News - Page 115

Come diventare designer di gioielli

Volete diventare designer di gioielli? Ecco il corso che fa per voi: a gennaio 2015 inizia la nuova edizione (la nona) del Corso di Alta Formazione in Design del Gioiello, organizzato da Poli.design, Consorzio del Politecnico di Milano e diretto da Alba Cappellieri, presidente del corso di laurea in Design della Moda alla Scuola del Design del Politecnico di Milano. Il corso dura due mesi, con lezioni teoriche e pratiche. Alla fine ne escono professionisti in grado di gestire tutto il processo, dal disegno alla produzione del gioiello. Anche per questa edizione è confermata la collaborazione di alcune aziende del lusso, che possono a loro discrezione chiamare gli studenti più creativi per uno stage: Breil, Mario Buccellati, Bulgari, Mattia Cielo, Chimento, CieloVenezia, Damiani, De Beers Marketing Group, Fiera di Vicenza, Gruppo Roberto Giannotti srl, LiuJo Luxury, Mattioli, Nardelli, Platinum Guild, TJF Group, Vhernier e Vogue Gioiello. Per informazioni:  formazione@polidesign.net. Lavinia Andorno 

Alcuni dei prototipi prodotti alla fine del corso
Alcuni dei prototipi prodotti alla fine del corso
Corso di formazione del Polimi
Corso di formazione del Polimi
Disegno di gioielli
Disegno di gioielli

Gioielli e champagne al Mulino

Una coppa di champagne e scintillanti gioielli: un binomio perfetto. Chi abita a Milano e dintorni ha l’occasione di sperimentare questo gemellaggio: il Romantik Hotel Mulino Grande il 25 settembre 2014 dalle 19.00 propone a tutti i suoi ospiti una serata dove degustare champagne e osservare da vicino la collezione Fall Winter 2014/2015 di Pour Moi Gioielli di Deborah Gabbai. Sorseggiando le bollicine super selezionate Bruno Paillard, che produce ogni anno circa 500mila bottiglie vinificando le migliori uve solo attraverso la prima pigiatura, da cui deriva l’indicazione «première cuvée» in ogni etichetta. G.N.

MULINO GRANDE
Via Cisliano, 26 
20090 Cusago (Milano)


Un X Factor per Morellato

X Factor riparte, ma c’è già chi è arrivato in finale: Morellato. Il brand di gioielli e orologi è, infatti l’interprete ufficiale della ottava edizione italiana del talent musicale. Morellato partecipa in due vesti: la linea Gioielli da Vivere sarà indossata dalle concorrenti donne, mentre Sector No Limits dagli uomini. Ognuno avrà un gioiello oppure orologio personalizzato. L’abbinamento tra gioielli, orologi e concorrenti è partita già dalle audizioni, nella cruciale fase del Bootcamp e nelle Home Visit. In particolare, le ragazze hanno scelto tra i set componibili del mondo Drops di Morellato, che consente un’ampia scelta di charm in colori e finiture diverse, che le concorrenti possono scegliere per creare i propri abbinamenti tra gioielli e orologi.

X Factor 2014, prodotto da FremantleMedia Italia e trasmesso da Sky Uno Hd, prevede 13 puntate trasmesse in prime time dal 18 settembre all’11 dicembre. Federico Graglia 

Gioielli da Vivere, di Morellato, anello
Gioielli da Vivere, di Morellato, anello
Gioielli da Vivere, di Morellato, anello
Gioielli da Vivere, di Morellato, anello
Linea Morellato Drops
Linea Morellato Drops

Wallis Simpson all’asta da Christie’s

Il lotto della duchessa di Windsor è quello di maggiore richiamo dell’asta Magnificent Jewels di Christie’s che si terrà l’11 novembre a Ginevra (alcuni dei pezzi più interessanti li vedete nel filmato). In particolare, una spilla e un bracciale a forma di tigre di Cartier, provenienti dalla leggendaria collezione di Wallis Simpson, moglie di re Edoardo VIII d’Inghilterra. Due pezzi in oro giallo, onice, diamanti, con occhi di smeraldi, acquistati tra il 1956 e il 1959 dalla coppia reale e messi all’asta nel 1987, insieme ad altri cinque grandi felini della stessa maison. La rarità di questi due esemplari dell’alta gioielleria parigina è accentuata anche dalla storia, romantica, di chi li ha indossati. Se di re Edoardo VIII e della sua rinuncia al trono per sposare un’americana divorziata, Wallis Simpsons, si sa tutto, meno conosciuto è il grande amore e successivo matrimonio tra il soprano Sarah Brightman e Andrew Lloyd Webber. Lui, noto produttore teatrale, proprio per festeggiare l’enorme successo de Il Fantasma dell’Opera, in scena a Londra e Broadway, comprò questi due gioielli per la moglie, che recitava nella trasposizione teatrale del libro. Per i gioielli una storia unica, che spinge la casa d’aste svizzera a fissare una stima massima di 2 milioni e mezzo di dollari. Chi sarà il collezionista che se li aggiudica?  M.d.B.

Spilla e bracciale Tiger di Cartier, in oro giallo, onice , diamanti con occhi di smeraldo.
Spilla e bracciale Tiger di Cartier, in oro giallo, onice , diamanti con occhi di smeraldo.
Sinistra: la duchessa di Windsor con i gioielli Tiger di Cartier, all’inaugurazione del nuovo Lido Revue di Parigi, l’11 dicembre del 1959 © Getty Images / Popperfoto. Destra: Sarah Brightman con i gioielli Tiger di Cartier, alla festa per la prima de Il Fantasma dell’Opera in scena al Beacon Theatre, di New York il 26 Gennaio 1988 © Getty Images / Wire Image
Sinistra: la duchessa di Windsor con i gioielli Tiger di Cartier, all’inaugurazione del nuovo Lido Revue di Parigi, l’11 dicembre del 1959 © Getty Images / Popperfoto. Destra: Sarah Brightman con i gioielli Tiger di Cartier, alla festa per la prima de Il Fantasma dell’Opera in scena al Beacon Theatre, di New York il 26 Gennaio 1988 © Getty Images / Wire Image

Affari d’oro per Zoppini & C.

Affari d’oro, anzi, d’argento per Mpfgroup, società fiorentina guidata da Paolo Calamandrei a cui fanno capo i marchi ZoppiniManuel.ZedIkonika e MadibaTribute. L’azienda va in controtendenza rispetto al resto del mercato italiano. Lo testimoniano le nuove aperture di punti vendita e la grande richiesta delle collezione di bracciali dedicata al leader sudafricano Nelson Mandela. Risultato: l’azienda prevede di chiudere l’anno con +11% di vendite rispetto allo scorso anno. E non solo grazie ai ricavi in Italia: aumenta anche il peso dell’export. Anche grazie alla serie di aperture di shop monomarca: dopo Kiev, Dubai, Erevan (Armenia) e due Zoppini a Kuwait City (il secondo ha aperto nel febbraio 2014) ora è la volta di Jeddah (la seconda città in ordine di grandezza dell’Arabia Saudita), dove lo scorso 25 agosto il brand ha inaugurato all’interno del lussuoso Stars Avenue Mall in King Road uno store che ospita le linee Zoppini, Manuel Zed, Ikonika e Madiba Tribute. In Italia, ma con vista sull’Austria, è invece il monomarca Zoppini inaugurato il 17 maggio a Bolzano. Anche grazie al trasferimento del bomber Alberto Gilardino al Guangzhou Evergrande di Marcello Lippi, testimonial del brand Zoppini, aumenta l’attenzione del gruppo verso il Far East.  

Lo store Zoppini di Bolzano
Lo store Zoppini di Bolzano
Paolo Calamandrei
Paolo Calamandrei

L’Italia è un modello per Swarovski

Swarovski non è solo cristalli, ma anche gioielli. E per farli conoscere intende esportare il modello di mercato sviluppato in Italia. Perché il settore «ha bisogno di un nuovo modo di pensare» ha spiegato Robert Buchbauer, uno dei membri del comitato esecutivo del colosso austriaco, al quotidiano Repubblica. Ecco l’articolo di Micol Bozino Resmini.

«Extraordinary for every day, straordinario per ogni giorno. È questa la filosofia con la quale Swarovski sta scrivendo un nuovo capitolo della sua storia. Dopo aver cambiato le regole del settore dei cristalli inventando nuove macchine per la lavorazione, nuovi tagli, nuove sfumature e nuove dimensioni, l’azienda di Wattens sta infatti operando la sua personale rivoluzione nel gioiello: «Swarovski –spiega Robert Buchbauer, membro del comitato esecutivo e ceo della divisione Consumer Goods Business dell’azienda di famiglia – è molto nota per i suoi cristalli, ma vogliamo che la gente sappia che facciamo dei gioielli bellissimi perché in questo settore crediamo ci sia moltissimo spazio per crescere. Uno degli errori più comuni, per esempio, è lasciar credere che si tratti di prodotti da usare solo in eventi speciali e principalmente la sera, mentre in realtà abbiamo molti pezzi che sono adattissimi per essere portati anche durante il giorno e questo ci offre un ampio margine di espansione. Abbiamo dunque voluto trasmettere anche questo tema nella nostra nuova campagna advertising, presentata in anteprima a Sydney».

Nathalie Colin, direttore creativo di Swarovski e Robert Buchbauer, ceo della divisione Consumer Goods Business della maison
Nathalie Colin, direttore creativo di Swarovski e Robert Buchbauer, ceo della divisione Consumer Goods Business della maison

La donna scelta per incarnare questo messaggio è la modella australiana Miranda Kerr, che, davanti all’obiettivo di Steven Meisel, si fa interprete di look diversi, testimoniando la moderna versatilità insita in ogni donna, così come in ogni gioiello. «La modernità precisa Nathalie Colin, direttore creativo della maison – sta nel riuscire a catturare lo spirito del tempo e capire quali elementi rappresenteranno in futuro la “firma” di un determinato periodo storico. Per me, oggi, questo si traduce nella capacità di rompere gli schemi offrendo cose un po’ inaspettate, ma con una forte identità. Credo che Miranda Kerr rappresenti perfettamente la donna moderna: è internazionale, viaggia, lavora ed è una madre. Non è una donna passiva, ma che vuole avere un ruolo attivo e non ha paura di mostrarlo». Le donne alle quali Swarovski si rivolge non solo non temono la propria individualità, ma, almeno in Italia, rompono lo storico tabù dell’auto acquisto di gioielli. «Siamo riusciti a conquistare le donne italiane – prosegue orgoglioso Buchbauer – che sono diventate il nostro mercato più importante in Europa. Forse non comprano dei preziosi, perché in quel caso c’è ancora l’abitudine di farseli regalare dal proprio compagno, ma per quanto riguarda la gioielleria fashion le cose stanno diversamente perché questo tipo di acquisto è l’espressione di un gusto personale, l’opportunità di aggiungere un dettaglio personale al proprio outfit. Abbiamo costruito questo rapporto basandoci sulla grande notorietà e riconoscibilità del marchio e ora molte donne entrano nei nostri negozi per autogratificarsi: il mercato italiano è un modello per ciò che vogliamo fare anche su altri mercati».

Non sorprende dunque l’importanza data al punto vendita e il fatto che una delle nuove aperture riguardi proprio Milano, con uno store in corso Vittorio Emanuele. «Il designer Tokujin Yoshioka-conclude Buchbauer- ha aggiornato la nostra immagine e ha sviluppato il concetto di crystal forest con un restyling che ha già riguarda to il 50/60% dei nostri circa 1.900 punti vendita nel mondo. In questi ultimi anni abbiamo lavorato sia su nuove aperture che sull’ampliamento e il miglioramento dei negozi già esistenti. Inoltre abbiamo lavorato molto con i nostri partner, soprattutto in Italia dove abbiamo dei distributori molto leali e con relazioni che durano da molti anni. Un modello distributivo, quello italiano, che è stato il nostro punto di riferimento anche per fare qualcosa di simile in Cina».

 

Gioielli di tendenza al Sabo

[wzslider height=”600″]Chiuse le porte di VicenzaOro, si apre un’altra expo per gli appassionati di gioielli: il Sabo Jewelry, (Roma, 27 al 29 settembre Roma). Il Sabo è una rassegna che comprende settori come home decor, tavola e cucina, cartoleria, articoli per fumatori, tessile casa e, a grande richiesta, anche bijoux e preziosi, a cui è dedicato un intero padiglione. A Sabo Jewelry sono previste aziende della tradizione orafa italiana, ma anche nuove proposte di accessori moda e di bigiotteria. Tra i materiali più innovativi segnalati, la scelta del titanio, utilizzato per i dispositivi della tecnologia, e ora reinterpretato e valorizzato nelle sue potenzialità estetiche. Non mancano pezzi sorprendenti, come lapilli ricavati da un blocco di basalto della lava dell’Etna, decorati con smalti ceramici e sottoposti a cottura a 960°, per gioielli dall’altissima resistenza meccanica, ma anche gli accessori in sabra, tipica seta vegetale ricavata dalla pianta di cactus, tessuta e tinta a mano. Il plexiglass, invece, è utilizzato in un bracciale arrotolato, una struttura 3D che sembra trovare ispirazione nell’architettura, mentre la resina trasparente, utilizzata come materia versatile, consente la realizzazione di oggetti sempre originali e di grande impatto emozionale.

Alcuni dei pezzi presenti al Sabo

Di grande tendenza anche le lavorazioni ispirate alla natura vegetale e animale. Trionfano i fiori. Grandi e colorati per adornare il collo, o piccoli e discreti: il risultato è un decoro in cui è il dettaglio a fare la differenza e veri petali si trasformano in un anello. Dalla flora alla fauna, l’animale-gioiello richiama l’attenzione di collezionisti e creativi con decori simpatici, smaltati e colorati. L’accessorio giusto per ogni stile e occasione. Accanto a preziosi e semipreziosi, anche semilavorati e componenti e ancora borse, sciarpe, occhiali. Un’offerta merceologica composita e diversificata, in risposta alle crescenti richieste dei buyers. L’ingresso è gratuito e riservato agli operatori di settore. Preregistrazione online su www.saboroma.it.

Tiffany sul red carpet di Toronto

Radar puntato sui red carpet, in particolare quello del Toronto International Film Festival: per l’anteprima del nuovo film The Imitation Game, Keira Knightley, protagonista della pellicola, ha indossato orecchini Tiffany Cobblestone in platino con diamanti e zaffiri rosa di Tiffany. Gemma Arterton, protagonista del film Gemma Bovery, ha scelto invece i nuovi bracciali della collezione Tiffany T, i bracciali Tiffany Jazz e orecchini Victoria, anche questi della maison di New York. L.A. 

Gemma Arterton. Philip Cheung, WireImage
Gemma Arterton. Philip Cheung, WireImage
Orecchini della collezione Tiffany Cobblestone. In questo caso in platino con zaffiri del montana. Prezzo: 4.400 dollari
Orecchini della collezione Tiffany Cobblestone. In questo caso in platino con zaffiri del montana. Prezzo: 4.400 dollari

Stroili tra russi e Clessidra

Stroili, il più grande gruppo italiano della gioielleria, vicino alla vendita: la stanno trattando i russi di Vtb capital, che stanno acquistando il brand Cavalli, e l’italiana Clessidra, fondo di private equity guidato da Cludio Sposito. Lo scrive (di nuovo) il Corriere della Sera in un articolo di Daniela Polizzi, la cronista finanziaria più informata sul mondo del fashion. L’articolo è ingiustamente confinato in un trafiletto (non ci sono più i caporedattori di una volta…), mentre avrebbe meritato un risalto maggiore: Stroili, infatti, è il più grande gruppo italiano della gioielleria (seguito da Damiani, con 144 milioni di fatturato). Ma vale la pena di leggere l’articolo del Corriere.

«Si profila un doppio colpo in Italia per la russa Vtb capital, in procinto di chiudere il negoziato per l’acquisizione della griffe di Roberto Cavalli. Sotto traccia, Tim Demchenko, il manager a capo degli investimenti del colosso finanziario di Mosca, sta cercando di mandare in porto un altro affare. Si tratta dell’acquisizione di Stroili Oro, la maggiore catena di gioielleria, forte di 370 negozi, 1.800 dipendenti e 210 milioni di ricavi. In pratica, l’altro asset ufficialmente in vendita (oltre Cavalli) nel mondo della moda e del lusso in Italia. La novità è che al tavolo negoziale Demchenko non siede più solo. Al suo fianco ci sono Claudio Sposito, fondatore di Clessidra sgr, nonché Francesco Trapani, vicepresidente del private equity milanese e specialista del lusso, visto il suo passato come patron di Bulgari. Il progetto è di costruire una cordata con Clessidra capofila per rilevare il 100% della catena di preziosi. Dall’altra parte del tavolo ci sono Lazard e Banca Imi, advisor dell’articolata compagine di Stroili. Dall’Investindustrial di Andrea Bonomi, a L Capital, che di Stroili sono sono i soci maggiori (31% e 20% in trasparenza). Il resto del pool di investitori include Intesa Sanpaolo, Wise sgr e la 21 Investimenti di Alessandro Benetton. Vtb e Clessidra, se l’operazione andrà in porto, hanno perfettamente sposato i loro interessi. Clessidra ha trovato un ricco investitore e la russa Vtb un socio italiano forte ed esperto. Un buon viatico per una realtà di un Paese minacciato dalle sanzioni della Ue».

Maurizio Merenda
Maurizio Merenda
Claudio Sposito
Claudio Sposito
Boutique Stroili a Milano
Boutique Stroili a Milano

I re dei bijoux a Homi

Si avvisano gli appassionati di gioielli & bijoux che a fieramilano dal 13 al 16 settembre 2014 si svolge la seconda edizione di Homi. È la fiera erede del Macef ed è centrata sui prodotti per la casa. Ma non solo: all’interno dell’area espositiva tornano Homi Sperimenta (Design e Fashion&Jewels) dedicata alla ricerca e alla sperimentazione, con progetti e proposte di giovani designers ed artisti. Fashion & Jewels è una specie di fiera satellite, che raccoglie tutto ciò che si può indossare e portare con sé in ogni momento della giornata. Quindi accanto ai bijoux ci sono accessori, oggetti e complementi per la casa e per la persona. F.G.

Bijoux firmati Mujer
Bijoux firmati Mujer
Orecchino distribuito da Aibi bijoux
Orecchino distribuito da Aibi bijoux
La scorsa edizione di Homi
La scorsa edizione di Homi

Homi

13-16 settembre 2014
Orari dalle ore 9,30 alle 18,30
Fiera Milano – Strada Statale del Sempione, 28 – 20017 Rho

 

 

Le 37 celebrities di Cruciani

[wzslider height=”600″]L’elenco di star è lungo: sono 37 le celebrities che hanno indossato il braccialetto firmato Cruciani per un evento di charity. La lista comprende Adriano Giannini, Alba Rohrwacher, Alessandra Martines, Alessandra Mastronardi, Ambra Angiolini, Anita Kravos, Carlo Gabardini, Carlo Verdone, Chiara Francini, Cristiana Capotondi, Crisula Stafida, Dani Samvis, Daniela Santanchè, Diego Bianchi alias Zoro, Elena Sofia Ricci, Filippo Timi, Francesca Cima, Ivan Cotroneo, Giancarlo Giannini, Greta Scarano, Iaia Forte, Isabella Ferrari, Lino Banfi, Madalina Ghene, Marco Risi, MC Manar e Tasneem e Tasneem Fared, Michele Riondino, Paola Ferrari, Ra di Martino, Renato De Maria, Riccardo Scamarcio, Rosabell Laurenti Sellers, Sarah Felberbaum, Saverio Costanzo, Susanna Cicali. Sono i personaggi famosi che hanno indossato il braccialetto Cruciani C a sostegno della comunità delle donne marocchine in Italia, vittime di violenza. Le fotografie sono state scattate nel capanno di Ciak al recente Festival del Cinema di Venezia. G.N.

 

Il suono (in 3D) del gioiello

Le onde sonore della parola earring (orecchino), se tradotte in forma 3D a che tipo di oggetto danno forma? Se lo è chiesto una giovane designer di Los Angels, che si presenta con lo pseudonimo 10DotMatrix e ha sviluppato un metodo per creare forme 3D per gioielli usando un editor audio digitale open source e strumenti e materiali per creare bijoux. In pratica, con il software Audacity registra le parole e le converte in 3D, dopo aver sperimentato accenti e inflessioni diverse fino a quando non ottiene la struttura (la vede a video come fosse un poligrafo) che le piace di più. Quando il suono si fa forma, affina l’immagine con Gimp, ossia esegue un fotoritocco e poi usa Fusion 360 per la modellazione 3D, anche questi due software opensource. Infine, con la stampante Afinia completa il processo. Le sue istruzioni passo passo indicano misure molto precise per la stampante e anche la durevolezza desiderata. Chissà cosa verrebbe fuori dal tintinnio delle pietre? Più onomatopeico di così… G.N.

Il risultato a video della elaborazione delle onde sonore della parola earring
Il risultato a video della elaborazione delle onde sonore della parola earring

Tiffany da Venezia a Ginevra

Mondanità e spettacolo a Venezia, firmati Tiffany. Perez, film fuori concorso presentato al recente Festival, infatti, ha visto una sfilata di protagonisti illuminati dai riflessi dei gioielli di Tiffany. Perez è stato diretto da Edoardo De Angelis e vede come protagonista Luca Zingaretti. I gioielli e i diamanti tradizionali del brend di New York hanno, però, sono stati abbinati a un altro nuovo nome del cinema, la napoletana Simona Tabasco, che ha mostrato una profonda scollatura sulla schiena, impreziosita dai diamanti della chiave Tiffany. Luca Zingaretti, Marco d’Amore e Gianpaolo Fabrizio hanno indossato, invece, gemelli e orologi Tiffany.
Tiffany, tra l’altro, sta per inaugurare un nuovo store a Ginevra, Svizzera, in Rue du Rhone. L’apertura è prevista per la primavera 2015. Sarà un grande spazio di vendita, circa 550 metri quadri,  il terzo del brand nella Confederazione Elvetica. Lavinia Andorno 

La madrina del Festival di Venezia, Luisa Ranieri, con Luca Zingaretti al party Tiffany

La madrina del Festival di Venezia, Luisa Ranieri, con Luca Zingaretti al party Tiffany
Raffaella Banchero, amministratore delegato di Tiffany, con il regista di «Perez», Edoardo De Angelis
Raffaella Banchero, amministratore delegato di Tiffany, con il regista di «Perez», Edoardo De Angelis
Marco D'Amore con la fidanzata, Daniela Maiorana
Marco D’Amore con la fidanzata, Daniela Maiorana

VicenzaOro Fall, i numeri

È andata meglio dello scorso anno, anche se non si può parlare di boom: per VicenzaOro Fall i segnali incoraggianti, in ogni caso, ci sono stati. L’edizione autunnale del Salone dell’oro e dei gioielli «più importante al mondo» di Vicenza, è durato cinque giorni. Ecco i numeri di sintesi: sette padiglioni e 23mila metri quadrati di superficie netta, circa 1.200 brand, oltre 18mila presenze di cui 10.972 italiane e 7.490 presenze internazionali. Lo scorso anno gli italiani erano stati 10.879, mentre 7.160 erano stati i visitatori esteri. Insomma, un miglioramento positivo, visto la situazione difficile dell’economia. Chissà se anche il business è andato di pari passo con l’incremento dei visitatori. F.G. 

VicenzaOro Fall 2014
VicenzaOro Fall 2014
Il presidente di Fiera Vicenza, Matteo Marzotto, a un incontro di VicenzaOro Fall
Il presidente di Fiera Vicenza, Matteo Marzotto, a un incontro di VicenzaOro Fall

Assalto tricolore a Hong Kong

Acanfora Gioielli Italia, Acme In-Ex, Alex Ball, Ancora Gioielli, Annamaria Cammilli… Sono  230 le aziende italiane del gioiello che hanno deciso di essere presenti a Hong Kong Jewellery & Gem Fair 2014 (15-19 settembre). L’Asia, viste le turbolenze in Russia e Medio Oriente, è centrale per l’export e Hong Kong è un hub di trading tra i più importanti al mondo per i gioielli. Anche perché è un porto franco, dove non ci sono dazi o restrizioni imposte sui prodotti di gioielleria preziosi o materiali relativi. ed è considerato anche un trampolino di lancio per avventurarsi nella Cina continentale e nel resto dell’Asia. La Hong Kong Jewellery & Gem Fair è il più importante mercato di gioielli dell’area. Dal suo lancio, nel 1983, ha attirato oltre 52mila buyer da tutto il mondo. All’edizione 2014 hanno dato la propria adesione oltre 3.600 espositori provenienti da 48 Paesi, disposti su 135mila metri quadrati di spazio espositivo che attraversano l’AsiaWorld-Expo (AWE) e il Convention & Exhibition Centre di Hong Kong (HKCEC). Buona fortuna. Federico Graglia

L’elenco delle aziende italiane che partecipano alla Hong Kong Jewellery & Gem Fair si trovacliccando qui.

Gli affari sono affari, anche a Hong Kong
Gli affari sono affari, anche a Hong Kong
Taglio del nastro a Hong Kong
Taglio del nastro a Hong Kong

A Caminada le pr di Sence

Novità nel mondo delle pubbliche relazioni. Manuela Caminada (Dori Csengeri, Yvone Christa, Ayala Bar, Claudio Calestani, Giulia Barela, Kurshuni) si è aggiudicata  la comunicazione di Sence, azienda di Copenhagen distribuita in Italia da Aibijoux. Debutto a Milano, all’Homi (il nuovo Macef)  dal 13-16 settembre, al Pad 10 – Stand L13-M14. Complimenti. F.G. 

Manuela Caminada (sotto), immagine da Google+
Manuela Caminada (sotto), immagine da Google+

Quei segreti di Rebecca

Intuizione, coerenza e innovazione, sono gli ingredienti del successo di Rebecca, marchio del made in Italy della gioielleria, uno dei pochi che in tempi di crisi è in costante crescita. Come spiega Alessandro Testi alla guida dell’azienda nell’articolo sull’inserto Affari e Finanza del quotidiano Repubblica, firmato da Marcella Gabbiano. Ecco il testo:

«Anche in questi anni di crisi economica, non abbiamo mai abbassato la guardia. Non abbiamo inseguito il basso. La vendita facile premia nell’immediato, ma poi finisce per snaturare il marchio». La coerenza di Alessandro Testi, anima e guida di Rebecca – marchio di gioielleria che si fregia dell’etichetta made in ltaly, perché è davvero fatto tutto in Italia – è stata premiata. Dai 15 milioni di euro fatturati nel 2010, la maison è passata ai 26 milioni del 2013. E i risultati raggiunti nei primi sei mesi dell’anno, fanno prevedere con certezza che la crescita la sarà confermata anche nel bilancio 2014. Prima azienda del settore a utilizzare nella gioielleria fashion tecniche in uso solo nel mondo dell’arte orafa, Rebecca (dal nome della figlia primogenita) ha ricevuto da Confindustria il premio per l’eccellenza tecnologica made in ltaly. Un riconoscimento dovuto al costante investimento in ricerca e sviluppo: nel corso degli ultimi tre anni, la Industrie Testi ha messo sul tavolo più di 11milioni di euro nell’innovazione tecnologica. Realizzando un processo produttivo, «dal taglio alla tornitura, dalla fresatura alla saldatura, ad alto valore aggiunto. Mantenendo comunque e sempre un approccio artigianale». Tutte le collezioni firmate Rebecca vengono pensate, disegnate e creale nello stabilimento di Empoli, che dà lavoro a 150 dipendenti, oltre che nei laboratori del distretti più importanti della gioielleria made in Italy.

Performance in continua crescita, dunque, che trovano la loro ragion d’essere in una semplice, ma fondamentale intuizione dell’imprenditore designer, attento osservatore del mercato:  «Stava cambiando l’atteggiamento dei consumatori nei confronti dei gioielli,  vissuti non più come oggetti da esibire per il loro valore materiale o come investimento, ma come accessori fashion. Accessori fantasiosi, intercambiabili, capaci di dare quel tocco di eccentricità e diversità alle diverse mises delle donne alla ricerca di qualcosa di diverso e esclusivo». Così Rebecca è stato tra i primi a utilizzare materiali alternativi all’oro. Primo fra tutti l’acciaio «visto che all’epoca andava per la maggiore l’oro bianco. Poi argento, bronzo e anche il materiale ottenuto con la tecnica del bagno galvanico, che tutti meglio conosciamo come oro placcato». Un successo di mercato che ha convinto Testi e la moglie Paola Bagnoli (direttore della comunicazione del brand) a realizzare nel 2011 una collezione per l’universo maschile che sta dando ottimi risultati. In parallelo è nata una linea interamente in argento 925 e pietre preziose, battezzata “Silver code” e una linea di timewatches uomo e donna che riprende i temi delle collezioni. Oggi, tutto il “catalogo” firmato Rebecca è distribuito attraverso 1.200 selezionati multimarca in Italia e 1.000 all’estero, a cui si aggiungono una ventina di monomarca in Italia, due negli Emirati Artabi e quattro in Cina, dove il brand italiano è arrivato grazie a un retailer locale affascinato dalle produzioni firmate Rebecca».

Orecchini Passion, in bronzo placcato rodio e glam film
Orecchini in bronzo placcato rodio e glam film
Bracciale Palm Beach, in bronco placcato oro giallo
Bracciale Palm Beach, in bronco placcato oro giallo

Chi ha vinto l’Oscar della gioielleria

La Best Italian Jewellery Designer è Alba Polenghi Lisca, mentre la Best International Jewellery Designer è Ippolita Rastagno. A VicenzaOro Fall è arrivato il momento degli «Oscar» della gioielleria, Andrea Palladio Jewellery Awards. Ecco gli altri premiati: la Best Italian Jewellery Brand Collection 2013/2014 è quella di Roberto Coin, The Best International Jewellery Brand Collection 2013/2014  è, invece, quello di Fabergè. E il riconoscimento di The Best Jewellery Communication Campaign 2013/2014  è andato a Tiffany; The Best Jewellery Flagship Store 2013/2014 a Bulgari; The Best Jewellery Communication New Media 2013/2014  a Pomellato; mentre The Lifetime Achievement Award  è stato assegnato in ricordo di Sergio Silvestris. Infine, il Jewellery Corporate Social Responsibility Award  lo ha conquistato Eli Izhakoff.

Ecco il film della premiazione

[wzslider height=”600″]

La terza edizione  degli Andrea Palladio Jewellery Awards, premio promosso e organizzato da Fiera di Vicenza  per celebrare le eccellenze  del lusso e della gioielleria  mondiale, è stato condotto da Giorgia Surina, voce di RTL, e da Cristiano Seganfreddo, giornalista e imprenditore. La giuria era presieduta da Gianmaria Buccellati  e composta da Silvana Annichiarico, direttore del triennale Design Museum, Alba Cappellieri, docente di Design del Gioiello al Politecnico di Milano, Franco Cologni, Presidente della Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte e Clare Phillips, Curatrice del dipartimento di Scultura, Artigianato del ferro, Vetri e Ceramiche del Victoria&Albert Museum.

 

VicenzaOro Fall vista da vicino

Molto pubblico a VicenzaOro Fall. Discreto ottimismo tra gli stand delle 1.200 aziende presenti. E, per i cultori dei trend, un esteso desiderio di aggiungere colore ai gioielli da parte di molti designer. VicenzaOro Fall vista da vicino: le prime impressioni che abbiamo raccolto sono positive. Si respira un’aria migliore rispetto a quella statica dell’edizione primaverile. Spring era stata secondo molti deprimente, Fall è tutta un’altra cosa. Con il savoir faire del presidente di Fiera Vicenza, Matteo Marzotto, che ha fatto gli onori di casa in doppiopetto grigio azzurro, scortato dal direttore generale della Fiera, Corrado Facco, la giornata di apertura è filata liscia come l’olio. Anche la inaugurazione della mostra dedicata al Gioiello sentimentale, per la verità non memorabile, ha attirato un nutrito pubblico, complice un buffet con crostini di baccalà mantecato che ha entusiasmato la platea più di una collana di Bulgari. Molte le nuove collezioni pronte per il lancio in vista del momento più delicato dell’anno, quello natalizio. Abbiamo avvistato, tra gli altri, nuove serie di bangles firmati Rosato, gioielli davvero innovativi di Athomie Jewels, bracciali dal sapore vagament indiano di Crivelli e gli anelli che si adattano alle diverse misure del dito di Garavelli. Ne parleremo diffusamente nei prossimi giorni.

Tra gli stand si respirava ottimismo, ma con qualche ombra: una riguarda la situazione geopolitica, tra conflitto in Ucraina e tensioni in Medioriente. Chi vende all’Est e nei Paesi arabi, cioè quasi tutti i produttori italiani, guarda con apprensione agli sviluppi. Ci sono stati già segnali negativi, spiegano, dietro lo schermo dell’anonimato, molti rappresentanti della pattuglia di produttori vicentini. Non sono preoccupazioni esagerate: nel secondo trimestre 2014 la domanda globale di gioielleria in oro ha registrato una diminuzione rilevante sia in termini di quantità che in termini divalore (-29,8% e -36,50% rispettoallo stesso trimestre 2013).Secondo gli analisti, il calo registrato rispetto all’anno precedente è però inparte attribuibile a una normalizzazione delladomanda dopo l’eccezionale rialzo registrato nelcorso del 2013 (anno in cui la domanda globale digioielleria ha registrato l’incremento più elevato dal1997). Nonostante la contrazione registrata, la domanda di gioielleria globale continua a mantenersi a livelli sensibilmente più elevati rispetto a quelli pre crisi.

L’altro elemento di incertezza riguarda proprio VicenzaOro. Cambierà formula e forma: è necessario, pare. Qualcuno ne è contento, perché è il momento di allinearsi alle nuove esigenze dei buyer e, forse, una fiera tradizionale non risponde più alla richiesta del mercato. Allo stesso tempo, c’è chi non nasconde le incertezze di fronte al nuovo. Come sarà la nuova VicenzaOro? Chi, da anni, si siede sempre nello stesso padiglione, nello stesso posto, si interroga. Federico Graglia, Matilde de Bounvilles

Tra gli stand di VicenzaOro Fall 2014
Tra gli stand di VicenzaOro Fall 2014

image-3

L'inaugurazione della mostra sul Gioiello sentimentale
L’inaugurazione della mostra sul Gioiello sentimentale

Atias brilla sul red carpet

Anche Moran Atias, attrice, modella e conduttrice televisiva israeliana, ha scelto i gioielli Pasquale Bruni per la cerimonia di chiusura del 71° Festival del Cinema di Venezia. Moran Atias faceva parte della giuria Orizzonti e ha consegnato il Premio Miglior Regia a Naji Abu Nowar per il film Theeb. L’attrice ha indossato i gioielli della collezione Sissi Io Amo, in oro rosa 18kt, diamanti e pietre preziose. I bracciali e gli orecchini a cerchio sono arricchiti ai loro estremi da due corone di pietre preziose e diamanti, che riprendono il design del principesco cocktail ring, della collezione Sissi. Atias ha indossato anche  il suo look con un anello scultura della collezione Madame Eiffel, ispirata alla struttura della Torre di Parigi. G.N. 

Orecchini Sissi Io Amo
Orecchini Sissi Io Amo
Anello Madame Eiffel
Anello Madame Eiffel
Sissi cocktail rings
Sissi cocktail rings
Bracciale Sissi Io Amo
Bracciale Sissi Io Amo
1 113 114 115 116 117 140