Una piccola rassegna degli straordinari gioielli di Fabio Salini, che ha in programma di espandere la sua attività a Londra e New York ♦
Fabio Salini ha dalla sua il destino. Ha coltivato la sua passione: disegnare gioielli. Ma il destino gli ha inviato anche un altro segno: il talento. Quello che poteva sembrare l’hobby di un giovane ricco si è dimostrato, infatti, una scelta professionale premiata dal successo. Insomma, il designer romano si è conquistato un posto tra quelli che nella gioielleria contano grazie alla sua capacità. Tanto per cominciare si è laureato in scienze geologiche. Poi, ha lavorato a lungo per Cartier e per Bulgari dove, oltre a dimostrare la sua creatività, ha anche preso confidenza con il processo di produzione dei gioielli. Dopo questo training nell’Olimpo della gioielleria, nel 1999 si è lanciato con la sua prima collezione.
È andata bene. I suoi pezzi sono piaciuti anche alla regina Rania di Giordania, che li ha indossati in più occasioni. Nel 2004 ha aperto a Roma quello che chiama «il suo Atelier», dove crea e vende anelli, collane e bracciali della sua produzione. È anche un’appassionato di arte contemporanea, tanto che ha collaborato con Fernando e Humberto Campana, designer che vivono e lavorano a San Paolo del Brasile. Ha ottenuto anche riconoscimenti internazionali: per esempio, lo scorso anno Salini ha vinto il premio Talent de l’Originalité 2014 , istituito dal Centre du Luxe et de la Création di Parigi. Dopo questa presentazione, date un’occhiata alla sua produzione. Ha anche annunciato di voler allargare la sua attività a Londra e New York e Moda Operandi l’ha inserito nella selezionata schiera dei suoi designer di riferimento.
A proposito: a Fabio Salini consegnamo il nostro (virtuale) premio per il sito più journalist-friendly. Fossero tutti come lui… Lavinia Andorno
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