Dalla Birmania agli Usa: le sorprendenti pietre e i gioielli della Maison Omi Privé ♦
I rubini della Birmania sono quelli più preziosi. Non stupisce, quindi, che nel Paese del Sudest asiatico siano nati esperti gemmologi. Come Omi Nagpal, discendente di una famiglia di commercianti di pietre da cinque generazioni. Ma il clima politico, per usare un eufemismo, da molti anni non è favorevole in Birmania. Così Omi e sua moglie Preeti sono emigrati negli Stati Uniti con in tasca una manciata di gemme. L’esperienza nelle pietre preziose si è trasformata negli anni un brand di gioielleria di lusso, Omi Privé, con sede a Los Angeles. Ora l’azienda è guidata dal figlio di Omi, Niveet. Senza deflettere dallo stile che ha al centro, (indovinate?) grandi, rare, luminose pietre preziose. Anche particolarmente inusuali: oltre ai rubini, ci sono zaffiri, ma anche pietre come la cangiante alessandrite.
Da notare che l’accento non è posto solo sulle pietre: la maggior parte dei gambi per anelli di Omi Privé, spiegano alla Maison, sono specificamente formati da filo trafilato, un metodo che risale ai tempi degli antichi Romani. Questo sistema forma un forte spessore, senza porosità. Precisato questo, basta dare un’occhiata i gioielli per rimanere impressionati dalla qualità e quantità delle pietre preziose utilizzate. Farebbero invidia anche alla caverna con il tesoro di Aladino.
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