La storia di Loquet London è iniziata con il regalo di un bambino: un ciondolo in perspex regalato alla madre dal figlio di Sheherazade Goldsmith, una dinamica ambientalista britannica. All’interno del ciondolo c’erano alcuni piccoli fiori secchi. Il ciondolo è stato, in seguito, al centro della conversazione con Laura Bailey, modella e collaboratrice di Vogue. La lampadina si è accesa ed è nata Loquet London. Loquet è una parola francese che indica una chiusura e, nel caso specifico, quella applicata ai gioielli della Maison.
In mezzo ci sono un corso di design di gioielli al Central Saint Martins, i consigli dello zio gioielliere di Sheherazade e la passione per i medaglioni: così, nel 2013 è nato il brand che propone gioielli davvero speciali, che racchiudono all’interno di una cornice in oro e cristallo piccoli ciondoli preziosi a scelta. I gioielli, cioè, si possono personalizzare. Il concetto dei medaglioni si è esteso in seguito ad anelli e orecchini. All’interno dei gioielli, quindi, si possono inserire le piccole icone-charm colorate con zaffiri e diamanti che raccontano la storia che l’acquirente preferisce. Elementi che si inseriscono facilmente nel gioiello, che si apre con un piccolo scatto. È quindi anche molto semplice sostituire il contenuto. L’idea di partenza, invece, rimane sempre quella.