Sea di Prabang Gurung per Tasaki
Orecchini in oro rosa, perle South Sea di Prabang Gurung per Tasaki

Orecchini in oro rosa, perle South Sea di Prabang Gurung per Tasaki
Orecchini in oro rosa, perle South Sea di Prabang Gurung per Tasaki
Orologio in oro rosa, diamanti e perle
Orologio in oro rosa, diamanti e perle
Particolare degli orecchini disegnati da Prabang Gurung
Particolare degli orecchini disegnati da Prabang Gurung
Collana in oro rosa con diamanti, perle South Sea e zaffiri
Collana in oro rosa con diamanti, perle South Sea e zaffiri
Pendente con perla e diamante fancy pink
Pendente con perla e diamante fancy pink
Collana con diamanti
Collana con diamanti

Anello in oro bianco, diamanti e cinque perle
Anello in oro bianco, diamanti e cinque perle







Torna la collana di Guerre Stellari



Il viaggio nel tempo della collana della Principessa Leia in Guerre Stellari: compie 40 e torna di moda ♦︎

Guerre Stellari nel 2017 ha compiuto 40 anni. Ma non li dimostra: la saga continua (il nuovo episodio si intitola Gli ultimi Jedi). Forse anche per celebrare il primo film della serie ideata da George Lucas, è tornata di attualità la collana della principessa Leia. Per chi vuole è ancora in vendita, è in argento e costa 2255 euro. Si possono acquistare anche gli orecchini e il bracciale indossati da Carrie Fisher, scomparsa nel dicembre 2016.

I gioielli della principessa di Guerre Stellari hanno una lunga storia. Sono stati commissionati a Björn Weckström, designer e scultore finlandese, che ha fondato Lapponia Jewelry. La collana, che si chiama Planetoid Valleys e il braccialetto Darina sono diventati i pezzi di gioielleria più rinomati del marchio.

Tutti ha avuto inizio con una telefonata, nel 1976, a Weckström. Un collaboratore di George Lucas ha chiesto al designer i gioielli entro sei settimane. La scelta non è stata casuale: Björn Weckström aveva già realizzato pezzi sul tema dello spazio e della fantascienza. Il tempo concesso è stato poi accorciato a una settimana e, quindi, è stata utilizzato un gioiello di Lapponia Jewelry già realizzato. Dato che le scene del film sono state girate negli studi vicino a Londra, i gioielli spaziali sono stati acquistati molto semplicemente in Bond Street.

La collana Planetoid Valley e il bracciale di Darina sono stati indossati da Carrie Fisher, nel ruolo di Principessa Leia, mentre assegna le medaglie a Luke Skywalker (Mark Hamill) e Han Solo (Harrison Ford). Da quel momento la collezione Space Silver, progettata nel 1969, è diventata un oggetto di culto. Cosimo Muzzano





Carrie Fisher con la collana Planetoid Valley
Carrie Fisher con la collana Planetoid Valley

La collana Planetoid Valley, in argento. Prezzo: 2255 euro
La collana Planetoid Valley, in argento. Prezzo: 2255 euro
La principessa Leia con la collana di Lapponia Jewelry
La principessa Leia con la collana di Lapponia Jewelry
Anello in argento di Lapponia Jewelry
Anello in argento di Lapponia Jewelry
Bracciale in oro bianco. Prezzo: 6145 euro
Bracciale in oro bianco. Prezzo: 6145 euro
Collana Loce in oro. Prezzo: 15.650 euro
Collana Love in oro. Prezzo: 15.650 euro
Collana Love in oro giallo e bianco. Prezzo: 6150 euro
Collana Love in oro giallo e bianco. Prezzo: 6150 euro
Bracciale Darina in argento. Prezzo: 625 euro
Bracciale Darina in argento. Prezzo: 625 euro

Orecchini in argento di Lapponia Jewelry. Prezzo: 225 euro
Orecchini in argento di Lapponia Jewelry. Prezzo: 225 euro







Sei gemme per Morellato



Morellato a colori con pietre cabochon dalle sfumature opalescenti con la collezione Gemma. Immagini e prezzo ♦︎

I colori dell’autunno? Rosa, azzurro, verde oliva… Morellato ha deciso di colorare la nuova stagione con una nuova collezione, Gemma, che punta tutto sulle sfumature opalescenti di pietre cabochon. Si tratta di pietre chiamate cat-eye, cioè crisoberillo opportunamente reso nelle diverse colorazioni rosa, azzurro, nero, verde, giallo e bianco. Ma l’utilizzo di pietre colorate non è l’unica novità. Un altro segno distintivo è l’utilizzo di argento reso flessibile per i bracciali open, in modo che il gioiello sia più facile da infilare e sfilare: una vola piegato per fare passare la mano, ritorna nella forma originaria. L’argento può essere a colore naturale, bianco o dorato con Pvd, cioè con una pellicola d’oro applicata sul metallo. Della collezione fa parte anche un choker in velluto elasticizzato, con pietra centrale bianca: il girocollo, d’altra parte, è tornato di gran moda. Volto della campagna pubblicitaria sarà sempre quello di Michelle Hunziker. Prezzi: bracciali 69-79 euro, collane 69-99 euro, anelli 44-49 euro. Alessia Mongrando





Anello con pietra verde
Anello con pietra verde

Bracciale in argento con pietra azzurra
Bracciale in argento con pietra azzurra
Bracciale in argento Pvd oro con pietra rosa
Bracciale in argento Pvd oro con pietra rosa
Choker elasticizzato con pietra bianca
Choker elasticizzato con pietra bianca
Morellato, collane con pendenti
Morellato, collane con pendenti
Collane con cinque pietre
Collane con cinque pietre
Michelle Hunziker
Michelle Hunziker
Orecchini con pietra nera
Orecchini con pietra nera
Orecchini in argento Pvd oro con pietra rosa
Orecchini in argento Pvd oro con pietra rosa

Collane con pendenti
Collane con pendenti







Choker a sorpresa per Pasquale Bruni



Pasquale Bruni sul red carpet di Venezia con un choker a sorpresa ♦︎

A Pasquale Bruni va il virtuale Leone d’oro della sorpresa al Festival del Cinema di Venezia. La Maison di Valenza ha giocato la carta di un’alta gioielleria di gran classe, affidata alle grazie di tre fanciulle: Marica Pellegrinelli, Stella Maxwell e Sita Abellan. Tre diverse bellezze, per differenti proposte creative. Con tante sorprese. La modella e attrice Marica Pellegrinelli, per esempio, è sfilata sul red carpet di Mother! con orecchini della collezione Vento Atelier, realizzati con due scintillanti tanzaniti avvolte da foglie di diamanti bianchi e zaffiri blu a pavé. Sempre la stessa Pellegrinelli ha esibito gli anelli della collezione Tramonti Segreti, presentata a Basilea. In questo caso la forma delle foglie utilizzate per Giardini Segreti si arricchiscono della sfumatura del gioiello con tanzaniti che dal blu vanno verso il viola. «Nella collezione Giardini Segreti le foglie diventano fiori leggiadri come ali di farfalla, in una continua metamorfosi della natura sulla donna, che ama vivere il suo gioiello» poetizza Eugenia Bruni, direttrice creativa della Maison. «Una linea che celebra le nostre muse: la donna e la natura».

Torniamo a Venezia: la modella nordirlandese di Victoria’s Secret, Stella Maxwell, ha sfilato con una novità: il choker Ghirlanda ’90. Pasquale Bruni questa volta colpisce con questo gioiello che gioca su bianchi e neri, in oro bianco e onice, diamanti incolori e black. Il choker, abbinato agli orecchini Sissi e anelli Giardini Segreti è da tempo tornato in primo piano, e questo girocollo colpisce per la sua semplice e allo stesso tempo ricercata eleganza.

Altra passerella con la Ghirlanda Nefertiti, collana dal grande impatto, indossata da Sita Abellan, deejay e modella spagnola. Il collier floreale  di Pasquale Bruni, dedicato alla misteriosa regina dell’antico Egitto, è realizzata con gocce blu profondo di Topazio London, ra fiori di loto di diamanti bianchi. Accanto al collier, degno davvero di Nefertiti, sono previsti orecchini a goccia e anello, la cui gemma centrale poggia su di un fiore di loto di diamanti. Dulcis in fundo, Sita Abellan ha indossato gli anelli Giardini Segreti. Lavinia Andorno

Leggi anche: I Giardini Segreti di Pasquale Bruni





La collana Ghirlanda '90 di Pasquale Bruni
La collana Ghirlanda ’90 di Pasquale Bruni

Stella Maxwell con il choker di diamanti e onice
Stella Maxwell con il choker di diamanti e onice
Anello Sensual Touch e orecchini Giardini Segreti
Anello Sensual Touch e orecchini Giardini Segreti
Marica Pellegrinelli
Marica Pellegrinelli
Orecchini della collezione Vento Atelier, con tanzaniti e diamanti
Orecchini della collezione Vento Atelier, con tanzaniti e diamanti
Anelli della collezione Tramonti Segreti
Anelli della collezione Tramonti Segreti
Sita Abellan
Sita Abellan
Ghirlanda Nefertiti, parure
Ghirlanda Nefertiti, parure
Anelli della collezione Bon Ton, con topazi blu
Anelli della collezione Bon Ton, con topazi blu
Giardini Segreti, anello e orecchini
Giardini Segreti, anello e orecchini







L’Alchimia di Monica Zambenedetti



Le sottili architetture di Alchimia, di Monica Zambenedetti ♦︎

Non è detto che per essere creativi si debba frequentare il centro di Londra, Parigi o New York. La creatività è come un fiore che spunta dove vuole, anche in un paese poco lontano da Varese, città di provincia nel Nord della Lombardia. Insomma, fuori dalle solite rotte del design. Eppure Monica Zambenedetti è riuscita a trovare la sua strada e a inventarsi un codice stilistico tutto suo con Alchimia, che ha mostrato anche della International Jewellery London, la fiera più importante della capitale britannica. Monica Zambenedetti si è diplomata allo Ied Milano in Design del Gioiello e si è laureata in Architettura. Tra architettura e gioiello non ha mai divorziato e mantiene un impegno professionale in tutte e due le attività. Di sicuro la designer di gioielli Monica Zambenedetti si avvale della esperienza dell’architetto Monica Zambenedetti. Insomma, non a caso ha chiamato Alchimia la sua azienda. Le collezioni testimoniano uno spiccato senso dello spazio, dei volumi, tra pieno e vuoto, dritto e curvo. L’idea, sostiene la designer, è di proporre gioielli non solo originali, ma anche divertenti. Anche per lei, innanzitutto. Giulia Netrese





Anello della collezione Prismi, 3 fingers
Anello della collezione Prismi, 3 fingers

Anello della collezione Prismi, 3 fingers
Anello della collezione Prismi, 3 fingers
Anello Nodi, in oro bianco
Anello Nodi, in oro bianco
Anello Nodi, in oro rosa
Anello Nodi, in oro rosa
Collana Nodi
Collana Nodi
La nuova collezione Flowing
La nuova collezione Flowing
Monica Zambenedetti (da Facebook)
Monica Zambenedetti (da Facebook)
Anello della collezione Nodi
Anello della collezione Nodi
Orecchini della collezione Prismi
Orecchini della collezione Prismi
Alchimia, orecchini della collezione Nodi
Alchimia, orecchini della collezione Nodi

Anello della collezione Prismi, 3 fingers in oro rosa e diamanti neri
Anello della collezione Prismi, 3 fingers in oro rosa e diamanti neri







Lode alla natura di Mikimoto



Natura e mare, ecco l’alta gioielleria di Mikimoto ♦︎

Praise to Nature, cioè Lode alla Natura: si chiama così la nuova collana di alta gioielleria di Mikimoto. Grande nome della gioielleria giapponese, Mikimoto ha una lunga storia e una lunga tradizione. È stata fondata nel 1893 da Kokichi Mikimoto, che ha creato con successo il metodo di coltivazione delle perle. Oltre alla tecnica di produzione delle perle, Mikimoto è famosa, però, anche per le sue creazioni di gioielli. E una particolare sensibilità la dimostra nella alta gioielleria. La natura, d’altra parte, è uno dei temi che ispirano da sempre la cultura giapponese: la collana Praise to Nature si aggiunge agli altri pezzi unici con un’idea del mare. È composta da uno straordinario insieme di perle, zaffiri, diamanti e da una acquamarina di 54 carati incredibilmente rara. Le pietre e le perle sono montate su oro bianco 18 carati. Ma non è l’unico grande pezzo di gioielleria dedicato al mare, come testimonia il ciondolo ispirato all’oceano, con pietre preziose parzialmente nascoste in una montatura fantasiosa di coralli impreziositi da diamanti, opali e perle. Lavinia Andorno





Collana Praise to Nature: oro bianco 18K, perla coltivata in mare, perla Akoya, acquamarina, berillo, zaffiro, diamanti
Collana Praise to Nature: oro bianco 18K, perla coltivata in mare, perla Akoya, acquamarina, berillo, zaffiro, diamanti

Mikimoto, alta gioielleria: anello in platino, rubino, zaffiro, granato, alexandrite, diamante
Mikimoto, alta gioielleria: anello in platino, rubino, zaffiro, granato, alexandrite, diamante
Collana in oro bianco 18K perle Akoya, perla bianca South Sea, tanzanite, tormalina, diamanti
Collana in oro bianco 18K perle Akoya, perla bianca South Sea, tanzanite, tormalina, diamanti

Pendente in oro bianco 18 carati, perla marina, South Sea, opale, spinello, tormalina, diamante
Pendente in oro bianco 18 carati, perla marina, South Sea, opale, spinello, tormalina, diamante








Valentina Sciumé senza limiti



Valentina Sciumé, tra moda e accessori, i suoi bijoux senza limiti ♦︎

Si definisce fashion designer accessories e sottolinea il suo made in Italy-handmade. Valentina Sciumé è una di quelle creative che sono difficilmente inquadrabili, almeno come stile. Dire che è eclettica è poco. Forse basta dire che è una creativa che non si pone limiti. Nulla è troppo: se vi piace la fashion jewelry super trendy, anche di dimensioni ragguardevoli, date un’occhiata alla sua produzione. Con lei fashion e jewelry viaggiano in parallelo: diplomata all’Accademia di Costume e di Moda a Roma, ha disegnato la linea di ready to wear di Alberto Biani per due stagioni. Nel suo curriculum si legge di un’esperienza nel design team della prima linea di Costume National e due anni e mezzo nella produzione accessori donna per le seconde linee di Versace, Versace Collection e Versus.

Da lì è partita per il suo mondo creativo: confessa «una grande passione per gli accessori moda», e fonda il marchio che porta il suo nome nel 2012. E non solo di accessori, ma anche di cappelli. Sempre sul filo del mondo fashion, ha partecipato a diverse manifestazioni legate al mondo della moda, ma anche a Homi, fiera dedicata all’accessorio. Insomma, quasi una doppia vita, creativa ovviamente. Giulia Netrese




Anelli con cristalli di Valentina Sciumé
Anelli con cristalli di Valentina Sciumé
Anelli in ottone con cristalli
Anelli in ottone con cristalli
Bracciale con cristalli
Bracciale con cristalli
Collana Alatariel, collezione Polvere di Cristalli
Collana Alatariel, collezione Polvere di Cristalli
Collana di Valentina Sciumé
Collana di Valentina Sciumé
Anello Luthien, gocce di cristallo
Anello Luthien, gocce di cristallo
Collana Alatariel, collezione Polvere di Cristalli
Collana Alatariel, collezione Polvere di Cristalli
Orecchini con cristalli
Orecchini con cristalli







David Yurman per quattro



Le quattro collezioni di alta gioielleria di David Yurman, con una collana composta da 7000 spinelli ♦︎

Se David Yurman è un nome altisonante nel mondo della gioielleria, lo sarà anche quello di Evan Yurman. Il figlio del fondatore della Maison americana ha debuttato nella alta gioielleria a luglio, durante la Haute Couture di Parigi. I pezzi presentati per la stagione autunno-inverno 2017-2018 sono distribuiti in quattro collezioni: Dubbed Stax, Petals, Pearls e Gems. Differenti soluzioni, differenti idee e medesima pregevole ricchezza di elementi sono la caratteristica delle collezioni. Già il nome indica le differenti strade percorse dalle collezioni. Petals, per esempio, è stata ispirata dai disegni notturni di David Yurman, svegliato dal gracidio delle rane nella sua casa di Putnam, a nord di New York. Pearl, invece, è ovviamente dedicata alle tonde e tenebrose figlie dei Mari del Sud e Tahiti. Gems, come è facile immaginare, privilegia le pietre. Da segnalare una collana che è il frutto di 186 ore di lavoro, realizzata in 16 fili di 7000 spinelli rossi tagliati a perline, più 412 diamanti. Margherita Donato





David Yurman, collana in 16 fili di 7000 spinelli rossi tagliati a perline, più 412 diamanti
David Yurman, collana in 16 fili di 7000 spinelli rossi tagliati a perline, più 412 diamanti

David Yurman, orecchini con spinelli rossi tagliati a perline e diamanti
David Yurman, orecchini con spinelli rossi tagliati a perline e diamanti
Bracciale della collezione Petals, oro e diamanti
Bracciale della collezione Petals, oro e diamanti
Collana della collezione Petals, oro bianco e diamanti
Collana della collezione Petals, oro bianco e diamanti
Anello con oro bianco, diamanti e tanzanite
Anello con oro bianco, diamanti e tanzanite
Orecchini della collezione Petals, oro e diamanti
Orecchini della collezione Petals, oro e diamanti

Anello Twist con una grossa rubellite e diamanti montati su platino
Anello Twist con una grossa rubellite e diamanti montati su platino







Il Bouquet di Recarlo



La collezione Bouquet di Recarlo: gioielli composti da sette diamanti ♦︎

Passerà mai di moda l’anello con diamante? O con diamanti, al plurale. Può sembrare strano per chi non si occupa di gioielli, ma un anello, oppure degli orecchini, con diverse pietre possono essere più convenienti di un gioiello con un solo diamante. E questo perché il prezzo di una pietra varia secondo la sua qualità (trasparenza, colore, taglio), ma soprattutto per il suo peso. Una pietra da 4 carati è più raro e costa di più rispetto a quattro pietre da 1 carato. Tutta questa premessa per introdurre la collezione Bouquet di Recarlo, che utilizza una composizione con sette diamanti. Come è facile immaginare, sette diamanti taglio brillante assicurano un aspetto scintillante e vivace. I diamanti sono composti a fiore: sei petali attorno a una pietra al centro, il punto luce. Piccole griffe fermano le pietre, sostenute da un anello, dalla montatura di orecchini o di un pendente in oro bianco. I riflessi sono assicurati. Giulia Netrese




Recarlo, anello della collezione Bouquet
Anello della collezione Bouquet
Recarlo, anello della collezione Bouquet in oro bianco sette diamanti
Recarlo, anello della collezione Bouquet in oro bianco sette diamanti
Recarlo, pendete in oro bianco sette diamanti
Pendente in oro bianco sette diamanti
Recarlo, orecchini monachella in oro bianco sette diamanti
Orecchini monachella in oro bianco sette diamanti
Recarlo, orecchini rosetta in oro bianco sette diamanti
Recarlo, orecchini rosetta in oro bianco sette diamanti







Nei sogni di Alcozer



Nuovi gioielli ispirati al Rinascimento della Maison fiorentina Alcozer ♦︎

Se vi piace immaginarvi nella Firenze rinascimentale, nel palazzo di Cosimo de’ Medici, con le musiche di corte e Leonardo da Vinci che dipinge La battaglia di Anghiari, potete cominciare con i bijoux di lusso prodotti da Alcozer. Nella città toscana l’azienda guidata da Giampiero Alcozer dal 1994 produce collezioni che hanno il sapore di quella lontana, ma ancora viva, epoca che ha segnato l’intera civiltà occidentale. La scelta è quella di un compromesso tra la gioielleria e la produzione di monili in serie. Il risultato sono gioielli dalle forme che si ispirano al passato, con pietre semi preziose, perle e cristalli Swarovski, montati su fusioni a cera persa in ottone, successivamente dorato mediante bagni galvanici. benché l’ispirazione sia quella di una tradizione secolare, non mancano le invenzioni divertenti, come nei pendenti Dream Box, che ricordano di più i medaglioni apribili dell’Ottocento e possono contenere piccoli oggetti ricordo. I prezzi non sono rinascimentali, ma molto in linea con l’attualità: da 100 a 300 euro di media fino ai 700 per la collana Fiore. Giulia Netrese

Leggi anche: Le elaborate fantasie di Alcozer





Anello portagioie in ottone dorato, cammeo centrale raffigurante volto di donna, circondato da granati. Prezzo: 293 euro
Anello portagioie in ottone dorato, cammeo centrale raffigurante volto di donna, circondato da granati. Prezzo: 293 euro

Bracciale con catena ad anelli alternati lisci e lavorati e pendenti in ottone bagnato in oro con perle dalla montatura coperta di Swarovski. Elemento centrale in granato taglio ovale. Prezzo: 326 euro
Bracciale con catena ad anelli alternati lisci e lavorati e pendenti in ottone bagnato in oro con perle dalla montatura coperta di Swarovski. Elemento centrale in granato taglio ovale. Prezzo: 326 euro
Collana Sofia pasta turchese perle strass. Prezzo: 220 euro
Collana Sofia pasta turchese perle strass. Prezzo: 220 euro
Dream Box, ciondolo apribile
Dream Box, ciondolo apribile
Dream Box, ciondolo apribile in ottone dorato e vetro. Prezzo: 150 euro
Dream Box, ciondolo apribile in ottone dorato e vetro. Prezzo: 150 euro
Dream Box, ciondolo Ricordo. Prezzo: 150 euro
Dream Box, ciondolo Ricordo. Prezzo: 150 euro
Dream Box, ciondolo Beach. Prezzo: 150 euro
Dream Box, ciondolo Beach. Prezzo: 150 euro
Dream Box, ciondolo Mare. Prezzo: 150 euro
Dream Box, ciondolo Mare. Prezzo: 150 euro
Orecchini Oleandro, in ottone dorato, Swarovski e rubini. Prezzo: 193 euro
Orecchini Oleandro, in ottone dorato, Swarovski e rubini. Prezzo: 193 euro
Bracciale con pasta turchese e ottone dorato. Prezzo: 225 euro
Bracciale con pasta turchese e ottone dorato. Prezzo: 225 euro
Collier semi-rigido in ottone dorato con ramo e foglie di edera di smeraldo, impreziosite da bacche di granato e fiori di Swarovski dai centrali di perle. Prezzo: 692 euro
Collier semi-rigido in ottone dorato con ramo e foglie di edera di smeraldo, impreziosite da bacche di granato e fiori di Swarovski dai centrali di perle. Prezzo: 692 euroFiore







Buzio Luciano, oro forever

Buzio Luciano, piccola Maison di Valenza torna a VicenzaOro con le sue novità ♦

Non avete mai sentito parlare, forse, di Buzio Luciano. Eppure è un’azienda che ha quasi mezzo secolo di vita, è attiva a Valenza, capitale della alta gioielleria italiana, e i suoi pezzi sono venduti in molti Paesi oltre all’Italia. Il motivo è semplice: Buzio Luciano, ora condotta dal figlio di uno dei tre soci fondatori, Ivano Amalio Buzio, non si occupa o quasi della «noiosa» attività di comunicare il proprio lavoro. Tanti fatti, poche parole, deve essere il motto della piccola società. Nata come semplice bottega artigiana orafa, l’azienda ha mantenuto un low profile tipico del Piemonte, che però non agevola certo l’attività di marketing. Che non esiste proprio. In compenso, ci sono i gioielli della Buzio Luciano, che testimoniano dell’abilità nell’impiego delle tradizionali tecniche orafe del marchio. Lo stile è, diciamolo, poco propenso ai voli pindarici dei designer di avanguardia. Qui c’è molto cesello, pietre ben assestate al centro degli anelli, oro e diamanti come nella regola. Anche questo ci vuole.

Anelli a forma di cuore con pavé di diamanti champagne e neri
Anelli a forma di cuore con pavé di diamanti champagne e neri
Buzio Luciano, anello in oro e dimaanti
Buzio Luciano, anello in oro e dimaanti
Anello con diamanti e zaffiri
Anello con diamanti e zaffiri
Round collection, oro bianco e diamanti
Round collection, oro bianco e diamanti
Anelli e collane in oro e diamanti
Anelli e collane in oro e diamanti
Anelli in oro e diamanti
Anelli in oro e diamanti
Anello con acquamarina
Anello con acquamarina
Anello di Buzio Luciano
Anello di Buzio Luciano
Anello in oro rosa e diamanti
Anello in oro rosa e diamanti
Spilla in oro, diamanti e smalto
Spilla in oro, diamanti e smalto
Spilla a forma di pesce in oro e diamanti. Prezzo: circa 1000 euro
Spilla a forma di pesce in oro e diamanti. Prezzo: circa 1000 euro

Le novità di Al Coro



Il brand Al Coro torna a VicenzaOro con le sue collezioni ♦︎

È originario di Vicenza e a VicenzaOro il brand torna puntuale. Giuliano Corolli, designer italiano nato Vicenza, ha legato il suo nome al brand Al Coro, e la Maison partecipa puntuale a VicenzaOro, compreso l’appuntamento di settembre 2017. La lunga carriera di Corolli ha sul suo cammino gli incontri con designer come Harry Winston, H. Stern o Helmut Wempe. Imparato quello che c’era da imparare, Corolli ha lavorato con base in Germania. La Dolce Vita, insomma, proposta ai rigorosi tedeschi che, per fortuna, amano le sinuose creazioni di stampo latino. Con il tempo il timone della Maison è passato ad Alexander e Daniel Corolli, che hanno approfittato del boom economico e hanno trasformato i disegni di Giuliano Corolli in Al Coro, introducendo nel 2008 la collezione emblematica Mezzaluna e Serenata, che sono continuamente rinnovate. A VicenzaOro September, in particolare, sarà di scena anche la collezione Palladio, che gioca su un pattern composto da piccole sfere collegate assieme a diamanti o pietre come calcedonio o topazio. E Palladio non è forse uno dei grandi architetti che hanno fatto la storia di Vicenza? Giulia Netrese





Al Coro, collana con zaffiri neri e diamanti
Al Coro, collana in oro con zaffiri neri e diamanti

Anello della collezione Amici con topazio azzurro e ametista
Anello della collezione Amici con topazio azzurro e ametista
Anello della collezione Mezzaluna con topazio azzurro e brillanti
Anello della collezione Mezzaluna con topazio azzurro e brillanti
Anello della collezione Mezzaluna in oro rosa e brillanti
Anello della collezione Mezzaluna in oro rosa e brillanti
Anello doppio della collezione Mezzaluna in oro rosa e brillanti
Anello doppio della collezione Mezzaluna in oro rosa e brillanti
Bracciale della colelzione Palladio in oro rosa e calcedonio
Bracciale della colelzione Palladio in oro rosa e calcedonio
Bracciali mini della collezione Palladio
Bracciali mini della collezione Palladio

Al Coro, bracciali Palladio
Al Coro, bracciali Palladio







Casato in bianco e rosa



La vie en rose di Casato è con diamanti bianchi ♦︎

La vie en rose è una canzone francese conosciuta in tutto il mondo, scritta, interpretata e portata al successo da Édith Piaf. Ma è anche un desiderio, che è intimamente legato a una storia d’amore. La sintesi è in questa collezione di gioielli firmata da Casato, la Maison romana che ha proposto la suite di questi pezzi anche durante la ultima edizione di Baselworld. Si tratta di una collezione con gioielli composti da una sorta di ricamo a forma di foglie o fiori, con il motivo geometrico di un ovale con le estremità a punta, come fosse un occhio, che ricorre. È utilizzato, per esempio, per comporre grandi orecchini chandelier. Per la collezione è utilizzato l’oro nei tre classici colori giallo, bianco e rosa, assieme a diamanti bianchi con taglio brillante. Da segnalare, in particolare, la grande collana in oro bianco con diamanti bianchi, che ha al centro una pietra più grande, composta da un centinaio di elementi coperti da un pavé di diamanti. La vita può essere rosa, ma anche con diamanti bianchi non è male. Alessia Mongrando




Anelli in oro bianco e diamanti
Anelli in oro bianco e diamanti
Casato, anello in oro giallo e diamanti
Casato, anello in oro giallo e diamanti
Casato, anello in bianco rodiato e diamanti
Casato, anello in bianco rodiato e diamanti
Collezione Vie en rose, collana
Collezione Vie en rose, collana
Collana composta da cento elementi in oro bianco e diamanti
Collana composta da cento elementi in oro bianco e diamanti
Collier in oro giallo e diamanti
Collier in oro giallo e diamanti
Orecchini in oro bianco e diamanti
Orecchini in oro bianco e diamanti
Orecchini in oro giallo e diamanti
Orecchini in oro giallo e diamanti

Orecchini in oro rodiato e diamanti
Orecchini in oro rodiato e diamanti







Parte da Venezia la strada di Roma 1947



Le nuove proposte di Roma 1947, brand di gioielleria accessibile ♦︎

Si chiama Roma 1947, ma è nata nel 2015. Invece di Roma, inoltre, ha scelto Venezia per aprire la sua prima boutique. La storia del brand, insomma, potrebbe far sorgere dei dubbi. La verità, invece, è più semplice: la data, 1947, è un riferimento all’Italia del dopoguerra, con la Dolce Vita celebrata da Federico Fellini. E la scelta di Venezia è coerente con l’origine veneta dell’azienda, che ha sede vicino a Vicenza: è figlia, infatti, di Better Silver, che è una grande realtà nella produzione di catene e componenti per la gioielleria. L’idea di base, insomma, era quella di creare un brand che brillasse di luce propria. La scommessa sembra riuscita, anche perché oltre ad avere in casa l’esperienza e i mezzi per creare delle collezioni di gioielleria, Roma 1947 ha scelto la fascia della gioielleria accessibile, con prezzi che oscillano tra 70 e 150 euro. Ed è proprio il segmento di mercato che negli ultimi anni ha visto una maggiore crescita. Alla boutique di Venezia, inoltre, l’azienda ha abbinato un efficace negozio online. A dimostrazione che un po’ di iniziativa e la fantasia sono gli ingredienti naturali per il successo. Proprio come è avvenuto in Italia negli anni dopo il 1947. Lavinia Andorno

Leggi anche: Nasce Roma 1947, gioielli e Dolce Vita




Anello damascato in argento 925 placcato oro rosa 18k con cubic zirconia bianchi. Prezzo: 79 euro
Anello damascato in argento 925 placcato oro rosa 18k con cubic zirconia bianchi. Prezzo: 79 euro
Roma 1947, bracciale in argento 925 rodiato con barretta curva e cubic zirconia bianchi. Prezzo: 49 euro
Roma 1947, bracciale in argento 925 rodiato con barretta curva e cubic zirconia bianchi. Prezzo: 49 euro
Bracciale multifila in argento 925 rodiato con fiocco a trama barocca in argento 925 rodiato con cubic zirconia bianchi,  elemento in argento. Prezzo: 74 euro
Bracciale multifila in argento 925 rodiato con fiocco a trama barocca in argento 925 rodiato con cubic zirconia bianchi, elemento in argento. Prezzo: 74 euro
Collana con perle d'acqua dolce. Prezzo: 149 euro
Collana con perle d’acqua dolce. Prezzo: 149 euro
Orecchini in argento 925 placcato oro rosa 18k con perle d'acqua dolce. Prezzo: 94 euro
Orecchini in argento 925 placcato oro rosa 18k con perle d’acqua dolce. Prezzo: 94 euro
Orecchini in argento 925 con perle d'acqua dolce e sfera damascata. Prezzo: 69 euro
Orecchini in argento 925 con perle d’acqua dolce e sfera damascata. Prezzo: 69 euro
Orecchini in argento rodiato con cristalli Swarovski. Prezzo: 119 euro
Orecchini in argento rodiato con cristalli Swarovski. Prezzo: 119 euro







Bea Bongiasca stappa una Coca



Una mini collezione dedicata alla bevanda gassata più conosciuta al mondo: la Coca Cola. L’autrice è la designer milanese Bea Bongiasca ♦︎

Riso e Coca Cola. Può sembrare un abbinamento non troppo ortodosso per gli appassionati di buona tavola. Ma se si tratta di gioielli è un altro discorso. Bea Bongiasca ha iniziato la sua carriera con No Rice, No Life, la prima collezione di gioielli che voleva essere un ponte tra l’eredità asiatica e simboli della cultura dei consumatori occidentale. Due visioni opposte di lusso: il riso, una delle risorse più importanti della cultura orientale e un simbolo della vita, assieme alle perle e all’argento, sinonimo di ricchezza nei Paesi occidentali. Qualche anno dopo il cibo visto come simbolo, la designer di Milano ha pensato a un altro emblema della vita occidentale, la Coca Cola. E ha prodotto una mini collezione venduta in esclusiva nella boutique di Rossana Orlandi a Porto Cervo (Sardegna). La bottiglia della bibita diventa così un elemento ornamentale, ma anche allusivo, assieme a fiori rosa, foglie verdi e gemme. I materiali utilizzati sono l’argento, ma anche pietre come topazio, ametista intagliata. Lavinia Andorno





Bracciale Happy go cola, edizione limitata in 10 pezzi, argento e pietre
Bracciale Happy go cola, edizione limitata in 10 pezzi, argento e pietre

Anello Happy go Cola, argento e pietre
Anello Happy go Cola, argento e pietre
Collana Happy go Cola, argento, ametista intagliata, topazio
Collana Happy go Cola, argento, ametista intagliata, topazio
Anello in argento. Prezzo: 240 euro
Anello in argento. Prezzo: 240 euro
Bea Bongiasca, orecchini con perle. Prezzo: 170 euro
Bea Bongiasca, orecchini con perle. Prezzo: 170 euro
Orecchini a cerchio No Rice, No Life. Prezzo: 110 euro
Orecchini a cerchio No Rice, No Life. Prezzo: 110 euro

Bea Bongiasca, anello No Rice, No Life, con perla e argento. Prezzo: 480 euro
Bea Bongiasca, anello No Rice, No Life, con perla e argento. Prezzo: 480 euro







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