I bracciali ultra vintage di Mark Davis, la vecchia bachelite riportata a nuova vita ♦︎
Ci sono gioielli semplici, popolari, come i bracciali componibili. Ci sono i gioielli di super lusso, come i bracciali di Cartier o Bulgari. E ci sono i gioielli di nicchia, riservati agli appassionati di un certo genere, come il vintage. Infine, ci sono i gioielli di ultra nicchia. Così definisce la sua produzione Mark Davis, che ha fondato il suo brand nel 1999, orgogliosamente a Brooklyn, New York dove, sempre orgogliosamente, produce i suoi gioielli. Perché di ultra nicchia? Be’ perché i bracciali, che costituiscono gran parte della produzione, sono pezzi unici. Non solo. Sono realizzati con la bachelite. E si tratta di bachelite recuperata da oggetti realizzati prima della Seconda guerra mondiale.
L’idea di produrre gioielli così sofisticati va assieme a una etica aziendale rigorosa: niente uso di gemme provenienti da un gruppo o da un Paese che si impegna o sostiene attività illegali, inumane o terroristiche, niente corallo, avorio o qualsiasi altro materiale derivato da fauna o flora elencati come minacciati o minacciati. Contrari anche all’uso di corallo e avorio antico o vintage. Infine, ogni anno, Mark Davis dona alcuni gioielli per eventi di raccolta fondi a organizzazioni caritatevoli. Premesso questo, non resta che guardare i gioielli firmati Mark Davis. La maggior parte sono bracciali rigidi, anche con colori acidi, vivaci, e con fili d’oro e piccole pietre preziose e semi preziose che sono utilizzate per aumentare il valore dei gioielli. Ai bracciali, che costituiscono la maggior parte del catalogo, si sono poi affiancati orecchini e anelli, sempre di bachelite.