Lo ricordavamo come direttore creativo, e soprattutto fondatore, di una delle più smaglianti Maison di alta gioielleria: de Grisogono. A fine 2018, un po’ a sorpresa, Fawaz Gruosi se ne era andato dall’azienda ginervrina. Si è capito poi, il perché: i proprietari, i cittadini angolesi Sindika Dokolo e Isabel dos Santos, figlia dell’ex presidente angolano, che avevano pasticciato con i conti. Per usare un eufemismo. Chiuso quel capitolo, Fawaz Gruosi torna in pista con una Maison che ha il suo nome, questa volta a Londra, in Berkeley Square. Sono passati gli anni, ma non l’estro creativo del gioielliere. I pezzi di alta gioielleria proposti sono di una fantasia e di una qualità eccezionale. Impossibile non notare lo stile inconfondibile di Fawaz Gruosi, che nella sua precedente vita professionale ha saputo unire il super lusso con un uso spettacolare dei materiali. A partire dai diamanti neri, che per primo Fawaz Gruosi ha valorizzato nell’alta gioielleria.

La fama del gioielliere, però, è legata anche alla sua socialità, alle sue famose feste tra modelle, attrici e soubrette, alle collezioni presentate durante il Festival del cinema di Cannes. Ora replicherà la scalata al successo con il nuovo marchio? È presto per dirlo. Il gioielliere, in ogni caso, è abituato a rinascere. È nato a Firenze da madre italiana e per questo conosce anche la lingua italiana. Ha iniziato presto a lavorare: a 16 anni era nella gioielleria fiorentina Torrini, più per aiutare la sua famiglia dopo la morte prematura del padre libanese che per passione. Ma quell’esperienza gli ha insegnato i segreti del mestiere. Ha iniziato la sua ascesa in Arabia Saudita con Harry Winston, poi ha lavorato per Gianni Bulgari prima di fondare de Grisogono nel 1993. Ora inizia da capo.





