I gioielli architettonici della sofisticata designer Ena Iro: bracciali ispirati all’antica arte africana, giapponese, bizantina… ♦︎
Bracciali che si ispirano alle antiche maschere della tribu Punu, nell’Africa centrale. Siamo tutti d’accordo che non è un soggetto molto utilizzato in gioielleria. Eppure il lavoro di Ena Iro, che vive e lavora a Ginevra, è sorprendente. La giovane designer, che è nata in Gabon, ha iniziato a studiare e disegnare i propri gioielli nel 2010. Ma, rispetto al lavoro che svolge, otto anni sono pochi. La complessità architettonica dei suoi grandi bracciali richiede mesi di lavoro e, in qualche caso, anche oltre un anno per accostare tutti i fili d’oro che compongono la trama e l’ordito con cui sono costruiti i gioielli.
I suoi bracciali, come gli anelli, sono grandi, ma sorprendentemente anche leggeri e non difficili da indossare, e un paio di anni fa hanno sorpreso i visitatori di GemGèneve, dove la designer era presente. Un po’ come certi gioielli tradizionali africani. Eppure, altra sorpresa, la designer ama accostare gli arabeschi delle antiche moschee e l’arte folk africana con il leggero stile giapponese. Il braccialetto Eshira, per esempio, è frutto di questa fusione, che comprende anche l’architettura bizantina.