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Un canale a Panama per Fiera Vicenza

Fiera Vicenza si allea al Panama Diamond Exchange per portare la gioielleria in Sudamerica. Le due aziende, infatti, hanno siglato un accordo di collaborazione per l’organizzazione di eventi destinati alla promozione e alla commercializzazione di gioielli e gemme in America Latina. Panama Diamond Exchange e Fiera di Vicenza  formuleranno un piano strategico e condurranno uno studio di fattibilità per progetti che riguardano fiere, simposi e forum dedicati al settore. Gli eventi si terranno a Panama e dovranno promuovere attività correlate al mondo dei diamanti, delle gemme preziose e dei gioielli in Messico, Centro America, Sud America e Caraibi. Il presidente di Fiera Vicenza, Matteo Marzotto, era accompagnato da Corrado Facco, direttore generale e da esponenti del mondo della gioielleria, come Gaetano Cavalieri, presidente del Cibjo, la Confederazione mondiale del gioiello, e Roberto Coin, entrambi nominati consiglieri del Panama Diamond Exchange.

È iniziato, intanto, il conto alla rovescia per il nuovo format VicenzaOro The Boutique Show, che si inaugura a gennaio a Vicenza, mentre in aprile, negli Emirati Arabi, sarà la volta del Super-Show VicenzaOro Dubai, frutto della joint-venture siglata con il Dubai World Trade Centre. Federico Graglia

Un rendering del palazzo in costruzione del Panama Diamond Exchange
Un rendering del palazzo in costruzione del Panama Diamond Exchange
Matteo Marzotto alla firma dell'accordo, a Panama
Matteo Marzotto alla firma dell’accordo, a Panama
Corrado Facco, direttore generale di Fiera Vicenza a Panama
Corrado Facco, direttore generale di Fiera Vicenza a Panama
La firma dell’accordo. Seduti da sinistra a destra: Corrado Facco (direttore generale Fiera di Vicenza), Matteo Marzotto (presidente Fiera di Vicenza), Eli Izhakoff (presidente Fondatore Pde) e Erez Akerman (presidente PDE). In piedi da sinistra: Judy Meana (vice presidente Pde), Gaetano Cavalieri (presidente Cibjo e consigliere Ppe), Roberto Coin, Luciano Pataro (consigliere Pde) e Joseph Kuzi (vice presidente esecutivo Pde)
La firma dell’accordo. Seduti da sinistra a destra: Corrado Facco (direttore generale Fiera di Vicenza), Matteo Marzotto (presidente Fiera di Vicenza), Eli Izhakoff (presidente Fondatore Pde) e Erez Akerman (presidente PDE). In piedi da sinistra: Judy Meana (vice presidente Pde), Gaetano Cavalieri (presidente Cibjo e consigliere Ppe),
Roberto Coin, Luciano Pataro (consigliere Pde) e Joseph Kuzi (vice presidente esecutivo Pde)

Abbati lascia Fossil per Nardelli

Una novità di rilievo nel mondo della gioielleria e del watchmaking: Stefano Abbati, 53 anni, lascia Fossil, di cui era managing director, ed entra nell’azionariato di Nardelli Luxury. L’azienda fondata da Bruno Nardelli ha lanciato il brand di orologi e gioielli Liu Jo Luxury, nato dalla partnership con il brand del fashion Liu Jo.

Abbati ha alle spalle una carriera iniziata in aziende del mass market, come Granarolo e Ferrero. È poi passato in Sector Group e successivamente in Binda Group e Fossil. Abbati affiancherà Nardelli come vice president nella strategia di internazionalizzazione di Liu Jo Luxury e nello sviluppo della licenza a livello globale rafforzando la squadra che vede Salvatore Francavilla direttore generale e Paolo Innocenti direttore vendite.

«L’entrata in squadra di Stefano Abbati rappresenta un tassello importante nella strategia di consolidamento dell’azienda. Un’azienda che diventa sempre più azienda istituzione grazie alla presenza di manager e oggi all’ingresso di Stefano nell’azionariato. Abbati è un punto di riferimento riconosciuto nel settore dell’orologeria ed è uno dei maggiori conoscitori del mercato delle licenze», è il commento di Nardelli. «Dopo dieci anni in una multinazionale ho sentito il bisogno di cogliere nuove sfide personali e professionali puntando su una realtà unica nel panorama dell’orologeria fashion italiana. Liu Jo Luxury nel mondo della distribuzione del nostro settore è il marchio fashion italiano che più rappresenta la creatività, l’originalità, la fantasia proprie dell’Italian Design. Questa esperienza è maggiormente stimolante perché sento mio il progetto di operare in una realtà imprenditoriale vivace ed in continua crescita», ha aggiunto Abbati. Federico Graglia

Collana della collezione Liu Jo Luxuri Dolceamara
Collana della collezione Liu Jo Luxuri Dolceamara

Una giuria per Artistar Jewels Contest

La premiazione avverrà venerdì 19 dicembre, alle 19: Artistar Jewels Contest selezionerà creativi nel mondo del gioiello, scegliendo dai lavori esposti nella mostra Artistar Jewels Exhibition. La mostra è organizzata, da mercoledì 17 fino a domenica 21 dicembre, a Milano nello Spazio Fondazione Maimeri.

L’idea di Artistar Contest 2015 è individuare le migliori creazioni tra i partecipanti al progetto Artistar Jewels 2015, che raccoglie più di 200 creazioni di designer provenienti da tutto il mondo, con gioielli particolarmente estrosi, spesso realizzati anche con materiali innovativi. La commissione giudicatrice sarà presieduta da Enzo Carbone, fondatore di Artistar Jewels; Gigi Mariani, artista orafo modenese e membro dell’Agc, che negli anni ha partecipato a prestigiose mostre internazionali ed esposto i suoi lavori in gallerie di tutto il mondo; Carla Riccoboni, designer di Bassano del Grappa, da sempre interessata al tema della serialità, Barbara Uderzo artista-designer che vive tra Vicenza e Milano e collabora con importanti aziende orafe, progettando e realizzando i prototipi di nuove collezioni di preziosi. A loro si aggiungono l’editore Daniele Lupetti e Flavia Chiavaroli designer & editor di Artribune. Saranno premiati i vincitori di ciascuna delle tre categorie del concorso: artista orafo, designer orafo e artigiano orafo di ricerca, che rappresentano i diversi aspetti di chi opera nel mondo del gioiello. F.G.

Il gioiello contemporaneo si racconta con Artistar Jewels Exhibition
17 – 21 dicembre, dalle 10:00 alle 19:00
Inaugurazione venerdì 19 dicembre 2014
Spazio Fondazione Maimeri, 
corso Cristoforo Colombo 15 Milano

Tania Palazzi, collana in argento ossidato e smalto
Tania Palazzi, collana in argento ossidato e smalto
Anna Kurganowa, anello con materiale di riciclo: carta dei cioccolatini e perline dalle collane
Anna Kurganowa, anello con materiale di riciclo: carta dei cioccolatini e perline dalle collane
Roberto Beretta, anello in argento e legno
Roberto Beretta, anello in argento e legno

Rosato in campo con Veronesi

Piccola folla radunata in via Spiga, davanti alla boutique di Rosato. È successo giovedì sera, 4 dicembre. Obiettivo: un sostegno da parte del brand della gioielleria che fa parte del gruppo Bros Manifatture, al progetto Pink is Good della Fondazione Veronesi, dedicato alla lotta contro il tumore al seno. Per tutto dicembre, Rosato devolverà parte del ricavato alla Fondazione. L’iniziativa è valida in tutti i negozi monomarca e nelle gioiellerie che aderiscono all’operazione. Inoltre, chi acquista un gioiello Rosato riceve in regalo il prezioso cuore Pink is Good in argento limited edition, come testimonianza del personale impegno a favore della ricerca. All’appuntamento nel cuore del fashion district milanese, un plotone di celebrities invitati all’evento. Rosato elenca Filippa Lagerbäck, Barbara Snellenburg, Caterina Balivo, Ellen Hidding, Francesca Tronchetti Provera, Beppe Convertini, Kris & Kris, Analaura Ribas, Corrado Tedeschi, Nino Formicola, Saturnino, Andrea Pezzi, Eleonoire Casalegno, Terry Schiavo, Cristina Quaranta, Randi Ingerman, Marco Predolin, Cecilia Caprotti, Ugo Conti, Luca Dondoni, Claudio Brachino, Justine Mattera, Enzo Miccio, Federica Torti, Francesca Coin. E, naturalmente, c’era anche Gioiellis.com. Md.B.

 

Amanda Sandrelli, testimonial dell'iniziativa Rosato
Amanda Sandrelli, testimonial dell’iniziativa Rosato

Un grande anello al dito di Scarlett

Un grande anello con diamante al dito di Scarlett Johansson. E subito sono scattate le supposizioni. L’attrice ha fatto un’apparizione a sorpresa, a New York, in compagnia di suo fratello, Hunter. E al dito portava un anello con un enorme diamante. Non è passato inosservato e c’è chi si è spinto a prevedere un prossimo matrimonio tra la star e il suo fidanzato francese, Romain Dauriac. La coppia è insieme dal febbraio scorso e l’attrice ha dato alla luce, due mesi fa, alla piccola Dorothy Rose. Il problema, forse, sarà trovare il tempo per la cerimonia, visto che l’agenda degli impegni di Scarlett è fitta. G.N.

L'anello con diamante al dito di Scarlett Johansson
L’anello con diamante al dito di Scarlett Johansson
Scarlett Johansson a New York
Scarlett Johansson a New York

Sofisti lascia i gioielli di Gucci

Michele Sofisti ha lasciato la carica di Ceo di Gucci (gruppo Kering) per orologi e gioielli. In un comunicato, la società ha spiegato che Sofisti, in carica dal 2009, ha lasciato la posizione per «perseguire altre opportunità personali e professionali». La decisione ha sorpreso molti. «Michele è stato la mente del turnaround di Gucci e ha programmato l’espansione nel settore orologi», ha commentato Patrizio di Marco, presidente e Ceo di Gucci. «L’intero merito di successo GGWJ appartiene solo a lui e della grande squadra che ha costruito. Michele è un grande dirigente che ha amato questo marchio e che è riuscito dove chiunque altro avrebbe fallito. Lui è una grande persona con un grande cuore che ho l’onore di chiamare il mio amico». «Gli ultimi sei anni hanno portato grandi soddisfazioni, abbiamo cominciato a far emergere il potenziale di queste due categorie per il marchio Gucci», ha detto Sofisti. «C’è un team di gestione eccezionale che garantirà di continuare il lavoro». Il successore di Sofisti non è ancora stato annunciato. F.G.

Set di gioielli firmati Gucci in oro e diamanti venduto da Christie's
Set di gioielli firmati Gucci in oro e diamanti venduto da Christie’s
Gioielli Blake Lively di Gucci
Gioielli Blake Lively di Gucci

Tiffany illumina il fashion district

Anche quest’anno Tiffany accende le luci nella via della moda, a Milano. Via della Spiga, la strada dello shopping di lusso assieme a via Monte Napoleone, sarà illuminata dalle piccole lampadine (led a basso consumo energetico) e ospiterà una sorta di Casa Babbo Natale, con un cantastorie per intrattenere i passanti (e far sorridere i bambini). L’operazione Natale di Luce è sostenuto da Tiffany, in collaborazione con l’Associazione Amici di Via della Spiga.

La Dimora di Babbo Natale
Via della Spiga, 26
Tutti i weekend dalle 11:00 alle 19:00; giorni feriali dalle 15:30 alle 19:00.Il Cantastorie e la Lettura di Fiabe
Via della Spiga, 26
Tutti i weekend (6-7, 13-14, 20-21 dicembre) dalle 16:00 alle 18:00.

Le vetrine di Tiffany in via della Spiga, a MIlano
Le vetrine di Tiffany in via della Spiga, a MIlano
Natale in via della Spiga, a Milano
Natale in via della Spiga, a Milano
Tiffany Via Spiga Milano
Interno di TIffany

Per Damiani semestre in bianco e nero

Nel primo semestre dell’anno fiscale 2014/2015 Damiani rivede l’utile lordo. Una nota della società sottolinea «un trend positivo che si protrae ormai da cinque esercizi che testimonia l’apprezzamento sempre crescente del brand da parte del consumatore finale». I ricavi dal canale retail hanno raggiunto il 44,1% dei ricavi da vendite, in ulteriore crescita rispetto al primo semestre dell’esercizio precedente.

Il flagship store Damiani a Shanghai
Il flagship store Damiani a Shanghai

Nel corso del primo semestre (che va da marzo a settembre, dato che il bilancio di Damiani si chiude al 31 marzo) l’azienda piemontese, che ha celebrato quest’anno i 90 anni di attività, ha però registrato vendite per 62,1 milioni di euro, rispetto ai 65,0 milioni di euro registrati nell’analogo periodo dell’esercizio precedente, con una variazione negativa del -3,8% a tassi di cambio costanti e del -4,5%, a tassi di cambio correnti. In compenso, l’Ebitda (utile lordo) consolidato è positivo per 100mila euro. Poco, ma sempre meglio del dato negativo di –3 milioni al 30 settembre 2013. Miglioramento merito, continua la nota, «di azioni di riorganizzazione interna». Premesso questo, il risultato operativo consolidato resta negativo, anche se in miglioramento: –2,2 milioni di euro, rispetto ai –4,6 milioni dello scorso anno. In definitiva, nei primi sei mesi il gruppo ha chiuso «con un risultato netto consolidato di competenza negativo e pari a -3,4 milioni di euro rispetto ai -6,1 milioni di euro conseguiti il 30 settembre 2013». Anche i debiti sono cresciuti: la posizione finanziaria è negativa per 47 milioni di euro, rispetto ai 40,8 milioni registrati al 31 marzo scorso. Ma l’azienda fa sapere che «la variazione è principalmente riconducibile alle dinamiche stagionali dei flussi finanziari».

Giorgio Damiani e Hidetoshi Nakata
Giorgio Damiani e Hidetoshi Nakata

Da registrare anche che nei sei mesi passati Damiani è uscita dal segmento Star di Borsa Italiana. Uno dei motivi è anche la «la riduzione del flottante (cioè delle azioni trattate in Borsa ndr) al di sotto della soglia del 20% del capitale, minimo richiesto per la presenza nel segmento Star e dall’obiettivo di focalizzare la struttura del gruppo sul core business». Damiani resta ancora quotata a Piazza Affari ma le azioni liberamente scambiate si assottigliano. A questo si aggiungono volumi particolarmente elevati negli ultimi giorni. Qualcuno si potrebbe chiedere se, per caso, l’intenzione sia quella di un prossimo addio al listino.

Sempre nel semestre concluso a settembre, l’azienda ha proceduto con la fusione per incorporazione tra Damiani S.p.A. e Rocca S.p.A., «operazione è finalizzata ad assicurare una maggiore funzionalità del Gruppo, sotto il profilo economico e finanziario, e si inserisce nell’ambito delle azioni di riorganizzazione già in gran parte realizzate nei precedenti esercizi».damiani

Damiani, in ogni caso, è molto attiva sul piano del rilancio. Lo scorso ottobre, insieme all’ex calciatore giapponese Hidetoshi Nakata, ha lanciato la nuova collezione Metropolitan Dream by H. Nakata con l’obiettivo di reperire risorse per sostenere il progetto Home for all, lanciato nel 2011 e diretto dall’architetto Toyo Ito, per aiutare le vittime del terremoto che ha colpito il Giappone nel marzo 2011 nella ricostruzione delle città colpite e di migliorare la vita quotidiana della comunità.

 

I gioielli di Piera Santambrogio all’asta

Un’asta di beneficenza con al centro una sontuosa collezione di gioielli: Piera Santambrogio, imprenditrice milanese e generosa filantropa, ha destinato all’Università degli Studi di Milano e all’Università Cattolica del Sacro Cuore la sua preziosa collezione. Obiettivo: offrire l’opportunità di formazione per giovani studentesse. I due atenei milanesi hanno così scelto Sotheby’s per organizzare l’asta di mercoledì 3 dicembre. Il ricavato sarà trasformato in Borse di studio destinate a studentesse di Statale e Cattolica.

In catalogo gioielli firmati Trabucco, Bulgari, Scavia, Cartier. Tra i pezzi migliori si contano una parure di corallo rosa, che comprende una collana a tre fili firmata Trabucco e accompagnata da un paio di orecchini e un anello, un braccialetto e un anello degli anni Ottanta griffato Cartier, una parure in tormaline di Scavia, un gioiello Martignetti. F.G.

Asta Sotheby’s i gioielli di Piera Santambrogio
3 Dicembre 2014
Sotheby’s, Palazzo Broggi, Via Broggi 19 Milano
Esposizione aperta al pubblico:  dalle 11 alle 18
Asta di Beneficienza: dalle 19

I tesori della Fondazione Buccellati

[wzslider]La Mostra dedicata ai tesori della Fondazione Buccellati nelle sale affrescate di Palazzo Pitti, a Firenze. Come abbiamo già raccontato si tratta di una occasione unica per vedere riuniti i capolavori di oreficeria firmati Buccellati degli ultimi cento anni. L’esposizione tiene fede alle premesse e l’ambientazione favorisce la sensazione di trovarsi calati in una dimensione a cavallo tra l’arte e la storia. Le immagini che potete vedere, scattate all’anteprima dedicata alla stampa dell’inaugurazione, danno appena un’idea dei pezzi esposti. Ed è interessante non solo per la loro unicità, ma perché se nella prima sala sono messe a confronto, anche nella disposizione, le creazioni di Mario e Gianmaria, nella terza è visibile l’evoluzione delle personali ricerche tecniche e formali di Gianmaria, che proprio visitando queste luoghi nel 1968 decise di iniziare una sua collezione di coppe, vasi e scatole, ispirate all’arte rinascimentale, barocca e rococò, senza alcun fine commerciale. Una sorta di sfida per cimentarsi con le grandi opere del passato e forse anche un divertissement per chi ha affermato: «Nella mia vita ho disegnato oltre 200 mila gioielli, e sono 70 anni che lavoro, questo è il coronamento di un sogno». Chi può andare a Firenze farebbe bene a programmare il viaggio.

I tesori della fondazione Buccellati
Da Mario a Gianmaria, 100 anni di storia dell’arte orafa
Firenze, Palazzo Pitti, Museo degli Argenti
Martedì 2 Dicembre 2014 – Domenica 22 Febbraio 2015 
Orari: 8:15 – 16:30; chiuso il 1º e l’ultimo lunedì del mese, il chiuso il 25 dicembre e il 1º gennaio
Ingresso
Intero: € 7,00
Ridotto: € 3,50
Il biglietto consente l’ingresso anche al Museo delle Porcellane, al Giardino di Boboli, al Museo del Costume e al Giardino Bardini.

 

Buccellati, 100 anni di gioielli

[wzslider]«I tesori della Fondazione Buccellati. Da Mario a Gianmaria: 100 anni di storia dell’arte dei gioielli». Chi passa per Firenze, dal 2 dicembre al 22 febbraio può visitare una mostra dedicata alla grande maison dell’oreficeria. L’esposizione è a Palazzo Pitti. Sono un centinaio le opere selezionate, di cui una parte è destinata a diventare un’esposizione permanente in una sala del Museo degli Argenti di Palazzo Pitti. La scelta del luogo non poteva essere più appropriata: si tratta di oreficeria e argenteria dalla tecnica raffinata capace di competere con i pezzi medicei. Perché fu proprio Mario Buccellati a riprendere e valorizzare la tradizione orafa italiana, con una tecnica di traforo su fogli d’oro, come gli antichi romani, oppure il cesello rinascimentale di Benvenuto Cellini.

Una novità assoluta. Ma Buccellati è stato anche il primo a introdurre la tecnica di tessitura-incisione. Per esempio, gioielli con tante linee sottili e parallele che danno un effetto a specchio (rigato). Oppure incrociate, che imitano la superficie della tela di lino. O con texture «segrinata» con righe che vanno in tutte le direzioni possibili. Questa tecnica innovativa irrompe, agli inizi del Novcecento, in un mondo della gioielleria dominato dal gusto francese. Si contrappone un’estetica ispirata da capolavori come il bugnato di Palazzo Strozzi, il soffitto del palazzo Ducale di Mantova o il pizzo di Burano. Insomma, un made in Italy che dà a Buccellati un successo enorme, tanto da diventare l’orafo prediletto del poeta Gabriele D’Annunzio. E nella mostra infatti, non potevano mancare il bracciale in argento ritorto decorato con cinque lapislazzuli, contenuto in un astuccio firmato da d’Annunzio, una collana in oro giallo, decorata con un berillo e rubini, regalata a Eleonora Duse come gioiello «prezioso, ancorché bizzarro» o ancora, un portapillole con incisa una delle espressioni preferite del Vate: «Io ho quel che ho donato».

La dinastia. Dall’omaggio al capostipite dei Buccellati, nato ad Ancona nel 1891, ecco altri pezzi notevoli firmati dal figlio Gianmaria, il primo italiano, è bene ricordarlo, che è riuscito ad aprire un negozio in Place Vendôme, tempio parigino della gioielleria, quando di globalizzazione ancora non si parlava e nelle strade del lusso più famose del mondo trionfava l’orgoglio locale. Oggi Gianmaria, presidente onorario della Buccellati holding, ha voluto riunire in una fondazione pezzi unici, tra coppe, vasi e scatole appartenenti alla sua collezione personale, molti dei quali disegnati da lui. C’è lo Scrigno mediceo a forma decagonale realizzato nel 1970, che testimonia l’influenza della collezione del Museo degli Argenti sulla sua sensibilità artistica. E la spilla Gran Dama, quella a forma di Farfalla, la collana Pizzo Venezia. Tutti oggetti preziosi che, invece, testimoniano una produzione nel solco della tradizione paterna, ma dal gusto estroso, audace e personalissimo. Uguale in tutti questi anni è stato il perfezionismo: ogni oggetto era ed è curato nei minimi dettagli anche nel retro perché dalla perfezione di un’incassatura o di uno snodo, si riconosce la firma Buccellati.  Monica Battistoni

 

Fossil a primavera

Let’s go con Fossil. Vi piacciono i gioielli vintage reinterpretati secondo i trend di stagione? Allora apprezzerete anche queste anticipazioni della primavera estate 2015 di Fossil, che ruota intorno al tema del viaggio. Siamo andati alla presentazione in anteprima per la stampa ed ecco gli scatti che abbiamo raccolto. A primavera arriverà una collezione in acciaio placcato in oro rosa, già il colore è vintage, composta da sottili catene con cuori e pastiglie tonde a mosaico, di bracciali di caucciù blu, cuoio, e nero, con placchette rose gold. Oppure, in color acciaio e oro giallo con cristalli e forme geometriche specchiate molto anni Settanta. Ecco le immagini raccolte in anteprima.  

Fossil, bracciale a catena in acciaio con cuoricini in rose gold
Fossil, bracciale a catena in acciaio con cuoricini rose gold
Fossil, catenina in acciaio con tre cuoricini in rose gold
Fossil, catenina in acciaio con tre cuoricini in rose gold

Fossil, bracciali in caucciù blu, nero e cuoio e rose gold
Fossil, bracciali in caucciù e rose gold

Presentazione alla stampa collezioni Fossil primavera estate 2015
Presentazione alla stampa collezioni Fossil primavera estate 2015

Conto alla rovescia per Artistar

[wzslider]Conto alla rovescia per Artistar Jewels Exhibhition, evento che si terrà a Milano da mercoledì 17 fino a domenica 21 dicembre nelle sale della Fondazione Maimeri. I visitatori potranno osservare da vicino più di 200 creazioni di designer internazionali, dai gioielli di alta oreficeria alle sculture da indossare. Un’occasione per valutare i trend e indovinare le linee estetiche dei prossimi anni. I tanti gioielli esposti offrono, infatti, una panoramica della creatività contemporanea: sono utilizzati tradizionali metalli preziosi, pietre dure, ma anche materiali alternativi e oggetti di uso quotidiano reinterpretati.

Le creazioni presentate durante la mostra saranno pubblicate in un libro, Artistar Jewels 2015, della Fausto Lupetti Editore. Sarà distribuito nelle librerie italiane e in quelle delle maggiori capitali europee. Sarà regalato a oltre 5mila addetti al settore tra giornalisti, personal shopper, boutique di moda, oltre che fornito ai più importati Hotel Spa & Wellness del mondo. Insomma, circolerà negli ambienti giusti. F.G.

Il gioiello contemporaneo si racconta
con Artistar Jewels Exhibition
17 – 21 dicembre 
orario 10:00 alle 19:00 
Spazio Fondazione Maimeri, 
corso Cristoforo Colombo 15, Milano


Con Tous sotto la Mole

Se vi piacciono i gioielli di Tous, il brand con sede a Manresa (vicino a Barcelona) e siete a Torino, segnatevi la data di sabato 29 novembre. Tous, infatti, presenterà le nuove collezioni alla gioielleria Joy Gioielli (via Lagrange 36/C), nel centro storico. Se passate di lì, alle 18 troverete un party. Quella di Torino sarà  la prima tappa di un tour in Italia che si fermerà, nei prossimi mesi, nelle principali città. Vi faremo sapere. F.G.

Joy Gioielli, via Lagrange 36/C, Torino
Anello di Tous
Anello collezione Confetti, argento placcato in oro 18 carati. Prezzo: 99 euro

Morellato per le mamme africane

Se Natale vi fa sentire più buoni, potreste essere interessati all’iniziativa a cui partecipa Morellato. Il brand di gioielleria sostiene Medici con l’Africa Cuamm e, in particolare, il progetto «Prima le mamme e i bambini». L’idea è nata due anni fa è ha l’obiettivo di garantire il parto gratuito e sicuro salvaguardando la vita di mamme e bambini in quattro ospedali africani: Chiulo in Angola, Tosamaganga in Tanzania, Aber in Uganda e Wolisso in Etiopia. Morellato  ha deciso di sostenere l’iniziativa per sensibilizzare la gente e far conoscere le attività della Ong.

In pratica, da giovedì 11 a domenica 14 dicembre, i Morellato Store di Milano in Corso Buenos Aires, 18  e di Verona in Via Mazzini 45, oltre al punto vendita Bluespirit del Centro Commerciale Nave de Vero di Marghera, saranno coinvolti nell’iniziativa. Parte del ricavato delle vendite dei bijoux e degli orologi Morellato sarà devoluto a Medici con l’Africa Cuamm. Inoltre, negli store Morellato il Cuamm sarà presente con gruppi di volontari e corner dedicati dove sarà possibile ricevere informazioni sui progetti e le attività dell’associazione, acquistare i gadget solidali e, chi vuole, offrire una donazione. G.N.

Orecchini Morellato
Orecchini Morellato

Il gioiello figlio unico di Laly

Si chiama Laly Jewels. È un brand di gioielli artigianali nato un paio di anni fa, su iniziativa di Laura Di Clemente, che ha deciso di abbandonare il mondo forense per la strada dell’artigianato di qualità. Con un’idea: realizzare solo pezzi unici. «Spendere soldi per un bene voluttuario come un gioiello, al giorno d’oggi è un lusso che non tutti si possono permettere. Ma quando il cliente decide di regalarsi un gioiello artigianale, vuole, chiede e apprezza che sia un pezzo rigorosamente unico», spiega la designer. Le tecniche utilizzate sono il bead embroidery (perline incorporate in tessuto) e il soutache (anche in questo caso è prevista la stoffa). In sostanza, il lavoro consiste nell’incastonatura di pietre dure, perle naturali, cristalli Swarovski utilizzando ago, filo e perline (nel caso di Laly Jewels microperline giapponesi in vetro, tutte identiche le une alle altre). Il ricamo è minuzioso, di precisione, e il risultato finale è di grande impatto. «Impiego solo pietre naturali a cui ho affiancato, di recente, elementi in ceramica raku, anche essi fatti a mano, per conferire ulteriore unicità alle mie creazioni», aggiunge Laura. «Quando realizzo un gioiello su misura, mi attengo scrupolosamente alle caratteristiche somatiche e caratteriali della cliente; un gioiello su misura deve essere perfettamente tarato sui suoi colori, i tratti somatici e dare risalto alla sua bellezza (o mascherare eventuali difetti) esteriore e caratteriale. I collari, per esempio, sono disegnati sul decolleté della cliente, esattamente come un abito sartoriale, affinché si sposino alla perfezione con il suo corpo; per la realizzazione di altri gioielli su misura (diversi dal collare), lavoro molto anche su foto inviatemi dalla cliente». I prezzi: un collare in bead embroidery costa tra i 250 e i 350 euro. Gli orecchini tra gli 80 ed i 120 ero, i bracciali tra i 90 ed i 150 euro, gli anelli dai 40 ai 60 euro. La pochette disegnata e realizzata a mano, sia nella struttura che nel ricamo, costa sui 500 euro. Ultima annotazione: anche il packaging che accompagna i gioielli è realizzato a mano, e ogni confezione è abbinata al gioiello che contiene. M.d.B.

Collare Romantica
Romantica, collare di Laly Jewels
Collare con ceramica
La confezione dei bijoux Laly Jewels
Laly Jewels orecchini
Orecchini con la tecnica bead embroidery
Parure Amazzone, orecchini e anello
Parure Amazzone, orecchini e anello
Pochette di Laly Jewels
Pochette di Laly Jewels
La confezione dei bijoux Laly Jewels
La confezione dei bijoux Laly Jewels

Uno zaffiro re di Christie’s

[wzslider]La nuova asta di Christie’s che si è tenuta a Londra è stata un successo a metà. Anzi, al 75%, la percentuale dei gioielli venduti rispetto a quelli proposti al pubblico. In tutto, sono stati aggiudicati 328 lotti su 438 in offerta, per un valore complessivo di 18 milioni di euro. Un pezzo di particolare pregio, però, c’è stato: una spilla con uno zaffiro da 14 carati del Kashmir e diamanti, datata 1890, è stata venduta per 1,7 milioni di euro, più del doppio della stima iniziale, con una valutazione di circa 125mila euro a carato per i brillanti. Buon successo anche per un pendente fine Ottocento, con uno zaffiro birmano da 41 carati e diamanti, venduto per 1,3 milioni di euro. Una parure di diamanti di Mouawad ha spuntato un prezzo di 1 milione di euro. In ordine decrescente per valore, una collana di diamanti con perle e pendente di diamante a forma di pera, di particolare qualità, è stata battuta a 700mila euro. Da segnalare anche una parure di smeraldi e diamanti venduta a 580mila euro. Per i gioielli di pregio gli acquirenti non mancano mai. Federico Graglia

 

Jennifer Lopez per Endless 

Come abbiamo già anticipato, Jennifer Lopez intraprende una nuova carriera,  questa volta come designer di gioielli per Endless Jewelry, l’azienda fondata da Jasper Nielsen, ex distributore di Pandora di cui abbiamo già parlato. La cantante e attrice ha presentato una linea di bracciali e ciondoli a marchio Jennifer Lopez Collection by Endeless Jewelry, lanciata per prima negli Usa. Braccialetti in cuoio pitonato in tre colori rosso scuro, oro e nero, con una selezione di oltre 60 charms in argento e oro vermeil, a forma di borchia, cuore, gocce taglio briolette e nappine composte da sottili catene. Secondo il fondatore, questi pezzi, i primi di una lunga serie, rappresentano perfettamente la verve e il carisma della star internazionale che si è detta entusiasta della collaborazione: « La mia collezione è divertente ed elegante allo stesso tempo. Permette alle donne di esprimere la propria personalità attraverso dei gioielli che celebrano ciò che è unico e bello di loro stesse». Giulia Netrese

Jennifer Lopez ha firmato una collezione per Endless Jewels
Jennifer Lopez ha firmato una collezione per Endless Jewels
Jennifer Lopez
Jennifer Lopez
La presentazione dei prodotti
La presentazione dei prodotti
Dettaglio braccialetti e charm
Dettaglio braccialetti e charm

Il cartone animato di Tiffany

Di sicuro piacerà a chi ama i cartoni animati, in particolare a quelli vintage: il breve filmato di Tiffany per le feste natalizie ha uno stile anni Sessanta, naturalmente rivisitato in chiave moderna. Il video dura 30 secondi e combina l’animazione prodotta dalla Psyop, compagnia specializzata in produzioni televisive, con immagini dei gioielli Tiffany. L’agenzia di pubblicità che ha ideato la campagna è la Ogilvy & Mather. In sottofondo del filmato si ascolta la canzone Out of the Blue, di Chauncey Jacks. Una versione più lunga dello spot si trova anche sul sito Tiffany. Inoltre, i clienti possono scegliere i gioielli da regalare, che sono visualizzati in altri 10 brevi video. Ecco il filmato di Tiffany, Lavinia Andorno

 

La collezione wow di mrs Mellon

Alla fine le collezioni di Rachel Mellon, moglie del magnate Paul Mellon, divise in 1.551 lotti, sono state vendute da Sotheby’s, a New York, per 218 milioni di dollari. La cifra comprende arredi, opere d’arte e, come già raccontato gioiellis.com. Per vendere tutto ci sono volute otto sessioni d’asta nel corso di cinque giorni: una vera maratona. Oltre al diamante blu venduto per 29 milioni di euro (quasi 33 milioni di dollari). Oltre ai pezzi citati nell’articolo che trovate al link citato, vanno ricordati pezzi come il bracciale con oro, zaffiri, diamanti e rubini di Cartier venduto per mezzo milione di dollari, un altro bracciale in oro, zaffiri, diamanti e rubini venduto per 221mila dollari, un ornamento da tavola in oro e gemme, di Verdura, per 150mila dollari, un braccialetto di diamanti, rubino e platino, venduto a 150mila dollari, un bracciale di oro, platino e diamanti, per 125mila dollari.  

Ornamento da tavola firmato Verdura di oro e gemme. Aggiudicato per 221mila dollari
Ornamento da tavola firmato Verdura di oro e gemme. Aggiudicato per 221mila dollari
Bracciale di oro, zaffiri e diamanti di Cartier, venduto per 989mila dollari
Bracciale di oro, zaffiri e diamanti di Cartier, venduto per 989mila dollari
Bracciale in oro, platino, diamanti bianchi e fancy Black Starr & Frost.. Venduto a 149mila dollari
Bracciale in oro, platino, diamanti bianchi e fancy Black Starr & Frost.. Venduto a 149mila dollari
collana di diamanti e rubini, oro bianco
Collana di diamanti e rubini in oro bianco.Venduta per 53mila dollari
Braccialetto in platino, con rubino e diamanti. Venduto per 149 mila dollari
Braccialetto in platino, con rubino e diamanti. Venduto per 149 mila dollari
Rachel e Paul Mellon
Rachel e Paul Mellon
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