Pomellato si tinge di rosa. L’anello forse più famoso del brand italiano passato sotto le insegne del gruppo Kering e ora diretto da Sabina Belli, sceglie il colore eletto da Pantone come tonalità dell’anno: il rosa. O, per precisare meglio, il rosa quarzo. Così nella serie di anelli della collezione Nudo Pomellato è ora disponibile anche la variante in quarzo rosa, montato su una banda di oro anch’esso rosa. Il prezzo è di 1830 euro.
Le nuove stelle di Stefan Hafner
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Nelle stelle si legge il passato, ma nel cielo sono riposte anche le speranze per il futuro: non stupisce, dunque, le novità nelle collezioni firmate Stefan Hafner, ispirate alle costellazioni. Le new entry, presentate a VicenzaOro January, riguardano le collezioni Pegaso e Sirio. Nella prima gli intrecci degli anelli introducono l’uso innovativo del colore, che peraltro è una delle caratteristiche dello stile Stefan Hafner. Luci e colori anche nella nuova collezione Gemini, che punta su anelli caratterizzati da un design molto innovativo. Piccole vere in oro bianco e rosa su cui si poggiano zaffiri blu e rosa abbinati ai diamanti bianchi e brown. Queste verette ricordano la doppia natura dei Gemelli, un’altra costellazione nel cielo del brand di Valenza. La particolarità della loro struttura risiede nell’incastro: possono combinarsi l’una all’altra per un risultato completamente nuovo e personalizzato nella forma e nel colore. Altri anelli protagonisti nella collezione Leo, in due versioni: con fasce in zaffiri blu al cui centro spiccano piccole gocce mobili in diamanti e zaffiri, oppure tempestata di diamanti bianchi e gocce di zaffiri rosa e rubini. E il leone? Sta nel gioco di pieno e vuoto, che ricordano la struttura della criniera del re della foresta.
Le ghirlande di Roberto Bravo
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Roberto Bravo è un nome italianissimo ed è anche il brand di un’azienda di gioielleria a Vicenza, che ha sede nel centro storico della città, in corso Palladio. Premesso questo, è anche un’azienda che in Italia non ha neppure un negozio. Il più vicino è in Svizzera, a Ponte Tresa, tra le montagne dell’Engadina. In compenso, Roberto Bravo è un nome molto noto e con molte boutique sparse in Turchia, Grecia e buona parte dell’Est ex sovietico. Tra l’altro è anche un brand che ha esteso parecchio il suo raggio d’azione, perché accanto ai gioielli propone anche accessori come borse, portachiavi e cinturini. Ma la gioielleria rimane il suo business principale, che ha diviso in due filoni. Quello con il marchio Roberto Bravo, più sofisticato, e quello battezzato con un numero, 935, che si rivolge a un pubblico più vasto. Il numero si riferisce all’argento (di solito contrassegnato come 925), e allude a un gradino più alto nella qualità del metallo. I gioielli, a giudicare dalla collezione Arca di Noè che proponiamo in questa pagina, sono delle composizioni. Come le «nature morte» della pittura, comprendono tanti elementi assieme: fiori, animali, foglie, realizzati con oro e smalti, uniti a formare un unico gioiello. Si fanno vedere. Rudy Serra
Tirisi a Milano Due
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Tirisi è la testimonianza che la coppia scoppia, ma l’esplosione (frequente) può essere creativa. Il brand è nato a Amsterdam nel 2010 su iniziativa di marito e moglie: Julian Rotstein e Natascha Zuchouwski. Lavorare e vivere assieme, 24 ore al giorno, spiegano i due, significa uccidersi a vicenda. Ma anche stimolarsi ed essere più creativi. L’azienda è distribuita in 600 punti vendita sparsi nel mondo e propone quattro linee di gioielli: Tirisi Moda, Jewelery, Accessori, Shabby Chic, I’M Everey Woman, 3 Times Lady. Le linee high-end sono due: Tirisi Jewlery e 3 Times Lady. Ci sono anelli e orecchini con grandi gemme colorate, molto colorate, su oro rosa e piccoli diamanti. L’ultima collezione di rilievo si chiama Milano Due, come il quartiere-satellite della città lombarda. Oltre agli anelli con pietre, questa linea prevede anche orecchini con pavé di diamanti. Accanto ai gioielli più preziosi, Tirisi propone anche la linea Moda, che ha invece prezzi più abbordabili: comprende gioielli in argento, elementi in oro e pietre semi preziose, con uno stile molto moderno e sempre piuttosto vistoso. Infine, da segnalare che il brand si è allargato e ora propone anche una linea di borse. Margherita Donato
Talento sull’onda
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La Maison milanese Talento Italiano (ne abbiamo già parlato qui: https://gioiellis.com/cerchio-talento-italiano) fondata da Antonio Sartori nel 1994 ha sempre seguito una propria idea della gioielleria. E questo è un buon punto di partenza, perché senza una precisa identità non si va molto lontano. Per il 2016 il brand presenta una nuova linea, Ocean, sempre ispirata alle curve alla base della collezione Ricami. Oceano, come esprime il nome, è invece un omaggio al mare, a quello vasto e senza fine. In questo caso il concetto è tradotto in gioielli realizzati in oro 18 carati, con diamanti bianchi abbinati a quelli brown incastonati nelle sue onde. Non è l’unica novità: la collezione Dalia si ispira, invece, al fiore originario del Sudamerica. I gioielli sono in oro rosa e bianco 18 carati, con l’aggiunta di diamanti bianchi e brown. Il metallo è inoltre rodiato con sfumature in bianco e nero, un tocco che sembra aggiungere delle pennellate di mistero ai singoli pezzi, che pubblichiamo in questa pagina. Matilde de Bounvilles
Si chiama Amorini: è il nome di una collezione di Oro di Sciacca, che viene suggerita in occasione di San Valentino. Il nome, in effetti sembra appropriato. Oro di Sciacca è una gioielleria siciliana specializzata nella lavorazione del corallo. E Amorini è una linea che esalta l’abilità nella realizzazione di gioielli con questo ormai sempre più raro materiale: orecchini, bracciali e spille hanno angioletti intagliati nel corallo rosso. Ma non è l’unica scelta possibile. Se cercate un anello, ecco la Collezione Essenze. In questo caso il soggetto è un mazzo di fiori, realizzato sempre in corallo rosso.
Kors primaverile
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Anche Kate Middleton è sensibile al fascino degli stilisti e poche settimane fa ha indossato un completo firmato Michael Kors. Il designer americano è un brand internazionale che, come Armani o Stella McCartney, conta fans in tutte le fasce di età e di censo. Come sanno bene i lettori di Gioiellis.com, Kors firma anche almeno due collezioni l’anno di gioielleria o, meglio, di fashion bijoux. Come è il caso per la collezione primavera-estate 2016, che presentiamo in queste immagini. Come sempre, il valore aggiunto è la firma del brand, ben visibile sulle chiusure o sulle parti del gioiello più in mostra. I materiali, invece, sono i consueti: acciaio trattato con galvanica per ricoprirlo di color Rose o Yellow Gold IP, mentre quarzo rosa e cristalli servono a rendere luccicanti bracciali, pendenti, anelli e orecchini. In alcuni modelli è stato invece utilizzato l’acetato, materiale sintetico, nei colori nero e sabbia. Nelle didascalie, oltre alla descrizione, trovate anche i prezzi della collezione. Matilde de Bounvilles
Fiori per i 45 anni di Leo Pizzo
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Leo Pizzo è uno di quei brand italiani di gioielleria che aderiscono al partito conservatore. Nel senso proprio della parola: l’azienda ama conservare, cioè, quanto ha fatto di buono negli ultimi 45 anni, traguardo che taglia nel 2016. L’anniversario si compie senza infrangere la tradizione che ha portato nel tempo Leonzio Pizzo da apprendista a firma di primo piano della gioielleria italiana, quella che si è sviluppata nel crogiolo di Valenza. Ed ecco, visti a VicenzaOro, gli anelli che si avviluppano alle dita e terminano con la corolla di un fiore in oro giallo o bianco, con diamanti e zaffiri rosa o blu. Fiori che si ripetono nei pendenti, ma con una forma diversa: cinque petali formati da altrettanti diamanti taglio brillante, che circondano un altro diamante rotondo nel mezzo. I fiori della primavera di Leo Pizzo sbocciano anche in oro giallo o rosa, sempre con diamanti, e assumono la forma di orecchini, anelli o pendenti. Un giardino per una stagione che dura da quasi mezzo secolo e promette di fiorire ancora a lungo. Matilde de Bounvilles
Una Novella per Nouvelle Bague
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Nouvelle Bague, cioè la fantasia applicata all’elemento geometrico più perfetto, il tondo, in infinite varianti: dopotutto il cerchio è una forma unica, senza soluzione di continuità: non ha inizio né fine. E su questo principio nel 1971 Leopoldo Poli ha fondato a Firenze il brand che è diventato una dei più originali nel panorama della gioielleria. Ora la Maison toscana lancia nuove linee di prodotto. Per esempio la collezione Novella, che prende il nome dalla chiesa più nota di Firenze dopo Santa Croce, cioè Santa Maria Novella. Questa linea punta sul colore utilizzato dai bracciali, studiati con una nuova forma più sottile e un nuovo sistema di chiusura. A Novella si affianca la linea Papaveri che, come indica il nome, elabora la decorazione dei bracciali ispirandosi al fiore di campo, rosso e delicato. Infine, Petali: anche questa è una collezione che prende la forma dei fiori con vivaci colorazioni di smalto, dai colori forti e contrastanti e impreziositi con diamanti bianchi e blu. Margherita Donato
Sei strade portano a Roma 1947
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Ha appena compiuto un anno e già fa figli: Roma 1947 è un brand nato dalla costola di Better Silver, azienda veneta specializzata nella produzione di gioielleria, in particolare catene. La filosofia del marchio, come suggerisce il nome, si ispira agli anni del Dopoguerra, alla rinascita, alle speranze e all’entusiasmo degli anni della Dolce Vita, all’insegna del made in Italy. Ora, dopo il debutto a VicenzaOro January 2015, il capo azienda Paolo Bettinardi rilancia con nuove proposte:«In Italia, le collezioni Roma1947 sono disponibili in un centinaio di punti vendita, e abbiamo instaurato dei rapporti commerciali con distributori in Canada, Spagna, Gran Bretagna. Prossimi obiettivi a breve termine: il mercato della Corea del sud, Singapore e Stati Uniti». La nuova collezione si compone di sei linee: Mistero, Sogni, Simboli, Gemme, Gioie, Melodia. Tutte sono realizzate in argento, ma anche smalti e zirconi o perle. Le presentiamo qui con i relativi prezzi nelle didascalie delle immagini. Giulia Netrese
Unoaerre, i 90 con fede
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Compiere 90 anni e non sentirli, anzi festeggiarli con leggerezza: il 2016 è un anno storico per Unoaerre. Per questo l’azienda aretina ha deciso di celebrare il compleanno con un po’ di novità, come la collezione 9.0. Il numero si riferisce, appunto, alla ricorrenza che segna la data di nascita dell’azienda. La collezione è composta interamente da anelli. Più precisamente, si tratta di fedi, anelli che suggellano un matrimonio, oppure un anniversario importante, ma con varianti rispetto alla versione classica in solo oro. Le bande di oro giallo, rosa o bianco sono, infatti, impreziosite con diamanti e si presentano con diverse lavorazioni del metallo. Prezzi a partire da 400 euro.
Pandora, gocce sui fiori
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Pandora sente la primavera. Ecco qui le novità della casa danese per la stagione del risveglio della natura: non a caso le nuove collezioni si ispirano a un fiore, che è anche un simbolo d’amore e ricordi, il «non ti scordar di me». Innanzitutto con un anello leggero come un ricamo, e poi con collana e orecchini. I gioielli sono in argento con zirconia cubica dalle sfumature viola e un’intricata decorazione che ricorda la forma del fiore. I prezzi: anello in argento Sterling 925 e zirconia cubica 119 euro, orecchini 55 euro, collana 99 euro. Non è l’unica novità per la primavera: in questa stagione piove spesso e, quindi, ecco le Gocce. Sono dai colori primaverili e superfici che richiamano i boccioli, ma anche goccioline d’acqua su petali e foglie. La sfaccettatura a scacchiera del fondo delle pietre taglio buff‑top creano un effetto caleidoscopico: gli anelli sono realizzati in argento Sterling 925, con pietre di zirconia cubica di varia grandezza, trasparenti, viola e rosa, e cristallo celeste. Prezzo: a partire da 39 euro.
San Valentino chiama, Tiffany risponde. La più grande azienda di gioielli del mondo non poteva mancare all’appello e all’appeal della festa degli innamorati. Da bravi cronisti prendiamo nota dei suggerimenti che arrivano direttamente dalla Fifth Avenue di New York, dove ha sede la mitica boutique resa celebre (anche) da Audrey Hepburn. Ecco, dunque, la lista degli acquisti consigliata dalla Maison: Heart con catena Mesh in oro rosa di Elsa Peretti, orecchini Tiffany Victoria in platino e diamanti, bracciale in oro giallo della collezione Return To Tiffany, anello Sixteen Stone in platino, oro giallo con diamanti e zaffiri rosa di Jean Schlumberger, fedina Tiffany Soleste in oro giallo con diamanti, anello Tiffany Etoile in platino con diamanti, orologio Tiffany CT60 in oro rosa con cinturino in alligatore, anello di fidanzamento Tiffany Setting e fedina in platino con diamanti, orecchini Loving Heart in oro rosa e diamanti di Paloma Picasso, pendente Tiffany Enchant Heart Key in oro giallo con diamante, gemelli Kont in oro giallo.
Giorgio Visconti, Passione con Promessa
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All’appello di San Valentino non manca (quasi) nessuno: Giorgio Visconti, per esempio, si presenta con due proposte: l’anello Passione, dalle forme morbide e tondeggianti, realizzato in oro rosa con al centro una pietra semipreziose dal colore roso fuoco circondata da numerosi diamanti. In alternativa, ecco il bracciale Promessa, in oro rosa e diamanti che formano la parola a cui è dedicata la festa del 14 febbraio: Love.
Quattro argenti per Raspini
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Giovanni Raspini, cioè il virtuosismo dell’argento. A VicenzaOro January il brand toscano si è presentato rinnovando le sue linee di gioielli realizzati con il bianco metallo reso ancora più nobile da una lavorazione che ricorda il cesello delle sculture cinquecentesche, con forme prese dalla natura e una raffinata capacità di esaltare le possibilità interpretative che offre l’argento. Sono quattro le collezioni su cui punta il brand: Leopard, Ginkgo, St Tropez e Anelli. Ogni collezione ha un suo preciso carattere. Leopard, per esempio, ha texture in argento realizzate con una nuova tecnica di trattamento del gioiello per smaltare in nero le incisioni sulla superficie. Così aumenta il contrasto tra metallo e le macchie del leopardo. La linea comprende sei bracciali, due anelli, due orecchini e cinque collane (di cui una con un grande leopardo disteso sul fascio di catene e un’altra con scudi in argento texturizzati). Ginkgo, invece, si sviluppa intorno alla forma della foglia dell’albero esotico da cui prende il nome. È realizzata in fusione di argento con finitura brunita. Ne fanno parte una collana, un pendente, due bracciali e due orecchini.
St Tropez è una collezione che si ispira alle reti dei pescatori della Costa Azzurra. La corda di canapa diventa monili in argento: due collane, due bracciali, tre anelli e un orecchino. Infine Anelli, per la Primavera Estate, riassume in cinque gioielli lo stile Raspini. Gli anelli in argento indossano pietre policrome luminose, montate con castone a vista. Cinque i differenti decori (texture coccodrillo, texture galuchat, corda, fiore, teschi) con pietre color verde, citrino, turchese, verde acqua e viola. Giulia Netrese
Asian Star Jewels, modernissima India
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Tra i tanti produttori asiatici che da qualche anno si affollano sul mercato europeo, spesso con risultati modesti, c’è anche chi, come Asian Star Jewels propone uno stile diverso. Diamo un’occhiata alla sua produzione. Il brand fa parte del gruppo indiano Asian Star, che è una delle principali case d’affari nel settore dei diamanti con base a Mumbai. Tanto per dare un’idea, sul mercato Asian Star riversa 300.000 gioielli all’anno. Insomma, un colosso della gioielleria, che oltre alla lavorazione dei diamanti, si occupa della produzione e della vendita al dettaglio di anelli, bracciali, collane. A VicenzaOro Asian Star Jewels ha portato una collezione che non è per nulla parente della oreficeria tradizionale indiana, con tante pietre colorate e tanti fronzoli. Anzi, si ispira al design moderno europeo: a voi il giudizio se ci è riuscita o no. Di sicuro gli anelli in oro e diamanti con quelle strane evoluzioni della banda in oro rosa sono molto lontane dalla gioielleria tradizionale come quella del Rajastan. Margherita Donato
Coronet, diamanti show
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La ampia schiera di chi ama i diamanti può saziarsi di queste immagini firmate Aaron Shum, azienda di Hong Kong diventata celebre con il brand Coronet. Sono una serie di gioielli che esaltano i diamanti: Coronet Marquise, per esempio, abbina due pietre taglio marquise due a taglio princess, nella regolazione prongless: un design innovativo che vuole aumentare l’effetto scintillante delle pietre. Per aumentare ulteriormente il potere ipnotico dei diamanti le pietre centrali sono contornate da altri piccoli brillanti, che ne prolungano i riflessi. La linea Pendeloque, come indica il nome, comprende gioielli dalla forma a goccia. Pendenti e orecchini esaltano pietre con un taglio a pera, anche in questo caso circondate da altri diamanti più piccoli a contorno. Non stupisce che queste composizioni di bianche, trasparenti e scintillanti pietre preziose ottengano il favore di chi non si discosta dalla tradizione, ma punta tutto sulla freschezza dei diamanti, un lusso che non tramonta mai. Margherita Donato
Quattro rose da Rosa
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Rose rosse, ma anche gialle, bianche e blu per San Valentino: le propone Rosa Castelbarco (un nome, un destino), ma non sono da mettere in un vaso. Al contrario, si tratta di rose che non sfioriscono mai, dato che sono in metallo e smalto, e si appendono a catene d’oro, d’argento, argento placcato oro, oppure si abbinano a braccialetti, a orecchini fatti a forma di cerchietto e, infine, agli anelli. I colori delle rose, secondo Rosa, cioè l’autrice, custodiscono anche un messaggio: Rosa Rossa (Fiamma) amore e passione, Rosa Gialla (Dora) gelosia, Rosa Bianca (Chiara) purezza, Rosa Blu (Marina) spiritualità. Le rose possono essere acquistate singolarmente, in modo da giocarle sugli orecchini, mischiandole, tra le catene. Gli anelli, abbracciano il dito, con la rosa incastonata tra due semicerchi perpendicolari. Prezzo: 200 euro per le collane, 130 gli anelli, 110 i braccialetti. Lavinia Andorno
Demeglio interpreta Da Vinci
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Dopo Giotto, ecco Da Vinci: questa volta è l’artista della celebre Gioconda a dare il nome a un gioiello di Roberto Demeglio. A VicenzaOro il brand torinese ha presentato un gioiello che è il risultato della tecnologia applicata all’abilità orafa, con in più uno spiccato senso per il design. Il solitario DaVinci è un anello che utilizza la ceramica di alta qualità, che vanta un alto grado di durezza e resistenza, assieme a una eccellente duttilità. La banda dell’anello è costituita da tessere di ceramica, unite da un sistema elastico a molla, filo conduttore di tutte le collezioni Roberto Demeglio: in questo modo il gioiello si adatta perfettamente al dito. È forse il motivo che ha ispirato il nome Da Vinci, dato che Leonardo era un pittore, ma anche un eclettico inventore. Assieme a questo antico e modernissimo materiale, la ceramica, brilla un eterno diamante da 0,20 a 3 carati a taglio brillante. È incastonato al centro del gioiello, circondato a sua volta da pietre più piccole, a formare un cerchio o un ovale. Da Vinci non è l’unica novità. Demeglio ha proposto anche un’evoluzione della linea Aura, una delle collezioni più rappresentative del brand, anche questa realizzata con la ceramica nera o bianca, ma accostata all’oro: questa speciale doratura è ottenuta attraverso un sistema protetto da brevetto. I prezzi sono nelle didascalie delle immagini.
L’anno della scimmia
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L’anno scorso Cara Delevigne si è presentata al matrimonio di sua sorella Poppy con una collana con zaffiro che per pendente aveva una scimmia. Il gioiello, firmato De Grisogono, ha un valore stimato di circa 350mila euro. Ma è nel 2016 che i gioielli a forma di scimmia conoscono un successo strepitoso. Il motivo è semplice: quest’anno, secondo l’oroscopo cinese, è l’anno della scimmia. Una coincidenza che ha spinto buona parte dei gioiellieri a scovare nei cassetti o a progettare orecchini, anelli e collane con la forma dell’animale più vicino all’uomo. Che, per la verità, da molto tempo è stato un soggetto tra i più preferiti nelle collezioni animalier, come potete vedere da queste immagini. L’ultimo in ordine di tempo, l’anello con scimmia che abbiamo scovato nello spazio di Roberto Coin a VicenzaOro January: è in oro, con un pavé di diamanti. D’altra parte, secondo lo zodiaco cinese la scimmia è un segno dedicato a persone creative, inventori, disegnatori. Insomma, ai designer di gioielli. Lavinia Andorno