Lusso e bontà. Oro e aiuti. Collane e beneficienza. Ebbene sì, coniugare l’acquisto di un gioiello con la charity, termine che sembra molto più figo che dire beneficenza, si può, sia in grande che in piccolo. Non solo: oltre a mettere d’accordo coscienza e consumo, estetica e spirito, vanità e solidarietà, abbinare un gioiello a una buona azione rende anche la vostra scelta più brillante agli occhi altrui. Insomma, è anche un piccolo motivo di vanto, inutile nasconderselo: nei salotti è diventato molto cool far sapere che il bracciale che si indossa è servito anche a fare del bene. Qualche esempio? Il più eclatante è quello di Gina Lollobrigida che ha venduto buona parte dei suoi preziosissimi gioielli per sostenere alla ricerca sulle cellule staminali.. Oppure quello di Angelina Jolie che ha progettato di aprire la prima scuola per bambine vicino a Kabul grazie ai profitti della sua linea di gioielli disegnati dal suo amico con il suo amico Robert Procop. La designer Cristina Rotondaro tempo fa ha presentato un bracciale creato apposta per sostenere la scuola delle bambine nomadi tibetane di Golok, un progetto dell’associazione Asia Onlus. E, come raccontato già sul nostro sito, il brand Yvone Christa con la collezione Chair-ity ha deciso di devolvere il 5% del ricavato a favore della ricerca e la prevenzione contro il cancro al seno. Altro abbinamento gioielli-opere buone: la modella Lily Cole ha lanciato Impossible.com, un «social network altruistico» sulla base del principio di scambio di doni, a cui ora aggiunge una linea di gioielli, fornita da stylistpick.com, realizzata in gomma. Il ricavato servirà a proteggere la foresta pluviale del Brasile. Ancora: Stroili ha abbinato la presentazione della nuova collezione So Funny per unirisi a Coopi e ricavare fondi per aiutare le donne e i bambini dell’Africa subsahariana. Ci sono poi iniziative che nascono dal basso. Come i ciondoli che si possono comperare sull’Ape car B.Live, che gira per Milano e i cui itinerari si vedono su Facebook B.Live, oppure agli eventi B.Live. Che cos’è B.Live? È una capsule collection disegnata dagli adolescenti in cura all’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, nell’ambito del progetto Il Tempo Magico, guidati dalla stilista Gentucca Bini. Oltre ai capi di abbigliamento, i pendenti sono in vendita a Meda al Full&Fifty di via Indipendenza, 97. Il costo è di 35 euro, sono realizzati in bronzo galvanizzato in diversi colori (giallo, rosa, bianco, canna di fucile e bronzo). Matilde de Bounvilles
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