Solo i matrimoni riusciti, anche quelli semplicemente artistici, resistono nel tempo. E pare che la collaborazione tra Valérie Messika e Kate Moss faccia parte di questa esigua schiera. Dopo il lancio della lussuosa collezione che ha il volto e l’apporto della iconica modella britannica, la Maison parigina fondata dalla regina dei diamanti è arrivata al secondo capitolo. La Opus 2 aggiunge nuovi pezzi alle linee presentate con la prima collaborazione. Partendo da una tavolozza gamma di colori, la modella e il designer hanno ideato una seconda versione di gioielli composta da 36 pezzi esclusivi.
I gioielli utilizzano malachite, madreperla bianca, turchese, onice e, naturalmente, diamanti. L’oro si accompagna a design audaci, a forma di goccia, e riflettono lo stile definito come néo-porté. La collezione comprende pezzi che possono essere indossati anche in modo non convenzionale: non solo intorno al collo, alle orecchie, ai polsi, alle dita, ma anche sulla fronte, sulle mani e sul corpo. Ma conservando sempre la necessaria ergonomia. Kate Moss, osserva Messika, crede che un gioiello debba essere sincronizzato solo con la persona che lo indossa. E la fondatrice della Maison parte dall’idea che i gioielli possano essere indossati dalle donne ogni giorno.
I nuovi gioielli sono suddivisi nelle diverse linee presentate in occasione del primo lancio della collezione firmata con Kate Moss, come Unchained Soul, Colour Play, Liberated Spirit, Bohemian Chic, Released Sun, Spirited Wind, Twisted Wave.