Dimissioni da Tiffany. Non è il titolo di un sequel cinematografico, ma riguarda l’addio del chief financial officer Patrick McGuinness dalla prestigiosa maison di New York. Il Cfo è quello che, in sostanza, fa la guardia alla cassaforte, cioè alle finanze dell’azienda. McGuinness ha annunciato le sue dimissioni a partire dal 27 novembre, per «cercare lavoro altrove». Il manager lascerà l’azienda dopo 23 anni di servizio: era stato nominato senior vice president e Cfp nel giugno 2011, dopo aver ricoperto numerose posizioni dirigenziali nell’azienda a partire dal 1990. James Fernandez agirà in qualità di Cfo ad interim fino a quando sarà stato trovato un sostituto di McGuiness. Tiffany pagherà a McGuiness 900mila dollari di bonus. L’addio del top manager non sembra correlato con i risultati dell’azienda: nel secondo trimestre del 2013 le vendite mondiali nette di Tiffany sono salite del 4%, a 926 milioni dollari. Qualche maligno ha voluto mettere in relazione le dimissioni con il caso di Ingrid Lederhaas-Okun, fino allo scorso febbraio vicepresidente per lo sviluppo dei prodotti della casa di Manhattan che, approfittando del suo accesso privilegiato avrebbe rubato gioielli per un valore di 1,3 milioni di dollari ( https://gioiellis.com/colazione-con-165-furti-da-tiffany). Ma ovviamente dall’azienda non arrivano commenti in proposito. Federico Graglia
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