I gioielli con smeraldo di Alexandra Mor contrapposti ai semi di Tagua: alta gioielleria ma sostenibile ♦︎
Macché avorio, meglio i semi di Tagua, pianta che cresce in Amazzonia. Sembra strana, ed è invece geniale: perché alimentare il commercio illegale di zanne di elefante, quando la natura offre un prodotto che ha, per la gioielleria, le stesse caratteristiche?
La scelta di Alexandra Mor ha stupito tutti, quando è stata annunciata. Ma è risultata uno degli elementi del suo successo: acclamata, osannata, ricercata da appassionati collezionisti dei suoi gioielli, oltre che da store di alto livello, la designer rimane però ancorata al suo stile. Cioè produce pochi pezzi di alta qualità.
Capsule collection, pezzi unici, pezzi con pietre rare, dal design sorprendente, sono gli ingredienti della sua produzione.
Senza dimenticare che la sua alta gioielleria è sempre sostenibile: pietre e materiali impiegati sono recuperati senza lesioni irreparabili dell’ambiente e nel rispetto di chi lavora. Come per la sua collaborazione con Muzo, gruppo minerario che ha fornito smeraldi colombiani di eccezionale bellezza, che ha fornito lo spunto per una collezione di pezzi unici. Lavinia Andorno