Il diamante The De Beers Cullinan Blue
Il diamante The De Beers Cullinan Blue

La crisi dei diamanti

Un diamante è per sempre, a patto di non venderlo. E qui sta il problema. La pietra più famosa e desiderata è ancora un buon investimento? Acquistare un anello con diamante equivale a possedere un bene prezioso, che tra qualche anno potrà essere rivenduto? E c’è anche chi i diamanti li acquista come forma di investimento, al pari dei lingotti d’oro. Senza parlare di chi cerca di vende diamanti con la sottintesa narrazione che si tratti di un acquisto sicuro, che mantiene o accresce il suo valore nel tempo. Purtroppo non è così, anche se finora i diamanti sono stati, in effetti, un bene piuttosto solido da un punto di vista del valore.

Anello Embrace con diamante bianco ovale da 1,5 carati affiancato da diamanti verdi grezzi e giaietto intagliato a mano
Anello Embrace di De Beers con diamante bianco ovale da 1,5 carati affiancato da diamanti verdi grezzi e giaietto intagliato a mano

Le vicende di De Beers, però, dimostrano che non è più così. Il brand più famoso per i suoi diamanti (che mezzo secolo fa ha coniato lo slogan «un diamante è per sempre») è controllato dal colosso minerario Anglo American. Lo Stato del Botswana ne possiede il 20%. E De Beers è diventata una specie di palla al piede per il gruppo. Anglo American ha dovuto scrivere una perdita di 3,1 miliardi di dollari sul Bilancio 2024, contro profitti di 238 milioni del 2023, causata quasi interamente da De Beers. La società dei diamanti era stata svalutata a bilancio lo scorso anno per 1,6 miliardi di dollari a cui, ora, si aggiungono altri 2,9 miliardi. Per chi non si occupa di finanza: è come Anglo dicesse ai suoi azionisti: De Beers vale molto meno di prima, -4,5 miliardi in due anni, e quindi dobbiamo scriverlo sul bilancio.
Un diamante grezzo emerge dal reattore al plasma CVD di De Beers
Un diamante grezzo emerge dal reattore al plasma CVD di De Beers

Per questo il ceo di Anglo American, Duncan Wanblad, ha confessato di volersi liberare di De Beers, o vendendola a un’altra società, naturalmente a un prezzo stracciato, oppure quotandola in Borsa, che significa girare la patata bollente a nuovi azionisti. Ci riuscirà? L’anno scorso De Beers ha perso 25 milioni di dollari, mentre nel 2023 aveva registrato profitti, ma solo di 72 milioni. Insomma, come mai la grande società di diamanti è in rosso? Uno dei motivi è che i cinesi acquistano meno diamanti, a causa del rallentamento della loro economia. Un altro motivo, però, è legatoal successo dei diamanti generati in laboratorio, che costano meno di quelli naturali. Per questo negli ultimi due anni il prezzo dei diamanti è crollato di circa il 50% per le gemme grezze e del 35% per quelle tagliate. Insomma, i diamanti sono per sempre, ma il loro valore non lo è.

L'insegna De Beers
L’insegna De Beers

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